CORSO BASE DI PROTEZIONE CIVILE
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- Carolina Castelli
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1 CORSO BASE DI (Lezione 2)
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4 IL SERVIZIO NAZIONALE DELLA E il SISTEMA che esercita la funzione di protezione civile costituita dall insieme delle competenze e delle attività volte a tutelare la vita, l integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall attività dell uomo. D.lgs. 1/2018
5 In Italia la Protezione Civile NON è un compito assegnato a una SINGOLA AMMINISTRAZIONE ma è una funzione attribuita a un SISTEMA COMPLESSO Questo Sistema complesso è il Servizio Nazionale della protezione civile istituito con la legge n. 225 del 1992 e coordinato dal Dipartimento della protezione civile
6 CHI NE FA PARTE
7 INOLTRE concorrono alle attività di Protezione Civile i cittadini
8 Cosa fa la Protezione Civile?
9 Previsione
10 Prevenzione e mitigazione dei rischi
11 IL RISCHIO Il Rischio è la combinazione di alcuni fattori: Pericolosità, Esposizione, Vulnerabilità R = P E V Rischiamo un incidente stradale? Rischiamo di prendere un brutto voto a scuola? Ogni azione della nostra vita quotidiana comporta dei Rischi
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13 La pianificazione di emergenza consiste nell insieme delle azioni coordinate e delle procedure operative di intervento per fronteggiare un evento calamitoso (atteso o in atto) in un determinato territorio.
14 PIANO DI EMERGENZA COMUNALE Parte generale Inquadramento del territorio e definizione scenari di rischio Obiettivi Obiettivi per assicurare una adeguata risposta di Protezione Civile Modello di intervento Organizzazione del sistema di coordinamento, flusso delle informazioni e le procedure per la gestione dell emergenza.
15 Gestione delle emergenze
16 Superamento delle emergenze
17 Il principio di sussidiarietà SI ARTICOLA IN TRE LIVELLI: Non faccia lo stato ciò che i cittadini possono fare da soli. Le istituzioni pubbliche devono intervenire solo quando i cittadini non sono in grado di fare da soli. L'intervento pubblico sussidiario deve essere portato quanto più vicino possibile al cittadino
18 In base al principio di sussidiarietà gli eventi sono divisi in: EVENTI DI TIPO A possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili da singoli enti in via ordinaria: COMUNE EVENTI DI TIPO B per loro natura ed estensione comportano l intervento coordinato di più enti in via ordinaria: PROVINCIA / REGIONE EVENTI DI TIPO C per intensità ed estensione debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari: STATO
19 EVENTI DI TIPO A
20 EVENTI DI TIPO A
21 EVENTI DI TIPO B
22 EVENTI DI TIPO C
23 EVENTI DI TIPO C
24 IL METODO AUGUSTUS
25 LE FUNZIONI DI SUPPORTO
26 I CENTRI OPERATIVI
27 L allertamento
28 Normativa di riferimento L. 266/91: legge quadro sul volontariato L. 225/1992: Istituzione del servizio nazionale di Protezione civile DPR n. 194 dell'8 febbraio 2001: regolamento sulla partecipazione delle organizzazioni di volontariato nelle attività di protezione civile. D.Leg. 1/2018 Codice della Protezione civile Legge Regionale 7 febbraio 2005, n 1 Norme in materia di protezione civile evolontariato. Istituzione dell Agenzia Regionale di protezione civile
29 IN COLONNA
30 IN COLONNA
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32 DOMANDE
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