Bruno Bozzetto ci aiuta a capire il valore dell inclusione

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2 Bruno Bozzetto ci aiuta a capire il valore dell inclusione

3 La Scuola dell Infanzia si propone come luogo di inclusione dove specificità e differenze vengono riconosciute. 3

4 Mission P.O.F. La scuola è il luogo migliore in cui far crescere i bambini per condurli verso una vita realizzata; il luogo migliore in cui diventare grandi.

5 Si concretizza attraverso LA PROGETTAZIONE della Didattica L ORGANIZZAZIONE: -dello spazio e materiali -del tempo LA SOCIALIZZAZIONE L INTEGRAZIONE

6 LA PROGETTAZIONE E evolutiva quando individua i bisogni dell alunno e si prefigge obiettivi adeguati e raggiungibili. Bisogni dell alunno Rilevazione competenze attivate Proposta didattica Sviluppo proposta Individuazione competenze attese

7 LA DIDATTICA E trasversale ed inclusiva quando è attentamente strutturata. ATTIVI ICONICI MEDIATORI DIDATTICI ANALOGICI SIMBOLICI

8 MEDIATORI ATTIVI Prevedono un contatto intensivo con la realtà vissuta.

9 MEDIATORI ICONICI Decodificano ed interpretano la realtà. IL QUADERNO DEL SO FARE AGENDA DEL GRUPPO

10 MEDIATORI ANALOGICI Fingono la realtà, si rifanno al gioco simbolico.

11 MEDIATORI SIMBOLICI Si allontanano dalla realtà vissuta, favoriscono la metacognizione.

12 I materiali presenti nello spazio strutturato inviano segnali coerenti con le attività che in quello spazio si svolgono (Verso l autonomia, Micheli e Zacchini) ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO E MATERIALI Lo spazio parla del e al bambino e risponde ai bisogni di: LAVORO GIOCO INTIMITA MOVIMENTO

13 ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO Le routine aiutano il bambino ad organizzare le proprie esperienze con sicurezza ed autonomia.

14 INGRESSO-ACCOGLIENZA Consente attività di gioco libero.

15 APPELLO E il momento del conoscersi e farsi conoscere.

16 CALENDARIO La compilazione del calendario favorisce l acquisizione della temporalità come evento ciclico.

17 INCARICHI Prevedono la presa in carico di piccoli compiti.

18 PULIZIA PERSONALE Costituisce un momento psico-affettivo importante.

19 GRUPPO OMOGENEO I bambini della stessa età condividono un percorso educativo/didattico.

20 PRANZO E MERENDA Sono momenti fondamentali ai fini della socializzazione.

21 I LABORATORI Si configurano come spazi accessibili a tutti i bambini.

22 IL SALUTO Quest ultima fase della giornata è dedicata al circle-time.

23 LA SOCIALIZZAZIONE La scuola ha il compito di pianificare e realizzare il percorso educativo all interno di un contesto sociale che promuova ed incentivi le relazioni.

24 INTEGRAZIONE.. Non è mettere dentro o accanto, ma è far si che intenzionalmente la progettazione si integri in modo tale da facilitare il funzionamento di tutte le parti coinvolte nel rapporto educativo come un mosaico che si completa. Le insegnanti della scuola dell infanzia

25 Il mio fratellino della luna per parlare di autismo in modo semplice

26 COME CAMBIA LA DIDATTICA NELLA SCUOLA DELL INFANZIA a cura delle insegnanti Romano Barbara Pontrelli Isabella

27 IL NOSTRO COMPITO ACCOGLIERE: La famiglia Il bambino INSERIRE OSSERVARE / VALUTARE: Abilità Modalità comunicative PROGRAMMARE: Intervento educativo Strutturazione VERIFICARE INCLUDERE

28 ACCOGLIERE significa: CONOSCERE» diagnosi» colloquio con la famiglia» aspettative CREARE ALLEANZA/COLLABORAZIONE

29 INSERIRE : ACCOGLIERE significa:»prevedere e progettare una DIMENSIONE ADEGUATA, ovvero,predisporre spazi, tempi, modalità, attenzioni, materiali, risorse. (Progetto accoglienza).

30 OSSERVARE significa RI-CONOSCERE calarsi consapevolmente nel contesto educativo saper conoscere i singoli bambini e le loro caratteristiche, sul piano sociale, cognitivo, emotivo per poter intervenire in modo significativo ed efficace sul piano educativo.

31 OSSERVARE PER Concentrarsi sulle abilità presenti. Scegliere le abilità emergenti. Saper migliorare le abilità per ridurre le disabilità. Progettare con criterio attraverso strategie educative. Scegliere i materiali idonei.

32 ELABORARE STRUMENTI UTILI ALL OSSERVAZIONE ATTI COMUNICATIVI SPONTANEI: ricerca di modalità comunicative La tabella prevede step di 10/15 minuti per un totale complessivo di 2 ore. ALUNNO/A: CLASSE: Effettuato da: FAMIGLIA SCUOLA DATA CONTESTO HA DETTO/FATTO FUNZIONE FORMA/LINGUAGGI O 15/10/ 11 Metà mattina. Momento della merenda. La bambina si avvicina all insegnante e apre la bocca X Richiesta Rifiuto Fare domande Verbale Vocale X Gestuale Chiedere aiuto X Motoria Richiedere informazioni Esprimere emozioni o sentimenti Simbolo....

33 ELABORARE STRUMENTI UTILI ALL OSSERVAZIONE GRIGLIA MATERIALI: ricerca di motivazione,interesse e abilità DATA MATERIALE CONTESTO TEMPO CON CHI? REAZIONI ABILITÀ Bolle di sapone Aula lavoro individuale 5 min. Ins./Assist. Sorrisi, vocalizzi, contatto visivo. (Soffiare)o (Attenzione congiunta) Trottole Piume Acqua Pongo Naso pagliaccio Sensoriale

34 PROGRAMMARE 1- Intervento educativo ORGANIZZARE un intervento educativo mirato. TRASFORMARE le modalità di comunicazione: Semplificare il linguaggio Dare indicazioni concrete non astratte CONDIVIDERE : collaborazione d èquipe (materiali, metodologie e strategie).

35 PROGRAMMARE 2 - Struttura PRINCIPIO: CHIAREZZA e PULIZIA comunicativa SPAZI: TEMPI: DOVE? QUANDO? PER QUANTO? ATTIVITA : COME? CON CHI? COSA DEVO FARE? MATERIALI: CHE COSA? DOVE INIZIO, DOVE FINISCO?

36 STRUTTURARE LO SPAZIO 1. AULA

37 STRUTTURARE LO SPAZIO

38 STRUTTURARE LO SPAZIO 3.SEZIONE 4. SALONE

39 STRUTTURARE IL TEMPO QUANDO? PER QUANTO TEMPO?

40 STRUTTURARE IL TEMPO QUANDO? PER QUANTO TEMPO? ORE LUNEDI MARTEDI MERCOLEDI GIOVEDI VENERDI 09:00 ARRIVO ARRIVO ARRIVO ARRIVO 09:00 09:30 09:30 10:00 10:00 10:10 10:10 10:20 10:20 10:45 11:00 11:45 11:45 11:50 11:50 12:00 12:00 13:00 ACCOGLIENZA in sezione AULA STRUTTURATA MERENDA in sezione USCITA X TERAPIA USCITA X TERAPIA AULA STRUTTURATA ACCOGLIENZA in sezione AULA STRUTTURATA MERENDA in sezione CAMBIO PANNOLINO SALONE GRANDE GRUPPO AULA STRUTTURATA ACCOGLIENZA in sezione AULA STRUTTURATA MERENDA in sezione CAMBIO PANNOLINO SALONE GRANDE GRUPPO PICCOLO GRUPPO ACCOGLIENZA in sezione AULA STRUTTURATA MERENDA in sezione CAMBIO PANNOLINO SALONE GRANDE GRUPPO PICCOLO GRUPPO ARRIVO ( CON TERAPIA: 10.15) ACCOGLIENZA in sezione AULA STRUTTURATA MERENDA in sezione CAMBIO PANNOLINO SALONE GRANDE GRUPPO AULA STRUTTURATA BAGNO BAGNO BAGNO BAGNO BAGNO RITUALE (CANZONE) RITUALE (CANZONE) RITUALE CANZONE) RITUALE (CANZONE) RITUALE (CANZONE) PRANZO PRANZO PRANZO PRANZO PRANZO 13:00 USCITA USCITA USCITA USCITA USCITA

41 STRUTTURARE IL MATERIALE CHE COSA DEVO FARE? CHE COSA DEVO FARE?

42 STRUTTURARE IL MATERIALE CHE COSA DEVO FARE? CHE COSA DEVO FARE?

43 STRUTTURARE IL MATERIALE CHE COSA DEVO FARE? CHE COSA DEVO FARE?

44 STRUTTURARE L ATTIVITA Motivare Principi fondamentali - Quale obiettivo? - Cosa devo fare? - Come eseguo il compito? - Con chi? - Dove inizio? - Dove finisco? Garantire il successo Rinforzo

45 ESEMPIO STRUTTURAZIONE PERCORSO

46 ESEMPIO STRUTTURAZIONE ATTIVITA

47 VERIFICA in ITINERE degli obiettivi: Ricerca oggettiva del raggiungimento degli obiettivi PEI VERIFICARE VERIFICA in ITINERE del progetto: Accertare la validità delle scelte didattiche Intervenire con senso critico e/o riprogrammare La verifica come nuovo punto di partenza.

48 ESPERIENZA PERSONALE DIFFICOLTÀ RISORSE ACCOGLIENZA: preoccuparsi della diagnosi; COMUNICAZIONE VERBALE, STRUTTURA la semplificazione va acquisita; TEORIA/PRATICA: l esperienza è essenziale per trasferire il proprio sapere teorico a livello pratico. SENSO DI INADEGUATEZZA: non sentirsi all altezza della situazione ; COMPORTAMENTO PROBLEMA: è più semplice affrontare i problemi inerenti la didattica ACCOGLIENZA: arricchimento professionale; COMUNICAZIONE VERBALE, STRUTTURA : una volta acquisita diviene punto di forza; non solo è funzionale al bambino/a, ma dà sicurezza. SENSO DI INADEGUATEZZA, non aiuta, non sempre si hanno le risposte; accettare insuccessi, chiedere aiuto; CONDIVISIONE : supporto con esperti; LAVORO DI SQUADRA: procedere tutti nella medesima direzione. LAVORO DI SQUADRA: condivisione e collaborazione del medesimo percorso aiutano a crescere.

49 Grazie