Il curricolo per competenze e la didattica disciplinare. Obiettivi e metodologia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il curricolo per competenze e la didattica disciplinare. Obiettivi e metodologia"

Transcript

1 Il curricolo per competenze e la didattica disciplinare Obiettivi e metodologia

2 Presentazione e premessa Breve presentazione personale Il tema Curricolo per competenze e didattica disciplinare sarà trattato assumendo il punto di vista di un docente di scuola secondaria Quale modello di docente? Quale scuola secondaria? Metodologia del corso

3 Il modello di docente Il professionista praticante riflessivo per la scuola dell autonomia, che gli attribuisce molte responsabilità L intellettuale- ricercatore (oggetti della ricerca,strumenti, finalità, discipline, istituzioni, figure di riferimento) La persona capace di lavorare in equipe (la collegialità nella scuola) La persona capace di leggere i contesti, di interagire col territorio La persona adulta che si relaziona con giovani in crescita Il professionista che lavora in un Istituzione Pubblica, per fornire un servizio Il professionista consapevole del proprio peculiare sapere (sapere di sintesi e di performance)

4 La scuola secondaria di 1 e 2 grado Gli ordinamenti, le indicazioni per i programmi, l obbligo formativo, le competenze da conseguire Il senso del termine secondario, la tradizione scolastica, il problema della scuola media La secondarizzazione della primaria, la elementarizzazione della secondaria Evoluzione in coerenza con le Nuove indicazioni nazionali e il Documento sull obbligo Gli studenti: personalità in costruzione, motivazioni, stili di apprendimento, identità e differenza

5 Progettare per discipline Le discipline sono organizzatori di sapere, perché: selezionano e circoscrivono oggetti di conoscenza (nozioni, concetti, argomenti); individuano metodi di ricerca peculiari/settoriali, e ne verificano l efficacia; predispongono strumenti di indagine e applicazione delle conoscenze; inventano, riformulano, precisano, ridefiniscono i linguaggi alimentano il pensiero sul sapere, sulle specificità e sui collegamenti tra i saperi Le discipline sono punti di vista sulla realtà Le discipline non coincidono con le materie scolastiche

6 Progettare per discipline L università, i centri di ricerca, ampliano, circoscrivono, aggiornano e rielaborano i contenuti disciplinari La scuola decide quali tra i contenuti disciplinari diventano materia scolastica Fino ai programmi del 79 e dell 85, e le varie sperimentazioni per la secondaria di 2, ciò era deciso dal ministero dell a pubblica istruzione, che prescriveva la lista degli argomenti da trattare: delle discipline coglieva soprattutto l aspetto delle conoscenze (nozioni, concetti, argomenti) e dei linguaggi da trasmettere alle giovani generazioni I docenti devono conoscere e trasmettere conoscenze e linguaggi, gli allievi imparare; i docenti progettano la distribuzione degli argomenti nell anno e poco altro Gli strumenti fondamentali sono la lezione frontale e lo studio del libro: l apprendimento avviene attraverso l ascolto e la lettura della parola

7 Dalle discipline agli obiettivi La crisi delle discipline in quanto saperi separati e in quanto materie scolastiche (discussione sui contenuti, i nuclei fondanti, le finalità, le metodologie d insegnamento, la spendibilità; inserimento di nuove materie scolastiche) La stagione della programmazione per obiettivi e progetti, tra finalità e traguardi di apprendimento I programmi ministeriali ( 79, 85, sperimentazioni nella secondaria superiore) indicano contenuti/conoscenze disciplinari, ma anche abilità/metodi, strumenti/linguaggi delle discipline; consigliano nuove metodologie. Ai docenti si chiede di aggiornare le loro conoscenze sui contenuti disciplinari, di allargarle ai metodi, agli strumenti, ai linguaggi, e, soprattutto, di tradurle in obiettivi di apprendimento, di imparare a progettare per ottenere risultati. Ai docenti si chiede di imparare nuove metodologie didattiche e di programmare per unità didattiche

8 Leggi, autonomia delle scuole, nuove responsabilità per i docenti Leggi Europee, Nazionali, Locali Leggi e regolamento di autonomia: traguardi di apprendimento uguali per tutti, libertà nell individuare le strategie per conseguirli, in ragione dei bisogni formativi dei singoli e degli ambiti territoriali Le leggi indicano, non prescrivono Aumenta la responsabilità dei collegi e dei singoli docenti, ai quali sono affidate le scelte in materia di organizzazione del curricolo, contenuti, strategie, rapporti col territorio I docenti devono conoscere le discipline d insegnamento, ma anche quelle che possono offrire strumenti per la comprensione del contesto in cui agiscono; devono aggiornare le metodologie, conoscere i nuovi strumenti tecnologici, saper progettare, saper interagire con le famiglie e col territorio Le Indicazioni Nazionali 2003 stabiliscono gli O.S.A. per ciascuna disciplina distinguendoli in conoscenze e abilità, ma chiedono ai docenti di progettare per Unità di Apprendimento; le U.A prevedono che si colleghino i saperi e si tenga conto di tutti i fattori che influenzano l apprendere

9 Dagli obiettivi alle competenze Nei documenti della riforma Berlinguer, della riforma Moratti e della sperimentazione Fioroni compare il concetto di competenza Procederemo per interrogativi: Che cosa si intende per competenza? Su quali competenze deve puntare la scuola? Quale rapporto tra obiettivi, traguardi e competenze? Si possono verificare e valutare le competenze? Quale rapporto tra competenze e discipline / materie scolastiche?

10 La competenza cos è La competenza costituisce una caratteristica intrinseca di un individuo casualmente collegata ad una performance eccellente in una mansione. Si compone di motivazioni, tratti, immagini di sé, ruoli sociali, conoscenze e abilità (Spencer, 1995) La competenza è data dall insieme delle conoscenze, abilità e atteggiamenti che consentono ad un individuo di ottenere risultati utili al proprio adattamento negli ambienti per lui significativi (Boscolo, 1998) In una competenza significativamente complessa si possono distinguere tre dimensioni fondamentali: la prima di natura cognitiva e riguarda la comprensione e l organizzazione dei concetti che sono direttamente coinvolti; la seconda è di natura operativa e concerne le abilità che la caratterizzano; la terza è di natura affettiva e coinvolge convinzioni, atteggiamenti, motivazioni ed emozioni, che permettono di darle senso e valore personale (Pellerey, 2000)

11 Le competenze chiave (e di cittadinanza) Prepararsi alla vita adulta e all apprendimento permanente Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 2006: Comunicazione nella madrelingua (comunicare, acquisire ed interpretare l informazione) Comunicazione nelle lingue straniere (comunicare, acquisire ed interpretare l informazione) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia (risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni) Competenza digitale (acquisire ed interpretare l informazione, individuare collegamenti e relazioni) Imparare ad imparare Competenze sociali e civiche (agire in modo responsabile e autonomo, collaborare e partecipare) Spirito d iniziativa e imprenditorialità (progettare, risolvere problemi) Consapevolezza ed espressione culturale (acquisire ed interpretare l informazione, collaborare e partecipare, progettare, individuare collegamenti e relazioni)

12 Linee guida per l obbligo d istruzione: una proposta per la progettazione didattica Gli assi disciplinari come trama su cui si definiscono le competenze chiave per l esercizio attivo della cittadinanza e per la vita: linguistico espressivo, matematico, scientifico tecnologico, storico sociale (Linee guida per l obbligo di istruzione decreto 22 agosto 2007) La declinazione delle competenze chiave in competenze specifiche degli assi disciplinari (Linee guida ) Le discipline non spariscono, ma ai docenti si chiede l individuazione delle strategie più appropriate per l interazione disciplinare, per superare la frammentazione dei saperi negli attuali curricoli, l approfondimento degli aspetti fondanti i quattro assi culturali, l organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimento per competenze (Linee guida )

13 Obiettivi, competenze, valutazioni Nei documenti sull obbligo non si usa il temine obiettivi di apprendimento, si parla di saperi articolati in abilità/capacità e conoscenze, riferiti agli assi culturali Si utilizzano le definizioni del Parlamento Europeo: Conoscenze indicano il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Sono l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative ad un settore di studio e/o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche Abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare Know-how per portare a termine compiti o risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive(uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l abilità manuale e l uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e metodologiche, in situazioni di studio e di lavoro e nello sviluppo professionale e personale; le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia (Raccomandazione del Parlamento Europeo - Quadro Europeo delle qualifiche e dei titoli, settembre 2006) Si possono misurare le competenze nella scuola? Un problema aperto

14 Progettare per discipline, progettare per competenze? Punti di forza e di debolezza di una progettazione per discipline Progettare per competenze a partire dalle discipline: una sfida possibile? Nel nostro corso tenteremo di raccoglierla, utilizzando una metodologia laboratoriale Articolazione degli incontri: Due incontri per esaminare Unità di apprendimento disciplinari, progettate e realizzate dai docenti conduttori Un incontro per completare e discutere la comunicazione della prima lezione Un incontro per confrontare in gruppi pluridisciplinari i risultati dell analisi secondo una griglia comune Un incontro per presentare e discutere il lavoro di gruppo Due incontri per progettare, in piccoli gruppi, percorsi didattici per competenze a partire dalle discipline di riferimento

IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012

IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012 MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA DIREZIONE GENERALE IL CURRICOLO PER COMPETENZE SECONDO LE NUOVE INDICAZIONI 2012 Franca Da Re CONFERENZA DI SERVIZIO PADOVA 03.10.2012 1 Competenze

Dettagli

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza

Dettagli

Competenze: un introduzione

Competenze: un introduzione Didattica & Certificazione delle Competenze Seminario di Studi Lecce, 26 novembre 2014 Polo Professionale Luigi Scarambone Competenze: un introduzione di Dario Cillo Europa 1995: Libro bianco della Cresson

Dettagli

Tavola rotonda Le competenze e la didattica laboratoriale dalla Scuola di base all Università: esempi di orientamento formativo.

Tavola rotonda Le competenze e la didattica laboratoriale dalla Scuola di base all Università: esempi di orientamento formativo. SCUOLA ESTIVA DI RICERCA EDUCATIVA E DIDATTICA CHIMICA ULDERICO SEGRE Ferrara 15 luglio 2010 Riflettere sulle conoscenze per favorire un apprendimento significativo Tavola rotonda Le competenze e la didattica

Dettagli

Quali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000);

Quali sono le ragioni per passare alle competenze? Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Stimoli esterni: Consiglio europeo di Lisbona (22-23/03/2000); Raccomandazioni Parlamento Europeo e del Consiglio dell'unione Europea (18/12/2006); DM 22 agosto 2007; I risultati nelle indagini internazionali

Dettagli

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE

LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE LA MUSICA IN UN CURRICOLO PER COMPETENZE Il ruolo della musica nella costruzione di competenze Franca Da Re La definizione di COMPETENZA nel quadro europeo «combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti

Dettagli

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE

COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE COME COSTRUIRE UNA UDA: INDICAZIONI METODOLOGICHE Riunione Collegio Docenti, 30 Ottobre 2012 A cura della Prof.ssa Valentina Zocco, Figura Strumentale al Riordino e Aggiornamento Per un lessico comune

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 4. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 4 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Componenti fondamentali di un impianto Strumenti di misura

Dettagli

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza

Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO. ITALIANO Competenze linguistico-comunicative. Competenze di cittadinanza Progetto di formazione e ricerca SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ITALIANO Competenze linguistico-comunicative Competenze di cittadinanza NUCLEI FONDANTI: ASCOLTARE PARLARE LEGGERE SCRIVERE RIFLETTERE

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1.

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE. Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. U.D.A. 1. STRUTTURA UDA TITOLO: Macchine elettriche. COD. TEEA IV 05/05 Destinatari A PRESENTAZIONE Alunni della classe quarta (secondo biennio) del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica. Periodo Terzo Trimestre

Dettagli

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Alessandro Volta PERUGIA. Scuola POLO Formazione personale docente

ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Alessandro Volta PERUGIA. Scuola POLO Formazione personale docente ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE Alessandro Volta PERUGIA Scuola POLO Formazione personale docente Progettazione e valutazione per competenze nei percorsi degli Istituti tecnici e professionali Decreto

Dettagli

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini

LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE. Dino Cristanini LA DIDATTICA PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Dino Cristanini LE COMPONENTI DI UNA COMPETENZA CONOSCENZE ABILITÀ OPERAZIONI COGNITIVE DISPOSIZIONI COME PROMUOVERE LO SVILUPPO DI UNA COMPETENZA FAVORIRE

Dettagli

Costruire le competenze chiave di cittadinanza

Costruire le competenze chiave di cittadinanza Costruire le competenze chiave di cittadinanza Incontri di formazione per gli insegnanti dell ICS Silvio Pellico di Arluno a.s. 2014/2015 Periplo s.n.c. Via Appiani 5-20121 Milano - Tel. + 39 02 36551556

Dettagli

Come procedere nella compilazione del Rapporto di Autovalutazione:

Come procedere nella compilazione del Rapporto di Autovalutazione: COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA Come procedere nella compilazione del Rapporto di Autovalutazione: COMPETENZE CHIAVE ALCUNI ESEMPI SU COME PROCEDERE NELLA VALUTAZIONE DELLE ABILITA SOCIALI E RELAZIONALI

Dettagli

Indicazioni nazionali per il curricolo

Indicazioni nazionali per il curricolo Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione a cura di Valentina Urgu per l I.C. Monastir L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Indicazioni quadro di riferimento

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA U.D.A. 2. Classe III A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA di APPRENDIMENTO di TECNOLOGIE ELETTRICO-ELETTRONICHE E APPLICAZIONI U.D.A. 2 Classe III A.S. 2015/2016 TITOLO: Energia, potenza e rendimento. Campo elettrico e condensatori.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE

PROGRAMMAZIONE DI CLASSE I.I.S. Federico II di Svevia PROGRAMMAZIONE DI CLASSE a. s. 2013-2014 classe VB docente coordinatore Prof.ssa Teresa CARUSO La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal

Dettagli

in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza

in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza in rapporto con le competenze chiave di cittadinanza 1 Componenti dell Asse dei linguaggi Padronanza della lingua italiana come ricezione e produzione, orale e scritta Conoscenza di almeno una lingua straniera

Dettagli

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE

IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE IL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Priorità strategiche della valutazione - Riduzione della dispersione e dell insuccesso scolastico. - Rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione

Dettagli

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA

L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA L INDIRIZZO SPERIMENTALE LINGUISTICO BROCCA Che cos è L indirizzo si caratterizza per lo studio delle lingue straniere in stretto collegamento con il latino e l italiano. L obiettivo primario è far acquisire

Dettagli

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009

RICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009 RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare

Dettagli

DOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE

DOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE DOCENTI ESPERTI IN DIDATTICA CON TECNOLOGIE DIGITALI CERTIFICARE LE PROPRIE COMPETENZE Profilo - Competenze - Certificazioni Perché definire un profilo? Perché descriverne le competenze e certificarle?

Dettagli

Abilità e competenze. Conoscenze, abilità, competenze: Tentativo di una definizione

Abilità e competenze. Conoscenze, abilità, competenze: Tentativo di una definizione Abilità e competenze Qual è il confine tra abilità e competenza? Conoscenze, abilità, competenze: Tentativo di una definizione Conoscenze indicano il risultato dell assimilazione di informazioni (fatti,

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi

da Centri Territoriali Permanenti Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi da Centri Territoriali Permanenti a Centri provinciali di Istruzione per Adulti di Augusta Marconi Introduzione QuickTime e un decompressore sono necessari per visualizzare quest'immagine. Attualmente

Dettagli

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SCHEDA VALUTAZIONE STUDENTE. ITE indirizzo AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (3 ANNO)

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SCHEDA VALUTAZIONE STUDENTE. ITE indirizzo AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING (3 ANNO) SCHEDA DI VALUTAZIONE STUDENTE A CURA DELLA STRUTTURA OSPITANTE I.I.SUPERIORE R. MATTIOLI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO a.s. 05-06 Studente: Corso: SCHEDA VALUTAZIONE STUDENTE Alternanza Scuola-Lavoro: DAL..

Dettagli

Piano Triennale dell Offerta Formativa

Piano Triennale dell Offerta Formativa Piano Triennale dell Offerta Formativa a.s. 2016-17 / a.s. 2018-19 ALLEGATO_P Il piano è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche esplicita

Dettagli

influenzano la funzione della scuola

influenzano la funzione della scuola PROGETTO - OBIETTIVO METODO DI STUDIO e CAPACITA CRITICA PREMESSA Scenario sociale: stimoli variegati, molteplici e ambivalenti fonti di apprendimento non formale ed informale influenzano la funzione della

Dettagli

Mario Rotta. Sperimentando. Tecnologie mobili, contenuti digitali personalizzati e innovazione nei processi educativi

Mario Rotta. Sperimentando. Tecnologie mobili, contenuti digitali personalizzati e innovazione nei processi educativi Mario Rotta Sperimentando Tecnologie mobili, contenuti digitali personalizzati e innovazione nei processi educativi Lo scenario Un concetto essenziale: PMLKE Personal Mobile Learning & Knowledge Environment

Dettagli

Dal curricolo alle competenze Laboratorio verticale in rete realizzato dalla rete di scuole della Valle del Savuto

Dal curricolo alle competenze Laboratorio verticale in rete realizzato dalla rete di scuole della Valle del Savuto Dal curricolo alle competenze Laboratorio verticale in rete realizzato dalla rete di scuole della Valle del Savuto SCUOLA CAPOFILA: Istituto Omnicomprensivo Bianchi- Scigliano SCUOLE IN RETE: Istituto

Dettagli

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. competenza chiave FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE GRUPPI DI LAVORO PER DISCIPLINA IN VERTICALE compito a. formulare lo specifico formativo della competenza chiave presa in esame in base alla formazione personale,

Dettagli

Milano, 22/09/2015. Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Izzuti 15.15-16.15 GIOVEDI 1/10 16.15-17.15 14.15-15.15 15.15 16.15 VENERDI 2/10 16.15 17.

Milano, 22/09/2015. Dirigente Scolastico Prof.ssa Angela Izzuti 15.15-16.15 GIOVEDI 1/10 16.15-17.15 14.15-15.15 15.15 16.15 VENERDI 2/10 16.15 17. Circolare n. 14 A Docenti corsi diurni Oggetto: Consigli di Classe Sono convocati i Consigli di Classe, secondo il calendario allegato, con il seguente OdG 1. Andamento didattico disciplinare (per le classi

Dettagli

PROGETTO EM.MA PRESIDIO

PROGETTO EM.MA PRESIDIO PROGETTO EM.MA PRESIDIO di PIACENZA Bentornati Il quadro di riferimento di matematica : INVALSI e TIMSS A CONFRONTO LE PROVE INVALSI Quadro di riferimento per la valutazione Quadro di riferimento per i

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE LA CULTURA DEI DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE CONOSCIUTI TRA COSTITUZIONE ITALIANA E LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE LA CULTURA DEI DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE CONOSCIUTI TRA COSTITUZIONE ITALIANA E LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE Scuola secondaria di secondo grado ******************************* Anno scolastico 2015 2016 LA CULTURA DEI DIRITTI UMANI UNIVERSALMENTE CONOSCIUTI TRA COSTITUZIONE

Dettagli

QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING

QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: DIRITTO CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Dettagli

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE

I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE I.C. CLEMENTE REBORA STRESA CURRICOLO VERTICALE DI INGLESE INGLESE Scuola primaria di Gignese Classi I, II, II, IV, V COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PL. 1 / 2 Comunicazione nelle lingue straniere Imparare ad

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 4 B IPSC A.S. 2014/ 2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO La classe 4 sezione

Dettagli

Verso un curricolo. Tra Indicazioni Nazionali e Quadri di Riferimento INVALSI, progettare i percorsi di apprendimento per competenze chiave

Verso un curricolo. Tra Indicazioni Nazionali e Quadri di Riferimento INVALSI, progettare i percorsi di apprendimento per competenze chiave Verso un curricolo sostenibile Tra ndicazioni azionali e Quadri di Riferimento VLS, progettare i percorsi di apprendimento per competenze chiave Reti di sola e agnolo, marzo-giugno 2014 Le competenze chiave:

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO S.ALLENDE Via ITALIA 13-20037 Paderno Dugnano (MI)

ISTITUTO COMPRENSIVO S.ALLENDE Via ITALIA 13-20037 Paderno Dugnano (MI) Finalità della disciplina ISTITUTO COMPRENSIVO S.ALLENDE Via ITALIA 13-20037 Paderno Dugnano (MI) Linee progettuali disciplinari a.s. 2014/2015 classi prime IRC (= Insegnamento della religione cattolica)

Dettagli

FINALITA solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico limitato numero di ampi indirizzi esercizio di professioni tecniche

FINALITA solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico limitato numero di ampi indirizzi esercizio di professioni tecniche FINALITA fornire una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell Unione europea offrire un limitato numero di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO 10 OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI AUTOCONTROLLO ATTENZIONE E PARTECIPAZIONE ATTEGGIAMENTO E COMPORTAMENTO

Dettagli

Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino"

Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino Azione di sistema per l'obbligo di istruzione e la continuità fra Secondarie di I e II grado - Fase 2- USP Torino" Competenze d asse e di cittadinanza Docenti: Cipriani Anna, Ist. Mag. Berti - TO Del Sonno

Dettagli

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE

IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE IL CURRICOLO DI SCUOLA ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA - IMMAGINI.SUONI, COLORI SCUOLAPRIMARIA DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE SCUOLA SECONDARIA I GRADO DISCIPLINE: - ARTE E IMMAGINE

Dettagli

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) MATERIA: TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : Relazione Internazionale per il Marketing Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Dettagli

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde

VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA. Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde ALLEGATO2 VALUTAZIONE: OBIETTIVI e GRIGLIA DI CORRISPONDENZA Obiettivi trasversali formativi/comportamentali dei Consigli delle Classi prime e seconde Impegno a) Negativo Non rispetta le scadenze Non esegue

Dettagli

UNITA DI APPRENDIMENTO C ERA UNA VOLTA E C E ANCORA

UNITA DI APPRENDIMENTO C ERA UNA VOLTA E C E ANCORA I.C. PALENA-TORRICELLA ANNO SCOLASTICO 2015 / 2016 SCUOLA DELL INFANZIA TITOLO MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DI PALENA-TORRICELLA ISTRUZIONE INFANZIA PRIMARIA E SECONDARIA DI

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico

LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE Dallo studio delle scienze sperimentali alla comprensione del mondo tecnologico Non si impara mai pienamente una scienza difficile, per esempio la matematica,

Dettagli

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Relazioni Internazionali. Classe: terza. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione.

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Relazioni Internazionali. Classe: terza. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione. Anno Scolastico: 2014/2015 Indirizzo: Relazioni Internazionali Classe: terza Disciplina: Tecnologie della Comunicazione prof. Secondo biennio Competenze disciplinari: 1. Identificare e applicare le metodologie

Dettagli

IL RAV. Maria Girone

IL RAV. Maria Girone IL RAV Maria Girone Foggia 12/03/2015 AVVIO DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE ART. 6 DEL D.P.R. 80/2013 Autovalutazione delle Istituzioni Scolastiche Valutazione esterna Azioni di migliomento Analisi e verifica

Dettagli

STRUTTURA UDA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

STRUTTURA UDA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICA RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA A.S. 2015/2016 TITOLO Prove meccaniche distruttive e non distruttive

Dettagli

Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^

Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^ Programmazione annuale docente classi 1^ - 2^ - 3^-4^ Docente Anna Maria Candiani Classe IV sez. A Indirizzo Sistemi informativi aziendali Materia di insegnamento Matematica Applicata Libro di testo Bergamini

Dettagli

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014)

Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) Disciplina: Tecniche di comunicazione Classe: 3 A IPSC A.S. 2014/2015 Docente: Vittorio Bassan (Todaro Elena, fino al 7/11/2014) ANALISI DI SITUAZIONE di partenza - LIVELLO COGNITIVO la classe 3 A indirizzo

Dettagli

Dirigente Anna Maria AMORUSO. LICEO "BIANCHI DOTTULA"

Dirigente Anna Maria AMORUSO. LICEO BIANCHI DOTTULA I NUOVI LICEI D.Lgs 226/ 05 Moratti D.L 112/ 08 conv L 133/ 08 razionalizzazione uso risorse DPR 89 del 15.03.2010 Gelmini Indicazioni nazionali Liceo Artistico Liceo Classico Liceo Linguistico Liceo delle

Dettagli

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing. Classe: quarta. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione

Anno Scolastico: 2014/2015. Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing. Classe: quarta. Disciplina: Tecnologie della Comunicazione Anno Scolastico: 2014/2015 Indirizzo: Amministrazione, finanza e marketing Articolazione: Relazioni internazionali per il Marketing Classe: quarta Disciplina: Tecnologie della Comunicazione prof. Competenze

Dettagli

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e

CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO. Traguardi per lo sviluppo delle competenze. Obiettivi di apprendimento( conoscenze e CURRICOLO DISCIPLINARE DI ITALIANO ASCOLTO E PARLATO Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1.Partecipa a scambi comunicativi con compagni ed insegnanti, formulando messaggi chiari e pertinenti Obiettivi

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante

Dettagli

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali)

Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi essenziali) MATERIA: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi

Dettagli

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI

Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare. Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata NADIA VANDI Istituto Scolastico comprensivo G. Lanfranco Gabicce Mare Educare nell era digitale ARGG! : un esperienza di didattica aumentata Perché la scuola si è occupata di tecnologie digitali Esperienza di didattica

Dettagli

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014

ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI

Dettagli

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali.

Stefania Pozio. Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Stefania Pozio Le prove INVALSI di matematica: il confronto con le indagini internazionali. Quali sono le principali indagini internazionali sulla matematica a cui l Italia partecipa? L Italia partecipa

Dettagli

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione

Istituto comprensivo di Finale Ligure. Cittadinanza e Costituzione Istituto comprensivo di Finale Ligure Cittadinanza e Costituzione In riferimento al regolamento recante le Indicazioni Nazionali per il curricolo della Scuola dell'infanzia e del Primo ciclo d'istruzione,

Dettagli

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato

- Programmi per la scuola elementare. Divisione della scuola, Ufficio delle scuole comunali. Approvati il 22 maggio 1984 dal Consiglio di Stato 1. Elementi di contesto La revisione dei piani di studio svizzeri avviene all interno di un contesto ben definito che è quello legato all Accordo intercantonale sull armonizzazione della scuola obbligatoria

Dettagli

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali)

QUINTE. Nodi concettuali essenziali della disciplina (saperi essenziali) Mod. DIP/FUNZ 1 - TRIENNIO MATERIA: RELAZIONI INTERNAZIONALI CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Nodi concettuali essenziali della disciplina

Dettagli

@ PROPOSITO DEL LORO FUTURO

@ PROPOSITO DEL LORO FUTURO @ PROPOSITO DEL LORO FUTURO Leggere e comprendere il mondo del lavoro e la società per accompagnare i giovani nelle scelte di studio, benessere e occupabilità «Il futuro dipende da noi, da tutti noi. Dipende

Dettagli

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo

Alternanza Scuola Lavoro. Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Alternanza Scuola Lavoro Un opportunità per valorizzare e caratterizzare i l nostro liceo Riferimenti normativi Indicazioni europee; Normativa nazionale: L.196/97, Reg.142/98, (stage e tirocini formativi)

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez.

PROGETTAZIONE ANNUALE. A. S. 200_/0_ Classe sez. PROGETTAZIONE ANNUALE CORSO: A. S. 200_/0_ Classe sez. Disciplina: ANALISI DELLA CLASSE: Situazione di partenza Descrivere tipologia, (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la

Dettagli

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE

PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità

Dettagli

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE E DI CITTADINANZA Imparare a imparare cittananza Imparare ad imparare Conoscenza sé (limiti, capacità..) Uso strumenti informativi Acquisizione un

Dettagli

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre

Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Approfondimenti e-book: I laboratori come strategia didattica autore: Antonia Melchiorre Breve excursus delle risoluzioni giuridiche introdotte per garantire il diritto al Successo formativo nella scuola

Dettagli

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO

PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO Progettazione disciplinare di dipartimento Pag. 1 di 5 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 PROGETTAZIONE DISCIPLINARE DI DIPARTIMENTO TECNOLOGIA classe prima FINALITA OBIETTIVI GENERALI Le finalità educative (obiettivi

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE Classi PRIME, SECONDE E TERZE

PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE Classi PRIME, SECONDE E TERZE PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI ARTE E IMMAGINE Classi PRIME, SECONDE E TERZE Anno scolastico 2014/2015 Scuola: Plesso di: Insegnanti: SECONDARIA DI 1 GRADO CERESARA-GAZOLDO D/IPPOLITI-PIUBEGA AMMIRATI ANTONELLA

Dettagli

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica

PREMESSA Continuità curricolare Continuità metodologica PREMESSA Il progetto continuità, nasce dall esigenza di garantire al bambinoalunno un percorso formativo organico e completo, che miri a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto,

Dettagli

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE

I. P. S. S. S. E. DE AMICIS METODOLOGIE OPERATIVE I. P. S. S. S. E. DE AMICIS ROMA METODOLOGIE OPERATIVE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CLASSI PRIME INDIRIZZO : SERVIZI SOCIO SANITARI 1 Premessa Le vigenti disposizioni di riforma della scuola secondaria superiore

Dettagli

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum

MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum MESA PROJECT ITIS G. Cardano Pavia New Curriculum L'impatto delle innovazioni educative del Progetto MESA ha portato alcuni cambiamenti significativi e miglioramenti nel curriculum dei seguenti argomenti:

Dettagli

Scuola dell Infanzia San Francesco

Scuola dell Infanzia San Francesco Scuola dell Infanzia San Francesco 1 PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA L obiettivo del progetto è di rendere piacevole l ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della

Dettagli

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16

I.I.S. Federico II di Svevia Melfi. Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 I.I.S. Federico II di Svevia Melfi Progettazione della classe I BS classe a. s. 2015-16 La programmazione educativa e didattica per l a. s. in corso è elaborata dal Consiglio di classe con la sola presenza

Dettagli

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore

MIUR. La Nuova Secondaria Superiore La Nuova Secondaria Superiore Una Riforma complessiva Con l approvazione del Consiglio dei Ministri del 4 febbraio nasce la Nuova Scuola Secondaria Superiore. E la prima riforma complessiva del secondo

Dettagli

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari

VOTO In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE E VALUTAZIONI QUADRIMESTRALI E DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA: ANNO SCOLASTICO 2012/2013. L introduzione della scala numerica ha fatto sì che

Dettagli

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza

A cura di Roberta Ferdenzi, componente del Coordinamento pedagogico provinciale di Piacenza Provincia di Piacenza Settore Sistema Scolastico e servizi alla persona e alla comunità RIFLESSIONI SUL LAVORO DEL COORDINATORE CHE OPERA PER FACILITARE, SUPPORTARE, SVILUPPARE LA CRESCITA PROFESSIONALE

Dettagli

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI

IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI IL SISTEMA DEI DESCRITTORI EUROPEI PER LE LAUREE E LE LAUREE MAGISTRALI Osservatorio di Ateneo sulla Didattica Università di Siena Servizio Management Didattico Siena, 21 novembre 2006 D.M. sulla disciplina

Dettagli

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE

STRUTTURA UDA A PRESENTAZIONE STRUTTURA UDA UNITÀ DIDATTICA APPRENDIMENTO DI LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI PRATICHE RIFERIMENTO: PRIMO BIENNIO CLASSE SECONDA A.S. 2015/2016 TITOLO Manufatti metallici con l utilizzo delle

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE. ISCRIZIONI a. s. 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1

ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE. ISCRIZIONI a. s. 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE ISCRIZIONI a. s. 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO DI ZOCCA E MONTESE PRESENTA POF 2013 / 2014 31/01/2013 UFFICIO DI DIRIGENZA 2

Dettagli

TECNOLOGIA: CLASSI PRIME

TECNOLOGIA: CLASSI PRIME 1 TECNOLOGIA: CLASSI PRIME 1 2 3 strumenti adatti con autonomia e sicurezza, in modo esatto e preciso comunicazione digitali ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie

Dettagli

Modulo: Scarsità e scelta

Modulo: Scarsità e scelta In queste pagine è presentato un primo modello di conversione di concetti, schemi e argomentazioni di natura teorica relativi all argomento le scelte di consumo (presentato preliminarmente in aula e inserito

Dettagli

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE

N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE N.B. A CORREDO DEL MODELLO NELLA CARTE VIENE RIPORTATA LA DOCUMENTAZIONE UTILE PER LA PREDISPOSIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO ISTRUZIONE

Dettagli

Caratteristiche del contesto. Rubrica valutativa della competenza

Caratteristiche del contesto. Rubrica valutativa della competenza Caratteristiche del contesto Rubrica valutativa della competenza Traguardi di apprendimento (riferiti ai saperi disciplinari, in termini di conoscenza, abilità e atteggiamenti) Senso del percorso formativo

Dettagli

PROFILO DEL LICEO LINGUISTICO. Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali.

PROFILO DEL LICEO LINGUISTICO. Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. PROFILO DEL LICEO LINGUISTICO Il percorso del liceo linguistico è indirizzato allo studio di più sistemi linguistici e culturali. COSA RICHIEDE IL LICEO LINGUISTICO? Curiosità intellettuale Interesse nei

Dettagli

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA

CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA CURRICOLO DI ITALIANO CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA NUCLEI FONDANTI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Sa usare la comunicazione orale e scritta per collaborare e interagire positivamente con gli altri

Dettagli

PIANO PIEMONTE COMPETENZISS

PIANO PIEMONTE COMPETENZISS Cos è il PIANO PIEMONTE COMPETENZISS La Buona Scuola di oggi è chiamata a promuovere la cittadinanza dei propri allievi che devono diventare, in quanto cittadini a partire dal proprio stesso ambiente di

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014

PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROGRAMMAZIONE ANNUALE PER L INSEGNAMENTO DELLA LINGUA E CIVILTA INGLESE - I BIENNIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 L insegnamento di lingue straniere nel biennio si propone di promuovere lo sviluppo graduale

Dettagli

MATERIA: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CLASSI: PRIME TERZE QUINTE INDIRIZZI : SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE

MATERIA: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CLASSI: PRIME TERZE QUINTE INDIRIZZI : SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE MATERIA: ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI CLASSI: PRIME TERZE SECONDE QUARTE QUINTE INDIRIZZI : SCIENZE BANCARIE, FINANZIARIE ED ASSICURATIVE Nodi concettuali essenziali della disciplina (Saperi

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. Michele

Dettagli

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. Libera Università degli Studi San Pio V di Roma Anno Accademico 2009/2010 Corso annuale di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (1500 ore 60 CFU) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett.

Dettagli

Gli studenti sono immersi nelle tecnologie ma sono carenti nel loro utilizzo dal punta di vista metodologico. Tocca agli insegnanti avviare un

Gli studenti sono immersi nelle tecnologie ma sono carenti nel loro utilizzo dal punta di vista metodologico. Tocca agli insegnanti avviare un AULA 2.0 La sperimentazione aula 2.0, basata sulla didattica in rete o e_learning o FAD di III generazione, implica inevitabilmente la trasformazione della didattica che passa da una tipologia comunicativa

Dettagli

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico

Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche

Dettagli

Codice e titolo del progetto

Codice e titolo del progetto Codice e titolo del progetto (codice attribuito nel Programma Annuale) Anno Scolastico 2011/2012 (Riservato all amministrazione) Area funzionale di riferimento Area 4 - Rapporti con enti e istituzioni

Dettagli