Capitolo 6 Risultati pag. 332

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1 Capitolo 6 Risultati pag. 332 Figura Superamenti della soglia di 10 pg/m 3 (concentrazione media oraria) di IPA. La figura mostra il numero di ore di superamento della soglia di 10 pg/m 3, che risulta superata per una percentuale massima delle ore annue pari a circa il 5% in una zona estremamente ristretta intorno al camino. Figura Superamenti della soglia di 2 pg/m 3 (concentrazione media oraria) di IPA.

2 Capitolo 6 Risultati pag. 333 La figura 6.97 mostra il numero di ore di superamento della soglia di 2 pg/m 3, che risulta superata per un numero di ore annue sempre molto limitato ed in un areale comunque sempre circostante al punto di localizzazione dell emissione. Complessivamente per quanto riguarda i carichi al suolo di IPA determinati dalle emissioni del termovalorizzatore si evidenzia un impatto trascurabile rispetto agli obiettivi di salvaguardia della qualità dell aria.

3 Capitolo 6 Risultati pag. 334 Diossine (PCDD/F TE) Figura Visualizzazione della mappa di concentrazione media annua per le diossine (TE). I valori massimi di concentrazione di diossine, espressi come tossicità equivalente (T.E.), dovuti all emissione del camino del termovalorizzatore risultano dell ordine di 2 fg/m 3 (1fg = g = 10-9 µg). Per questi composti non esiste un valore di riferimento come limite per la salvaguardia della qualità dell aria ambiente. Quindi non è possibile effettuare un confronto diretto. Tuttavia ricordando i valori ottenuti dal monitoraggio ARPAT in diverse campagne di misura e riportati in tabella, i valori ottenuti dalla simulazione risultano cautelativamente al di sotto del valore di fondo misurato. Stazione Media PCDD/F TE [fg/m 3 ] Periodo Boboli 11.5 Set 1995 Ago 1996 V. Bassi 14.3 Set 1995 Ago 1996 V. Gramsci 19.7 Set 1995 Ago 1996 S.Godenzo 7.3 Set 1995 Ago 1996 V. Ponte alle Mosse 9.8 Luglio 2000 Tabella 6.4. Risultati del monitoraggio della concentrazione di PCDD/F svolto da ARPAT.

4 Capitolo 6 Risultati pag. 335 Figura Superamenti della soglia di 10 fg/m 3 (concentrazione media oraria) di diossine (TE). Le simulazioni effettuate hanno evidenziato un numero trascurabile di superamenti della soglia di 50 fg/m 3 mentre il numero di superamenti della soglia di 10 fg/m 3 (mostrati in figura 6.99), riportano un numero di superamenti di poche ore annue ed entro l area prossima al camino del termovalorizzatore.

5 Capitolo 6 Risultati pag. 336 Confronto termovalorizzatore a Case Passerini sorgenti lineari significative Il confronto è stato effettuato calcolando, per ogni recettore considerato nella simulazione, il rapporto tra la concentrazione media annuale dovuta al termovalorizzatore e la concentrazione media annuale dovuta alle sorgenti lineari sul dominio 8x8 km 2. Le mappe sono state poi ottenute per interpolazione lineare. Per valori pari ad 1, si ha un peso equivalente delle due sorgenti. Per valori minori di 1 si ha una prevalenza delle sorgenti lineari e viceversa. Per una migliore lettura del confronto, inoltre si riportano i grafici relativi alle ricadute dal termovalorizzatore, dalle sorgenti lineari e dalla somma delle due sorgenti, tutti con la stessa scala di concentrazioni. Per ogni inquinante, quindi si avranno 3 figure: (a) in alto a sinistra: concentrazioni medie dovute alle sorgenti lineari principali; (b) in alto a destra: concentrazioni medie dovute al termovalorizzatore; (c) in basso: concentrazioni medie dovute alla somma delle due tipologie di sorgenti.

6 Capitolo 6 Risultati pag. 337 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per NO x.

7 Capitolo 6 Risultati pag. 338 I valori medi di concentrazione di ossidi di azoto (NOx) dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano di un ordine di grandezza superiori rispetto a quelli dovuti alla sola sorgente del termovalorizzatore, anche nelle aree di massima ricaduta di quest ultimo. Nell intorno del camino del termovalorizzatore, là dove questa sorgente genera concentrazioni dell ordine di 1-2 µg/m 3, il contributo delle sorgenti lineari comporta un valore dell ordine dei µg/m 3. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo dominante delle sorgenti lineari mostra praticamente una sovrapposizione con il grafico delle sole sorgenti lineari, evidenziando la residualità del contributo del termovalorizzatore. Infine il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) è sempre dell ordine di 1/100 e solo in alcune aree di prossimità all impianto assume valori di 1/10. Complessivamente si può quindi evidenziare una predominanza assoluta e ben distribuita sull intera area, del contributo delle sorgenti lineari significative, rispetto al solo termovalorizzatore.

8 Capitolo 6 Risultati pag. 339 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per SO 2.

9 Capitolo 6 Risultati pag. 340 I valori medi di concentrazione di SO 2 dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano essere quasi sempre perlomeno di un ordine di grandezza superiori rispetto a quelli dovuti al termovalorizzatore. Nelle aree dove il contributo del termovalorizzatore fa registrare concentrazioni dell ordine di 0,2-0,1 µg/m 3, il contributo delle sorgenti lineari comporta un valore dell ordine dei 10 µg/m 3, soprattutto per quanto riguarda le immediate adiacenze del tratto lineare prossimo alla localizzazione di Osmannoro (via Pratese). Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo dominante delle sorgenti lineari mostra praticamente una sovrapposizione con il grafico delle sole sorgenti lineari, evidenziando la residualità del contributo del termovalorizzatore. Infine il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) è sempre inferiore a 1/100 (anche per aree distanti dalle sorgenti di traffico). Solo in alcune aree di assoluta prossimità all impianto e di distanza dalle sorgenti lineari significative il rapporto di concentrazioni al suolo assume valori pari ad 1/2. Si deve comunque sottolineare come in termini assoluti, tali condizioni si riferiscano a concentrazioni al suolo ben inferiori rispetto ai valori di tutela della qualità dell aria come indicato nelle sezioni precedenti.

10 Capitolo 6 Risultati pag. 341 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per PM 10.

11 Capitolo 6 Risultati pag. 342 I valori massimi di concentrazione di PM10 dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano sempre di un ordine di grandezza superiori rispetto a quelli dovuti al termovalorizzatore. In vaste porzioni dell area sensibile presa a riferimento si hanno contributi dovuti al traffico veicolare anche di due ordini di grandezza superiori rispetto a quelli dovuti al termovalorizzatore. Nel ristretto intorno del camino del termovalorizzatore dove si registrano concentrazioni dell ordine di 0,1 µg/m 3 (e dove questo ha il massimo impatto al suolo), il contributo delle sorgenti lineari si riferisce ad un valore di concentrazione al suolo dell ordine di 1 µg/m 3. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo dominante delle sorgenti lineari evidenzia una quasi completa sovrapposizione con il grafico delle sole sorgenti lineari, sottolineando la residualità del contributo del termovalorizzatore. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) è sempre inferiore a 1/100. In alcune aree di prossimità all impianto (a distanza notevole dalle sorgenti lineari) il rapporto tra i contributi di concentrazione al suolo assume valori di 1/10. Anche in aree distanti sia dal termovalorizzatore che dalle sorgenti di traffico (almeno quelle considerate, in realtà esistono altre sorgenti di traffico meno concentrate non considerate in questa sezione ed incluse fra le sorgenti di tipo diffuso) si trovano valori di rapporto fra le concentrazioni dell ordine di 1/10. Si deve peraltro sottolineare che tali condizioni si riferiscono a livelli di concentrazione inferiori a 0,05 µg/m 3, quindi ben inferiori allo stato limite di tutela della qualità dell aria. Complessivamente si verifica uno stato di carico ambientale al suolo, generato dal termovalorizzatore di scarso significato, sia assoluto, come affermato nelle sezioni precedenti, che relativo, qui valutato rispetto alle sorgenti lineari più significative presenti nell area sensibile.

12 Capitolo 6 Risultati pag. 343 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per Pb.

13 Capitolo 6 Risultati pag. 344 I valori medi di concentrazione di Pb dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 0,1 ng/m 3, mentre nel solo intorno estremamente ristretto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni dell ordine di 0,005 ng/m 3. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente predominante ed esclusivo, non permettendo di apprezzare la presenza di contributi da parte del termovalorizzatore. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando l entità della dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare significative considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

14 Capitolo 6 Risultati pag. 345 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per Cd.

15 Capitolo 6 Risultati pag. 346 I valori medi di concentrazione di Cd dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano confrontabili, come ordine di grandezza, rispetto a quelli relativi al termovalorizzatore, andandosi a determinare un effetto differenziato sul territorio a seconda della distanza mutua dalle due tipologie di emissioni. Come già visto infatti gli effetti del camino sono concentrati in un intorno di esso, così come l effetto delle sorgenti lineari segue lo sviluppo di queste sul territorio. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, tale andamento territoriale è determinato da un contributo del termovalorizzatore di concentrazione al suolo sull area di maggiore impatto dell ordine di 0,1 ng/m 3, livello di concentrazione comunque in parte già presente a causa della concorrenza su tale areale della diffusione da parte delle sorgenti lineari. L effetto di sommatoria dei due effetti non sembra avere significative conseguenze in termini di ampliamento delle aree aventi ricadute al suolo più significative, rispetto al quadro già definito dalle sorgenti lineari più significative e comunque relativo a concentrazioni medie molto ridotte, come evidenziato nelle sezioni precedenti. Infine il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) assume valori anche maggiori di 1, ma solo nelle aree circostanti all impianto e là dove l effetto delle sorgenti lineari risulta essere pressoché nullo, per scarsa diffusione. A completamento di tale valutazione deve essere ancora una volta evidenziato che i confronti effettuati si riferiscono sempre a valori di concentrazione che risultano essere comunque ben al di sotto di valori presi a riferimento per la salvaguardia della salute umana in ambienti di lavoro (riferimento che seppure non direttamente confrontabile con la concentrazione dell aria ambiente può essere utile in assenza di specifiche indicazioni di qualità dell aria).

16 Capitolo 6 Risultati pag. 347 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per benzene.

17 Capitolo 6 Risultati pag. 348 I valori medi di concentrazione di benzene dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 50 ng/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili sempre inferiori a 0,5 ng/m 3 (come evidenziato nelle sezioni precedenti). Tale condizione di fatto determina uno stato di non significatività delle concentrazioni dovute al termovalorizzatore rispetto a quanto già determinato dal traffico veicolare presente sulle sorgenti lineari significative prese in esame. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

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