Programma di sviluppo rurale

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1 Programma di sviluppo rurale Sostenibilità ambientale, qualità sociale distintività del territorio rurale. Valori per tutta la società, fattori competitivi per un agricoltura organizzata e innovativa, protagonista delle filiere agroalimentari e dei mercati globali. Bologna 30 marzo 2010

2 l Programma di sviluppo rurale si compone di 4 assi: l primo, contiene misure per il miglioramento della competitività, l secondo, contiene misure a finalità ambientale, l terzo e il quarto, contengono misure per la diversificazione dell economia rurale e il metodo Leader,

3 Migliorare la Competitività s s e ccrescere la professionalità degli agricoltori mmodernare le aziende e favorire l innovazione Favorire il ricambio generazionale Consolidare, innovare, integrare le filiere 1

4 Miglioramento dell ambiente e dello spazio rurale Tutelare le risorse acqua e suolo s s e 2 Salvaguardare la biodiversità Salvaguardare il paesaggio Mantenere l agricoltura nelle aree svantaggiate Favorire l allevamento secondo il benessere degli animali

5 Qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione economica s s e 3 ntegrazione del reddito dell imprenditore ccrescimento dell attrattività dell ambiente rurale Valorizzazione del capitale umano

6 ttuazione dell approccio Leader Consolidare l azione dei Gruppi di zione. Locale (G..L.) s s e 4 umento della partecipazione alla progettazione di sviluppo locale Valorizzazione delle filiere e microfiliere dei territori rurali icerca e perfezionamento di relazioni esterne al territorio

7 Valorizzazione delle filiere FL C D l valore della filiera produttiva viene riconosciuto in tutta la sua importanza. Con riqualificazione di tutti i segmenti delle filiere agricole. Solo in questo modo sarà possibile cogliere a pieno le opportunità offerte per uno sviluppo di qualità dell intero comparto. (territorializzazione )

8 Sviluppo di energie rinnovabili NNVBL C D Lo sviluppo delle energie rinnovabili è un altro dei grandi obiettivi del Psr. Sono aiuti rivolti a soggetti privati ma anche pubblici come i comuni montani che vogliano realizzare progetti di produzione di energia da biomasse.

9 Decentramento C D TT d ogni territorio il proprio sviluppo rurale attraverso i PP (Programmi urali ntegrati Provinciali ). l PS conferma la possibilità agli enti locali (Province e Comunità Montane) e ai Gruppi di zione Locale di Leader, di personalizzare i contenuti del Programma regionale alle necessità delle proprie agricolture e dei propri territori rurali definendo o una programmazione locale specifica ma coerente con le strategie e gli ob- biettivi regionali.

10 misura 211 Compensare il reddito degli agricoltori delle zone montane caratterizzate da svantaggi naturali al fine di mantenere le aziende come presidio territoriale ed ambientale. S V N T G G T

11 misura 212 C L L N Compensare il reddito degli agricoltori delle zone collinari caratterizzate da svantaggi naturali al fine di mantenere le aziende come presidio territoriale ed ambientale.

12 misura 214 B L G C. Favorire una gestione sostenibile dei terreni agricoli, promuovendo la salvaguardia delle risorsa acqua e suolo, la salvaguardia e la valorizzazione della biodiversità La misura si compone di 10 azioni 1. Produzione ntegrata 2. Produzione Biologica 3. Copertura vegetale (covercrops( ) 4. ncremento sostanza organica grobiodiversità ( razze animali, varietà vegetali, prog comprensoriali integrati ) 8. egime Sodivo estensiva (az( 8 ) e praticoltura 9. Conservazione di spazi naturali e seminaturali del paesaggio 10. itiro dei seminativi dalla produzione per scopi ambientali

13 misura 221 M B S C H M N T. ncrementare l utilizzo l a fini forestali di superfici agricole, nelle aree di pianura e collina La misura intende conseguire i seguenti obiettivi : 1. Tutela della risorsa suolo 2. Salvaguardare la biodiversità) 3. Tutelare la qualità dell aria 4. Diversificazione del paesaggio

14 misura 216 S S N T U L La Misura si compone di 3 azioni 1. ccesso al Pubblico e Gestione Faunistica 2. Conservazione di ecosistemi di alta valenza naturale 3. ipristino di spazi naturali del paesaggio Sviluppare una gestione faunistica legata alla promozione di servizi ambientali e allo sviluppo integrato del territorio

15 biettivi operativi ealizzare e/o mantenere le condizioni per la valorizzazione del patrimo- nio faunistico in funzione delle attività turistico ricreative Promuovere la fruizione pubblica del territorio anche con l educazione ambientale

16 DSCZN NTVNT Progetti per la realizzazione di sentieri e piazzole per escursione naturalistica ealizzazione di cartellonistica,, schermature finalizzate a mitigare il disturbo sulla fauna Punti di osservazione per il bird watching Z N Strutture per la gestione della fauna selvatica finalizzate a garantirne la coesistenza con le attività produttive agroforestali nterventi finalizzati al sostentamento della fauna selvatica Tali interventi potranno essere finalizzati anche alla gestione faunistica n coerenza con gli obiettivi della L.. 8/94 e della L.. 6/05

17 LCLZZZN B N F C mprenditori agricoli singoli o associati Comuni nti di gestione dei Parchi e delle arre protette ssociazioni competenti in materia di tutela e/o gestione della flora e della fauna selvatica ree rete natura 2000 ree protette e rifugio ipristino ambientale i sensi dei G (C) ccordi agroambientali approvati dalle Province LD

18 CCD G MBNTL Modelli di gestione territoriale basati su strategie locali concertate fra i soggetti economici e istituzioni presenti sul territorio

19 CCD G MBNTL CCD G MBNTL strumenti di progettazione integrata Gli accordi individuano obiettivi legati a sensibilità ambientali / faunistiche / paesaggistiche dei territori riconosciute dal PS, cui i progetti e gli impegni dei singoli beneficiari dovranno essere rispondenti per massimizzare gli effetti attesi

20 Schema di accodo 1. Descrizione generale dell area dell accordo 2. dentificazione di indicatori di stato 3. dentificazione di indicatori di pressione territoriale 4. Correlazione fra indicatori di pressione, e gli indicatori di stato e obiettivi di miglioramento per l area in cui viene proposto l ccordo groambientale 5. lenco e descrizione degli interventi di miglioramento che si intende realizzare 6. nalisi ambientale dei costi/benefici degli interventi 7. Tempistica e durata dell accordo 8. Coinvolgimento degli stake-holders coinvolgimento (bottom-up) 9. dentificazione e condivisione degli obiettivi di politica agroambientale 10. Presentazione dell accordo e approvazione

21 GZ P L TTNZN! F N

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