Le lesioni da temperature estreme. Ispettorato Volontari del Soccorso del Trentino
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- Davide Corso
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1 Le lesioni da temperature estreme
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3 Programma Cenni di anatomia Definizione lesione da caldo Tipi di lesione da caldo Trattamento Definizione lesioni da freddo Tipi di lesioni da freddo Trattamento
4 Cute E l organo più grande del nostro organismo Riveste la superficie del corpo e rappresenta circa il 16% circa del peso corporeo Si suddivide in due strati: - lo strato superficiale EPIDERMIDE - lo strato profondo DERMA
5 Funzioni epidermide - Costituisce una barriera fisica dagli agenti esterni - Impedisce la penetrazione di batteri o altri agenti patogeni - Impedisce la disidratazione del corpo
6 Funzione derma Il derma sostiene la cute Al suo interno si trovano: - vasi sanguigni - ghiandole sudoripare, sebacee - bulbi piliferi - terminazioni nervose
7 Tipi di lesione A seconda della temperatura a cui l epidermide viene esposta, si possono avere due tipi di patologie: - Patologie da alte temperature ustioni, ipertermie - Patologie da basse temperature ipotermia, congelamento
8 Patologie da alte temperature USTIONI Le ustioni sono lesioni della cute causate da: - calore (fiamma libera, corpi roventi o liquidi surriscaldati, vapori) - sostanze chimiche (acidi o caustici) - corrente elettrica
9 Gravità La gravità può dipendere da diversi fattori: - Localizzazione ustione: volto/ torace/addome/genitali - Estensione sulla superficie corporea - Profondità della lesione - Età: da 0 a 5 anni e al disopra dei 60 anni si verificano reazioni più severe - Patologie preesistenti
10 Profondità Ustione di primo grado La lesione è superficiale e interessa solo il primo strato della cute (epidermide). Si presenta con rossore, gonfiore, dolore molto intenso perché si irritano le terminazioni nervose.
11 Ustione primo grado
12 Profondità Ustione di secondo grado La lesione interessa l epidermide ed il derma nella sua parte più superficiale. La cute si presenta arrossata, violacea, con bolle di colorito giallo-marrone denominate flittene. Le bolle si formano in seguito al calore che fa distaccare gli strati superficiali da quelli profondi.
13 Ustione secondo grado
14 Profondità Ustione di terzo grado La lesione è molto profonda, interessa l epidermide e tutto il derma. La zona colpita appare secca, di colore bianco perlaceo fino al marrone/nero. La lesione non è dolente perché le terminazioni nervose sono state distrutte dal calore.
15 Ustione di terzo grado
16 Estensione ustione
17 Trattamento ustioni Valutazione della scena ATTENZIONE!! IL SOCCORRITORE NON DEVE DIVENTARE VITTIMA A SUA VOLTA, DEVE ATTENDERE SEMPRE CHE PERSONALE SPECIALIZZATO E QUALIFICATO METTA IN SICUREZZA LA SCENA
18 Trattamento ustioni Allontanare rapidamente il soggetto dall azione dell agente lesivo: - Fuoco: bagnare la zona colpita o soffocare le fiamme con un telo/asciugamano/coperta etc - Sostanze chimiche: verificare il tipo di sostanza con cui si ha a che fare (es:acido cloridrico e solforico a temperatura ambiente si trasformano in vapore pericolo di inalazione)
19 Trattamento ustioni Comunicare alla centrale operativa: - Situazione ambientale - Numero degli ustionati - Sostanza ustionante LA COP provvederà ad inviare soccorsi qualificati e altre forze specifiche (115, 112)
20 Trattamento ustioni FASE A Verificare stato di coscienza e pervietà delle vie aeree Ricercare ustioni nel cavo orale (fuliggine) e nel naso ( peli nasali bruciati)
21 Trattamento ustioni FASE B e C Verificare GAS e la presenza di polso carotideo DARE PRECEDENZA ALLA RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE PRIMA DI QUALSIASI ALTRO TRATTAMENTO
22 Trattamento ustioni FASE D Breve esame neurologico SVDN FASE E Togliere gli indumenti che hanno aderito con la superficie cutanea ustionata se fattibile Non strappare per non creare ulteriori traumatismi
23 Trattamento ustioni Determinare la profondità e l estensione dell ustione: - Utilizzare la regola del 9 - Determinare il grado dell ustione
24 Trattamento ustioni COSA NON FARE - Non applicare mai ghiaccio direttamente sulla parte ustionata - Non toccare con le mani le zone ustionate - Non usare cerotti - Non applicare olio, pomate, pomodori, patate ect - Non dare da bere se non è cosciente - Non forare le flittene
25 Trattamento ustioni di 1 grado Porre la parte interessata sotto acqua corrente fresca e/o applicare ghiaccio ma mai a diretto contatto con la cute -> rischio di lesioni da freddo
26 Trattamento ustioni di 2 e 3 grado - Non bucare le flittene - Bagnare con acqua corrente - Coprire con garze sterili imbevute di fisiologica - Utilizzare guanti sterili se possibile Se l ustione è di grandi dimensioni far sdraiare l infortunato e coprirlo con la metallina (parte argentata esterna )
27 Ustione da corrente elettrica Il trattamento è analogo alle ustioni termiche ATTENZIONE ALLA SICUREZZA! Allontanare il soggetto dalla fonte di corrente elettrica
28 Ustioni da prodotti chimici - Sciacquare la parte colpita con acqua per qualche minuto - Sfilare e tagliare i vestiti e riporli in un sacco di plastica - NON praticare impacchi - NON far vomitare o far bere se l ustione interessa il cavo orale ATTENZIONE A NON CONTAMINARSI!
29 Ustioni da prodotti chimici Calce secca La calce si attiva con l acqua o liquidi in generale quindi NON sciacquare ma SPAZZOLARE
30 Patologie da alte temperature IPERTERMIE Condizione che si verifica nel momento in cui una persona rimane esposta al caldo con conseguente aumento brusco della temperatura corporea che può portare a diverse problematiche
31 Ipertermie CRAMPI DA CALORE Contrazioni muscolari dolorose che si presentano in genere agli arti inferiori (polpacci) e ai muscoli addominali. Avvengono dopo intensa attività fisica svolta a temperature elevate Sono dovuti a deplezione di sodio, per insufficiente reintegro, oppure ad eccessivo apporto di acqua (associata iponatriemia da diluizione)
32 Ipertermie CRAMPI DA CALORE Segni e sintomi - Contrattura del muscolo interessato - Cute calda e sudata - Temperature corporea normale o solo lievemente aumentata - Possibile associazione con vertigini/senso di svenimento - Possibile tachicardia
33 Trattamento Ipertermie CRAMPI DA CALORE - Portare il paziente in ambiente fresco e ventilato - Rimuovere indumenti sintetici, scuri e pesanti - Apportare liquidi con adeguato contenuto di sali N.B. Massaggiare il muscolo non allevia il dolore e non risolve il problema
34 Ipertermie ESAURIMENTO DA CALORE E dovuto a perdita di acqua e soprattutto sali con il sudore. Avviene soprattutto in persone non acclimatate e in soggetti a rischio, specialmente bambini ed anziani.
35 Ipertermie ESAURIMENTO DA CALORE Segni e sintomi - Sete intensa - Cefalea, malessere, astenia - Nausea/vomito - Vertigini, tachicardia e tachipnea - Segni di disidratazione (mucose aride, cute anelastica, oliguria), con cute spesso sudata - Stato confusionale, difficoltà alla concentrazione ed al coordinamento motorio, irritabilità
36 Ipertermie ESAURIMENTO DA CALORE Trattamento - Spostare il paziente in ambiente fresco e ventilato - Favorire la dispersione di calore con impacchi di acqua NON FREDDA - Utili impacchi di ghiaccio sulla nuca, all inguine e sotto le ascelle
37 Ipertermie COLPO DI SOLE Si manifesta per una protratta esposizione al sole. La causa determinante non è l'alta temperatura, ma l'azione dei raggi solari, le radiazioni infrarosse e ultraviolette sul capo. E' determinato dall esposizione eccessiva ai raggi solari
38 Segni e sintomi Ipertermie COLPO DI SOLE - Eritema diffuso alle parti esposte al sole con formazione di bolle. - Fotosensibilità - La pelle è calda e sudaticcia e talvolta può comparire febbre. - Il soggetto colpito avverte profondo malessere a volte accompagnato da nausea, vertigini
39 Ipertermie COLPO DI SOLE Trattamento Trasportare la persona in un ambiente fresco e ombreggiato Raffreddare il corpo con ghiaccio alle ascelle e alla testa
40 Ipertermie SINCOPE DA CALORE Perdita di coscienza da ipotensione secondaria a vasodilatazione. In alcuni casi vi è un ipovolemia da precedente perdita di sali con il sudore Avviene in soggetti non acclimatati, soprattutto di fronte a brusche variazioni di temperatura (ad esempio, all uscita di supermercati, cinema o altri ambienti climatizzati)
41 Ipertermie SINCOPE DA CALORE Segni e sintomi - Ipotensione, tachicardia - Vertigini e/o perdita di coscienza transitoria - Visione offuscata, nausea - Temperatura centrale normale - Cute calda e sudata
42 Ipertermie SINCOPE DA CALORE Trattamento - Portare il paziente in ambiente fresco e ventilato - Posizionamento supino - Rimuovere gli abiti - Apportare liquidi con adeguato contenuto di sali - Favorire la dispersione di calore con asciugamani bagnati o impacchi di ghiaccio (inguine, ascelle )
43 Ipertermie COLPO DI CALORE E causato da un repentino incremento della temperatura corporea che può raggiungere fino ai C. Dovuto dall eccesivo calore ambientale e può essere associato ad intensa attività fisica E un emergenza medica, presenta il 50% di mortalità
44 Segni e sintomi: Ipertermie COLPO DI CALORE - Cute calda e disidratata - Temperatura centrale alterata - La sudorazione si arresta - Nausea - Confusione, annebbiamento della vista - Senso di debolezza - Tachicardia, ronzii alle orecchie - Coma - Collasso cardio circolatorio
45 Ipertermie COLPO DI CALORE Trattamento - Porre il soggetto supino in un luogo fresco - Rimuovere gli abiti - Praticare delle spugnature con acqua fresca - Porre ghiaccio su capo, collo, inguine - Ossigeno terapia - Infusione di liquidi
46 Patologie da basse temperature 2 tipi di patologie: - IPOTERMIA o ASSIDERAMENTO - CONGELAMENTO
47 Patologie da basse temperature IPOTERMIA O ASSIDERAMENTO Abbassamento della temperatura al di sotto dei 35 C a livello sistemico che può portare ad alterazione delle funzioni vitali
48 Patologie da basse temperature IPOTERMIA O ASSIDERAMENTO Si verifica in due contesti: - Esposizione protratta al freddo intenso e prolungato di individui sani ad esempio incidenti ad alta quota o in acqua - Esposizione al freddo moderato di individui deboli come neonati, soggetti immobilizzati ect
49 Patologie da basse temperature IPOTERMIA O ASSIDERAMENTO Classificazione dell IPOTERMIA: Lieve: temperatura corporea che varia da 35 C a 32 C Moderata: temperatura corporea che varia da 32 C a 30 C Grave: temperatura corporea sotto i 30 C
50 Patologie da basse temperature Segni e sintomi IPOTERMIA LIEVE - Temperatura corporea che varia da 35 C a 32 C - Stato di piena coscienza - Brividi intensi - Tachipnea
51 Patologie da basse temperature Trattamento: IPOTERMIA LIEVE - Evitare il raffreddamento prolungato: togliere gli eventuali abiti bagnati - Spostare con cautela il soggetto e posizionarlo su un presidio idoneo ( es spinale in caso di valangato -> politrauma ) - Ossigeno terapia - Riscaldare - Ospedalizzare
52 Patologie da basse temperature Segni e sintomi IPOTERMIA MEDIA - Temperatura corporea che va da 32 C a 30 C - Stato di sonnolenza o confusione - Apparente situazione di falso benessere - Aritmie apprezzabili al polso periferico
53 Patologie da basse temperature Segni e sintomi IPOTERMIA GRAVE - Temperatura corporea al di sotto dei 28 C - Segni vitali poco percettibili o assenti - Al monitor può risultare asistolia o fibrillazione ventricolare
54 Patologie da basse temperature IPOTERMIA Trattamento ipotermia media e grave - Spostamento lento e graduale del soggetto - ABC con eventuale rianimazione cardiopolmonare - Riscaldamento - Ossigeno terapia - Centralizzazione in un unità di rianimazione per effettuazione della CEC
55 Patologie da basse temperature IPOTERMIA Riassumendo.. - Il soggetto avverte freddo e diventa progressivamente freddo al tatto - La cute diventa pallida grigiastra - Può comparire un tremito violento ed incontrollabile - Insorgono difficoltà di parola e motoria - Polso e respiro rallentano - Si altera lo stato di coscienza -> inizale sonnolenza per poi arrivare ad incoscienza, coma e morte
56 Patologie da basse temperature AFTER DROP Quando il pz. in grave ipotermia viene mosso dai soccorritori, è possibile che parte del sangue più freddo immobilizzato negli arti, venga sospinto nel torace, causando un ulteriore brusco abbassamento della temperatura del cuore, che potrebbe determinare una fibrillazione ventricolare. Per prevenire l'after-drop è indispensabile muovere il pz. con grande cautela, spostandolo in blocco e senza piegare le grandi articolazioni
57 Patologie da basse temperature Fattori che accelerano l instaurarsi della dispersione di calore - Abuso alcoolico - Patologie cardiovascolari preesistenti - Età: i bambini e i lattanti si raffreddano prima per deficit di massa corporea, immaturità del centro di termoregolazione - Respirazione: l aria espirata è più calda di quella inspirata quindi aumenta consumo energia
58 Patologie da basse temperature TELO TERMICO La faccia di colore argento verso il paziente ha la funzione di mantenere il calore corporeo. Da utilizzare in caso di ipotermia trauma o ustione In caso di colpo di calore si lascia invece la faccia di colore argento esternamente rispetto al paziente, in modo che la coperta abbia la funzione di facilitare la dispersione del calore corporeo e di evitare che quello proveniente dall'esterno, soprattutto sotto forma di raggi solari, possa raggiungere la cute.
59 Patologie da basse temperature TELO TERMICO MODO D USO - DEVE AVVOLGERE TUTTO IL SOGGETTO A PARTE IL VOLTO - VA MESSO A DIRETTO CONTATTO CON LA CUTE - SE SERVONO FINESTRE PER AGIRE SU PARTI DEL CORPO, TAGLIARE LA METALLINA DOVE SERVE - È UTILE ANCHE PER ISOLARE IL SOGGETTO DAL CONTATTO CON IL FREDDO (PETTINE E TERRENO)
60 Patologie da basse temperature CONGELAMENTO Lesione locale che interessa una o più parti del corpo in seguito all'azione del freddo sulla cute e i tessuti sottostanti. colpisce maggiormente le parti esposte come naso mani orecchie.. esistono tre gradi di congelamento
61 Patologie da basse temperature CONGELAMENTO FATTORI FAVORENTI - Immobilità prolungata - Stazione eretta - Abuso alcolico - Esposizione ad agenti atmosferici - Indumenti non idonei - Digiuno - Condizioni cliniche
62 Patologie da basse temperature CONGELAMENTO SEGNI E SINTOMI Congelamenti superficiali - Sensazione di torpore della parte interessata - Formicolio - Insensibilità Congelamenti profondi - Assenza di dolore - Gonfiore - Rigidità - Flittene - Necrosi del tessuto
63 Patologie da basse temperature CONGELAMENTI Congelamento di 1 grado La cute appare arrossata poi biancastra. La zona interessata diventa insensibile e dolente
64 Congelamento di primo grado
65 Congelamento di primo grado
66 Patologie da basse temperature CONGELAMENTI Congelamento di 2 grado La cute appare bianca, irrigidita, senza elasticità Possibile formazione di bolle (flittene) o cristalli sottocutanei
67 Congelamento di secondo grado
68 Congelamento di secondo grado
69 Patologie da basse temperature CONGELAMENTO Congelamento di 3 grado La cute diventa di colore bianco con chiazze grigiastre È molto rigida -> I tessuti se piegati possono spezzarsi I tessuti si necrotizzano In questo stadio non c è dolore in quanto le terminazioni nervose sono danneggiate irreversibilmente
70 Congelamento di terzo grado
71 Congelamento di terzo grado
72 Patologie da basse temperature Trattamento CONGELAMENTO - Trasportare il soggetto al riparo da agenti atmosferici - Togliere gli indumenti bagnati - Allentare le scarpe - Riscaldare le parti interessate - Preservare la dispersione di calore
73 Patologie da basse temperatura CONGELAMENTO COSA NON FARE - NON somministrare alcolici - NON far camminare l infortunato se possibile - NON frizionare o massaggiare la parte interessata - NON riscaldare violentemente - NON bucare le flittene
74 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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