Francesca Rosa DIRITTI FONDAMENTALI. a.a. 2017/2018. La tutela dei diritti nella UE

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1 Francesca Rosa DIRITTI FONDAMENTALI a.a. 2017/2018 La tutela dei diritti nella UE

2 Storia Trattati istitutivi (CECA EURATOM CEE) > no dichiarazione dei diritti ma implicito riconoscimento delle libertà economiche effetto diretto + primauté + teoria dei controlimiti (diritti inviolabili)* CGUE > dalla indifferenza ai diritti dell ordinamento comunitario ai diritti costituzionali non scritti derivanti dalle tradizioni costituzionali nazionali operanti come principi generali del diritto + rilievo CEDU > utilizzo selettivo* art. 6,2 Tr. di Maastricht (1992) > recepisce giurisprudenza CGUE e contribuisce a creare un modello di tutela dei diritti alternativo a quello degli SM* Carta dei diritti fondamentali della UE > dal 2009 giuridicamente vincolante (tr. di Lisbona)

3 Questa Corte, fin dalle prime occasioni nelle quali è stata chiamata a definire il rapporto tra ordinamento nazionale e diritto comunitario, ne ha individuato il sicuro fondamento nell art. 11 Cost. (in particolare, sentenze n. 232 del 1975 e n. 183 del 1973; ma già in precedenza, le sentenze n. 98 del 1965 e n. 14 del 1964). È in forza di tale parametro, collocato non senza significato e conseguenze tra i principi fondamentali della Carta, che si è demandato alle Comunità europee, oggi Unione europea, di esercitare in luogo degli Stati membri competenze normative in determinate materie, nei limiti del principio di attribuzione. È sempre in forza dell art. 11 Cost. che questa Corte ha riconosciuto il potere-dovere del giudice comune, e prima ancora dell amministrazione, di dare immediata applicazione alle norme comunitarie provviste di effetto diretto in luogo di norme nazionali che siano con esse in contrasto insanabile in via interpretativa; ovvero di sollevare questione di legittimità costituzionale per violazione di quel parametro costituzionale quando il contrasto fosse con norme comunitarie prive di effetto diretto (sentenze n. 284 del 2007 e n. 170 del 1984). È, infine, in forza delle limitazioni di sovranità consentite dall art. 11 Cost. che questa Corte ha riconosciuto la portata e le diverse implicazioni della prevalenza del diritto comunitario anche rispetto a norme costituzionali (sentenza n. 126 del 1996), individuandone il solo limite nel contrasto con i principi fondamentali dell assetto costituzionale dello Stato ovvero dei diritti inalienabili della persona (sentenza n. 170 del 1984). Sent. 227 del 2010 [sintesi del percorso comunitario della C. costituzionale]

4 La Corte di Giustizia anni '50-'60 > la CG si limita a garantire l'uniforma interpretazione a l'applicazione dei trattati, respingendo istanze che adombravano la violazione di diritti fondamentali sentenza Stauder (1969) > i diritti fondamentali sono principi generali del diritto comunitario dei quali la CG garantisce il rispetto sentenza Nold (1974) > nella tutela dei diritti dei diritti fondamentali la CG è tenuta a ispirarsi alle tradizioni costituzionali comuni degli SM - e di conseguenza non potrebbe ammettere provvedimenti incompatibili con i diritti fondamentali riconosciuti e garantiti dalle costituzioni degli SM - e ai trattati internazionali sui diritti umani sottoscritti dagli SM, tra cui la CEDU

5 La Corte di Giustizia Assicura il rispetto del diritto nell'interpretazione e nell'applicazione dei trattati (art. 19 TUE) > controlla la legittimità degli atti delle istituzioni UE vigila il rispetto degli obblighi derivanti dai trattati da parte degli SM interpreta il diritto euro-unitario su istanza dei giudici nazionali (rinvio pregiudiziale*) dal 2009 il parametro della CG include la CDFUE

6 La Corte di giustizia dell'unione europea è competente a pronunciarsi, in via pregiudiziale: a) sull'interpretazione dei trattati; b) sulla validità e l'interpretazione degli atti compiuti dalle istituzioni, dagli organi o dagli organismi dell'unione. Quando una questione del genere è sollevata dinanzi ad una giurisdizione di uno degli Stati membri, tale giurisdizione può, qualora reputi necessaria per emanare la sua sentenza una decisione su questo punto, domandare alla Corte di pronunciarsi sulla questione. Quando una questione del genere è sollevata in un giudizio pendente davanti a una giurisdizione nazionale, avverso le cui decisioni non possa proporsi un ricorso giurisdizionale di diritto interno, tale giurisdizione è tenuta a rivolgersi alla Corte. Quando una questione del genere è sollevata in un giudizio pendente davanti a una giurisdizione nazionale e riguardante una persona in stato di detenzione, la Corte statuisce il più rapidamente possibile. Art. 267 TFUE

7 La Commissione, quando reputi che uno Stato membro abbia mancato a uno degli obblighi a lui incombenti in virtù dei trattati, emette un parere motivato al riguardo, dopo aver posto lo Stato in condizioni di presentare le sue osservazioni. Qualora lo Stato in causa non si conformi a tale parere nel termine fissato dalla Commissione, questa può adire la Corte di giustizia dell'unione europea. Art. 258 TFUE

8 Esempi Groener (1989) > identità nazionale vs libertà di circolazione dei lavoratori Grogan (1991) > diritto alla vita vs diritto all'informazione Kreil (2000) > diritto all'impiego nelle forze armate vs discriminazione in base al sesso Schmidberger (2003) > libera circolazione delle merci vs libertà di riunione e di espressione Brustle (2011) > esclusa la possibilità di brevetti scientifici che importino la distruzione di embrioni umani

9 L'Unione si prefigge i seguenti obiettivi:... - rafforzare la tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini dei suoi Stati membri mediante l'istituzione di una cittadinanza dell'unione;... Art. 2 del Tr. di Maastricht

10 Cittadinanza europa Diritto di circolazione e soggiorno nel territorio degli SM (art. 45 CDFUE) Diritto di voto attivo e passivo alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali (artt CDFUE) Diritto alla tutela della protezione diplomatica e consolare da parte degli SM in S terzi ove il Paese del quale si è cittadini non è presente (art. 46 CDFUE) Diritto di petizione al Parlamento europeo, di ricorso al Mediatore europeo e di rivolgersi alle istituzioni europee in una delle lingue dei trattati (artt. 41,2, 43 e 44 CDFUE)

11 1. L'Unione si fonda sui principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e dello stato di diritto, principi che sono comuni agli Stati membri. 2. L'Unione rispetta i diritti fondamentali quali sono garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, e quali risultano dalle tradizioni costituzionali comuni degli Stati membri, in quanto principi generali del diritto comunitario. 3. L'Unione rispetta l'identità nazionale dei suoi Stati membri. 4. L'Unione si dota dei mezzi necessari per conseguire i suoi obiettivi e per portare a compimento le sue politiche. Art. 6 del Tr. di Maastricht

12 1. L'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea del 7 dicembre 2000, adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo, che ha lo stesso valore giuridico dei trattati. Le disposizioni della Carta non estendono in alcun modo le competenze dell'unione definite nei trattati. I diritti, le libertà e i principi della Carta sono interpretati in conformità delle disposizioni generali del titolo VII della Carta che disciplinano la sua interpretazione e applicazione e tenendo in debito conto le spiegazioni cui si fa riferimento nella Carta, che indicano le fonti di tali disposizioni. 2. L'Unione aderisce alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Tale adesione non modifica le competenze dell'unione definite nei trattati. 3. I diritti fondamentali, garantiti dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli Stati membri, fanno parte del diritto dell'unione in quanto principi generali. Art. 6 del TUE

13 Caratteri Assenza di un catalogo dei diritti Centralità del ruolo del giudice (CGUE) Marginalità del legislatore Assenza di un controllo di costituzionalità delle leggi (pur in presenza di un giudice dei diritti)

14 La Carta preambolo > indica i valori fondativi della UE che costituiscono i primi 4 titoli della Carta 4 titoli > dignità, libertà, eguaglianza, solidarietà diritti sociali sono solo obiettivi > non sono invocabili di fronte ai giudici ai fini della applicazione diretta i diritti della formazioni sociali > proiezione dei diritti individuali diritti di IV generazione > (artt. 3,2 e 8) titolo VII strumentale > disposizioni orizzontali sulla interpretazione e applicazione della CDFUE, con particolare riguardo alle connessioni tra Carta, CEDU e sistemi costituzionali nazionali

15 Ambito di applicazione (art. 51,1) Istituzioni e organi della UE Agli SM solo nella misura in cui attuano il diritto comunitario > interpretazione estensiva = ogni attività statale rientrante nel campo di applicazione del diritto UE (sia in attuazione che in deroga) applicazione del test di proporzionalità (art. 52)

16 Ambito di applicazione (art. 51,2) Riflesso del principio di attribuzione delle competenze ex art. 5 TUE > neutralità v. incorporation [= l enunciazione di un catalogo dei diritti fondamentali attinente a ogni settore dell esperienza giuridica determina una espansione delle competenze] nascono obblighi di promozione dei diritti (art. 51,1) interpretazione espansiva dell ambito applicativo del diritto UE utilizzo estensivo dei divieti di discriminazione*

17 1. Le disposizioni della presente Carta si applicano alle istituzioni, organi e organismi dell Unione nel rispetto del principio di sussidiarietà, come pure agli Stati membri esclusivamente nell attuazione del diritto dell Unione. Pertanto, i suddetti soggetti rispettano i diritti, osservano i principi e ne promuovono l applicazione secondo le rispettive competenze e nel rispetto dei limiti delle competenze conferite all Unione nei trattati. 2. La presente Carta non estende l ambito di applicazione del diritto dell Unione al di là delle competenze dell Unione, né introduce competenze nuove o compiti nuovi per l Unione, né modifica le competenze e i compiti definiti nei trattati. Art. 51 CDFUE

18 Eventuali limitazioni all esercizio dei diritti e delle libertà riconosciuti dalla presente Carta devono essere previste dalla legge e rispettare il contenuto essenziale di detti diritti e libertà. Nel rispetto del principio di proporzionalità, possono essere apportate limitazioni solo laddove siano necessarie e rispondano effettivamente a finalità di interesse generale riconosciute dall Unione o all esigenza di proteggere i diritti e le libertà altrui. Art. 52,1 CDFUE

19 La CDFUE e gli ordinamenti nazionali Se un diritto è tutelato a livello nazionale ed europeo, quale livello di tutela deve applicare lo SM A. standard europeo prevale su quelli nazionali (primauté) B. standard nazionale se più elevato (art. 4,2 TUE ha introiettato i controlimiti) > sentenze Omega e Sayn-Wittgenstein (che però riguardano principi supremi attinenti alla identità nazionale) contra Melloni La CG deve esaminare caso per caso l opponibilità allo standard europeo di quello nazionale prendendo in considerazione sia l esistenza di una disciplina europea armonizzata sia il coinvolgimento di aspetti fondanti della unità nazionale

20 La CDFUE e la CEDU I diritti fondamentali, garantiti dalla CEDU e risultanti dalle tradizioni costituzionali comuni agli SM, fanno parte del diritto dell'unione in quanto principi generali (art. 6,3 TUE) > DIALOGO FRA CORTI Laddove la CDFUE contenga diritti corrispondenti a quelli garantiti dalla CEDU, il significato e la portata degli stessi sono uguali a quelli conferiti dalla CEDU. Ciò non preclude che il diritto UE conceda una protezione più estesa (art. 52,3 CDFUE) > CEDU = MINIMUM STANDARD Nessuna disposizione della Carta deve essere interpretata come limitativa o lesiva dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali riconosciuti, nel rispettivo ambito di applicazione, dal diritto UE, dal diritto internazionale, dalle convenzioni internazionali delle quali l'unione o tutti gli Stati membri sono parti, in particolare dalla CEDU (art. 53 CDFUE)

21 La C. EDU e la CDFUE Irricevibili ratione personsae ricorsi contro le istituzioni o gli organi della UE Sindacabile l attività degli SM posta in essere in attuazione del diritto europeo primario sindacato pieno per attuazione connotata da una discrezionalità (es. recepimento di una direttivai sindacato attenuato per l esecuzione vincolata > presunzione di conformità alla CEDU che è ribaltabile solo per accertata manifesta insufficienza - nel caso concreto - del diritto UE di garantire la tutela del diritto > ratio = doppia fedeltà

22 Caratteri presenza di un catalogo dei diritti che limita/esalta lo spazio interpretativo del giudice riconoscimento di un ruolo del legislatore per il tramite della riserva di legge (artt. 3, 8 e 17) clausole generali + classificazione per principi > rinvii al patrimonio costituzionale degli Stati membri inquadramento dei diritti tra le finalità della UE > coordinamento con le finalità di matrice economica della UE

23 Sent. 80 del 2011 Il trattato di Lisbona non incide sulla posizione della CEDU nell ordinamento interno (confermato schema della norma interposta > CEDU integra il parametro costituzionale) > UE CEDU Consiglio d Europa UE i principi generali del diritto comunitario rilevano solo rispetto alle fattispecie cui sia applicabile quel diritto rapporto CEDU/SM è disciplinato dagli ordinamenti nazionali Nello spazio UE, dopo Lisbona, i diritti sono tutelati da Carta, CEDU e principi generali (tradizioni costituzionali comuni + CEDU) Carta è parte integrante del diritto primario dell Unione e come tale fa parte di quest ultimo > prevale sul diritto interno SM limitatamente alle materie che applicano il diritto UE (possibile disapplicazione del diritto interno con essa contrastante) La Carta non è titolo di espansione delle competenze della UE