Imprese in difficoltà, operativo dal 5 luglio 2010 il Fondo per interventi di salvataggio e di ristrutturazione
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- Marcellina Molinari
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1 PERIODICO INFORMATIVO N. 37/2010 Imprese in difficoltà, operativo dal 5 luglio 2010 il Fondo per interventi di salvataggio e di ristrutturazione È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 146 del 25 giugno 2010, il Decreto 25 febbraio 2009, attuativo della Delibera CIPE n. 110 del 18 dicembre 2008, riguardo ai criteri e alle modalità di funzionamento del Fondo per il finanziamento di interventi per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese in difficoltà. Il Fondo diviene operativo a partire dal 5 luglio Fondo per le Imprese in difficoltà Il Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle medie e grandi imprese in difficoltà è divenuto operativo con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 25/06/2010 del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, emanato in attuazione della Delibera CIPE n. 110 del 18 dicembre Gli interventi del fondo possono riguardare: aiuti per il salvataggio dell'impresa, che consistono in un sostegno finanziario reversibile finalizzato a mantenere in attività l'impresa per il tempo necessario ad elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione;
2 aiuti per la ristrutturazione dell'impresa, basati su un piano industriale e finanziario finalizzato a ripristinarne la redditività a lungo termine. Operatività del fondo 5 Luglio 2010 Presentazione delle domande Le richieste per accedere agli interventi del Fondo devono essere presentate a Invitalia, a cui è affidato l esame della documentazione e l istruttoria tecnica delle domande. La presentazione delle domande potrà avvenire fino a esaurimento delle risorse del Fondo. Chi è Invitalia Invitalia, è l'agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l'attrazione di investimenti esteri, sostenere l'innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori. Chi può accedere agli interventi del fondo Possono accedere agli interventi del Fondo le società di capitale ubicate sul territorio nazionale che, alla data di presentazione della domanda, rispettino le seguenti condizioni: si trovino in difficoltà, ai sensi del punto 2.1 degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (2004/C 244/02),
3 siano di media o grande dimensione, ovvero abbiano almeno 50 dipendenti (calcolati secondo i criteri di cui al Decreto del Ministero delle Attività Produttive 18 aprile 2005) e realizzino un fatturato o un totale di bilancio annuo superiore ai 10 milioni di euro. Imprese non ammesse agli aiuti Non sono ammesse agli aiuti le imprese che: operano nei settori del carbone, dell'acciaio, della pesca, dell'acquacoltura e nel settore agricolo, hanno avviato l attività da meno di 3 anni dalla data di presentazione della domanda di aiuto, fanno parte di un gruppo o siano da esso rilevate, salvo qualora si possa dimostrare che le difficoltà sono intrinseche all impresa in questione, che non risultano dalla ripartizione arbitraria dei costi all interno del gruppo e che sono troppo gravi per essere risolte dal gruppo stesso. Quale è il tipo di sostegno ammesso? Il sostegno del Fondo interviene esclusivamente sotto forma di garanzia statale di natura solidale (ex art c.c.) su finanziamenti bancari contratti dall impresa. La garanzia assiste il credito maturato a favore della banca che ha concesso il finanziamento in termini di capitale, interessi e ogni altro costo e onere connesso con l'operazione garantita.
4 Il tasso di interesse gravante sui prestiti per i quali è concessa la garanzia statale dovrà essere: Tasso di interesse Equivalente ai tassi praticati sui prestiti concessi a imprese sane; Non superiore a quello previsto per i mutui con oneri a carico dello Stato. In alcuni casi previsti dalla normativa nazionale e comunitaria, l intervento sarà soggetto a notifica individuale alla Commissione europea. Sia gli aiuti per il salvataggio sia gli aiuti per la ristrutturazione devono avere carattere straordinario e possono essere concessi una tantum, ovvero una sola volta nell arco di 10 anni. SOSTEGNO FINANZIARIO PER IL SALVATAGGIO DELLE IMPRESE Gli aiuti per il salvataggio consistono in un sostegno finanziario reversibile della durata massima di 6 mesi, finalizzato a mantenere in attività l'impresa per il tempo necessario ad elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione. Durata max del sostegno finanziario 6 mesi Istanza giudiziale di accertamento Non possono accedere al Fondo le imprese per le quali sia stata presentata istanza giudiziale per l accertamento dello stato di insolvenza. L aiuto deve essere limitato all importo necessario per mantenere l impresa in attività nel periodo per il quale l aiuto è stato autorizzato.
5 L importo dell aiuto concesso deve pertanto basarsi sul fabbisogno di liquidità dell impresa imputabile alle perdite, e non può superare i 5 milioni di euro per intervento. L aiuto potrà essere utilizzato per i soli fabbisogni gestionali, senza pagamento di passività strutturali. Garanzia massima di 6 mesi La garanzia ha validità massima di 6 mesi. Entro 4 mesi dall erogazione del prestito oggetto della garanzia statale i soggetti beneficiari dell aiuto sono tenuti a presentare il piano di ristrutturazione o di liquidazione dell impresa. In mancanza di tale adempimento, entro lo stesso termine l impresa dovrà confermare l impegno contrattuale di restituire il prestito garantito alla scadenza. Sostegno finanziario per la ristrutturazione Gli aiuti per la ristrutturazione sono concessi a fronte della presentazione di un piano industriale della durata massima di 36 mesi finalizzato a ripristinare entro lo stesso termine la redditività a lungo termine dell'impresa. Presentazione di un piano industriale Non possono accedere al Fondo le imprese in stato di insolvenza. Piano di ristrutturazione Il piano di ristrutturazione può riguardare tre tipi di intervento: la riorganizzazione e la razionalizzazione delle attività aziendali su una base di maggiore efficacia, che implica, in genere, l'abbandono delle attività non più redditizie; la ristrutturazione delle attività che possono essere riportate a livelli competitivi; la diversificazione verso nuove attività redditizie.
6 Il piano deve essere corredato da tutte le informazioni utili, tra le quali in particolare: l'analisi del mercato di riferimento dell'impresa in difficoltà; il piano di ristrutturazione dei debiti. Piano di ristrutturazione finanziaria La ristrutturazione deve essere accompagnata da una ristrutturazione finanziaria (apporto di capitali, riduzione dell'indebitamento) che preveda il contributo dei beneficiari in misura di almeno il 40% del costo totale della ristrutturazione nel caso di medie imprese e di almeno il 50% nel caso di grandi imprese. Nota bene LE DOMANDE PER GLI AIUTI AL SALVATAGGIO ED ALLA RISTRUTTURAZIONE VANNO INDIRIZZATE A INVITALIA (IN ORIGINALE PIÙ UNA COPIA) E DEVONO ESSERE NECESSARIAMENTE ACCOMPAGNATE DALL ATTESTAZIONE DELL AVVENUTA RICHIESTA DELLA CERTIFICAZIONE ANTIMAFIA (L. 575/65 E SUE SUCCESSIVE p. Se.t.am. Flavia Valmorra - Roberto Garavini Ravenna, 02 luglio 2010
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