PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 RIFIUTI SPECIALI: PRODUZIONE E GESTIONE IN AMBITO PROVINCIALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 RIFIUTI SPECIALI: PRODUZIONE E GESTIONE IN AMBITO PROVINCIALE"

Transcript

1 PROVINCIA DI BERGAMO Settore Ambiente PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI AI SENSI DELLA L.R.26/03 RIFIUTI SPECIALI: PRODUZIONE E GESTIONE IN AMBITO PROVINCIALE Novembre 2007

2 INDICE 1. LA PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI SPECIALI Il quadro attuale della gestione dei rifiuti speciali Le fonti informative di riferimento La rappresentatività delle dichiarazioni MUD La produzione totale di rifiuti speciali La produzione primaria di rifiuti speciali Le attività di recupero e smaltimento di rifiuti speciali L analisi dei flussi di importazione e esportazione di rifiuti speciali 30 Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 2 di 36

3 1. LA PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI 1.1. Il quadro attuale della gestione dei rifiuti speciali Le fonti informative di riferimento L analisi della gestione dei rifiuti speciali in Provincia di Bergamo è stata effettuata sulla base delle dichiarazioni MUD trasmesse nel 2005 e relative ad attività svolte nel 2004, essendo questa la base dati più aggiornata disponibile già oggetto di una prima operazione di verifica e bonifica da parte di ARPA Lombardia. Si segnala al riguardo che indirizzi in materia di pianificazione recentemente emanati dalla Regione Lombardia hanno segnalato l opportunità, per le Province, di fare riferimento nell analisi della gestione dei rifiuti speciali alle basi dati MUD già pre-bonificate da parte di ARPA, al fine di garantire un controllato e omogeneo approccio al tema pianificazione dei rifiuti speciali nell ambito dei diversi Piani Provinciali. In realtà, con riferimento alle finalità del Piano Provinciale, l analisi della base dati MUD ha comunque comportato un lavoro di ulteriore verifica e bonifica dei dati, in modo tale da garantirne la piena funzionalità alle esigenze pianificatorie della Provincia. In particolare, si è quindi ritenuto opportuno prevedere una metodologia di analisi dei dati che consentisse per quanto possibile il perseguimento di questi obiettivi: - l eliminazione dalla base dati di eventuali dichiarazioni di produzione di rifiuti urbani (differenziati e non) ancora presenti; - la disaggregazione, rispetto al dato complessivo di produzione di rifiuti speciali, del dato di produzione primaria, intesa come produzione di rifiuti speciali al netto dei flussi di rifiuti prodotti derivanti da attività di trattamento o smaltimento di altri rifiuti; - l eliminazione dalla base dati dei flussi di rifiuti urbani (differenziati e non) dichiarati oggetto di attività di recupero, trattamento o smaltimento in impianti della Provincia, essendo questi flussi di rifiuti per i quali l analisi dell attuale gestione è già stata effettuata, a partire da altra fonte informativa, nell ambito di altra sezione del Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti; si segnala al riguardo come questa ultima opera di bonifica sia stata condotta con accuratezza per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti indifferenziati e per l impiantistica di compostaggio, non essendo invece ragionevolmente attuabile sull insieme dei recuperatori di frazioni secche che intercettano sia rifiuti di origine urbana che speciali assimilabili; il dato di gestione (in particolare, recupero) di rifiuti indicato nel seguito risulta pertanto inevitabilmente includere quantitativi non estrapolabili di rifiuti urbani, in particolare frazioni secche da raccolta differenziata. Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 3 di 36

4 La rappresentatività delle dichiarazioni MUD La banca dati MUD costituisce strutturalmente solo una parte, per quanto in genere significativa, del complesso delle attività manifatturiere o di servizi presenti sul territorio. In particolare, si tenga presente che, con riferimento alle Dichiarazioni MUD presentate nel 2005 (essendo quindi in vigenza il D.Lgs. 22/97; si segnala al riguardo che il D.Lgs. 152/06 ha successivamente introdotto significative modifiche in materia): - sono esentate dall obbligo della presentazione del MUD le imprese artigiane con un numero di dipendenti inferiore o uguale a tre e che non producono rifiuti pericolosi; - unità locali di piccole dimensioni, in particolar modo nel settore del commercio e dei servizi, possono non essere tenute ad adempiere alla presentazione della dichiarazione MUD, se conferiscono i loro rifiuti nell ambito del circuito dedicato ai rifiuti urbani. La valutazione della rappresentatività dell insieme dei dichiaranti MUD, rispetto all universo produttivo provinciale, può essere effettuata confrontando il numero di dichiaranti MUD (intesi come unità locali e relativi addetti) con il totale dei soggetti presenti in Provincia, così come risultanti dai dati Istat. Questo confronto evidenzia che le dichiarazioni MUD esaminate sono relative a unità locali e addetti, pari rispettivamente al 10% e al 43% delle unità locali e degli addetti presenti in Provincia secondo i dati del Censimento Istat Si può ritenere che i dati MUD disponibili abbiano una buona significatività. Risulta infatti ben coperto in particolare il settore di maggiore interesse dal punto di vista della produzione di rifiuti speciali e pericolosi, ovvero il manifatturiero, per il quale il grado di copertura in termini di addetti è pari al 75%. La maggior significatività dei dati MUD per quanto riguarda gli addetti rispetto alle unità locali è determinata da quanto già evidenziato, in merito all esenzione dall obbligo di denuncia MUD per le piccole imprese artigiane e alle maggiori possibilità di assimilazione agli urbani dei rifiuti derivanti da unità locali di piccole dimensioni del commercio e dei servizi. Si può inoltre ritenere che una grande azienda sia generalmente più attenta all'adempimento di procedure quali l'effettuazione della dichiarazione MUD rispetto ad aziende piccole. Questi fattori portano a caratterizzare il dichiarante MUD come un soggetto in genere più grande (in termini di numero di addetti) della media delle unità locali produttive o terziarie presenti in un territorio. Infine, è opportuno precisare che un numero di unità locali o di addetti superiore nelle dichiarazioni MUD rispetto ai dati Istat (si veda al riguardo l analisi di rappresentatività per divisione di attività riportata nel seguito) può essere dovuto a un effettivo aumento degli stessi (i dati MUD sono riferiti al 2004, i dati Istat al 2001), a errate indicazioni nel MUD del codice di attività o del numero di addetti, o anche a eventuali possibili lacune nei dati Istat. Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 4 di 36

5 Rappresentatività delle dichiarazioni MUD per sezione e ramo di attività SEZIONE DESCRIZIONE MUD corretto ISTAT 01 % MUD/Istat U.L. Addetti U.L. Addetti Addetti A AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA ,36% B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI C ESTRAZIONE DI MINERALI ,84% D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE ,55% E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE ,36% F COSTRUZIONI ,18% G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ,95% H ALBERGHI E RISTORANTI ,54% I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ,14% J ATTIVITA' FINANZIARIE ,87% K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE ,54% L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ,46% M ISTRUZIONE ,78% N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE ,19% O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,79% P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ND NON DETERMINATO Totale Primario ,81% Totale Secondario ,75% Totale Terziario ,69% Non Determinato Totale ,36%, dati Censimento Istat 2001 Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 5 di 36

6 Rappresentatività delle dichiarazioni MUD per divisione di attività DIVISIONE DESCRIZIONE MUD corretto ISTAT 01 % MUD/Istat U.L. Addetti U.L. Addetti Addetti 01 AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI ,13% 02 SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ,00% 10 ESTRAZIONE DI CARBON FOSSILE, LIGNITE, TORBA ESTRAZIONE DI PETROLIO E GAS NATURALE E SERVIZI CONNESSI, ESCLUSA LA PROSPEZIONE ESTRAZIONE DI MINERALI DI URANIO E DI TORIO ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE ,57% 15 INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE ,80% 16 INDUSTRIA DEL TABACCO INDUSTRIE TESSILI ,78% 18 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; PREPARAZIONE, TINTURA E CONFEZIONE DI PELLICCE ,39% 19 PREPARAZIONE E CONCIA DEL CUOIO; FABBRICAZIONE DI ART. DA VIAGGIO, BORSE, CALZATURE ,58% 20 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO, ESCLUSI I MOBILI; ,06% 21 FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE E DEI PRODOTTI DI CARTA ,29% 22 EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI ,41% 23 FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI ,26% 24 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI ,90% 25 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE ,83% 26 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI ,21% 27 METALLURGIA ,09% 28 FABBRICAZIONE E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSI MACCHINE E IMPIANTI ,76% 29 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI ,82% 30 FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI ,18% 31 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI N.C.A ,56% 32 FABBRICAZIONE DI APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E DI APPARECCHIATURE PER LE COMUNICAZIONI ,82% 33 FABBRICAZIONE DI APPARECCHI MEDICALI, DI PRECISIONE, DI STRUMENTI OTTICI E DI OROLOGI ,80% 34 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI ,84% 35 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO ,78% 36 FABBRICAZIONE DI MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ,32% 37 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO ,17% 40 PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE ,14% 41 RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA ,56% 45 COSTRUZIONI ,18% 50 COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI; VENDITA AL DETT. DI CARBURANTI ,41% 51 COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMMERCIO, AUTOVEICOLI E MOTOCICLI ESCLUSI ,40% 52 COMMERCIO AL DETTAGLIO (ESCLUSO AUTO E MOTOI); RIPARAZ. DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ,23% 55 ALBERGHI E RISTORANTI ,54% 60 TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE ,46% 61 TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA TRASPORTI AEREI ,32% 63 ATTIVITÀ DI SUPPORTO ED AUSILIARE DEI TRASPORTI; ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO ,29% 64 POSTE E TELECOMUNICAZIONI ,79% 65 INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE) ,73% 66 ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE ,40% 67 ATTIVITÀ AUSILIARIE DELL'INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E DELLE ASSICURAZIONI ,36% 70 ATTIVITÀ IMMOBILIARI ,84% 71 NOLEGGIO DI MACCHINARI E ATTREZZ. SENZA OPERATORE E DI BENI PER USO PERS.E DOMESTICO ,53% 72 INFORMATICA E ATTIVITÀ CONNESSE ,46% 73 RICERCA E SVILUPPO ,04% 74 ATTIVITÀ DI SERVIZI ALLE IMPRESE ,69% 75 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ,46% 80 ISTRUZIONE ,78% 85 SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE ,19% 90 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI SCARICO E SIMILI ,21% 91 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE ,76% 92 ATTIVITÀ RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE ,37% 93 SERVIZI ALLE FAMIGLIE ,80% 95 ATTIVITÀ DI DATORE DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO SVOLTO DA FAMIGLIE E CONVIVENZE PRODUZIONE DI BENI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE PRODUZIONE DI SERVIZI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ND NON DETERMINATO Totale ,36%, dati Censimento Istat 2001 Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 6 di 36

7 La produzione totale di rifiuti speciali La produzione complessiva di rifiuti speciali in Provincia ammonta nel 2004 a t, delle quali t (87,6% del totale) costituite da rifiuti speciali non pericolosi e t (12,4% del totale) da rifiuti speciali pericolosi. In tali dati sono comprese le quantità dichiarate nel MUD come prodotte sia all interno che fuori dalle singole unità locali dichiaranti, limitatamente, per quanto riguarda la produzione fuori dalle unità locali, a quelle derivanti da attività comunque effettuate nel territorio della Provincia di Bergamo. Ad un esame dei dati più aggiornati, si osserva che la maggior quota della produzione al 2004 si concentra nel settore manifatturiero (sezione D), con t di rifiuti non pericolosi (51,2% del corrispondente totale) e t di pericolosi (76,7% del totale), per complessive (54,4% del totale). Procedendo con un analisi più dettagliata a livello di divisione si rileva che le attività del settore manifatturiero che producono le maggiori quantità di rifiuti speciali sono: - 27 Metallurgia t; - 24 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali t; - 26 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi t; - 28 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti t; - 37 Recupero e preparazione per il riciclaggio t; - 22 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati t Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi t - 25 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche t; - 17 Industrie tessili t; - 29 Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici t; - 15 Industrie alimentari e delle bevande t; - 21 Fabbricazione della pasta-carta, della carta e del cartone e dei prodotti di carta t; Sempre nel contesto manifatturiero la maggiore produzione di rifiuti speciali non pericolosi è della divisione 27 Metallurgia con t, mentre per i rifiuti pericolosi il quantitativo più rilevante, t, è prodotto dalle attività della divisione 24 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali. Quote significative di rifiuti sono inoltre prodotte dalle attività della sezione F Costruzioni (settore edile) con t, e dalle attività della sezione O Altri servizi pubblici, sociali e personali con t, dove prevalgono le attività di trattamento e smaltimento di rifiuti solidi e di trattamento delle acque reflue ( t). Il complesso del ramo secondario contribuisce alla produzione di rifiuti speciali per una quota pari al 74,6% dei rifiuti non pericolosi, al 82% dei pericolosi e quindi al 75,6% del totale. Il complesso del ramo terziario copre il 24,9% della produzione di rifiuti non pericolosi, il 17,9% dei pericolosi e il 24% del totale. L analisi della produzione per tipologia di rifiuto, facendo riferimento alle 20 macrocategorie dell elenco dei codici CER, evidenzia la maggior rilevanza dei codici: relativo ai rifiuti da attività di costruzione e demolizione, ovvero essenzialmente rifiuti inerti t (22,2 %del totale) Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 7 di 36

8 rifiuti prodotti da impianti di trattamento rifiuti t (18,7% del totale) rifiuti prodotti da processi termici t (13,8 %del totale) relativo essenzialmente ai rifiuti da imballaggio t (8,9 % del totale) rifiuti prodotti dalla lavorazione e dal trattamento fisico e meccanico superficiale di metalli e plastica t (8,5 % del totale) rifiuti da processi chimici organici t (8,0 % del totale) Il restante 20% è distribuito nelle altre macrocategorie CER. Per i rifiuti inerti di cui al codice CER , si segnala come la banca dati MUD non sia comunque in realtà esaustiva e pienamente rappresentativa, essendo esentati dall obbligo di presentazione del MUD i soggetti produttori di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attività di scavo e demolizione. Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 8 di 36

9 Produzione provinciale totale di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi per sezione e ramo di attività Sezione di attività Totale provinciale Rifiuti Spec. non peric. Rifiuti Spec. peric. Rifiuti Speciali Totali U.L. Addetti t % tot NP t % tot P t % Tot A AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA ,00 0,21% 44,59 0,014% 4.605,59 0,18% B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ,30 0,0002% 1,50 0,0005% 5,80 0,0002% C ESTRAZIONE DI MINERALI ,61 0,53% 74,98 0,02% ,59 0,47% D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE ,85 51,25% ,49 76,69% ,34 54,40% E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE ,95 0,81% 450,80 0,14% ,75 0,73% F COSTRUZIONI ,66 22,06% ,59 5,14% ,25 19,96% G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ,34 1,97% ,39 4,42% ,73 2,27% H ALBERGHI E RISTORANTI ,27 0,01% 21,09 0,01% 326,36 0,01% I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ,71 2,21% 544,38 0,17% ,09 1,96% J ATTIVITA' FINANZIARIE ,60 0,036% 996,48 0,32% 1.793,09 0,071% K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE ,92 0,50% 721,76 0,23% ,68 0,47% L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ,72 0,46% 394,16 0,13% ,87 0,42% M ISTRUZIONE ,98 0,001% 6,53 0,00% 35,51 0,00% N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE ,85 0,08% 2.064,91 0,66% 3.922,75 0,16% O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,76 19,63% ,78 11,94% ,54 18,67% P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ND NON DETERMINATO ,44 0,24% 330,98 0,11% 5.701,42 0,23% Totale Primario ,30 0,21% 46,09 0,015% 4.611,39 0,18% Totale Secondario ,08 74,64% ,85 82,00% ,93 75,55% Totale Terziario ,15 24,91% ,48 17,88% ,63 24,04% Non Determinato ,44 0,24% 330,98 0,11% 5.701,42 0,23% Totale ,97 100,00% ,41 100,00% ,38 100,00% Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 9 di 36

10 Produzione provinciale totale di rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi per divisione di attività DIVISIONE DESCRIZIONE MUD corretto Rifiuti Spec. non peric. Rifiuti Spec. peric. Rifiuti Speciali Totali U.L. Addetti t % tot NP t % tot NP t % Tot 01 AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI ,00 0,21% 44,59 0,014% 4.605,59 0,18% 02 SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ,30 0,0002% 1,50 0,0005% 5,80 0,0002% 10 ESTRAZIONE DI CARBON FOSSILE, LIGNITE, TORBA ,18 0,0001% 0,18 0,00001% 11 ESTRAZIONE DI PETROLIO E DI GAS NATURALE E SERVIZI CONNESSI, ESCLUSA LA PROSPEZIONE ESTRAZIONE DI MINERALI DI URANIO E DI TORIO ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE ,61 0,53% 74,80 0,02% ,41 0,47% 15 INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE ,98 1,84% 169,41 0,05% ,38 1,62% 16 INDUSTRIA DEL TABACCO INDUSTRIE TESSILI ,82 1,85% 703,67 0,23% ,50 1,65% 18 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; PREPARAZIONE, TINTURA E CONFEZIONE DI PELLICCE ,12 0,20% 36,45 0,01% 4.507,57 0,18% 19 PREPARAZIONE E CONCIA DEL CUOIO; FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DA VIAGGIO, BORSE, CALZATURE ,17 0,69% 0,64 0,0002% ,81 0,60% 20 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO, ESCLUSI I MOBILI ,10 0,96% 68,46 0,02% ,56 0,84% 21 FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE E DEI PRODOTTI DI CARTA ,91 1,37% 296,54 0,09% ,46 1,21% 22 EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI ,26 3,57% 3.216,67 1,03% ,93 3,26% 23 FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI ,31 0,004% 41,72 0,01% 119,03 0,005% 24 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI ,52 2,19% ,35 51,32% ,88 8,29% 25 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE ,80 1,84% 2.215,62 0,71% ,42 1,70% 26 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI ,59 7,45% 355,97 0,11% ,57 6,54% 27 METALLURGIA ,74 14,69% ,36 10,76% ,10 14,20% 28 FABBRICAZIONE E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSI MACCHINE E IMPIANTI ,11 5,80% ,97 4,65% ,08 5,65% 29 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI ,77 1,66% 4.575,09 1,46% ,86 1,64% 30 FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI ,10 0,017% 43,65 0,01% 422,75 0,017% 31 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI N.C.A ,91 0,43% 2.961,90 0,95% ,81 0,49% 32 FABBRICAZIONE DI APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E DI APPARECCHIATURE PER LE COMUNICAZIONI ,23 0,07% 101,05 0,03% 1.683,28 0,07% 33 FABBRICAZIONE DI APPARECCHI MEDICALI, DI PRECISIONE, DI STRUMENTI OTTICI E OROLOGI ,42 0,04% 111,04 0,04% 913,46 0,04% 34 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI ,00 2,02% 7.783,97 2,49% ,97 2,08% 35 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO ,72 0,20% 543,29 0,17% 4.985,01 0,20% 36 FABBRICAZIONE DI MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ,49 0,41% 723,26 0,23% 9.848,75 0,39% 37 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO ,78 3,95% 7.134,39 2,28% ,16 3,74% 40 PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE ,59 0,50% 447,05 0,14% ,65 0,45% 41 RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA ,35 0,310% 3,74 0,001% 6.842,10 0,27% 45 COSTRUZIONI ,66 22,06% ,59 5,14% ,25 19,96% 50 COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E MOTOCICLI; VENDITA AL DETTAGLIO DI CARBUR ,29 0,40% ,54 3,93% ,83 0,83% 51 COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMMERCIO, AUTOVEICOLI E MOTOCICLI ESCLUSI ,68 1,40% 1.462,37 0,47% ,05 1,28% 52 COMMERCIO AL DETTAGLIO ESCLUSO QUELLO DI AUTO E DI MOTO; RIPARAZ. DI BENI PERSONALI E PE ,38 0,18% 79,48 0,03% 3.949,86 0,16% 55 ALBERGHI E RISTORANTI ,27 0,01% 21,09 0,007% 326,36 0,01% 60 TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE ,16 2,03% 468,29 0,15% ,45 1,79% 61 TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA 1 0 2,00 0,0001% 5,03 0,002% 7,03 0,0003% 62 TRASPORTI AEREI ,001 0,00% 0,35 0,0001% 0,35 0,00001% 63 ATTIVITÀ DI SUPPORTO ED AUSILIARE DEI TRASPORTI; ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO ,36 0,17% 47,57 0,02% 3.847,93 0,15% 64 POSTE E TELECOMUNICAZIONI ,18 0,01% 23,14 0,01% 273,32 0,01% 65 INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE) ,48 0,035% 990,28 0,32% 1.771,76 0,070% 66 ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE 1 2 0,01 0,00% ,01 0,00% 67 ATTIVITÀ AUSILIARIE DELL'INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E DELLE ASSICURAZIONI ,12 0,001% 6,21 0,002% 21,32 0,001% 70 ATTIVITÀ IMMOBILIARI ,90 0,01% 114,82 0,04% 316,72 0,01% 71 NOLEGGIO DI MACCHINARI E ATTREZZATURE SENZA OPERATORE E DI BENI PER USO PERSONALE ,80 0,003% 39,77 0,01% 100,57 0,004% 72 INFORMATICA E ATTIVITÀ CONNESSE ,36 0,002% 14,82 0,005% 60,18 0,002% 73 RICERCA E SVILUPPO ,97 0,0002% 25,57 0,01% 30,54 0,001% 74 ATTIVITÀ DI SERVIZI ALLE IMPRESE ,89 0,49% 526,78 0,17% ,67 0,45% 75 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ,72 0,46% 394,16 0,13% ,87 0,42% 80 ISTRUZIONE ,98 0,001% 6,53 0,002% 35,51 0,001% 85 SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE ,85 0,08% 2.064,91 0,66% 3.922,75 0,16% 90 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI SCARICO E SIMILI ,87 19,49% ,39 11,92% ,26 18,55% 91 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE ,98 0,00004% 2,48 0,001% 3,46 0,0001% 92 ATTIVITÀ RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE ,55 0,003% 1,84 0,001% 78,39 0,003% 93 SERVIZI ALLE FAMIGLIE ,37 0,14% 71,06 0,02% 3.123,43 0,12% 95 ATTIVITÀ DI DATORE DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO SVOLTO DA FAMIGLIE E CONVIVENZE PRODUZIONE DI BENI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE PRODUZIONE DI SERVIZI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ND NON DETERMINATO ,44 0,24% 330,98 0,11% 5.701,42 0,23% Totale ,97 100,00% ,41 100,00% ,38 100,00% Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 10 di 36

11 Produzione provinciale totale di rifiuti speciali per tipologia di rifiuto MACROCATEGORIE CER TON RIFIUTI DERIVANTI DALLA PROSPEZIONE, L'ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHE' DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI , RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI , RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE , RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHE' DELL' INDUSTRIA TESSILE , RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE 40, RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI , RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI , RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI ED INCHIOSTRI PER STAMPA , RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 1.318, RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI , RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA , RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA , OLI ESAURITI E RESIDUI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (tranne gli oli commestibili ed oli di cui ai capitoli 05, 12 e 19) , SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (tranne 07 e 08) 1.064, RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (non specificati altrimenti) , RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO , RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) , RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO O DA ATTIVITA' DI RICERCA COLLEGATE (tranne rifiuti di cucina e ristorazione non direttamente provenienti da trattamento terapeutico) 2.261,6 RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHE' DELLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE ,8 RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI ED ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITA' COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHE' DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA ,6 TOTALE ,4 Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 11 di 36

12 Produzione provinciale totale di rifiuti speciali per tipologia di rifiuto, in ordine decrescente MACROCATEGORIE CER TON RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI) , RIFIUTI PRODOTTI DA IMPIANTI DI TRATTAMENTO RIFIUTI, IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELLE ACQUE REFLUE FUORI SITO, NONCHE' DELLA POTABILIZZAZIONE DELL'ACQUA E DALLA SUA PREPARAZIONE PER USO INDUSTRIALE , RIFIUTI PRODOTTI DA PROCESSI TERMICI , RIFIUTI DI IMBALLAGGIO, ASSORBENTI, STRACCI, MATERIALI FILTRANTI E INDUMENTI PROTETTIVI (non specificati altrimenti) , RIFIUTI PRODOTTI DALLA LAVORAZIONE E DAL TRATTAMENTO FISICO E MECCANICO SUPERFICIALE DI METALLI E PLASTICA , RIFIUTI DA PROCESSI CHIMICI ORGANICI , RIFIUTI DERIVANTI DALLA PROSPEZIONE, L'ESTRAZIONE DA MINIERA O CAVA, NONCHE' DAL TRATTAMENTO FISICO O CHIMICO DI MINERALI , RIFIUTI URBANI (RIFIUTI DOMESTICI ED ASSIMILABILI PRODOTTI DA ATTIVITA' COMMERCIALI E INDUSTRIALI NONCHE' DALLE ISTITUZIONI) INCLUSI I RIFIUTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA , RIFIUTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI NELL'ELENCO , RIFIUTI PRODOTTI DA AGRICOLTURA, ORTICOLTURA, ACQUACOLTURA, SELVICOLTURA, CACCIA E PESCA, TRATTAMENTO E PREPARAZIONE DI ALIMENTI , RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DEL LEGNO E DELLA PRODUZIONE DI PANNELLI, MOBILI, POLPA, CARTA E CARTONE , RIFIUTI DELLA LAVORAZIONE DI PELLI E PELLICCE, NONCHE' DELL' INDUSTRIA TESSILE , OLI ESAURITI E RESIDUI DI COMBUSTIBILI LIQUIDI (tranne gli oli commestibili ed oli di cui ai capitoli 05, 12 e 19) , RIFIUTI DEI PROCESSI CHIMICI INORGANICI , RIFIUTI DELLA PRODUZIONE, FORMULAZIONE, FORNITURA ED USO DI RIVESTIMENTI (PITTURE, VERNICI E SMALTI VETRATI), ADESIVI, SIGILLANTI ED INCHIOSTRI PER STAMPA ,0 RIFIUTI PRODOTTI DAL TRATTAMENTO CHIMICO SUPERFICIALE E DAL RIVESTIMENTO DI METALLI ED ALTRI MATERIALI; IDROMETALLURGIA NON FERROSA , RIFIUTI PRODOTTI DAL SETTORE SANITARIO E VETERINARIO O DA ATTIVITA' DI RICERCA COLLEGATE (tranne rifiuti di cucina e ristorazione non direttamente provenienti da trattamento terapeutico) 2.261, RIFIUTI DELL'INDUSTRIA FOTOGRAFICA 1.318, SOLVENTI ORGANICI, REFRIGERANTI E PROPELLENTI DI SCARTO (tranne 07 e 08) 1.064, RIFIUTI DELLA RAFFINAZIONE DEL PETROLIO PURIFICAZIONE DEL GAS NATURALE E TRATTAMENTO PIROLITICO DEL CARBONE 40,7 TOTALE ,4 Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 12 di 36

13 A livello di singoli codici CER, si evidenziano 9 codici di rifiuti non pericolosi con produzioni complessive superiori alle t/a; si tratta in particolare di: rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e t; scorie non trattate t; rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce t; altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce t; imballaggi in materiali misti t; limatura e trucioli di materiali ferrosi t percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce t; carta e cartone t; polveri e particolato di materiali ferrosi t. Tra i rifiuti speciali pericolosi, si segnalano in particolare 5 codici CER con produzioni associate superiori alle t/a. Si tratta di codici riconducibili alle categorie in particolare: (rifiuti prodotti da processi chimici organici) (rifiuti prodotti da processi termici) e (rifiuti prodotti da processi termici); soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri t; soluzioni acquose di lavaggio ed acque madri t; rifiuti solidi prodotti dal trattamento dei fumi, contenenti sostanze pericolose t; materiali da costruzione contenenti amianto(i) Per quanto riguarda il deposito dei rifiuti in discarica, la classificazione di tale rifiuto come pericoloso è posticipata fino all adozione delle norme regolamentari di recepimento della direttiva 99/31/CE t; altri fondi e residui di reazione t. Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 13 di 36

14 La produzione primaria di rifiuti speciali Al fine di disporre di dati utili alla successiva valutazione degli effettivi fabbisogni di trattamento e smaltimento dei rifiuti derivanti dal sistema produttivo e dalle attività di servizio presenti sul territorio provinciale, si è ritenuto opportuno definire dati di produzione al netto dei cosiddetti rifiuti secondari, ovvero dei rifiuti direttamente derivanti dal trattamento e smaltimento di altri rifiuti. La produzione di rifiuti così valutata è stata definita come produzione primaria. La produzione primaria di rifiuti speciali in Provincia ammonta quindi nel 2004 a t, delle quali t (86% del totale) costituite da rifiuti speciali non pericolosi e t (14% del totale) da rifiuti speciali pericolosi. La maggior quota della produzione si concentra in particolare nel settore manifatturiero (sezione D), con t di rifiuti non pericolosi (62% del corrispondente totale) e t di pericolosi (84 % del totale), per complessive t (65% del totale). All interno del manifatturiero, le maggiori produzioni di rifiuti non pericolosi risultano associate alla divisione 27 Metallurgia con t (31% del totale dei non pericolosi), alla divisione 26 Fabbricazione di prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con t (15,7% del totale dei non pericolosi), alla divisione 28 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo con t (12,2% del totale dei non pericolosi) e alla divisione 22 Editoria, stampa e riproduzione di supporti registrati con t (7,5% del totale dei non pericolosi). Sempre all interno del manifatturiero, le maggiori produzioni di rifiuti pericolosi risultano associate alla divisione 24 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali con t (68,5% del totale dei pericolosi), alla già menzionata divisione 27 Metallurgia con t (14,4% del totale dei pericolosi) e alla divisione 28 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo con t (6,2% del totale dei pericolosi). Quote rilevanti di rifiuti non pericolosi sono inoltre prodotte dalle attività del settore Edile (sezione F) che, con ,72 t, copre il 28,8% del totale dei non pericolosi, mentre per quanto riguarda i pericolosi si segnalano, a notevole distanza dal settore manifatturiero, il settore Edile (sezione F) e quello del Commercio all ingrosso e al dettaglio (sezione G), che coprono rispettivamente il 5,8% e il 4,9% del totale dei pericolosi. Il complesso del ramo secondario contribuisce alla produzione di rifiuti speciali per una quota pari al 92,2% dei rifiuti non pericolosi, all 89,6% dei pericolosi e al 91,9% del totale. Il complesso del ramo terziario copre il 7,2% della produzione di rifiuti non pericolosi, il 10,3% dei pericolosi e il 7,6% del totale. Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 14 di 36

15 Produzione provinciale primaria di rifiuti speciali per sezione di attività Sezione di attività Totale provinciale Rifiuti Spec. non peric. Rifiuti Spec. peric. Rifiuti Speciali Totali U.L. Addetti t % tot NP t % tot P t % Tot A AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA ,00 0,27% 44,59 0,02% 4.605,59 0,23% B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ,30 0,0003% 1,50 0,0005% 5,80 0,0003% C ESTRAZIONE DI MINERALI ,61 0,69% 74,98 0,03% ,59 0,60% D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE ,21 62,03% ,24 83,65% ,44 65,11% E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE ,29 0,66% 450,80 0,16% ,09 0,59% F COSTRUZIONI ,72 28,85% ,59 5,75% ,31 25,57% G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ,88 2,01% ,89 4,92% ,77 2,43% H ALBERGHI E RISTORANTI ,27 0,02% 21,09 0,01% 326,36 0,02% I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ,45 1,03% 544,38 0,19% ,83 0,91% J ATTIVITA' FINANZIARIE ,60 0,05% 996,48 0,36% 1.793,09 0,09% K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE ,03 0,58% 721,76 0,26% ,79 0,54% L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ,66 0,32% 36,25 0,01% 5.431,90 0,28% M ISTRUZIONE ,98 0,002% 6,53 0,002% 35,51 0,002% N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE ,85 0,11% 2.064,91 0,74% 3.922,75 0,20% O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,65 3,05% ,64 3,79% ,29 3,15% P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ND NON DETERMINATO ,96 0,32% 330,98 0,12% 5.700,94 0,29% Totale Primario ,30 0,27% 46,09 0,02% 4.611,39 0,23% Totale Secondario ,83 92,23% ,60 89,58% ,43 91,86% Totale Terziario ,37 7,18% ,93 10,28% ,29 7,62% Non Determinato ,96 0,32% 330,98 0,12% 5.700,94 0,29% Totale ,46 100,00% ,60 100,00% ,07 100,00% Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 15 di 36

16 Produzione provinciale primaria di rifiuti speciali per divisione di attività DIVISIONE DESCRIZIONE MUD corretto Rifiuti Spec. non peric. Rifiuti Spec. peric. Rifiuti Speciali Totali U.L. Addetti t % tot NP t % tot NP t % Tot 01 AGRICOLTURA, CACCIA E RELATIVI SERVIZI ,00 0,27% 44,59 0,016% 4.605,59 0,23% 02 SILVICOLTURA E UTILIZZAZIONE DI AREE FORESTALI E SERVIZI CONNESSI PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI ,30 0,0003% 1,50 0,0005% 5,80 0,0003% 10 ESTRAZIONE DI CARBON FOSSILE, LIGNITE, TORBA ,18 0,0001% 0,18 0,00001% 11 ESTRAZIONE DI PETROLIO E DI GAS NATURALE E SERVIZI CONNESSI, ESCLUSA LA PROSPEZIONE ESTRAZIONE DI MINERALI DI URANIO E DI TORIO ESTRAZIONE DI MINERALI METALLIFERI ALTRE INDUSTRIE ESTRATTIVE ,61 0,69% 74,80 0,03% ,41 0,60% 15 INDUSTRIE ALIMENTARI E DELLE BEVANDE ,98 2,41% 169,41 0,06% ,38 2,08% 16 INDUSTRIA DEL TABACCO INDUSTRIE TESSILI ,82 2,42% 703,67 0,25% ,50 2,11% 18 CONFEZIONE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO; PREPARAZIONE, TINTURA E CONFEZIONE DI PELLICCE ,12 0,27% 36,45 0,01% 4.507,57 0,23% 19 PREPARAZIONE E CONCIA DEL CUOIO; FABBRICAZIONE DI ARTICOLI DA VIAGGIO, BORSE, CALZATURE ,17 0,90% 0,64 0,0002% ,81 0,77% 20 INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO E SUGHERO, ESCLUSI I MOBILI ,10 1,25% 68,46 0,02% ,56 1,08% 21 FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE E DEI PRODOTTI DI CARTA ,41 1,78% 296,54 0,11% ,96 1,54% 22 EDITORIA, STAMPA E RIPRODUZIONE DI SUPPORTI REGISTRATI ,26 4,67% 3.216,67 1,15% ,93 4,17% 23 FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI ,31 0,005% 41,72 0,01% 119,03 0,006% 24 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI ,44 2,78% ,46 57,31% ,90 10,54% 25 FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE ,95 2,40% 2.215,62 0,79% ,57 2,17% 26 FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI ,69 9,73% 355,97 0,13% ,67 8,37% 27 METALLURGIA ,53 19,21% ,36 12,02% ,89 18,19% 28 FABBRICAZIONE E LAVORAZIONE DEI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSI MACCHINE E IMPIANTI ,11 7,58% ,97 5,20% ,08 7,24% 29 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI ,20 2,18% 4.575,09 1,64% ,28 2,10% 30 FABBRICAZIONE DI MACCHINE PER UFFICIO, DI ELABORATORI E SISTEMI INFORMATICI ,10 0,023% 43,65 0,02% 422,75 0,022% 31 FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ELETTRICI N.C.A ,91 0,56% 2.961,90 1,06% ,81 0,63% 32 FABBRICAZIONE DI APPARECCHI RADIOTELEVISIVI E DI APPARECCHIATURE PER LE COMUNICAZIONI ,23 0,09% 101,05 0,04% 1.683,28 0,09% 33 FABBRICAZIONE DI APPARECCHI MEDICALI, DI PRECISIONE, DI STRUMENTI OTTICI E OROLOGI ,42 0,05% 111,04 0,04% 913,46 0,05% 34 FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI ,00 2,64% 7.783,97 2,79% ,97 2,66% 35 FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO ,72 0,26% 543,29 0,19% 4.985,01 0,25% 36 FABBRICAZIONE DI MOBILI; ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ,49 0,54% 723,26 0,26% 9.848,75 0,50% 37 RECUPERO E PREPARAZIONE PER IL RICICLAGGIO ,24 0,26% 1.517,03 0,54% 5.894,27 0,30% 40 PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE ,93 0,25% 447,05 0,16% 4.685,99 0,24% 41 RACCOLTA, DEPURAZIONE E DISTRIBUZIONE D'ACQUA ,35 0,406% 3,74 0,001% 6.842,10 0,35% 45 COSTRUZIONI ,72 28,85% ,59 5,75% ,31 25,57% 50 COMMERCIO, MANUTENZ. E RIPARAZ. AUTOVEICOLI E MOTOCICLI; VENDITA AL DETTAGLIO DI CARBUR ,29 0,52% ,54 4,39% ,83 1,07% 51 COMMERCIO ALL'INGROSSO E INTERMEDIARI DEL COMMERCIO, AUTOVEICOLI E MOTOCICLI ESCLUSI ,22 1,27% 1.410,86 0,50% ,08 1,16% 52 COMMERCIO AL DETTAGLIO ESCLUSO QUELLO DI AUTO E DI MOTO; RIPARAZ. DI BENI PERSONALI E PE ,38 0,23% 79,48 0,03% 3.949,86 0,20% 55 ALBERGHI E RISTORANTI ,27 0,02% 21,09 0,008% 326,36 0,02% 60 TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE ,91 0,79% 468,29 0,17% ,19 0,70% 61 TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D'ACQUA 1 0 2,00 0,0001% 5,03 0,002% 7,03 0,0004% 62 TRASPORTI AEREI ,00 0,00% 0,35 0,0001% 0,35 0,00002% 63 ATTIVITÀ DI SUPPORTO ED AUSILIARE DEI TRASPORTI; ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO ,36 0,23% 47,57 0,02% 3.847,93 0,20% 64 POSTE E TELECOMUNICAZIONI ,18 0,01% 23,14 0,01% 273,32 0,01% 65 INTERMEDIAZIONE MONETARIA E FINANZIARIA (ESCLUSE LE ASSICURAZIONI E I FONDI PENSIONE) ,48 0,046% 990,28 0,35% 1.771,76 0,090% 66 ASSICURAZIONI E FONDI PENSIONE, ESCLUSE LE ASSICURAZIONI SOCIALI OBBLIGATORIE 1 2 0,01 0,00% ,01 0,00% 67 ATTIVITÀ AUSILIARIE DELL'INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA E DELLE ASSICURAZIONI ,12 0,001% 6,21 0,002% 21,32 0,001% 70 ATTIVITÀ IMMOBILIARI ,90 0,01% 114,82 0,04% 316,72 0,02% 71 NOLEGGIO DI MACCHINARI E ATTREZZATURE SENZA OPERATORE E DI BENI PER USO PERSONALE ,80 0,004% 39,77 0,01% 100,57 0,005% 72 INFORMATICA E ATTIVITÀ CONNESSE ,36 0,003% 14,82 0,005% 60,18 0,003% 73 RICERCA E SVILUPPO ,97 0,0003% 25,57 0,01% 30,54 0,002% 74 ATTIVITÀ DI SERVIZI ALLE IMPRESE ,00 0,56% 526,78 0,19% ,78 0,51% 75 AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ,66 0,32% 36,25 0,01% 5.431,90 0,28% 80 ISTRUZIONE ,98 0,002% 6,53 0,002% 35,51 0,002% 85 SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE ,85 0,11% 2.064,91 0,74% 3.922,75 0,20% 90 SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI, DELLE ACQUE DI SCARICO E SIMILI ,75 2,86% 10512,26 3,76% ,01 2,99% 91 ATTIVITÀ DI ORGANIZZAZIONI ASSOCIATIVE ,98 0,00006% 2,48 0,001% 3,46 0,0002% 92 ATTIVITÀ RICREATIVE, CULTURALI E SPORTIVE ,55 0,005% 1,84 0,001% 78,39 0,004% 93 SERVIZI ALLE FAMIGLIE ,37 0,18% 71,06 0,03% 3.123,43 0,16% 95 ATTIVITÀ DI DATORE DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTICO SVOLTO DA FAMIGLIE E CONVIVENZE PRODUZIONE DI BENI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE PRODUZIONE DI SERVIZI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E CONVIVENZE ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ND NON DETERMINATO ,96 0,32% 330,98 0,12% 5.700,94 0,29% Totale ,46 100,00% ,60 100,00% ,07 100,00% Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 16 di 36

17 L analisi della quota di rifiuti non pericolosi e pericolosi originata dai diversi settori di attività (trascurando le produzioni di piccoli quantitativi di rifiuti) evidenzia innanzitutto come siano la sezione N Sanità e la sezione G Commercio all'ingrosso e al dettaglio ad avere una più elevata rilevanza di rifiuti pericolosi al loro interno, rispettivamente con il 52,6% e il 28,8% dei propri rifiuti. Le altre sezioni di attività hanno un incidenza di rifiuti pericolosi prodotti e dichiarati nel MUD sul proprio totale inferiore al 18%. Procedendo con un dettaglio maggiore a livello di divisione, si osserva come all interno del manifatturiero (sezione D, divisioni dal 15 al 37), le attività caratterizzate da una maggior incidenza di rifiuti pericolosi sono quelle della divisione 24 - Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali (77,3% dei propri rifiuti). Produzione provinciale primaria di rifiuti: % di non pericolosi e pericolosi per sezione di attività Sezione di attività Rif. Spec Rif. Spec non peric. peric. A AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 99,03% 0,97% B PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 74,14% 25,86% C ESTRAZIONE DI MINERALI 99,36% 0,64% D ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 81,72% 18,28% E PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, DI GAS, DI CALORE 96,09% 3,91% F COSTRUZIONI 96,80% 3,20% G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI P 71,17% 28,83% H ALBERGHI E RISTORANTI 93,54% 6,46% I TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 96,97% 3,03% J ATTIVITA' FINANZIARIE 44,43% 55,57% K ATTIVITÀ IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 93,15% 6,85% L AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 99,33% 0,67% M ISTRUZIONE 81,62% 18,38% N SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE 47,36% 52,64% O ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 82,91% 17,09% P ATTIVITÀ SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE Q ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI ND NON DETERMINATO 94,19% 5,81% TOTALE 85,77% 14,23% Fase A Lo stato di fatto del sistema provinciale di gestione dei rifiuti: rifiuti speciali Novembre 2007 Pagina 17 di 36

4. IL QUADRO DELL ATTUALE PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI

4. IL QUADRO DELL ATTUALE PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI 4. IL QUADRO DELL ATTUALE PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI 4.1. Le fonti informative di riferimento L analisi della gestione dei rifiuti speciali in Provincia di Bergamo è stata effettuata sulla base delle

Dettagli

ALLEGATO A Tabelle di supporto all analisi delle dinamiche economiche

ALLEGATO A Tabelle di supporto all analisi delle dinamiche economiche Città di Cologno Monzese DOCUMENTO DI PIANO ALLEGATO A Tabelle di supporto all analisi delle dinamiche economiche Città di Cologno Monzese DOCUMENTO DI PIANO. LO SCENARIO STRATEGICO. ALLEGATO A Comune/territorio

Dettagli

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2005 (Fonte: InfoCamere)

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2005 (Fonte: InfoCamere) 213 attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2005 ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura, caccia e relativi servizi 18 Industrie alimentari e delle bevande 3 Industrie tessili - Confezione di

Dettagli

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2007 (Fonte: InfoCamere)

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2007 (Fonte: InfoCamere) attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2007 ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura, caccia e relativi servizi 16 Industrie alimentari e delle bevande 3 Industrie tessili 1 Confezione di articoli

Dettagli

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2008 (Fonte: InfoCamere) Comune Imprese Addetti ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura,

Imprese attive per divisione di attività economica al 31 dicembre 2008 (Fonte: InfoCamere) Comune Imprese Addetti ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura, 253 ACQUANEGRA CREMONESE Agricoltura, caccia e relativi servizi 15 22 - Industrie alimentari e delle bevande 3 11 Industrie tessili 1 - Confezione di articoli di vestiario; preparazione e tinture di pellicce

Dettagli

Rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi

Rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi Gruppo 01 01 04 Rifiuti derivanti da prospezione, estrazione da miniera o cava, nonché dal trattamento fisico o chimico dei minerali Rifiuti prodotti da trattamenti chimici e fisici di minerali non metalliferi

Dettagli

RISCHIO BASSO (6 ore)

RISCHIO BASSO (6 ore) Pagina1 RISCHIO BASSO (6 ore) Commercio ingrosso e dettaglio Attività Artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri,

Dettagli

G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONI DI

G COMMERCIO ALL INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONI DI Commercio ingrosso e dettaglio Attività artigianali non assimilabili alle precedenti(carrozzerie, riparazione veicoli, lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri, ecc.) RISCHIO BASSO G G COMMERCIO

Dettagli

Bando PIA Industria, prospetto generale per esito pratica

Bando PIA Industria, prospetto generale per esito pratica Bando PIA Industria, prospetto generale per esito pratica Esito Domande Presentate Investimenti Totali Quota Pubblica Quota Privata valori Comp % valori Comp % valori Comp % valori Comp % POSITIVE 136

Dettagli

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 19 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE L'indagine sul Sistema dei Conti delle imprese (SCI) condotta dall'istat, già indagine sul prodotto lordo, fornisce informazioni per settore di attività economica sui principali

Dettagli

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE

CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 19 CONTI ECONOMICI DELLE IMPRESE 70,00 60,00 RAPPORTO PERCENTUALE SPESE PER IL PERSONALE FATTURATO - ANNI 1998-2001 50,00 40,00 % 30,00 20,00 10,00 Fonte: ISTAT 0,00 1998 1999 2000 2001 Totale Industria

Dettagli

CODICI C.E.R. QUANTITA RIFIUTI NON PERICOLOSI QUANTITA COMPLESSIVA ANNUALE: t/anno

CODICI C.E.R. QUANTITA RIFIUTI NON PERICOLOSI QUANTITA COMPLESSIVA ANNUALE: t/anno ALLEGATO A STOCCAGGIO ISTANTANEO DEI RIFIUTI NON PERICOLOSI operazione Rifiuti non pericolosi (ton.) D15 1750 R13 1750 CODICI C.E.R. QUANTITA RIFIUTI NON PERICOLOSI QUANTITA COMPLESSIVA ANNUALE: 85.000

Dettagli

RISCHIO BASSO H I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 - ALLOGGIO 56 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE

RISCHIO BASSO H I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 - ALLOGGIO 56 - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE RISCHIO BASSO ATECO 2002 ATECO 2007 Commercio ingrosso e dettaglio Attività Artigianali non assimilabili alle precedenti (carrozzerie, riparazione veicoli lavanderie, parrucchieri, panificatori, pasticceri,

Dettagli

ISTRUZIONI PER INDIVIDUARE LA DURATA DEL CORSO A CUI ISCRIVERE I LAVORATORI, DIRIGENTI, PREPOSTI E DATORI DI LAVORO CHE SVOLGONO IL RUOLO DI RSPP

ISTRUZIONI PER INDIVIDUARE LA DURATA DEL CORSO A CUI ISCRIVERE I LAVORATORI, DIRIGENTI, PREPOSTI E DATORI DI LAVORO CHE SVOLGONO IL RUOLO DI RSPP G.QUATTRO SERVIZI S.R.L. via San Rocco, 7 35028 Piove di Sacco (PD) C.F e P.IVA 0348078 02 81 N R.E.A. PD 315121 www.gquattroservizi.it Tel. 049970 127 3 Fax 049 97 117 28 E-mail: info@gquattroservizi.it

Dettagli

Dati regionali Infortuni denunciati per settore

Dati regionali Infortuni denunciati per settore Dati regionali Infortuni denunciati per settore Tabella 1 Numero di infortuni denunciati in occasione di lavoro e in itinere per settore di attività (somma 2012-2016)... 2 Tabella 2 Quota infortuni in

Dettagli

Tipologia dei Corsi di formazione: Corrispondenza ATECO classi di rischio

Tipologia dei Corsi di formazione: Corrispondenza ATECO classi di rischio Tipologia dei Corsi di formazione: Corrispondenza ATECO classi di rischio La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro è regolamentata dall Accordo Stato Regioni del 22/12/2011, questo stabilisce

Dettagli

Classificazione e catalogazione

Classificazione e catalogazione Classificazione e catalogazione Classificazione Ripartizione i gruppi in base a evidenti affinità Catalogazione Registrazione secondo un ordine o secondo criteri allo scopo di facilitare successive ricerche

Dettagli

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2015

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2015 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2015 febbraio 2016 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

CORSO LAVORATORI ARGOMENTI TRATTATI:

CORSO LAVORATORI ARGOMENTI TRATTATI: CORSO LAVORATORI Formare i lavoratori in funzione dei rischi riferiti alle mansioni e ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto

Dettagli

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2014

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2014 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2014 maggio 2015 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2012

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2012 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2012 marzo 2013 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2011

Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2011 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2011 febbraio 2012 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2010

Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2010 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2010 febbraio 2011 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

LA CODIFICA DEI RIFIUTI CER 2002

LA CODIFICA DEI RIFIUTI CER 2002 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 01/08/2007. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea è necessario

Dettagli

Il ciclo dei Rifiuti Speciali in Toscana al Dati di sintesi

Il ciclo dei Rifiuti Speciali in Toscana al Dati di sintesi Il ciclo dei Rifiuti Speciali in Toscana al 2010 Dati di sintesi 1 La produzione dei rifiuti speciali dichiarata...3 1.1 Serie storica 1998-2010...3 1.2 Produzione di RS al 2010 suddivisa per classi di

Dettagli

RAPPORTO ANNUALE SUI RIFIUTI IN TOSCANA

RAPPORTO ANNUALE SUI RIFIUTI IN TOSCANA AGENZIA REGIONALE RECUPERO RISORSE RAPPORTO ANNUALE SUI RIFIUTI IN TOSCANA ex art. 15 comma 2ter LR 25/98 Il Ciclo dei Rifiuti Speciali in Toscana Firenze, dicembre 2013 Il Ciclo dei Rifiuti Speciali

Dettagli

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2013

La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese. Anno 2013 La Cassa Integrazione Guadagni in deroga e la Mobilità in provincia di Varese Anno 2013 febbraio 2014 Indice Lavoratori inseriti in lista di MOBILITÀ Per legge di riferimento pag. 1 Per Centro per l Impiego

Dettagli

IL DATORE DI LAVORO art. 34 D.Lgs. 81/08 Rischio basso ( 16 ore )

IL DATORE DI LAVORO art. 34 D.Lgs. 81/08 Rischio basso ( 16 ore ) con la collaborazione scientifica di CORSO IL DATORE DI LAVORO art. 34 D.Lgs. 81/08 Rischio basso ( 16 ore ) CONFORME AL DECRETO DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE DEL 16/01/1997 N. ARGOMENTO

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Trento Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 dicembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Trento Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Trento. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Trento Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 ottobre 2018 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Basilicata Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2015 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Basilicata Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 28 febbraio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Basilicata. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Basilicata Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Analisi Economica Congiunturale

Analisi Economica Congiunturale Analisi Economica Congiunturale 2 trimestre 2011 Provincia di Macerata Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata Segretario Generale Mario Guadagno Responsabile Area Promozione

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Bolzano Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Bolzano Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 28 febbraio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Bolzano Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Umbria. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Umbria. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Umbria Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 aprile 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. I trimestre

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. I trimestre Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese Anno 2012 I trimestre maggio 2012 Indice AVVIAMENTI Per tipologia di contratto pag. 1 Per tipologia di contratto e modalità di lavoro pag. 2 Per Centri Impiego

Dettagli

Domanda di ammissione

Domanda di ammissione Domanda di ammissione 1) Informazioni generali 1.1) Il richiedente Nome del richiedente (impresa/persona fisica): Forma giuridica (dell impresa): Indirizzo: Via: CCIAA competente: CAP, città, regione:

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Liguria Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Liguria Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Liguria. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Liguria Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 dicembre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Lombardia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 dicembre 2018 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Lombardia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 aprile 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Lombardia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. Anno 2010

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. Anno 2010 Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese Anno 2010 febbraio 2011 Indice AVVIAMENTI Per tipologia di contratto pag. 1 Per tipologia di contratto e modalità di lavoro pag. 2 Per Centri Impiego della

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Abruzzo. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Abruzzo. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Abruzzo Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 luglio 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. I trimestre

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. I trimestre Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese Anno 2011 I trimestre aprile 2011 Indice AVVIAMENTI Per tipologia di contratto pag. 1 Per tipologia di contratto e modalità di lavoro pag. 2 Per Centri Impiego

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Provincia autonoma di Bolzano. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Provincia autonoma di Bolzano Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 settembre 2018 Inail - Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli

Dettagli

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE Dati disponibili a luglio 2016 Regione Marche P.F. Sistema Informativo Statistico La struttura delle imprese La dimensione delle imprese La densità imprenditoriale La dinamica

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Campania. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Campania. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Campania Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Campania. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Campania. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Campania Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 aprile 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE Regione Marche P.F. Performance e Sistema Statistico La struttura delle imprese La dimensione delle imprese La densità imprenditoriale La dinamica demografica delle imprese

Dettagli

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. Anno 2011

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. Anno 2011 Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese Anno 2011 febbraio 2012 Indice AVVIAMENTI Per tipologia di contratto pag. 1 Per tipologia di contratto e modalità di lavoro pag. 2 Per Centri Impiego della

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sardegna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Lombardia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Lombardia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Marche. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Marche. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Marche Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 aprile 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Friuli-Venezia Giulia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 28 febbraio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Friuli-Venezia Giulia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 aprile 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle

Dettagli

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. III trimestre

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. III trimestre Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese Anno 2011 III trimestre novembre 2011 Indice AVVIAMENTI Per tipologia di contratto pag. 1 Per tipologia di contratto e modalità di lavoro pag. 2 Per Centri

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Veneto Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. II trimestre

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. II trimestre Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese Anno 2011 II trimestre agosto 2011 Indice AVVIAMENTI Per tipologia di contratto pag. 1 Per tipologia di contratto e modalità di lavoro pag. 2 Per Centri Impiego

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Veneto Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sardegna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sardegna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 giugno 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE

LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE LE IMPRESE NELLA REGIONE MARCHE Anno 2016 Regione Marche P.F. Performance e Sistema Statistico La struttura delle imprese La dimensione delle imprese La densità imprenditoriale La dinamica demografica

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Puglia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Puglia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Puglia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Puglia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Puglia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Puglia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Analisi Economica Congiunturale

Analisi Economica Congiunturale Analisi Economica Congiunturale 1 trimestre 2016 Provincia di Macerata Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Macerata Segretario Generale Mario Guadagno Responsabile Area Promozione

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Friuli-Venezia Giulia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Friuli-Venezia Giulia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 ottobre 2018 Inail - Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli Infortuni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sicilia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Sicilia. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Sicilia Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 giugno 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Ivano Bosi, Direzione QHSE Gruppo Marazzato. Alessandria, 08/07/15. Associazione Piccole e Medie industrie delle Provincie di Novara, VCO e Vercelli

Ivano Bosi, Direzione QHSE Gruppo Marazzato. Alessandria, 08/07/15. Associazione Piccole e Medie industrie delle Provincie di Novara, VCO e Vercelli La nuova classificazione dei rifiuti e i nuovi criteri alla luce della legge 116/2014, del Regolamento 1354/14 e della Decisione 955/14 Il punto di vista dello smaltitore Ivano Bosi, Direzione QHSE Gruppo

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Piemonte. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Piemonte. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Piemonte Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 settembre 2018 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Piemonte. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Piemonte. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Piemonte Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 settembre 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Comune di Calenzano- Imprese registrate e attive, unità locali attive per sezione di attività economica, al

Comune di Calenzano- Imprese registrate e attive, unità locali attive per sezione di attività economica, al di Calenzano- e, unità locali per sezione di attività economica, al 31.12.2014 UNITA' LOCALI ATTIVE IMPRESE Registrate Attive AGRICOLTURA INDUSTRIA ALTRE ATTIVITA' NON CLASSIFICATE TOTALE 2301 1930 81

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Toscana Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Toscana Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 ottobre 2016 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Toscana Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 dicembre 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Toscana Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 maggio 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Toscana Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 luglio 2017 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Toscana. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Toscana Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 ottobre 2018 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce di

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Emilia-Romagna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 gennaio 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Emilia-Romagna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 dicembre 2018 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Emilia-Romagna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 aprile 2019 Nota metodologica Nelle tabelle mensili le totalizzazioni delle denunce

Dettagli

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. II trimestre

Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese. II trimestre Avviamenti e cessazioni in provincia di Varese Anno 2012 II trimestre Aggiornamento novembre 2012 Attenzione Sono state registrate delle anomalie nella base dati delle comunicazioni obbligatorie, dovute

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità degli infortuni con esito mortale

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Veneto. Analisi della numerosità degli infortuni con esito mortale Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Veneto Analisi della numerosità degli infortuni con esito mortale Dati rilevati al 31 maggio 2018 Inail - Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli

Dettagli

Totale imprese (*) per settori di attività economica (Quota % dei singoli settori sul totale)

Totale imprese (*) per settori di attività economica (Quota % dei singoli settori sul totale) imprese (*) per settori di attività economica (Quota % dei singoli settori sul totale) ALLOGGIO E RISTORAZIONE; 1.411; 5,90% ALTRE IMPRESE; 805; 3,37% SERVIZI; 4.229; 17,68% AGRICOLTURA; 6.396; 26,74%

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Emilia-Romagna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 novembre 2016 Inail - Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli Infortuni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Emilia-Romagna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 30 settembre 2018 Inail - Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli Infortuni

Dettagli

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni

Tabelle regionali con cadenza mensile. Regione Emilia-Romagna. Analisi della numerosità degli infortuni Tabelle regionali con cadenza mensile Regione Emilia-Romagna Analisi della numerosità degli infortuni Dati rilevati al 31 ottobre 2018 Inail - Istituto Nazionale per l'assicurazione contro gli Infortuni

Dettagli

Prevenzione, Riciclaggio e Recupero dei rifiuti speciali: lo stato dell arte in Italia. Rosanna Laraia ISPRA

Prevenzione, Riciclaggio e Recupero dei rifiuti speciali: lo stato dell arte in Italia. Rosanna Laraia ISPRA Prevenzione, Riciclaggio e Recupero dei rifiuti speciali: lo stato dell arte in Italia Rosanna Laraia ISPRA Produzione RS totale UE 15, anno 2012 Paese/Raggruppament o Totale (t) Pericolosi (t) Non Pericolosi

Dettagli

Iscritti nelle liste di Mobilità al 31/12/2011

Iscritti nelle liste di Mobilità al 31/12/2011 Iscritti nelle liste di mobilità al 31/12/2011 per genere e tipologia di iscrizione- PROVINCIA DI TERNI Mobilità L.223/91 463 117 580 28,6 Mobilità L.236/93 879 566 1.445 71,4 Totale 1.342 683 2.025 100,0

Dettagli

LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI

LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN ABRUZZO ANNO 2014 PESCARA, 9 FEBBRAIO 2017 0. PREMESSA L Arta Abruzzo cura la raccolta e l organizzazione dei dati di produzione dei rifiuti. Questa attività è svolta

Dettagli

CARTA, EDITORIA, STAMPA e TRASFORMAZIONE: analisi della filiera

CARTA, EDITORIA, STAMPA e TRASFORMAZIONE: analisi della filiera CARTA, EDITORIA, STAMPA e TRASFORMAZIONE: analisi della filiera Incontro con i media e gli operatori del settore, per la presentazione della prima indagine economica Milano, martedì 6 febbraio 2007 ore

Dettagli

IL RECUPERO DEI GESSI NEI RIPRISTINI AMBIENTALI ASPETTI NORMATIVI

IL RECUPERO DEI GESSI NEI RIPRISTINI AMBIENTALI ASPETTI NORMATIVI IL RECUPERO DEI GESSI NEI RIPRISTINI AMBIENTALI ASPETTI NORMATIVI Gavorrano, 23 maggio 2017 Ing. Daniele Martelloni Che cos è un rifiuto? qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia

Dettagli

Numero Imprese del Ramo INDUSTRIE MANIFATTURIERE per Sezione e Divisione di attività

Numero Imprese del Ramo INDUSTRIE MANIFATTURIERE per Sezione e Divisione di attività Industrie alimentari e delle bevande Produzione, lavorazione e conservazione di carne e di prodotti a base di carne 1 Lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi 2 Produzione di oli e grassi vegetali

Dettagli

LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI

LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI SPECIALI IN ABRUZZO ANNO 2015 PESCARA, 22 GIUGNO 2017 0. PREMESSA L Arta Abruzzo cura la raccolta e l organizzazione dei dati di produzione dei rifiuti. Questa attività è svolta

Dettagli