Corso ESR. Educatore per lo Sviluppo del Rugby. Corso ESR S.S
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1 Educatore per lo Sviluppo del Rugby Corso ESR
2 OBIETTIVI del Corso Dare CONOSCENZE e STRUMENTI OPERATIVI ai tecnici/educatori che operano con PRINCIPIANTI con particolare attenzione all'ambito SCOLASTICO al fine di favorire il processo di RECLUTAMENTO e FIDELIZZAZIONE tra l attività della scuola e il Club di riferimento facilitando la percezione del CLUB di Rugby quale ulteriore AGENZIA FORMATIVA da parte delle Famiglie, della Scuola, delle Istituzioni garantendo il più possibile la SICUREZZA della proposta. Corso ESR
3 CONOSCENZE* dell'esr I principi del PROGETTO SVILUPPO FIR I PRINCIPI e le REGOLE fondamentali del gioco/sport di Rugby come strumento formativo/educativo I PRINCIPI EDUCATIVI dell'allenamento del bambino/ragazzo Le CARATTERISTICHE specifiche dei diversi ambiti di Promozione e Sviluppo * Apprendimento di nozioni e di consapevolezza CONOSCENZA = SAPERE Coso ESR SS
4 COMPETENZE** dell'esr Le modalità attuative del PROGETTO SVILUPPO FIR La gestione di un ciclo di incontri in palestra e in altri ambiti svolte in SICUREZZA e con il pieno COINVOLGIMENTO dei bambini e delle bambine ** Capacità di orientarsi in un determinato campo, traducendo le conoscenze in proposte pratiche COMPETENZA = SAPER FARE Corso ESR
5 ARTICOLAZIONE e INDICE degli argomenti MODULO 2 ACCOGLIENZA e FIDELIZZAZIONE 1. L'ACCOGLIENZA e la FIDELIZZAZIONE al Club dei nuovi praticanti e delle loro FAMIGLIE 2. La STRATEGIA di Promozione e Sviluppo del Club Corso ESR
6 2.1 L'ACCOGLIENZA e la FIDELIZZAZIONE (FOCUS SUI BISOGNI DELLA PERSONA) " Gli SPAZI e i TEMPI dedicati all'accoglienza (ad es. Infopoint, Club House, segreteria, ) " Le PERSONE dedicate all'accoglienza formate in modo specifico al fine di: fornire informazioni dare attenzione trasmettere valori e obiettivi del Club coinvolgere le famiglie " La FIDELIZZAZIONE
7 2.1.3 L'ACCOGLIENZA e la FIDELIZZAZIONE La FIDELIZZAZIONE fonte WIKIPEDIA La fidelizzazione è l'insieme delle azioni di marketing volte al mantenimento della clientela già esistente e si realizza principalmente attraverso una serie di strategie volte a creare il più elevato grado di soddisfazione del cliente
8 Cosa ricercano i giovani giocatori (fanciulli e adolescenti) nel Rugby? Cosa ricercano le famiglie nell ambiente del Rugby?
9 Come possono i Club affrontare queste esigenze? S.S.
10 FONDAMENTALE Mai dire ai miei tempi... capire ed adeguarsi a gestire nuove esigenze S.S.
11 S.S.
12 S.S.
13 S.S.
14 S.S.
15 Perché si sceglie lo SPORT - Ricerca di affiliazione (relazioni interpersonali) - Eccellenza (migliorare nelle abilità) - Lo stress (attività eccitanti) - Il successo (l approvazione esterna) - Il divertimento (piacere interiore) ALDRAM e WOOD (1976) - HARTER (1978)
16 PERCHE SI ABBANDONA LO SPORT - Mancanza (DROP di percezione OUT) di miglioramento delle proprie competenze - Mancanza di tempo / conciliare lo studio - Problematiche di rapporto con l allenatore - Calo di divertimento - aumento dello stress Cei
17 COSA ALTRO AIUTA LA PERSEVERANZA NELLO SPORT - Il supporto ed il clima familiare - Il clima motivazionale nella struttura sportiva Horn
18 LA MOTIVAZIONE Teoria degli orientamenti motivazionali - Orientamento al risultato/sè - Orientamento al compito La predominanza nei giovani dell uno o dell altro dipende dall influenza dell ambiente (sportivo e familiare) Cei
19 ORIENTAMENTO AL COMPITO Altre ricerche dimostrano come gli atleti orientati maggiormente al compito e meno al risultato/sè riescono ad ottenere livelli di percezione dell attività sportiva come divertente e livelli di interesse nello sport notevolmente maggiori (Duda, Nicholls 1992)
20 LA MOTIVAZIONE il feedback Varie ricerche danno in particolare ai feedback degli allenatori il RUOLO PRIMARIO d influenza sulla percezione della propria abilità e prestazione sportiva in particolar modo nell adolescenza. (Weiss, Chaumenton 1992)
21 L ALLENATORE L allenatore è quindi un fattore chiave per un esperienza sportiva-educativa longeva CONSAPEVOLEZZA Del proprio ruolo educativo Del clima motivazionale che contribuisce a creare Dei propri comportamenti
22 I GENITORI Influenzano in maniera determinante nei propri figli: - L orientamento motivazionale - La percezione di competenza - Lo stato emozionale - Il divertimento Gould
23 IL CONTESTO SPORTIVO Inteso come l ambito in cui viene svolta l attività sportiva. Il contesto è determinato (oltre che dagli allenatori e genitori) dai dirigenti, dagli accompagnatori, dal personale di varia natura, volontario e non, dalla struttura delle competizioni ufficiali, dal clima che si vive sui campi. Il contesto sportivo influisce naturalmente anch esso sul clima motivazionale dei bambini e dei ragazzi.
24 IL CONTESTO SPORTIVO Contesto orientato al risultato/sè: accento posto solo sul raggiungimento di vittorie, si valorizzano solo gli atleti migliori e che raggiungono risultati, è preponderante il rimprovero in presenza di sconfitte ed errori. Bortoli - Robazza 2004
25 IL CONTESTO SPORTIVO Contesto orientato al compito: accento sullo sviluppo delle competenze, si valorizza ogni atleta, si riconosce l impegno e non solo il risultato, si sottolineano i progressi anche nelle sconfitte, si enfatizza la cooperazione e collaborazione con i compagni. Bortoli - Robazza 2004
26 COSA FARE COME CLUB Ad ogni livello dovremmo impegnarci per orientare il contesto allo sviluppo delle competenze al fine di: - Diminuire il rischio di drop-out - Prevenire rischi di precoce specializzazione - Incentivare il divertimento - Aumentare la qualità del movimento di base
27 COSA FARE COME CLUB Stabilire e condividere tra società, staff tecnico e genitori la MISSION societaria - MISSION = LA RAGIONE DI ESISTENZA - Perché esisto come club
28 COSA FARE COME CLUB Stabilire e condividere tra società, staff tecnico e genitori i VALORI su cui si basa la mission - VALORI = I PRINCIPI DI RIFERIMENTO - Come agisco nel quotidiano
29 COSA FARE COME CLUB Stabilire e condividere tra società, staff tecnico e genitori la VISION verso cui tendere - VISION = COSA VORREI DIVENIRE - QUANDO e con che tempi realizzo la mia progettualità
30 CONDIVISIONE
31 PLANNING
32 2.2 La STRATEGIA di Promozione e Sviluppo del Club " ANALISI del Club in relazione al reclutamento, all'accoglienza e alla fidelizzazione " OBIETTIVI del Club in relazione al reclutamento, all'accoglienza e alla fidelizzazione " AZIONI nei DIVERSI AMBITI di Promozione e Sviluppo " VALUTAZIONE e RIPROGRAMMAZIONE
33 2.2.1 ANALISI del Club in relazione all'accoglienza, al reclutamento e alla fidelizzazione " Numero di tesserati PRATICANTI per categoria, per anno " Numero di SQUADRE che svolgono attività di competizione per categoria, per fasce di competenza " ORGANIZZAZIONE dello STAFF e della LOGISTICA del Club, dei settori (Rugby di Base, Juniores, Seniores), delle " COMPETENZE categorie degli Educatori, dei Dirigenti, dei Giocatori e delle Giocatrici " ACCOGLIENZA e FIDELIZZAZIONE
34 2.2.2 OBIETTIVI del Club in relazione all'accoglienza, al reclutamento e alla fidelizzazione Incremento QUALITATIVO di: - ORGANIZZAZIONE - COMPETENZE - ACCOGLIENZA FIDELIZZAZIONE Incremento QUANTITATIVO di: - Tesserati PRATICANTI - SQUADRE - EDUCATORI - DIRIGENTI
35 2.2.3 I DIVERSI AMBITI di Promozione e Sviluppo " Il CLUB attraverso varie iniziative di coinvolgimento,condivisione, accoglienza e interazione con il territorio Scuola d'infanzia " La Scuola " I Centri Estivi " Il Doposcuola Servizio alle famiglie offerto dal Club Intervento presso iniziative esterne " Il Circuito NOI (Nuovi Oratori Italiani) " Manifestazioni varie in luoghi pubblici " L'attività FIR (raggruppamenti, tornei, feste del Rugby) " Attività promozionali di vario genere (punti informativi, Primaria Secondaria di 1 grado Secondaria di 2 grado attività sociali, social network, flash mob)
36 2.2.4 VALUTAZIONE e riprogrammazione Identificare e attribuire un valore alla pertinenza, al processo e all'efficacia delle attività svolte in vista di un miglioramento " Indicatori di EFFICACIA Numero di nuovi affiliati Fidelizzazione dei nuovi affiliati Partecipazione all'attività agonistica " Riprogrammazione
37 ARTICOLAZIONE e INDICE degli argomenti MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA 1. Il mondo della SCUOLA 2. Il RUGBY a Scuola 3. Il COLLEGAMENTO tra la Scuola e il Club Corso ESR
38 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA 4.1 Il mondo della SCUOLA " La normativa " L'organizzazione scolastica " Gli obiettivi della Scuola Corso ESR
39 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA Il mondo della SCUOLA LA NORMATIVA legge 13 luglio 2015, n. 107 La buona Scuola Art per contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l abbandono e la dispersione scolastica Art 1.2 per l apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali Art 1.3 mediante le forme di flessibilità dell autonomia didattica e organizzativa Art 1.5 I docenti dell organico dell autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento Art 1.12 Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa rivedibile annualmente(14) Art 1.22 Nei periodi di sospensione dell'attività didattica, le istituzioni scolastiche e gli enti locali, anche in collaborazione con le famiglie interessate e con le realtà associative del territorio e del terzo settore, possono promuovere, nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, attività educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici Corso ESR
40 Corso ESR MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA Il mondo della SCUOLA L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Maestra - Docente educazione fisica (attività di insegnamento e funzionali alla prestazione, programmazione didattico educativa) Referente di plesso - Coordinatore di materia dipartimento (programmazione dell attività didattica, PTOF) Consiglio di interclasse - Consiglio di classe (programmazione di classe, proposte attività integrative, programmazione attività extrascolastiche) Collegio docenti (personale docente, presieduto dal dirigente scolastico, ha potere deliberante, elabora il PTOF e le programmazioni didattico educative, progetti di sperimentazione) Consiglio di circolo - Consiglio d Istituto (personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il direttore didattico o il preside, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio) Dirigente scolastico (amministra, organizza, dirige e controlla il funzionamento della Scuola)
41 Art 1.7 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA Il mondo della SCUOLA GLI OBIETTIVI DELLA SCUOLA iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari tra i seguenti... potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale apertura pomeridiana delle scuole individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti Corso ESR
42 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA Scuola PRIMARIA 4.2 Il RUGBY a Scuola LO SVILUPPO DEL PROGETTO LA CONTINUITA' (oltre la SENSIBILIZZAZIONE) Scuola SECONDARIA Corso ESR 1. In orario curricolare (pomeridiano) per gruppo classe 2. In orario extracurricolare dove la Scuola dispone di campo o palestra, per gruppo attività 3. In orario curricolare per gruppo attività (complicato) 4. Sul campo con la squadra (2 allenamento) Sensibilizzazione in orario curricolare Gruppo sportivo scolastico in orario extracurricolare (presenza del docente) Laboratorio in orario extracurricolare (docente non indispensabile) Sul campo con la squadra (2 allenamento)
43 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA 4.2 Il RUGBY a Scuola LO SVILUPPO DEL PROGETTO PRESENTAZIONE Scuola PRIMARIA Dirigente scolastico Vice Preside Referente di plesso Maestra/Maestro Scuola SECONDARIA di 1 e 2 grado Dirigente Scolastico Vice Preside Coordinatore di materia Docente Corso ESR
44 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA 4.2 Il RUGBY a Scuola LO SVILUPPO DEL PROGETTO I MOMENTI DI COMPETIZIONE/VERIFICA Scuola PRIMARIA e SECONDARIA Torneo interno alla classe Torneo interno alla Scuola tra le classi Torneo con altre Scuole Attività FIR per nuovi praticanti Campionati Studenteschi Attività federale (con altri Enti o Club) Feste del Rugby Corso ESR
45 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA 4.2 Il RUGBY a Scuola LO SVILUPPO DEL PROGETTO LA FIDELIZZAZIONE degli individui, delle famiglie, delle istituzioni scolastiche far sì che una o più persone facciano abituale ricorso ai SERVIZI offerti da una società sportiva Accoglienza Sicurezza Divertimento / Gioco Apprendimento / Evoluzione Continuità Sviluppo / aumento attività Relazioni con altre realtà/società Salute Coinvolgimento (studente famiglia - scuola ) Corso ESR
46 MODULO 4 Il gioco/sport di Rugby e la SCUOLA 4.3 Il COLLEGAMENTO tra la Scuola e il Club L'accoglienza " La socialità " La competizione " Le attività laboratoriali opzionali " La pausa attiva " Corso ESR
47 Grazie per l attenzione e buon lavoro! Corso ESR
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