Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili"

Transcript

1 Unità Didattica 4: Comunicazione e relazione con persone disabili In questa unità didattica sono indicate alcune modalità di comportamento con persone disabili, in modo da migliorare la conoscenza rispetto alle tematiche della comunicazione e della relazione. 4.1 Alcuni principi generali sulla comunicazione La comunicazione è un elemento essenziale in una relazione di aiuto nei confronti di una persona disabile. Senza comunicazione non è possibile alcun processo sociale: infatti ogni comportamento è comunicazione. Molti elementi possono disturbare la comunicazione e la relazione tra individui. La comunicazione può determinare un processo di cambiamento verso una migliore qualità della vita. La relazione può essere descritta come il prodotto di aspettative, atteggiamenti, livelli di percezione di sé e degli altri (conferma, disconferma, rifiuto..), livello di intimità, di riconoscimento e di interdipendenza. La comunicazione e la relazione possono essere soggette a distorsione, incomprensione, perdita di informazioni: è per questo che si può parlare di perdita di efficacia della comunicazione. La comunicazione può avvenire attraverso il canale verbale (parole) e i suoi attributi (intonazione, volume, velocità, enfasi ), e il canale non verbale (gesti, espressioni facciali,direzione dello sguardo, distanza tra gli interlocutori ) 1

2 4.2 Come comportarsi in modo da migliorare la comunicazione e la relazione con le persone disabili Nell avvicinarsi agli altri spesso utilizziamo atteggiamenti e comportamenti dettati dai nostri pregiudizi e non dal contatto con la persona, che è unica e irripetibile. Tendiamo a fronteggiare la realtà usando facili stereotipi che ci fanno perdere di vista la persona. Questo fenomeno può accadere anche incontrando persone con disabilità, soprattutto a causa di pregiudizi o barriere mentali, o anche a causa di paure personali di fronte alla malattia e alla disabilità. E ovvio che con tali premesse la modalità con cui si entra in relazione può essere distorta. Mantieni la giusta distanza con la persona disabile (nè troppo vicino, nè troppo lontano) Cerca di affrontare, e non evitare, specifici argomenti di conversazione (ad es. legati alla malattia o alla disabilità) Cerca di guardare la persona disabile mentre interagisci con lei Spiega alla persona cosa stai per fare o cosa intendi fare insieme a lei o per lei. 2

3 La relazione di cura e assistenza si svolge non solo attraverso il canale verbale; la maggior parte della comunicazione è mediata dai gesti e dalle espressioni del viso (componente non verbale). Al di là di quanto può essere detto, è molto importante la maniera in cui si comunica. Tra le condizioni base di un operatore per sviluppare una relazione di sostegno si includono: Consapevolezza sulle tue difficoltà e attitudini, che ti mettano in condizione di modificarle o di chiedere aiuto ad altri, se ne hai bisogno Empatia, l abilità di mettersi negli panni degli altri, di sentire le esperienze altrui, di avere un atteggiamento di comprensione Riconoscimento positivo, cioè il vero rispetto e la chiara accettazione dei sentimenti della persona senza un giudizio (positivo o negativo) Coerenza, cioè la capacità dell operatore di sostegno di essere se stesso, di riconoscere le proprie emozioni ed i propri confini. E importante esplorare le barriere mentali ed evitare atteggiamenti che possano bloccare la comunicazione ed un ascolto attivo. La persona che si sente ascoltata e compresa sente che le sue parole e le sue emozioni riconosciute e rispettate. Mentre interagisci con una persona disabile, cerca di evitare i seguenti comportamenti: Fare confronti: se cerchi mentalmente di fare paragoni con situazioni che già che conosci, distogli l attenzione da un vero ascolto Prepararsi mentalmente: se tenti di anticipare la risposta che vuoi dare, perdi la concentrazione rispetto a quanto l altro vuole esprimere Fare filtro e selezionare soltanto alcuni contenuti (piacevoli e positivi o interessanti per te ) Giudicare: etichettare prima di capire il messaggio Dare consigli impedendo all altro di esprimere il proprio punto di vista Cambiare argomento per evitare argomenti per te noiosi o spiacevoli Essere troppo accondiscendenti per far piacere all altro, senza in realtà ascoltare ciò che esprime RICORDA: Per essere un buon operatore devi migliorare: La capacità di ascolto della persona di cui hai cura: l ascolto è la prima strategia per stabilire una buona comunicazione La capacità di non essere influenzati dalle opinioni e dai pregiudizi La capacità di prendere consapevolezza dei propri limiti La capacità di accettare la diversità di ciascun individuo La capacità di essere empatici La capacità di essere coerenti e di avere dei comportamenti affidabili 3

4 Come migliorare l ascolto attivo? Per un ascolto efficace ci sono varie strategie: Rimanere in silenzio finché l altro non abbia finito di parlare chiedere,investigare, chiarire ricordare cosa ti viene detto dall altra persona usare parole adatte a incoraggiare e stimolare la persona chiedere feedback per accertarsi di aver realmente compreso il messaggio tentare di parafrasare la comunicazione dell altra persona assicurare la tua presenza attraverso gesti semplici, come un aiuto nelle attività quotidiane, un reale interesse verso la persona e una cura dei suoi bisogni. Molte interferenze possono esserci in una comunicazione per cause dovute a te stesso, alla persona che assisti o a fattori ambientali (rumore, luce, temperatura...). E pertanto necessario attivarsi per comprendere gli ostacoli e per ridurre tali interferenze. Interferenze provocate da te, dovute a: fatica, preoccupazioni personali, bisogni fisici messaggi non chiari Riconosci il tuo stato e cerca di ridurre i motivi di disagio. Se possibile, cerca di mirare ad ascoltare la persona e di migliorare l attenzione Evita espressioni ambigue e poco chiare, cerca di essere breve e incisivo, assicurati che l altro ti capisca Interferenze dovute alla persona disabile, dovute al fatto che : 4 Non riesce a pronunciare adeguatamente le parole o spesso si lamenta e risulta noiosa Dai modo alla persona di esprimersi, incoraggiandone l uso di tutti i canali di comunicazione Non presumere o anticipare le sue richieste, ma cerca di aiutarla a esprimere i reali bisogni; Fai sempre riferimento ai bisogni della persona, valorizzandone l identità Tenta di comprendere e sottolineare le emozioni sottostanti che la persona tenta di comunicare, falle domande, aiuta la persona ad esprimere le proprie emozioni

5 o è confusa e non sa cosa vuole Interferenze dovute all ambiente: L ambiente è rumoroso, buio, non confortevole.... SUGGERIMENTO: Prima di iniziare le attività di assistenza e cura, prepara e modifica, insieme alla persona disabile, l ambiente, in modo da facilitare la relazione (un giusto livello di illuminazione, un ambiente accogliente.) RICORDA: Per usare metodi efficienti per la comunicazione e la relazione con persone con disabilità, è essenziale seguire poche buone regole: 1. Costruire una relazione di reciproca fiducia; rispetto per la dignità e unicità dell altro 2. Costruire alleanza, che non significa colludere con le richieste degli altri, ma piuttosto adottare un atteggiamento di comprensione dei bisogni; 3. Essere diretti, come antidoto alla iper-protettività (entrare in un contatto sincero e autentico con la persona, affrontando i problemi reali e dando alla persona un modo per organizzare le sue risposte; chiedere prima di aiutare, rispettare il naturale desiderio per l autonomia); 4. Tentare di rispondere alle richieste, tenendo conto delle reali possibilità della persona e dei suoi limiti 5. Informare e spiegare alla persona prima di fare qualsiasi manovra o movimento nei suoi confronti 6. Non trattare la persona come se fosse un bambino 7. Parlare in modo equilibrato (non troppo, non troppo poco) mantenendo una coerenza; fornire la quantità giusta di informazioni secondo gli obiettivi del discorso. 5

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

Questionario di fine modulo Accoglienza

Questionario di fine modulo Accoglienza Questionario di fine modulo Accoglienza Si propongono di seguito n. 18 di domande chiuse con 4 possibili risposte. Solo una risposta è corretta. Le domande sono state divise in 4 sezioni (A, B, C, D).

Dettagli

FARE O ESSERE VOLONTARI?

FARE O ESSERE VOLONTARI? Corso di formazione FARE O ESSERE VOLONTARI? Il volontariato come manifestazione dell essere e dell operare a favore dell altro Caritas Ambrosiana Salone Mons. Bicchierai via San Bernardino 4 20122 Milano

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m

O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE. w w w. o s m v a l u e. c o m O P E N S O U R C E M A N A G E M E N T PILLOLE DI TEST COMPRENSIONE w w w. o s m v a l u e. c o m COMPRENSIONE (RELAZIONI) Qualità generale delle relazioni. Capacità della persona di costruirsi relazioni

Dettagli

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino

Insegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta

Dettagli

GOLDEN GROUP. The Life Living Company

GOLDEN GROUP. The Life Living Company GOLDEN GROUP The Life Living Company Le 5 domande per chiudere una vendita Ti interessano? Allora seguimi con molta attenzione Domanda N.1 In base a quali criteri scegliete un fornitore o un Partner? Domanda

Dettagli

COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010. Antonella Scalognini A.A.2010/2011. www.mastercounselingurb.it

COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010. Antonella Scalognini A.A.2010/2011. www.mastercounselingurb.it COLLOQUIO EFFICACE URBINO 3-12-2010 Tipologie di rispecchiamento Il rispecchiamento può avvenire: -a livello non verbale, quando si riproducono la posizione, i gesti, i movimenti, la respirazione, l espressione

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE

L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica

Dettagli

COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE.

COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE. COACHING & COUNSELING, IDENTITA E DIFFERENZE. A cura di: Domenico Nigro. Direttore didattico e trainer della Scuola IN Counseling. Consulente aziendale. Life e Business Coach. INDICE Cap.1: Coaching &

Dettagli

LE COMPETENZE ESSENZIALI PER IL RUOLO DI COUNSELOR

LE COMPETENZE ESSENZIALI PER IL RUOLO DI COUNSELOR 1 LE COMPETENZE ESSENZIALI PER IL RUOLO DI COUNSELOR 2 LE COMPETENZE ESSENZIALI PER IL RUOLO DI COUNSELOR conoscere 1) CONOSCENZA DEL CAMPO DI APPLICAZIONE 2) CONOSCENZA DELL'ANALISI TRANSAZIONALE 3) CONTRATTUALITAʼ

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO

METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO Corso Nordic Walking Torino 04-10-2014 METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO CANALI DELLA COMUNICAZIONE METODI DI INSEGNAMENTO STILI DI INSEGNAMENTO ORGANIZZARE UNA SEDUTA I CANALI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA METODO DI STUDIO Quotidianamente gli insegnanti operano per fornire ai propri studenti strumenti e strategie per acquisire un efficace metodo di studio al fine di aiutarli

Dettagli

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it

La mia autostima. Edizioni Erickson. Deborah Plummer. Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Edizioni Erickson La mia autostima Dario Ianes Centro Studi Erickson Università di Bolzano www.darioianes.it Deborah Plummer Introduzione L immaginazione come strumento per il cambiamento Imagework: un

Dettagli

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA

CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA CONSIGLI PER POTENZIARE L APPRENDIMENTO DELLA LINGUA Possiamo descrivere le strategie di apprendimento di una lingua straniera come traguardi che uno studente si pone per misurare i progressi nell apprendimento

Dettagli

Accorgimenti per negoziare con efficacia

Accorgimenti per negoziare con efficacia Accorgimenti per negoziare con efficacia Enrica Poltronieri Novembre 2009 NEGOZIAZIONE = PROCESSO INTERATTIVO IN CUI DUE ATTORI PORTATORI DI INTERESSI DIVERSI PERVENGONO, ATTRAVERSO UN AZIONE CONGIUNTA,

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio

Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Assessorato all Educazione Servizi all infanzia Comune di Firenze - Servizi all infanzia Una collaborazione fra istituzioni per prevenire il disagio Giovanna Malavolti Coordinamento pedagogico Servizi

Dettagli

L uso e il significato delle regole (gruppo A)

L uso e il significato delle regole (gruppo A) L uso e il significato delle regole (gruppo A) Regole organizzative: devono essere rispettare per far sì che la struttura possa funzionare e che si possa vivere in un contesto di rispetto reciproco; Regole

Dettagli

L'esame orale per il livello C1

L'esame orale per il livello C1 L'esame orale per il livello C1 In cosa consiste l esame? E' una prova orale durante la quale dovete esprimervi nella lingua dell esame: - in una situazione informale della vita universitaria in cui dovete

Dettagli

Corso Respiro Libero Diario di Viaggio

Corso Respiro Libero Diario di Viaggio Corso Respiro Libero Diario di Viaggio INDICE Il tuo diario di viaggio... 3 Come compilare il Diario... 5 Definisci il tuo obiettivo... 6 Autovalutazione giorno 1... 7 Autovalutazione giorno 7... 15 Autovalutazione

Dettagli

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone

I 12 principi della. Leadership Efficace in salone I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI

CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI CORSO DI FORMAZIONE PER GENITORI I I figli crescono Primo incontro 25.11.06 La scuola superiore: l adolescente l tra scuola e famiglia Secondo incontro17.02.07 La relazione tra genitori e figli adolescenti:

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza

ALL. A Competenze chiave di cittadinanza ALL. A Competenze chiave di cittadinanza Cosa sono Dove se ne parla Riferimenti europei L intreccio Nel dettaglio A cosa servono Cosa contrastare Come si acquisiscono Le competenze chiave di cittadinanza

Dettagli

VENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE. ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine

VENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE. ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine VENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine Argomenti del corso 15 maggio 2015 1 parte - Teorica Definizione di autismo Cause Conseguenze 2

Dettagli

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe

GIANLUIGI BALLARANI. I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe GIANLUIGI BALLARANI I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli Esami Come Vorrebbe Individuarli e correggerli 1 di 6 Autore di Esami No Problem 1 Titolo I 10 Errori di Chi Non Riesce a Rendere Negli

Dettagli

Da dove nasce l idea dei video

Da dove nasce l idea dei video Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi

Dettagli

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO?

I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? I MOMENTI DI CURA: SOLO SODDISFAZIONE DI BISOGNI DI ACCUDIMENTO FISICO? Il Lavoro di cura fisica e psichica necessaria al benessere e alla crescita del bambino è parte integrante del Progetto Educativo

Dettagli

[moduli operativi di formazione] Ascolto attivo. Tecniche e suggerimenti per migliorare la propria comunicazione con gli altri.

[moduli operativi di formazione] Ascolto attivo. Tecniche e suggerimenti per migliorare la propria comunicazione con gli altri. [moduli operativi di formazione] Ascolto attivo Tecniche e suggerimenti per migliorare la propria comunicazione con gli altri. ASCOLTO ATTIVO Ogni giorno, passiamo il 49% del nostro tempo ascoltando. Ascoltiamo

Dettagli

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA

COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA COMUNICAZIONE E ASCOLTO NELLA COPPIA Comunicare vuol dire scambiare informazioni legate a fatti o ad emozioni personali con un'altra persona. La vera comunicazione avviene quando uno riceve il messaggio

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO

SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO SCHEDA INFORMATIVA PER LA CONTINUITA SCUOLA DELL INFANZIA/PRIMARIA ISTITUTO COMPRENSIVO DI PROVAGLIO D ISEO ANNO SCOLASTICO COGNOME-NOME DATA DI NASCITA SCUOLA DI PROVENIENZA SEZIONE INSEGNANTI FREQUENZA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA PROGRAMMAZIONE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA COMPETENZA 1 IMPARARE AD IMPARARE Abilità/ Capacità Organizzare il proprio lavoro autonomamente - Rispettare le consegne - Mettere in atto strategie appropriate

Dettagli

Scuola dell Infanzia San Francesco

Scuola dell Infanzia San Francesco Scuola dell Infanzia San Francesco 1 PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA L obiettivo del progetto è di rendere piacevole l ingresso o il ritorno a scuola dei bambini, superare quindi serenamente la paura della

Dettagli

IL PERCORSO DI COACHING

IL PERCORSO DI COACHING IL PERCORSO DI COACHING UNA RISORSA PER IL CAMBIAMENTO PROFESSIONALE E IL POTENZIAMENTO PERSONALE Non c èc nulla che spaventi di più l uomo che prendere coscienza dell immensit immensità di cosa è capace

Dettagli

QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012

QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012 QUADRO AC DI COMPETENZE Versione riveduta Giugno 2012 Competenze di coaching per Tutti i Coach 1. Rispettare le linee guida etiche, legali e professionali 2. Stabilire il contratto di coaching e gli obiettivi

Dettagli

POLO EDUCATIVO CITTADINO Analisi degli ostacoli AREA RELAZIONE (problem setting)

POLO EDUCATIVO CITTADINO Analisi degli ostacoli AREA RELAZIONE (problem setting) POLO EDUCATIVO CITTADINO Analisi degli ostacoli AREA RELAZIONE (problem setting) 1 Quali sono le dimensioni rilevanti di questo ostacolo: LA RELAZIONE EDUCATIVA è SALTATA? 1. Unico preside con molti insegnanti

Dettagli

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA

IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA IDEE PER LO STUDIO DELLA MATEMATICA A cura del 1 LA MATEMATICA: perché studiarla??? La matematica non è una disciplina fine a se stessa poichè fornisce strumenti importanti e utili in molti settori della

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

La comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta

La comunicazione interpersonale. Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta La comunicazione interpersonale Dr. Savio Stocco, psicologo e psicoterapeuta Comunicazione interpersonale Quella che avviene tra due persone o all interno di un gruppo definito. E immediata e prevede la

Dettagli

Vuoi vendere camere su internet?

Vuoi vendere camere su internet? vendere camere oggi vendere camere su internet Marco Vuoi vendere camere su internet? edita.it > vendere camere ü Definire obiettivi chiari ü Ottenere azioni concrete ü Gestire le richieste che arrivano

Dettagli

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento

Premessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei

Dettagli

CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO

CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO CONSIGLI PRATICI PER I FAMILIARI DEL PAZIENTE AFASICO Gentile Utente, o questa guida intende fornirle alcune informazioni e consigli sull AFASIA, un disturbo che limita il linguaggio. Nel nostro Ospedale

Dettagli

COMUNICARE EFFICACEMENTE

COMUNICARE EFFICACEMENTE CORSO MANAGER DIDATTICI COMUNICARE EFFICACEMENTE A cura di: Franco Tartaglia COMUNICAZIONE TRASMISSIONE TRA DUE O PIÙ PERSONE DI : IDEE/OPINIONI MESSAGGI FATTI SENTIMENTI COMANDI RICHIESTE PROPOSTE PRESENTAZIONI

Dettagli

Quida Esame Plida A2:

Quida Esame Plida A2: Quida Esame Plida A2: Il livello A2 ti garantisce un autonomia in situazioni comunicative elementari: a questo livello, sei in grado di dare e ricevere informazioni relative a te stesso, al luogo in cui

Dettagli

LINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE. Obiettivi

LINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE. Obiettivi LINGUE STRANIERE: INGLESE e FRANCESE Obiettivi Ascoltare Parlare Leggere 1. individuare gli elementi essenziali della situazione; 2. individuare le intenzioni comunicative; 3. capire il significato globale

Dettagli

Le funzioni educative del consultorio familiare

Le funzioni educative del consultorio familiare Le funzioni educative del consultorio familiare Consultori familiari Legge quadro n. 405/1975: ai consultori è affidata la funzione di aiutare la famiglia ad affrontare nel modo migliore i propri stadi

Dettagli

La Leadership efficace

La Leadership efficace La Leadership efficace 1 La Leadership: definizione e principi 3 2 Le pre-condizioni della Leadership 3 3 Le qualità del Leader 4 3.1 Comunicazione... 4 3.1.1 Visione... 4 3.1.2 Relazione... 4 pagina 2

Dettagli

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi

Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014. Dott.ssa Francesca Alfonsi Azienda Ospedaliera San Giovanni Addolorata Roma, 16 Maggio 2014 Dott.ssa Francesca Alfonsi La donazione di organi da vivente permette di donare un rene e parte di fegato. Secondo la legge il donatore

Dettagli

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente).

QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO. La valutazione dovrà essere espressa in scala da 1 (per niente) a 5 (pienamente). QUESTIONARIO DI EFFICACIA DELL INCONTRO Gentile genitore, le sottoponiamo il presente questionario anonimo al termine dell incontro a cui ha partecipato. La valutazione da lei espressa ci aiuterà a capire

Dettagli

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL

20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL 20 GENNAIO 2011 SCHEMA DELLA RELAZIONE DEL DOTT. ANDREA TOSI Chi sono i miei interlocutori Quale è il mio ruolo Quale situazione devo affrontare Quale richiesta mi viene effettuata Cosa faccio io di fronte

Dettagli

Mirada e Cabeceo sono semplici gesti d'intesa che l'uomo o la donna fanno per invitare l altro a ballare.

Mirada e Cabeceo sono semplici gesti d'intesa che l'uomo o la donna fanno per invitare l altro a ballare. 05/06/2015 IL GALATEO DEL TANGO Mirada y Cabeceo Mirada e Cabeceo sono semplici gesti d'intesa che l'uomo o la donna fanno per invitare l altro a ballare. Nel tango il desiderio di ballare con un altra

Dettagli

Professional Coaching:

Professional Coaching: Professional Coaching: un supporto alla crescita della Persona per lo sviluppo di Imprese, Imprenditori e Professionisti 22 Novembre 2011 - ItaliaProfessioni - Unione Confcommercio Milano 1 IL COACHING

Dettagli

La lezione frontale. Tortona 04/04/2012. Organizzare un corso di formazione nell ASL AL - M. Crotti. La lezione frontale

La lezione frontale. Tortona 04/04/2012. Organizzare un corso di formazione nell ASL AL - M. Crotti. La lezione frontale Tortona 04/04/2012 1 I principali obiettivi didattici: 1. Conoscenza di: nozioni e procedure concetti 2. Capacità: operative-manuali intellettuali, di risolvere problemi intellettuali, di risolvere problemi

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO

AUTOREGOLAZIONE PER IL COMPITO B5 queste schede ti aiuteranno a scoprire quanto sia utile autointerrogarsi e autovalutarsi potrai renderti conto di quanto sia utile porsi domande per verificare la propria preparazione se ti eserciterai

Dettagli

Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado. NUCLEI TEMATICI CONOSCENZE ABILITA Listening

Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado. NUCLEI TEMATICI CONOSCENZE ABILITA Listening INGLESE Classe Prima Scuola Secondaria di Primo Grado NUCLEI TEMATICI CONOSCENZE ABILITA Listening (Ricezione orale) Conoscere pronuncia e intonazione di espressioni e sequenze linguistiche Ascoltare e

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014

CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 CIRCOLO DIDATTICO DI SAN MARINO Anno Scolastico 2013/2014 RICERCA-AZIONE Insegnare per competenze: Lo sviluppo dei processi cognitivi Scuola Elementare Fiorentino DESCRIZIONE DELL ESPERIENZA Docente: Rosa

Dettagli

. Numeri. .Raggruppa menti per 5,10,50,100. . Simboli numerici. . Contatore analogico. . Il posto dei numeri

. Numeri. .Raggruppa menti per 5,10,50,100. . Simboli numerici. . Contatore analogico. . Il posto dei numeri IL NUMERO IL NUMERO CLASSE: 1 a PROGRAMMAZIONE DI MATEMATICA A.S. 2012/2013 Resa disponibile dall insegnante : Mariarosa Fornasier Nucleo fondante Competenze Abilità Contenuti Usare il numero in modo consapevole

Dettagli

LE STRATEGIE DI COPING

LE STRATEGIE DI COPING Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Associazione AMA BERGAMO Metodologia dell auto mutuo aiuto Come funziona un gruppo Risorse e difficoltà Dr.ssa Bruna Allievi Treviglio 28 marzo 2015 I GRUPPI DI AUTO MUTUO AIUTO Obiettivi 1. Sviluppo di

Dettagli

COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE è LA MODALITA ATTRAVERSO la quale GLI ESSERI UMANI ENTRANO IN RELAZIONE E SI

COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE è LA MODALITA ATTRAVERSO la quale GLI ESSERI UMANI ENTRANO IN RELAZIONE E SI COMUNICAZIONE:IL FILO CHE CI COLLEGA AL MONDO LA COMUNICAZIONE è LA MODALITA ATTRAVERSO la quale GLI ESSERI UMANI ENTRANO IN RELAZIONE E SI INFLUENZANO La comunicazione è una abilità fondamentale nella

Dettagli

COSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni.

COSA SA FARE COSA IMPARA A FARE VERSO QUALI COMPETENZE. 1) gestisce in modo consapevole il proprio IO, adeguandosi alle diverse situazioni. COMPITO AUTENTICO : IO IMPARO...CHE ME LA CAVO Orientamento nel proprio quartiere in bicicletta o motorino CLASSE TERZA MEDIA tutte le sezioni INSEGNANTI :di SCIENZE MOTORIE, EDUCAZIONE CIVICA, TECNOLOGIA.

Dettagli

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi.

centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. centro servizi per la famiglia Mediazione Familiare e Laboratori Espressivi. PERCHÈ LA MEDIAZIONE FAMILIARE Nella storia della coppia la separazione, anche se non prevista, qualche volta è inevitabile.

Dettagli

INTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa.

INTRODUZIONE. abilità specifiche, Per imparare ad affrontare le situazioni di conflitto nell attività lavorativa. Sessione Gestione dei Conflitti Introduzione INTRODUZIONE Il presente modulo formativo ha lo scopo di aiutare il manager a saper identificare le cause che sono alla base dei conflitti in ambito lavorativo

Dettagli

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro?

Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Tra il dire e l educare c è di mezzo il web. Come può la comunicazione educare alla cultura dell incontro? Marco Deriu docente di Teoria e tecnica delle comunicazioni di massa, Università Cattolica per

Dettagli

Assistenza sanitaria a misura di bambino - Bambini e giovani: diteci cosa ne pensate!

Assistenza sanitaria a misura di bambino - Bambini e giovani: diteci cosa ne pensate! Assistenza sanitaria a misura di bambino - Bambini e giovani: diteci cosa ne pensate! Il Consiglio d'europa è un'organizzazione internazionale con 47 paesi membri. La sua attività coinvolge 150 milioni

Dettagli

Il corso di italiano on-line: presentazione

Il corso di italiano on-line: presentazione Il corso di italiano on-line: presentazione Indice Perché un corso di lingua on-line 1. I corsi di lingua italiana ICoNLingua 2. Come è organizzato il corso 2.1. Struttura generale del corso 2.2. Tempistica

Dettagli

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI

CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI CORSO VENDITE LIVELLO BASE ESERCIZIO PER L ACQUISIZIONE DEI DATI 1. Vai a visitare un cliente ma non lo chiudi nonostante tu gli abbia fatto una buona offerta. Che cosa fai? Ti consideri causa e guardi

Dettagli

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE

SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Nome........ Classe. SEMPLICI INDICAZIONI PER CAPIRE MEGLIO LA REALTÀ AZIENDALE Perché perché Ci sono tanti buoni motivi per impegnarsi nello stage? Individua 3 buoni motivi per cui ritieni che valga la

Dettagli

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa

Accettazione della malattia diabetica e la famiglia. Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Accettazione della malattia diabetica e la famiglia Dott.ssa Annalisa Tintori Psicologa Malattia cronica Condizione patologica che dura tutta la vita Medico deviazione da una norma biologica. Oggettività

Dettagli

La leadership sanitaria:

La leadership sanitaria: La leadership sanitaria: una nuova dimensione per le professioni sanitarie Dott. Alessandro Rovetta Leadership SAPER CREARE UN MONDO AL QUALE LE PERSONE DESIDERINO APPARTENERE 1 Perchè servono professionisti

Dettagli

Russian for Tourism. GUIDA all utilizzo dello SPAZIO PERSONALE DI RETOUR

Russian for Tourism. GUIDA all utilizzo dello SPAZIO PERSONALE DI RETOUR GUIDA all utilizzo dello SPAZIO PERSONALE DI RETOUR Prima di iniziare ad usare lo Spazio Personale: Controlla che il tuo computer abbia la versione aggiornata di Adobe Flash Player system plug-in. In caso

Dettagli

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15

PROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende

Dettagli

Servizi per i meeting. I servizi indispensabili per realizzare un meeting di eccellenza

Servizi per i meeting. I servizi indispensabili per realizzare un meeting di eccellenza Servizi per i meeting I servizi indispensabili per realizzare un meeting di eccellenza Organizzare un meeting è un attività impegnativa e spesso stressante, ma se vieni all Antico Benessere vogliamo coccolarti

Dettagli

CHI SEI TU? CHI SONO IO?

CHI SEI TU? CHI SONO IO? L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti

Ufficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere

Dettagli

è lo spazio che intercorre tra gli obiettivi degli interessati che hanno la volontà di

è lo spazio che intercorre tra gli obiettivi degli interessati che hanno la volontà di Sessione La negoziazione Introduzione INTRODUZIONE Il presente modulo formativo ha lo scopo di aiutare il manager a riesaminare le dinamiche interpersonali e le tecniche che caratterizzano una negoziazione

Dettagli

Il SELF MARKETING Il marketing di se stessi

Il SELF MARKETING Il marketing di se stessi Il marketing di se stessi I concetti di base del marketing vengono rielaborati per essere poi applicati al "prodotto persona Fare self marketing significa essenzialmente progettarsi, migliorarsi, proporsi

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI Allegato 4 - Manerbio META EDUCATIVA: autonomia in ambito scolastico (classe 4/5 scuola primaria) DIMENSIONI CRITERI INDICATORI GESTIONALE OPERATIVA Uso degli strumenti Conoscere gli strumenti necessari

Dettagli

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO

PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo

Dettagli

Benessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni

Benessere Organizzativo Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni Pagina 1 di 6 Interventi di promozione della salute e del benessere psicofisico nelle organizzazioni Proposto nel 1981, il termine benessere sul luogo di lavoro indica non solo l assenza di malattia o

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

ONLINE REPUTATION GUIDE

ONLINE REPUTATION GUIDE ONLINE REPUTATION GUIDE Consigli per gestire la Web Reputation La Web Reputation può influenzare la crescita o il declino di un'azienda. Cosa stanno dicendo i tuoi clienti circa il tuo business, prodotto

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

Guida per i nuotatori

Guida per i nuotatori Guida per i nuotatori Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L autore è il solo responsabile di questa pubblicazione e la Commissione declina ogni responsabilità sull

Dettagli

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE

QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE QUESTIONARIO DI AUTOOSSERVAZIONE PROFESSIONALE I FATTORI CHE ACCRESCONO L EFFICACIA DELL INSEGNAMENTO LE COMPETENZE DIDATTICHE Contrassegna con una X la casella prescelta per ogni indicatore L insegnante

Dettagli

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14

QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 QUESTIONARI INCLUSIONE ANNO SCOLASTICO 2013/14 Questionari per: - docenti dell istituto - alunni classi terze secondaria - genitori classi terze secondaria Composti da tre punti di analisi con 8 domande

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

MOTIVAZIONE DEL SOCCORRITORE

MOTIVAZIONE DEL SOCCORRITORE Lunedì 17 Febbraio 2014 Misericordia nel Comune di Lari Corso di Formazione di livello Base e Avanzato ASPETTI RELAZIONALI NELL APPROCCIO AL PAZIENTE RELATORE Benedetto Deri, F.M.R.T. Misericordia nel

Dettagli

Assessorato alla Salute ed Equità Sociale. Grafica di: Francesca Teot - Comune di Udine

Assessorato alla Salute ed Equità Sociale. Grafica di: Francesca Teot - Comune di Udine Assessorato alla Salute ed Equità Sociale Grafica di: Francesca Teot - Comune di Udine violenza sulle donne Riconosci e combatti la violenza di genere La violenza domestica, quella che avviene quotidianamente

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli