Inquinamento Alterazione delle caratteristiche chimiche, fisiche e/o batteriologiche di un acqua che la renda inidonea all uso cui è destinata
|
|
- Rosa Boscolo
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Inquinamento Alterazione delle caratteristiche chimiche, fisiche e/o batteriologiche di un acqua che la renda inidonea all uso cui è destinata Concetto di inquinamento (D. Lgs. 152/2006) "introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze o di calore nell'aria, nell'acqua o nel terreno che possono nuocere alla salute umana o alla qualità degli ecosistemi acquatici o degli ecosistemi terrestri che dipendono direttamente dagli ecosistemi acquatici, perturbando, deturpando o deteriorando i valori ricreativi o altri legittimi usi dell'ambiente"
2
3 fognatura zona non satura falda terreno permeabile terreno impermeabile
4 zona non satura falda terreno permeabile terreno impermeabile
5 pioggia eccesso di concimi zona non satura falda terreno permeabile terreno impermeabile
6 pioggia terreno impermeabile terreno permeabile falda = zona satura moto della falda terreno impermeabile
7 Pozzo di iniezione terreno impermeabile terreno permeabile falda terreno impermeabile
8 terreno impermeabile terreno permeabile moto della falda contaminata terreno impermeabile
9
10
11
12
13 compattazione ed assestamento fenomeni di lisciviazione da parte dell'acqua del rifiuto e di quella piovana (formazione del percolato) produzione di anidride carbonica solubilizzazione dei metalli pesanti, fermentazioni metaniche
14 Industrie L inquinamento dipende dalla posizione e dalle dimensioni dell impianto, nonché da: tipologia del prodotto, materie impiegate, tipo e quantità dei rifiuti, metodologia di smaltimento etc. Stoccaggi Perdite di sottoservizi, serbatoi fuoriterra o interrati Officine, parcheggi, servizi igienici Scarichi incontrollati sul suolo Scarichi liquidi nella rete idrografica senza trattamento Immissioni nel sottosuolo di rifiuti liquidi (pozzi perdenti, fosse, lagoni, vasche di assorbimento) Vasche di raccolta e decantazione realizzate in maniera approssimata
15 Centrali energetiche a carbone Stoccaggi (accumuli di carbone) Perdite di sottoservizi, serbatoi fuoriterra o interrati Officine, parcheggi, servizi igienici Centrali energetiche a combustibili liquidi o gassosi Perdite dalle tubazioni, dai serbatoi fuoriterra o interrati Perdite di sottoservizi, Officine, parcheggi, servizi igienici
16 Attività mineraria impianti di eduzione (si tratta spesso di acque di qualità scadente, con elevatissimo TDS, contenenti metalli pesanti, acidi etc.) pozzi di connessione alterazione dell'idrodimanica sotterranea scarico de torbide di laveria lisciviazione di discariche di scorie (es.: minerali ricchi di solfuri come carbone, piombo e zinco producono acido solforico che può attaccare altri componenti del minerale; nel caso di minerali solubili si producono salamoie concentrate molto inquinanti) presenza di bacini di decantazione
17
18 Insediamenti urbani officine, carrozzerie, parcheggi, autolavaggi, stazioni, aeroporti, porti, impianti militari detenzione stoccaggio e impiego di materiali fluidi potenzialmente inquinanti cantieri e stoccaggi di materiali da costruzione - asportazione di parte del non saturo; sondaggi e scavi facilitano l'introduzione di inquinanti; materiali di demolizione, residui di lavorazione che possono venire lisciviati attività artigianali - rilasci non controllati contengono sostanze tossiche o nocive ospedali, penitenziari, alberghi, mense - ad esempio negli ospedali si accumulano ed utilizzano prodotti variamente pericolosi (radioattivi, fotografici, disinfettanti, farmaci) e si producono masse cospicue di rifiuti speciali insediamenti temporanei - campeggi, campi nomadi etc. costituiscono un pericolo di inquinamento per scarsezza o mancanza di servizi di collettamento e allontanamento dei rifiuti macelli, mercati - elevata produzione di rifiuti e liquami ad alta concentrazione di sostanze organiche acque di ruscellamento, lavaggio e irrigazione - le acque di ruscellamento e lavaggio strade contengono sostanze in sospensione, nitrati, idrocarburi, sostanze chimiche varie e se scaricate nella rete idrografica possono interagire con le falde; la cura dei parchi e del verde negli impianti sportivi può comportare uso di pesticidi, diserbanti e concimi che un'irrigazione concentrata può trasferire in falda
19
20 Ghyben-Herzberg
21
SCARICHI IDRICI Se l acqua fosse acqua che voglia di bere. (NOMADI)
NORME IN MATERIA AMBIENTALE SCARICHI IDRICI Se l acqua fosse acqua che voglia di bere. (NOMADI) Art. 74 definizioni Acque reflue domestiche: derivate da insediamenti di tipo residenziale e da servizi derivanti
DettagliGAIALAB:INCONTRIAMO L AMBIENTE IN LABORATORIO
LABORATORIO DI CHIMICA Analizziamo le acque del nostro fiume Il ruolo dell'acqua Sulla terra l'acqua è presente nei suoi 3 stati di aggregazione: solido, liquido, gassoso. Liquido Solido Vapore 1 E' essenziale
DettagliINQUINAMENTO DA NITRATI
INQUINAMENTO DA NITRATI 1 QUALITA DELLE ACQUE SOTTERRANEE Il sistema acquifero della Pianura Padana rappresenta la fonte principale sia per l approvvigionamento idropotabile (>90%), sia per l agricoltura
DettagliIMPIANTO A.C.R (Via Belvedere Comune di Mirandola)
IMPIANTO A.C.R (Via Belvedere Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:
DettagliIGIENE Prof. Dott. Marco Guida Dipartimento di Biologia Laboratori di Igiene Via Cinthia, ed. 7 Napoli Tel
CORSO DI IGIENE Prof. Dott. Marco Guida Dipartimento di Biologia Laboratori di Igiene Via Cinthia, ed. 7 Napoli Tel. 081679183 E-mail marco.guida@unina.it IGIENE BUONA SALUTE Disciplina appartenente alle
DettagliIMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca)
IMPIANTO DI RONCOBOTTO (Via Isola Ronchi Comune di Zocca) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:
DettagliDecreto legislativo 117/2008 Rifiuti prodotti nelle industrie estrattive
Decreto legislativo 117/2008 Rifiuti prodotti nelle industrie estrattive Attuazione della direttiva 2006/21/CE relativa alla gestione dei rifiuti delle industrie e che modifica la direttiva 2004/35/CE
DettagliLA BONIFICA DELL AREA EX IRCA DI CESANO MADERNO % & ' ) * + *, ( ( + ! "##$ !"##$
LA BONIFICA DELL AREA EX IRCA DI CESANO MADERNO "##$ ' ) "##$ 345677 " ; # 57#95739 " #$ ' 38 $8### " 58### " ) "#### " 59### " 9### " : 5 ; ) < = ) >? >? 573#5739 5734 5774@ 5 "##$ " $ :" A ' )$) #)$)
DettagliPROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile
PROGETTARE IN MODO SOSTENIBILE: Divenire gli artefici di un futuro energetico sostenibile Giovanna Villari Milano, 9 Marzo, 2009 SAIPEM BUSINESS Realizzare impianti per l industria energetica compatibili
DettagliArea in mq. Aperti al 31/12/2014. 1 3425 tot 30 1347478
Aperti al 31/12/2014 n area sito contaminato accertato in attesa di bonifica 7 1115470 in bonifica 5 167738 potenzialmente contaminato 17 60845 non contaminato in monitoraggio 1 3425 tot 30 1347478 Chiusi
DettagliIMPIANTO DI MEDOLLA (Via Campana n. 16 Comune di Medolla)
IMPIANTO DI MEDOLLA (Via Campana n. 16 Comune di Medolla) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale Gestore:
DettagliLe fonti di energia e i combustibili fossili
Le fonti di energia e i combustibili fossili CONTENUTI ATTIVITÀ 1. Le fonti di energia Classifica le fonti energetiche 2. Fonti esauribili 3. Fonti rinnovabili 4. I combustibili fossili 5. Il carbone Riconosci
DettagliBA3U1L6 CITTA TERRITORIO E INQUINAMENTO
BA3U1L6 CITTA TERRITORIO E INQUINAMENTO PER INQUINAMENTO SI INTENDE UN ALTERAZIONE DELL ECOSISTEMA CHE PRODUCE DANNI ALLA VITA DEGLI ESSERI VIVENTI, SIA ANIMALI SIA VEGETALI, E LA CUI ORIGINE PUÒ ESSERE
DettagliSTRUTTURA E CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI GESTIONE RIFIUTI DA ATTIVITÀ ESTRATTIVE
Assessorat du Territoire et de l Environnement Assessorato Territorio e Ambiente STRUTTURA E CONTENUTI MINIMI DEL PIANO DI GESTIONE RIFIUTI DA ATTIVITÀ ESTRATTIVE Gennaio 2015 Schema rappresentativo dei
DettagliCorso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14
Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria Corso di Pianificazione Energetica prof. ing. Francesco Asdrubali a.a. 2013-14 Le interazioni tra i sistemi energetici e l ambiente Le interazioni
DettagliPROGETTO Natura Viva. Progetto realizzato con fondi protocollo di intesa fondazioni bancarie e volontariato
PROGETTO Natura Viva Progetto realizzato con fondi protocollo di intesa fondazioni bancarie e volontariato MODULO 1 INQUINAMENTO AMBIENTALE COS E L INQUINAMENTO? È un alterazione dello stato dell ambiente
DettagliIMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola)
IMPIANTO DI MIRANDOLA (Via Belvedere n.5/c Comune di Mirandola) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione Integrata Ambientale
DettagliInquinamento delle acque sotterranee
Inquinamento delle acque sotterranee Leonardo Tognotti Dipartimento di Ingegneria Chimica, Università di Pisa Sommario Le acque sotterranee Moto delle acque sotterranee L inquinamento delle acque sotterranee
DettagliLa quantità di ossidi di azoto è dovuta per: il 3% allo smaltimento rifiuti; il 19% al riscaldamento delle case; il 78% ai trasporti (grafico 1).
APPROFONDIMENTO Le analisi chimiche dell aria delle città, anche di quelle piccole, segnalano che il livello di inquinamento dell antropobiosfera rimane elevato: quali le principali cause? L inquinamento
DettagliUniversità degli Studi di Modena e Reggio Emilia Servizio di prevenzione e protezione
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI DALLE STRUTTURE DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA (D.Lgs. 152/2006 ss.ii.mm.) E INDIVIDUAZIONE E DESIGNAZIONE DEGLI ADDETTI LOCALI ALLA
DettagliMonitoraggio e Bonifica Ambientale. Trattamento e Gestione Acque di Scarico. Ingegneria Acquiferi. Studi Idraulici. Pratiche Urbanistiche e Ambientali
Monitoraggio e Bonifica Ambientale Trattamento e Gestione Acque di Scarico Ingegneria Acquiferi Studi Idraulici Pratiche Urbanistiche e Ambientali HYDROINGEA Srl - Società di Ingegneria C.F./P.Iva: 12711401005
DettagliL inquinamento ambientale: Acqua,suolo e aria. Cos è l inquinamento? Varie tipologie di inquinamento ambientale: idrico,del suolo e dell aria;
L inquinamento ambientale: Acqua,suolo e aria. Cos è l inquinamento? D.Kudlik ; M.Borreca 6/04/2012 Varie tipologie di inquinamento ambientale: idrico,del suolo e dell aria; Possibili cause, effetti e
DettagliIndustria è tutto ciò che svolge attività di produzione di beni di interesse economico con criterio massivo (rispetto al quale si distingue
INDUSTRIE Industria è tutto ciò che svolge attività di produzione di beni di interesse economico con criterio massivo (rispetto al quale si distingue dall'artigianato) esercitando un'attività di trasformazione
DettagliSCHEDA TECNICA DI RILEVAMENTO DATI PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI COMUNE DI POCENIA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA. Provincia di UDINE
SCHEDA TECNICA DI RILEVAMENTO DATI PER ACQUE REFLUE INDUSTRIALI COMUNE DI POCENIA TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO - D. Lgs 11.05.1999 n 152 - Legge 05.01.94 n 36 - Delibera comitato interministeriale
DettagliBonifica dei Siti Contaminati. La situazione dei siti contaminati in Italia. Ing. Renato Baciocchi Università di Roma Tor Vergata
La situazione dei siti contaminati in Italia Università di Roma Tor Vergata Siti di interesse nazionale Siti di interesse nazionale Siti contaminati Misure di messa in sicurezza d emergenza Università
DettagliRsu = tutto quanto risulta di scarto o avanzo alle più svariate attività umane
RIFIUTI SOLIDI URBANI Rsu = tutto quanto risulta di scarto o avanzo alle più svariate attività umane Rifiuti domestici; Rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad altri usi assimilati
DettagliImpianti di Trattamento Acque
Impianti di Trattamento Acque SIMAM è specializzata nel Trattamento Acque e, in particolare, nei seguenti settori di attività: Impianti di depurazione delle acque reflue Impianti di trattamento acque
DettagliPIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI TERZO STRALCIO RELATIVO ALLA BONIFICA DELLE AREE INQUINATE ALLEGATO 3 SCHEDE TIPO
PIANO PROVINCIALE PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI TERZO STRALCIO RELATIVO ALLA BONIFICA DELLE AREE INQUINATE ALLEGATO 3 SCHEDE TIPO SCHEDA TIPO DI VALUTAZIONE PRIORITA INTERVENTI SITI A MEDIO TERMINE Sito..
DettagliLa linea di ATTIVATORI BIOLOGICI
La linea di ATTIVATORI BIOLOGICI Biotecnologia Ambientale Attivatori Biologici E la scienza che studia la selezione e l applicazione di organismi naturali per l eliminazione di scarti organici da acque
DettagliPROGETTO CLUSTER: Utilizzo scarti industriali e materie prime secondarie
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTÀ DI INGEGNERIA DIGITA Dipartimento di Geoingegneria e Tecnologie Ambientali Pier Paolo MANCA PROGETTO CLUSTER: Utilizzo scarti industriali e materie prime secondarie
DettagliLA TERRA DEI FUOCHI CONTINUA. Scuola Vanvitelli 2015
LA TERRA DEI FUOCHI CONTINUA. Scuola Vanvitelli 2015 I territori a sud della città di Caserta e quelli a Nord della città di Napoli sono interessati da preoccupante inquinamento delle matrici ambientali:
DettagliINDICE. 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI GENERALITÀ NORME DI RIFERIMENTO 4
I INDICE 1 GENERALITÀ Pag. 1 2 PIANO REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI 2 2.1 GENERALITÀ 2 2.2 NORME DI RIFERIMENTO 4 3 COMPETENZE DELLA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA 8 4 OBIETTIVI DELLA PRIMA PIANIFICAZIONE
DettagliSmaltimento dei rifiuti solidi urbani ed industriali. Impianti Industriali
dei urbani ed industriali Impianti Industriali 2-2009 1 smaltimento dei rifiuti industriali Con il termine rifiuto solido si intende qualsiasi materiale od oggetto, normalmente allo stato solido, derivante
DettagliDISCARICHE CONTROLLATE
DISCARICHE CONTROLLATE tipologia di discarica 1) Discarica per inerti 2) Discarica per rifiuti non pericolosi = RSU a) Discarica tradizionale RSU non compattati, densità 0.4 t/mq, spessore strati 2-2.5
DettagliIMPIANTO DI FINALE (Via Canaletto Quattrina Comune di Finale Emilia)
IMPIANTO DI FINALE (Via Canatto Quattrina Comune di Fina Emilia) Discarica per rifiuti speciali non pericolosi con capacità superiore a 10 ton/giorno Impianto soggetto ad Autorizzazione tegrata Ambienta
DettagliAGUS PAOLO TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI PERICOLOSI SPURGHI E VIDEOISPEZIONI CIVILI E INDUSTRIALI BONIFICHE AMBIENTALI RACCOLTA RIFIUTI LAVORI EDILI
AUTORIZZAZIONI E CERTIFICAZIONI Servizi di cat. 4C, 5D Servizi di cat. 9 Classe B Servizi di cat. 1 Classe E Cert. SOA Cert. ISO 9001 Cert. ISO 14001 Ambiente TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI PERICOLOSI
DettagliIL SUOLO E LA SUA DEGRADAZIONE. Prof.ssa Vignola Maria Carmela
IL SUOLO E LA SUA DEGRADAZIONE Prof.ssa Vignola Maria Carmela IL SUOLO Il suolo rappresenta lo strato superficiale della crosta terrestre, derivante dall'alterazione di un substrato roccioso, chiamato
DettagliGESTIONE RIFIUTI SPECIALI 1
Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Primo Anno 15-26 febbraio 2016 GESTIONE RIFIUTI SPECIALI 1 Lorella Di Giuseppe 1
DettagliIng. Francesco Marinelli -
Comunicazione della Commissione UE al Consiglio, al Parlamento Europeo, Al Comitato Economico e Sociale Europeo e Al Comitato delle Regioni: Verso una strategia tematica sull ambiente Urbano: Bruxelles
DettagliSulla Terra possiamo distinguere quattro parti strettamente connesse tra loro: 1. idrosfera 2. atmosfera 3. litosfera 4. biosfera Possiamo definire
IL SISTEMA TERRA Sulla Terra possiamo distinguere quattro parti strettamente connesse tra loro: 1. idrosfera 2. atmosfera 3. litosfera 4. biosfera Possiamo definire la Terra un sistema, cioè un insieme
Dettagli(Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE
22.4.2009 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 102/7 II (Atti adottati a norma dei trattati CE/Euratom la cui pubblicazione non è obbligatoria) DECISIONI COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del
Dettaglicon potenza di 200kWe Documento di previsione sulla produzione dei rifiuti
BIOENERGY SRL Documento di previsione sulla produzione dei rifiuti Pag. 1 a 6 BIOENERGY SRL SOMMARIO 1 Introduzione... 3 2 Ceneri... 3 3 Rifiuti Liquidi... 5 4 Altri Rifiuti... 6 Pag. 2 a 6 BIOENERGY SRL
DettagliPROVINCIA DI COMO SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE
PROVINCIA DI COMO SETTORE ECOLOGIA E AMBIENTE ALLEGATO 1 AL P.D. N. 201/A/ECO DEL 01/06/2016 SCHEDE DI MISCELAZIONE AUTORIZZATE AI SENSI DEL COMMA 2 DELL ART. 187 D.LGS. 152/06 E S.M.I. Sono autorizzate,
DettagliDECRETO 6 NOVEMBRE 2003 / N. 367
DECRETO 6 NOVEMBRE 2003 / N. 367 REGOLAMENTO CONCERNENTE LA FISSAZIONE DI STANDARD DI QUALITA NELL AMBIENTE ACQUATICO PER LE SOSTANZE PERICOLOSE,AI SENSI DELL ART. 3 C.4 DEL D. LGS 11 MAGGIO 1999 N.152
DettagliPresentazione delle Attività di Ricerca del Gruppo di Impianti Chimici Prof. Amedeo Lancia
l Ambiente e il Territorio a venti anni dall istituzione Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio - SETTORE PROTEZIONE E RISANAMENTO DELL AMBIENTE - Presentazione delle Attività di
DettagliAcque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura
Acque sotterranee: l analisi conoscitiva in relazione agli impianti ittici, all industria e all agricoltura DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia San Vito al Tagliamento 12 maggio 2015 Il modello
DettagliI RIFIUTI URBANI -LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI LE POSSIBILI DESTINAZIONE DEI RIFIUTI
I RIFIUTI URBANI -LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI LE POSSIBILI DESTINAZIONE DEI RIFIUTI PAG132 LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI RIFIUTI URBANI RIFIUTI SPECIALI RIFIUTI TOSSICI O NOCIVI RISORSE RACCOLTA DIFFERENZIATA
DettagliPER RILASCIO NULLA OSTA PROCEDURA ALL ALLACCIAMENTO AL S.I.I. (ART. 18)
PER RILASCIO NULLA OSTA PROCEDURA ALL ALLACCIAMENTO AL S.I.I. (ART. 18) Il gestore a seguito di richiesta rilascia: Nulla Osta con la quale dichiara la congruità tecnica dell allacciamento con le reti
DettagliBRESCIA VIA ORZINUOVI,
ESSO ITALIANA S.r.l. 105784 1365 BRESCIA VIA ORZINUOVI, 68 PHASE 1 Redatto: Verificato: Approvato: Michele Franzoi Eleonora Massotti Marco Perucchetti Committente: Esso Italiana S.r.l. Viale Castello della
DettagliL analisi conoscitiva del Piano Regionale di Tutela delle Acque in relazione al consumo umano, al collettamento e alle acque reflue
L analisi conoscitiva del Piano Regionale di Tutela delle Acque in relazione al consumo umano, al collettamento e alle acque reflue DANIELA IERVOLINO Regione Friuli Venezia Giulia Palmanova 19 maggio 2015
DettagliDESTINATARI: Assessorato Regionale dell'energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento Regionale dell'acqua e dei Rifiuti.
MODELLO_C Trasmissione dati relativi alla caratterizzazione svolta MITTENTE: (Soggetto obbligato) (Nome - Cognome) DESTINATARI: Assessorato Regionale dell'energia e dei Servizi di Pubblica Utilità Dipartimento
Dettaglititolo professionale cognome nome iscritto all Albo professionale dell Ordine/Collegio di domiciliato in c.a.p. comune provincia telefono
mod. B - CERT.TENUTA Ver.1.0 2014 pag. 1 Rif. Pratica ATO CERTIFICAZIONE DI TENUTA DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA comprovante l esecuzione a perfetta regola d arte (tenuta) della posa delle
DettagliPER RILASCIO NULLA OSTA PROCEDURA ALL ALLACCIAMENTO AL S.I.I. (ART. 18)
PER RILASCIO NULLA OSTA PROCEDURA ALL ALLACCIAMENTO AL S.I.I. (ART. 18) Il gestore a seguito di richiesta rilascia: Nulla Osta con la quale dichiara la congruità tecnica dell allacciamento con le reti
DettagliSCHEDA TECNICA. di rilevamento dello scarico acque reflue e/o meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5
meteoriche nelle fognature consortili Pag. 1 di 5 da allegare alla domanda di autorizzazione allo scarico (D. Lgs. 152-11.5.99 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento) Si raccomanda, prima
DettagliELEMENTI DI CRITICITA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI INFRASTRUTTURE PORTUALI
Istituto di Ricerca sulle Acque Consiglio Nazionale delle Ricerche ELEMENTI DI CRITICITA AMBIENTALE NELLA REALIZZAZIONE E GESTIONE DI INFRASTRUTTURE PORTUALI dott. Massimo Blonda Workshop Diffusione delle
DettagliRichiede Perché può produrre..
Il 21 secolo costituisce lo spartiacque tra la fase dove l importante era costruire alla fase in cui è bene costruire in modo sostenibile con il riutilizzo dei prodotti esausti e maggiore salvaguardia
DettagliRELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. N. 272 DEL
RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. N. 272 DEL 13.11.2014 Al fine di adempiere a quanto richiesto dalla Provincia di Rovigo a seguito della conferenza dei servizio del 04.03.2015, viene nel seguito dettagliato
DettagliDitta (denominazione/ragione sociale) Sede dell insediamento via Fg. mappale n. cod.fiscale. TITOLO I ATTIVITÀ'
Mod. A/NF RELAZIONE TECNICA (DA ALLEGARE ALL'ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE REFLUE ASSIMILABILI A DOMESTICHE NON IN FOGNATURA, AI SENSI DEL D.L.VO N. 152/2006 E L.R. N. 27/86.) Ditta _(denominazione/ragione
DettagliIdrosfera: acqua sulla Terra. Le acque ricoprono il 71% della superficie terrestre
Idrosfera: acqua sulla Terra Le acque ricoprono il 71% della superficie terrestre 1. Il ciclo dell acqua Il ciclo dell acqua coinvolge tutte le componenti del sistema Terra 2. Le acque marine I serbatoi
DettagliLegge provinciale 27 maggio 2008, n. 5, art. 21, comma 3 Approvazione della Carta delle risorse idriche. a) Relazione b) Norme di attuazione
Provincia Autonoma di Trento Assessorato all Urbanistica, Ambiente e Lavori pubblici Legge provinciale 27 maggio 2008, n. 5, art. 21, comma 3 Approvazione della Carta delle risorse idriche a) Relazione
DettagliCAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5
CAPITOLO 4 PERICOLOSITÀ DEI PRODOTTI FITOSANITARI 2/5 4.5 Le categorie di pericolo per la sicurezza antincendio e contro le esplosioni 4.6 Impatto ambientale dei PF 4.7 Le categorie di pericolo per l ambiente
DettagliIscrizione N: MI02341 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell'albo Nazionale Gestori Ambientali COPY CEREDA AMBROGIO S.R.L.
Iscrizione N: MI02341 Il Presidente della Sezione regionale della Lombardia dell' Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni e integrazioni e, in particolare, il decreto
DettagliSCHEDA DESCRITTIVA DEL RIFIUTO
1) PRODUTTORE (Detentore) SCHEDA DESCRITTIVA DEL RIFIUTO Nome o ragione sociale: Legale rappresentante o suo formale delegato per la gestione rifiuti: Sede legale: Tel: Fax: Codice fiscale: Partita IVA
DettagliIl sottoscritto. nato a Prov... il.. residente in... Prov... Via.. n. Codice fiscale. nella sua qualità di,
marca da bollo 14,62 FAC-SIMILE DOMANDA COLLAUDO Al signor Sindaco del Comune di Pinerolo 10064 PINEROLO To Oggetto: Richiesta di collaudo per Impianto stradale di distribuzione dei carburanti Impianto
DettagliIscrizione N: FI00100 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali
Iscrizione N: FI00100 Il Presidente della Sezione regionale della Toscana dell'albo Nazionale Gestori Ambientali Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni e integrazioni
DettagliB.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3. B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3
SCHEDA B - DATI E TIZIE SULL IMPIANTO ATTUALE B.1.1 Consumo di materie prime (parte storica) * 3 B.1.2 Consumo di materie prime (alla capacità produttiva) 3 B.2.1 Consumo di risorse idriche (parte storica)
DettagliGESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
In collaborazione con: Con il patrocinio di: GIORNATA DI FORMAZIONE SU RISORSE IDRICHE ATTUAZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE NEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO GESTIONE AMBIENTALE DELLE ACQUE METEORICHE
Dettaglisali e loro soluzioni, diversi da quelli di cui alle voci e
sub allegato B1 Ditta ECO ERIDANIA S.p.A. - Autorizzazione integrata ambientale Elenco rifiuti autorizzati Codice CER Descrizione Destinazione 020104 rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi) 020109
DettagliLE ACQUE SOTTERRANEE
LE ACQUE SOTTERRANEE Le forme dell acqua In un territorio alpino l acqua è presente come: ghiacciaio ad alta quota acqua corrente nei fiumi e nei torrenti acqua ferma nei laghi acqua fluente nel sottosuolo
DettagliNaples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti»
Naples Shipping Week, 25 Giugno 2014, Tavola rotonda: «Il dragaggio dei porti e la destinazione dei sedimenti» Principi fondamentali per un dragaggio ambientalmente sostenibile: dalla caratterizzazione
DettagliProvincia di Reggio Calabria
Provincia di Reggio Calabria Settore Ambiente Energia Demanio Idrico e Fluviale Protezione Civile L impianto di termovalorizzazione ed il ciclo integrato di gestione dei rifiuti: La procedura di autorizzazione
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO CLASSE DELLE LAUREE SPECIALISTICHE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE
DettagliInterventi di bonifica Area SPINA 3 Comune di TORINO
Area Sviluppo Sostenibile e Pianificazione Ambientale Interventi di bonifica Area SPINA 3 Comune di TORINO Servizio Gestione Rifiuti e Bonifiche - Ufficio Discariche di rifiuti e bonifiche- Dott. Gian
DettagliD.lgs. 11 maggio 1999 n.152 FINALITA
D.lgs. 11 maggio 1999 n.152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE
DettagliPREMESSA RISCHI PER L AMBIENTE
Pag 1 di 5 RICHIESTA INTEGRAZIONI VIA VBIO6 S.r.l Risposta ai punti: - 10 (Area Procedure Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali) - Impatti sulla Fauna (Area Urbanistica U.O. Pareri Geomorfologici ed
DettagliDOCUMENTI INformazione 2009 E vietato il plagio e la copiatura integrale o parziale di testi e disegni a firma degli autori - Art. 113 Acque meteoriche di dilavamento e acque di prima pioggia 1. Ai fini
DettagliMODULO_C Trasmissione dati relativi alla caratterizzazione svolta
26 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 12 del 24.3.2010 MODULO_C Trasmissione dati relativi alla caratterizzazione svolta MITTENTE: Soggetto obbligato DESTINATARI: Comune di Provincia
DettagliREPORT Phase I Modena, Via Emilia Ovest 656. Ottobre 2015 PHASE MODENA, VIA EMILIA OVEST 656
PHASE 1 106778-4360 MODENA, VIA EMILIA OVEST 656 Ottobre 2015 106778-4360 Phase I Modena, Via Emilia Ovest 656 REPORT Submitted to: Esso Italiana S.r.l. Rev. 0 Ottobre 2015 Pagina 1 Nome impianto (codice
DettagliIndice testo unico D.Lgs. 152/06
ndice testo unico D.Lgs. 152/06 PAGNE PARTE SEZONE TTOLO CAPO CONTENUT ARTCOL 2 35 ndice degli argomenti 36 39 40 45 45 50 50 53 53 54 54 63 63 68 68 70 70 74 75 79 80 86 Schema del Decreto Parte - Disposizioni
DettagliR E G O L A M E N T O IN MATERIA DI DISCIPLINA DELLO SMALTIMENTO IN AGRICOLTURA DEI LIQUAMI PROVENIENTI DA ALLEVAMENTI ANIMALI
COMUNE DI SCARNAFIGI Provincia di Cuneo Corso Carlo Alberto n. 1 12030 Scarnafigi CN TEL. 0175/74101-74402 FAX 0175/74619 R E G O L A M E N T O IN MATERIA DI DISCIPLINA DELLO SMALTIMENTO IN AGRICOLTURA
DettagliCOMUNE DI DIMARO PROVINCIA DI TRENTO
COMUNE DI DIMARO PROVINCIA DI TRENTO REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELL ACCUMULO E SPARGIMENTO DEI LIQUAMI E DEL LETAME. ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE CONSILIARE N. 09 dd.20.02.2015 Disciplina dell
DettagliNome recettore. Trattamento fanghi. Inquinanti presenti nell emissione 5 e loro caratteristiche. Concentrazione media (mg/l) 7
Nella planimetria dell installazione (rif. Allegato 2d) devono essere individuati tutti i punti di scarico contraddistinti con la sigla S1, S2, S3,, Sn; si compilerà una tabella per ogni scarico (Esempio:
DettagliPublished on I.C. Galileo Galilei ( Attività: Giornalino INTRODUZIONE
Published on I.C. Galileo Galilei (https://www.icgalileitradate.edu.it) Attività: Giornalino INTRODUZIONE L inquinamento è un problema che riguarda il mondo intero. Attualmente esistono varie forme d inquinamento
DettagliAllegato 1 PARERI E PRESCRIZIONI - TIPO PER SCARICHI IN FOGNATURA DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E DI PRIMA PIOGGIA TIPOLOGIE PRODUTTIVE CON CICLI PRODUT
Allegato 1 PARERI E PRESCRIZIONI - TIPO PER SCARICHI IN FOGNATURA DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI E DI PRIMA PIOGGIA TIPOLOGIE PRODUTTIVE CON CICLI PRODUTTIVI STANDARD E POTENZIALE PRESENZA ALLO SCARICO DI
DettagliSCHEDA TECNICA FOGNATURE
Dipartimento Provinciale di Milano Sede di Melegnano 20077 (MI) - v. Maestri 2 Tel. 02.98115388 Fax 02.98115367 Unità Organizzativa Territorio e Attività Integrate SCHEDA TECNICA FOGNATURE Le indicazioni
DettagliTABELLA 1 Elenco CER in ingresso all impianto Liguroil S.r.l. CER Descrizione SITI R 13. Destinazione di smaltimento e/o recupero in Liguroil (*) R 4
TABELLA 1 Elenco CER in ingresso all impianto Liguroil S.r.l. Legenda delle operazioni di miscelazione sui rifiuti: OP 1 Travaso, Filtrazione, Miscelazione, Scrematura, Separazione fisica per decantazione
DettagliIl sottoscritto... nato a... il... residente a... in Via... in qualità di: proprietario dell insediamento titolare legale rappresentante
Allegato A - Parte Prima D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 DICHIARAZIONE SULLE ATTIVITÀ SVOLTE NELLE AREE SCOPERTE IN RELAZIONE AI DISPOSTI DELLA DGR 286/05 E DGR 1860/06, SULL ASSOGGETTAMENTO ALLA DGR 286/05
DettagliRedazione Verifica Approvazione Centro Studi Qualità Ambiente CESQA Cristian Peotta Dennis Wellington
RAPPORTO FINALE TASK 4.1 PIANO DI MONITORAGGIO Territorio e Area industriale del Comune di Padova Redazione Verifica Approvazione Centro Studi Qualità Ambiente CESQA Cristian Peotta Dennis Wellington Data
DettagliIL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO
IL MONITORAGGIO AMBIENTALE NEL PROCESSO AUTORIZZATIVO AGLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO Eugenio Lanzi Regione Emilia Romagna Alfredo Pini APAT Gianna Sallese Arpa Emilia Romagna Rimini 30 giugno 2006 Schema
DettagliLe aree di ricarica degli acquiferi profondi. Disposizioni per l ambito agricolo
Le aree di ricarica degli acquiferi profondi Disposizioni per l ambito agricolo Elena Anselmetti Direzione Ambiente, Governo e Tutela del Territorio Torino, 11 aprile 2018 1. Costruzione o ammodernamento
DettagliRisorse minerarie. Capitolo 3. Dipartimento di Scienze dell Ambiente e del Territorio e di Scienze della Terra
Risorse minerarie Capitolo 3 1 Risorse minerarie Riserve minerarie sono le porzioni delle risorse che in base alle leggi e alla tecnologia del momento possono essere oggetto di attività estrattiva. Le
DettagliTUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO
TUTELA DELLE ACQUE DALL INQUINAMENTO (Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152 e s.m.i. normative tecniche di cui alla delibera del Comitato Interministeriale 04/02/77) Apporre n. 1 marca da bollo 16,00
DettagliRISCHI DA CAMBIAMENTO CLIMATICO E IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SUOLO
RISCHI DA CAMBIAMENTO CLIMATICO E IMPERMEABILIZZAZIONE DEL SUOLO Piogge intense e forte impermeabilizzazione del suolo sono i due principali fattori che causano l aumento del rischio idraulico che comunque
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA
STUDIO TECNICO Dr. Ing. Adriano Ferrari V.le Italia, 38 25021 Bagnolo Mella (Brescia) /fax 030/620226 COMUNE DI BAGNOLO MELLA PROVINCIA DI BRESCIA RELAZIONE ILLUSTRATIVA RELATIVA AI CHIARIMENTI RICHIESTI
DettagliLiceo B. Cavalieri Classe 2D sc. Anno Scolastico 2013/2014 Svolto da Agrati Giorgia
Liceo B. Cavalieri Classe 2D sc. Anno Scolastico 2013/2014 Svolto da Agrati Giorgia Cos è un industria? L industria è tutto ciò che svolge attività di produzione di beni di interesse economico con criterio
DettagliDefinizioni Scarico: Scarico esistente: c)
¾D.lgs 11 maggio 1999 n. 152 Disposizioni sulla tutela delle acque dall inquinamento e recepimento della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e della direttiva 91/676/CEE
Dettagli