COMUNE DI ROBASSOMERO Via Braccini, 7 CAP PROVINCIA DI TORINO
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- Ladislao Calo
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1 COMUNE DI ROBASSOMERO Via Braccini, 7 CAP PROVINCIA DI TORINO 011/ Fax 011/ comune@comune.robassomero.to.it P.I.V.A C.F UFFICIO GESTIONE TERRITORIO 011/ tecnico@comune.robassomero.to.it MESSA IN SICUREZZA E OPERE DI ADEGUAMENTO IGIENICO FUNZIONALE DI EDIFICIO COMUNALE : IMPIANTO NATATORIO AD USO DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA E DELLA CITTADINANZA TUTTA PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE IDROSANITARIA Robassomero, dicembre 2015 IL TECNICO (Arch. Mazzola Elisabetta)
2 RELAZIONE IMPIANTI IDRICI IN PROGETTO La relazione analizzerà i criteri di progettazione della rete idrico-sanitaria e della rete naspi antincendio. RELAZIONE IDRICO-SANITARIA GENERALITÀ Tale sessione riporta Il presente progetto definitivo si riferisce alla realizzazione di un impianto idrico-sanitario e di scarico acque reflue dei nuovi servizi igienici, del locale cucina e del bar realizzati nell avancorpo in progetto lato piazza degli Alpini.. In particolare si richiede quanto segue: - realizzazione di nuovi servizi igienici collettivi per handicap, uomini e donne, - realizzazione degli impianti nella zona bar, - realizzazione degli impianti nella zona cucina. - Nuovo punto acqua nell ambito vasca per il collegamento con idroscivolo, - Nuovi punti di carico e scarico per le zone lavapiedi interne ed esterne - Modifica di un bagno ed una zona docce esistenti nella zona spogliatoio per nuovo layout di progetto Descrizione dell impianto L impianto è derivato dal collegamento attuale dell acquedotto ubicato al piano interrato nei locali tecnici. Da lì partirà una nuova dorsale che andrà ad alimentare la rete idrica dell avancorpo. L acqua calda è prodotta da una caldaia esterna a condenzazione collegata al gas città.. Le tabulazioni per la modifica dei bagni interno spogliatoi prevedono lo spostamento di alcuni punti acqua andando a ricollegarsi alle dorsali esistenti, vasche lavapiedi incluse. Non è prevista la tubazione da ricircolo. I materiali scelti per la rete idrica in progetto sono: - polietilene all esterno del fabbricato; - tubazione in multistrato (PE+Al+PEXb) per il circuito sanitario interno ai bagni nuovi e da ristrutturare. Criteri di progettazione La progettazione della rete è stata condotta in aderenza ai criteri di cui alla UNI 9182, cioè utilizzando il metodo delle Unità di Carico.
3 RETE INTERNA DI NASPI La relazione illustra l intervento di realizzazione di un nuovo impianto idrico antincendio interno. Essendo l attività rientrata in quelle soggette nel 2011, occorre predisporre rete dedicate conforme alla nuova UNI pubblicata nel dicembre 2014 L intervento è inserito all interno di un programma di provvedimenti volti all adeguamento normativo necessario per poter presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA antincendio). IMPIANTO IDRICO ANTINCENDIO Descrizione dell intervento L intervento in progetto prevede la realizzazione di un impianto di estinzione incendi a naspi alimentato direttamente dall acquedotto comunale. L ente gestore (SMAT) garantisce la continuità dell alimentazione, la portata e la pressione necessari all impianto idrico antincendio progettato. Non avendo però reperito dall Ente Gestore i dati di pressone e portata, si rimanda all impresa affidataria dei lavori in fase di cantierizzazione di effettuare verifica di portata e pressione e di adeguare eventualmente la progettazione della rete naspi. L impianto antincendio sarà realizzato nel rispetto della normativa tecnica di riferimento (UNI EN e UNI 10779). La tipologia dell impianto secondo l ultima UNI è una rete ordinaria, permanentemente in pressione d acqua destinata alle attività ubicate all interno degli edifici. L impianto è stato dimensionato considerando operativi contemporaneamente cinque naspi con portata da 35 l/min (portata complessiva 170 l/min) con pressione residua nel naspo idraulicamente più sfavorito di 1,5 bar. La portata di progetto sarà garantita per almeno 60 minuti. Per entrambe le tipologie sono previsti vari livelli di pericolosità (1) e di prestazione (normale), che da carattere «informativo», diventa di tipo «normativo». Alimentazione idrica Come già riportato poch anzi, l impianto sarà alimentato direttamente dall acquedotto comunale. L ente gestore (SMAT) garantisce la continuità dell alimentazione con interruzione del servizio inferiore a 60 ore all anno (valore statistico). La continuità dell alimentazione idrica pertanto è da considerarsi a norma (vedi p.to A.1.4 UNI 10779). A valle del punto di consegna dell ente gestore (pozzetto
4 contatore) verrà derivata la linea antincendio e realizzato (subito a fianco, ma all interno della proprietà) un pozzetto in cui saranno installati i seguenti componenti obbligatori: valvola di intercettazione generale, disconnettere (con filtro di protezione) e valvola di manutenzione. Sarà inoltre installato un pressostato collegato al sistema di allarme (vedi paragrafo Dispositivi di allarme e segnalazione ). Descrizione della rete antincendio La rete antincendio della piscina sarà realizzata con un tratto iniziale interrato realizzato in polietilene ad alta densità PE100 PN16 e da un anello interno all edificio realizzato con tubazioni staffate a vista in acciaio zincato (UNI EN serie media) preverniciato di colore rosso RAL3000. Tutte le tubazioni saranno staffate a vista a parete con fissaggi in acciaio zincato e colorate di rosso. Il sistema di ancoraggio sarà verificato a carico sismico e conforme alle indicazioni fornite dalla norma UNI Inoltre la filettatura dovrà esser realizzata secondo UNI 810 ; i raccordi secondo la UNI 804, le legature secondo la UNI Saranno installati 9 naspi DN25 posizionati opportunamente all interno della struttura. Tre naspi sono già all interno della struttura e dovranno essere riposizionati. I naspi saranno collocati in modo che ogni parte dell attività sia raggiungibile con il getto d acqua e in modo che la distanza geometrica misurata con la regola del filo teso sia inferior ai 20 mrt. I naspi sono stati posizionati nei pressi degli ingressi, in modo da favorire la rapidità e l efficacia dell intervento. Come previsto dalla normativa i naspi saranno dotati di manometro (scala 0-16 bar) per valutare se l impianto è correttamente in pressione e misurare in modo semplice e rapido la pressione residua al naspo durante la prove. Esternamente all edificio, è prevista l installazione di un attacco di mandata per autopompa, del tipo soprasuolo posto in posizione facilmente raggiungibile dai Vigili del Fuoco per permettere la possibilità di caricare l impianto mediante autobotte. L impiantistica a corredo di un attacco motopompa prevede: Valvola di sicurezza tarata a 1,2 MPa. Valvola di non ritorno Valvola di intercettazione a norma UNI con indicazione di posizione e lucchettabile Dispositivo di drenaggio automatico in caso di possibilità di gelo. Un attacco DN 70 Le tubazioni saranno protette dal gelo, da urti e dal fuoco. Il tratto esterno (di ingresso nell edificio) sarà isolato con guaina sintetica in elastomero (sp.32 mm) e finitura esterna in lamierino di alluminio (sp.6/10 mm). Tra la tubazione e l isolante sarà posto un
5 cavo scaldante autoregolante in grado di scongiurare il rischio di gelo dell acqua nelle tubazioni in caso di prolungato periodo con temperature al di sotto dello zero termico. Gli attacchi di mandata, essendo installati sottosuolo, sono già automaticamente protetti dal rischio di gelo, dagli urti e dal fuoco. La rete sarà corredata di valvole di intercettazione per isolare, in caso di necessità, una parte dell impianto; la loro collocazione ed il loro numero permetteranno un razionale compromesso tra l'obiettivo di isolare agevolmente parti dell'impianto per le verifiche periodiche e le manutenzioni, evitando di porre fuori servizio l'intera protezione, e quello di non introdurre il rischio di una sicurezza inferiore a causa della manomissione abusiva o dolosa di queste valvole. Dette valvole saranno del tipo con indicatori di posizione e saranno bloccate nella posizione di esercizio con mezzi e sigilli idonei; la verifica di integrità dei sigilli risulterà sul registro di manutenzioni. Viste le dimensioni limitate della rete e la destinazione d uso della struttura è stata valutata come soluzione ottimale l installazione di una sola valvola di intercettazione all interno del pozzetto d ingresso della linea. Dimensionamento rete antincendio La rete idrica antincendio a servizio della piscina, alimentata dall acquedotto comunale, dai dati forniti dall amministrazione comunale, si è ipotizzata tranquillamente in grado di soddisfare la seguente prestazione richiesta ovvero: - Portata: 170 l/min (5 naspi idraulicamente più sfavoriti x 35 l/min ciascuno) - Prevalenza: 1,5 bar (al bocchello del naspo idraulicamente più sfavorito) L autonomia dell impianto idrico antincendio sarà di almeno 60 minuti, garantiti dall acquedotto. - Dispositivi di allarme e segnalazione La norma UNI EN prevede, per gli impianti alimentati da acquedotto, il controllo della pressione di alimentazione dell impianto (p.to e Appendice I). Pertanto sarà realizzato un sistema di monitoraggio composto da un pressostato (nel pozzetto d ingresso) collegato ad una sirena acustica (70 db) da installare all esterno della piscina. Il sistema sarà alimentato direttamente dall impianto elettrico della scuola (230V) nel rispetto della normativa elettrica vigente. Non è richiesta l alimentazione di emergenza per tale sistema. - Certificati e progetti che l impresa appaltatrice dovrà fornire ad ultimazione dei lavori L impresa ad ultimazione dei lavori dovra : - Effettuare prova di pressione e portata aprendo 5 indanti contemporaneamente; - Redigere as built con verifica dimensionamento;
6 - Una dichiarazione di prestazione (DOP) e non più una dichiarazione di conformità.
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