Argomenti di Neurologia Dott. Salvo Napolitano
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- Eleonora Violetta Palla
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1 Argomenti di Neurologia Dott. Salvo Napolitano Dirigente Medico Neurologo Azienda ospedaliera Garibaldi, Catania
2 Il sistema nervoso
3 Funzioni del sistema extrapiramidale Regolare il tono muscolare e modificarne la distribuzione nei singoli distretti (ampiezza, direzione e velocità del movimento) Regolare i movimenti automatici (deglutizione, pendolamento degli arti, movimenti associati, movimenti mimici, espressivi )
4 Il morbo di Parkinson Malattia degenerativa a evoluzione progressiva Degenerazione della sostanza nera (locus coeruleus, nuclei viscerali, corteccia cerebrale) Deficit di Dopamina nei nuclei Putamen e Caudato Compromissione del sistema extrapiramidale Disturbi motori, posturali, intellettivi, affettivi, termoregolatori Etiologia non nota (idiopatico) Se la causa è nota si parla invece di parkinsonismi: post- encefalitico, tossico, vascolare, iatrogeno
5 Sintomatologia clinica SINTOMI CARDINALI: Bradicinesia Rigidità (ipertono) Tremore (a riposo) Instabilità posturale La compromissione del sistema extrapiramidale e del suo ruolo sulla regolazione motoria spiega la sintomatologia parkinsoniana: Ipertonia con rigidità riduzione della motilità abolizione dei movimenti automatici mimica inespressiva impaccio motorio riduzione dei movimenti alternanti di destrezza instabilità posturale
6 Interventi terapeutico- riabilitativi Terapia medica farmacologica (L- DOPA, anticolinergici, dopaminoagonisti) Riabilitazione: Controllo della postura con tecniche di rinforzo sensoriale Mantenimento della destrezza delle dita Sostituzione degli automatismi perduti con movimenti volontari (pendolamento degli arti) Qualità della vita
7 Le demenze Demenza: perdita delle capacità intellettive, cronica e progressiva 60% M. di Alzheimer, 20% cause vascolari, 20% forme miste Aspettativa di vita 7-10 anni dall esordio Anatomia patologica : placche senili o amiloidi (aggregati dendritici, assonali e gliali in una sostanza proteica detta amiloide), matasse neurofibrillari Atrofia corticale (lobi frontali, temporali e parietali, ippocampo e regioni limbiche), con conseguente compromissione di: Attenzione Percezione (agnosia) Movimento (aprassia) Memoria Emozioni Linguaggio Pensiero
8 La degenerazione nervosa Le alterazioni delle diverse aree del cervello compromettono le funzioni cognitive che ci permettono di conoscere l ambiente, di interagire con esso e di organizzare un comportamento finalizzato Nelle fasi iniziali il soggetto dimentica le cose, sperimenta difficoltà a compiere azioni quotidiane e a orientarsi, va incontro a frequenti e brusche oscillazioni dell umore e della condotta
9 Sintomatologia clinica Attenzione: perdita della concentrazione, distraibilità Percezione: agnosia (perdita della capacità di riconoscere il significato di uno stimolo interno o esterno), disorientamento Movimento: aprassia, abbigliamento disordinato, alla fine turbe extrapiramidali Memoria e capacità cognitive: Amnesia di nomi di persone e oggetti, indirizzi, volti, stanze, quartieri Difficoltà di apprendimento, di fissazione (per difficoltà di codifica di nuove informazioni), quindi anche di rievocazione di ricordi La memoria implicita (compiti automatici) permane più a lungo Emozione: incontinenza emotiva, instabilità, impulsività, irritabilità, aggressività (le emozioni non sono più frenate dalla funzione inibitoria della corteccia frontale) Linguaggio: illogicità, incoerenza, neologismi, ecolalia, fino all afasia Pensiero: interpretazioni deliranti e persecutorie, bradipsichismo, perseverazioni, incapacità di pianificazione Comportamento: ridotta iniziativa, disordine e trascuratezza, incostanza dei rapporti, alterazione delle attività quotidiane, ripetitività dei movimenti, attività incongrua, ripetitiva o ridotta/abolita, perdita dell autonomia Affettività: depressione, indifferenza, demotivazione, anaffettività
10 Obiettivi terapeutici Rallentare l evoluzione clinica, specie a carico della memoria Migliorare la qualità della vita Nelle fasi iniziali stimolare la memoria e le capacità cognitive Dopo, intervenire sui comportamenti e sulle capacità di autogestione: Controllare i comportamenti- problema Potenziare le capacità residue Incentivare le motivazioni Mnemotecniche (Gruppi Remember) Ruolo delle esperienze passate sull autostima e sull identità personale Integrare i ricordi passati con quelli recenti Integrazione emotivo- affettiva Tecniche musicali (ritmo, tono, intensità) Valorizzazione delle potenzialità residue in attività condivise Attività motorie: condivisione di capacità e situazioni emotivo- affettive
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