Daniele Marini. Linguaggi di Markup

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1 Daniele Marini Linguaggi di Markup

2 Cosa sono? Un linguaggio di markup è un sistema di annotazione del testo Più propriamente i linguaggi di markup sono metalinguaggi Consentono cioè di parlare di un linguaggio L dea di marcatura ha origini antiche e si riferisce alle annotazione che un autore o un editore pone a fianco del testo per dare indicazioni al tipografo Le indicazioni possono riguardare correzione di refusi oppure indicazioni di impaginazione (l uso di determinati caratteri, l organizzazione del testo in colonne, la giustificazione ecc.)

3 Refusi refuso s. m. [dal lat. refusus, part. pass. di refundere «riversare»; v. rifondere]. In tipografia, errore di composizione o di stampa prodotto dallo scambio o dallo spostamento di una o due lettere, o segni, causato spesso da errata collocazione dei caratteri nella cassa (per quanto riguarda la composizione a mano), o da errore del tastierista o da difetto meccanico (nella composizione a linotype o a monotype). In senso lato, errore tipografico in genere, o anche di fotocomposizione. Vocabolario della Lingua Italiana, Treccani

4 Segni di correzione bozze Un elenco completo

5 Origini I primi esempi di linguaggi di marcatura e istruzioni di stampa risalgono ai programmi troff e nroff del sistema operativo Unix, per impaginare testi. Il comando man <nome_comando> di Unix (Linux) presenta lo help del nome_comando impaginato secondo le istruzioni di nroff:

6 Storia Dopo la comparsa di roff è emersa l esigenza di standardizzare i comandi di impaginazione La prima proposta risale al 1967 (W.W.Turncliff) con GenCode, mentre nel 1969 C. Goldfarb IBM ha proposto GML (General Markup Language) reso pubblico nel Sempre Goldfarb nel 1974 ha proposto SGML basato su GML e GenCode, come standard accettato da ISO Standard 8879 nel 1986 Fino alla comparsa dei sistemi con interfaccia grafica l uso di questi metodi di marcatura richiedeva numerose prove per verificare il risultato

7 TeX Tra il 1970 e il 1980 Donald Knuth ha creato TeX (si legge tek - la X finale è in realtà la lettera greca chi χ maiuscola) Knuth ha esplorato a lungo il mondo dell editoria e della tipografia per creare un programma che offrisse la stessa flessibilità della tipografia tradizionale per impaginare un testo. Knuth ha anche realizzato metafont per tracciare fonti di carattere indipendentemente dalla dimensione del testo, basato su metodi matematici di approssimazione di linee curve (spline) LaTex è la versione di Tex largamente utilizzata su tutti i sistemi operativi per comporre testi, soprattutto contenenti equazioni complesse

8 SGML SGML separa la descrizione della formattazione del testo da quella della sua effettiva realizzazione La formattazione è inclusa direttamente nel testo; il programma di stampa interpreta di comandi di marcatura e provvede alla formattazione effettiva finale SGML consente di definire i marcatori assegnando loro il nome preferito dal programmatore SGML è quindi un vero e proprio metalinguaggio che attribuisce al testo una specifica semantica di impaginazione ma non solo!

9 HTML Tim Berners-Lee nel 1991 definì HTML come derivazione di SGML per descrivere il formato di impaginazione delle pagine web, permettendo non solo di organizzare il testo definendo dimensione e tipi dei caratteri, ma anche tabelle, figura, immagini e link Il browser che Berners-Lee scrisse si chiama WorlWideWeb e successivamente venne realizzato da Marc Andreesen del NCSA, Mosaic. Oggi i Browser sono innumerevoli

10 XML XML (extensible Markup Language) è una evoluzione di HTML che rende più flessibile la definizione e la formattazione di documenti per il Web. XML consente di integrare altri linguaggi di markup utili per la multimedialità come SMIL

11 Riassunto della storia 1997 XML HTML 1992 WWW SGML GM Internet

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