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1 capitolo 2 il prodotto 81 L'USO DELLE RISORSE LA VISIONE LE SCELTE: SÌ ALLE FONTI RINNOVABILI DIMINUIRE L IMPATTO AMBIENTALE AUMENTARE L INDIPENDENZA DA RISORSE FOSSILI novamont utilizza nuove tecnologie e nuove filiere di fornitura industriali, basate sull uso di materie prime ed energia rinnovabili Il Mater-Bi contiene sostanze rinnovabili e sostanze di origine fossile. Le prime derivano da coltivazioni agricole industriali mediante estrazione (per esempio l amido), oppure mediante estrazione seguita da modificazione (come i monomeri da oli vegetali). L attuale impiego di terreno agricolo per tonnellata di Mater-Bi (per applicazioni film) è approssimativamente: Occorre valutare le risorse scrupolosamente, poiché non sono equivalenti in termini di sostenibilità. Indipendentemente dall origine, ogni risorsa dev essere utilizzata in modo consapevole, in un processo economico basato su: riduzione dello sfruttamento delle risorse; impiego efficiente delle risorse; ottimizzazione della logistica degli approvvigionamenti, dove possibile; diminuzione degli impatti ambientali. I prodotti derivanti da materie prime rinnovabili possono dare un contributo importante allo sviluppo sostenibile, soprattutto quando caratterizzati da una più ampia gamma di opzioni di smaltimento (biodegradabilità e compostabilità). Le soluzioni applicative sono di minor impatto ambientale e si creano opportunità di sviluppo per sistemi integrati da monte a valle, con il coinvolgimento di agricoltori e industria in un progetto comune (Bioraffineria). L amido è una sostanza che ha un rilevante uso industriale in diversi settori (ad esempio la carta) ed è prodotto da mais non transgenico, cioè geneticamente non modificato, coltivato in Europa con pratiche agricole di tipo tradizionale. 2 Gli oli vegetali di partenza provengono anch essi da coltivazioni non transgeniche diverse da palma e soia. Non vengono impiegati terreni deforestati o suoli vergini per produrre le materie prime. MAIS 0,03 ettari OLI VEGETALI 0,14 ettari Per gli oli vegetali non si pratica irrigazione. Altre sostanze di origine naturale utilizzate in quantità minori (additivi) richiedono circa 0,01 ettari per tonnellata di Mater-Bi. 2 Secondo i regolamenti attuali, la soglia di riferimento affinché gli ingredienti per alimenti siano considerati geneticamente non modificati è lo 0,9%. Tutto l amido di mais acquistato dal fornitore utilizzato da Novamont risponde a questo requisito.

2 green FOCUS GreenFOCUS capitolo 2 il prodotto 83 MATRÌCA: LA BIORAFFINERIA INTEGRATA NEL TERRITORIO La bioraffineria Matrìca si basa sulla stretta collaborazione tra industria, agricoltura, mondo della ricerca e istituzioni locali e su una serie di criteri di sostenibilità: A C prendere in considerazione aree industriali già esistenti, attraverso il recupero di siti altrimenti dismessi o non più competitivi; B applicare tecnologie proprietarie a basso impatto prime al mondo per l'ottenimento di bioprodotti; MATRÌCA dalla chimica di base alla chimica verde 1 2 JOINT-VENTURE REALIZZATA CON VERSALIS (gruppo ENI) per la riconversione dello stabilimento petrolchimico di Porto Torres, in Sardegna, in una bioraffineria integrata nel territorio con una filiera agricola locale in fase di sviluppo TECNOLOGIA A BASSO IMPATTO, prima al mondo, frutto della ricerca Novamont individuare terreni marginali adatti alla produzione sostenibile di biomassa da colture pluriennali locali a basso input, che non confliggano con la produzione agricola a scopo alimentare e prossimi allo stabilimento; D utilizzare la biomassa in tutte le sue componenti per trarne il massimo valore. 3 I PRODOTTI MATRÌCA sono una gamma di intermedi chimici e di nuovi prodotti proprietari per i settori delle bioplastiche, biolubrificanti, prodotti per la cura della persona, fitosanitari, additivi per la detergenza e per l'industria della gomma e della plastica.

3 capitolo 2 il prodotto 85 Continua inoltre la sperimentazione di nuove colture sul territorio italiano per ampliare la gamma di fonti vegetali coltivabili con ridotti carichi ambientali, idonee ad alimentare la bioraffineria. (CYNARA CARDUNCULUS) Nel 2014 è proseguita la sperimentazione agronomica su questa coltura e su altre colture oleaginose complementari al cardo e di potenziale interesse industriale. Il cardo è una aridocoltura a basso input utilizzata in tutte le sue componenti: dal seme si ottengono olio, una farina proteica che può sostituire la soia attualmente importata per alimentare gli animali e una serie di interessanti molecole dall elevatissimo potere antiossidante. Gli scarti vegetali sono inoltre utili per il fabbisogno energetico dell'intero processo industriale. LA FILOSOFIA CHE STA ALLA BASE DEL PROGETTO NOVAMONT DELLA BIORAFFINERIA È LA CREAZIONE DI UN SISTEMA AGROINDUSTRIALE, SOSTENIBILE DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE, ECONOMICO, SOCIALE: BIORAFFINERIE INTEGRATE DI NEL TERRITORIO PER PRODOTTI DI ORIGINE RINNOVABILE AD ALTO VALORE AGGIUNTO PRODOTTI A VALORE AGGIUNTO PER APPLICAZIONI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE VALORIZZAZIONE DELLA BIODEVERSITÀ LOCALE INTEGRAZIONE DI TECNOLOGIE INNOVATIVE E PROPRIETARIE I VANTAGGI NON COMPETIZIONE CON LE COLTURE ALIMENTARI CONVERSIONE DI SITI INDUSTRIALI DISMESSI O NON PIÙ COMPETITIVI DA UN'ECONOMIA BASATA SUI PRODOTTI AD UN'ECONOMIA BASATA SUI SISTEMI

4 capitolo 2 il prodotto 87 SCHEMA VALORIZZAZIONE creazione di valore lungo l'intera filiera del Mater-Bi MATERIE PRIME RINNOVABILI IMPIANTI DI PRODUZIONE CARATTERISTICHE DEL MATERIALE PRODOTTI FINITI UTILIZZO FINE VITA Materie prime da biomasse tracciate e certificate Bioraffinerie integrate Utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili Sistemi di gestione integrati (ISO 14001, ISO 9001, OHSAS 18001) Biodegradabilità e compostabilità certificata in contesti ambientali differenti Prestazioni migliori o comparabili con prodotti non biodegradabili Effetti indiretti significativi Adatto ad essere smaltito attraverso riciclo organico: compostaggio digestione anaerobica Inoltre: biodegradazione in ambienti naturali in caso di rilascio accidentale. compatibile con il riciclo delle plastiche tradizionali fino al 10% conferibile in inceneritore con recupero energetico. COMPOST

5 capitolo 2 il prodotto 89 I MATERIALI t TOTALE DEI MATERIALI NON RINNOVABILI 1 1. Questo valore è la somma di: materie prime, materiali legati al processo (es. lubrificanti), materiali utilizzati per l imballaggio t rinnovabili TOTALE DEI MATERIALI DIRETTI t L ENERGIA energia consumata GJ GJ GJ GJ metano energia elettrica vapore - solo Novara energia termica autoprodotta - solo Terni 2. Per materie dirette si intende quelle presenti nel prodotto finale t non rinnovabili L azienda non utilizza materiale riciclato a fini produttivi. Diverse materie prime impiegate nella produzione del Mater-Bi sono di natura rinnovabile, ovvero rese disponibili annualmente dall agricoltura.

6 capitolo 2 il prodotto 91 TREND CONSUMI SPECIFICI NORMALIZZATI AL 2009 NOVAMONT TERNI (CONSUMI 2009 = 1) 1,40 1,20 0,80 0,60 0,40 0,96 0,94 0,79 0,84 0,73 0,63 1,02 1,05 0,88 0,85 0,72 0,74 1,30 0,93 L'intensità energetica è stata calcolata come rapporto tra il totale dell'energia consumata all'interno dell'azienda e la quantità di Mater-Bi e Origo-Bi prodotti nel L'energia consumata comprende: energia elettrica, metano ed energia autoprodotta dal combustore. 3,05 GJ/t INTENSITÀ ENERGETICA solo Terni 0,20 0,00 0, A Terni è in funzione un combustore per l ossidazione termica dei reflui ad alto contenuto di sostanze organiche provenienti dal processo di polimerizzazione. In caso di fuori servizio del combustore, tali reflui vengono inviati a impianti esterni di recupero solventi o, in ultima istanza, all impianto consortile di trattamento. vapore acquistato (Edison) energia elettrica metano Il grafico riporta i trends relativi ai consumi specifici di vapore, metano e energia elettrica normalizzati ai valori del I consumi specifici sono stati ottenuti come rapporto tra il consumo totale della corrispondente utility e la quantità complessiva di poliestere Origo-Bi e Mater-Bi prodotti nell anno di riferimento (2014). Il basso consumo specifico di metano riferito al 2011 è dovuto ad un elevata produttività degli impianti. Gli aumenti del metano registrati a partire dal 2012 sono, invece, dovuti al progressivo aumento della quota di vapore autoprodotto che, nel 2014, ha raggiunto il 100%. Con riferimento ai consumi specifici di energia elettrica, si osserva un trend abbastanza costante e sempre al di sotto del valore di riferimento (2009). L aumento del consumo specifico del 2014, rispetto al 2013, è anch esso legato all autoproduzione di vapore e di acqua demineralizzata. Energia termica netta da combustione reflui GJ per le esigenze dello stabilimento produttivo

7 L ACQUA TERNI PRELIEVI DA FALDA (m 3 ) CONSUMI DA ACQUEDOTTO (m 3 ) PIANA DI MONTE VERNA CONSUMI DA FALDA (m 3 ) CONSUMI DA ACQUEDOTTO (m 3 ) NOVARA CONSUMI DA ACQUEDOTTO (m 3 ) La falda non ha caratteristiche di vulnerabilità elevata e non interagisce con aree naturali protette. Inoltre il prelievo non interferisce con le comunità locali, in quanto il sito insiste in una zona ad elevata densità di acquiferi. Per la sede di Piana di Monte Verna le acque di scarico dei laboratori vanno al depuratore dove vengono potabilizzate per poi essere riutilizzate per le torri evaporative.

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