SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA G. MASSARI VIA PROVINCIALE 66, VOGHIERA

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1 SCUOLA DELL INFANZIA PARITARIA G. MASSARI VIA PROVINCIALE 66, VOGHIERA La scuola dell infanzia è determinante per la crescita del bambino in quanto si pone come scuola di carattere formativo per lo sviluppo del bambino nell insieme delle sue facoltà, offrendogli così una concreta possibilità di evolvere la propria capacità in modo organico e organizzato grazie agli stimoli e alle proposte educative che la scuola propone. Come si legge nelle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, i bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l arte orienta questa propensione, educando al piacere al bello e al sentire estetico I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali,.. vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. La musica è un esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro, sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e discriminare i suoni all interno di contesti di apprendimento significativi. Durante i primi anni di vita le esperienze musicali sono molto importanti perché non solo favoriscono lo sviluppo dell orecchio e delle capacità di discriminazione percettiva, ma stimolano le capacità di coordinazione motoria. I movimenti corporei sono, in effetti, il modo primario dei bambini di rispondere alla musica. EDUCARE CON E ATTRAVERSO LA MUSICA: PERCHÉ? Coltivare i doni musicali di bambini e ragazzi come potente mezzo educativo e di crescita PREMESSA

2 La scuola dell infanzia è determinante per la crescita del bambino in quanto si pone come scuola di carattere formativo per lo sviluppo del bambino nell insieme delle sue facoltà, offrendogli così una concreta possibilità di evolvere la propria capacità in modo organico e organizzato grazie agli stimoli e alle proposte educative che la scuola propone. Come si legge nelle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, i bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività: l arte orienta questa propensione, educando al piacere al bello e al sentire estetico I linguaggi a disposizione dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei materiali,.. vanno scoperti ed educati perché sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. L educazione musicale può essere considerata un vero e proprio strumento educativo, in quanto l uso consapevole del suono e della musica consente di intervenire negli ambiti più svariati dell educazione e della formazione del bambino. Considerando quanto antico sia il rapporto dell uomo con il suono e in che modo esso tocchi ogni ambito della vita del bambino (affettivo, relazionale, motorio, fonetico/verbale, attentivo/cognitivo), ci si rende conto di quante possibilità l intervento musicale precoce possa offrire. Inoltre, con la realizzazione di questo progetto si vuole fare in modo che il linguaggio musicale possa diventare un vero canale comunicativo, espressivo e creativo, alla pari di qualsiasi altro linguaggio. Durante i primi anni di vita le esperienze musicali sono molto importanti perché non solo favoriscono lo sviluppo dell orecchio e delle capacità di discriminazione percettiva, ma stimolano le capacità di coordinazione motoria. I movimenti corporei sono, in effetti, il modo primario dei bambini di rispondere alla musica. OBIETTIVI Percezione della realtà acustica dell universo sonoro naturale ed artificiale Educazione all ascolto Simbolizzazione grafica dei suoni e delle fenomenologie acustiche. Educazione all uso del linguaggio sonoro ( dalla voce a semplici strumenti ritmici). Coordinazione simbolo- gesto- suono

3 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA o Il bambino classifica suoni in base ad una qualità. o Il bambino acquisisce la capacità di riconoscere, attraverso l ascolto, una trama espressiva o un momento descrittivo. o Il bambino traduce in segni grafici elementi espressivi di eventi sonori, canti, e brani musicali. o Il bambino prova piacere nell apprendere ed eseguire canti. o Il bambino riproduce, per imitazione, memoria o lettura un ritmo e/o una melodia attraverso corpo, voce e strumenti. PULCINI 2 anni: OBIETTIVI suddivisi per età Percezione della realtà acustica dell universo sonoro naturale ed artificiale Educazione all ascolto Educazione all uso del linguaggio sonoro (dalla voce a semplici strumenti ritmici) Coordinazione simbolo- gesto- suono SCOIATTOLI 3 anni: Sensibilità al linguaggio musicale, ascolto attento, capacità di movimento ascoltando un brano musicale Produzione di suoni e ritmi con il corpo Produzione di suoni e ritmi con gli strumenti a percussione ritmici Partecipazione a canti mimati e giochi ritmici PANDA 4 anni: Ascolto in silenzio di un brano musicale Individuazione e riconoscimento di suoni e rumori Riconoscimento di suoni dei vari strumenti musicali Movimento libero a ritmo di musica Scansione ritmica corporea Canto di canzoni semplici FARFALLE 5 anni: Interpretazione di canzoni in gruppo Invenzione di piccole melodie e canzoncine Interpretazione grafica di un brano musicale

4 Riconoscimento di durata ed intensità di suoni Conoscenza e utilizzo di vari strumenti musicali Costruzione di strumenti con materiali di recupero METODOLOGIA Il progetto prevede incontri settimanali di 30 minuti per PULCINI e SCOIATTOLI, di 45 minuti per i PANDA, e di 60 minuti per le FARFALLE, così impostati: Canzone di benvenuto COMINCIAMO A DIVERTIRCI CON LA MUSICA E LE NOTE... per dare inizio alle attività, che verrà poi riproposta con altre parole alla fine dell incontro. Giochi con il corpo e con la musica. Ascolto di brani musicali. Canti gestualizzati (il contenuto del canto si fissa nella memoria del bambino attraverso associazioni gestuali). Giochi cantati (il corpo diventa operativo nello spazio e stimolato a inventare forme originali) Canto danzato (aiuta il bambino a liberare l espressività del suo corpo) Utilizzo dello strumentario percussivo indefinito (solo ritmico) di Orff (maracas, legnetti, cembali, triangoli, campanelli, shakers e tamburi). SPAZI Gli spazi utilizzati saranno quelli del salone, per poter avere diversi momenti d intervento: lavoro frontale lavoro di gruppo esercitazione d'ensamble giochi di movimento rappresentazione grafica dell'esperienza. TEMPI Il progetto si svilupperà da ottobre a maggio, con cadenza settimanale, con incontri della durata di circa 1 ora.

5 DOCUMENTAZIONE Raccolta materiale grafico inerente l esperienza prodotto dai bambini. Foto di alcune esperienze proposte. VERIFICA La verifica delle attività svolte si realizza nella pratica musicale, nell applicazione al canto, nella rielaborazione grafica dell esperienza, nell esibizione con un piccolo pubblico e con un grande pubblico come nello spettacolo natalizio e nello spettacolo di fine anno a maggio.