INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ ED I LIMITI DI EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE
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- Silvestro Corti
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1 XIII Introduzione... XI PARTE PRIMA IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ ED I LIMITI DI EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE CAPITOLO I IL PRINCIPIO DI LEGALITÀ 1. Il principio di legalità. Profili generali I corollari del principio di legalità I rapporti tra l illecito penale e le altre forme di illecito Il principio di ragionevolezza Applicazioni CAPITOLO II IL PRINCIPIO DELLA RISERVA DI LEGGE E LE FONTI DEL DIRITTO PENALE 1. Il principio della riserva di legge Le sentenze della Corte costituzionale Le norme penali in bianco La natura dell atto integrativo. Conseguenze Le fonti del diritto penale La consuetudine I rapporti tra il diritto penale interno e le fonti internazionali L efficacia delle fonti dell Unione Europea: nuove incriminazioni Segue. Modifiche in melius Segue. Effetti ulteriori Applicazioni Le fonti pattizie: in particolare, la Convenzione EDU Segue. Le sentenze della Corte EDU CAPITOLO III IL PRINCIPIO DI TASSATIVITÀ: INTERPRETAZIONE DELLA LEGGE PENALE ED ANALOGIA 1. Il principio di tassatività (o determinatezza) La giurisprudenza costituzionale Applicazioni Il principio di tipicità L interpretazione della legge penale L interpretazione costituzionalmente adeguata ed il sindacato di legittimità costituzionale L interpretazione prevedibile Interpretazione estensiva ed analogia. Il divieto di analogia in malam partem L analogia consentita in bonam partem Le cause di giustificazione non codificate CAPITOLO IV IL PRINCIPIO DI IRRETROATTIVITÀ ED I LIMITI TEMPO- RALI ALL EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE 1. Il principio di irretroattività (e la non ultrattività) della legge penale... 67
2 XIV 2. Il principio di retroattività della legge favorevole La successione nel tempo di norme penali Applicazioni Reati contro la P.A L irretroattività della legge sfavorevole nel diritto sostanziale Le disposizioni processuali La successione nel tempo di orientamenti giurisprudenziali Le nuove incriminazioni La abolitio criminis Le norme modificative Applicazioni Traffico di sostanze stupefacenti La disciplina di cui all art. 2, comma 3, c.p Le cc.dd. modifiche mediate della fattispecie Applicazioni La ricettazione di assegni smarriti Le conseguenze dell ingresso di uno Stato nell Unione Europea La successione di leggi temporanee ed eccezionali I decreti legge non convertiti o convertiti con modifiche Le norme dichiarate incostituzionali Applicazioni Traffico di sostanze stupefacenti Il tempo del commesso reato CAPITOLO V IL PRINCIPIO DI OBBLIGATORIETÀ ED I LIMITI PERSO- NALI ALL EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE 1. Il principio di obbligatorietà I soggetti: cittadino, straniero, apolide Le immunità Le immunità di diritto pubblico interno Applicazioni Il Presidente della Repubblica Il Presidente del Senato I membri del Parlamento e dei Consigli regionali; i giudici della Corte costituzionale ed i componenti del C.S.M Le immunità di diritto pubblico internazionale Applicazioni Capi di Stato esteri e reggenti di enti sovrani Sommo Pontefice Capi di Governo e ministri per gli affari esteri Agenti diplomatici esteri accreditati in Italia e diplomatici pontifici Consoli, funzionari ed impiegati consolari Membri del Parlamento europeo Giudici della Corte dell Aja e della Corte EDU Funzionari di organizzazioni internazionali (l. n del 1951) e rappresentanti della Nazioni Unite (l. n del 1957)
3 XV Membri (e persone al seguito) delle forze armate della NATO Personale amministrativo e tecnico delle missioni CAPITOLO VI IL PRINCIPIO DI TERRITORIALITÀ ED I LIMITI SPAZIALI ALL EFFICACIA DELLA LEGGE PENALE 1. Il principio di territorialità Il territorio dello Stato Navi ed aerei Il luogo del commesso reato Le deroghe al principio di territorialità I reati commessi all estero punibili incondizionatamente Il delitto politico commesso all estero Il delitto comune commesso all estero Il rinnovamento del giudizio ed il riconoscimento delle sentenze penali straniere L estradizione PARTE SECONDA IL REATO COMMISSIVO: STRUTTURA E PRINCIPI COSTITUZIONALI CAPITOLO VII IL REATO: CENNI DI TEORIA GENERALE 1. Il reato: concezione formale e sostanziale Delitti e contravvenzioni La struttura del reato La c.d. antigiuridicità (od illiceità) speciale Il soggetto attivo del reato La responsabilità penale delle persone giuridiche Le responsabilità da reato delle società e degli enti I soggetti Gli elementi costitutivi CAPITOLO VIII IL PRINCIPIO DI MATERIALITÀ. CONDOTTA, EVENTO E RAPPORTO DI CAUSALITÀ 1. Il principio di materialità La condotta I presupposti della condotta L azione L evento Il rapporto di causalità materiale Le dottrine La disciplina positiva L accertamento del rapporto di causalità Il grado di credibilità razionale necessario per affermare la derivazione dell evento dalla condotta secondo la giurisprudenza La possibile rilevanza del sapere scientifico sopravvenuto
4 XVI 5. Il concorso di cause Applicazioni L errore diagnostico-terapeutico del medico Il comportamento anomalo del lavoratore Il fatto illecito del terzo come concausa Il rapporto di causalità nel concorso esterno in associazione di tipo mafioso Il nesso causale nella responsabilità civile aquiliana: cenni La coscienza e volontà della condotta (c.d. suitas) CAPITOLO IX IL PRINCIPIO DI OFFENSIVITÀ. OGGETTO GIURIDICO E SOGGETTO PASSIVO DEL REATO 1. Il principio di offensività L oggetto giuridico e l oggetto materiale del reato I reati di danno ed i reati di pericolo Il soggetto passivo del reato Le fattispecie che pongono dubbi di compatibilità con il principio di offensività I reati senza offesa (di scopo) e/o senza vittime I reati di pericolo presunto I delitti di attentato I reati ostativi I reati «di mero sospetto» CAPITOLO X L IMPUTABILITÀ 1. L imputabilità: profili generali Imputabilità e colpevolezza Imputabilità e c.d. suitas Le cause di esclusione dell imputabilità La minore età Il vizio di mente Gli stati emotivi e passionali Il sordomutismo L ubriachezza e l azione di sostanze stupefacenti L intossicazione cronica Le incapacità provocate L errore del soggetto non imputabile. Rinvio CAPITOLO XI IL PRINCIPIO DI PERSONALITÀ DELLA RESPONSABILITÀ PENALE. LA COLPEVOLEZZA E LA RESPONSABILITÀ OGGETTIVA 1. Il principio di personalità della responsabilità penale Il principio di personalità nella giurisprudenza costituzionale La colpevolezza L ignoranza della legge penale La conoscibilità della legge penale nella giurisprudenza della Corte EDU Le conseguenze della sentenza della Corte costituzionale n. 364/
5 XVII 5. Segue. L evoluzione giurisprudenziale successiva Oggetto Errore su «legge penale» e su «legge extrapenale» La «ignoranza inevitabile» Le possibili fonti fuorvianti di conoscenza L onere della prova Conclusioni Applicazioni Armi, munizioni ed esplosivi Misure di prevenzione Reati urbanistici Segue. Le disposizioni speciali La responsabilità oggettiva I rapporti con il principio di personalità I reati commessi col mezzo della stampa I reati commessi col mezzo di trasmissioni radiofoniche o televisive I reati commessi col mezzo dei periodici on line I reati aggravati (o qualificati) dall evento La conoscenza dell età della persona offesa nei delitti contro la personalità individuale (art. 602-quater c.p.) e contro la libertà sessuale (art. 609-sexies c.p.) La personalità della responsabilità da reato delle società e degli enti CAPITOLO XII IL DOLO 1. Il dolo: nozione La struttura del dolo L oggetto del dolo Le forme del dolo: dolo diretto (intenzionale ed alternativo) e dolo indiretto (od eventuale) Dolo intenzionale e dolo eventuale nell abuso di ufficio Dolo generico e specifico I reati a dolo specifico ed il principio di offensività Dolo d impeto e di proposito; il dolo di premeditazione Altre forme L intensità del dolo L accertamento del dolo CAPITOLO XIII LA COLPA 1. La colpa: nozione La «coscienza e volontà» dell azione colposa tipica La struttura oggettiva del delitto colposo La fonte delle regole cautelari: colpa generica e colpa specifica La prevedibilità ed evitabilità dell evento colposo In particolare, nella colpa specifica Le connotazioni del dovere di diligenza I limiti del dovere di diligenza Il dovere di diligenza avente ad oggetto comportamenti di terzi Il rapporto di causalità nei reati colposi commissivi Il rapporto di causalità nei reati colposi omissivi. Rinvio
6 XVIII 5. La struttura soggettiva del delitto colposo Colpa cosciente e dolo eventuale L orientamento delle Sezioni Unite Conclusioni Applicazioni Il grado della colpa La colpa professionale commissiva La limitazione della responsabilità professionale del medico in caso di «colpa lieve» Il grado della colpa professionale medica Le linee-guida Il contenuto delle linee guida Gli effetti della successione di leggi nel tempo Le disposizioni in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie, l. n. 24 del Regole cautelari ed acquisizione del consenso informato La prevedibilità dell evento Il rischio consentito Le eccezioni al principio dell affidamento: l attività medica d équipe La responsabilità colposa per violazione delle norme sulla circolazione stradale Cause di giustificazione, eccesso colposo e reati colposi. Rinvio I reati colposi presupposto della responsabilità delle società e degli enti: cenni CAPITOLO XIV LA PRETERINTENZIONE 1. La preterintenzione: nozione e struttura I rapporti con il dolo eventuale ed alternativo Applicazioni CAPITOLO XV L ELEMENTO SOGGETTIVO NELLE CONTRAVVENZIONI 1. L elemento soggettivo nelle contravvenzioni Errore e buona fede nelle contravvenzioni. Rinvio Applicazioni CAPITOLO XVI LE CONDIZIONI OBIETTIVE DI PUNIBILITÀ 1. Le condizioni obiettive di punibilità: nozione La funzione La struttura Applicazioni Condizioni obiettive di punibilità intrinseche ed estrinseche Il criterio di imputazione La disciplina CAPITOLO XVII CASO FORTUITO E FORZA MAGGIORE 1. Il caso fortuito e la forza maggiore: nozione La natura giuridica Caso fortuito e colpa
7 XIX 4. Applicazioni L onere della prova Il costringimento fisico La natura giuridica Applicazioni CAPITOLO XVIII LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE (O SCRIMINANTI) 1. Le cause di giustificazione (o scriminanti): profili generali Il criterio d imputazione L onere della prova I rapporti con il principio della riserva di legge Il consenso dell avente diritto La natura giuridica dell atto di consenso La legittimazione L oggetto Gli atti di disposizione del proprio corpo La disciplina La revoca del consenso La forma del consenso e della revoca: consenso tacito e presunto Il consenso putativo. Rinvio Applicazioni Consenso informato e trattamenti medico-chirurgici Il consenso informato Le lesioni prodotte involontariamente L intervento delle Sezioni Unite Le applicazioni successive La prescrizione di farmaci off label Il consenso ad attività sportive violente Lesioni provocate nel rispetto delle regole del gioco Lesioni provocate in violazione delle regole del gioco Lesioni provocate con condotte contrarie od estranee alle finalità del gioco Le lesioni colpose non scriminate Applicazioni L esercizio di un diritto Il diritto scriminante Diritto di cronaca e diritto di critica Cronaca e critica giudiziaria Il diritto di cronaca nella giurisprudenza della Corte EDU Il diritto di satira Il diritto di difesa I diritti di riunione, di manifestazione del pensiero e di sciopero Ius corrigendi L adempimento di un dovere Natura e fonte del dovere Il dovere derivante da un ordine della pubblica Autorità La difesa legittima Condizioni oggettive
8 XX 5.2. Condizioni soggettive Applicazioni La legittima difesa in privato domicilio L uso legittimo delle armi Le condizioni Le discipline speciali Lo stato di necessità Le condizioni I rapporti fra lo stato di necessità e la difesa legittima Applicazioni Il costringimento psichico Cause di giustificazione e reati colposi Consenso dell avente diritto Adempimento del dovere Legittima difesa Stato di necessità Segue. L eccesso colposo La natura giuridica Applicazioni Le cause di giustificazione non codificate: profili generali Attività investigativa: informazioni commerciali ed indagini difensive Coazione a fin di bene Gli offendicula L errore sulle cause di giustificazione. Rinvio PARTE TERZA IL REATO COMMISSIVO: FORME DI MANIFESTAZIONE CAPITOLO XIX IL REATO CIRCOSTANZIATO 1. Il reato circostanziato: profili generali Circostanze aggravanti ed elementi costitutivi del reato Le varie tipologie di circostanze Le circostanze aggravanti comuni La recidiva Le varie forme di recidiva Le circostanze attenuanti comuni Il risarcimento del danno e/o le restituzioni L elisione od attenuazione delle conseguenze del reato Le circostanze attenuanti generiche Il criterio di imputazione La disciplina Il concorso di circostanze eterogenee CAPITOLO XX IL REATO CONSUMATO. REATO PERMANENTE E RE- ATO ABITUALE. IL DELITTO TENTATO 1. Il reato consumato Il reato permanente
9 XXI 3. Il reato abituale Il delitto tentato: profili generali Segue. L autonomia del delitto tentato Segue. Gli elementi costitutivi: la materialità L idoneità degli atti L univocità degli atti L inizio dell attività punibile: atti preparatori ed atti esecutivi Segue. L elemento psicologico Il dolo Tentativo e dolo eventuale La prova del dolo Segue. L ammissibilità del tentativo in particolari categorie di delitti Nei delitti unisussistenti o plurisussistenti, e nei delitti a condotta plurima Nei delitti a consumazione anticipata e nei delitti di attentato Nei delitti aggravati dall evento Nei delitti abituali Nei delitti condizionati Nei delitti permanenti Nei delitti di pericolo Il tentativo del delitto di associazione di tipo mafioso Rinvii Segue. Tentativo e circostanze Il tentativo circostanziato di delitto Il tentativo di delitto circostanziato Segue. La disciplina Segue. La desistenza ed il recesso attivo: profili generali La desistenza Il recesso attivo Le differenze tra desistenza e recesso attivo La putatività della desistenza volontaria e del recesso attivo La responsabilità da delitto tentato delle società e degli enti CAPITOLO XXI IL REATO IMPOSSIBILE 1. Il reato impossibile: profili generali Il reato impossibile per inidoneità dell azione La «azione idonea» ai fini della configurabilità del tentativo punibile Il reato impossibile per inesistenza dell oggetto Il reato impossibile ed il principio di offensività dell illecito penale Applicazioni Appostamento delle Forze dell Ordine ed agente provocatore Falso grossolano, innocuo od inutile La coltivazione non autorizzata di piante da cui sono ricavabili sostanze stupefacenti CAPITOLO XXII IL CONCORSO DI PERSONE E LA COOPERAZIONE COL- POSA NEL REATO 1. Il concorso (eventuale) di persone nel reato: profili generali
10 XXII 1.1. La pluralità dei soggetti agenti L integrazione dell elemento oggettivo di una fattispecie di reato Il contributo causale dei concorrenti Il contributo «impossibile» Il concorso morale L agente provocatore Il concorso di persone nei reati permanenti L elemento psicologico La cooperazione nel delitto colposo Segue. La funzione dell art. 113 c.p Segue. Il concorso e la cooperazione nelle contravvenzioni Concorso doloso nel reato colposo e concorso o cooperazione colposa nel reato doloso La disciplina: trattamento sanzionatorio e circostanze speciali La valutazione delle circostanze La valutazione delle cause di esclusione della pena La desistenza L immunità ex art. 68 Cost. dei parlamentari Il c.d. concorso anomalo od aberratio concorsuale La disciplina Applicazioni Il concorso nel reato proprio Il concorso necessario di persone nel reato (plurisoggettivo) Segue. Concorso (eventuale) di persone nel reato e reati associativi La responsabilità degli associati per i reati-scopo Segue. Il c.d. concorso esterno nelle associazioni di tipo mafioso La dottrina La giurisprudenza di legittimità La giurisprudenza costituzionale Il concorso esterno tra orientamenti e disorientamenti La giurisprudenza della Corte EDU Le questioni di costituzionalità Natura giuridica e disciplina I punti controversi Il concorso esterno dei professionisti Il rapporto di causalità Segue. I rapporti tra lo scambio elettorale politico-mafioso, la partecipazione ed il concorso esterno ad associazione di tipo mafioso La responsabilità da reato dei gruppi di società (holding) CAPITOLO XXIII PARTE QUARTA IL REATO COMMISSIVO: GLI ERRORI GLI ERRORI E LE ABERRATIONES 1. Le cause di esclusione della colpevolezza (o scusanti) L errore: profili generali L errore sul fatto L errore sul consenso della p.o. nei reati sessuali
11 XXIII 4. L errore su legge extrapenale I casi controversi L errore sulla qualificazione soggettiva nei reati propri L errore su norme penali in bianco L errore sull antigiuridicità speciale Errore e buona fede nelle contravvenzioni L errore determinato dall altrui inganno Il reato putativo Applicazioni I rapporti tra reato putativo per errore di fatto, delitto tentato e reato impossibile per inidoneità dell azione L errore del soggetto non imputabile L errore sulle cause di giustificazione Applicazioni L errore sulle circostanze Applicazioni. Provocazione putativa ed errore sulla persona del provocatore L aberratio causae L aberratio ictus L aberratio ictus monolesiva L aberratio ictus plurilesiva L aberratio delicti L aberratio delicti con unico evento L aberratio delicti con pluralità di eventi I rapporti tra aberratio ictus ed aberratio delicti CAPITOLO XXIV PARTE QUINTA IL REATO OMISSIVO IL REATO OMISSIVO (PROPRIO ED IMPROPRIO) 1. L autonomia del reato omissivo Il reato omissivo proprio: generalità ed elementi costitutivi Forme di manifestazione Compatibilità con il principio di offensività Il reato omissivo improprio: profili generali Segue. L ambito di applicazione della regola dell equivalenza causale Segue. La materialità: condotta tipica ed evento Le posizioni di garanzia Le fonti dell obbligo giuridico di impedire l evento In particolare, il contratto Assunzione spontanea e precedente attività pericolosa Obblighi di protezione ed obblighi di controllo I singoli obblighi di protezione I singoli obblighi di controllo Segue. Applicazioni. A) Amministratore di sostegno B) Amministratori comunali C) Amministratori di società e componenti del collegio sindacale D) Forze dell ordine
12 XXIV 6.4. E) Infortuni sul lavoro F) Internet provider G) Medici ed infermieri H) Scuola I) Sport J) Violazioni edilizie Segue. La delega delle posizioni di garanzia nelle strutture aziendali complesse In materia antinfortunistica Negli altri settori Segue. Le posizioni di garanzia nelle strutture sanitarie complesse Segue. La causalità omissiva Causalità omissiva ed attività medico-chirurgica Causalità omissiva e causalità commissiva Segue. La successione di garanti Segue. Causalità omissiva e malattie professionali Segue. L elemento psicologico: dolo, colpa, errore Segue. Le cause di giustificazione Segue. Le forme di manifestazione del reato omissivo improprio. A) Il tentativo di delitto omissivo improprio B) Concorso di persone e cooperazione colposa nel reato omissivo improprio CAPITOLO XXV PARTE SESTA UNITÀ E PLURALITÀ DI REATI IL CONCORSO APPARENTE DI NORME 1. Il concorso apparente di norme: profili generali L operatività delle clausole di riserva Applicazioni. A) Il riciclaggio ed il reimpiego dei proventi dell associazione di tipo mafioso B) Maltrattamenti in famiglia e stalking Il principio di specialità Applicazioni. A) Commercio di prodotti con segni falsi, ricettazione e violazione del diritto d autore B) Ricettazione, riciclaggio, reimpiego, autoriciclaggio C) Ricettazione e commercio di sostanze dopanti D) Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale E) Abbandono di persone minori o incapaci ed omissione di soccorso F) Frode fiscale e truffa G) Frode informatica ed indebito utilizzo di carte di credito o di altro analogo documento H) Altre applicazioni Il principio di sussidiarietà ed il principio di consunzione (c.d. assorbimento, o ne bis in idem sostanziale) Applicazioni. A) artt. 316-bis e 640-bis c.p Segue. Il divieto di bis in idem nella giurisprudenza della Corte EDU
13 XXV 6. Il reato progressivo e la progressione criminosa L antefatto ed il postfatto non punibili Il reato complesso Applicazioni. A) Artt. 316-ter, 483 e 640-bis c.p B) L omicidio stradale Il tentativo di delitto complesso La responsabilità delle società e degli enti da reato complesso CAPITOLO XXVI IL CONCORSO DI REATI. IL REATO CONTINUATO 1. Il concorso di reati: profili generali Unità e pluralità di reati Applicazioni. A) Resistenza a pubblico ufficiale Il concorso formale di reati Applicazioni Il reato continuato: profili generali La natura giuridica Segue. Gli elementi costitutivi. L elemento oggettivo L elemento soggettivo Segue. Il tentativo di delitto continuato Segue. Il trattamento sanzionatorio Il «reato più grave» Il trattamento sanzionatorio per i recidivi ex art. 99, comma 4, c.p Segue. Le circostanze Segue. La continuazione tra reati giudicati e reati giudicabili Le deroghe. I reati fallimentari La pluralità di illeciti delle società e degli enti PARTE SETTIMA LE CONSEGUENZE DEL REATO E LE MISURE AMMINISTRATIVE DI CONTROLLO SOCIALE CAPITOLO XXVII IL PRINCIPIO DI UMANIZZAZIONE E RIEDUCAZIONE. LA PENA 1. Il fondamento e la funzione della pena: profili generali La pena nel codice penale del Le pene accessorie La pena nella Costituzione: il principio di umanizzazione e rieducazione I caratteri della pena costituzionalmente legittima La delinquenza minorile Le più recenti modifiche normative La responsabilità da reato delle società e degli enti Rilievi conclusivi Il sindacato di costituzionalità sulle scelte riguardanti il trattamento sanzionatorio Le varie tipologie di pena: le pene principali La determinazione della pena principale da applicare in concreto Segue. Le pene accessorie Gli effetti penali della condanna
14 XXVI 8. Le sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi: cenni Le misure alternative alla detenzione: cenni CAPITOLO XXVIII LA PUNIBILITÀ. LE CAUSE DI ESTINZIONE DEL REATO E DELLA PENA 1. La punibilità: profili generali Le condizioni di procedibilità: rinvio Le cause di non punibilità L esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto Applicazioni Le cause di estinzione del reato e della pena: i profili generali Segue. Le cause generali di estinzione del reato (A) Morte del reo prima della condanna Fallimento e responsabilità delle società e degli enti B) Amnistia propria C) Prescrizione (del reato) La determinazione del termine di prescrizione Il computo del termine di prescrizione La decorrenza del termine di prescrizione La sospensione del termine di prescrizione L interruzione del termine di prescrizione L operatività delle cause di sospensione e di interruzione della prescrizione La natura giuridica della prescrizione del reato e gli effetti in tema di successione di leggi nel tempo Profili di diritto dell U.E Profili processuali La prescrizione degli illeciti delle società e degli enti D) Oblazione E) Sospensione condizionale della pena F) Sospensione del procedimento con messa alla prova dell imputato L estinzione dei reati di competenza del giudice di pace conseguente a condotte riparatorie Segue. Le cause di estinzione dei reati commessi da imputati minorenni A) Perdono giudiziale B) Esito positivo della messa alla prova Segue. Le cause generali di estinzione della pena A) Amnistia impropria B) Morte del reo dopo la condanna C) Prescrizione della pena D) Indulto e grazia E) Non menzione della condanna nel certificato penale F) Liberazione condizionale G) Riabilitazione Segue. Le disposizioni comuni Applicazioni CAPITOLO XXIX LA PERICOLOSITÀ SOCIALE 1. Profili generali
15 XXVII 2. L abitualità nel reato La professionalità nel reato La tendenza a delinquere Le misure di sicurezza Le misure di sicurezza personali: cenni Le misure di sicurezza patrimoniali. La confisca: cenni Le conseguenze dell estinzione del reato o della pena Successione di leggi nel tempo La giurisprudenza della Corte EDU Le misure di prevenzione: cenni CAPITOLO XXX LE CONSEGUENZE CIVILI DEL REATO 1. Le conseguenze civili del reato: profili generali Le restituzioni Il risarcimento del danno La pubblicazione della sentenza Le obbligazioni civili del condannato verso lo Stato La garanzia delle obbligazioni civili da reato Bibliografia Indice analitico-alfabetico
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