REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI

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1 Deliberazione n. 182 /2008/ Cons. REPUBBLICA ITALIANA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL VENETO Nell adunanza del 17 dicembre 2008 composta da: Bruno PROTA Aldo CARLESCHI Francesco ALBO Daniela MORGANTE Presidente Consigliere Referendario relatore Referendario VISTO l art. 100, secondo comma, della Costituzione; VISTO il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; VISTO il Regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti con il quale è stata istituita in ogni Regione ad autonomia ordinaria una Sezione regionale di controllo, deliberato dalle Sezioni Riunite in data 16 giugno 2000, modificata con le deliberazioni delle Sezioni riunite n. 2 del 3 luglio 2003 e n. 1 del 17 dicembre 2004, e da ultimo con deliberazione del Consiglio di Presidenza n. 229 del 19 giugno 2008; VISTA la legge 5 giugno 2003, n. 131 recante Disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge cost. 18 ottobre 2001, n. 3, ed, in particolare, l art. 7, comma 8 ;

2 VISTI gli indirizzi e criteri generali per l esercizio dell attività consultiva approvati dalla Sezione delle Autonomie nell adunanza del 27 aprile 2004; VISTA la richiesta di parere inoltrata dal Sindaco del Comune di Camposampiero (PD) prot. n del 10 novembre 2008 e assunto al prot. n. 8363/9 in data 13 novembre VISTA l ordinanza del Presidente di questa Sezione di controllo n. 46/2008/Cons. del 17 dicembre 2008 di convocazione della Sezione per l odierna seduta; UDITA la relazione del magistrato relatore, Ref. Francesco Albo FATTO Il comune di Camposampiero (PD) chiede un parere in merito all interpretazione dell art. 8 del CCNEL , e più precisamente: 1. Se per l anno 2008 il rispetto del patto di stabilità interno e la coerenza con il quadro normativo delineato dall art. 1 comma 557 della finanziaria 2007 previsti dall art. 8 comma 1 del CCNEL vadano verificati con riferimento allo stesso anno o al 2007; 2. Se ai fini della verifica del rapporto tra spesa di personale ed entrate correnti si debba fare riferimento ai dati del consuntivo 2007; 3. Come vadano considerati, nella determinazione del rapporto di cui al punto precedente, gli aumenti contrattuali. Se, in particolare, si debbano seguire le 2

3 indicazioni riportate nella delibera di questa Sezione n. 94/2007 in materia generale di spese del personale. 4. Se il miglioramento della produttività individuale e collettiva derivante dalla quota parte (20%) della trasformazione dei rapporti a tempo parziale possa essere calcolato fino al , data di entrata in vigore del D.L. n. 112/2008, che ha abrogato la parte di norma che prevedeva tale possibilità. DIRITTO In via preliminare, occorre valutare la sussistenza dei presupposti di legittimazione attiva con riguardo sia all ente interessato a ricevere il parere che all organo che formalmente l ha richiesto. A questo riguardo, i quesiti, essendo stati richiesti da un comune con nota a firma del suo legale rappresentante, sono da considerarsi sicuramente ammissibili. Sotto tale aspetto, peraltro, la Sezione rileva che le richieste sono sostanzialmente analoghe a quelle formulate dall Unione dei comuni del Camposampierese, su cui questo Collegio non si è potuto pronunciare in quanto inammissibili sotto il profilo soggettivo (cfr. delibera n. 175/2008/cons.). Con riferimento alla sussistenza del presupposto oggettivo, ovvero all aderenza della questione al concetto di contabilità pubblica, bisogna ricordare che gli indirizzi ed i criteri generali della Sezione delle Autonomie, approvati il 27 aprile 2004 e la delibera 5/AUT/2006 del 10 marzo 2006, hanno ristretto l ambito 3

4 oggettivo alla normativa e ai relativi atti applicativi che disciplinano, in generale, l attività finanziaria che precede o che segue i distinti interventi di settore, compresi, in particolare, la disciplina dei bilanci e i relativi equilibri, l acquisizione delle entrate, l organizzazione finanziaria-contabile, la disciplina del patrimonio, la gestione delle spese, l indebitamento, la rendicontazione e i relativi controlli. Nel caso di specie, non ricorre alcuna delle ipotesi testè menzionate, essendo la richiesta relativa all interpretazione ed all applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro, materia ritenuta esclusa dall ambito della contabilità pubblica in virtù di un indirizzo ormai consolidato, anche di altre Sezioni (cfr. Sez. Veneto, delibere 10/2008, n. 2 e 10/2007, Sezione Lombardia n. 45/2008, n. 39 e 41/2007). Il quesito in esame non attiene, infatti, ad una fase pubblicistica e giuscontabile, ma ad una materia contrattuale, nel cui ambito trova la sua particolare disciplina procedurale e sostanziale. Né a diverse conclusioni può giungersi tenendo conto dell adempimento ricordato nella nota in esame - di cui all art. 67 comma 8 del D.L. n. 112/08, conv. in L. n. 133/2008 (che prevede l'obbligo per le pubbliche amministrazioni, tra cui anche gli enti locali, di trasmettere alla Corte dei Conti, tramite la Ragioneria generale dello Stato, entro il 31 maggio di ogni anno, specifiche informazioni sulla contrattazione integrativa, certificate dagli organi di controllo interno, da utilizzare ai fini del referto sul 4

5 costo del lavoro). Da ciò, semmai, possono derivare ulteriori profili di inammissibilità sotto l aspetto oggettivo, innanzitutto per il rischio di interferenza con l attività svolta da altri organi di questa Istituzione. In primo luogo, infatti, l attività consultiva delle Sezioni regionali di controllo, com è noto svolta a livello periferico, potrebbe interferire con l attività di un organo centrale, quale le Sezioni Riunite in sede di controllo, competenti in materia di referto al Parlamento sul costo del lavoro, in ragione anche dei possibili orientamenti interpretativi non uniformi che potrebbero svilupparsi a livello locale. Ulteriori rischi di interferenza potrebbero presentarsi rispetto all attività delle Procure regionali e delle Sezioni giurisdizionali della Corte dei conti, istituzionalmente deputate anche in tale ambito a perseguire le ipotesi di responsabilità amministrativa, che sono espressamente fatte salve dal comma 10 dell art. 67. Inoltre, se è vero che la rilevazione dei dati sulla contrattazione decentrata è propedeutica alla funzione di referto da parte delle Sezioni Riunite della Corte dei conti, non può negarsi che la nozione di contabilità pubblica che delimita l ambito della funzione consultiva delle Sezioni regionali di controllo, anche a seguito dell elaborazione successivamente svolta dalla Sezione delle Autonomie (che ne ha delineato in maniera più precisa i confini), è stata ridimensionata ad un livello di contabilità pubblica degli enti locali, coerentemente con le problematiche e 5

6 l ambito operativo degli enti territoriali interlocutori. L adempimento di cui all art. 67 comma 8 del D.L. n. 112/2008, invocato dal comune, non è dunque idoneo a dilatare l ambito oggettivo della materia di cui all art. 7 comma 8 della L. n. 131/2003, come tradizionalmente intesa fino ad oggi. PQM La Sezione regionale di controllo per il Veneto dichiara i quesiti in esame inammissibili sotto il profilo oggettivo. Così deliberato in Venezia, nella Camera di Consiglio del 17 dicembre L estensore Il Presidente Dott. Francesco ALBO Dott. Bruno PROTA Depositato in Segreteria il 19/12/2008 IL DIRETTORE DI SEGRETERIA (Dott.ssa Raffaella Brandolese) 6