Alla fine del 2007, riceve una diagnosi che gli
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- Berta Carraro
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3 Il trapianto di rene da donatore vivente la scelta che può cambiare una vita Alla fine del 2007, riceve una diagnosi che gli sconvolge la vita: insufficienza renale cronica. Le cure, le restrizioni alimentari, servono a poco. Dopo circa due anni entra nel triste tunnel della dialisi. Il nefrologo suggerisce l iscrizione alla lista d attesa per un trapianto di rene da cadavere, ma i tempi possono essere lunghi. Prospetta al paziente e alla sua compagna anche la possibilità di un trapianto da vivente. «Da vivente?». Il professionista spiega che oggi esiste un ottima esperienza sul trapianto da donatore vivente, una buona opportunità per uscire dalla dialisi, trattamento salva vita, ma associato ad una elevata mortalità. È noto che la dialisi provoca danno cardiovascolare, alterazioni scheletriche, anemia, ritardo della crescita. Inoltre, la qualità dell esistenza durante il trattamento dialitico è fortemente compromessa. E scatta l atto d amore. La donna decide di donare al suo compagno uno dei suoi reni. Verificata la compatibilità, il trapianto viene eseguito verso la fine del Ora, entrambi stanno bene e vivono, insieme, una vita più serena. La reale esperienza descritta indica, in modo esemplare, la possibilità che una persona vivente, se compatibile, possa donare un rene a chi è affetto da insufficienza renale cronica in fase terminale, con beneficio del ricevente, sia in termini di sopravvivenza a breve e lungo termine, sia di qualità della vita.
4 Quando considerare il trapianto da donatore vivente? L Organizzazione Mondiale della Sanità precisa che il prelievo di organi o di tessuti, soltanto a fini di trapianto, può essere effettuato su un donatore vivente nell interesse del ricevente e allorché non ci sia la disponibilità di un organo o di un tessuto appropriati di una persona deceduta, né metodo terapeutico alternativo di efficacia paragonabile. Per una decisione consapevole Al donatore vengono fornite tutte le informazioni per elaborare una decisione consapevole sul tipo, l entità e la probabilità dei rischi. Viene informato anche sulle possibili alternative del ricevente: continuare la dialisi, l ingresso in lista d attesa per organi da cadavere, possibile donazione da altro donatore vivente, eccetera. Il potenziale donatore non deve subire pressioni, coercizioni, sollecitazioni, incentivazioni economiche o di alcun tipo. La valutazione dell accettabilità di un soggetto come donatore e la verifica delle motivazioni alla donazione, saranno effettuate da una équipe indipendente sia dai pazienti coinvolti, sia dai professionisti che dovranno effettuare il trapianto. Al donatore sarà garantita la facoltà di ritirare il consenso fin all ultimo istante prima dell intervento chirurgico. La donazione non deve essere fonte di profitto o oggetto di commercializzazione. Il donatore vivente sarà sottoposto a rigorosi accertamenti medici volti ad identificare ogni controindicazione di tipo fisico o psicologico. Sarà assicurata un assistenza a lungo termine al donatore e al ricevente. Quali rischi per il donatore? Sono modesti, anche se non del tutto assenti. I soggetti ai quali è stato tolto un rene, sia a scopo di trapianto sia per cause traumatiche, non presentano una diversa sopravvivenza rispetto alla popolazione generale. Il rischio di comparsa di proteinuria (l apparato di filtrazione del rene non trattiene le proteine, consentendone la perdita nelle urine) e/o di riduzione della funzione renale, sono stati riscontrati, prevalentemente, in presenza di obesità, in soggetti seguiti per oltre 20 anni.
5 Cosa prevede la legge La Legge 26 giugno 1967, n.458 (GU 27/06/1967, n.160) indica che il trapianto di rene da donatore vivente è lecito, in deroga all articolo 5 del Codice Civile. Tale deroga è concessa ai genitori, ai figli, ai fratelli germani e non germani del paziente che siano maggiorenni, purché siano rispettate le modalità previste dalla legge. Solo nel caso che i pazienti non abbiano consanguinei o nessuno di essi sia idoneo o disponibile, la deroga può essere consentita anche ad altri parenti e a donatori estranei. Le condizioni che la legge prevede per il donatore sono: la capacità di intendere e di volere e la consapevolezza delle conseguenze personali che la donazione comporta. Tali condizioni sono accertate da un magistrato del Tribunale competente per territorio. Il prelievo e il trapianto vanno effettuati in Centri per i trapianti di organi. Questi devono disporre di sanitari particolarmente qualificati per competenza medica, chirurgica, biologica e autorizzati dal ministero della Salute. Il Centro che effettua il prelievo e il trapianto deve costituire un collegio medico che comprenda il medico di fiducia del paziente, nonché redigere un verbale da trasmettere al magistrato competente. La legge prevede, inoltre, che al donatore siano concessi i benefici previsti dalle norme vigenti per i lavoratori autonomi e subordinati in stato d infermità. Il donatore viene anche assicurato contro i rischi immediati e futuri inerenti l intervento operatorio e la menomazione subita. Non si può essere donatori in caso di Età inferiore ai 18 anni Incapacità di esprimere il proprio consenso alla donazione Evidenza di coercizione Abuso di droghe Evidenza di neoplasia maligna Gravidanza Complicanze maggiori respiratorie o cardiovascolari Diabete mellito Malattie renali Malattie sistemiche con interessamento renale Trombofilia Obesità, con BMI superiore a 35 Infezioni attive Infezioni da epatite B, epatite C e HIV Ipertensione arteriosa in trattamento con danno d organo
6 Il percorso del trapianto 1 Idoneità del ricevente al trapianto da vivente e al prelievo del donatore 2 Attivazione dell esenzione del ticket per il donatore (cod. T01) 3 Studio immunologico e determinazione delle eventuali incompatibilità effettuati nel laboratorio o nei laboratori di riferimento del Centro trapianti 4 Completamento della valutazione clinica 5 Valutazione psicologica 6 7 Accettazione dei soggetti coinvolti, mediante firma autografa del consenso informato Riunione della Commissione medica, con valutazione clinica conclusiva di fattibilità della donazione e stesura del verbale 8 Segnalazione della coppia al Centro regionale per i trapianti 9 Valutazione di parte terza riguardo la libera, informata e consapevole volontà di donazione 10 Determinazione della data del trapianto 11 Invio della coppia e trasmissione degli atti al giudice competente per territorio per le formalità di legge 12 Interventi chirurgici di prelievo e trapianto
7 Centri di trapianto del rene dove è anche possibile chiedere informazioni Catania Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Vittorio Emanuele-Ferrarotto-S.Bambino Tel Fax Palermo ARNAS Civico Unità Operativa Complessa di Nefrologia 2.a, con trapianto Tel Fax ISMETT Tel Fax Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico P. Giaccone Tel Fax Centro Regionale Trapianti c/o ARNAS Civico - Palermo Piazza Nicola Leotta, Palermo Tel Fax info@crtsicilia.it - segreteria@crtsicilia.it
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