I disturbi dell identificazione di oggetti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I disturbi dell identificazione di oggetti"

Transcript

1 I disturbi dell identificazione di oggetti

2 Via ventrale (occipito-temporale): elaborazione di oggetti e forme visione per l interazione con gli oggetti visione per il riconoscimento

3 Agnosia Deficit nel riconoscimento o identificazione di oggetti Non è causato da deficit sensoriali, di vigilanza, di esplorazione dell ambiente Riguarda uno specifico canale sensoriale Deficit raro

4 Agnosia visiva appercettiva Mancata costruzione della rappresentazione interna dell oggetto associativa Mancato accesso, per via visiva, alle informazioni semantiche dell oggetto Da non confondere con l Afasia ottica (anomia per la modalità visiva) Sito lesionale: lesioni bilaterali delle cortecce visive associative; lesione occipitale sinistra con danno dello splenio del corpo calloso (a. associativa)

5 Agnosia appercettiva Esempio di copia di stimoli di un paziente con agnosia appercettiva

6 Agnosia associativa Esempio di copia di stimoli non denominati da paziente con agnosia associativa

7 Agnosia associativa Esempio di copia di stimoli non denominati da paziente con agnosia associativa

8 OGGETTO elaborazione visiva precoce Modello di identificazione degli oggetti fondato sulla teoria di Marr (Humphreys e Riddoch, 1987) Immagine centrata sull osservatore (2 e ½ D) AGNOSIA APPERCETTIVA Rappresentazione centrata sull oggetto (3D) (descrizione strutturale episodica) Descrizione strutturale depositata in memoria Conoscenze concettuali AGNOSIA ASSOCIATIVA Attivazione della rappresentazione lessicale (il nome dell oggetto)

9 OGGETTO AGNOSIA APPERCETTIVA elaborazione visiva precoce Immagine centrata sull osservatore (2 e ½ D) AGNOSIA PER LA FORMA AGNOSIA INTEGRATIVA Rappresentazione centrata sull oggetto (3D) (descrizione strutturale episodica) AGNOSIA TRASFORMAZIONALE Descrizione strutturale depositata in memoria Conoscenze concettuali Attivazione della rappresentazione lessicale (il nome dell oggetto) Modello di identificazione degli oggetti fondato sulla teoria di Marr (Humphreys e Riddoch, 1987)

10 valutazione dell agnosia Giudizio di dimensione di figure geometriche (elaborazione visiva precoce) Test delle figure sovrapposte di Poppelreuter (elaborazione visiva precoce) Accoppiamento di oggetti in diversa prospettiva (passaggio da una rappresentazione basata sull osservatore a una basata sull oggetto) Compito di decisione di realtà (descrizione strutturale depositata in memoria) Associazione figura-figura (conoscenze concettuali) BORB (Birmingham object recognition battery; Riddoch e Humphreys, 1983) VOSP (Visual object and space perception battery; Warrington e James, 1991)

11 OGGETTO elaborazione visiva precoce Immagine centrata sull osservatore (2 e ½ D) Rappresentazione centrata sull oggetto (3D) (descrizione strutturale episodica) Descrizione strutturale depositata in memoria Conoscenze concettuali Lessico fonologico di uscita agnosia per la forma

12 OGGETTO elaborazione visiva precoce Immagine centrata sull osservatore (2D e ½) Rappresentazione centrata sull oggetto (3D) (descrizione strutturale episodica) Descrizione strutturale depositata in memoria Conoscenze concettuali Lessico fonologico di uscita agnosia trasformazionale e integrativa

13 OGGETTO elaborazione visiva precoce test delle due teste Immagine centrata sull osservatore (2 e ½ D) Rappresentazione centrata sull oggetto (3D) (descrizione strutturale episodica) Descrizione strutturale depositata in memoria Conoscenze concettuali Lessico fonologico di uscita test oggetti chimerici agnosia associativa

14 OGGETTO elaborazione visiva precoce Immagine centrata sull osservatore (2 e ½ D) Rappresentazione centrata sull oggetto (3D) (descrizione strutturale episodica) Descrizione strutturale depositata in memoria Conoscenze concettuali Lessico fonologico di uscita agnosia associativa

15 agnosia: il caso HJA abilità intatte copiare oggetti che non poteva riconoscere disegnare oggetti dalla memoria riconoscere oggetti da altre modalità sensoriali (tatto)

16 agnosia: il caso HJA abilità compromesse non riconosce oggetti, ma solo le parti non riconosce immagini degradate incapace di decidere se un oggetto era reale

17 agnosia visiva per gli oggetti

18 agnosia visiva per gli oggetti

19 agnosia visiva per gli oggetti

20 agnosia visiva per gli oggetti

21 è lui! è quello! lo riconoscerei ovunque con quello stupido cappellino I volti sono speciali?

22 I volti sono Speciali? I neuroni che riconoscono volti nella corteccia infero-temporale di una scimmia rhesus esistono cellule che rispondono selettivamente a facce (di scimmia ma anche umane) viste di fronte

23 I volti sono Speciali? I neuroni che riconoscono volti e altre che rispondono a facce di profilo

24 i Greebles [Gauthier & Tarr, 1997] participanti dopo un lungo addestramento divennero esperti in Greebles, degli oggetti senza faccia ERPs: i Greebles elicitano la N170 come succede con le facce [Rossion et al. 2002] fmri: i Greebles attivano l area fusiforme per le facce [Gauthier et al. 1999]

25

26 Prosopagnosia Incapacità nel riconoscere volti noti utilizzando la via visiva, identificabili sulla base di indizi non fisiognomici (es. voce, postura) in assenza di alterazioni visive e buon riconoscimento del volto come faccia e delle espressioni emotive 1. Appercettiva Mancata rappresentazione del volto (ad es. un pz non sa decidere se due volti sono uguali) 2. Associativa Mancato accesso/perdita delle conoscenze riguardanti i volti noti Sito lesionale: giunzione temporo-occipitale destra o bilaterale

27 Prosopagnosia Ero seduto a tavola con mio padre, mio fratello e sua moglie Improvvisamente scoprii che non ero più in grado di riconoscere alcuna persona intorno a me. Le persone sembravano sconosciute. Mi rendevo conto che c erano due uomini e una donna, potevo vedere le diverse parti della loro faccia, ma non potevo associare quelle facce con persone note. Esse mi apparivano estranee. La cosa buffa è che nello stesso momento sapevo che quelle persone dovevano essere mio padre, mio fratello e mia cognata, con cui stavo pranzando Uno di loro mi chiese cosa mi stesse succedendo. Riconobbi la voce di mio fratello, ma la faccia dell uomo che parlava mi restava sconosciuta Agnetti et al., 1978

28 [Fonte: Adattata da Young, 1998] Prosopagnosia a) elaborazione precoce b) codifica strutturale c) unità riconoscim. volti d) nodi identità personale e) lessico fonologico uscita f) processi paralleli g) altre modalità accesso A B F C D E Nature Reviews Neuroscience 6, (August 2005) doi: /nrn1724

29 valutazione della prosopagnosia Riconoscimento di volti in identica prospettiva (elaborazione precoce)

30 valutazione della prosopagnosia Test di riconoscimento di volti ignoti (Benton et al., 1983): volti con stessa prospettiva

31 valutazione della prosopagnosia Riconoscimento di volti in identica prospettiva (elaborazione precoce) Riconoscimento di volti in diversa prospettiva (codifica strutturale)

32 valutazione della prosopagnosia Test di riconoscimento di volti ignoti (Benton et al., 1983): volti con diversa prospettiva

33 valutazione della prosopagnosia Riconoscimento di volti in identica prospettiva (elaborazione precoce) Riconoscimento di volti in diversa prospettiva (codifica strutturale) Giudizio di familiarità (URV) Conoscenze concettuali (NIP)

34 valutazione della prosopagnosia UN ATTRICE VIVENTE

35 valutazione della prosopagnosia UN POLITICO ITALIANO

36 valutazione della prosopagnosia Riconoscimento di volti in identica prospettiva (elaborazione precoce) Riconoscimento di volti in diversa prospettiva (codifica strutturale) Giudizio di familiarità (URV) Conoscenze concettuali (NIP) Denominazione (del volto e su definizione) (rappresentazione lessicale)

37 valutazione della prosopagnosia Giudizio dell espressione facciale (processi paralleli)

38 valutazione della prosopagnosia IMPAURITA?

39 valutazione della prosopagnosia Giudizio dell espressione facciale (processi paralleli) Identificazione etnica (processi paralleli) Giudizio relativo di bellezza (processi paralleli) Giudizio relativo d età (processi paralleli)

40 test valutazione prosopagnosia Test di stima dell età (De Renzi e coll., 1989) Vengono presentate 4 facce di individui dello stesso sesso ma appartenenti a fasce di età diverse Il soggetto deve ordinare le facce secondo l età

41 valutazione della prosopagnosia Giudizio dell espressione facciale (processi paralleli) Identificazione etnica (processi paralleli) Giudizio relativo di bellezza (processi paralleli) Giudizio relativo d età (processi paralleli) Identificazione del sesso (processi paralleli) Accesso al NIP dal nome/dalla voce (altre modalità di accesso)

42 Prosopagnosia Riconoscimento inconscio delle facce Una serie di evidenze sperimentali dimostra l esistenza di un riconoscimento inconscio delle facce note, anche quando il paziente non è in grado di identificarle consciamente -> RICONOSCIMENTO IMPLICITO Registrazione di risposte autonomiche (Tranel e Damasio, 1985) Durante la presentazione di facce note che il paziente dice di non riconoscere si ha un aumento delle risposte autonomiche (es. risposta psicogalvanica) Test di apprendimento di facce L apprendimenti facce note che il paziente dice di non riconoscere è comunque più rapido rispetto all apprendimento di facce sconosciute

43 Caso SZ: La casalinga che riconosce solo Berlusconi caso documentato da Semenza e Mondini SZ, donna di 66 anni, casalinga, caso raro di deterioramento progressivo del lobo temporale mesiale Parla normalmente e appropriatamente; difetti di memoria; è incapace di riconoscere il volto del marito e dei più stretti familiari riconosce alcuni volti famosi (Berlusconi, il papa, Cristo)

44 Agnosia uditiva Incapacità nel riconoscere suoni non verbali e rumori, indipendente da deficit primario dell udito 1. appercettiva Incapacità nell identificare i tratti essenziali dei suoni Valutazione: discriminazione fra coppie di suoni non significativi (ad es per tonalità) 2. associativa Incapacità nell associare il suono all oggetto che lo ha prodotto (es. suono: sirena; ruggito ogg o animale: ambulanza, leone) Valutazione: associazione fra suoni significativi e oggetti/ animali

45 Agnosia tattile Disturbo dell analisi tattile, in assenza di un deficit somatosensoriale primario 1. appercettiva Deficit di elaborazione delle caratteristiche elementari degli stimoli come il materiale o la forma di un oggetto Valutazione: discriminazione tra coppie di stimoli non significativi uguali o diversi 2. associativa Deficit dell identificazione di oggetti tramite manipolazione Sito lesionale: corteccia parietale e riguardano il solo arto controlesionale alla lesione

I disturbi dell identificazione di oggetti

I disturbi dell identificazione di oggetti I disturbi dell identificazione di oggetti Via ventrale (occipito-temporale): elaborazione di oggetti e forme visione per l interazione con gli oggetti visione per il riconoscimento Agnosia Deficit nel

Dettagli

La consapevolezza visiva

La consapevolezza visiva Deficit visivi dopo una lesione cerebrale La consapevolezza visiva Canale dorsale V1 Canale ventrale Area in cui si determina X la consapevolezza visiva 1 Blindsight (visione cieca) Lesioni di V1 causano

Dettagli

Funzioni simboliche superiori

Funzioni simboliche superiori Funzioni simboliche superiori LE AGNOSIE Dott.Patrik Fazio & Prof. Enrico Granieri Sezione di Clinica Neurologica Università di Ferrara LE AGNOSIE Agnosia è l incapacità di riconoscere gli oggetti, pur

Dettagli

Campo visivo. Lesioni alle vie visive producono: cecità ipsilaterale. Emianopsia crociata bitemporale + emianopsia omonima controlaterale

Campo visivo. Lesioni alle vie visive producono: cecità ipsilaterale. Emianopsia crociata bitemporale + emianopsia omonima controlaterale Campo visivo Lesioni alle vie visive producono: campo visivo Visione binoculare retina nasale temporale cecità ipsilaterale + nervo ottico nervo ottico chiasma ottico tratto ottico Emianopsia crociata

Dettagli

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive

Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive Valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ La Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: funzioni cognitive struttura e

Dettagli

Alcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma

Alcuni fatti. Il riconoscimento degli oggetti. Le costanze percettive. Costanza della forma. Costanza della forma. Costanza della forma 16 Maggio2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Alcuni fatti Il riconoscimento degli oggetti Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione

Dettagli

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA

DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA DISTURBI DELLA CONOSCENZA CORPOREA Dr.ssa Alessandra Girardi Dr.ssa Nicoletta Beschin Dipartimento di Neuroscienze Universita` di Edimburgo, Scozia Servizio di Neuropsicologia A.O. S.Antonio Abate, Gallarate

Dettagli

I DISTURBI PERCETTIVI 1. I

I DISTURBI PERCETTIVI 1. I Disturbi di campo visivo per danno delle vie visive: emianopsie scotomi I DISTURBI PERCETTIVI 1. I disturbi elementari della visione Cecità corticale (Sindrome di Anton): lesione bilaterale dell area striata

Dettagli

Disturbi del linguaggio

Disturbi del linguaggio 5) Focalizzare il deficit cognitivo prevalente Ø Lesione focale dell emisfero sinistro: vafasia vaprassia degli arti Ø Lesione focale dell emisfero destro: veminegligenza spaziale unilaterale vdisorientamento

Dettagli

i disturbi della percezione visiva

i disturbi della percezione visiva i disturbi della percezione visiva 2 3 140 120 100 Rods 80 60 Optic disk Receptor density (mm 2 103) 160 Rods 40 20 Cones Cones 0 80 60 Temporal 40 20 0 20 40 Eccentricity (degrees) 60 80 Nasal 5 25 cm

Dettagli

APPRENDIMENTO MEMORIA

APPRENDIMENTO MEMORIA APPRENDIMENTO E MEMORIA Dr.ssa Daniela Smirni 1 Memoria Funzione cognitiva che consente di acquisire, conservare ed utilizzare in un momento successivo, informazioni sul mondo intorno a noi e la nostra

Dettagli

Organizzazione delle aree visive superiori

Organizzazione delle aree visive superiori Organizzazione delle aree visive superiori Ipotesi: l informazione visiva è distribuita fra sottoinsiemi distinti ( carattere analitico della percezione). Ogni sottoinsieme elabora una particolare caratteristica

Dettagli

FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO

FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO FUNZIONI COGNITIVE LINGUAGGIO Nel linguaggio sono compresi due aspetti: l'espressione, cioè la traduzione del pensiero in simboli (codificazione) la comprensione, cioè la traduzione del simbolo in pensiero

Dettagli

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011

VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 VISUO SPAZIALI MAURIZIO GAMBARI BERIO 03/04/2011 DEFINIZIONE I deficit visusopazaili si possono definire come disordini che determinano un'erronea stima degli aspetti spaziali fra diversi oggetti che riguardano

Dettagli

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante:

Funzioni distribuite: Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: FUNZIONI COGNITIVE Funzioni distribuite: Orientamento Attenzione Memoria Funzioni frontali Funzioni localizzate: Emisfero non Emisfero dominante: linguaggio dominante: Capacità visuo-costruttive Capacità

Dettagli

Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative

Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative Disturbi delle funzioni cerebrali superiori e integrative U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS

Dettagli

Disturbi visuo-spaziali nelle malattie degenerative del SNC. Paolo Bartolomeo

Disturbi visuo-spaziali nelle malattie degenerative del SNC. Paolo Bartolomeo Disturbi visuo-spaziali nelle malattie degenerative del SNC Paolo Bartolomeo 1. Deficit dell attenzione 2. Disturbi del riconoscimento visivo: Agnosia per gli oggetti Simultagnosie Agnosia per i colori

Dettagli

DEFICIT ACQUISITI DEL LINGUAGGIO SCRITTO: DISLESSIE E DISGRAFIE

DEFICIT ACQUISITI DEL LINGUAGGIO SCRITTO: DISLESSIE E DISGRAFIE MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri DEFICIT ACQUISITI DEL LINGUAGGIO SCRITTO: DISLESSIE E DISGRAFIE FONTE PRINCIPALE Vallar, Papagno (a cura di),

Dettagli

CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE

CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE www.fisiokinesiterapia.biz CORTECCIA ASSOCIATIVA LOBO PARIETALE Corteccia associativa del lobo parietale e connessioni con il talamo 5 Lobo parietale 7 Lobo frontale 40 39 Lobo temporale Lobo occipitale

Dettagli

Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado

Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel. tracciante radioattivo iniettato nell occhio. trasporto anterogrado Le afferenze dai due occhi sono segregate. Esperimenti di Hubel e Wiesel tracciante radioattivo iniettato nell occhio trasporto anterogrado autoradiografia Le afferenze dai due occhi sono segregate anche

Dettagli

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE

I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE I SISTEMI DI LETTURA E LE DISLESSIE L alessia senza agrafia -Disturbo di lettura senza altri disturbi concomitanti -I pazienti scrivono senza essere capaci di leggere quello che hanno scritto Interpretazione

Dettagli

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori

Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori DISTURBI DEL LIVELLO SINTATTICO- GRAMMATICALE Parole di contenuto elementi appartenenti alle classi grammaticali maggiori Parole funzione o funtori elementi grammaticali: - morfemi grammaticali liberi

Dettagli

PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA.

PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA. PSICOFISIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE UMANA www.fisiokinesiterapia.biz Notizie utili Testo consigliato: Carlson N., Fondamenti di Psicologia Fisiologica, V edizione, ed. it. a cura di L. Petrosini, L. De

Dettagli

Che cosa è l imagery. imagery?

Che cosa è l imagery. imagery? Che cosa è l imagery imagery? Immaginate di camminare lungo una spiaggia al tramonto. Sull orizzonte, uno splendido sole arancione sta baciando il confine lontano dell oceano e il cielo, striato di nubi,

Dettagli

2. I disturbi dell esplorazione visiva.

2. I disturbi dell esplorazione visiva. 2. I disturbi dell esplorazione visiva. Capitolo quanto mai impegnativo e vasto, di cui tratteremo i due principali aspetti: Neglect Simultagnosia. a. Neglect o eminattenzione spaziale unilaterale. E una

Dettagli

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI

POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI POSSIBILI BASI NEURALI DEI DISTURBI PRASSICI L area F5 codifica specifici movimenti della mano, organizzandoli in azioni finalizzate di afferramento e manipolazione di oggetti. I neuroni di afferramento

Dettagli

COSA SUCCEDE DOPO? VIA DORSALE O DEL WHERE VIA VENTRALE O DEL WHAT CORTECCIA PARIETALE (AZIONE) CORTECCIA TEMPORALE (PERCEZIONE)

COSA SUCCEDE DOPO? VIA DORSALE O DEL WHERE VIA VENTRALE O DEL WHAT CORTECCIA PARIETALE (AZIONE) CORTECCIA TEMPORALE (PERCEZIONE) COSA SUCCEDE DOPO? VIA DORSALE O DEL WHERE CORTECCIA PARIETALE (AZIONE) VIA VENTRALE O DEL WHAT CORTECCIA TEMPORALE (PERCEZIONE) INTEGRAZIONE TRA WHAT e WHERE I due sistemi visivi utilizzano diversi sistemi

Dettagli

Percezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona

Percezione e azione. Chiara Della Libera. 7 Febbraio Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona 7 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana

Dettagli

La visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi

La visione attiva. Percezione e azione. Due sistemi funzionalmente ed anatomicamente separati. Analisi ad alto livello degli stimoli visivi 18 Maggio 2006 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La visione attiva Percezione e azione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di

Dettagli

L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica

L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica Progetto di Ricercare per Fare 2009-2011 - Clinica NPI A.O. S.Gerardo Monza - Associazione

Dettagli

Linguistica generale a.a Federica Da Milano.

Linguistica generale a.a Federica Da Milano. Linguistica generale a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Le afasie Sintomi che insorgono spesso in concomitanza con quelli afasici: Aprassia gestuale: incapacità o difficoltà di

Dettagli

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento

Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Interazioni tra sistemi sensoriali e movimento Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona PERCEZIONE AZIONE Quando ci muoviamo e agiamo nell ambiente esterno

Dettagli

L intelligenza biologica. Sommario

L intelligenza biologica. Sommario L intelligenza biologica Copyright N.A. Borghese Università di Milano 30/03/2003 http:\\homes.dsi.unimi.it\ borghese 1/52 Sommario Il neurone, modelli di neurone ed i frattali. Modelli connessionisti di

Dettagli

I DISTURBI DI MEMORIA

I DISTURBI DI MEMORIA MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO I DISTURBI DI MEMORIA Fonte principale per la parte relativa alle demenze: Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007 Capitolo X. 1 1

Dettagli

Unità di apprendimento n 4

Unità di apprendimento n 4 Unità di apprendimento n 4 Osservare la realtà per riconoscere le caratteristiche di oggetti di uso comune relativamente alla loro forma Familiarizzare con i suoni sconosciuti con la L1 Riconoscere e nominare

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it I processi di lettura, scrittura e calcolo nell età adulta La lettura: la capacità di leggere stringhe di lettere

Dettagli

La memoria - non ce n è soltanto una

La memoria - non ce n è soltanto una La memoria - non ce n è soltanto una Diversi tipi di memoria Memoria a breve termine (memoria di lavoro) Memoria a lungo termine -Capacita limitata -Il suo contenuto puo essere fissato, oppure andare incontro

Dettagli

Le malattie retiniche ereditarie

Le malattie retiniche ereditarie Le malattie retiniche ereditarie Deficit di vista Periferico: secondario ad una patologia che riguarda l occhio Centrale: secondario ad una patologia che coinvolge le vie visive retrochiasmatiche Cecita

Dettagli

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO

LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO LE BASI BIOLOGICHE DEL LINGUAGGIO Relazione tra il linguaggio e il substrato biologico che lo rende possibile insieme ad altre abilità cognitive e motorie. Bla bla bla 2% del nostro peso corporeo 20% delle

Dettagli

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO

VISIONE LATERALE DEL CERVELLO VISIONE LATERALE DEL CERVELLO Scissura centrale (di Rolando) Lobo frontale Lobo parietale Lobo occipitale Lobo temporale Scissura laterale (di Silvio) La corteccia dell Insula L INSULA: è coperta esternamente

Dettagli

Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale

Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale www.fisiokinesiterapia.biz Riabilitazione della Negligenza Spaziale Unilaterale Definizione Difficoltà o incapacità di rilevare, rispondere, orientarsi verso stimoli che vengono presentati nello spazio

Dettagli

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA? I sistemi di comunicazione distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente

Dettagli

Facoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008

Facoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008 Facoltà di Psicologia Corso di Medicina Sociale Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008 UTIC La Terapia Stroke Unit 1 Evoluzione della placca 2 Unità

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri.

Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri. Corso di Laurea Magistrale in Psicologia clinica e della salute Insegnamento: Neuropsicologia Prof. Giorgia Committeri Neuropsicologia I disordini della gestualità: le aprassie Le aprassie Disordini del

Dettagli

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia

Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Marco Piccinno Introduzione generale ai Disturbi specifici dell apprendimento e alla Dislessia Il Disturbi specifici dell apprendimento (DSA) rappresentano dei deficit che insistono a carico delle funzioni

Dettagli

CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini

CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini UNIVERSITA DI MILANO-BICOCCA FACOLTA DI PSICOLOGIA a.a. 2012/2013 CORSO DI PSICOLOGIA FISIOLOGICA Prof.ssa Roberta Daini LA MEMORIA..fondamentalmente la memoria rappresenta un cambiamento di quello che

Dettagli

I DISTURBI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO

I DISTURBI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO MATERIALE AD ESCLUSIVO USO DIDATTICO I DISTURBI DELLA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO Fonte principale: Vallar, Papagno (a cura di), Manuale di neuropsicologia, Il Mulino, 2007 Capitolo XII. 1 Rappresentazione

Dettagli

Prerequisiti linguistici e scrittura

Prerequisiti linguistici e scrittura Prerequisiti linguistici e scrittura Paola Viterbori Polo Bozzo Università di Genova Scrittura come attività complessa Codifica (Alfabetizzazione o Literacy) Attività linguistica di trasformazione del

Dettagli

Proseguendo lungo la stessa via occipito-temporale, i neuroni sembrano selettivi per configurazioni sempre piu complesse dello stimolo

Proseguendo lungo la stessa via occipito-temporale, i neuroni sembrano selettivi per configurazioni sempre piu complesse dello stimolo Proseguendo lungo la stessa via occipito-temporale, i neuroni sembrano selettivi per configurazioni sempre piu complesse dello stimolo 5 Nella corteccia inferotemporale si incontrano numerosi neuroni attivati

Dettagli

I DISTURBI VISUO-SPAZIALI. La Negligenza Spaziale Unilaterale

I DISTURBI VISUO-SPAZIALI. La Negligenza Spaziale Unilaterale 1 I DISTURBI VISUO-SPAZIALI La Negligenza Spaziale Unilaterale 2 Le rappresentazioni dello spazio RAPPRESENTAZIONI EGOCENTRICHE la posizione degli oggetti è codificata con riferimento al corpo (o a parti

Dettagli

Il lobo Occipitale Lamezia Terme, 25 novembre 2015 Maria Caterina Silveri Università Cattolica- Milano

Il lobo Occipitale Lamezia Terme, 25 novembre 2015 Maria Caterina Silveri Università Cattolica- Milano Il lobo Occipitale Lamezia Terme, 25 novembre 2015 Maria Caterina Silveri Università Cattolica- Milano Superficie laterale: separata anteriormente dal lobo parietale attraverso la scissura parietoccipitale,

Dettagli

VERIFICA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

VERIFICA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE VERIFICA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ISTITUZIONE SCOLASTICA ISTITUTO COMPRENSIVO DI SAVIGNANO SUL PANARO SEDE FREQUENTATA DATA VERIFICA, COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA PROVINCIA DATA NASCITA RESIDENZA AREA

Dettagli

Gli stadi dell apprendimento

Gli stadi dell apprendimento Gli stadi dell apprendimento L apprendimento consiste di due stadi La memoria a breve termine, cioè la memoria immediata di stimoli appena percepiti, che contiene temporaneamente una quantità limitata

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

Memoria dichiarativa e memoria procedurale. Memoria semantica e memoria episodica

Memoria dichiarativa e memoria procedurale. Memoria semantica e memoria episodica ORGANIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA Come è organizzata la conoscenza? l organizzazione della conoscenza si riferisce in parte ai sistemi di memoria: Ø Memoria sensoriale, a breve, a lungo termine Memoria dichiarativa

Dettagli

LA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E I SUOI DISTURBI

LA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E I SUOI DISTURBI LA RAPPRESENTAZIONE DEL CORPO E I SUOI DISTURBI IL CORPO MULTISENSORIALE VON FIENDT (1966) L IMMAGINE CORPOREA FENOMENICA DIPENDE DA UN COMPLESSO DI SENSAZIONI A CAPO DELLE QUALI CI SONO QUELLE VISIVE

Dettagli

Due cervelli per una mente

Due cervelli per una mente 28 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Due cervelli per una mente Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA PROFILO DINAMICO FUNZIONALE SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA AREA DI OSSERVAZIONE E DI IPOTESI DATI ANAGRAFICI n Denominazione Aree interessate dal deficit Aree non interessate dal deficit Aree funzionali

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE PROFILO DINAMICO FUNZIONALE ISTITUZIONE SCOLASTICA Istituto Comprensivo di Savignano sul Panaro SEDE FREQUENTATA DATA COMPILAZIONE DATE AGGIORNAMENTI,,,. COGNOME NOME LUOGO DI NASCITA PROVINCIA DATA NASCITA

Dettagli

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO Nico Pinna Parpaglia POZZOMAGGIORE Via San Pietro, 37/a - 07018 (SS) - tel. 079/801093 - fax 079/800157 C.F. 80008250906 - e-mail ssic80200l@istruzione.it PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO

Dettagli

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE?

UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? UNA MEMORIA, TANTE MEMORIE? FINO ALLA META DEL XX SECOLO NON SI PENSAVA CHE LA MEMORIA FOSSE UNA FUNZIONE MENTALE DISTINTA ED INDIPENDENTE DA MOVIMENTO PERCEZIONE ATTENZIONE E LINGUAGGIO = IN PRATICA SI

Dettagli

Corso per BRAIN TRAINER

Corso per BRAIN TRAINER Corso per BRAIN TRAINER CORSO BASE 1 MODULO: I Fondamenti della Neuropsicologia Argomenti 1 e 2: Le basi della neuropsicologia e i modelli mentali Dott.ssa Chiara Renzi, Ph.D. Dipartimento di Psicologia

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA Aree interessate dal deficit

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE SCUOLA DELL INFANZIA E PRIMARIA Aree interessate dal deficit ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CERVIA 2 Codice MIUR RAIC829007 - C.F. 92082630390 Via Caduti per la Libertà, 16-48015 CERVIA (RA) - tel.0544/71955 fax 0544/72246 E mail: raic829007@istruzione.it - Pec: raic829007@pec.istruzione.it

Dettagli

ANALISI SENSO-PERCETTIVA GLOBALE

ANALISI SENSO-PERCETTIVA GLOBALE A/S 2018/2019 1 OTTOBRE DA ANALISI SENSO-PERCETTIVA GLOBALE -comincia a prendere consapevolezza del proprio corpo e dei suoi bisogni. -Descrivere la realtà prossima attraverso le caratteristiche individuate

Dettagli

Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento. Componente comportamentale, vegetativa e ormonale

Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento. Componente comportamentale, vegetativa e ormonale Emozioni s.invitto ricercatrice Psicologia Generale Università del Salento Componente comportamentale, vegetativa e ormonale Ruolo dell amigdala L amigdala svolge un ruolo fondamentale nelle reazioni fisiologiche

Dettagli

La percezione acustica

La percezione acustica 27 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona La percezione acustica Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di Fisiologia Umana

Dettagli

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà

Elena Bortolotti. L area logico-matematica e le difficoltà Elena Bortolotti L area logico-matematica e le difficoltà Il calcolo Il calcolo fa riferimento ai processi che consentono di operare sui numeri tramite operazioni aritmetiche Le prime informazioni da elaborare

Dettagli

Patologia del linguaggio in età evolutiva

Patologia del linguaggio in età evolutiva Patologia del linguaggio in età evolutiva U.O. e Cattedra di Neuropsichiatria Infantile Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Sezione di Neuroscienze dello Sviluppo IRCCS G. Gaslini Disturbi

Dettagli

Lezione 1 PANORAMICA DELL AREA DI RICERCA

Lezione 1 PANORAMICA DELL AREA DI RICERCA Lezione 1 PANORAMICA DELL AREA DI RICERCA Vedremo: 1)le diverse discipline coinvolte nello studio dei disturbi dello sviluppo 2) Problemi e cambiamenti storici nel concettualizzare i disturbi dello sviluppo

Dettagli

Trasduzione sensoriale

Trasduzione sensoriale Trasduzione sensoriale Prima fase di elaborazione dello stimolo, comune a tutti i sistemi sensoriali Il neurone sensoriale traduce gli eventi fisici in segnali elettrici che viaggiano attraverso le fibre

Dettagli

Attività Nervose Superiori

Attività Nervose Superiori Facoltà di Medicina ed Odontoiatria CdL B AA 2013-14 Attività Nervose Superiori Prof. Oriano Mecarelli Dipartimento Neurologia e Psichiatria Neurofisiopatologia E-mail: oriano.mecarelli@uniroma1.it Aree

Dettagli

La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio

La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio La nascita della psicobiologia (Capitolo 1) - Studio del cervello (Craighero: pag. 20) Frenologia (Gall) Metodo neuropsicologico (Broca) - Studio della mente (Psicologia) Comportamentismo Cognitivismo

Dettagli

Ne esistono diverse e spesso contrastanti

Ne esistono diverse e spesso contrastanti Ne esistono diverse e spesso contrastanti Una persona che nella quotidianità usa due o più lingue (Grosjean 1989) Chi ha competenze, anche minime, nelle due diverse lingue, in comprensione e/o produzione

Dettagli

Elaborati individuali e collettivi, costruzione del personaggio Silenzio foto

Elaborati individuali e collettivi, costruzione del personaggio Silenzio foto DENOMINAZIONE PRODOTTI COMPETENZE MIRATE UNITA' DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA ARRIVA IL SILENZIO Elaborati individuali e collettivi, costruzione del personaggio Silenzio foto competenze sociali

Dettagli

cervello e comportamento linguaggio

cervello e comportamento linguaggio cervello e comportamento linguaggio 1 cervello e comportamento processi mentali: coscienza, apprendere, ricordare, basi biologiche? neuroscienze spiegano il comportamento in termini di attivitá cerebrali

Dettagli

Apprendimento, Memoria, e Percezione

Apprendimento, Memoria, e Percezione 14 Febbraio 2007 Corso di Laurea in Informatica Multimediale Facoltà di Scienze MMFFNN Università di Verona Apprendimento, Memoria, e Percezione Chiara Della Libera DSNV Università di Verona Sezione di

Dettagli

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura

Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura OTTOVOLANTE Un Software per il potenziamento delle abilità di lettura e scrittura *G. STELLA *G. CAIAZZO - *G. ZANZURINO * Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia San Marino 19/09/2008 Progetto

Dettagli

Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale.

Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale. LA MEMORIA Atkinson e Shiffrin cercarono di unificare le nuove conoscenze sulla memoria in un unico modello multimodale. Secondo questo modello l informazione sensoriale viene conservata per un breve periodo

Dettagli

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle CONTRIBUTO DELLE AFFERENZE SENSORIALI Informazione esterocettiva Informazione proveniente dall esterno del nostro corpo.

Dettagli

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE- SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

PROFILO DINAMICO FUNZIONALE- SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE CERVIA 2 Codice MIUR RAIC829007 - C.F. 92082630390 Via Caduti per la Libertà, 16-48015 CERVIA (RA) - tel.0544/71955 fax 0544/72246 E mail: raic829007@istruzione.it - Pec: raic829007@pec.istruzione.it

Dettagli

DISTURBO DELL APPRENDIMENTO NON VERBALE (DANV) E DISTURBO DEL CALCOLO DISTURBO NON VERBALE

DISTURBO DELL APPRENDIMENTO NON VERBALE (DANV) E DISTURBO DEL CALCOLO DISTURBO NON VERBALE DISTURBO DELL APPRENDIMENTO NON VERBALE (DANV) E DISTURBO DEL CALCOLO In questo capitolo sarà presentata una DANV,( visuo-spaziale). DISTURBO NON VERBALE sintesi delle conoscenze e dei risultati sperimentali

Dettagli

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co

INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA. Andrea Facoetti & Co INDICATORI NEUROCOGNITIVI PRECOCI DELLA DISLESSIA EVOLUTIVA Andrea Facoetti & Co Dipartimento di Psicologia Generale, Università di Padova, ITALIA Unità di Neuropsicologia Evolutiva, Istituto Scientifico

Dettagli

Percezione e riconoscimento di oggetti

Percezione e riconoscimento di oggetti Percezione e riconoscimento di oggetti Corso di Principi e Modelli della Percezione Prof. Giuseppe Boccignone Dipartimento di Scienze dell Informazione Università di Milano boccignone@dsi.unimi.it http://homes.dsi.unimi.it/~boccignone/giuseppeboccignone_webpage/modelli_percezione.html

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Scienze Motorie A.A. 2007-2008 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve per elaborarla.

Dettagli

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale.

Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. LINGUAGGIO E CERVELLO Il cervello: due emisferi, ciascuno suddiviso in quattro lobi: frontale, parietale, temporale e occipitale. Unità cellulare fondamentale è il neurone. 12mld di neuroni, connessi in

Dettagli

DYSPHAGIA 2015 V edizione Pavia, 8 ottobre 2015 LA DISFAGIA NELLE DEMENZE

DYSPHAGIA 2015 V edizione Pavia, 8 ottobre 2015 LA DISFAGIA NELLE DEMENZE DYSPHAGIA 2015 V edizione Pavia, 8 ottobre 2015 LA DISFAGIA NELLE DEMENZE Dr.ssa Elena Sinforiani, Neuropsicologia/Centro UVA, IRCCS C. Mondino, Pavia Malattia di Alzheimer Demenze Fronto-Temporali Demenze

Dettagli

Neglect. Disturbi associati

Neglect. Disturbi associati Neglect Disturbo, causato soprattutto da lesioni infero-parietali dell emisfero destro, che comporta la mancata e/o distorta percezione degli stimoli presentati nello spazio controlesionale. I pazienti

Dettagli

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle

Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A Docente: M. Stella Valle Corso di Laurea in Educatore dell infanzia A.A. 2008-2009 Docente: M. Stella Valle Approccio all elaborazione dell informazione input Cos e l input? E un informazione ambientale che un individuo riceve

Dettagli

Corso per BRAIN TRAINER

Corso per BRAIN TRAINER Corso per BRAIN TRAINER CORSO BASE 1 MODULO: I Fondamenti della Neuropsicologia Argomento 1: Le basi della neuropsicologia e i fondamenti neurobiologici Dott.ssa Chiara Renzi, Ph.D. Dipartimento di Psicologia

Dettagli

Percezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio

Percezione dell apparato oculare. Elaborazione corticale del lobo occipitale. Centri corticali del linguaggio. Apparato fonoarticolatorio Parola scritta Percezione dell apparato oculare Elaborazione corticale del lobo occipitale Centri corticali del linguaggio Apparato fonoarticolatorio Parola letta ad alta voce Percezione acustica Elaborazione

Dettagli

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE

COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: LINGUA INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA DISCIPLINE CONCORRENTI: TUTTE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE FISSATI DALLE INDICAZIONI

Dettagli

CORSO SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO Università di Pisa CODICI COMUNICATIVI PROF.SSA GUAITI ORNELLA

CORSO SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO Università di Pisa CODICI COMUNICATIVI PROF.SSA GUAITI ORNELLA CORSO SPECIALIZZAZIONE SUL SOSTEGNO SCUOLA SECONDARIA I GRADO Università di Pisa CODICI COMUNICATIVI PROF.SSA GUAITI ORNELLA DIDATTICA DELL ITALIANO 1) PRIMA FASE:OSSERVAZIONE DELLE COMPETENZE DI SCRITTURA

Dettagli

Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function

Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio. Emiliano Ricciardi. I neuroni specchio: matching function Oltre le immagini sensoriali: il sistema specchio I neuroni specchio: matching function Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare

Dettagli

Per le lezioni del prof. P.P. Battaglini

Per le lezioni del prof. P.P. Battaglini Schemi di Per le lezioni del prof. P.P. Battaglini Per i corsi di: Biotecnologie Odontoiatria e protesi dentaria Neuroscienze Igienista dentale Scienze della Riabilitazione Dell Università di Trieste Dichiarazione

Dettagli

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano.

Istituzioni di linguistica a.a Federica Da Milano. Istituzioni di linguistica a.a.2014-2015 Federica Da Milano federica.damilano@unimib.it Linguaggio e cervello Le sonorità del linguaggio Dal punto di vista fisico, i suoni del linguaggio sono identici

Dettagli

Lo sviluppo della lettura. Margherita Orsolini Università La Sapienza

Lo sviluppo della lettura. Margherita Orsolini Università La Sapienza Lo sviluppo della lettura Margherita Orsolini Università La Sapienza Ma come legge un lettore esperto? Un po di secoli fa si leggeva così. Siamo più veloci o più lenti se leggiamo così.? Gliuominihannocominciatoafilosofare,

Dettagli

Elaborazione SENSORIALE

Elaborazione SENSORIALE Elaborazione SENSORIALE Tutte le esperienze sensoriali hanno in comune tre principi. 1. Uno stimolo fisico 2. Una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo viene trasformato in impulsi nervosi 3. Una

Dettagli

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO Referente Dott.ssa Renza Rosiglioni Corso Re Umberto I, n.5 Ivrea (To) renzarosiglioni@libero.it Cellulare 347 9662237 a cura di RENZA ROSIGLIONI & LARA MASOERO COME FUNZIONA IL NOSTRO CERVELLO IL LINGUAGGIO

Dettagli