Ottobre Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. INTRODUZIONE

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1 Ottobre 2011 Per lunga tradizione, risalente al XVI secolo, il mese di ottobre è dedicato in modo speciale alla preghiera del Rosario, al punto da divenire quasi un mese mariano. Con la preghiera del Rosario, mentre contempliamo i misteri di Cristo attraverso gli occhi di sua Madre, ci uniamo a lei nel chiedere a Dio, con cuore di figli, le grazie che desideriamo. Come Monastero invisibile, in questo mese vogliamo dunque affidare la nostra preghiera per le vocazioni all intercessione della Madre di Dio attraverso la recita del Rosario. Ci saranno di aiuto una breve introduzione tratta dalla Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del Beato Giovanni Paolo II e, ad ogni mistero, i versi poetici di santa Teresa di Gesù Bambino, che hanno la capacità di farci accostare con semplicità e purezza ai sentimenti del Cuore di Maria. Concluderemo con una preghiera per le vocazioni composta anch essa dal beato Giovanni Paolo II. Ci disponiamo alla preghiera trovando uno spazio e un tempo di quiete, di fronte ad un immagine della Vergine che ci ispiri devozione, gioia e fiducia. INTRODUZIONE Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Supplicare Cristo con Maria Dalla Lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae del Beato Giovanni Paolo II Cristo ci ha invitati a rivolgerci a Dio con insistenza e fiducia per essere esauditi: Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto (Mt 7,7). Il fondamento di questa efficacia della preghiera è la bontà del Padre, ma anche la mediazione presso di Lui da parte di Cristo stesso (cfr. 1Gv 2,1) e l azione dello Spirito Santo, che intercede per noi secondo i disegni di Dio (cfr. Rm 8,26-27). Noi infatti nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare (Rm 8,26) e talvolta non veniamo esauditi perché chiediamo male (cfr. Gc 4,2-3). A sostegno della preghiera, che Cristo e lo Spirito fanno sgorgare nel nostro cuore, interviene Maria con la sua intercessione materna. La preghiera della Chiesa è come sostenuta dalla preghiera di Maria [CCC 2679]. In effetti, se Gesù, unico Mediatore, è la Via della nostra preghiera, Maria, pura trasparenza di Lui, mostra la Via, ed è a partire da questa singolare cooperazione di Maria all azione dello Spirito Santo, che le Chiese hanno sviluppato la preghiera alla santa Madre di Dio, incentrandola sulla persona di Cristo manifestata nei suoi misteri [CCC 2675]. Alle nozze di Cana il Vangelo mostra appunto l efficacia dell intercessione di Maria, che si fa portavoce presso Gesù delle umane necessità: Non hanno più vino (Gv 2,3). Il Rosario è insieme meditazione e supplica. L insistente implorazione della Madre di Dio poggia sulla fiducia che la sua materna intercessione può tutto sul cuore del Figlio. Ella è onnipotente per grazia, come, con audace espressione da ben comprendere, diceva nella sua Supplica alla Vergine il beato Bartolo Longo. Una certezza, questa, che, a partire dal Vangelo, si è andata consolidando per via di esperienza nel popolo cristiano Nel Rosario Maria, santuario dello Spirito Santo (cfr. Lc 1,35), mentre è supplicata da noi, si pone per noi davanti al Padre che l ha colmata di grazia e al Figlio nato dal suo grembo, pregando con noi e per noi.

2 MISTERI GAUDIOSI meditati con Santa Teresa di Gesù Bambino O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. 1. L annuncio dell Arcangelo Gabriele a Maria Santissima (Lc 1, ) L angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù ( )». Allora Maria disse all angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, e la potenza dell Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio ( )». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». Quando dal Cielo un angelo ti offre d esser Madre di un Re dal regno eterno, ti vedo preferire, oh! qual mistero, la gemma della tua verginità. Vergine Immacolata, io so che a Dio più cara sei che il celeste soggiorno: umile e amena valle, tu contieni il mio Gesù, l Oceano di amore. Ti amo nell udire confessarti nient altro che la serva del Signore. Questa virtù ti rende onnipotente e attira nel tuo cuor la Trinità. Lo Spirito di amore allor ti adombra, e il Figlio uguale al Padre in te s incarna Ed ha molti «fratelli» peccatori, se tuo «Primogenito» è chiamato. che ti è stato annunciato dall angelo. 2. La visita di Maria Santissima alla cugina santa Elisabetta (Lc 1, ) Entrata nella casa di Zaccaria, Maria salutò Elisabetta. ( ) Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! ( ) E beata colei che ha creduto nell adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l umiltà della sua serva. D ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l Onnipotente e Santo è il suo nome». Tu me lo fai sentir che mi è possibile seguire te, Regina degli eletti. La stretta via del Ciel tu ce l additi col culto delle umili virtù. Desidero anch io la piccolezza, ché vanità è ogni grandezza umana. Seguendoti da santa Elisabetta, imparo la tua ardente carità.

3 Là, in ginocchio, ascolto il dolce canto del cuore tuo, degli Angeli Regina. Tu m insegni a lodare il mio Signore, a gioire in Gesù, mio Salvatore. Mistiche rose, le tue parole i secoli profumano. In te l Onnipotente ha fatto grandi cose, e a meditarle rivolgo il cuore mio, per benedirlo. che hai portato ad Elisabetta. 3. La nascita di Gesù a Betlemme (Lc 2, ) Mentre (Maria e Giuseppe) si trovavano a Betlemme, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c era posto nell alloggio. Un angelo del Signore si presentò ai pastori ( ) e disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi nella città di Davide è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore». A Betlemme poi, Maria e Giuseppe, vedo che da nessuno siete accolti. Nessun albergo s apre a questi poveri forestieri; ché il posto è per i grandi, solo per essi; e in una stalla la Regina del Ciel dava alla luce Dio. Madre del Salvator, quanto sei dolce in tanta povertà! quanto sei grande! Quando vedo l Eterno avvolto in fasce, odo del Verbo i flebiti vagiti, potrei, Maria, invidiar gli Angeli? Il loro Signore è il mio fratello amato. Ti benedico che su queste rive hai fatto tu sbocciare questo Fiore. che è nato per noi. 4. La presentazione di Gesù Bambino al tempio (Lc 2, ) Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la Legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Ora a Gerusalemme c era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio che aspettava la consolazione di Israele. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anche egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione - e anche a te una spada trafiggerà l anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

4 T amo quando ti vedo fra le donne che vanno verso il tempio, e t amo ancora quando presenti il nostro Salvatore al santo Vecchio che lo prende in braccio. Prima, al sorriso, ne ascolto il canto, ma poi mi muove al pianto quell annuncio: leggendo l avvenire da profeta predice la spada del dolore. O Regina dei martiri, la spada tu sempre infissa porterai nel cuore. Già t obbliga a lasciare la tua terra la gelosia furente di un tiranno. Mentre beatamente il tuo Piccino dorme, tra bianchi veli, sul tuo seno, la voce di Giuseppe ti risveglia: «Fuggiamo nel silenzio della notte». che hai presentato al tempio. 5. Lo smarrimento e il ritrovamento di Gesù tra i dottori del tempio (Lc 2, ) I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Egitto, esilio, povertà Eppure io sento che c è gioia nel tuo cuore. Tu hai, con te, Gesù. Cos è l esilio? Patria di Lui più bella non si trova. Egli è il tuo Cielo Ma a Gerusalemme, quando ti lascia, quando si sottrae agli occhi tuoi e alla tua presenza, un mare di tristezza ti sommerge: conosci l amarezza dell esilio. E quando lo ritrovi, e nelle lacrime d amor materno gli tendi le braccia, svelandogli l angoscia e lo stupore, è come se la spada più si affondi, con le parole colme di mistero. ( ) Il mistero del tempio ora comprendo, la risposta ed il tono del mio Re. Madre, Egli vuole che tu sia modello a chi va nella notte della fede. che hai ritrovato tra i dottori nel tempio. PATER, AVE e GLORIA secondo le intenzioni del santo Padre

5 SALVE REGINA LITANIE: Cristo, pietà Cristo, pietà Santa Madre di Dio Figlia prediletta del Padre Madre del Verbo incarnato Tempio dello Spirito Santo Vergine scelta da tutta l eternità Vergine immacolata Vergine di Nazaret Madre dell Emmanuele Madre di Cristo Madre di Gesù Tu che hai accolto la Parola Tu che hai dato al mondo la vita Tu che hai allietato la mensa di Cana Tu che hai collaborato all opera della salvezza Tu che hai sofferto presso la croce Tu che hai implorato il dono dello Spirito Umile ancella del Signore Serva della Redenzione Pellegrina nel cammino della fede Segno di consolazione Segno di sicura speranza Segno della gloria futura Agnello di Dio PREGHIERA CONCLUSIVA A Te, Signore, con fiducia ci rivolgiamo! Figlio di Dio, mandato dal Padre agli uomini di tutti i tempi e di ogni parte della terra! Ti invochiamo per mezzo di Maria, Madre tua e Madre nostra: fa che nella Chiesa non manchino le vocazioni, in particolare quelle di speciale dedizione al tuo Regno. Gesù, unico Salvatore dell uomo! Ti preghiamo per i nostri fratelli e sorelle che hanno risposto sì alla tua chiamata al sacerdozio, alla vita consacrata e alla missione. Fa che le loro esistenze si rinnovino di giorno in giorno, e diventino Vangelo vivente. Signore misericordioso e santo, continua ad inviare nuovi operai nella messe del tuo Regno! Aiuta coloro che chiami a seguirti in questo nostro tempo: fa che, contemplando il tuo volto, rispondano con gioia alla stupenda missione che affidi loro per il bene del tuo Popolo e di tutti gli uomini. Tu che sei Dio e vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen. a cura delle sorelle claustrali della diocesi