L'adozione del MOG con le Procedure Semplificate descritte dal Decreto Ministeriale 13 febbraio 2014
|
|
- Lucio Marchetti
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA DEL LAVORO ATTRAVERSO L ART. 30 DEL D.LGS. 81/08 L'adozione del MOG con le Procedure Semplificate descritte dal Decreto Ministeriale 13 febbraio 2014 Ivo Dagazzini Direttore Spisal ULSS 4 Alto Vicentino, esperto per la Regione Veneto nella Commissione Consultiva Permanente ex art. 6 DLgs 81/08, Comitato «MOGS ex art. 30 DLgs 81/08» 1
2 Definizioni SGSL o SGS: la definizione di Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro è usata propriamente in presenza di certificazione di parte terza secondo il BS OHSAS 18001:2007 oppure validazione di parte terza secondo le Linee Guida ISPESL- UNI -INAIL. MOG (MOGS): la definizione di Modello di Organizzazione e di Gestione della Sicurezza si usa con riferimento all art. 30 DLgs 81/08 modello idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilità amministrativa...- come definito all art. 2 comma 1 lett. dd) del DLgs 81/08 (... ai sensi dell art. 6, co 1, lett. a, del DLgs 231/01, idoneo a prevenire i reati art. 589 e 590 C.P., commessi con violazione delle norme antinfortunistiche e sulla tutela della salute sul lavoro) 2
3 Decreto Ministero Lavoro 17/02/2014 (G.U. n. 45 del ) 3
4 4
5 DLgs 81/2008, art. 30, comma 5 bis: La «Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro» elabora procedure semplificate per la adozione e la efficace attuazione dei modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle piccole e medie imprese. Tali procedure sono recepite con Decreto 1 Per piccole e medie imprese si fa riferimento a quelle definite dalla legislazione vigente (Raccomandazione della Commissione Europea 361/2003/CE del 06 Maggio 2003 e dal decreto del Ministero Attività Produttive del 18 aprile 2005, pubblicato nella G.U. 238 del 12/10/2005). le Medie imprese hanno meno di 250 occupati; la Piccola impresa ha meno di 50 occupati; la Microimpresa ha meno di 10 occupati. 5
6 - Nel Decreto vi sono due indicazioni di particolare importanza: Indicazioni per il Sistema disciplinare (paragrafo 16) Chiarimenti sul sistema di controllo (par. 17) Sono confermate le indicazioni contenute nella Lettera circolare del Ministero del lavoro 11/07/2011 6
7 Il testo del DM 13/02/2014 paragrafo 1. PREMESSA piccole e medie imprese: le Medie imprese hanno meno di 250 occupati; la Piccola impresa ha meno di 50 occupati; la Microimpresa ha meno di 10 occupati. paragrafo 2. INTRODUZIONE «I requisiti essenziali di costituzione del MOG della salute e sicurezza sono pertanto quelli previsti dall art. 30 nei commi da 1 a 4, DLgs 81/08» Esempi di modulistica all. 4 Scheda manutenzione macchina 7
8 paragrafo 3. POLITICA AZIENDALE DI SALUTE E SICUREZZA, OBIETTIVI E PIANO DI MIGLIORAMENTO A fronte di quanto riportato nella politica aziendale sono definiti obiettivi di miglioramento di cui va pianificata la realizzazione attraverso uno specifico piano di miglioramento. allegato 1 Scheda analisi iniziale all. 2 Piano di miglioramento paragrafo 4. (art. 30, comma 1 lett a) RISPETTO DEGLI STANDARD TECNICO STRUTTURALI DI LEGGE RELATIVI ATTREZZATURE, IMPIANTI, LUOGHI DI LAVORO, AGENTI CHIMICI, FISICI E BIOLOGICI all. 3 Elenco normativa applicabile 8
9 paragrafo 5. (art 30, comma 1, lett. b) ATTIVITÀ DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E DI PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CONSEGUENTI L analisi e la valutazione del rischio può essere condotta anche con le metodologie standardizzate, per le aziende per le quali la legislazione lo preveda, cfr. art. 29, comma 5, del decreto legislativo n. 81/2008 (decreto interministeriale 30 novembre 2011 G. U. n. 285 del 6 dicembre 2011). Gli interventi previsti da tale programma devono essere ricompresi nel piano di miglioramento (allegato 2) all. 5 Scheda consegna/gestione DPI paragrafo 6. (art. 30, comma 1, lett. c) ATTIVITÀ DI NATURA ORGANIZZATIVA, QUALI GESTIONE DELLE EMERGENZE E PRIMO SOCCORSO 9
10 7. (art. 30, comma 1, lett. c) GESTIONE APPALTI DUVRI, l osservanza delle prescrizioni e delle regole operative afferenti a salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e le eventuali sanzioni disciplinari costituiscano parte integrante del regolamento contrattuale fra le parti (vedere par. 16); Durante l effettuazione dei lavori, il DL deve verificare che gli appaltatori operino ed agiscano in maniera compatibile con le indicazioni di Salute e Sicurezza sul Lavoro stabilite in sede di contratto 8. (art. 30, comma 1, lett. c) RIUNIONI PERIODICHE DI SICUREZZA E CONSULTAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Un momento specifico di consultazione è la riunione ex art 35 del decreto legislativo n. 81/2008 e smi, che va effettuata almeno annualmente per le aziende con più di 15 dipendenti (vedere anche il paragrafo 17.5 Riesame e gli Allegati 17 -Riesame periodico del modello organizzativo e Allegato 18 Riunione periodica). 10
11 9. (art. 30, comma 1, lett. d) ATTIVITÀ DI SORVEGLIANZA SANITARIA il MC programma ed effettua la sorveglianza sanitaria attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici; 10. (art. 30, comma 1, lett. e) ATTIVITÀ DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI In base alle risultanze della valutazione dei rischi il DL o suo incaricato pianifica, predispone ed attua il Programma annuale di formazione, informazione e addestramento all.6 Programma annuale di formazione, informazione, addestramento all. 7 Registro presenze partecipanti all. 8 Scheda formazione/informazione e addestramento del Lavoratore all.9 Registro addestramento Lavoratore 11
12 11. (art. 30, comma 1, lett. f) ATTIVITÀ DI VIGILANZA CON RIFERIMENTO AL RISPETTO DELLE PROCEDURE E DELLE ISTRUZIONI DI LAVORO IN SICUREZZA DA PARTE DEI LAVORATORI Il datore di lavoro deve dare direttive per la realizzazione di un sistema di controllo sul rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro che hanno impatto sulla salute e sicurezza, da parte dei lavoratori e, con le modalità previste dal MOG, vigilare sulla loro corretta attuazione. L obbligo di vigilanza si intende assolto in caso di adozione ed efficace attuazione del sistema di controllo di cui al successivo paragrafo 17. Le violazioni riscontrate dall attività di vigilanza saranno sanzionate secondo il sistema disciplinare del MOG (paragrafo 16). 12
13 12. (art. 30, comma 1, lett. g) ACQUISIZIONE DI DOCUMENTAZIONI E CERTIFICAZIONI OBBLIGATORIE PER LEGGE Di seguito alcuni esempi, non esaustivi, di documentazione obbligatoria per legge, ove previsto: -Valutazione e gestione del rischio (DVR, DUVRI, PSC, POS, PSS, ecc) -Stato architettonico dell immobile (agibilità, certificazione energetica, ecc.) -Conformità impianti elettrici (messa a terra, scariche atmosferiche, ecc.) -Conformità di impianti produttivi, impianto elevatore, termico, di condizionamento, antincendio, nuove istallazioni, normative ATEX, PED, ecc. -Macchine e attrezzature (certificazione CE, libretti uso e manutenzione, documentazione specifica per le attrezzature di cui all allegato VII del D. Lgs. 81/08, ecc.) -Appaltatori (autocertificazione del possesso dei requisiti tecnicoprofessionali, iscrizione alla CCIA, ecc.). all.10 Elenco documentazione obbligatoria 13
14 13. (art. 30, comma 1, lett. h) PERIODICHE VERIFICHE DELL APPLICAZIONE E DELL EFFICACIA DELLE PROCEDURE ADOTTATE. Gli esiti del monitoraggio sono oggetto del Riesame (paragrafo 17.5). all. 11 Modulo rilevazione situazione pericolosa-incidente-non conformità all. 12 Modulo rilevazione infortunio all.13 Piano di monitoraggio 14. (art. 30, comma 2) IL MOG DEVE PREVEDERE IDONEI SISTEMI DI REGISTRAZIONE DELL AVVENUTA EFFETTUAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI CUI AL COMMA 1. La documentazione potrà essere anche composta solo da moduli e registrazioni quali, ad esempio, quelli allegati al presente documento purché sufficienti e funzionali al rispetto dei requisiti definiti dal documento stesso in relazione alla necessità aziendali. 14
15 15. (art. 30, comma 3) PREVEDERE UN ARTICOLAZIONE DI FUNZIONI CHE ASSICURI LE COMPETENZE TECNICHE E I POTERI NECESSARI PER: LA VERIFICA, VALUTAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO DEL RISCHIO Il DL deve comunque assicurare una chiara attribuzione di compiti e funzioni nell ambito del proprio modello organizzativo Tale attribuzione deve essere nota a tutti Vanno individuati i ruoli e le responsabilità in materia di salute e sicurezza delle seguenti figure: -Datore di Lavoro preposti dirigenti RSPP -Addetti al SPP -Addetti alle Emergenze ed al Primo Soccorso -Lavoratori -Medico competente (MC); -Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza/RLS Territoriale. 15
16 16. (art. 30, comma 3) UN SISTEMA DISCIPLINARE IDONEO A SANZIONARE IL MANCATO RISPETTO DELLE MISURE INDICATE NEL MODELLO L azienda definisce e formalizza il sistema disciplinare (ove presente l Alta direzione è compito di questa formalizzare lo stesso) e lo comunica a tutti i soggetti interessati quali ad esempio: -Datore di lavoro -Dirigenti -Preposti - Lavoratori -Auditor/gruppo di audit -Organismo di vigilanza (ove istituito) - RSPP L azienda dovrà inoltre, definire idonee modalità per selezionare, tenere sotto controllo e, ove opportuno, sanzionare collaboratori esterni, appaltatori, fornitori e altri soggetti aventi rapporti contrattuali con l azienda stessa. Perché tali modalità siano applicabili l azienda deve prevedere che nei singoli contratti siano inserite specifiche clausole applicative con riferimento ai requisiti e comportamenti richiesti ed alle sanzioni previste per il loro mancato rispetto, fino alla risoluzione del contratto stesso. 16
17 17 (art. 30, comma 4, D.lgs. 81/2008) IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEVE ALTRESÌ PREVEDERE UN IDONEO SISTEMA DI CONTROLLO SULL ATTUAZIONE DEL MEDESIMO MODELLO E SUL MANTENIMENTO NEL TEMPO DELLE CONDIZIONI DI IDONEITÀ DELLE MISURE ADOTTATE. IL RIESAME E L EVENTUALE MODIFICA DEL MODELLO ORGANIZZATIVO DEVONO ESSERE ADOTTATI, QUANDO SIANO SCOPERTE VIOLAZIONI SIGNIFICATIVE DELLE NORME RELATIVE ALLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI E DELL IGIENE DEL LAVORO, OVVERO IN OCCASIONE DI MUTAMENTI NELL ORGANIZZAZIONE E NELL ATTIVITÀ IN RELAZIONE AL PROGRESSO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO 17
18 Paragrafo 17 Ampio spazio ad Audit e Riesame di sistema -Riunione Periodica L audit è un esame sistematico, documentato e indipendente per determinare se quanto pianificato e predisposto dal MOG viene efficacemente attuato, è idoneo al conseguimento degli obiettivi ed è coerente con la politica in materia di salute e sicurezza 18
19 Sistema di Controllo... è stato sciolto un nodo fondamentale: il «sistema di controllo» non coincide con l Organismo di Vigilanza (OdV), e non ne richiede necessariamente l istituzione 19
20 Infatti così recita il Paragrafo 17: Un idoneo sistema di controllo sull attuazione del modello va effettuato attraverso la combinazione delle attività di due processi che sono strategici per l effettività e la conformità del MOG: gli audit interni di sicurezza ed il riesame. ( Lettera circolare del Ministero del lavoro 11/07/2011: Si evidenzia come tali processi rappresentino un sistema di controllo idoneo ai fini di quanto previsto al comma 4 dell art. 30 del D. Lgs. 81/2008 solo qualora prevedano il ruolo attivo e documentato, oltre che di tutti i soggetti della struttura organizzativa aziendale per la sicurezza, dell Alta Direzione (intesa come posizione organizzativa eventualmente sopra stante il datore di lavoro) nella valutazione degli obiettivi raggiunti e dei risultati ottenuti, oltre che delle eventuali criticità riscontrate in termini di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro.) Quando ricorrano tali condizioni si può ritenere soddisfatto l obbligo secondo il quale il compito di vigilare sul funzionamento e l osservanza dei modelli, di curare il loro aggiornamento è stato affidato ad un organismo dell ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo ; quanto sopra è in coerenza con la previsione normativa che recita come negli enti di piccole dimensioni i compiti indicati nella lettera b del comma 1 possono essere svolti direttamente dall organo dirigente lettera b), comma 1, dell Articolo 6 del DLgs 231/01 20
21 -segue - Sistema di Controllo par 17 Diversamente dalle condizioni sopra indicate, o per diversa scelta organizzativa, l Alta Direzione deve individuare l organismo di cui alla lettera b), comma 1, dell Articolo 6 del D. Lgs. 231/01 (Organismo di Vigilanza OdV) secondo i criteri di indipendenza e professionalità. 21
22 l indipendenza (nota 6 al paragrafo 17) Indipendente non significa che l audit deve essere effettuato da personale esterno all azienda, ma significa che questo personale non è direttamente coinvolto nelle attività oggetto di audit. Pertanto, l audit può essere svolto da personale interno all azienda purché sia in possesso dei requisiti di cui al paragrafo 17.3 ma non può essere effettuato dal Datore di Lavoro o da componenti del SPP se questi hanno assunto responsabilità operativa diretta nella attività oggetto di audit. 22
23 allegato 14 Programma degli/dell audit interno allegato 15 Piano di audit allegato 16 Verbale di audit allegato 17 Riesame periodico del modello organizzativo allegato 18 Riunione periodica (argomenti trattati ex art. 35 DLgs 81/08) 23
24 I risultati dell Audit saranno oggetto del riesame per il miglioramento del sistema Riesame L alta direzione e/o il DL, se non coincidenti, deve periodicamente riesaminare il Modello Organizzativo sia attuato con efficacia* Qualora il Datore di Lavoro lo ritenga opportuno può far coincidere il Riesame con la riunione periodica, ove prevista, di cui all art 35 del D. Lgs, 81/2008 (vedi allegato 18) *Nota ai sensi dell art. 7 del DLgs 231/01, l EFFICACE ATTUAZIONE DEL MOG -> VERIFICHE PERIODICHE E MODIFICHE del MOG (... Audit e Riesameriunione periodica) -> SISTEMA DISCIPLINARE (DEFINITO E APPLICATO) 24
25 Promuovere l organizzazione e gestione della sicurezza rappresenta un obiettivo strategico degli SPISAL: gli SPISAL con interventi di vigilanza ed assistenza promuovono la consapevolezza, in primo luogo dei Datori di Lavoro, della necessità, dell utilità e della fattibilità di migliorare costantemente le condizioni di sicurezza e di salute degli ambienti di lavoro. 25
26 gli Spisal hanno definito un modello di organizzazione per la gestione della sicurezza cui fare riferimento, che tenga conto delle piccole dimensioni delle Aziende e che valorizzi quello che le Aziende stanno facendo, anche se non dispongono di SGS certificati o validati (come avviene per la stragrande maggioranza delle Aziende) 26
27 DVR - DLgs 81/08 Sezione II Valutazione dei rischi Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi Comma 2, lett. a) La scelta dei criteri di redazione del Documento di Valutazione dei Rischi è rimessa al datore di lavoro, che vi provvede con criteri di semplicità, brevità e comprensibilità, in modo da garantirne la completezza e l idoneità quale strumento operativo di pianificazione degli interventi aziendali di prevenzione 27
28 DVR - DLgs 81/08 Sezione II - Valutazione dei rischi Articolo 28 Oggetto della valutazione dei rischi Comma 2 lett. c) d) Vengono date indicazioni organizzative e gestionali il DVR deve contenere lett. c) il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; lett. d) l individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell organizzazione che vi devono provvedere, a cui devono essere assegnati soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri 28
29 per il Datore di Lavoro il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) come MANUALE DEL MODELLO DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA 29
30 SGSL e MOGS formalizzano l organizzazione aziendale coerente con il DVR: il Datore di Lavoro identificati i Rischi, - pianifica gli interventi, - assegna i compiti - e definisce le procedure per attuare le misure di prevenzione e protezione, - controlla l andamento (audit/monitoraggio/verifiche ispettive interne) ed effettua un riesame (riunione periodica)... e prevede sanzioni disciplinari (MOGS) 30
31 ALCUNI CONSIGLI 1. RECUPERARE CIO CHE E GIA STATO FATTO E SCRITTO, VALORIZZARLO RISPETTO ALLE NOVITA LEGISLATIVE 2. NON AUMENTARE IL PESO BUROCRATICO DELLA SICUREZZA CON DOCUMENTI INUTILI ED INGESTIBILI. USARE BENE LA DOCUMENTAZIONE CHE C E GIA E SE POSSIBILE SEMPLIFICARLA 31
32 I Requisiti previsti dall art. 30 IL MOGS FORSE E GIA STATO ADOTTATO... comma 1 lett. a): RISPETTO DEGLI STANDARD TECNICO STRUTTURALI DI LEGGE (DICHIARAZIONI, CERTIFICAZIONI,...) comma 1 lett. b): LA VALUTAZIONE DEI RISCHI comma 1 lett. c): EMERGENZE (ADDETTI ANTINCENDIO E PROCEDURE), PRIMO SOCCORSO (ADDETTI PRIMO SOCCORSO E PROCEDURE), APPALTI (ART. 26 E TITOLO IV!), 32
33 IL MOGS FORSE E GIA STATO ADOTTATO... comma 1 lett. d): SORVEGLIANZA SANITARIA (ATTIVITA DEL MEDICO COMPETENTE, CONSULENTE PER LA SALUTE!) comma 1 lett. e): INFORMAZIONE E FORMAZIONE (ACCORDI STATO- REGIONI «dirigenti, preposti, lavoratori» e «formazione per l utilizzo di attrezzature») comma 1 lett. f): VIGILANZA (IMPORTANZA DEI PREPOSTI) 33
34 I Requisiti previsti dall art. 30 IL MOGS FORSE E GIA STATO EFFICACEMENTE ATTUATO (Decreto MINISTERO DEL LAVORO ) IL MOGS: PUNTI DI ATTENZIONE E VERE NOVITA SISTEMA DI CONTROLLO: AUDIT E RIESAME CONDIVISI CON I LIVELLI GERARCHICI PIU ELEVATI EVENTUALMENTE SOPRASTANTI IL DATORE DI LAVORO + SISTEMA DISCIPLINARE: PROVVEDIMENTI PER TUTTI I SOGGETTI AZIENDALI DELLA PREVENZIONE E PER FORNITORI ESTERNI DI BENI E SERVIZI 34
35 IL MOGS: PUNTI DI ATTENZIONE E VERE NOVITA Art 30 DLgs 81/08: il MOGS deve essere adottato ed efficacemente attuato 1- ADOZIONE DEL MOGS -> IL DVR COME MANUALE DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA Nota: l art 28 Oggetto della valutazione dei rischi, al comma 2 fornisce indicazioni organizzative e gestionali: lett. c) programma delle misure... lett. d) individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli che vi debbono provvedere EFFICACE ATTUAZIONE DEL MOGS (ART. 7 DLgs 231/01) -> VERIFICHE PERIODICHE E MODIFICHE (AGGIORNAMENTO MOTIVATO) DEL MOGS,... Audit e riesame riunione periodica -> SISTEMA DISCIPLINARE (DEFINITO E APPLICATO) 35
36 Anche alla luce del Decreto del Ministero del Lavoro 13/02/2014 Quali sono le modalità con le quali gli SPISAL, su richiesta della Magistratura, effettuano le indagini per verificare se l'azienda ha "adottato ed efficacemente attuato" il modello organizzativo previsto dall'art. 30 del DLgs 81/08, con riferimento al DLgs 231/01? 36
37 «Procedura» per la verifica da parte dello Spisal dell adozione e dell efficace attuazione del MOG(S) ex art. 30 DLgs 81/08 Si possono prevedere 3 situazioni - A: Azienda con modello 231 Evidenza di adozione: Manuale del Modello 231, sezione dedicata alla prevenzione dei reati artt C.P. Evidenza di efficace attuazione: 1. Report di audit (di Organismo di Vigilanza OdV- o suoi incaricati); 2. Verbale di Riesame condotto da OdV; 3. Procedure disciplinari attivate. NB In ciascun documento identificare le parti riferibili alla causa che ha determinato l infortunio/malattia (= articolo violato e contenuto delle prescrizioni impartite dallo Spisal). 37
38 - B: Azienda con certificazione BS OHSAS o con validazione UNI INAIL Evidenza di adozione: Manuale del SGSL; Certificato / Attestato di validazione UNI INAIL. Evidenza di efficace attuazione: 1. Report dell ente di certificazione; 2. Report di audit interni; 3. Verbale di Riesame condiviso con Alta Direzione; 4. Procedure disciplinari attivate. NOTA In ciascun documento identificare le parti riferibili alla causa che ha determinato l infortunio/malattia (= articolo violato e contenuto delle prescrizioni impartite dallo Spisal). 38
39 - C: Azienda che non rientra nei casi precedenti, cioè senza modello 231 e senza certificazione BS OHSAS o validazione UNI INAIL (la stragrande maggioranza) Documentazione che attesta la conformità ai requisiti art. 30 Evidenza di adozione - i contenuti della valutazione dei Rischi, (comma 1, da lettera a- fino a lettera g-) (vedi il DM Min Lav dal punto 4 al 15) con riferimento alla causa che ha determinato l infortunio - registrazione attività (comma 2); - articolazione di funzioni (comma 3 primo periodo). NOTA In ciascun documento identificare le parti riferibili alla causa che ha determinato l infortunio/malattia (= articolo violato e contenuto delle prescrizioni impartite dallo Spisal). Evidenza di efficace attuazione - periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate (comma 1 lett. h), - sistema di controllo (comma 4) vedi il DM Min Lav punto 17 - sistema disciplinare (comma 3 secondo periodo), NOTA In ciascun documento identificare le parti riferibili alla causa che ha determinato l infortunio/malattia (= articolo violato e contenuto delle prescrizioni impartite dallo Spisal). 39
40 Checklist (estratto) -VERIFICA DELL AVVENUTA ADOZIONE DEL MOGS Requisito MOGS ex art. 30 D. Lgs. 81/08 Comma 1 lett. a (RISPETTO DEGLI STANDARD TECNICO STRUTTURALI DI LEGGE RELATIVI AD ATTREZZATURE, IMPIANTI, LUOGHI DI LAVORO, AGENTI CHIMICI, FISICI E BIOLOGOCI) Comma 1 lett. b (ATTIVITA DI VALUTAZIONE DEI RISCHI E DI PREDISPOSIZIONE DELLE MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE CONSEGUENTI) Esempi di evidenze per la valutazione / verifica documento di valutazione dei rischi (DVR-POS); documentazione tecnica attestante la conformità della struttura (es. agibilità, CPI ove previsto); documentazione tecnica attestante la conformità dell impianto (es. dichiarazione di conformità, verbali di verifica periodica, denunce a Ente competente); documentazione tecnica attestante la conformità dell attrezzatura di lavoro (es. dichiarazione / certificazione di conformità, manuale di uso e manutenzione, registrazioni delle avvenute verifiche / manutenzioni); relazione di valutazione del rischio chimico con evidenza degli adempimenti previsti / attuati; relazioni di valutazione dei rischi fisici (es. rumore, vibrazioni, microclima, radiazioni ionizzanti / non ionizzanti, illuminazione) con evidenza degli adempimenti previsti / attuati; relazione di valutazione del rischio biologico con evidenza degli adempimenti previsti / attuati; procedura aziendale per la valutazione dei rischi e per la gestione delle modifiche ai processi procedura aziendale di gestione della documentazione procedura aziendale di gestione della manutenzione e moduli di registrazione collegati procedura aziendale di gestione approvvigionamenti documento di valutazione dei rischi (DVR-POS) programma delle misure di prevenzione e protezione di cui all art. 28 comma 2 lett. c, lett. d verbale di riesame / riunione periodica procedura aziendale per la valutazione dei rischi e per la gestione delle modifiche ai processi report di infortuni / incidenti / comportamenti pericolosi con evidenza delle azioni correttive / preventive definite Riferimenti dei documenti visionati (titolo, edizione, ) Esito verifica* (C, NC, CP) 40
41 Checklist (estratto) - VERIFICA DELL EFFICACE ATTUAZIONE DEL MOGS Requisito MOGS ex art. 30 D. Lgs. 81/08 Comma 1 lett. h (PERIODICHE VERIFICHE DELL APPLICAZIONE E DELL EFFICACIA DELLE PROCEDURE ADOTTATE) Comma 4 (IDONEO SISTEMA DI CONTROLLO SULL ATTUAZIONE DEL MODELLO E SU MANTENIMENTO NEL TEMPO DELLE CONDIZIONI DI IDONEITA DELLE MISURE ADOTTATE) Comma 3 secondo periodo (SISTEMA DISCIPLINARE IDONEO A SANZIONARE IL MANCATO RISPETTO DELLE MISURE INDICATE NEL MODELLO) Esempi di evidenze per la valutazione / verifica piano di audit / monitoraggio; mansionario / funzionigramma con specifica dei compiti di vigilanza / controllo / verifica; documentazione attestante l avvenuta formazione di dirigenti, preposti, lavoratori; rapporti di audit / monitoraggio / verifica ispettiva interna, anche di parte terza (es. ente di certificazione); verbale di riunione di riesame / periodica; verbali di riunioni aziendali di coordinamento; segnalazioni da parte dei soggetti aziendali e/o esterni; verbale di sopralluogo MC; rapporti di non conformità, infortunio, incidente, situazione e comportamento pericoloso; documentazione attestante la trasmissione degli esiti di audit all Alta Direzione. requisiti di cui al comma 1 lett. h (VERIFICHE PERIODICHE AUDIT) + verbale di riesame / riunione periodica ex art. 35 D. Lgs. 81/08 e s.m.i., sottoscritto da DL, RSPP, RLS, MC, e Alta Direzione come da Lettera Circolare del Ministero del Lavoro del documentazione attestante l avvenuta formalizzazione del sistema disciplinare redatto secondo indicazioni dal Lettera Circolare del Ministero del Lavoro del e DM Min Lav del provvedimenti disciplinari attivati. Riferimenti dei documenti visionati (titolo, edizione, ) Esito verifica* (C, NC, CP) 41
42 In conclusione 42
43 Possibili Suggerimenti-indicazioni per i Datori di Lavoro, loro Associazioni, Consulenti Per «formalizzare» il MOGS nel DVR è opportuno 1- Nelle varie parti del DVR fare riferimento ai requisiti dell art. 30 DLgs 81/08 ad es. - Organigramma -articolazione di funzioni : citare il comma 3 primo periodo; - Registrazione attività: citare il comma 2; - nella valutazione della sicurezza macchine citare la lettera a del comma 1 art. 30 ( rispetto standard attrezzature ) - nella predisposizione dei DPI citare la lettera b ( predisposizione delle misure di protezione ) 43
44 Possibili Suggerimenti-indicazioni per i Datori di Lavoro, loro Associazioni, Consulenti Per «formalizzare» il MOGS nel DVR è opportuno 2- prevedere la «sezione MOGS», dove viene richiamata la Documentazione che attesta la conformità ai requisiti art. 30 per l Evidenza di adozione - i contenuti della valutazione dei Rischi, (comma 1, da lettera a- fino a lettera g-) (vedi il DM Min Lav dal punto 4 al 15) - registrazione attività (comma 2); - articolazione di funzioni (comma 3 primo periodo). per l Evidenza di efficace attuazione - periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate (comma 1 lett. h), - sistema di controllo (comma 4) vedi il DM Min Lav punto 17 (il piano degli audit e la revisione di Sistema- riunione periodica) - sistema disciplinare (comma 3 secondo periodo) vedi il DM Min Lav punto 16 44
45 Grazie per l attenzione 45
Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08. Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG)
Commissione Consultiva Permanente ex Art. 6 DLgs 81/08 Il documento del Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Ivo Dagazzini Rappresentante delle Regioni per la Regione Veneto Direttore
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliPROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE
PROCEDURE SEMPLIFICATE PER L ADOZIONE DI MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE (MOG) NELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE RIFERIMENTI Legge 3/8/2007 n.123 (riordino disciplina) -> Introduce nel D.Lgs 231/2001
DettagliCERTIQUALITY STEFANO ALDINI
CERTIQUALITY Procedure semplificate, D.Lgs. 231 ed efficacia dei Modelli Organizzativi per la prevenzione delle responsabilità: il ruolo delle verifiche indipendenti dei sistemi di gestione della salute
DettagliSTANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 81/2008
DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori STANDARD OHSAS 18001:2007 E CORRISPONDENZE CON IL MODELLO ORGANIZZATIVO
DettagliSGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA
SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:
DettagliLe regole e i modelli organizzativi
Dipartimento Tecnologie di Sicurezza Ex ISPESL Le regole e i modelli organizzativi Luigi Monica 29 Marzo 2011 Modelli di organizzazione e di gestione Riferimenti tecnici sui modelli di organizzazione e
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliDisciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica,
Decreto Legislativo 231/2001 Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità
DettagliIl Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro. 26 Marzo 2015
Il Modello di Gestione su Salute e Sicurezza sul Lavoro 26 Marzo 2015 Introduzione Cos é la specifica BS OHSAS 18001:2007 Definisce in maniera dettagliata (specification) le linee guida per l implementazione
DettagliMOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe
MOGS per le piccole e medie imprese: le novità introdotte dal D.M. 13 febbraio 2014. Dott.ssa Fabiana Maria Pepe Con il decreto ministeriale 13 febbraio 2014 trovano attuazione le procedure semplificate
DettagliD.Lgs. 231/2001 - RESPONSABILITÀ DI IMPRESA: APPLICABILITÀ AI LABORATORI DI ANALISI. Integrazione 231 e SGS
D.Lgs. 231/2001 - RESPONSABILITÀ DI IMPRESA: APPLICABILITÀ AI LABORATORI DI ANALISI Integrazione 231 e SGS M.G.Marchesiello Bologna 5 giugno 2014 L. 3.08.2007 n. 123 Misure in tema di tutela della salute
DettagliRoma: 27 Ottobre 2015 Corte di Cassazione
Idoneità dei Modelli organizzativi e di gestione secondo il d.lgs. 81/08, e rapporto con i Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro conformi allo standard BS OHSAS 18001:2007 Roma: 27 Ottobre
DettagliCOORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA
COORDINAMENTO SPISAL DELLA PROVINCIA DI VERONA BUSSOLENGO, LEGNAGO, VERONA Azienda Presenti al sopralluogo per l azienda: 1 CHECK LIST GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA 1. GESTIONE AZIENDALE DELLA CUREZZA
DettagliREALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?
13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo
Dettagli«Gruppo Zadíg» - Notiziario n. 4 Maggio 2008
«Gruppo Zadíg» - Notiziario n. 4 Maggio 2008 T Ü V C E R T D I N E N I S O 9 0 0 1 : 2 0 0 0 N. 4 Maggio 2008 QUALITÀ AMBIENTE SICUREZZA a cura di Zadíg S.r.l. Coordinamento: Ugo Angelo Magri Società:
DettagliIng. Alberto Rencurosi
28.05.2015 Ing. Alberto Rencurosi Lead auditor SQS (ISO9001, ISO14001, OHSAS18001, ISO 50001) Associazione Svizzera per Sistemi di Qualità e di Management (SQS) 1 Testo Unico e sistemi di gestione della
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliSistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE
Sistema di Gestione della Sicurezza CLAUDIO SOAVE L organizzazione della sicurezza secondo D.Lgs. 81/08 Al datore di lavoro vengono attribuiti compiti di regia e di programmazione della sicurezza in azienda,
DettagliIL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009
DettagliCHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO QUESITO RISCONTRO* Documentazione di P N NA riscontro 1. ANALISI INIZIALE Il DVR /autocertificazione e gli allegati
DettagliI modelli organizzativi della sicurezza: un utile strumento per le imprese
3ª GIORNATA NAZIONALE DELL INGEGNERIA DELLA SICUREZZA LA PROGETTAZIONE DELLA SICUREZZA NEI CANTIERI: BUONE PRATICHE E QUESTIONI IRRISOLTE PER GARANTIRE UN EFFICACE GESTIONE DEGLI APPALTI IN SICUREZZA I
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliAzienda Sanitaria Firenze
Azienda Sanitaria Firenze I Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in relazione al D.Lgs. 231/01 DALLA VERIFICA DELL APPLICAZIONE FORMALE ALLA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO
«DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliI Sistemi di Gestione per la Sicurezza: La norma OHSAS 18001: 2007
I Sistemi di Gestione per la Sicurezza: La norma OHSAS 18001: 2007 CHIARA LECIS Co.Meta 25 Giugno 2008 I Sistemi di Gestione per la Sicurezza 1 SGSL: tra adempimenti normativi e miglioramento della gestione
DettagliSISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO CNA CONSULENZA SRL
SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D. LGS. 81/08 ART. 28 COMMA 2 LETTERA D. l individuazione delle procedure per l attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell organizzazione
DettagliTAI MILANO S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DI GESTIONE E DI CONTROLLO (D.lgs. 231/001 art. 30 D. lgs. 81/08)
TAI MILANO S.p.A. MODELLO DI ORGANIZZAZIONE DI GESTIONE E DI CONTROLLO (D.lgs. 231/001 art. 30 D. lgs. 81/08) Approvato dal Consiglio Di Amministrazione di TAI MILANO S.p.A. il MOG Rev. 01 del 23/06/2009
DettagliDott. Antonio Terracina
Procedure semplificate per l adozione dei modelli organizzativi e gestionali ai sensi dell art. 30 del D.lgs 81/08 e s.m.i. da parte delle PMI (DM 13/2/2014) Dott. Antonio Terracina La SSL nel D. Lgs.
DettagliPOLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA
COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179
DettagliCircolare N.85 del 23 Maggio 2013
Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliPROPOSTE OPERATIVE E PERCORSO IDEALE PER LE AZIENDE DEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE CHIMICA
PROPOSTE OPERATIVE E PERCORSO IDEALE PER LE AZIENDE DEL SETTORE DELLA DISTRIBUZIONE CHIMICA C. Gistri Nuove responsabilità di impresa: proposte operative per i modelli di organizzazione ASSICC 22 marzo
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliLe procedure semplificate per l adozione del MOG nelle PMI
Le procedure semplificate per l adozione del MOG nelle PMI Il DM 13 febbraio 2014, approvato dalla Commissione Consultiva nella seduta del 27 novembre 2013, ha lo scopo di attuare quanto previsto dal comma
DettagliPIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37
PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO
DettagliCorso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
In collaborazione con: Con il coordinamento scientifico di: Tabella 1. Prospetto delle Classi di Laurea Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Normativa Con l'introduzione
DettagliIntegrare la SSL nella gestione complessiva delle organizzazioni
Asseverazione dei Modelli di Organizzazione e di Gestione della Sicurezza nelle Imprese Edili Milano, 21 aprile 2015 AULA MAGNA PALAZZO DI GIUSTIZIA TRIBUNALE DI MILANO Via Freguglia, 1 F. Benedetti INAIL
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo
DettagliCHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA
CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA Pagina 2 di 8 Sommario 1. FINALITA E USO DEL DOCUMENTO... 3 2. VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE
DettagliRESPONSABILITA' DI EMISSIONE, VERIFICA ED APPROVAZIONE
Pag. 1 di 5 01 Integrazione DM 13.02.2014, revisione tabella evidenze, Giugno 2014 modalità di individuazione interesse / vantaggio, par. Compiti e responsabilità 00 Prima emissione Luglio 2013 Revisione
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
DettagliD.Lgs. 81/08, Testo Unico Sicurezza e la correlazione con i Sistemi di Gestione certificabili BS OHSAS 18001
D.Lgs. 81/08, Testo Unico Sicurezza e la correlazione con i Sistemi di Gestione certificabili BS OHSAS 18001 CERTIQUALITY VIA G. GIARDINO, 4 20123 MILANO TEL. 02-806917.1 certiquality@certiquality.it www.certiquality.it
DettagliMODULO 1 UNITÀ DIDATTICA 1
MODULO 1 Individuazione, valutazione e gestione dei rischi UNITÀ DIDATTICA 1 La valutazione dei rischi e la redazione del documento 1 Obiettivi della valutazione Quali sono gli obiettivi della valutazione
DettagliLa valutazione dei rischi: l autocertificazione. Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro
La valutazione dei rischi: l autocertificazione Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro VdR: definizione Art. 2 q): valutazione globale e documentata di tutti i rischi
DettagliDECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE
DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di
DettagliPROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE PMI
N.30 PDF Numero 10 PDF - anno 2012 DIRETTORE RINO PAVANELLO Rivista Ambiente e Lavoro 2012 PDF Manuale Tecnico-giuridico di In-formazione e Documentazione per RSPP, RLS, Giuristi, Operatori, Tecnici e
DettagliENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI
ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto
DettagliOrganizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti
DettagliFormazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37
Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:
DettagliUNA (DOVEROSA) PREMESSA: COSA CI FACCIAMOI QUI?
ACQUISTO DI MACCHINE, ATTREZZATURE DI LAVORO E IMPIANTI INDUSTRIALI ALLA LUCE DEL D.LGS. 81/2008 E DELLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE (RECEPITA DAL D.LGS. 17/2010) SELEZIONE DEL FORNITORE, SPECIFICHE
DettagliBENVENUTI AL CORSO DI FORMAZIONE per RSPP e ASPP. Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP e ASPP Modulo A 1
BENVENUTI AL CORSO DI FORMAZIONE per RSPP e ASPP Filippo Macaluso - Corso di formazione per RSPP e ASPP Modulo A 1 MODULO 1 Ruolo di RSPP Presentazione del corso Filippo Macaluso - Corso di formazione
DettagliRSPP & RIR. Ovvero: 81 & 105. FR Bologna 14 ottobre 2015 1
RSPP & RIR Ovvero: 81 & 105 FR Bologna 14 ottobre 2015 1 RLS citato almeno 7 volte RSPP 2 volte (scarse)! FR Bologna 14 ottobre 2015 2 Esempio RLS Art. 14 comma 5 Il sistema di gestione della sicurezza
Dettaglie la norma cogente. L'implementazione in azienda
Il sistema di gestione BS OHSAS 18001 e la norma cogente. L'implementazione in azienda Via dei Mille, 8 - Falconara M.(AN) - Tel. 071.910701 Fax: 071.9169688 pbelardinelli@isaq.it - www.isaq.it 547 + 391
DettagliBENEFICI DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA E SICUREZZA CERTIFICATI
BENEFICI DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA E SICUREZZA CERTIFICATI CERTIQUALITY Via. G. Giardino, 4 - MILANO 02.806917.1 Armando Romaniello Direttore Marketing CERTIQUALITY D.LGS. 231/01 Legge 123/07 BS
Dettagli4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro
4. Modello in tema di tutela della sicurezza sul lavoro 4.1 Previsioni del d.lgs. 81/2008 Il d.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 ha sostanzialmente innovato la legislazione in materia di sicurezza e salute
DettagliCorso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri
TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui
DettagliGUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20
GUIDA ALLA COMPILAZIONE DEL MOD. OT/20 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 delle Modalità di Applicazione delle Tariffe dei Premi (D.M. 12.12.2000) nei primi due anni
DettagliLa formazione dei Responsabili e degli addetti del Servizio Prevenzione e Protezione delle aziende bancarie
La formazione dei Responsabili Fondamentale Presentazione Il percorso formativo è abilitante e rivolto ai responsabili e agli addetti del servizio Prevenzione e protezione delle aziende bancarie e finanziarie
DettagliALLEGATO GS1 LISTA DI CONTROLLO PER LA VALUTAZIONE DELL ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA
Pag. 1 di 13 01 Emissione in allegato a procedura verifica GS 4 Maggio 2014 00 Prima emissione Luglio 2013 Revisione Motivo Data Nota: Lo sviluppo e l implementazione dell organizzazione e gestione della
Dettagli1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO
Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Monitoraggio salute e del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE, RSPP,
DettagliLA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO
LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliFORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI
PROGRAMMA CORSI: FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA E AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI E PER DIRIGENTI Art. 37 D. Lgs. 81/08
DettagliL IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO: I PROTOCOLLI DI CONTROLLO E I FLUSSI INFORMATIVI
L IMPLEMENTAZIONE DEL MODELLO: I PROTOCOLLI DI CONTROLLO E I FLUSSI INFORMATIVI Workshop Gli organismi di vigilanza ex D.Lgs 231/2001 in ambito cooperativo: esperienze a confronto Paolo Maestri Unilab
DettagliSINPER S.n.c. SICUREZZA & PRIVACY SICUREZZA & PRIVACY. Via XII Ottobre, 12/1/A - 16121 GENOVA - partita IVA : 02055380998 - cod. fiscale : 02055380998
SINPER S.n.c. SICUREZZA SUL LAVORO - D.LGS 81/2008 NOVITA DVR (Documento Valutazione Rischi) INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI INDICE 1 Premessa...2 2 Il Documento di Valutazione Rischi (DVR)...2
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliPROCEDURE SGSL Versione 3.0 Edizione 2014
SGSL BS OHSAS 18001:2007 PROCEDURE SGSL Versione 3.0 Edizione 2014 Kit di strumenti con manuale, procedure, modulistica e check list per l implementazione di un sistema di gestione sulla sicurezza lavoro
DettagliLA RESPONSABILITÀ DA REATO DELLE SOCIETÀ ALLA LUCE DEL T.U. SULLA SICUREZZA SUL LAVORO
DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 UNICO TESTO NORMATIVO in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori LA RESPONSABILITÀ DA REATO DELLE SOCIETÀ ALLA LUCE DEL T.U. SULLA SICUREZZA
DettagliIl corretto approccio al Sistema di Gestione Aziendale per la Sicurezza e Salute OHSAS 18001:2007
Il corretto approccio al Sistema di Gestione Aziendale per la Sicurezza e Salute OHSAS 18001:2007 GENERALITA Il Sistema di Gestione Aziendale rappresenta la volontà di migliorare le attività aziendali,
DettagliLa formazione dei Responsabili e degli addetti del Servizio Prevenzione e Protezione delle aziende bancarie
La formazione dei Responsabili Fondamentale Presentazione Il percorso formativo è abilitante e rivolto ai responsabili e agli addetti del servizio Prevenzione e protezione delle aziende bancarie e finanziarie
DettagliPROGRAMMA. TITOLO ARGOMENTI TEMPI Modulo A 1. 4 ore. Presentazione del corso
PROGRAMMA Modulo A 1 Presentazione del corso L approccio alla prevenzione attraverso il D.Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori. Il sistema legislativo:
DettagliSalute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre 2008
Elementi salienti e criticità di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori nella filiera del riciclo della carta: il punto di vista dell ente di certificazione. Milano 18 novembre
Dettagli!! "" # $! "# " $ %$&
!!"" #$! "#"$$& $'" $'" ($$&$ ")&& (#$)&*$'"$)"#&'# (+"*" $$& ")&& '&*&,-'#, )&$ #".&$"#" &#".&$'#"$ ")&""$)&$* )/$&+)&," ")/)#"'#0&&$+"#/)+/##" && Riferimenti di legge Reati inclusi nella L. 123/2007
Dettagli25 ottobre 2013. LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente
LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO: il ruolo del medico competente 25 ottobre 2013 Dall obbligo normativo alla promozione della salute negli ambienti di lavoro Relatore: dr.ssa Roberta
DettagliOHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI OHSAS 18001:2007 Sistemi di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro Pagina 1 di 6 INTRODUZIONE L attenzione alla sicurezza e alla salute sui luoghi di lavoro (SSL)
DettagliIn riferimento alla nomina del Medico competente, di seguito sono disponibili
In riferimento alla nomina del Medico competente, di seguito sono disponibili a) Fac - simile di lettera d invito per eventuale nomina b) Fac simile di lettera di conferimento incarico per Medico Competente
DettagliNomina delle figure del sistema sicurezza della scuola
Nomina delle figure del sistema sicurezza della scuola Il dirigente scolastico, nel suo ruolo di Datore di lavoro ai sensi dell art. 17, comma 1, lettera b del D.Lgs. 81/2008, è obbligato (si tratta di
DettagliPROGRAMMA CORSO ASPP/RSPP mod. A
PROGRAMMA CORSO ASPP/RSPP mod. A DATA ARGOMENTI ORARIO L approccio alla attraverso il D. Lgs. 626/94 per un percorso di miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori La filosofia del D. Lgs.
DettagliSICUREZZA SUL LAVORO: OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO
SICUREZZA SUL LAVORO: OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Artt. 28, 29, 34 e 37 del D.Lgs n. 81/2008 Accordi 21 dicembre 2011 in Conferenza Permanente tra Stato e Regioni e
DettagliCircolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE
Circolare n.11 /2010 del 23 dicembre 2010* RISCHIO DA STRESS LAVORO-CORRELATO: ENTRO IL 31.12.2010 E SUFFICIENTE AVVIARE LE ATTIVITA DI VALUTAZIONE L art. 28 del D.Lgs. n. 81/2008 sulla sicurezza e salute
DettagliSISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Liceo Scientifico Galileo Galilei -Trento - SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO BS OHSAS 18001:2007 Maggio 2012 Maurizio Adami 1 Popolazione scolastica anno scolastico 2011/12 Docenti
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ANNO 2014 PROGRAMMA INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN AZIENDA OGGETTO: D. LGS. 81/08 E S.M.I. SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L impostazione del programma aziendale per
DettagliLa valutazione dei rischi: cardine della sicurezza aziendale e strumento di difesa in sede processuale
La valutazione dei rischi: cardine della sicurezza aziendale e strumento di difesa in sede processuale L'obbligo di valutazione dei rischi secondo il d.lgs. n.81/2008 Ing. Davide Casaro Area Ambiente e
DettagliRev. N Descrizione delle modifiche Data Prima emissione del documento per estensione campo applicazione
Pagina 1 di 6 INDICE 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2. RIFERIMENTI...2 3. SIGLE E DEFINIZIONI...2 4. RESPONSABILITÀ...2 5. PROCEDURA...3 5.1 GENERALITÀ...3 5.2 VALUTAZIONE DEI RISCHI E VERIFICA DELLA
DettagliPIANO OPERATIVO DI SICUREZZA MODELLO SEMPLIFICATO
Allegato I MODELLO SEMPLIFICATO PER LA REDAZIONE DEL POS (Le dimensioni dei campi indicati nelle tabelle a seguire sono meramente indicative in quanto dipendenti dal contenuto) PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA
DettagliPROGRAMMA DEL CORSO RLS RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA. Art.37 del D. Lgs. 9 Aprile 2008, n.81
PROGRAMMA DEL CORSO RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Art.37 del D. Lgs. 9 Aprile 2008, n.81 Durata del corso Sede del corso 32 ore Ambiente e Lavoro srl Strada Gragnana 17/A 29121 Piacenza
DettagliSistemi di Gestione Sicurezza sul Lavoro
Organismo Provinciale di Coordinamento per la prevenzione e la vigilanza sul lavoro di Belluno Convegno annuale: Sistemi di Gestione Sicurezza sul Lavoro Belluno 23 novembre 2012 Dott.ssa Daniela Marcolina
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI ai sensi del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Azienda: I.I.S. A. GENTILESCHI DI CARRARA via: Sarteschi n. 1 città: Carrara
DettagliOrganizzazione della prevenzione aziendale
Organizzazione della prevenzione aziendale La normativa e le figure coinvolte Sicurezza sul lavoro? Non solo 81/08 COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA la Repubblica tutela la salute come fondamentale
DettagliPOLISTUDIO. Modulo 1
Modulo 1 TEORIA DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI GESTIONE Sistemi di gestione: definizione Con tale termine si intendono tutti i sistemi di gestione organizzativi implementati nelle organizzazioni nei diversi
DettagliSCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI
SCHEMI LETTERE DI NOTIFICA SCHEMA DI AUTOCERTIFICAZIONE SCHEMI LETTERE DI DESIGNAZIONE SCHEMA LETTERA DI INFORMAZIONE AI LAVORATORI SCHEMA DEL VERBALE DI RIUNIONE PERIODICA Modello A) BOZZA DI LETTERA
DettagliLA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group
LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group Obblighi e sanzioni del datore di lavoro Manuale commerciale 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGHI E SANZIONI
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliContributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL. INAIL-DR Toscana-CONTARP
1 Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL INAIL-DR Toscana-CONTARP Contributo di INAIL alla diffusione dell adozione di un SGSL 2 Sistemi di gestione della sicurezza Un Sistema di
Dettagli