Progetto Lattoprelevatori. Corso per addetti al campionamento e al trasporto del latte ovino-caprino

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1 Progetto Lattoprelevatori Corso per addetti al campionamento e al trasporto del latte ovino-caprino

2 CAMPIONAMENTO Documenti di riferimento : G.U. n 90 del 16 aprile 1992: campionamento del latte crudo e del latte trattato termicamente UNI 10746:1999 lattoprelevatori da serbatoi - requisiti e controlli UNI EN ISO 707:2008 milk and milk products-guidance on sampling Tali documenti descrivono il metodo di riferimento per il campionamento del latte.

3 Il campionamento viene eseguito con il prelevatore manualmente. automatico o Prima del campionamento il latte deve essere mescolato manualmente o meccanicamente, a causa di una possibile stratificazione dei vari componenti, per ottenere cosi un campione rappresentativo dell intera massa. Il campione deve essere prelevato subito dopo il mescolamento, quando il latte è ancora in movimento. Le provette devono essere riempite per due terzi, in modo che prima dell analisi il campione possa essere agitato. Nei campioni scarsi si verifica un eccessivo scuotimento.

4 L affioramento del grasso

5 Il PRELIEVO Nell'industria il campionamento è il procedimento che consente di sottoporre al Controllo qualità aziendale una porzione sufficientemente significativa di una partita di merce acquistata o prodotta. In chimica il campionamento è l'insieme delle operazioni atte a produrre un campione significativamente rappresentativo della sostanza da analizzare. È l operazione che si fa per ottenere un campione rappresentativo di una massa di latte

6 STRUMENTI PER IL PRELIEVO DEL LATTE

7 UNI UNI EN ISO 707

8 STRUMENTI PER IL PRELIEVO MANUALE DEL LATTE ( UNI UNI ISO 707 ) Il prelievo manuale deve essere effettuato con latte previamente agitato,secondo la norma UNI EN ISO 707. Per eseguire il prelievo manuale si possono impiegare anche le palette riportate nelle figure A.1 e A.2 con le quali effettuare un energica agitazione della massa del latte ( A UNI 10746) Per il prelievo dei campioni da bidoni del latte, si esegue la procedura prevista per il prelievo da secchi secondo la UNI EN ISO 707. In questo caso è però preferibile l impiego di palette ad asta cava ( A UNI )

9 UNI UNI EN ISO 707 Figura A.1 Figura A.2

10 STRUMENTI PER IL PRELIEVO MANUALE DEL LATTE ( UNI UNI ISO 707 )

11 STRUMENTI PER IL PRELIEVO MANUALE DEL LATTE ( UNI UNI ISO 707 )

12 STRUMENTI PER IL PRELIEVO MANUALE DEL LATTE ( UNI UNI ISO 707 )

13 MATERIALI PER IL PRELIEVO MANUALE DEL LATTE

14 NORME PER IL PRELIEVO MANUALE DEL LATTE Se il prelievo viene effettuato da serbatoi, occorre prelevare 5 sottocampioni in punti diversi della massa di latte, immetterli in un contenitore e da esso estrarre il campione da destinare alle analisi ( A UNI ) Nei grandi serbatoi in cui esiste solo il passo d uomo, il prelievo può essere fatto in una zona limitata per cui si dipende dal sistema di agitazione del latte per ottenere un campione rappresentativo. ( A2.1.2 UNI )

15 IL PRELIEVO MANUALE DEL LATTE Nei serbatoi costruiti secondo la norma ISO 5708 sono dotati di dispositivo di agitazione capace di omogeneizzare l intera massa di latte in 2 min. ( A UNI ) Nel caso di serbatoi non rispondenti alla ISO 5708 il tempo di agitazione necessario per omogeneizzare la massa di latte è indicativamente il seguente: - fino a 5000 litri = 5 min - da 5000 a litri = 5-10 min -oltre litri = 15 min ( A UNI )

16 PULIZIA LATTOPRELEVATORE MANUALE Pulire il lattoprelevatore manualmente con soluzioni detergenti ( acqua e ipoclorito o soluzioni sanificanti ) Risciacquare sempre con un acqua fredda Asciugare con carta tipo scottex

17 ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA SARDEGNA PRELIEVO AUTOMATICO ( UNI )

18 ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA SARDEGNA PRELIEVO AUTOMATICO ( UNI )

19 STRUMENTI PER IL PRELIEVO AUTOMATICO COSA SONO? Strumento atto ad effettuare il prelievo di un campione rappresentativo della massa di latte durante il suo trasferimento da contenitore a contenitore (per esempio da serbatoio aziendale a cisterna o da autocisterna a serbatoio di ricevimento) ( UNI 10746:1999 p. 3.1 )

20 UNI 10746

21 NORMA UNI : PUNTI 5 E 6

22 A COSA SERVONO? Ad ottenere un prelievo rappresentativo della massa trasferita DA contenitore (bidone-cisterna-tank) A contenitore (autocisterna) oppure DA contenitore (autocisterna) A contenitore ( silos, serbatoio caseificio) ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA SARDEGNA

23 Il lattoprelevatore può fornire vari tipi di campioni Singolo campione Doppio campione Singolo campione + campione di massa

24 PRELIEVO DA BIDONI AD AUTOCISTERNA AUTOCISTERNA BIDONE BIDONE BIDONE BIDONE ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA SARDEGNA

25 PRELIEVO DA TANK AD AUTOCISTERNA AUTOCISTERNA TANK ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA SARDEGNA

26 PRELIEVO DA AUTOCISTERNA A SILOS SILOS AUTOCISTERNA

27 IL LATTOPRELEVATORE È COMPOSTO DA : Un computer (microprocessore) che elabora i dati da noi inseriti Un motore passo/passo con un rotore a lobi ( pompa peristaltica ) Un sistema di prelievo ( tubo in silicone ) Uno spillatore ( all interno del tubo di prelievo ) Un sensore che indica la presenza del latte e rileva la temperatura

28 Il computer (microprocessore) che elabora i dati da noi inseriti Il motore passo/passo con un rotore a lobi ( pompa peristaltica )

29 Il sistema di prelievo ( tubo in silicone ) Il sensore che indica la presenza del latte (può funzionare anche da sonda di temperatura) e lo spillatore

30 PARAMETRI DA CONTROLLARE PRIMA DELL UTILIZZO DEL LATTOPRELEVATORE Condizioni del tubetto o sua sostituzione Valore del ritardo (recupero) Volume della boccetta Portata della pompa del camion che stiamo utilizzando LITRI DA RACCOGLIERE X X PORTATA POMPA IN L/M = = = = 200 L/M TEMPO DI CARICO IN SECONDI PARAMETRI DA INSERIRE PRIMA DEL PRELIEVO Codice allevatore ( codice a barre o manualmente ) Litri che dobbiamo prelevare ( caricare sulla cisterna )

31 Tubetto pompa peristaltica. PUNTI CRITICI (ideale smontaggio tutti i giorni, lavare con soluzioni igienizzanti) Efficienza raccorderia, tenuta idraulica con verifica delle guarnizioni. Lunghezza della tubatura dal lattoprelevatore al serbatoio aziendale preferibilmente inferiore a 10 m. (norma : punto 4.2.4) Sistema di conservazione del tubo di raccolta durante il trasporto ( almeno ultimo metro ). Verificare che il latte non sia rimasto fermo per molto tempo. In tutti i casi è sempre meglio farlo agitare prima del prelievo automatico.

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34 ASSOCIAZIONE REGIONALE ALLEVATORI DELLA SARDEGNA

35 PULIZIA LATTOPRELEVATORE 1. Sistema automatico ( CIP ) collegato al ciclo di lavaggio della autocisterna 2. Collegare il lattoprelevatore alla autocisterna ed impostare i litri come per un prelievo di latte far prelevare una quantità (almeno 50 litri) di una soluzione detergente da un contenitore far prelevare una quantità (almeno 50 litri) di acqua fredda per il risciacquo 3. Pulire il lattoprelevatore manualmente con soluzioni detergenti e degli scovolini. risciacquare con un getto d acqua. smontare i tubetti in silicone per pulirli pulire lo spillatore ed l iniettore

36 FRIGORIFERO DA CAMION PER LA CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI DI LATTE TEMPERATURA DI CONSERVAZIONE DA 0 a + 6 C Subito dopo il prelievo mettere il campione in un frigorifero o altro contenitore in grado di mantenere la temperatura tra 0 e +6 C. La temperatura deve mantenersi entro tale range per tutto il tempo che intercorre tra il prelievo e la consegna al laboratorio (G.U. n 90 del 16 aprile 1992). Insieme al primo campione, inserire nel frigorifero un campione di acqua per consentire una verifica in laboratorio, della temperatura di trasporto dei campioni. I campioni NON DEVONO essere posti a contatto con piastre refrigeranti o accumulatori di freddo di qualsiasi tipo.

37 DATA LOGGER ( REGISTRATORE DI TEMPERATURA )

38 Temperature rilevate e registrate durante un giro di ritiro campioni Registratori di temperatura interno cella refrigerata

39 Massima garanzia di corretta attribuzione con l utilizzo del codice a barre. Ogni azienda zootecnica viene fornita di etichette con codice a barre riportante il codice Laboratorio ARAS. A ogni titolare dell azienda può essere consentito di applicare sulla boccetta porta campione il proprio codice di Laboratorio ARAS e contemporaneamente sigillarla immediatamente dopo il prelievo.

40 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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