Art.1 Costituzione e finalità Il Club Alpino Italiano C.A.I., fondato in Torino nell anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione

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1 8 Marzo 2016

2 Art.1 Costituzione e finalità Il Club Alpino Italiano C.A.I., fondato in Torino nell anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, libera associazione nazionale, ha per iscopo l alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale.

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4 Catena montuosa più importante d Europa si estende per 1200Km con una larghezza tra 100Km e 400Km tra Italia, Francia, Svizzera, Austria, Germania e Slovenia

5 I SOCI DEL C.A.I. RISULTANO ESSERE PARTECIPANO ALLE ATTIVITA DI 498 SEZIONI 310 SOTTOSEZIONI

6 Totale strutture CAI: RIFUGI 71 CAPANNE 228 BIVACCHI 16 RICOVERI Quota media slm 2145,04mt Totale posti letto,

7 Diffusione della frequentazione della montagna ed organizzazione di iniziative alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, diffuse sul territorio; Organizzazione e gestione di corsi di addestramento per le attività alpinistiche, scialpinistiche, escursionistiche, speleologiche, naturalistiche volte a promuovere una sicura frequentazione della montagna; Formazione di 22 diverse figure di titolati (istruttori, accompagnatori ed operatori), necessarie allo svolgimento delle attività;

8 Tracciamento, realizzazione e manutenzione di sentieri, opere alpine e attrezzature alpinistiche; Realizzazione, manutenzione, gestione dei rifugi alpini e dei bivacchi d alta quota di proprietà del C.A.I. e delle singole Sezioni; Organizzazione, tramite C.N.S.A.S., di tecniche per la vigilanza e la prevenzione degli infortuni nell esercizio delle attività, per il soccorso degli infortunati ed il recupero dei caduti;

9 Promozioni di attività scientifiche e didattiche per la conoscenza/protezione di ogni aspetto dell ambiente montano Organizzazione e gestione di corsi di preparazione professionale per guida speleologica nonché di corsi di formazione professionale per esperti e rilevatori del S.V.I.

10 SOCI ORGANI TECNICI TERRITORIALI OPERATIVI STRUTTURA CENTRALE SEZIONI SOTTOSEZIONI ORGANI DI GESTIONE REGIONALI E NAZIONALI

11 ASSEMBLEA DEI DELEGATI (1131 delegati) COMITATO CENTRALE DI INDIRIZZO E CONTROLLO (19 componenti) COMITATO DIRETTIVO CENTRALE Composto da: Presidente Generale 3 Vice Presidenti Generali 2 Componenti di controllo

12 Comitato Scientifico Commissione Centrale Alpinismo Giovanile Commissione Centrale Biblioteche Commissione Centrale Medica Commissione Centrale Materiali e Tecniche Commissione Centrale Speleologia Commissione Centrale Territorio Ambiente Montano

13 Commissione Centrale Pubblicazioni Commissione Centrale Rifugi e opere Alpine Commissione Centrale Cinematografica Commissione Centrale Legale Centrale Commissione Centrale Sci Fondo Escursionismo Commissione Centrale Alpinismo Commissione Centrale Escursionismo Commissione Servizio Valanghe Italiano

14 Scuola centrale di Alpinismo Scuola centrale di Alpinismo Giovanile Scuola centrale di Scialpinismo Scuola centrale di Sci di fondo Escursionismo Scuola centrale di Escursionismo

15 Istruttori di Alpinismo (282 naz ) Istruttori di Scialpinismo (210 naz ) Istruttori di Arrampicata libera (71 naz ) Istruttori di Speleologia (58 naz ) Istruttori di Sci escursionismo (12 naz ) Accompagnatori di Escursionismo (42 naz ) Accompagnatori di Alpinismo giovanile (94 naz )

16 Esperti Comitato scientifico (40 naz ) Esperti Tutela ambiente montano (44 naz. + 85) Esperti Nazionali Valanghe (80) Tecnici distacco artificiale (50) Tecnici della neve (20) Osservatori neve e valanghe (50)

17 2.000 accompagnatori escursioni soci

18 Il C.N.S.A.S. è una Sezione «nazionale» del CAI, nata nel 1954 come suo organo tecnico centrale. Sono tecnici che operano lungo l arco alpino e la dorsale appenninica. L attività addestrativa è molto intensa per tecnici, medici, direttori di soccorso e unità cinofile

19 La nascita del sodalizio è nel 1863, col tempo questa figura si è evoluta creando un Collegio Nazionale e una Commissione Tecnica Nazionale Le figure professionali sono la guida alpina-maestro di alpinismo e l accompagnatore di media montagna Le guide alpine hanno trovato sbocco professionale anche nella attività di lavori in quota (disgaggi)

20 raggruppa decine di federazioni nazionali di sport di MONTAGNAe le rappresenta presso il Comitato Olimpico Internazionale. COMPORTAMENTI NELL ANDARE IN MONTAGNA valuta i tuoi limiti, libera il tuo spirito e ambisci al massimo

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23 Escursionisti e Alpinisti praticano le attività dove c è rischio di incidenti e dove potrebbe non esserci possibilità di aiuto. Tenendo presente ciò, ognuno pratica queste attività a suo rischio e pericolo ed è responsabile della propria incolumità. Le azioni di un individuo non devono danneggiare gli altri o l ambiente.

24 I membri di una squadra dovrebbero essere pronti a trovare dei compromessi per bilanciare le abilità e i bisogni di tutto il gruppo. L escursione o la scalata sarà certamente più proficua se tutti coloro che compongono il gruppo si supportano l uno con l altro.

25 Ogni persona che si incontra sulle montagne o in parete è degna di rispetto, sia in zone remote che in situazioni di stress e dobbiamo sempre trattare gli altri come vorremmo essere trattati noi stessi.

26 STUDIOSO: spia continuamente la natura per carpirne i segreti. DILETTANTE: più è lontana la meta più sono fieri di pronunciare il nome. BIGHELLONE: ricerca la poesia della natura, senza fretta PROFESSIONISTA: si riconosce per lo zaino striminzito e le poche chiacchiere NOVIZI: si fanno notare per lo splendore dei programmi, i preparativi, l orgogliosa imprudenza delle loro imprese

27 Equipaggiati con indumenti che consentono di praticare la montagna Una gerla in legno dove raccogliere sementi e granaglie durante il cammino Arco e frecce, un pugnale e vari attrezzi per procurarsi il cibo Acciarino, carbone di legna e ascia di rame Ferri per non scivolare

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30 @ Manuali del CAI