INDICE. 1 - Premessa Verifica statica di tubazioni rigide Calcolo del carico dovuto al rinterro...3

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDICE. 1 - Premessa Verifica statica di tubazioni rigide Calcolo del carico dovuto al rinterro...3"

Transcript

1

2 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione INDICE 1 - Premessa Verifica statica di tubazioni rigide Calcolo del carico dovuto al rinterro Peso dell acqua contenuta nel tubo Carico idrostatico della falda Calcolo del carico dovuto ai sovraccarichi mobili Coefficienti di posa Risultati dei calcoli sulle tubazioni rigide Verifica statica di tubazioni flessibili Calcolo del carico dovuto al rinterro Calcolo del carico dovuto ai sovraccarichi mobili Calcolo e verifica dell inflessione diametrale Calcolo e verifica della sollecitazione massima di flessione Verifica all instabilità all equilibrio elastico Risultati dei calcoli sulle tubazioni flessibili...26 pag 1/30

3 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione VERIFICHE STATICHE DELLE TUBAZIONI 1 - Premessa Gli sforzi a cui è soggetta una tubazione interrata non sono facilmente quantificabili. Le principali componenti che determinano il carico sul condotto sono il riempimento di terreno ed eventuali sovraccarichi accidentali, siano essi statici o dinamici. Questi due fattori preponderanti sono collegati e dipendenti da una serie di variabili che concorrono a definire il carico finale sulla tubazione. Queste sono: profondità di posa, tipo di terreno, profilo della sezione di scavo, stato di costipamento del suolo, presenza di acqua di falda. Altro fattore fondamentale per verificare il comportamento di una tubazione interrata è il suo comportamento statico, che dipende dalla tipologia di materiale con cui è fatto il tubo; la metodologia di calcolo, infatti, cambia a seconda che il comportamento del materiale nelle condizioni di posa in cui si trova il tubo è di tipo rigido o flessibile. Le tubazioni in gres ceramico ed in cemento armato, dal punto di vista statico, hanno un comportamento di tipo rigido. Per questo tipo di tubazioni, la verifica statica viene effettuata confrontando il carico reale che tali condotte devono sopportare, con il carico di rottura determinato dalle prove sui materiali. I tubi in PVC e altri materiali plastici (PE, PP, PRFV), invece, devono essere considerati flessibili. Questo tipo di condotti tendono ad ovalizzarsi sotto l'effetto dei carichi sovrastanti, pertanto, per essi, è necessario un'attenzione particolare alla tipologia di posa scelta; la caratteristica di flessibilità di detti tubi richiede, infatti, conseguentemente una rigidità particolarmente elevata per il terreno che circonda i tubi stessi. pag 2/30

4 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione Nel caso in esame, il progetto prevede: tubazioni in gres posate con sottofondo e rinfianco completo in ghiaietto. tubazioni in pead con sottofondo e rinfianco completo in sabbia Sono quindi state applicate entrambe le metodologie di calcolo qui di seguito riassunte. 2 - Verifica statica di tubazioni rigide La procedura che è stata utilizzata e che verrà di seguito descritta è quella di K. Imhoff e K.R. Imhoff riportata sul "Manuale di trattamento delle acque di scarico". La verifica statica avviene definendo il grado di sicurezza rispetto allo schiacciamento, misurato dal rapporto: µ = Q r = Q t E zq Q t dove: Q t = risultante dei carichi esterni (terreno, carichi mobili, falda, acqua nel tubo), Qr = Qr = E zq carico a rottura della tubazione nelle condizioni reali di posa, Q = carico a rottura della tubazione ottenuto in laboratorio, E z = coefficiente di posa (dipendente dalla tipologia e dal materiale di rinfianco e sottofondo). Affinché la verifica statica si possa definire soddisfatta dovrà verificarsi: µ Calcolo del carico dovuto al rinterro Nell ambito della determinazione del carico permanente che sollecita una condotta interrata pag 3/30

5 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione risulta fondamentale definire la tipologia di trincea nella quale la tubazione viene posata. La norma UNI 7517 considera che una condotta sia posata in trincea stretta quando sia soddisfatta una delle seguenti condizioni: B D con H 1.5 B 2D B 3D con H 3.5 B dove: B è la larghezza della trincea D è il diametro esterno della condotta H è l altezza della trincea rispetto all estradosso della condotta In caso di trincea stretta, il peso Qst del rinterro gravante sul cielo della condotta risulta inferiore a quello corrispondente al suo volume grazie all azione che l attrito svolge nel contatto tra il terreno esistente ed il rinterro. L espressione utilizzata per il calcolo è la seguente: Q st 2 = C γ B t t Dove: γt è il peso specifico del terreno C t è il coefficiente di carico del terreno per trincea stretta e vale: 2K ( H ) B 1 e Ct = 2Ktgρ' tgρ' dove: ρ è l angolo d attrito tra reinterro e terreno (normalmente posto pari all angolo di del terreno indisturbato ρ) pag 4/30

6 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione K vale: tg π ρ Se il valore di Qst così calcolato dovesse risultare inferiore al peso del prisma di terreno sovrastante ( γ tdb ) si assume Qst = γtdb In caso di trincea larga, invece, il carico del rinterro è valutato mediante la relazione: Q ewt 2 = C γ D e t dove Ce = H per H/D >2.66 D Ce = H ( H ) 2 per H/D <2.66 D D Peso dell acqua contenuta nel tubo Si considera il peso dell acqua che occupa la sezione con un grado di riempimento pari al 75%. Il carico Q a vale: Q a = 6.20d 2 dove d è il diametro interno della condotta Carico idrostatico della falda Qualora si fosse in presenza di falda la spinta idrostatica dell acqua di falda viene determinata come segue: Q w = γ acqua D Z H + D 2 dove: Z è la profondità della falda rispetto al terreno pag 5/30

7 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione H è l altezza del rinterro D il diametro esterno della tubazione γ acqua.è i peso specifico dell acqua Calcolo del carico dovuto ai sovraccarichi mobili Per la valutazione delle azioni che i sovraccarichi verticali dovuti al passaggio dei veicoli trasmettono alla condotta, si è fatto riferimento alla Norma DIN 1072 dove i convogli sono rappresentati da due tipi di autocarro: pesante (HT) leggero (LT). Nella tabella seguente si illustrano le caratteristiche dei veicoli considerati. Classe HT Carico per ruota P [KN] Classe Carico per ruota [KN] LT Anteriore Pa Posteriore Pp Il carico unitario σ z trasmesso alla profondità H può essere determinato tramite le relazioni: P Convoglio HT σ z = H Pa Convoglio LT σ z = H I valori di σ z calcolati si incrementano, per carichi dinamici, con un coefficiente φ che assume i seguenti valori: φ = 1 carico statico φ = 1+0.3/H per strade e autostrade φ = 1+0.6/H per ferrovie Il carico Pv che sollecita una condotta di diametro D alla profondità H si determina con la pag 6/30

8 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione relazione: Wl = σ Dϕ z Per la circolazione su strade carrarecce la normativa UNI 7517 propone di valutare separatamente i carichi dovuti al transito del convoglio denominato LT6 (massa 6t; due assi; sovraccarico ruota anteriore 1000 Kgf; sovraccarico ruota posteriore 2000 Kgf) ed al transito di un mezzo cingolato caratterizzato da un sovraccarico mobile distribuito p d pari a N/m 2 e orma 0.45 x 2.15 m 2 e si assume il maggiore dei due. Per il convoglio cingolato la normativa citata propone di calcolare l effetto del sovraccarico mobile distribuito tramite la seguente espressione: Wl1 = C p Dφ d d dove: Wl è il carico verticale sulla generatrice del tubo [N/m]; C d è il coefficiente di sovraccarico mobile funzione delle dimensioni AL dell orma e dell altezza H del rinterro, che può essere stimato tramite l espressione C d = 0.215H p d è il sovraccarico mobile distribuito [N/m 2 ] φ è il fattore dinamico calcolato tramite le seguenti formule: ϕ = / H per strade ed autostrade ϕ = / H per ferrovie Per il convoglio LT6 la normativa citata propone di calcolare l effetto del sovraccarico mobile concentrato tramite la seguente espressione: Wl2 = p Dφ v dove: p v è il sovraccarico mobile concentrato [N/m 2 ] valutato tramite la formula p = 10700H v pag 7/30

9 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione Coefficienti di posa L influenza del tipo di posa della condotta sulle modalità di distribuzione dei carichi é valutato mediante un coefficiente chiamato "coefficiente di posa" EZ che rappresenta il rapporto tra il sovraccarico reale che agisce sul tubo ed il sovraccarico sulla generatrice superiore del tubo determinato in fase di collaudo. Il coefficiente di posa si determina dalla figura riportata di seguito Risultati dei calcoli sulle tubazioni rigide Le tabelle che seguono riportano i risultati di verifica del calcolo statico relativo ogni tratto di tubazione rigida. pag 8/30

10 Analisi dei carichi statici CALCOLO DEL CARICO DOVUTO AL RINTERRO PESO DELL'ACQUA NEL TUBO CARICO IDROSTATICO DELLA FALDA Tratto γ t [KN/m 3 ] B D H s ρ [gradi] ρ [rad] ρ' [gradi] ρ' [rad] TIPOLOGIA TRINCEA TRINCEA STRETTA TRINCEA LARGA SC01_1-B trincea larga K B42-A trincea larga A43-A trincea larga A44-A trincea larga A45-A trincea larga A46-A trincea larga A47-A trincea larga A48-B trincea larga B49-B trincea larga B50-B trincea larga B51-A trincea larga A52-A trincea larga A53-A trincea larga A54-A trincea larga A55-A trincea larga A56-A trincea larga A57-A trincea larga A58-A trincea larga A59-A trincea larga A60-A trincea larga A61-A trincea larga A62-A trincea larga A63-A trincea larga C t Qst1 Qst2 Qst H/D Ce Qewt d Qa Z γacqua [KN/m 3 ] Qw pag 9/30

11 CALCOLO DEL CARICO DOVUTO AL RINTERRO PESO DELL'ACQUA NEL TUBO CARICO IDROSTATICO DELLA FALDA Tratto γ t [KN/m 3 ] B D H s ρ [gradi] ρ [rad] ρ' [gradi] ρ' [rad] TIPOLOGIA TRINCEA K TRINCEA STRETTA TRINCEA LARGA A64-A trincea larga A65-A trincea larga A trincea larga SC01-B trincea larga B77-A trincea larga A78-ES trincea larga B75-A trincea larga A76-SC trincea larga B74-SC trincea larga B67-C trincea larga C68-A trincea larga A69-A trincea larga A70-A trincea larga A71-A trincea larga A72-A trincea larga A trincea larga A27-A trincea larga A28-A trincea larga A29-A trincea larga A30-A trincea larga A31-A trincea larga A32-A trincea larga A33-A trincea larga A34-A trincea larga A35-A trincea larga C t Qst1 Qst2 Qst H/D Ce Qewt d Qa Z γacqua [KN/m 3 ] Qw pag 10/30

12 CALCOLO DEL CARICO DOVUTO AL RINTERRO PESO DELL'ACQUA NEL TUBO CARICO IDROSTATICO DELLA FALDA Tratto γ t [KN/m 3 ] B D H s ρ [gradi] ρ [rad] ρ' [gradi] ρ' [rad] TIPOLOGIA TRINCEA K TRINCEA STRETTA TRINCEA LARGA A36-SS trincea larga B37-C trincea larga C38-A trincea larga A39-A trincea larga A40-A trincea larga A41-A trincea larga A01-A trincea larga A02-A trincea larga A03-A trincea larga A04-A trincea larga A05-A trincea larga A06-A trincea larga A07-A trincea larga A08-A trincea larga A09-A trincea larga A10-A trincea larga A11-A trincea larga A12-A trincea larga A13-A trincea larga A14-A trincea larga A15-A trincea larga A16-A trincea larga A17-A trincea larga A18-A trincea larga A19-A trincea larga C t Qst1 Qst2 Qst H/D Ce Qewt d Qa Z γacqua [KN/m 3 ] Qw pag 11/30

13 CALCOLO DEL CARICO DOVUTO AL RINTERRO PESO DELL'ACQUA NEL TUBO CARICO IDROSTATICO DELLA FALDA Tratto γ t [KN/m 3 ] B D H s ρ [gradi] ρ [rad] ρ' [gradi] ρ' [rad] TIPOLOGIA TRINCEA K TRINCEA STRETTA TRINCEA LARGA A20-C trincea larga C21-A trincea larga A22-A trincea larga A23-A trincea larga A24-A trincea larga A25-SS trincea larga B26-C trincea larga C t Qst1 Qst2 Qst H/D Ce Qewt d Qa Z γacqua [KN/m 3 ] Qw pag 12/30

14 Analisi dei carichi dinamici SOVRACCARICHI VERTICALI MOBILI Calcolo del sovraccarico mobile su strada asfaltata CONVOGLIO HT Calcolo del sovraccarico mobile su strade carrarecce ( max tra il carico di un convoglio LT6 ed un mezzo cingolato) Tratto Strada asfaltata P [KN] ϕ σ z [kn/m 2 ] Wl [N/cm] Cd pd [N/m 2 ] φ Wl1 [kn/m] pv [N/m 2 ] Wl2 [kn/m] Wl [N/cm] SC01_1-B42 si B42-A43 si A43-A44 si A44-A45 si A45-A46 si A46-A47 si A47-A48 si A48-B49 si B49-B50 si B50-B51 si B51-A52 si A52-A53 si A53-A54 si A54-A55 si A55-A56 si A56-A57 si A57-A58 si A58-A59 si A59-A60 si A60-A61 si A61-A62 si A62-A63 si A63-A64 si pag 13/30

15 SOVRACCARICHI VERTICALI MOBILI Calcolo del sovraccarico mobile su strada asfaltata CONVOGLIO HT Calcolo del sovraccarico mobile su strade carrarecce ( max tra il carico di un convoglio LT6 ed un mezzo cingolato) Tratto Strada asfaltata P [KN] ϕ σ z [kn/m 2 ] Wl [N/cm] Cd pd [N/m 2 ] φ Wl1 [kn/m] pv [N/m 2 ] Wl2 [kn/m] Wl [N/cm] A64-A65 si A65-A66 si A si SC01-B77 si B77-A78 si A78-ES01 si B75-A76 si A76-SC01 si B74-SC01 si B67-C68 si C68-A69 si A69-A70 si A70-A71 si A71-A72 si A72-A73 si A si A27-A28 si A28-A29 si A29-A30 si A30-A31 si A31-A32 si A32-A33 si A33-A34 si A34-A35 si A35-A36 si pag 14/30

16 SOVRACCARICHI VERTICALI MOBILI Calcolo del sovraccarico mobile su strada asfaltata CONVOGLIO HT Calcolo del sovraccarico mobile su strade carrarecce ( max tra il carico di un convoglio LT6 ed un mezzo cingolato) Tratto Strada asfaltata P [KN] ϕ σ z [kn/m 2 ] Wl [N/cm] Cd pd [N/m 2 ] φ Wl1 [kn/m] pv [N/m 2 ] Wl2 [kn/m] Wl [N/cm] A36-SS01 si B37-C38 si C38-A39 si A39-A40 si A40-A41 si A41-A25 si A01-A02 si A02-A03 si A03-A04 si A04-A05 si A05-A06 si A06-A07 si A07-A08 si A08-A09 si A09-A10 si A10-A11 si A11-A12 si A12-A13 si A13-A14 si A14-A15 si A15-A16 si A16-A17 si A17-A18 si A18-A19 si A19-A20 si pag 15/30

17 SOVRACCARICHI VERTICALI MOBILI Calcolo del sovraccarico mobile su strada asfaltata CONVOGLIO HT Calcolo del sovraccarico mobile su strade carrarecce ( max tra il carico di un convoglio LT6 ed un mezzo cingolato) Tratto Strada asfaltata P [KN] ϕ σ z [kn/m 2 ] Wl [N/cm] Cd pd [N/m 2 ] φ Wl1 [kn/m] pv [N/m 2 ] Wl2 [kn/m] Wl [N/cm] A20-C21 si C21-A22 si A22-A23 si A23-A24 si A24-A25 si A25-SS01 si B26-C21 si pag 16/30

18 VERIFICA STATICA DELLA TUBAZIONE Tratto Carico di rottura di laboratorio Q Coefficiente di posa Ez Carico di rottura in trincea Qr Carico Totale Qt Coefficiente di sicurezza µ Coefficiente di sicurezza minimo µ min VERIFICA SC01_1-B POSITIVA B42-A POSITIVA A43-A POSITIVA A44-A POSITIVA A45-A POSITIVA A46-A POSITIVA A47-A POSITIVA A48-B POSITIVA B49-B POSITIVA B50-B POSITIVA B51-A POSITIVA A52-A POSITIVA A53-A POSITIVA A54-A POSITIVA A55-A POSITIVA A56-A POSITIVA A57-A POSITIVA A58-A POSITIVA A59-A POSITIVA A60-A POSITIVA A61-A POSITIVA A62-A POSITIVA A63-A POSITIVA pag 17/30

19 VERIFICA STATICA DELLA TUBAZIONE Tratto Carico di rottura di laboratorio Q Coefficiente di posa Ez Carico di rottura in trincea Qr Carico Totale Qt Coefficiente di sicurezza µ Coefficiente di sicurezza minimo µ min VERIFICA A64-A POSITIVA A65-A POSITIVA A POSITIVA SC01-B POSITIVA B77-A POSITIVA A78-ES POSITIVA B75-A POSITIVA A76-SC POSITIVA B74-SC POSITIVA B67-C POSITIVA C68-A POSITIVA A69-A POSITIVA A70-A POSITIVA A71-A POSITIVA A72-A POSITIVA A POSITIVA A27-A POSITIVA A28-A POSITIVA A29-A POSITIVA A30-A POSITIVA A31-A POSITIVA A32-A POSITIVA A33-A POSITIVA A34-A POSITIVA A35-A POSITIVA pag 18/30

20 VERIFICA STATICA DELLA TUBAZIONE Tratto Carico di rottura di laboratorio Q Coefficiente di posa Ez Carico di rottura in trincea Qr Carico Totale Qt Coefficiente di sicurezza µ Coefficiente di sicurezza minimo µ min VERIFICA A36-SS POSITIVA B37-C POSITIVA C38-A POSITIVA A39-A POSITIVA A40-A POSITIVA A41-A POSITIVA A01-A POSITIVA A02-A POSITIVA A03-A POSITIVA A04-A POSITIVA A05-A POSITIVA A06-A POSITIVA A07-A POSITIVA A08-A POSITIVA A09-A POSITIVA A10-A POSITIVA A11-A POSITIVA A12-A POSITIVA A13-A POSITIVA A14-A POSITIVA A15-A POSITIVA A16-A POSITIVA A17-A POSITIVA A18-A POSITIVA A19-A POSITIVA pag 19/30

21 VERIFICA STATICA DELLA TUBAZIONE Tratto Carico di rottura di laboratorio Q Coefficiente di posa Ez Carico di rottura in trincea Qr Carico Totale Qt Coefficiente di sicurezza µ Coefficiente di sicurezza minimo µ min VERIFICA A20-C POSITIVA C21-A POSITIVA A22-A POSITIVA A23-A POSITIVA A24-A POSITIVA A25-SS POSITIVA B26-C POSITIVA pag 20/30

22 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione 3 - Verifica statica di tubazioni flessibili Per la verifica statica delle tubazioni flessibili si possono seguire le indicazioni riportate nella norma AWWA (American Water Works Association) C950/88 che si riferisce a tubi a pressione in resine termoindurenti rinforzate con fibre di vetro, ma che può essere ragionevolmente estesa a tutti i materiali plastici e alle tubazioni flessibili in generale. Le verifiche vengono effettuate considerando le caratteristiche di resistenza a lungo termine dei materiali utilizzati; è noto infatti che i materiali plastici vanno incontro ad un decadimento nel tempo delle loro caratteristiche meccaniche. Le operazioni da effettuarsi nell ambito della verifica statica delle tubazioni flessibili sono le seguenti: valutazione e verifica dell inflessione diametrale a lungo termine valutazione e verifica della massima sollecitazione a flessione della sezione trasversale valutazione e verifica del carico critico di collasso Calcolo del carico dovuto al rinterro Per tubazioni flessibili la letteratura tecnica suggerisce di calcolare il peso del terreno secondo la seguente formula: Qst = γ DH t dove: γt è il peso specifico del terreno, D è il diametro esterno della condotta, H è l altezza della trincea rispetto all estradosso della condotta pag 21/30

23 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione Calcolo del carico dovuto ai sovraccarichi mobili I sovraccarichi verticali dovuti al passaggio dei veicoli vengono calcolati come descritto per le tubazioni rigide Calcolo e verifica dell inflessione diametrale L inflessione massima anticipata nella tubazione, con il 95% di probabilità, è fornita dalla seguente espressione: ( D W + W ) K r 3 e c l x y = 3 E ti K ae sr + a dove: y è l inflessione diametrale del tubo [cm] D e è il fattore di ritardo d inflessione W c è il carico verticale del suolo per unità di lunghezza [N/cm] W l è il carico mobile sul tubo per unità di lunghezza [N/cm] K x è il coefficiente di inflessione che dipende dalla capacità di sostegno fornita dal suolo all arco d appoggio del tubo R è il raggio medio del tubo, pari a (D-s)/2 [cm] E t modulo elastico della tubazione [N/cm 2 ] I momento d inerzia della tubazione [cm 3 ] E t I è il fattore di rigidità trasversale della tubazione [N*cm] E s è il modulo elastico del terreno [N/cm 2 ] K a, a sono parametri che permettono di passare dall inflessione media (50% di probabilità) all inflessione massima caratteristica (frattile di ordine 0,95 della distrubuzione statica dell inflessione). pag 22/30

24 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione Tabella 1 - Fattore di ritardo d inflessione De TIPO DI RINTERRO E GRADO DI COSTIPAMENTO Rinterro poco profondo con grado di costipamento da moderato a elevato 2.0 Materiale scaricato alla rinfusa o grado di costipamento leggero 1.5 D e Tabella 2- Coefficiente d inflessione K x TIPO D INSTALLAZIONE Fondo sagomato con materiale di riempimento ben costipato ai fianchi del tubo (densità Proctor 95%) o materiale di letto e rinfianco di tipo ghiaioso leggermente costipato (densità Proctor 70%) Fondo sagomato con materiale di riempimento moderatamente costipato ai fianchi del tubo (densità Proctor 85% e <95%) o materiale di letto e rinfianco di tipo ghiaioso. Fondo piatto con materiale di riempimento sciolto posato ai fianchi del tubo (non raccomandato) ANGOLO EQUVAL. DI LETTO [GRADI] COEFF. K x Tabella 3- Valori dei parametri K a e a ALTEZZA H DEL RINTERRO a K a H<4.9m H>4.9m e materiale scaricato alla rinfusa e con leggero grado di costipamento 0.02D 1.0 H>4.9m e materiale con moderato grado di costipamento 0.01D 1.0 H>4.9m e materiale con elevato grado di costipamento 0.005D 1.0 Per tubazioni in PEad ed in PVC l inflessione diametrale a lungo termine non deve superare il 5% del diametro iniziale della condotta Calcolo e verifica della sollecitazione massima di flessione La sollecitazione massima di flessione che risulta dall inflessione del tubo non deve eccedere la resistenza a flessione a lungo termine del prodotto, ridotta tramite un fattore di sicurezza. In particolare dovrà risultare: σ = y s σlim E ( )( ) D D µ D f t pag 23/30

25 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione dove: σ è la tensione dovuta alla deflessione diametrale [N/cm 2 ]; σ lim è la tensione limite ultima D f è un fattore di forma i cui valori sono stati parametrizzati in funzione dell indice di rigidezza Et I SN ( SN = dove D 3 m rappresenta il diametro medio della condotta) della tubazione e delle D m caratteristiche geotecniche del rinterro; è un coefficiente di sicurezza, pari a 1.5; Tabella 4- Fattore di forma D f INDICE DI RIGIDEZZA DELLA TUBAZIONE SN [N/m 2 ] TIPO DI MATERIALE DI SOTTOFONDO E RINFIANCO E GRADO DI COSTIPAMENTO Da naturale a leggero GHIAIOSO Da moderato a elevato Da naturale a leggero SABBIOSO Da moderato a elevato Verifica all instabilità all equilibrio elastico Una tubazione sollecitata da forze radiali uniformemente distribuite e dirette verso il centro di curvatura, dapprima rimane circolare, poi all aumentare delle forze, si inflette ovalizzazione (deformata a due lobi) e progressivamente si ha deformazione a tre lobi, ecc. Il carico critico per unità di superficie vale: p cr = ( n 2 l Et I 1) 3 r dove n l è il numero dei lobi della deformata. pag 24/30

26 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione Il carico critico che provoca la deformazione a due lobi è quindi pari a: p cr = E I 3 r t 3 La forza critica per unità di lunghezza che provoca l instabilità elastica è: P cr = p cr D Per quanto riguarda le tubazioni interrate, la sollecitazione che determina l instabilità elastica è legata, oltre alle caratteristiche meccaniche della tubazione, anche al modulo elastico E s del suolo che circonda la tubazione. La norma ANSI-AWWA C950/88 propone la seguente espressione per la valutazione della pressione ammissibile (definita anche pressione ammissibile di Buckling ): q a = 1 (32 R FS w B ' E s E I D t ) 1/ 2 3 dove: q a è la pressione ammissibile di buckling [N/cm 2 ] FS è il fattore di progettazione, pari a 2.5 R w è il fattore di spinta idrodinamica della falda eventualmente presente R w = ( Hw / H ) con 0 H w H B è il coefficiente empirico di supporto elastico fornito dalla relazione B' = 1/(1 + 4e 0.213H ) H è l altezza di rinterro [cm] H w è l altezza della superficie libera della falda sulla sommità della tubazione [cm] Nel caso in cui la verifica inerente all inflessione diametrale fornisca valori prossimi al limite massimo accettabile si dovrà utilizzare un fattore di progettazione FS=3 in luogo di 2.5. pag 25/30

27 282 CAPHolding S.p.A.. Comune di Boffalora Ticino: Estensione della fognatura alla via Folletta e località Magnana nonché alla frazione La verifica all instabilità elastica si esegue confrontando la pressione ammissibile q a con la risultante dei carichi esterni applicati. In particolare dovrà risultare: γ + R w w Wc D Wl + D q a L inflessione diametrale, le sollecitazioni e la presione massima ammissibile di buckling in una tubazione flessibile interrata dipendono in maniera determinante dal modulo di elasticità del suolo e quindi dal tipo di terreno utilizzato per letto di posa ed il rinfianco della tubazione e dal grado di costipamento Risultati dei calcoli sulle tubazioni flessibili Le tabelle che seguono riportano i risultati di verifica del calcolo statico relativo ogni tratto di tubazione flessibile. pag 26/30

28 Analisi dei carichi CARICO DOVUTO AL RINTERRO Calcolo del sovraccarico mobile su strada asfaltata CONVOGLIO HT SOVRACCARICHI VERTICALI MOBILI Calcolo del sovraccarico mobile su strade carrarecce ( il massimo tra il carico dovuto al transito di un convoglio Lt6 ed un mezzo cingolato) Tratto γ t [KN/m3] H D Qst [N/cm] Strada asfaltata P [KN] ϕ σ z [kn/m 2 ] Wl [N/cm] Cd pd [N/m 2 ] ϕ Wl1 [N/cm] pv [N/m 2 ] Wl2 [N/cm] Wl [N/cm] A77-VAS si VAS01-VAS si SS01_2-CP si CP01-CP si CP02-CP si CP03-CP si CP04-CP si CP05-CP si CP06-CP si CP07-CP si CP08-CP si CP09-CP si CP10-CP si CP11-CP si CP12-SFIATO si SFIATO-CP si CP14-CP si CP15-CP si CP16-CP si CP17-CP si CP18-CP si CP19-SBOCCO si pag 27/30

29 Verifica all inflessione diametrale VERIFICA STATICA DELLA TUBAZIONE CALCOLO INFLESSIONE DIAMETRALE Tratto De Qst [N/cm] Wl [N/cm] Kx D [cm] s [cm] r [cm] SN [KN/m 2 ] Et [N/cm 2 ] I [cm 3 ] Et*I [N*cm] Es [N/cm 2 ] Ka a [cm] y [cm] y/d y/d lim VERIFICA A77-VAS % 5.00% POSITIVA VAS01-VAS % 5.00% POSITIVA SS01_2-CP % 5.00% POSITIVA CP01-CP % 5.00% POSITIVA CP02-CP % 5.00% POSITIVA CP03-CP % 5.00% POSITIVA CP04-CP % 5.00% POSITIVA CP05-CP % 5.00% POSITIVA CP06-CP % 5.00% POSITIVA CP07-CP % 5.00% POSITIVA CP08-CP % 5.00% POSITIVA CP09-CP % 5.00% POSITIVA CP10-CP % 5.00% POSITIVA CP11-CP % 5.00% POSITIVA CP12-SFIATO % 5.00% POSITIVA SFIATO-CP % 5.00% POSITIVA CP14-CP % 5.00% POSITIVA CP15-CP % 5.00% POSITIVA CP16-CP % 5.00% POSITIVA CP17-CP % 5.00% POSITIVA CP18-CP % 5.00% POSITIVA CP19-SBOCCO % 5.00% POSITIVA pag 28/30

30 Verifica all instabilità e della sollecitazione di massima flessione VERIFICA STATICA DELLA TUBAZIONE VERIFICA ALL'INSTABILITA' ELASTICA CALCOLO DELLA SOLLECITAZIONE MASSIMA DI FLESSIONE Tratto FS Rw H [cm] B' Hw [cm] qa [N/cm 2 ] Ris [N/cm 2 ] VERIFICA Df σ [N/cm 2 ] σ lim [N/cm 2 ] µ calcolato µ min VERIFICA A77-VAS POSITIVA POSITIVA VAS01-VAS POSITIVA POSITIVA SS01_2-CP POSITIVA POSITIVA CP01-CP POSITIVA POSITIVA CP02-CP POSITIVA POSITIVA CP03-CP POSITIVA POSITIVA CP04-CP POSITIVA POSITIVA CP05-CP POSITIVA POSITIVA CP06-CP POSITIVA POSITIVA CP07-CP POSITIVA POSITIVA CP08-CP POSITIVA POSITIVA CP09-CP POSITIVA POSITIVA CP10-CP POSITIVA POSITIVA CP11-CP POSITIVA POSITIVA CP12-SFIATO POSITIVA POSITIVA SFIATO-CP POSITIVA POSITIVA CP14-CP POSITIVA POSITIVA CP15-CP POSITIVA POSITIVA CP16-CP POSITIVA POSITIVA CP17-CP POSITIVA POSITIVA CP18-CP POSITIVA POSITIVA CP19-SBOCCO POSITIVA POSITIVA pag 29/30

31 pag 30/30

COMUNE DI GIUSSANO VERIFICA STATICA DELLE TUBAZIONI 31/01/2014. Provincia di Monza e della Brianza. viale E. Fermi Monza (MB)

COMUNE DI GIUSSANO VERIFICA STATICA DELLE TUBAZIONI 31/01/2014. Provincia di Monza e della Brianza. viale E. Fermi Monza (MB) ISO 9001 - ISO 14001 BS OHSAS 18001 - ISO 50001 viale E. Fermi 105 20900 Monza (MB) tel 039 262.30.1 fax 039 2140074 p.iva 03988240960 capitale sociale 29.171.450,00 brianzacque@legalmail.it www.brianzacque.it

Dettagli

INDICE. 1 - Premessa Verifica statica di tubazioni rigide Calcolo del carico dovuto al rinterro...3

INDICE. 1 - Premessa Verifica statica di tubazioni rigide Calcolo del carico dovuto al rinterro...3 INDICE 1 - Premessa...2 2 - Verifica statica di tubazioni rigide...3 2.1 - Calcolo del carico dovuto al rinterro...3 2.2 - Peso dell acqua contenuta nel tubo...5 2.3 - Carico idrostatico della falda...5

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO ELENCO DOCUMENTI 1. 5067/2.RG - Relazione Generale e Specialistica 2. 5067/2.CE - Computo metrico estimativo 3. 5067/2.QE Quadro economico 4. 5067/2.AP Analisi prezzi 5. 5067/2.CR Cronoprogramma 6. 5067/2.PS

Dettagli

Maurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte DN SN

Maurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte DN SN Maurizio Giugni Titolo della lezione Verifica statica delle condotte # Lezione n. Parole chiave: Tubazioni. Verifica statica. Corso di Laurea: Ingegneria per l Ambiente e il Territorio Insegnamento: Infrastrutture

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI MEDA (MB) FMD0213 REALIZZAZIONE DI NUOVA FOGNATURA NERA AL SERVIZIO DELLE VIE ADDA, TICINO E GOITO

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI MEDA (MB) FMD0213 REALIZZAZIONE DI NUOVA FOGNATURA NERA AL SERVIZIO DELLE VIE ADDA, TICINO E GOITO BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Fermi 105-20900 MONZA (MB) Telefono 039262301 - Fax 0392130074 www.brianzacque.it - brianzacque@legalmail.it PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI MEDA (MB)

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO COMUNE DI CESANO MADERNO (MB) FCE0113

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO COMUNE DI CESANO MADERNO (MB) FCE0113 BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Fermi 105-20900 MONZA (MB) Telefono 039262301 - Fax 0392130074 www.brianzacque.it - brianzacque@legalmail.it PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO COMUNE DI CESANO MADERNO

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO RISANAMENTO ED AMPLIAMENTO RETE FOGNARIA, 2 STRALCIO - AREA C8-C9 DI CISTERNA (LATINA) INDICE

PROGETTO ESECUTIVO RISANAMENTO ED AMPLIAMENTO RETE FOGNARIA, 2 STRALCIO - AREA C8-C9 DI CISTERNA (LATINA) INDICE Pagina 1/12 INDICE 1. PREMESSA...pag. 02 2. VERIFICA TUBAZIONI IN GRES pag. 02 2.1. VERIFICA TUBAZIONI DEL DIAMETRO DN 600 CON ALTEZZA DI RINTERRO H = 5,00 ml.pag. 02 2.1.1. Calcolo carico dovuto al rinterro

Dettagli

RELAZIONE STATICA DELLE TUBAZIONI Pag. 1 di 22

RELAZIONE STATICA DELLE TUBAZIONI Pag. 1 di 22 RELAZIONE STATICA DELLE TUBAZIONI Pag. 1 di 22 RELAZIONE STATICA DELLE TUBAZIONI Pag. 2 di 22 INDICE GENERALE Sommario INDICE GENERALE... 1 VERIFICA statica delle condotte interrate... 5 CALCOLO DELLA

Dettagli

RELAZIONE IDROLOGICO-IDRAULICA

RELAZIONE IDROLOGICO-IDRAULICA Oggetto: RELAZIONE IDROLOGICO-IDRAULICA R.05... 02 Revisione 01 Revisione 00 Emissione...... Gennaio 2014 Project: Binini Partners S.r.l. via Gazzata, 4 42121 Reggio Emilia tel. +39.0522.580.578 tel. +39.0522.580.586

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI AGRATE BRIANZA (MB) AFAB0113

PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO COMUNE DI AGRATE BRIANZA (MB) AFAB0113 BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Fermi 105-20900 MONZA (MB) Telefono 039262301 - Fax 0392130074 www.brianzacque.it - brianzacque@legalmail.it COMUNE DI AGRATE BRIANZA (MB) AFAB0113 INTERVENTO

Dettagli

I STRALCIO GRUPPO 2 VIA MONTE BARRO, MONTE GENEROSO, DELLA ZUCCHETTA, MONTE LEGNONE, PUSIANO, DELLA BOSCHERONA, TAGLIAMENTO, DELLA STRADELLA E MONVISO

I STRALCIO GRUPPO 2 VIA MONTE BARRO, MONTE GENEROSO, DELLA ZUCCHETTA, MONTE LEGNONE, PUSIANO, DELLA BOSCHERONA, TAGLIAMENTO, DELLA STRADELLA E MONVISO Committente: viale E. Fermi, 105 20900 Monza tel: 039/21225.1 - fax: 039/2109334 http//www.alsispa.it - E-mail: info@alsispa.it Progetto: INTERVENTI PIANO STRALCIO SETTORE FOGNATURE II LOTTO OPERE DI MANUTENZIONE

Dettagli

Istruzioni per la posa di canalizzazioni in plastica

Istruzioni per la posa di canalizzazioni in plastica Istruzioni per la posa di canalizzazioni in plastica Campo di applicazione È stata applicata la norma SIA 190 (2000), che permette di definire le profondità di posa ammissibili in base ai criteri presi

Dettagli

Sabbie limose. Modulo di reazione del terreno E 280,00 N/cm²

Sabbie limose. Modulo di reazione del terreno E 280,00 N/cm² VERIFICA STATICA TUBAZIONI IN CAMPAGNA Base trincea B 1,00 m Altezza di ricoprimento dall'estradosso H 1,20 m Peso specifico terreno ricoprimento gt 18000 N/m³ Sovraccarico una ruota accidentale Q1k ps

Dettagli

COMUNE DI TERMOLI. Provincia di Campobasso P.A.R PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO OTTIMIZZAZIONE RETE IDRICA

COMUNE DI TERMOLI. Provincia di Campobasso P.A.R PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO OTTIMIZZAZIONE RETE IDRICA COMUNE DI TERMOLI Provincia di Campobasso P.A.R. 2007-2013 PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO N. elaborato: Lavori di:: A1.3.2 Data: 29/10/2015 SCALA: Elaborato: Committente: OTTIMIZZAZIONE RETE IDRICA Relazione

Dettagli

PRINCIPI DI STABILITÁ DELLE CONDOTTE INTERRATE

PRINCIPI DI STABILITÁ DELLE CONDOTTE INTERRATE PRINCIPI DI STABILITÁ DELLE CONDOTTE INTERRATE Ing. Vincenzo D Angelo Servizio tecnico Società del Gres Cagliari 9 ottobre 2014 La prestazione funzionale di una condotta viene garatita essa risulta : SOLO

Dettagli

F.E.R. Ferrovie Emilia Romagna

F.E.R. Ferrovie Emilia Romagna 1 di 19 F.E.R. Ferrovie Emilia Romagna Sede Legale e Amministrativa: Via Zandonai, 4 4414 Ferrara Ufficio Tecnico: Via F.lli Manfredi, /A - 414 (RE) Via Delle Bisce, 15 - Zona Ind. Roveri - 40137 (BO)

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO conglobante il DEFINITIVO

PROGETTO ESECUTIVO conglobante il DEFINITIVO Calcolo idraulico delle portate Il calcolo dei canali di fognatura è stato eseguito secondo le modalità riguardanti le condutture con funzionamento a pelo libero. Come è noto per quanto riguarda specificatamente

Dettagli

Condotte in PVC: Qualità, Prestazioni e Impatto Ambientale

Condotte in PVC: Qualità, Prestazioni e Impatto Ambientale Condotte in PVC: Qualità, Prestazioni e Impatto Ambientale Fiera Accadueo - Ferrara Le interazioni terreno-tubazioni: la posa corretta e le soluzioni conformi Sergio Papiri Dipartimento di Ingegneria Idraulica

Dettagli

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA IDRAULICA DELLE CONDOTTE

DIMENSIONAMENTO E VERIFICA IDRAULICA DELLE CONDOTTE 1 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA IDRAULICA DELLE CONDOTTE Il dimensionamento dello speco, consiste nel determinare le dimensioni da assegnare al diametro della condotta tali che la portata di progetto Q p

Dettagli

ESERCIZIO SVOLTO E. Verifica al ribaltamento (EQU)

ESERCIZIO SVOLTO E. Verifica al ribaltamento (EQU) 1 ESERCIZIO SVOLTO E Eseguire le verifiche agli stati limite ultimi di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di schiacciamento relative alle sezioni A-A e B-B del muro di sostegno in calcestruzzo

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. Comune di Ozzero (MI) Potenziamento rete fognaria acque miste in via Torricelli, via Majorana e via Galilei

PROGETTO ESECUTIVO. Comune di Ozzero (MI) Potenziamento rete fognaria acque miste in via Torricelli, via Majorana e via Galilei Comune di Ozzero (MI) ELENCO DOCUMENTI 5714.RG - Relazione Generale e Specialistica 5714.CE - Computo metrico estimativo 5714.QE - Quadro economico 5714.CR - Cronoprogramma ELENCO ELABORATI GRAFICI 5714.

Dettagli

OPERE DI RAZIONALIZZAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DELLA RETE DI ADDUZIONE DEL SISTEMA IRRIGUO DEL BASSO MOLISE

OPERE DI RAZIONALIZZAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DELLA RETE DI ADDUZIONE DEL SISTEMA IRRIGUO DEL BASSO MOLISE OPERE DI RAZIONALIZZAZIONE E OTTIMIZZAZIONE DELLA RETE DI ADDUZIONE DEL SISTEMA IRRIGUO DEL BASSO MOLISE Relazione tecnica Verifica statica della tubazione Calcolo della deformazione diametrale 1. Premessa

Dettagli

Stralcio dalle NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI DM PROGETTO DELL ARMATURA METALLICA

Stralcio dalle NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI DM PROGETTO DELL ARMATURA METALLICA Stralcio dalle NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI DM 14.01.008 PROGETTO DELL ARMATURA METALLICA CALCOLO DELLE ARMATURE DI FONDAZIONE Azioni di calcolo (kn) Y F ( A1) sfavorevole Wi x Y F Distanze da A in

Dettagli

Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno - Costruzioni Geotecniche

Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno - Costruzioni Geotecniche Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno - Costruzioni Geotecniche # 1 Con riferimento alla situazione stratigrafica mostrata nella figura seguente, deve essere realizzato uno scavo sottofalda,

Dettagli

modulo E Le volte f 2 + l2 4 2 f Con i valori numerici si ha: 1, , , 40 = 5,075 m r =

modulo E Le volte f 2 + l2 4 2 f Con i valori numerici si ha: 1, , , 40 = 5,075 m r = Unità Il metodo alle tensioni ammissibili 1 ESERCIZIO SVOLTO Le volte Verificare una volta circolare a sesto ribassato in muratura di mattoni pieni che presenta le seguenti caratteristiche geometriche:

Dettagli

RELAZIONE GENERALE. Lavori di estensione rete fognaria in zona non servita in zona via Borri e via Azimonti COMUNE DI CASTELLANZA (VA)

RELAZIONE GENERALE. Lavori di estensione rete fognaria in zona non servita in zona via Borri e via Azimonti COMUNE DI CASTELLANZA (VA) INDICE 1. Premessa... 2 1. Opere in progetto... 2 2. Opere in progetto... 3 3. Stima delle portate nere... 4 4. Stima delle portate meteoriche... 6 5. Verifica delle nuove tubazioni... 9 6. Scavi, condotte,

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO COMUNE DI LUCCA OGGETTO: ELABORATO: DATA: SCALA:

PROGETTO DEFINITIVO COMUNE DI LUCCA OGGETTO: ELABORATO: DATA: SCALA: G.E.A.L. S.p.A. - GESTIONE ESERCIZIO ACQUEDOTTI LUCCHESI - Viale Luporini, 1348 Lucca COMUNE DI LUCCA OGGETTO: PROGETTO DEFINITIVO Collegamento della frazione di Nozzano e di altre frazioni al depuratore

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno ESERCIZI SVOLTI Seguendo le prescrizioni delle N.T.C. 008 effettuare le verifiche agli SLU di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno

Dettagli

ESERCIZIO SVOLTO. 6 Le murature 6.1 Le murature: il metodo agli stadi limite

ESERCIZIO SVOLTO. 6 Le murature 6.1 Le murature: il metodo agli stadi limite 1 ESERCIZIO SVOLTO 0Determinare le spinte in chiave e all imposta di una volta circolare a sesto ribassato in muratura di mattoni pieni che presenta le seguenti caratteristiche geometriche: spessore costante

Dettagli

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Spinta delle terre

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Spinta delle terre ESERCIZI A ESAMI (1996-23) Spinta delle terre Esercizio 1 Calcolare le pressioni a lungo e a breve termine esercitate dal terreno sul paramento verticale di un muro di sostegno, nell'ipotesi di assenza

Dettagli

COMUNE. Relazione calcolo C.A.

COMUNE. Relazione calcolo C.A. COMUNE Relazione calcolo C.A. 1 Comune di Novate Milanese RELAZIONE TECNICA GENERALE RELAZIONE DI CALCOLO OGGETTO: REALIZZAZIONE MURI DI SOSTEGNO E SOLETTA A SERVIZIO DELLA NUOVA PISTA CICLOPEDONALE NEL

Dettagli

ESERCIZIO SVOLTO A. P 2 St

ESERCIZIO SVOLTO A. P 2 St ESERCIZIO SVOLTO A Effettuare le verifiche agli stati limite di ribaltamento, di scorrimento e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno per il muro di sostegno in calcestruzzo semplice

Dettagli

STABIL TWIN ECO TUBI CORRUGATI IN PP AD ALTO MODULO PER SISTEMI DI CANALIZZAZIONI INTERRATE DIAMETRO INTERNO (DN/ID) a norma: UNI EN

STABIL TWIN ECO TUBI CORRUGATI IN PP AD ALTO MODULO PER SISTEMI DI CANALIZZAZIONI INTERRATE DIAMETRO INTERNO (DN/ID) a norma: UNI EN SCHEDA TECNICA TUBI CORRUGATI IN PP AD ALTO MODULO PER SISTEMI DI CANALIZZAZIONI INTERRATE DIAMETRO INTERNO (DN/ID) a norma: UNI EN 13476-3 CONDIZIONI DI IMPIEGO NORME DI RIFERIMENTO UNI EN 13476-3 ENV

Dettagli

STRUTTURA AD ARCHI IN LEGNO LAMELLARE CON MEMBRANA DI COPERTURA RELAZIONE TECNICA RELAZIONE DI CALCOLO DELLE OPERE DI FONDAZIONE

STRUTTURA AD ARCHI IN LEGNO LAMELLARE CON MEMBRANA DI COPERTURA RELAZIONE TECNICA RELAZIONE DI CALCOLO DELLE OPERE DI FONDAZIONE 1 COMMITTENTE: ZONA DI INSTALLAZIONE: CENTRO SPORTIVO POLIVALENTE MANDATORICCIO PAESE (CS) STRUTTURA AD ARCHI IN LEGNO LAMELLARE CON MEMBRANA DI COPERTURA RELAZIONE TECNICA RELAZIONE DI CALCOLO DELLE OPERE

Dettagli

PREMESSA... 3 Requisiti minimi per l installazione... 3 Installazione del software... 3 Disinstallazione del software...

PREMESSA... 3 Requisiti minimi per l installazione... 3 Installazione del software... 3 Disinstallazione del software... PREMESSA... 3 Requisiti minimi per l installazione... 3 Installazione del software... 3 Disinstallazione del software... 3 Attivazione del software... 4 Avvio di CONDOTTE INTERRATE... 5 Esempio... 5 GENERALITA...

Dettagli

1. L ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA...2

1. L ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA...2 1. L ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA...2 1.1. DIMENSIONAMENTO DEL TUBO DI PROTEZIONE DN1800...3 1 1. L ATTRAVERSAMENTO DELLA FERROVIA ADRIATICA L attraversamento ferroviario, è stato progettato

Dettagli

QUANTO SEGUE SONO I LUCIDI PROIETTATI DURANTE LE ORE DI LEZIONE IN AULA E PERTANTO NON RISULTANO ESSERE ESAUSTIVI PER GLI ARGOMENTI TRATTATI.

QUANTO SEGUE SONO I LUCIDI PROIETTATI DURANTE LE ORE DI LEZIONE IN AULA E PERTANTO NON RISULTANO ESSERE ESAUSTIVI PER GLI ARGOMENTI TRATTATI. QUANTO SEGUE SONO I LUCIDI PROIETTATI DURANTE LE ORE DI LEZIONE IN AULA E PERTANTO NON RISULTANO ESSERE ESAUSTIVI PER GLI ARGOMENTI TRATTATI. DEVONO ESSERE UTILIZZATI COME BASE DI RIFERIMENTO PER L APPROFONDIMENTO

Dettagli

Doc. N. C4133 REV. A. FOGLIO 2 di 25 CODIFICA DOCUMENTO C4133_E_C_AC4_MAJ05_0_IA_RC_007_A CCT

Doc. N. C4133 REV. A. FOGLIO 2 di 25 CODIFICA DOCUMENTO C4133_E_C_AC4_MAJ05_0_IA_RC_007_A CCT CODIFIC DOCUMENTO 2 di 25 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 2. NORMTIVE DI RIFERIMENTO... 4 3. VERIFIC DEI MICROPLI DELLE SPLLE... 5 3.1. Calcolo delle sollecitazioni massime 5 3.2. Calcolo della resistenza

Dettagli

I N D I C E 1. DESCRIZIONE DELL OPERA NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO CARATTERISTICHE DEI MATERIALI CRITERI DI CALCOLO...

I N D I C E 1. DESCRIZIONE DELL OPERA NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO CARATTERISTICHE DEI MATERIALI CRITERI DI CALCOLO... I N D I C E 1. DESCRIZIONE DELL OPERA... 4 2. NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO... 5 3. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI... 6 4. CRITERI DI CALCOLO... 7 4.1. CRITERI E DEFINIZIONE DELL AZIONE SISMICA... 7

Dettagli

GRES TECNICA. Analisi strutturale delle tubazioni in gres posate in trincea mediante la modellazione agli elementi finiti del sistema tubo-terreno

GRES TECNICA. Analisi strutturale delle tubazioni in gres posate in trincea mediante la modellazione agli elementi finiti del sistema tubo-terreno GRES TECNICA 4 Analisi strutturale delle tubazioni in gres posate in trincea mediante la modellazione agli elementi finiti del sistema tubo-terreno ing. Antonio Miglio 1. Introduzione L analisi strutturale

Dettagli

Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno Prova scritta di esame 11/01/2016

Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno Prova scritta di esame 11/01/2016 Strutture di Fondazione Fondazioni e Opere di Sostegno Prova scritta di esame 11/1/16 Si richiede la progettazione delle fondazioni di un serbatoio circolare di diametro 15 m e altezza 5 m. Ai fini del

Dettagli

1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8

1 PREMESSA MATERIALI INQUADRAMENTO NORMATIVO PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8 INDICE 1 PREMESSA... 2 2 MATERIALI... 5 3 INQUADRAMENTO NORMATIVO... 6 4 PREDIMENSIONAMENTO DELL IMPALCATO... 8 4.1 ANALISI DEI CARICHI... 8 4.2 RISULTATI... 10 5 PREDIMENSIONAMENTO DELLE SPALLE... 14

Dettagli

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNI DI ALBA - RODDI - VERDUNO

REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNI DI ALBA - RODDI - VERDUNO REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI CUNEO COMUNI DI ALBA - RODDI - VERDUNO NUOVO COLLETTORE FOGNARIO VERDUNO-RODDI-ALBA ALLACCIAMENTO COSTRUENDO OSPEDALE UNICO ASL CN2 ALBA/BRA - 1 LOTTO - PERIZIA DI VARIANTE

Dettagli

La presente relazione tecnica è parte integrante del progetto definitivo per la sistemazione di Villa

La presente relazione tecnica è parte integrante del progetto definitivo per la sistemazione di Villa 1. Premessa La presente relazione tecnica è parte integrante del progetto definitivo per la sistemazione di Villa Eleonora d Arborea e la realizzazione di un infrastruttura viaria in vico II Volta nel

Dettagli

Posa di condotte fognarie in terreni limosi-sabbiosi

Posa di condotte fognarie in terreni limosi-sabbiosi DOSSIER Posa di condotte fognarie in terreni limosi-sabbiosi 1. Introduzione Nel progetto di una fognatura, sia essa di tipo separativo che unitario, gli elementi che bisogna considerare per sviluppare

Dettagli

ESERCIZIO SVOLTO B. Verifica al ribaltamento (tipo EQU)

ESERCIZIO SVOLTO B. Verifica al ribaltamento (tipo EQU) l Muri di sostegno e fondazioni 1 ESERCIZIO SVOLTO B Eseguire le verifiche agli stati limite ultimi di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno

Dettagli

Meccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame 11/06/2014

Meccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame 11/06/2014 Prova scritta di esame 11/6/214 # 1. Con riferimento alla situazione stratigrafica mostrata nella figura seguente, deve essere realizzato un serbatoio cilindrico di acqua di grandi dimensioni (D = 14 m),

Dettagli

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po

LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE. Comune di Bagnolo di Po Pag. 1 di 11 totali LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA DELLA TENSOSTRUTTURA DEGLI IMPIANTI SPORTIVI DI VIA NAPOLEONICA COMMITTENTE Comune di Bagnolo di Po UBICAZIONE TENSOSTRUTTURA PRESSO COMUNE DI BAGNOLO

Dettagli

LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA TRATTO STRADALE DI VIA ALTA CAMPAGNANO.

LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA TRATTO STRADALE DI VIA ALTA CAMPAGNANO. Provincia di Rovigo Oggetto : LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA TRATTO STRADALE DI VIA ALTA CAMPAGNANO. Richiedente : Data Il Progettista Il Committente Piazzale G. Marconi 1-45020 Giacciano con Baruchella

Dettagli

1 Verifica statica di una tubazione interrata

1 Verifica statica di una tubazione interrata 1 Verifica statica di una tubazione interrata La verifica statica di una tubazione interrata viene effettuata calcolando: i carichi permanenti che gravano sulla tubazione; i carichi accidentali che gravano

Dettagli

Condotte in PVC: qualità, prestazioni e impatto ambientale. Qualità e normativa per tubi e raccordi in PVC (H20 Ferrara 22 maggio 2008)

Condotte in PVC: qualità, prestazioni e impatto ambientale. Qualità e normativa per tubi e raccordi in PVC (H20 Ferrara 22 maggio 2008) Condotte in PVC: qualità, prestazioni e impatto ambientale. Qualità e normativa per tubi e raccordi in PVC (H20 Ferrara 22 maggio 2008) Gruppo tubi e raccordi in PVC Garanzia di qualità: come si realizza

Dettagli

Prima classificazione fondazioni

Prima classificazione fondazioni Prima classificazione fondazioni Una struttura trasferisce al terreno attraverso le fondazioni il proprio peso, il peso di ciò che contiene oltre a tutte le forze verticali e laterali che agiscono su di

Dettagli

Fondazioni e Opere di sostegno Prova scritta di esame

Fondazioni e Opere di sostegno Prova scritta di esame Fondazioni e Opere di sostegno Con riferimento al profilo stratigrafico ed alle caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni riportate in figura, deve essere eseguito uno scavo di altezza pari a 4.0

Dettagli

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi

Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi Cenni sulle proprietà elastiche dei solidi La nozione di corpo rigido deriva dal fatto che i corpi solidi sono caratterizzati dall avere una forma ed un volume non facilmente modificabili. Nella realtà

Dettagli

OPEREE DI SOSTEGNO II

OPEREE DI SOSTEGNO II Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì OPEREE DI SOSTEGNO II AGGIORNAMENTO 25/01/2015 Progetto di un muro di sostegno a gravità in cls Sviluppiamo

Dettagli

OPERE DI SOSTEGNO. Normativa sismica Diego Lo Presti & Nunziante Squeglia Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa

OPERE DI SOSTEGNO. Normativa sismica Diego Lo Presti & Nunziante Squeglia Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa OPERE DI SOSTEGNO 1 TIPOLOGIE STRUTTURALI 2 OPCM 3274 Requisiti generali di progetto Funzionalità (durante e dopo) Ammessi spostamenti permanenti (compatibili) Criteri di progetto Materiale di riporto

Dettagli

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Capacità portante di fondazioni superficiali

ESERCIZI DA ESAMI ( ) Capacità portante di fondazioni superficiali ESERCIZI DA ESAMI (1996-2003) Capacità portante di fondazioni superficiali Esercizio 1 Una fondazione rettangolare di dimensioni BxL è posta alla profondità D da p.c. su un terreno costituito da sabbia,

Dettagli

SWISO 14/03/ c

SWISO 14/03/ c SWISO 14/03/2014 0303 1.4.7c Aztec Informatica s.r.l. * PAC Relazione di calcolo 1 Normative di riferimento - Legge nr. 1086 del 05/11/1971. Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio,

Dettagli

-Per prima cosa calcolo l area di influenza del pilastro da dimensionare (campito in rosso).

-Per prima cosa calcolo l area di influenza del pilastro da dimensionare (campito in rosso). Per questa quarta esercitazione si prevede il dimensionamento della sezione di un pilastro nelle tre diverse tecnologie costruttive: legno, acciaio e CLS armato. Mentre nelle prime due tecnologie si considera

Dettagli

1. PREMESSA RETI DI SCARICO ACQUE NERE... 2

1. PREMESSA RETI DI SCARICO ACQUE NERE... 2 1. PREMESSA... 2 2. RETI DI SCARICO ACQUE NERE... 2 2.1 Norme di riferimento... 2 2.2 Riferimenti bibliografici... 2 2.3 CALCOLO... 2 2.3.1 Ipotesi di progetto 2 2.3.2 Risultati di calcolo 4 Pag.1 1. PREMESSA

Dettagli

Calcolo delle caratteristiche della sollecitazione nella struttura di fondazione. Interazione terreno-struttura. Procedimento tradizionale:

Calcolo delle caratteristiche della sollecitazione nella struttura di fondazione. Interazione terreno-struttura. Procedimento tradizionale: Ubi sunt leones? Calcolo delle caratteristiche della sollecitazione nella struttura di fondazione Interazione terreno-struttura Procedimento tradizionale: si trascura l influenza della sovrastruttura,

Dettagli

= 1+ = posta a distanza. dalla base del muro.

= 1+ = posta a distanza. dalla base del muro. Premessa Al fine di realizzare un tratto di strada in rilevato limitando il più possibile l area di occupazione del solido stradale, viene realizzato un terrapieno alto 4,50 m delimitato da un muro di

Dettagli

Comune di Montechiaro D Acqui

Comune di Montechiaro D Acqui Aztec Informatica s.r.l. * PAC Relazione di calcolo 1 Comune di Montechiaro D Acqui INTERVENTO n 1) Paratia (berlinese) Normative di riferimento - Legge nr. 1086 del 05/11/1971. Norme per la disciplina

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Città Metropolitana di Torino Regione Piemonte COLATA DETRITICA DEL 07/06/2018 SUL CONOIDE DEL RIO BACCIAS/REFORNO E COMBA DELLE FOGLIE - LAVORI DI SOMMA URGENZA PER IL CONVOGLIAMENTO DELLE PORTATE LIQUIDE

Dettagli

Meccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame

Meccanica delle Terre Geotecnica Prova scritta di esame # 1 Con riferimento allo schema mostrato di seguito: - calcolare la tensione verticale totale, la pressione interstiziale e la tensione verticale efficace alle profondità indicate dai punti A, B, C, D,

Dettagli

TUBI CIRCOLARI. Tubo senza piano di posa - verniciato 360.

TUBI CIRCOLARI. Tubo senza piano di posa - verniciato 360. 47-07 cmc catalogo 22-01-2007 11:39 Pagina 2 I tubi circolari in cemento di nostra produzione sono conformi alla recente normativa europea UNI EN 1916, disponibili con o senza base di appoggio piana, rinforzati

Dettagli

SOLUZIONI ANALISI STRUTTURALE: COMBINAZIONE DEI CARICHI E CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI AZIONI DI NEVE E VENTO. G kn/m. Q 1.

SOLUZIONI ANALISI STRUTTURALE: COMBINAZIONE DEI CARICHI E CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI AZIONI DI NEVE E VENTO. G kn/m. Q 1. ANALISI STRUTTURALE: COMBINAZIONE DEI CARICHI E CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI AZIONI DI NEVE E VENTO SOLUZIONI 1. Indicare quale affermazione relativa al metodo degli stati limite è sbagliata 1 prende in

Dettagli

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI

COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI COMUNE DI BARLETTA PROV. DI BARLETTA ANDRIA TRANI Tav. 2/Str. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURE SECONDARIE E APERTURA BOTOLE A SOLAIO/VARCHI ESISTENTI RELAZIONE DI CALCOLO A.3 OGGETTO: LAVORI DI RECUPERO

Dettagli

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Pareti in c.a.

Corso di Progetto di Strutture. POTENZA, a.a Pareti in c.a. Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Pareti in c.a. Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ PARETI La parete

Dettagli

OPERE DI SOSTEGNO. Normativa sismica Diego Lo Presti & Nunziante Squeglia Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa

OPERE DI SOSTEGNO. Normativa sismica Diego Lo Presti & Nunziante Squeglia Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa OPERE DI SOSTEGNO 1 TIPOLOGIE STRUTTURALI 2 Normativa: OPCM 3274, NTC 14.01.2008 Requisiti generali di progetto Funzionalità (durante e dopo) Ammessi spostamenti permanenti (compatibili) Criteri di progetto

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO

RELAZIONE DI CALCOLO COMUNE di INDUNO OLONA - PROVINCIA DI VARESE PROGETTO di AMPLIAMENTO del CIMITERO COMUNALE PROGETTO STRUTTURALE ESECUTIVO RELAZIONE DI CALCOLO Brescia, 20 Ottobre 2011 1 Il dimensionamento e le verifiche

Dettagli

Considerazioni sui metodi di verifica statica delle tubazioni interrate

Considerazioni sui metodi di verifica statica delle tubazioni interrate DOSSIER Considerazioni sui metodi di verifica statica delle tubazioni interrate 16 Premessa Nel progetto di una fognatura generalmente si pone la massima attenzione all aspetto idraulico spendendo a volte

Dettagli

CUP E3 1 B COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DI CONNESSIONE TRA LE CITTA DI BRESCIA E MILANO PROGETTO ESECUTIVO

CUP E3 1 B COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DI CONNESSIONE TRA LE CITTA DI BRESCIA E MILANO PROGETTO ESECUTIVO CUP E3 1 B05000390007 COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE DI CONNESSIONE TRA LE CITTA DI BRESCIA E MILANO PROGETTAZIONE: PROCEDURA AUTORIZZATIVA D. LGS 163/2006 DELIBERA C.I.P.E. DI APPROVAZIONE DEL PROGETTO DEFINITIVO

Dettagli

LAVORI DI ADEGUAMENTO DEL DEPURATORE DI CONTRADA ERRANTE E CONDOTTE DI ADDUZIONE AL SISTEMA IRRIGUO ESISTENTE NEL TERRITORIO COMUNALE 1 PREMESSA...

LAVORI DI ADEGUAMENTO DEL DEPURATORE DI CONTRADA ERRANTE E CONDOTTE DI ADDUZIONE AL SISTEMA IRRIGUO ESISTENTE NEL TERRITORIO COMUNALE 1 PREMESSA... Sommario 1 PREMESSA... 5 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 6 3 CARATTERISTICHE DEI MATERIALI UTILIZZATI... 7 4 ANALISI DEI CARICHI... 8 4.1 Pesi propri e permanenti portati... 8 4.2 Sisma... 8 4.3 Combinazioni

Dettagli

LAVORI DI CUI ALLA SITUAZIONE D URGENZA RELATIVA ALLA FOGNATURA. Comune di Boffalora Sopra Ticino PROGETTO ESECUTIVO

LAVORI DI CUI ALLA SITUAZIONE D URGENZA RELATIVA ALLA FOGNATURA. Comune di Boffalora Sopra Ticino PROGETTO ESECUTIVO Maggio 2013 Agg. Luglio 2013 Sommario 1 DESCRIZIONE SOMMARIA... 2 2 DESCRIZIONE DELLE STRUTTURE... 3 2.1 Manufatto Sfioratore... 3 2.2 Interventi in sponda destra del Naviglio Grande... 3 2.3 Interventi

Dettagli

RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE

RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE AMGA - Azienda Multiservizi SpA - Udine pag. 1 di 8 RELAZIONE DI CALCOLO E VERIFICA PALI DI SOSTEGNO I.P. IN ACCIAIO E PLINTI DI FONDAZIONE 1. GENERALITA La presente relazione riguarda la verifica di un

Dettagli

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L

MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L Università degli Studi di Bologna II Facoltà di Ingegneria con sede a Cesena MECCANICA ALICATA ALLE MACCHINE L Corso di Laurea in INGEGNEIA MECCANICA Corso di Laurea in INGEGNEIA AEOSAZIALE Anno Accademico

Dettagli

Fondazioni e Opere di Sostegno - Strutture di Fondazione Prova scritta di esame 08/01/2018

Fondazioni e Opere di Sostegno - Strutture di Fondazione Prova scritta di esame 08/01/2018 Prova scritta di esame 08/01/2018 # 1 Con riferimento alla situazione stratigrafica ed alle caratteristiche fisiche e meccaniche dei terreni riportate nella figura seguente, deve essere realizzato un edificio

Dettagli

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1. COMUNE DI CHIAVENNA PROVINCIA DI SONDRIO PIANO DI LOTTIZZAZIONE DI INIZIATIVA PRIVATA (Ambito di trasformazione 1.1. Via per Uggia) LOCALITA BETTE, CHIAVENNA (SO) STRADA DI COLLEGAMENTO S.S.36 - A.T.1.1.

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ATTRAVERSAMENTO FERROVIARIO

RELAZIONE TECNICA ATTRAVERSAMENTO FERROVIARIO Commessa: NR/09117/R-L01 Metanodotto: RAVENNA - MESTRE DN 550 ( ) Variante DN 550( ) per rifacimento attraversamento ferrovia Mestre - Adria in comune di Dolo (VE) Attraversamento ferrovia Mestre-Adria

Dettagli

Rigido o elastico? Considerazioni sul comportamento statico delle condotte interrate

Rigido o elastico? Considerazioni sul comportamento statico delle condotte interrate Rigido o elastico? Considerazioni sul comportamento statico delle condotte interrate Dr. Ing. Vincenzo D Angelo Libero Professionista Pescara 1. PREMESSA Il comportamento statico delle condotte interrate

Dettagli

COMUNE DI MARZABOTTO PROVINCIA DI BOLOGNA PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI MARZABOTTO PROVINCIA DI BOLOGNA PROGETTO ESECUTIVO PROVINCIA DI BOLOGNA PROGETTO ESECUTIVO Progettista: Ing. Isabella Calamelli R.U.P.: Ing. Isabella Calamelli ELABORATO TITOLO NOME FILE G1 ALL G1.DOC PROVINCIA DI BOLOGNA INDICE 1 FINALITA... 3 2 NORMATIVA

Dettagli

Sommario. 1. Descrizione della struttura. 2. Normativa di riferimento. 3. Materiali. 4. Azioni sulla struttura

Sommario. 1. Descrizione della struttura. 2. Normativa di riferimento. 3. Materiali. 4. Azioni sulla struttura Sommario 1. Descrizione della struttura 1.1. Dimensione e caratteristiche dell opera 1.2. Descrizione della struttura portante 2. Normativa di riferimento 3. Materiali 4. Azioni sulla struttura 5. Criteri

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008)

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 14/01/2008) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi

Dettagli

2. ANALISI IDROLOGICA IDRAULICA RETE DI SMALTIMENTO ACQUE GRIGIE

2. ANALISI IDROLOGICA IDRAULICA RETE DI SMALTIMENTO ACQUE GRIGIE INDICE 1. PREMESSA... 2 2. ANALISI IDROLOGICA IDRAULICA RETE DI SMALTIMENTO ACQUE GRIGIE... 2 2.1. Analisi idrologica e stima dei deflussi nella rete in progetto... 2 2.2. Tempo di corrivazione della rete

Dettagli

Posa interrata delle tubazioni

Posa interrata delle tubazioni Posa interrata delle tubazioni Profondità di esecuzione I cavi per posa interrata devono sempre: essere dotati di guaina protettiva (doppio isolamento) protetti contro lo schiacciamento, quando si prevede

Dettagli

OPEREE DI SOSTEGNO II

OPEREE DI SOSTEGNO II Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì OPEREE DI SOSTEGNO II AGGIORNAMENTO 28/02/2013 Progetto di un muro di sostegno a gravità in cls Sviluppiamo l argomento direttamente

Dettagli

SCHEMA DI MONTAGGIO CONDOTTA E STRUTTURE PORTANTI

SCHEMA DI MONTAGGIO CONDOTTA E STRUTTURE PORTANTI SCHEMA DI MONTAGGIO CONDOTTA E STRUTTURE PORTANTI PREMESSE Le condotte sono delle strutture portanti metalliche, di forma tubolare e costituite da più piastre in lamiera ondulata, opportunamente curvate,

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) P (KN/m) P E N FE N DE N BE N BF N BD

CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) P (KN/m) P E N FE N DE N BE N BF N BD CALCOLO AGLI S.L.U. DI CAPRIATA IN LEGNO TIPO PALLADIO (ai sensi del D.M. 17/01/2018) Editare descrizione: es. Il solaio di copertura sarà portato da capriate in legno del tipo alla Palladio con estremi

Dettagli

PRESSOFLESSIONE NEL PIANO

PRESSOFLESSIONE NEL PIANO PRESSOFLESSIONE NEL PIANO La verifica a pressoflessione di una sezione di un elemento strutturale si effettua confrontando il momento agente di calcolo con il momento ultimo resistente calcolato assumendo

Dettagli

Fondazioni superficiali

Fondazioni superficiali Fondazioni superficiali Verifiche in condizioni statiche Capacità portante Dipende fondamentalmente da tre fattori. Contributo delle forze di attrito lungo la superficie di scorrimento. Contributo delle

Dettagli

ES.06 - Relazione di calcolo - strutture in legno lamellare. Parco Area delle Scienze PARMA - Tel. 0521/906218/19/20. Pag.

ES.06 - Relazione di calcolo - strutture in legno lamellare. Parco Area delle Scienze PARMA - Tel. 0521/906218/19/20. Pag. U.O. SVILUPPO EDILIZIO Parco Area delle Scienze - 43100 PARMA - Tel. 0521/906218/19/20 Pag. 1 INDICE 1 PREMESSA... 4 1.2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 5 1.3 MODALITÀ DI ANALISI... 6 2 ANALISI DEI CARICHI...

Dettagli

1. Relazione illustrativa: Sezione impiegata nel sistema strutturale Carichi permanenti ed accidentali: Analisi delle azioni...

1. Relazione illustrativa: Sezione impiegata nel sistema strutturale Carichi permanenti ed accidentali: Analisi delle azioni... S O M M A RIO 1. Relazione illustrativa:... 2 2. Sezione impiegata nel sistema strutturale... 3 3. Carichi permanenti ed accidentali: Analisi delle azioni... 4 4. Schema statico della struttura traverso

Dettagli

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Ing. Eugenio Ferrara Università degli Studi di Catania

Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE. Ing. Eugenio Ferrara Università degli Studi di Catania Lezione PONTI E GRANDI STRUTTURE Ing. Eugenio Ferrara Università degli Studi di Catania Inizio progetto Introduzione 3 Scelta dei materiali 4 Scelta dei materiali 5 Scelta dei materiali Seguendo la norma

Dettagli

PROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L.

PROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L. PROGETTO E VERIFICA E COLLAUDO DELLA SEZIONE A T IN C.A. M.S.L. STATI LIMITE ULTIMO: 0) Dimensionamento della sezione a T: Per il dimensionamento della sezione a T si deve prima definire la tipologia di

Dettagli

CALCOLO AGLI S.L.U. DI BALCONE IN ACCIAIO IPE (ai sensi del D.M. 17/01/2018)

CALCOLO AGLI S.L.U. DI BALCONE IN ACCIAIO IPE (ai sensi del D.M. 17/01/2018) CALCOLO AGLI S.L.U. DI BALCONE IN ACCIAIO IPE (ai sensi del D.M. 17/01/2018) (Inserire descrizione ): Es. I balconi del fabbricato in oggetto avranno struttura portante costituita da profilati in acciaio

Dettagli

268 MECCANICA DEL VEICOLO

268 MECCANICA DEL VEICOLO LISTA SIMBOLI a accelerazione longitudinale veicolo [ms -2 ]; a distanza tra il baricentro e l avantreno veicolo [m]; a parametro caratterizzante la taratura del giunto viscoso; a fm decelerazione veicolo

Dettagli

ESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole

ESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole ESERCITAZIONE 2.1_Predimensionamento travi, pilastri e mensole In questa seconda esercitazione si è effettuato il predimensionamento degli elementi di una struttura a telai piani. Essendo un dimensionamento

Dettagli

Fasi del progetto geotecnico di una fondazione

Fasi del progetto geotecnico di una fondazione 1 Fasi del progetto geotecnico di una fondazione 1. Indagini per la caratterizzazione geotecnica del sottosuolo. Analisi di entità e distribuzione delle azioni di progetto in esercizio (carichi fissi +

Dettagli

COMUNI DI CASOLI E SANT EUSANIO DEL SANGRO (Provincia di Chieti) CALCOLI STATICI STRUTTURE IN C.A. - ZONA SISMICA AI SENSI DEL DM 14/01/2008 -

COMUNI DI CASOLI E SANT EUSANIO DEL SANGRO (Provincia di Chieti) CALCOLI STATICI STRUTTURE IN C.A. - ZONA SISMICA AI SENSI DEL DM 14/01/2008 - COMUNI DI CASOLI E SANT EUSANIO DEL SANGRO (Provincia di Chieti) CALCOLI STATICI STRUTTURE IN C.A. - ZONA SISMICA AI SENSI DEL DM 14/01/2008 - Oggetto: Lavori di consolidamento ed adeguamento ponte torrente

Dettagli