Milano. Settore Sistemi Integrati per i Servizi e Statistica. Scuole dell infanzia, Primarie e Secondarie di I grado. Anno scolastico
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- Carolina Geronima Massaro
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1 Milano Settore Sistemi Integrati per i Servizi e Statistica Scuole dell infanzia, Primarie e Secondarie di I grado Anno scolastico Comune di Milano A cura di: Vittoria Carminati Elaborazione dati: Ugo Rosario Maria David
2 Scuole dell infanzia, primarie e secondarie di primo grado Nel comune di Milano la popolazione iscritta all anno scolastico ai primi tre livelli del sistema di istruzione, a gestione statale e paritaria, è composta di 32 mila bambini delle scuole dell infanzia, 54 mila scolari delle scuole primarie e quasi 32 mila frequentanti le scuole secondarie di primo grado. La domanda di educazione prescolare, generalizzata ma facoltativa, ha raggiunto la stessa consistenza dell utenza degli istituti secondari, che come le scuole materne sono triennali, ma la cui frequenza è obbligatoria. Le ragioni sono sia di natura demografica, essendo le fasce di popolazione residenti più numerose fra i piccoli dai 3 ai 5 anni, che per i preadolescenti di anni d età, sia di ordine istituzionale con l apertura delle iscrizioni ai bambini in anticipo rispetto all età regolare (che compiono i tre anni entro il mese di aprile), che rappresentano quasi il 3% sul rispettivo totale. Rispetto alla situazione nazionale, il sistema di istruzione comunale si differenzia per il rilevante contributo delle istituzioni educative non statali al processo di apprendimento e di formazione delle nuove generazioni. La distanza nei confronti del resto del paese è marcata nel primo ciclo di istruzione: a Milano uno scolaro ogni cinque frequenta istituti paritari. Precisamente il 21,7% della popolazione della scuola primaria e il 19,4% del totale studenti della secondaria inferiore; i rispettivi valori nazionali sono pari a 4,9% e a 6,1%. Nella città di Milano l offerta dei servizi all infanzia ha una configurazione particolare per la storica presenza sul territorio delle scuole comunali, attive in ogni quartiere e in grado di assicurare la formazione del 66% dei bambini dai tre ai cinque anni. A questo livello di insegnamento, rimane considerevole l azione formativa delle istituzioni educative rette da ordini religiosi o da associazioni laiche, che accolgono il 27% della popolazione complessiva. I valori ragguardevoli dell insegnamento non statale per ogni livello scolastico mettono in evidenza la preferenza dei genitori per gli istituti che garantiscono più gradi di istruzione, favorendo la continuità didattica per i primi tre livelli del percorso di apprendimento. L andamento degli iscritti si mantiene positivo in ogni settore scolastico, anche se l intensità di crescita risulta meno significativa rispetto ai primi anni del nuovo millennio; la tendenza verso la stabilità rispecchia la flessione nei tassi di crescita degli alunni con cittadinanza straniera, che erano notevoli nel passato, mentre negli anni più recenti si conservano su valori costanti. Nell arco di dieci anni, la popolazione della scuola dell infanzia è salita del 17,2%; l utenza della scuola primaria è aumentata del 13,%; il numero degli studenti degli istituti medi ha registrato una variazione positiva del 14,3%. Nel periodo considerato, a beneficiare in misura maggiore dell incremento della domanda di istruzione sono le scuole paritarie, comprese le poche ma vivaci istituzioni educative non paritarie. Lo sviluppo ha interessato ogni grado di insegnamento, in modo particolare le strutture rivolte all infanzia; negli istituti privati per i bambini in età prescolare le iscrizioni sono passate da 6 mila a 9 mila nell ultimo decennio (+48,3%). Le presenze di alunni di origine straniera nelle aule scolastiche costituiscono una realtà consolidata. La quota di scolari con cittadinanza non italiana tende a stabilizzarsi negli ultimi anni: diminuiscono le neo immigrazioni; aumentano i minori nati a Milano da genitori provenienti dall estero e coloro che sono arrivati in tenera età e hanno imparato a leggere e scrivere nelle scuole locali. L incidenza degli iscritti di madre lingua non italiana è molto più alta a Milano che nel resto della penisola: formano il 18% nel primo ciclo di istruzione, mentre la relativa percentuale nazionale corrisponde all 8%. Diverse sono anche le cittadinanze più rappresentate: nel capoluogo lombardo le comunità più numerose sono quella filippina, egiziana, cinese, peruviana ed ecuadoregna; nel sistema scolastico italiano, ai primi posti appaiono la Romania, l Albania e il Marocco. La classificazione degli stati esteri non è cambiata nel corso degli anni: in testa alla distribuzione degli alunni per provenienza rimangono gli stessi paesi che figuravano cinque anni fa. Le sole variazioni marcate riguardano nazioni poco rappresentante nel passato quali Ucraina, Bangladesh e Romania, che hanno fatto registrare incrementi superiori al 5% nell ultimo quinquennio. La nuova domanda educativa e di integrazione culturale investe in misura diversa la rete scolastica, a causa dell insediamento disomogeneo delle famiglie immigrate sul territorio comunale. Le scuole con oltre il 4% di allievi di provenienza straniera sono pari al 7,% delle strutture per l infanzia, al 1,2% delle primarie e al 13,5% degli istituti secondari di I grado; di contro quelle con un incidenza inferiore al 1% sono il 47,8% delle scuole all infanzia e circa il 37% degli istituti del primo ciclo di istruzione. Comune di Milano Settore Sistemi Integrati per i Servizi e Statistica
3 Il decreto legislativo n. 59/24 riconosce ai genitori la facoltà di iscrivere il figlio in anticipo in rapporto all età regolare, sia al primo anno di corso della scuola dell infanzia, sia alla classe prima elementare. Nella metropoli lombarda le iscrizioni in anticipo raggiungono valori più consistenti rispetto a quelli nazionali a livello di scuola dell infanzia, mentre sono inferiori di molto a quelli italiani nella scuola primaria. A Milano i bambini di due anni cosituiscono il 3,6% del totale iscritti alle scuole materne; il valore rimane costante nelle sedi statali, comunali e paritarie private. L incidenza nazionale scende al 2,8% e risulta più elevata nelle unità scolastiche private (3,9%) che in quelle pubbliche (2,1%). La situazione cambia per l istruzione primaria: i genitori milanesi appaiono meno propensi al passaggio anticipato dei figli dalla scuola dell infanzia alla classe prima elementare, manifestando apprezzamento per il ruolo educativo delle strutture prescolastiche. Diversamente, le famiglie italiane dimostrano maggiore interesse per l ingresso anticipato alla scuola dell obbligo. A Milano i bambini di cinque anni sono il 6,9% del totale frequentanti il primo anno; raggiungono il 9,% a livello nazionale. Le quote sono più elevate negli istituti paritari o privati, dove le iscrizioni prima dell età normale hanno una lunga tradizione e nel recente passato rappresentavano il solo modo per essere in vantaggio sui tempi di studio. Le iscrizioni in anticipo alla classe prima elementare formano il 5,8% nelle sedi statali e il 1,9% nelle scuole paritarie; i valori italiani sono rispettivamente l 8,5 e il 16,1%. L Anagrafe scolastica comunale, che costituisce la fonte dei dati descritti nelle tavole allegate, viene costituita nei primi anni Novanta con l obiettivo prioritario di poter disporre di un monitoraggio permanente della frequenza obbligatoria, per meglio svolgere le funzioni di vigilanza, prevenzione e intervento nei confronti delle diverse forme di evasione e dispersione. Nell anno scolastico 28-29, sono più di 6 le interruzioni di frequenza registrare nel primo ciclo di istruzione, divise in parti quasi uguali fra le classi primarie e le sezioni degli istituti secondari di primo grado. Diverse sono le ragioni che portano all abbandono delle lezioni nei due livelli di scuola: nel grado elementare sono più numerosi i casi di interruzione non formalizzata, di norma per ragioni familiari quali il ritorno temporaneo al paese di origine o per appartenenza a comunità nomadi. Fra i preadolescenti sono più ricorrenti le interruzioni formalizzate, per proscioglimento o per seguire progetti specifici di preparazione agli esami finali. Complessivamente, le forme di partecipazione irregolare colpiscono in modo maggiore i maschi che le femmine e, riguardo alla cittadinanza, in misura prevalente gli alunni stranieri, che manifestano maggiori difficoltà di apprendimento e di riuscita scolastica. A rischio elevato di abbandono precoce degli studi sono i 4 frequentanti di quindici anni e più, fermi nel primo ciclo di istruzione, che vivono il disagio di essere più grandi dei compagni, in una fascia d età molto sensibile al cambiamento di interessi e di atteggiamenti. Gli indicatori nazionali ed europei disponibili nel settore dell istruzione offrono occasioni di confronti e riflessioni specifiche. Fra gli obiettivi fissati dal Consiglio europeo a Lisbona nel 2 e ridefiniti a Barcellona come risultati attesi per il 22, è compreso il parametro del 95% di partecipazione al sistema di istruzione da parte dei bambini di quattro anni d età. In Italia il traguardo è stato già raggiunto con una quota uguale al 98,6%. A Milano si registra lo stesso tasso di scolarità nazionale ma solo per i frequentanti con cittadinanza italiana; il valore si ferma al 73,2% per la popolazione con cittadinanza straniera, portando il rapporto complessivo al 93,2%. Un altro indice è rappresentanto dal numero medio di alunni per classe. Nel capoluogo, in entrambi i livelli del primo ciclo di istruzione, il tasso di affollamento delle classi statali appare più alto rispetto ai valori nazionali, ma inferiore riguardo ai rapporti europei. Nella scuola primaria, a fronte di 2,5 iscritti per sezione, la media nazionale e quella europea sono rispettivamente pari a 18,6 e a 21,4; nella secondaria di primo grado i parametri sono uguali a: 21,7 per Milano; 21, per Italia; 23,8 per i paesi OCSE. Per concludere, al fine di completare il quadro dei confronti internazionali, viene riportata la percentaule degli early school leavers, dei ragazzi di con la sola licenza media, che a Milano costituiscono il 15,4% (indagine Istat sulle forze di lavoro del 28), in Italia rappresentano il 19,3% (anno 27), mentre è fissato al 1% il benchmarch europeo dei giovani che abbandonano prematuramente l istruzione e la formazione. Comune di Milano Settore Sistemi Integrati per i Servizi e Statistica
4 Tav. 1 Iscritti per grado di scuola Tipo scuola Infanzia % Primaria % Secondaria di I grado Statale , , ,9 Comunale , 173,3 232,7 Paritaria , , ,6 Privata non paritaria 981 3, ,4 98 2,8 Totale , , , Fonte: Anagrafe scolastica comunale % Fig. 1 Iscritti per grado di scuola - Confronto nazionale 27,9 4, 21,7 6,9 19,4 4,1 72,1 6, 78,3 93,1 8,6 95,9 Milano Italia Milano Italia Milano Italia Infanzia Primaria Secondaria Statale e comunale Paritaria e non paritaria Fig. 2 Iscritti per grado di scuola - Confronto decennale Infanzia ,1 77,9 27,9 22,1 Primaria , 78,3 19, 21,7 Secondaria ,6 8,6 16,4 19,4 Statale e comunale Paritaria e non paritaria
5 Fig.3 Trend decennale delle iscrizioni - Scuola dell'infanzia ,2% + 8,4% ,3% Totale scuole Statali e comunali Paritarie e private Fig.4 Trend decennale delle iscrizioni - Scuola primaria ,% + 9,3% ,8% Totale scuole Statali e comunali Paritarie e private Fig.5 Trend decennale delle iscrizioni - Scuola secondaria di I grado ,3% + 1,2% ,2% Totale scuole Statali e comunali Paritarie e private
6 Tav.2 Tasso di iscrizione alla scuola dell'infanzia dei bambini di 4 anni d'età Milano Alunni con cittadinanza non italiana 98,6% Alunni con cittadinanza italiana 73,2% Italia Obiettivo Europa Totale 93,2% 98,6% 95,% Fonte: Anagrafe scolastica comunale Tav. 3 Iscritti in anticipo rispetto all'età scolare Statali e comunali Scuole dell'infanzia Paritarie e private Totale Iscritti di 2 anni d'età % su totale iscritti alla scuola d'infanzia 3,7 3,4 3,6 Italia 2,1 3,9 2,8 Scuole primarie Statali Paritarie e private Totale Iscritti di 5 anni d'età % su totale iscritti al primo anno 5,8 1,9 6,9 Italia 8,5 16,1 9, Fonte: Anagrafe scolastica comunale Fig.6 Numero medio di alunni per classe - Scuole statali del primo ciclo 2,5 18,6 21,4 21,7 21, 23,8 Primaria Secondaria I grado Milano Italia Media OCSE
7 Fig.7 Alunni in ritardo sul percorso scolastico - Classi terminali del primo ciclo (1) 46,5 2,8 15,7 8,6 5,8 2,6 Classe V elementare Classe III media Totale in ritardo con cittadinanza italiana con cittadinanza straniera (1) Valori percentuali calcolati sui rispettivi totali Fig.8 Alunni con interruzione di frequenza Primaria Secondaria Tipo interruzione Genere Cittadinanza Tipo interruzione Genere Cittadinanza Formalizzata Non formalizzata Maschi Femmine Italiana Non italiana Fig. 9 Alunni a rischio di uscita precoce dal sistema di istruzione N. 433 studenti di 15 e più anni iscritti al primo ciclo di istruzione
8 Tav.4 Alunni con cittadinanza straniera Grado di scuola Alunni con cittadinanza straniera % su totale iscritti di cui nati in Italia di cui neo immigrati % su stranieri % su stranieri Italia % stranieri su iscritti Infanzia ,8 89,8 38,1 7,6 Primaria ,6 65,1 14,7 8,3 Secondaria I grado ,5 38,7 16,5 8, Fig. 1 Trend quinquennale degli alunni con cittadinanza straniera Fig. 11 Scuole distinte per incidenza degli alunni con cittadinanza straniera 7, 7,6 1,2 7,4 13,5 5,7 14,3 23,3 17,6 27,3 22, 22,7 47,8 37,5 36,2 Scuola dell'infanzia Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado inferiore al 1% dal 1 al 2% dal 2 al 3% dal 3 al 4% superiore al 4%
9 Tav. 5 Le prime 1 cittadinanze straniere nella scuola milanese - Confronto nazionale Cittadinanza MILANO ITALIA (27-8) Alunni stranieri % su totale stranieri Cittadinanza Alunni stranieri % su totale stranieri FILIPPINA ,6 ROMANIA ,2 EGIZIANA ,7 ALBANIA ,8 CINESE ,8 MAROCCO ,3 PERUVIANA ,8 CINA ,8 ECUADOREGNA ,5 ECUADOR ,1 ROMENA ,4 TUNISIA ,7 MAROCCHINA ,4 SERBIA-MONTENEGRO ,7 DELLO SRI LANKA 885 4,2 FILIPPINE ,7 SALVADOREGNA 545 2,6 INDIA ,6 ALBANESE 5 2,4 MACEDONIA ,5 Totale 78,3 65,4 Fig. 12 Variazioni quinquennali delle quote percentuali FILIPPINA EGIZIANA CINESE PERUVIANA ECUADOREGNA ROMENA MAROCCHINA DELLO SRI LANKA SALVADOREGNA ALBANESE Fig. 13 Le cittadinanze con incrementi maggiori negli ultimi cinque anni
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