Bilancio energetico dell'ente Provincia di Torino

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1 7 Bilancio energetico dell'ente Provincia di Torino 5 rapporto sull energia 133

2 7.1 Premessa Mediante uno studio specifico realizzato in collaborazione con il Dipartimento di Energetica del Politecnico di Torino è stato elaborato il primo bilancio energetico dell Amministrazione, di seguito illustrato. È bene precisare che lo studio è nato principalmente con l intento di definire una metodologia di analisi e di comprendere modalità e tempi necessari per acquisire e sistematizzare le informazioni energetiche associate al patrimonio della Provincia di Torino. Sono infatti state messe in luce alcune carenze informative e difficoltà a reperire dati precisi in tempi relativamente brevi, che dovranno essere opportunamente affrontate. L obiettivo per il futuro è comunque quello di dare seguito al progetto, provvedendo all aggiornamento dei dati in concomitanza alle pubblicazioni periodiche del Rapporto sull Energia. 7.2 Struttura del documento La Provincia di Torino, in termini di consumi energetici, è sostanzialmente scomponibile in due grandi comparti: 1. il patrimonio immobiliare e le autovetture di servizio ad esso connesse; 2. i macchinari, le attrezzature per lavorazioni ed autovetture competenti ai circoli territoriali. La parte preponderante dei consumi è associata al primo comparto e pertanto su questo è stata avviata una ricerca di dati puntuali (presso gli Uffici interni o direttamente alla fonte) al fine di ricostruire i consumi di ciascuna struttura edilizia e di ciascun veicolo. Per il secondo comparto l analisi è stata di tipo campionario, indagando in modo puntuale i consumi della zona della Val Chiusella a cui afferiscono 4 Circoli Territoriali (Vistrorio, Courgné, Pont e Castellamonte, su 35 totali della Provincia). La scelta è stata giustificata dal fatto che, a fronte di una ricerca dati molto onerosa, i valori assoluti dei consumi energetici, sul totale dell Amministrazione Provinciale, risultano marginali (0,35%). Ipotizzando semplicisticamente che la zona della Valchiusella rappresenti un nono dell impatto energetico ed ambientale dell insieme dei circoli territoriali della Provincia di Torino, si può evincere che questi, nella loro totalità, ammontino a circa il 3% del totale (valore trascurabile se rapportato all insieme delle analisi). In ogni caso, al fine di presentare correttamente i risultati raggiunti, i dati relativi al Circolo della Val Chiusella saranno illustrati in un paragrafo specificamente dedicato. Il documento sarà quindi strutturato in due parti: 1) Il bilancio energetico del patrimonio edilizio e del sistema di viabilità; 2) Il bilancio energetico dei Circoli Territoriali della Val Chiusella. 7.3 Metodologia e raccolta dati La raccolta dati è stata finalizzata al raggiungimento di un livello base che consentisse la definizione del bilancio energetico e ambientale, secondo le seguenti divisioni: - per fonte energetica: tipo di combustibile (metano, gasolio, etc. o teleriscaldamento) o energia elettrica; - per utilizzatore: edifici (scuole, uffici, alloggi, altro), autoveicoli, illuminazione pubblica, macchinari e attrezzatura da lavorazione (questi ultimi due solo per i Circoli Territoriali). Per la definizione degli indici specifici nell elaborazione del bilancio energetico e ambientale, sono state raccolte le seguenti grandezze caratteristiche: - volume riscaldato e numero di occupanti per gli edifici; - kilometri percorsi, impiegati per gli autoveicoli; - kilometri percorsi oppure ore di lavoro, impiegati per i macchinari. La raccolta dati ha riguardato il periodo , con un affidabilità e numerosità di dati a disposizione crescente fino al Non per tutto il patrimonio analizzato sono stati disponibili tutti i dati. Ad esempio su un totale di 186 edifici, che rappresentano l universo dell indagine statistica, quelli che presentano il numero minimo di informazioni necessarie per effettuare l analisi completa (almeno i dati di consumo annuo e il volume o la superficie riscaldata) risultano essere rapporto sull energia

3 136 in relazione ai consumi per riscaldamento (pari al 73% dell universo) e 130 in relazione ai consumi di energia elettrica (pari al 70% dell universo). La base dati è stata invece esaustiva per i consumi di energia elettrica non riconducibile agli edifici (per esempio, l illuminazione stradale) e per i consumi per carburante degli autoveicoli dell Ente. Le fonti informative sono state molteplici: - per l energia elettrica si è provveduto ad avanzare una richiesta specifica ai distributori locali; - per i combustibili impiegati per il servizio di riscaldamento i dati sono di provenienza interna e derivano dalle letture dei contatori, che vengono effettuati periodicamente per gli edifici gestiti nell ambito del servizio energia, mentre dagli ordinativi di combustibili per le utenze non comprese nel capitolato di gestione calore; - analogamente a quanto detto per l energia elettrica, una richiesta specifica è stata fatta anche per il teleriscaldamento. Il dato riportato però è sottostimato, in quanto si riferisce solo alle utenze servite da AES e non comprende tre edifici allacciati a reti di teleriscaldamento presenti rispettivamente a Grugliasco, Sestriere e Castellamonte, di cui non sono stati acquisiti i dati; - per i consumi di carburante e kilometri percorsi per la mobilità del personale della Provincia, i dati sono di provenienza interna e derivano dai registri di ogni autoveicolo; - per i consumi dei Circoli Territoriali si è fatto riferimento alle schede carburante compilate mensilmente dal personale. 7.4 Il bilancio energetico del patrimonio edilizio e del sistema di viabilità Dati riepilogativi Il valore complessivo dei consumi dell Ente Provincia è di 13,4 ktep, pari allo 0,29% degli usi finali totali di tutta la Provincia e il 2,9% di quelli del terziario (tab. 7.1). I consumi di gran lunga preponderanti risultano essere quelli per riscaldamento (metano, gasolio, teleriscaldamento e GPL), che rappresentano l 85% del totale, mentre i consumi di energia elettrica rappresentano circa il 13%. I consumi di carburante (benzina e gasolio) per autoveicoli di servizio al personale connesso al parco edilizio degli uffici dell Ente registrano una quota inferiore al 2% (Fig 7.1). Analizzando i singoli vettori energetici, si verifica che il consumo preponderante è da ascriversi al gas metano (più del 75%), seguito dall energia elettrica (circa il 13%) e dal gasolio (7,8%); marginale risulta invece il contributo degli altri vettori energetici (Tab. 7.1 e Fig. 7.2). Escludendo i consumi per i trasporti, può essere effettuato un confronto più puntuale tra i consumi dell Ente Provincia di Torino del 2005 con quelli del settore terziario del territorio; da ciò emerge che l Amministrazione Provinciale consuma una quota decisamente inferiore al comparto di riferimento per l energia elettrica (il 49,2% per il territorio contro il 12,8% per l Ente) e una decisamente superiore per quanto riguarda il gas naturale (40,6% per il territorio contro il 76,4% per l Ente). La differenza è spiegabile dal fatto che il patrimonio della Provincia di Torino è composto per la maggior parte da scuole che hanno consumi termici per riscaldamento rilevanti e consumi elettrici limitati all illuminazione, a differenza delle tipiche strutture del terziario (ad esempio gli uffici) in cui i consumi di energia elettrica sono preponderanti per l alta diffusione di apparecchiature elettroniche e per il condizionamento estivo. Rilevanti sono anche le differenze per i prodotti petroliferi e il teleriscaldamento. Si prevede comunque che quest ultima voce cresca significativamente nei prossimi anni a seguito di un piano di allacciamento di edifici siti in Torino e nell area metropolitana, portando i dati dell Ente Provincia in linea con quelli del territorio (Tab. 7.2). 5 rapporto sull energia 135

4 Tabella Consumi totali di energia ripartiti per vettore e destinazione d uso (tep) - Anno 2005 VETTORE ENERGETICO SCUOLE UFFICI ALLOGGI ALTRI EDIFICI ILLUMINAZ. PUBBLICA TRASPORTI TOTALE Metano 9.549,6 502,3 43,1 8, ,2 Gasolio 640,0 329,0 50,3 10,0 13, ,0 GPL 22,8 22,8 Teleriscaldamento 368,5 368,5 Energia elettrica 1.443,4 197,6 3,5 45, ,7 Benzina 180,1 180,1 Totale , ,9 73,1 56,5 45,2 202, ,3 Figura 7.1 Consumi energetici per destinazione d uso - Anno 2005 Figura 7.2 Consumi energetici per vettore energetico - Anno 2005 Tabella Confronto tra i consumi energetici dell Ente Provincia e il settore terziario del territorio Provinciale VETTORE ENERGETICO Metano Gasolio GPL Teleriscaldamento Energia elettrica Totale TERRITORIO 40,6% 4,0% 1,9% 4,4% 49,2% 100,0% ENTE PROVINCIA 76,4% 7,8% 0,2% 2,8% 12,8% 100,0% rapporto sull energia

5 7.4.2 Analisi del servizio di riscaldamento L analisi dei consumi e degli impatti ambientali dovuti al riscaldamento ambientale ha riguardato edifici a metano, gasolio, GPL e teleriscaldamento per un totale di 136 edifici. Il combustibile metano incide per l 88% sui consumi per riscaldamento, mentre il gasolio si attesta sul 9%, il teleriscaldamento sul 3,2% e il GPL sotto il punto percentuale (Fig. 7.3). In linea con le attese, il consumo specifico risulta essere significativamente inferiore per gli edifici a metano pari a 28,2 kwh/mc, rispetto a quelli alimentati a gasolio pari a 41,9 kwh/mc, considerato che questi ultimi sono mediamente entrati in esercizio prima e quindi hanno un rendimento termico inferiore. Per quanto riguarda la ripartizione dei consumi per destinazione d uso, emerge chiaramente come la voce più energivora è quella legata al riscaldamento delle scuole, responsabile del 92% dei consumi per riscaldamento attribuiti all Ente. Il restante 7% è rappresentato dal riscaldamento degli uffici, mentre appare evidente che il riscaldamento degli alloggi e di altre destinazioni, risultano essere del tutto trascurabili. Risulta di notevole interesse l esame dei valori ottenuti dalla mediazione tra il consumo specifico per destinazione d uso rispetto alle volumetrie degli edifici a metano e a gasolio: - scuole, pari a 46 kwh/mc - uffici, pari a 48 kwh/mc - alloggi, pari a 133 kwh/mc. Figura 7.3 Consumi energetici per riscaldamento. Ripartizione per vettore energetico - Anno 2005 Figura 7.4 Consumi energetici per riscaldamento. Ripartizione per destinazione d uso - Anno rapporto sull energia 137

6 Classificazione degli edifici scolastici in base alle prestazioni energetiche per il servizio di riscaldamento In figura 7.5 è rappresentato il diagramma che esprime il consumo di energia primaria per il riscaldamento ambientale per il parco edilizio scolastico. Risulta evidente dal diagramma che la maggior parte degli edifici presenta un volume inferiore a m 3. Gli edifici con volume superiore, pur essendo inferiori in numero, pesano ovviamente in modo apprezzabile sui consumi totali. Inoltre, numerosi edifici si collocano al di sopra della retta di regressione (imposta passante per l origine) dei consumi del campione, a testimoniare la presenza di consumi specifici anche significativamente al di sopra della tendenza del campione. Ad integrazione di questi risultati, devono essere esaminati quelli in figura 7.6 che mostrano la distribuzione in frequenza e la frequenza cumulata del consumo specifico, espresso in kwh/m 3, del parco edilizio considerato. Circa il 60% dei valori risulta essere inferiore a 40 kwh/m 3, valore di riferimento che si colloca poco al di sotto del valore medio di consumo specifico del campione. È inoltre evidente come esistano casi con consumi specifici fortemente sopra la media: l 11% del campione mostra consumi superiori a 80 kwh/m 3 (quindi doppi rispetto al valore medio del campione) e il 7% del campione mostra consumi superiori a 120 kwh/m 3 (quindi tripli rispetto al valore medio del campione). Risulterà quindi indispensabile approfondire l analisi diagnostica sugli edifici che presentano queste criticità, al fine di evidenziare le cause (che possono essere legate all involucro edilizio, alla tecnologia impiantistica, alla gestione impiantistica, al comportamento dell utenza, etc.) e proporre soluzioni correttive. Un ulteriore approfondimento nell analisi dei dati può essere condotto effettuando una vera e propria classificazione delle prestazioni energetiche del parco edilizio. Per effettuare la classificazione energetica del parco edilizio, in funzione del consumo specifico scelto come indice guida per la caratterizzazione dei consumi degli edifici esistenti, si ricorre alla metodologia che prevede la definizione di un indicatore adimensionale di consumo reale: I c = CE s / CE rif (Indice di consumo) dove il valore di CE rif [KWh/m 3 ] (consumo energetico specifico di riferimento) è ricavato dall analisi statistica dei consumi energetici specifici (CE s ) del campione di edifici, caratterizzati dalla medesima destinazione d uso, cioè quella scolastica. In questo caso CE rif è stato posto pari al valor medio del campione di edifici esaminati. Sulla base del valore assunto dall indice Ic sono definite 4 classi di merito, come riportato nella tabella 7.3. Tabella 7.3 Intervalli di variazione indice I c INDICE Indice di consumo Ic [ - ] INTERVALLO DI VARIAZIONE < Ic 1 1 < Ic < Ic 2 Ic > 2 CLASSE A B C D GIUDIZIO SULL'INDICE Ottimo Buono Mediocre Scadente Non classificabile In relazione alle 4 classi relative all indice di consumo vengono attribuite delle valutazioni come riportato in tabella rapporto sull energia

7 Tabella 7.4 Classi di valutazione dell indice I c Ic Classe A Classe B Classe C Classe D VALUTAZIONE Edificio con consumo molto inferiore alla media dei consumi medi relativi al campione statistico di riferimento, e per il quale non risulta necessario alcun tipo di intervento Edificio con consumo inferiore alla media dei consumi medi relativi al campione statistico di riferimento, e per il quale non pare necessario alcun tipo di intervento Edificio con consumo superiore alla media dei consumi medi relativi al campione statistico di riferimento, e per il quale sono da prendere in considerazione interventi di riduzione dei consumi Edificio con consumo molto superiore alla media dei consumi medi relativi al campione statistico di riferimento e per il quale sono necessari interventi urgenti per riduzione dei consumi L approccio sopra riportato mette subito in evidenza un importante aspetto: è da notare infatti che la priorità d intervento viene conferita agli edifici che presentano consumi sopra la media rispetto al campione di edifici esaminato, anche se ciò non deve escludere in generale interventi di miglioria del sistema edificio-impianto su edifici anche caratterizzati da indici di consumo in classe A o B. Conseguentemente il metodo diagnostico proposto definisce delle linee guida per la definizione delle priorità di intervento rispetto allo specifico oggetto di studio esaminato nell analisi: proprio per questo motivo il valore di CErif non viene stabilito a priori sulla base di dati di letteratura ma rappresenta un dato caratteristico del parco edilizio studiato. In figura 7.7 viene riportato il diagramma con la distribuzione in frequenza e la frequenza cumulata dell indice di consumo specifico calcolato sul campione di edifici prima introdotto. Sul diagramma è riportata anche la suddivisione in classi di prestazione energetica secondo quanto introdotto in tabella 7.3. Come è evidente in figura 7.7, risulta possibile definire in modo chiaro e oggettivo la suddivisione del parco edilizio esaminato in classi di prestazione energetica: l approfondimento diagnostico sarà da subito indirizzato a quegli edifici con alta classe energetica. Addirittura, nel caso in esame, ben il 10% degli edifici ricade nella classe D (cioè indice di consumo specifico superiore a 2), edifici che vengono considerati non classificabili. Quelli esaminati rappresentano degli utili strumenti per la classificazione energetica di parchi edilizi, attività propedeutica all approfondimento diagnostico specificamente indirizzato a quegli edifici caratterizzati da elevati consumi, assoluti e specifici. Queste procedure risultano particolarmente efficaci come strumento di supporto alla programmazione di attività di manutenzione straordinaria dei parchi edilizi, per cui è necessario stabilire criteri per la definizione delle priorità di intervento. 5 rapporto sull energia 139

8 Figura Consumo di energia primaria per il riscaldamento ambientale in funzione del volume lordo riscaldato (Edifici scolastici, anno 2005) Figura Distribuzione in frequenza e frequenza cumulata del consumo specifico per il riscaldamento ambientale (Edifici scolastici, anno 2005) rapporto sull energia

9 Figura Distribuzione in frequenza e frequenza cumulata dell indice di consumo specifico per il riscaldamento ambientale Analisi degli usi elettrici Gli usi elettrici comprendono il servizio di illuminazione degli edifici, i consumi energetici per il condizionamento estivo e per i vari dispositivi elettronici degli uffici e l illuminazione pubblica (principalmente strade, gallerie e segnaletica). Complessivamente nel 2005 la Provincia di Torino ha consumato MWh; questo valore corrisponde circa all insieme dei consumi elettrici di un comune di circa abitanti o dei consumi domestici di un Comune della Provincia di Torino di circa abitanti. Relativamente ai consumi totali, come nel caso del riscaldamento, la destinazione d uso prioritaria risulta quella legata agli edifici scolastici. L incidenza percentuale è comunque inferiore rispetto al caso del riscaldamento (85% per l energia elettrica, 92% per il riscaldamento). Conseguentemente, la quota percentuale degli uffici raggiunge il 12%, mentre l illuminazione stradale rappresenta la restante quota del 3%, che seppur piccola in termini percentuali, è comunque apprezzabile in valore assoluto (fig. 7.8). I consumi specifici sono invece notevolmente superiori per gli uffici (i quali presentano una maggiore presenza di apparecchiature elettriche installate) pari a 13,3 kwh/mc, seguiti dagli alloggi pari a 8,3 kwh/mc e le scuole pari a 7 kwh/mc. 5 rapporto sull energia 141

10 Figura 7.8 Consumi elettrici. Ripartizione per destinazione d uso - Anno Analisi dei carburanti per autotrazione L analisi dei carburanti per autotrazione è stata condotta su un parco auto di 194 unità, di cui circa la metà immatricolata prima dell anno Il consumo preponderante è associato alla benzina, che rappresenta il 89% del totale, seguita dal gasolio (7% dei consumi) e da una presenza non trascurabile di metano (4%) (Fig. 7.9). La maggior parte delle auto acquistate nel 2004 sono state acquistate a doppia alimentazione benzina-metano: la quota di questo carburante è pertanto destinata ad aumentare con il progressivo aumento dell offerta di distributori sul territorio provinciale. In termini specifici di kwh/km i consumi più alti sono legati al gasolio (1,7 rispetto a 0,9 kwh/km per la benzina). Ciò è probabilmente dovuto al fatto che queste auto, di elevata cilindrata, vengono usate in ciclo urbano; il fenomeno andrebbe però approfondito con analisi più puntuali rapporto sull energia

11 Figura 7.9 Consumi di carburante per autotrazione. Ripartizione per vettore - Anno Bilancio energetico dei Circoli Territoriali della Val Chiusella I Circoli Territoriali sono caratterizzati da consumi energetici associati a macchinari, autoveicoli e attrezzature per lavorazioni e manutenzione stradale. La peculiarità del comparto e la gestione separata di queste attività nell organizzazione interna dell Ente hanno richiesto uno studio separato delle realtà. I Circoli territoriali (35 in tutta la Provincia) sono strutturati in tre unità operative e nove zone. L analisi è stata condotta nella zona della Val Chiusella, che comprende quattro Circoli (Fig. 7.10). Nel 2005 è stato registrato complessivamente un consumo di 47 ktep, pari allo 0,35% della restante parte dei consumi energetici dell ente. Analizzando i dati emerge che la quota più significativa dei consumi è addebitata alla voce trasporti (28 ktep), seguita dai macchinari per le lavorazioni stradali (18,2 ktep). Le altre attrezzature presentano un incidenza sostanzialmente trascurabile (Fig. 7.11). Dal punto di vista percentuale, il combustibile maggiormente impiegato è il gasolio (41,3 ktep), che copre una percentuale dei consumi pari all 88%. Il restante 12% dei consumi è dovuto alla benzina (5,7 ktep) (Fig. 7.12). È interessante osservare che rispetto alla distribuzione percentuale dell Ente Provincia nel suo complesso, dove l incidenza preponderante era data dalla benzina (89%), tale percentuale passa invece al gasolio (88%) per i Circoli. 5 rapporto sull energia 143

12 Figura Raffigurazione della zona della Val Chiusella rapporto sull energia

13 Figura 7.11 Carburanti per trasporti e lavorazioni - Anno 2005 Figura Consumo di carburanti per trasporti e lavorazioni - Anno rapporto sull energia 145

14 Indice Figure Figura 1.1 Stranieri residenti in Provincia di Torino (andamento annuale) 13 Figura 1.2 Imprese artigiane per durata di attività (1/1/2006) 17 Figura 1.3 Tasso di disoccupazione per sesso - Anno Figura 2.1 Usi finali e consumi finali 24 Figura 2.2 Fattori di emissione dell energia elettrica utilizzati per il calcolo delle emissioni di CO 2 28 Figura 3.1 Ripartizione degli usi finali di energia per settore di utilizzo - Anno Figura 3.2 Andamento degli usi finali - Ripartizione per vettore energetico 31 Figura 3.3 Variazioni percentuali degli usi finali per quinquenni 32 Figura 3.4 Andamento degli usi finali - Ripartizione per settore 32 Figura 3.5 Andamento degli usi finali di energia rispetto al Ripartizione per settore di utilizzo 33 Figura 3.6 Andamento degli usi finali - Ripartizione per vettore energetico 33 Figura 3.7 Bilancio dei consumi energetici totali 35 Figura 3.8 Andamento dei consumi finali rispetto all'anno Figura 3.9 Ripartizione percentuale dei consumi finali 36 Figura 3.10 Confronto tra l'andamento dei consumi finali e degli usi finali 37 Figura 3.11 Ripartizione dei consumi nel settore civile tra domestico e terziario - Anno Figura 3.12 Ripartizione dei consumi energetici nel settore civile - Anno Figura 3.13 Ripartizione dei consumi energetici nel settore civile - Anno Figura 3.14 Ripartizione dei consumi energetici nel terziario - Anno Figura 3.15 Andamento dei consumi energetici negli usi civili 41 Figura 3.16 Andamento dei principali vettori energetici nel settore civile 42 Figura 3.17 Ripartizione percentuale dei vettori energetici per usi termici nel settore civile 42 Figura 3.18 Ripartizione percentuale dei vettori energetici nei trasporti - Anno Figura 3.19 Andamento dei consumi energetici nei trasporti 45 Figura 3.20 Andamento dei consumi energetici nei trasporti rispetto al Figura 3.21 Andamento dei consumi energetici nei trasporti 46 Figura 3.22 Ripartizione dei consumi di energia nell'agricoltura - Anno Figura 3.23 Ripartizione dei consumi di energia nell'industria - Anno Figura 3.24 Andamento dei consumi energetici nell'agricoltura 48 Figura 3.25 Andamento dei consumi energetici nell'industria - Ripartizione per vettore energetico 49 Figura 3.26 Andamento dei consumi energetici nell'industria rispetto all'anno Figura 3.27 Mappa fotovoltaico 52 Figura 3.28 Ripartizione della potenza elettrica per tipologia degli impianti di produzione 53 Figura 3.29 Ripartizione tra produttori e autoproduttori della potenza elettrica degli impianti di produzione 54 Figura 3.30 Andamento della produzione di energia elettrica netta e ripartizione per tipologia 57 Figura 3.31 Confronto tra produzione e consumo di energia elettrica 57 Figura 3.32 Andamento della produzione di energia termica lorda e ripartizione per tipologia 58 Figura 3.33 Ripartizione della produzione netta di energia elettrica per tipologia nel Figura 3.34 Andamento della produzione di energia elettrica netta e ripartizione per tipologia e produttore 59 Figura 3.35 Ripartizione per tipo di combustibile dei consumi totali per produzione energetica nel Figura 3.36 Andamento dei consumi di combustibile rispetto al Figura 4.1 Ripartizione dei consumi di gas naturale per settore - Anno Figura 4.2 Ripartizione dei consumi totali di gas metano per Circondari - Anno Figura 4.3 Mappa distributori gas 73 Figura 4.4 Mappa domestico 74 Figura 4.5 Mappa domestico procapite rapporto sull energia

15 Figura 4.6 Mappa terziario 76 Figura 4.7 Mappa industria 77 Figura 4.8 Andamento dei consumi di gas naturale - Ripartizione per settore 79 Figura 4.9 Andamento dei consumi di gas naturale nell'industria e nella produzione di energia elettrica 79 Figura 4.10 Andamento dei consumi di gas naturale rispetto al Figura 4.11 Andamento dei consumi totali di gas metano per Circondari 80 Figura 4.12 Andamento dei consumi nei Circondari rispetto al Figura 4.13 Andamento dei consumi di gas metano per autotrazione 81 Figura 4.14 Andamento dei consumi di gas metano per la produzione termoelettrica - Ripartizione per Circondari 82 Figura 4.15 Ripartizione dei consumi di energia elettrica per uso finale - Anno Figura 4.16 Mappa distributori energia elettrica 84 Figura 4.17 Mappa domestico 85 Figura 4.18 Mappa domestico procapite 86 Figura 4.19 Mappa terziario 87 Figura 4.20 Mappa totale 88 Figura 4.21 Prelievi totali di energia elettrica. Ripartizione per Circondari - Anno Figura 4.22 Ripartizione dei prelievi di energia elettrica per Comunità Montane - Anno Figura 4.23 Andamento dei consumi di energia elettrica 90 Figura 4.24 Andamento dei consumi di energia elettrica rispetto al Figura 4.25 Andamento dei consumi di energia elettrica negli usi produttivi 91 Figura 4.26 Variazione percentuale rispetto al Figura 4.27 Variazione percentuale rispetto al Figura 4.28 Andamento dei prelievi di energia elettrica per Circondari 93 Figura 4.29 Ripartizione per le Province Piemontesi degli usi elettrici totali - Anno Figura 4.30 Andamento percentuale rispetto al 1996 per le Province Piemontesi - Energia elettrica totale 95 Figura 4.31 Andamento dei consumi domestici per le Province Piemontesi 95 Figura 4.32 Andamento dei consumi elettrici del terziario delle Province Piemontesi 96 Figura 4.33 Andamento dei consumi elettrici dell'industria delle Province Piemontesi 96 Figura 4.34 Ripartizione usi elettrici dell'industria per le Province Piemontesi 97 Figura 4.35 Andamento dei consumi elettrici in agricoltura delle Province Piemontesi 97 Figura 4.36 Ripartizione delle vendite di prodotti petroliferi per vettore energetico - Anno Figura 4.37 Ripartizione delle vendite complessive di prodotti petroliferi per settore di utilizzo - Anno Figura 4.38 Ripartizione delle vendite di olio combustibile per settore di utilizzo - Anno Figura 4.39 Ripartizione delle vendite di G.P.L. per settore di utilizzo - Anno Figura 4.40 Ripartizione delle vendite di gasolio per settore di utilizzo - Anno Figura 4.41 Andamento delle vendite dei prodotti petroliferi - Ripartizione per vettore energetico 101 Figura 4.42 Andamento delle vendite dei prodotti petroliferi - Ripartizione per settore di utilizzo 102 Figura 4.43 Andamento delle vendite di prodotti petroliferi rispetto al Figura 4.44 Andamento dei consumi di olio combustibile per settore di utilizzo 103 Figura 4.45 Andamento delle vendite di benzina 103 Figura 4.46 Andamento delle vendite di prodotti petroliferi nel settore trasporti rispetto al Figura 4.47 Vendite di prodotti petroliferi nel settore trasporti 104 Figura 4.48 Andamento delle vendite di gasolio per settore di utilizzo 105 Figura 4.49 Andamento delle vendite di G.P.L. per settore di utilizzo 105 Figura 4.50 Ripartizione delle vendite complessive dei prodotti petroliferi - Anno Figura 4.51 Ripartizione delle vendite di olio combustibile per Province Piemontesi - Anno Figura 4.52 Ripartizione per le Province Piemontesi delle vendite di benzina - Anno rapporto sull energia 147

16 Figura 4.53 Ripartizione percentuale delle vendite di gasolio totale per Province - Anno Figura 4.54 Ripartizione delle vendite totali di G.P.L. tra le Province Piemontesi - Anno Figura 4.55 Andamento delle vendite regionali di benzina ripartite per Province 108 Figura 4.56 Andamento delle vendite di gasolio per autotrazione per Province 108 Figura 4.57 Andamento delle vendite di gasolio per autotrazione e benzina per la Regione Piemonte e la Provincia di Torino 109 Figura 4.58 Andamento delle vendite di gasolio per riscaldamento per Province 109 Figura 4.59 Andamento delle vendite di gasolio agricolo per Province 110 Figura 4.60 Andamento delle vendite di olio combustibile per Province 110 Figura 5.1 Andamento delle emissioni di CO 2 - Metodologie a confronto 113 Figura 5.2 Andamento delle emissioni di CO Figura 5.3 Confronto tra le emissioni in Italia e in Provincia di Torino 114 Figura 6.1 Provincia di Torino: volumetria servita in base alla tipologia di utenza (2004) 117 Figura 6.2 Provincia di Torino: ripartizione della volumetria servita in base alla tipologia di utenza (2004) 117 Figura 6.3 Provincia di Torino: volumetria unitaria media per sottostazione (2004) 118 Figura 6.4 Provincia di Torino: energia termica erogata in base alla tipologia di utenza (2004) 119 Figura 6.5 Provincia di Torino: energia termica erogata unitaria media per sottostazione (2004) 120 Figura 6.6 Provincia di Torino: potenza termica installata presso l utenza e erogata di picco (2004) 121 Figura 6.7 Provincia di Torino: potenza termica unitaria media installata presso l utenza e erogata di picco (2004) 121 Figura 6.8 Provincia di Torino: energia termica specifica erogata in base alla tipologia di utenza (2004) 123 Figura 6.9 Provincia di Torino: potenza termica specifica installata presso l utenza e erogata di picco (2004) 123 Figura 6.10 Provincia di Torino: estensione delle reti di teleriscaldamento in base alla tipologia di fluido termovettore (2004) 125 Figura 6.11 Aree teleriscaldate e teleriscaldabili in provincia di Torino 130 Figura 6.12 Aree teleriscaldate e teleriscaldabili nell'area metropolitana 131 Figura 7.1 Consumi energetici per destinazione d uso - Anno Figura 7.2 Consumi energetici per vettore energetico - Anno Figura 7.3 Consumi energetici per riscaldamento. Ripartizione per vettore energetico - Anno Figura 7.4 Consumi energetici per riscaldamento. Ripartizione per destinazione d uso - Anno Figura 7.5 Consumo di energia primaria per il riscaldamento ambientale in funzione del volume lordo riscaldato (Edifici scolastici, 2005)140 Figura 7.6 Distribuzione in frequenza e frequenza cumulata del consumo specifico per il riscaldamento ambientale (Edifici scolastici, 2005) 140 Figura 7.7 Distribuzione in frequenza e frequenza cumulata dell indice di consumo specifico per il riscaldamento ambientale 141 Figura 7.8 Consumi elettrici. Ripartizione per destinazione d uso - Anno Figura 7.9 Consumi di carburante per autotrazione. Ripartizione per vettore - Anno Figura 7.10 Raffigurazione della zona della Val Chiusella 144 Figura 7.11 Carburanti per trasporti e lavorazioni - Anno Figura 7.12 Consumo di carburanti per trasporti e lavorazioni - Anno rapporto sull energia

17 Indice Tabelle Tabella 1.1 Censimenti Generali sulla popolazione dal 1971 al Tabella 1.2 Il bilancio demografico della Provincia di Torino 12 Tabella 1.3 Struttura della popolazione della Provincia di Torino (1/1/2006) 12 Tabella 1.4 Stranieri residenti in Provincia di Torino al 1 gennaio di ogni anno 13 Tabella 1.5 Popolazione provinciale per soglie di abitanti (1/1/2006) 14 Tabella 1.6 Area Metropolitana Torinese 15 Tabella 1.7 Provincia di Torino - Superficie e densità della popolazione residente al 1/1/ Tabella 1.8 Imprese registrate, iscritte e cessate per forma giuridica (1/1/2006) 16 Tabella 1.9 Imprese artigiane attive per durata dell attività (1/1/2006) 17 Tabella 1.10 Superficie coltivata e produzione dei principali prodotti agricoli (dati in ettari e quintali) 18 Tabella 1.11 Import-Export per contenuto tecnologico dei beni commercializzati in milioni di euro 19 Tabella 1.12 Forze lavoro e tasso di attività (15-64 anni) anno Tabella 1.13 Ore di cassa integrazione guadagni per tipologia Tabella 1.14 Valore aggiunto ai prezzi base per abitante (valori correnti in euro al 1 gennaio) 22 Tabella 1.15 Valore aggiunto pro-capite delle Province piemontesi (1/1/2005) 22 Tabella 2.1 Riepilogo dei fattori di emissione di CO 2 per i combustibili fossili 27 Tabella 3.1 Riepilogo degli usi finali per tipologia di vettore 30 Tabella 3.2 Riepilogo dei consumi finali per tipologia di vettore 34 Tabella 3.3 Bilancio dei consumi negli usi civili 40 Tabella 3.4 Bilancio dei consumi nel domestico 40 Tabella 3.5 Bilancio dei consumi nel terziario 40 Tabella 3.6 Bilancio dei consumi nel settore trasporti 44 Tabella 3.7 Bilancio dei consumi in agricoltura 47 Tabella 3.8 Bilancio dei consumi nell industria 47 Tabella 3.9 Riepilogo impianti di produzione energetica (2005) 51 Tabella 3.10 Confronto tra potenza elettrica installata nel 2003 e nel Tabella 3.11 Riepilogo produzione elettrica e termica 55 Tabella 3.12 Riepilogo consumi di combustibile in impianti di produzione 60 Tabella 4.1 Bilancio dei consumi del gas naturale 71 Tabella 4.2 Bilancio dei consumi di energia elettrica 83 Tabella 4.3 Bilancio dei consumi dei prodotti petroliferi per settore 98 Tabella 4.4 Bilancio dei consumi dei prodotti petroliferi distinti per vettore 99 Tabella 5.1 Emissioni sui consumi totali 112 Tabella 5.2 Emissioni sugli usi finali 113 Tabella 6.1 Provincia di Torino: sistemi di teleriscaldamento in esercizio 116 Tabella 6.2 Provincia di Torino: energia termica e potenza termica di picco erogate all utenza (2004) 119 Tabella 6.3 Provincia di Torino: energia termica specifica erogata e potenza termica specifica di picco (2004) 122 Tabella 6.4 Provincia di Torino: caratteristiche delle reti di teleriscaldamento (2004) 124 Tabella 6.5 Individuazione dei comuni con potenziale di sviluppo 126 Tabella 6.5 Individuazione dei comuni con potenziale di sviluppo (segue) 127 Tabella 6.6 Sistemi di teleriscaldamento in progetto 128 Tabella 6.7 Provincia di Torino: potenziale di sviluppo TLR 129 Tabella 7.1 Consumi totali di energia ripartiti per vettore e destinazione d uso (tep) - Anno Tabella 7.2 Confronto tra i consumi energetici dell Ente Provincia e il settore terziario del territorio Provinciale 136 Tabella 7.3 Intervalli di variazione indice Ic 138 Tabella 7.4 Classi di valutazione dell indice Ic rapporto sull energia 149

18 150 5 rapporto sull energia

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