Percorso in preparazione ai Sacramenti della Prima Confessione e Comunione del Progetto Emmaus nella Vicaria del Centro Storico.

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1 Percorso in preparazione ai Sacramenti della Prima Confessione e Comunione del Progetto Emmaus nella Vicaria del Centro Storico. Premesse I bambini del secondo anno del Progetto Emmaus (prima fase del Catecumenato), celebreranno quest anno i Sacramenti della Prima Confessione e della Prima Comunione, nelle rispettive Parrocchie della Vicaria del Centro Storico che hanno abbracciato l iniziativa del Cammino Catecumenale per l Iniziazione Cristiana. La celebrazione di questi Sacramenti va inserita all interno del cammino di formazione, non va infatti dimenticato che l obbiettivo dell Iniziazione Cristiana non è il Sacramento da celebrare, ma la vita cristiana che nasce dal Sacramento celebrato. Iniziare alla vita cristiana è il nostro principale compito: ciò significa iniziare a vivere da cristiani nel mondo, iniziare all ascolto e alla pratica della Parola, iniziare a partecipare alla vita della Parrocchia, iniziare a vivere la fede, la speranza e la carità che abbiamo ricevuto in dono da Cristo, inviato dal Padre per la salvezza di tutti. Va tenuto in conto quanto il è scritto nella nota 45 del paragrafo 55 del Libro Sinodale della nostra Diocesi: È opportuno richiamare brevemente quali sono le caratteristiche fondamentali di questo itinerario: innanzitutto si ribadisce con forza che l obiettivo dell iniziazione cristiana non è il sacramento da celebrare, ma la vita cristiana, il cui fondamento è Cristo e la sua Parola; inoltre l itinerario non si costruisce più sulla base di un età né di una classe da frequentare, ma può iniziare a qualsiasi età e, soprattutto, deve badare alla maturazione personale di ciascuno, per cui il diritto al sacramento non è dato dall età, ma dalla maturazione di atteggiamenti e comportamenti cristiani, oggettivamente verificabili (abitudine alla preghiera, ascolto della Parola, frequentazione dell Eucarestia, capacità di solidarietà ecc.). l attuazione di quanto riporta la nota 45 è il frutto di un cammino che le nostre Parrocchie hanno iniziato a compiere. Naturalmente si tratta di affrontare un cambio di mentalità non sempre facile ma comunque raggiungibile nel tempo. Per questo la preparazione a questi appuntamenti dev essere accompagnata sia dai sacerdoti che dai catechisti, puntando al vero obbiettivo dell Iniziazione Cristiana

2 secondo il metodo del catecumenato: la vita cristiana come sequela di Cristo nella Comunità Parrocchiale. Iniziare alla Prima Confessione Quando un bambino si accosta al Sacramento della Riconciliazione entrano in gioco sia la sua psicologia di bambino non ancora perfettamente cosciente di tante realtà, sia l incapacità degli adulti di farsi bambini, di entrare nella loro pelle per adattare i gesti, le preghiere e le parole e renderli trasparenti alla sua sensibilità e alla sua capacità di comprendere. Innanzitutto dobbiamo capire che non tutte le parole che noi usiamo sono ben comprese dai bambini. Confessione è una parola che in genere non fa parte del loro vocabolario. Anche la parola Riconciliazione è piuttosto complicata. Invece, il Perdono è qualcosa di cui hanno esperienza così questa parola è per loro più comprensibile e familiare. Hanno già fatto l esperienza di essere perdonati e si sono sentiti rasserenati e liberati da un peso. In vista della celebrazione del Sacramento bisogna aiutarli a capire chi è che nel Sacramento perdona e che funzione ha il sacerdote. Si può partire dai molti episodi del Vangelo che presentano Gesù in atteggiamenti di grande bontà verso i più cattivi, che sono invitati a diventare buoni. E sempre il Vangelo mostra gesti di riconoscenza e di gioia di chi viene riconciliato e perdonato. La presenza del sacerdote aiuta i bambini a capire che il perdono di Dio giunge a loro per mezzo della Chiesa. È Dio, in Gesù e nello Spirito, che perdona, servendosi però di uomini per compiere le sue meraviglie. Il bambino sa bene che ogni cosa gli è giunta fino a quel momento attraverso gli adulti e non si meraviglia. La prima tentazione da vincere è pensare che i bambini non abbiano ancora una coscienza del male e non abbiano nulla di cui chiedere perdono. Questo pensiero è frutto di una serie di pregiudizi: il bambino è necessariamente innocente. Non è vero che il bambino nasce buono e si guasta crescendo. Anche i bambini, nel loro piccolo, sono capaci di cattiverie e perfino di crudeltà. Pretendono di comandare, umiliano i deboli, sono capaci di sfruttare tutti quelli di casa. La colpa è dell educazione. Non è vero che una buona educazione può avere solo risultati positivi, e che la causa degli errori che uno può

3 commettere è la madre o il padre che ha sbagliato tutto. Di mezzo c è sempre la libertà del bambino. Si deve tacere sul male presente nel mondo. Non è vero che per salvaguardare la serenità del bambino si debba nascondergli che il male esiste ovunque, magari nella stessa famiglia. Sarà un gran giorno in cui gli si farà capire che il male è convertibile, il peccato è perdonabile. Si deve tacere sul male che c è nel bambino. Non è vero che il bambino vada sempre elogiato, o per lo meno non vada mai accusato. Se i genitori (e i catechisti) vogliono fargli credere che lo pensano sempre il piccolino bello, bravo, buono, verrà la volta in cui si disincanterà amaramente. E allora egli si sentirà in obbligo di fingere sui suoi piccoli drammi, vivrà nella vergogna segreta di non essere come tutti e imparerà a nascondersi. Dobbiamo annunciare ai bambini la verità che Dio ci perdona. Il perdono rende felice Dio. Tutte le parabole evangeliche sul perdono parlano chiaro: Dio fa festa ogni volta che ci perdona. Bisogna eliminare dal Sacramento della Riconciliazione l immagine di una ritualità deprimente e umiliante. Anche il modo in cui si celebra il Sacramento è importante e ci aiuta a capire che c è gioia in cielo per ogni peccatore che si converte. Tempo di Quaresima: scoperta di un Dio che perdona Ci prepariamo al Sacramento del Perdono vivendo il tempo santo della Quaresima. Tempo nel quale siamo chiamati alla conversione del cuore e alla scoperta dell amore di Dio. Il popolo d Israele per quarant anni vaga nel deserto in attesa di entrare nella terra promessa, i profeti parlano di questo tempo come un tempo di fidanzamento tra Israele e il suo sposo innamorato: il Signore Dio. In questo tempo il popolo impara a conoscere questo Dio tanto potente quanto amorevole e pieno di attenzioni. Gesù sceglie di stare nel deserto per quaranta giorni prima di iniziare la sua predicazione. Un tempo nel quale attraverso la lotta con le tentazioni del maligno, Gesù scopre e ci annuncia l amore di un Dio che non dimentica e provvede. INCONTRI DI CATECHESI PER IL TEMPO DI QUARESIMA MERCOLEDI DELLE CENERI: invitare per tempo i bambini e i genitori a partecipare alla celebrazione parrocchiale (se necessario si può pensare ad

4 una celebrazione per loro ad un orario più comodo per le famiglie). Tale celebrazione sia presentata come inizio di un cammino verso un Dio che ci attende per donarci il suo perdono. Al termine si da appuntamento ai bambini per il sabato successivo. In cammino verso la Pasqua Si propongono tre lavoretti comuni che ci accompagnano per tutto il tempo di Quaresima. Una strada di conversione: rispondendo amen nel ricevere le ceneri è come se dicessimo: ho capito, è il Signore che mi invita a tornare a lui, e io mi metto in cammino. Per rappresentare tale cammino come tempo di preghiera, di condivisione e di conversione. Proponiamo ai bambini di incidere questo cammino segnando con una traccia di passi il loro sforzo per avanzare verso il Signore e verso gli altri. Ogni incontro si aggiunge un passo nuovo e un fanciullo stilizzato viene collocato sul cammino segnando la settimana di Quaresima in cui ci si trova. La scatola dei segreti: Gesù si ritira nel deserto quaranta giorni a pregare e a chiedere l aiuto del Padre suo. Tutti noi, siamo invitati ad un atteggiamento simile a quello di Gesù durante la Quaresima che dura quaranta giorni e ci porta alla Pasqua. Volgiamoci verso Dio per conoscere meglio la sua volontà: è ciò che chiamiamo convertirsi. Io cosa faccio per convertirmi? Per pregare? Per condividere? Costruiamo una bella scatola preziosa dove ognuno ad ogni incontro può mettere il suo impegno settimanale. Albero morto/ albero vivo: si può sostituire la scatola dei segreti con un albero morto al quale vengono di volta in volta attaccate delle foglie con i vari impegni. Cosi come avviene in natura quest albero riprenderà la vita. Primo passo: Perdonaci Signore, abbiamo peccato. Vangelo: Matteo 4,1-11 Gesù nel deserto affronta le tentazioni Temi della catechesi: il peccato come disobbedienza a Dio; un Dio che è Padre provvidente; Gesù nel compiere la volontà del Padre viene a salvarci dai nostri peccati. Angolo del fare: Costruire le tavole delle Dieci Parole. In questo primo incontro scriveremo sulle tavole i primi tre comandamenti con lettere di fuoco che ci parlano del nostro rapporto con Dio.

5 Angolo della preghiera: La più grande tentazione è dimenticare che Dio è nostro Padre. Un canto che ricorda l amore del Padre. Il Padre ci da la forza di vincere le tentazioni come Gesù. Si mette come segno nell angolo della preghiera un ampolla di olio. È con l olio che il sacerdote ci ha unti nel nostro Battesimo per essere più forti e vincere le tentazioni. Secondo passo: donaci Signore il tuo amore, in te speriamo. Vangelo: Matteo 17,1-9. Gesù si trasfigura sul monte Tabor. Tema: in Gesù anche noi siamo chiamati a risplendere della luce di Dio. La vita cristiana è far risplendere questa luce nella nostra vita e nella vita dei nostri fratelli. Angolo del fare: si scrivono con parole di luce nelle tavole i comandamenti IV,V,VI, VII e VIII, questi mi aiutano a capire come posso far risplendere la luce del Signore nella santità della mia vita vivendo nel rispetto e nell amore di me e degli altri. Angolo della preghiera: mettiamo uno specchio bello e decoroso in esso vedremo riflessa l immagine di Dio che siamo ciascuno di noi. Si canta Il Signore è la luce o simile e si porta una veste bianca, questa ci ricorda la veste splendente di Cristo che anche noi abbiamo ricevuto il giorno del nostro Battesimo. Terzo passo: Ascoltate oggi la voce del Signore, non indurite il cuore. Vangelo: Giovanni 4,5-42 (si può leggere la forma breve) Tema: Gesù è l acqua viva; anche noi siamo rinati dall acqua nel giorno del nostro Battesimo. Angolo del fare: si scrivono in azzurro (colore dell acqua) gli ultimi due comandamenti il IX e il X, questi mi aiutano a capire che solo Gesù può dissetarmi dai tanti desideri che a volte offuscano la nostra vita. Angolo della preghiera: mettiamo un anfora o una brocca di vetro piena d acqua e un bacile. Al momento della preghiera ciascuno dei bambini versa un po d acqua dalla brocca al bacile finche esso sia pieno. Al termine tutti si mettono intorno al bacile che ricorda il Fonte Battesimale si fa un canto e la catechista fa un segno di croce sulla fronte a ciascun Bambino in ricordo del Battesimo.

6 Quarto passo: Cristo luce del mondo. Angolo del fare: gioco mosca cieca Vangelo: Giovanni 9,1-41 (si può leggere la forma breve) Tema: Gesù il giorno del mio Battesimo mi ha aperto gli occhi. Lui è la luce del mondo che mi guida nel mio cammino e mi impedisce di camminare nelle tenebre. La sua luce mi aiuta a comprendere il buio che spesso c è nella mia vita a causa dei miei peccati. I comandamenti sono come segnali stradali ma se i miei occhi sono bendati non riuscirò mai a vederli e a sapere dove andare. Angolo della preghiera: rito del lucernario. Chi ha paura del buio? Perché? Si cerca di fare buio nella stanza del catechismo e si sta un momento in silenzio spiegando cosa il buio spesso rappresenta nella nostra vita (paura, angoscia, solitudine, peccato...). Poi si porta un cero acceso che in silenzio di mette nell angolo della preghiera. Il catechista che porta il cero dice: Gesù tu sei la luce per la mia vita! E tutti lo ripetono. I bambini a turno accendono una piccola candela dal cero, una volta che tutti hanno la loro candelina accesa ognuno dice ad alta voce il nome di chi ha accanto o davanti a se. La luce di Cristo ci fa riconoscere che tutti siamo fratelli. Poi si posano le candeline accanto all icona e la catechista da appuntamento per l ultimo incontro Quaresimale che è la celebrazione della Prima Confessione. Celebrazione della Festa del Perdono Testimoniamo la fede nel Signore risorto che perdona i nostri peccati L ultimo incontro del Tempo Quaresimale, coincide con la V Domenica di Quaresima. Bisogna ricordare per tempo che questo incontro sarà una vera e propria festa perché è l incontro col perdono di Dio. Sono invitati tutti i genitori, si dice a tutti di venire vestiti a festa e ognuno può portare un dolce o una bevanda per allestire un rinfresco finale. La sala dev essere addobbata a festa come la sala che il Padre fa preparare per il ritorno del figlio che era perduto, al centro la Parola posta sul leggio, davanti una bella composizione di fiori, accanto alla Parola l Icona di Gesù con una lampada accesa.

7 Si invitano tutti ad entrare nella sala e a prendere posto, si spiega il perché di tutto questo, la sala addobbata a festa, il vestito bello, il rinfresco finale, tutto deve parlare della gioia che c è in cielo quando Dio dona il suo Perdono. Inizia la celebrazione con un canto che accoglie il Sacerdote è lui che in persona di Cristo perdona i peccati. Il Vangelo è quello della V Domenica di Quaresima: Giovanni 11,1-45 (si può leggere anche la forma breve). Il momento delle confessioni è accompagnato da canti e preghiere. Al termine di ogni confessione si può pensare ad un segno che sottolinei il dono di grazia che ci è stato fatto. È importante che anche i genitori possano trovare il momento per confessarsi, questo va pensato per tempo trovando magari altri confessori che si mettano a disposizione. Al termine si prega il Padre nostro e si da l appuntamento per vivere i giorni del Triduo Pasquale tutti insieme come gruppo di Iniziazione Cristiana. Buon Lavoro.!