Rete regionale Pierpaolo Boffi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Rete regionale Pierpaolo Boffi"

Transcript

1 Rete regionale Pierpaolo Boffi

2 La rete di comunicazione ottica RETE DI TRASPORTO terrestre /sottomarina RETE METRO REGIONALE RETE d ACCESSO RETE METRO REGIONALE RETE d ACCESSO

3 Rete regionale I sistemi di tipo regionale oggi istallati sono costituiti da collegamenti dell ordine di qualche centinaia di km di fibra standard SMF operanti con segnale di tipo NRZ a 2.5Gb/s. L evoluzione dei sistemi dovuta alla continua richiesta di banda trasportata comporta la traslazione del bit-rate di trasmissione dall attuale 2.5Gb/s a 10 Gb/s. Ciò comporta una forte limitazione sulla distanza massima percorribile a causa degli effetti della dispersione cromatica sul segnale NRZ a 10Gb/s. Un segnale ASK-NRZ non-chirpato può propagare al massimo su 80km di fibra SMF standard prima di richiedere una compensazione della dispersione. Ciò limita fortemente le prestazioni de sistema. Una possibile soluzione può essere l adozione di fibre di compensazione di tipo DCF soluzione questa ritenuta troppo costosa. Un altra soluzione può essere istallare fibre di nuova generazione a più bassa dispersione cromatica in terza finestra (per es. NZD+), ma ciò risulta impossibile nel caso di collegamenti già esistenti. Un ultima possibilità è l utilizzo di nuovi formati di modulazioni più robusti alla dispersione cromatica al fine di aumentare la massima distanza percorribile.

4 Effetti della Dispersione cromatica La distorsione introdotta dalla dispersione cromatica sul segnale propagato limita la distanza massima percorribile su tratta non-compensata. La distanza massima percorribile risulta circa inversamente proporzionale al quadrato del bit-rate. - OC-48 (2.5Gb/s) su fibra SMF L dispersion-limited 700 km (circa 1dB di penalità sulla sensibilità al ricevitore) - OC-192 (10Gb/s) su fibra SMF L dispersion-limited 700/16 = 44 km (circa 1dB di penalità sulla sensibilità al ricevitore) L dispersion-limited 80 km (circa 2dB di penalità sulla sensibilità al ricevitore) - OC-192 (10Gb/s) + pre-chirp L dispersion-limited 100 km (circa 2dB di penalità sulla sensibilità al ricevitore)

5 Rete regionale Distanza: centinaia di km Canali: WDM o DWDM Bit-rate: oggi 2.5Gb/s, ma in futuro 10Gb/s Dispersione: fibra SMF standard NO dispersion management (no DCF) aumentare L dispersion-limited

6 Formato: DUOBINARIO Il formato duobinario ottico appartiene alla classe dei cosiddetti codici correlativi (correlativ coding formats). Questa classe di formati è caratterizzata da un espansione dell alfabeto dei simboli utilizzati per l trasmissione dei bit rispetto al semplice formato binario modulato in intensità, ma non pe incrementare il bit-rate equivalente di trasmissione (come avviene invece per i formati multilivello Tutti i simboli sono trasmessi al bit-rate e il grado di libertà guadagnato attraverso l aument dell alfabeto di simboli è invece sfruttato per modificare opportunamente la forma dello spettro aumentare la tolleranza del formato alla propagazione in fibra introducendo una specie di memori nello schema di modulazione (a volte definita line coding). Il formato duobinario ottico è chiamato anche con il nome di: Phase-Shaped Binary Transmission PSBT

7 Formato: DUOBINARIO Per rappresentare i due bit 0 e 1 il formato duobinario utilizza il set di simboli {0; ±E} dove è l ampiezza del campo del segnale ottico. Utilizzando la ricezione diretta (direct detection) i tr simboli ottici sono automaticamente convertiti in ricezione nei due simboli elettrici {0; E 2 }. La peculiarità del formato duobinario ottico sta nel salto di fase di π che si verifica i corrispondenza alla presenza di un numero dispari di bit 0 tra due bit 1 successivi.

8 Formato: DUOBINARIO logica di funzionamento E necessario l utilizzo di un codificatore differenziale che precodifichi la sequenza di dati in ingresso. La precodifica consiste semplicemente nel cambio di livello ogni volta che si presenta un bit 0 nella sequenza originale di dati in ingresso. Ad esempio la sequenza in ingresso viene codificata in La sequenza precodificata è convertita in un segnale elettrico a tre livelli {-1;0; +1} attraverso un filtro elettrico stretto a frequenza di taglio a 3dB intorno a circa il 25% del bit-rate di trasmissione (B=R/4). E anche possibile realizzare la codifica duobinaria a tre livelli tramite un opportuno filtro delay-andcomprendente una linea di ritardo pari alla durata del tempo di bit.

9 Formato: DUOBINARIO logica di funzionamento Il segnale elettrico a tre livelli ottenuto dal filtraggio stretto è quindi utilizzato per comandare un modulatore elettro-ottico di tipo Mach-Zehnder (MZ) con tensione di bias all estinzione V DC =V p. In questo modo all uscita del modulatore si ottiene un segnale ottico a 2 livelli di intensità {0; E 2 } dove corrispondentemente al segnale elettrico modulante (-1) il campo ottico presenta una fase pari a 0, mentre corrispondentemente al segnale elettrico modulante (+1) il campo ottico presenta una fase pari a π. La sequenza ottenuta all uscita dal modulatore e pronta per la trasmissione in fibra riproduce in intensità esattamente la sequenza iniziale di bit prima della codifica. Al ricevitore, grazie alla ricezione diretta, non è dunque richiesto alcun decodificatore.

10 Formato: DUOBINARIO Il principale vantaggio del segnale duobinario è la sua eleva robustezza alla dispersione cromatic della fibra ottica, in particolare rispetto al comportamento del tradizionale formato binario OOK Tale vantaggio può essere compreso sia dal punto di vista del dominio temporale che del domin spettrale. Nel dominio del tempo, la sequenza di dati codificata attraverso il formato duobinario così caratterizzata: in corrispondenza di ogni bit 0 a metà del tempo di bit avviene una transizione di fase pari a π; i bit 0 presentano un energia residua; l intensità è nulla a metà del bit-slot di bit 0 dove avviene la transizione di fase. Consideriamo la sequenza di bit Grazie al formato duobinario questa sequenza viene codificata come : se a causa della dispersione cromatica i 2 bit 1 si allargano sul bit 0 posto tra di loro, le code dei bit 1 dispersi interferiscono distruttivamente, mantenendo basso il livello di intensità del bit 0. In caso di formato OOK, si verificherebbe un interferenza costruttiva tra le code dei due bit 1, chiudendo l occhio in corrispondenza del bit 0.

11 Formato: DUOBINARIO Nel dominio delle frequenze lo spettro del segnale duobinario risulta decisamente più stretto quello del segnale binario OOK grazie alle transizione meno ripide nella sequenza figura 10 sono riportati gli spettri del segnale NRZ-OOK e duobinario, con i rispettivi diagrammi occhio nei riquadri. Spettro in frequenza del segnale NRZ-OOK (a sinistra) e del segnale duobinario ottico (a destra Nei riquadri i rispettivi diagrammi a occhi all uscita del trasmettitore.

12 Formato: DUOBINARIO Le caratteristiche sopra elencate rendono il formato duobinario estremamente tollerante dispersione in fibra. La tolleranza alla dispersione cromatica varia in base al tipo e all ordine del f elettrico utilizzato nel trasmettitore (la scelta ottima è un filtro Bessel del 5 ordine con frequenz taglio a 2.8GHz per segnali NRZ a 10Gb/s). Con trasmettitori duobinari commercialmente disponibili operanti a 10 Gb/s è possibile raggiungere una distanza massima limitata per dispersione L dispersion-limited di circa 200 km su fibra S standard. - 10Gb/s su fibra SMF L dispersion-limited 200 km (circa 2dB di penalità sulla sensibilità al RX)

13 Formato: DUOBINARIO Il formato è però molto sensibile alle variazioni di OSNR a causa della presenza di energ associata i bit 0 (si riscontrano infatti circa 2 db di penalità in back-to-back prima del propagazione rispetto alle prestazioni di un segnale standard NRZ-OOK). Penalità in OSNR (per avere BER 10-6 ) rispetto a in back-to-back per 3 differenti sistemi di tipo duobinario PSBT

14 Formati: VSB e OSSB Quando un segnale è modulato in ampiezza sia nella modalità NRZ che RZ, lo spettro del segnal trasmesso presenta una doppia banda laterale con una ridondanza dell informazione trasportata. L banda laterale più bassa può essere totalmente o parzialmente filtrata senza perdere informazione. Quando la banda laterale inferiore è parzialmente filtrata, si ottiene il formato: Amplitude Modulation Vestigial Side Band - AM-VSB Quando la banda laterale inferiore è completamente filtrata, si ottiene il formato: Optical Single Side Band - OSSB Il filtraggio utile alla soppressione della banda laterale può essere ottenuta nel dominio elettrico nel dominio ottico. Nel dominio elettrico il segnale OSSB può essere ottenuto attraverso l trasformata di Hilbert (realizzata mediante splitter, sfasatori e ritardatori). La tolleranza alla dispersione cromatica aumenta poichè lo spettro è ridotto rispetto al segnale IMDD. Il segnale però può essere pesantemente distorto.

15 Formato: M-ary ASK Multilevel Amplitude Shift Keying - ASK Gli N bit da trasmettere sono convertiti in un segnale multilivello i cui livelli di ampiezza son M=2 N. Ogni simbolo trasporta così N=log 2 (M) bit di informazione. Se B è il bit-rate originario, il rate di simbolo può quindi essere ridotto a B/N. In questo modo l spettro del segnale è ridotto (la distanza tra i primi 2 zeri è ridotta da 2B a 2B/N)e il formato divent più robusto alla dispersione cromatica rispetto al segnale binario al bit-rate equivalente. Il formato necessita un sistema di rivelazione complesso multisoglia per essere rivelato. A parità di potenza trasmessa, il formato soffre in ricezione di una inevitabile chiusura dell occhi dovuta ai livelli aggiunti. Sebbene il formato multilivello aumenti la robustezza alla disersione, le penalità in potenza son tali da limitarne oggi l utilizzo sia nelle reti metro/regionali che in quelle di tipo long-haul.

16 Formato: M-ary ASK Multilevel Amplitude Shift Keying - ASK Diagramma ad occhio di un segnale 4-ASK dopo 0, 75 e a50 km.

TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico Il sistema di comunicazioni ottiche. Pierpaolo Boffi

TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico Il sistema di comunicazioni ottiche. Pierpaolo Boffi TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico 2007-2008 Il sistema di comunicazioni ottiche Pierpaolo Boffi Tecniche di codifica: ASK format ASK: amplitude-shift keying è tecnica di modulazione

Dettagli

La modulazione numerica

La modulazione numerica La modulazione numerica Mauro Giaconi 26/05/2009 trasmissione numerica 1 Principi di modulazione numerica 26/05/2009 trasmissione numerica 2 Modulazione numerica La modulazione trasla l informazione di

Dettagli

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Lezione 7: strato fisico: codifica dei segnali numerici, modulazione di segnali analogici e numerici 1 Codifica dei dati numerici La rappresentazione di dati numerici

Dettagli

INDICE. Capitolo 1 Introduzione 1. Capitolo 2 Rappresentazione di Fourier di segnali e sistemi 19. Capitolo 3 Modulazione d ampiezza 99

INDICE. Capitolo 1 Introduzione 1. Capitolo 2 Rappresentazione di Fourier di segnali e sistemi 19. Capitolo 3 Modulazione d ampiezza 99 INDICE Capitolo 1 Introduzione 1 1.1 Inquadramento storico 1 1.2 Applicazioni 4 1.3 Risorse principali e requisiti operativi 13 1.4 Teorie alla base dei sistemi di comunicazione 14 1.5 Osservazioni conclusive

Dettagli

7: Strato fisico: codifica dei segnali numerici, modulazione di segnali analogici e numerici

7: Strato fisico: codifica dei segnali numerici, modulazione di segnali analogici e numerici 1 1 7: Strato fisico: codifica dei segnali numerici, modulazione di segnali analogici e numerici Codifica dei dati numerici 2 La rappresentazione di dati numerici con segnali numerici è normalmente fatta

Dettagli

Modello di sistema di comunicazione

Modello di sistema di comunicazione Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Modulazione A.A. 24-5 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Modello di sistema di comunicazione Il modello di sistema di comunicazione

Dettagli

Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK

Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK Modulazione PAM Multilivello, BPSK e QPSK P. Lombardo DIET, Univ. di Roma La Sapienza Modulazioni PAM Multilivello, BPSK e QPSK - 1 Rappresentazione analitica del segnale Sia {b(n)} una qualsiasi sequenza

Dettagli

Modulazione, rigenerazione e multiplazione ottica

Modulazione, rigenerazione e multiplazione ottica Modulazione, rigenerazione e multiplazione ottica Formati di modulazione ottica (1/2) I formati di modulazione ottici sono estremamente semplici: 1. Si usa solo modulazione binaria. 2. Si spegne e accende

Dettagli

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche. Modulazione A.A Alberto Perotti

Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche. Modulazione A.A Alberto Perotti Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Modulazione A.A. 8-9 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Modello di sistema di comunicazione Il modello di sistema di comunicazione

Dettagli

Codifica 8B10B per migliorare le prestazioni di un trasmettitore CPFSK a modulazione diretta

Codifica 8B10B per migliorare le prestazioni di un trasmettitore CPFSK a modulazione diretta PhotonLab - www.photonlab.org Codifica 8B10B per migliorare le prestazioni di un trasmettitore CPFSK a modulazione diretta P. Baroni, V. Miot, A. Carena e P. Poggiolini Politecnico di Torino Optical Communications

Dettagli

4.3 La modulazione GMSK

4.3 La modulazione GMSK 1 INFO-COM Dpt. Dipartimento di Scienza e Tecnica dell Informazione e della Comunicazione Università degli Studi di Roma La Sapienza 4.3 La modulazione GMSK Sommario 2 PSK - Phase Shift Keying 3 Modulazione

Dettagli

Teoria dell'informazione

Teoria dell'informazione Teoria dell'informazione L'informazione può essere o un suono o una immagine o un insieme di dati; per poterla utilizzare nelle telecomunicazioni occorre convertirla in un segnale elettrico. Il segnale

Dettagli

Modulazioni digitali o numeriche

Modulazioni digitali o numeriche Modulazioni digitali o numeriche La modulazione digitale o numerica è quella in cui il segnale modulante rappresenta un'informazione in formato binario, cioè un insieme di valori che possono essere o zero

Dettagli

Profs. Roberto Cusani Francesca Cuomo

Profs. Roberto Cusani Francesca Cuomo 1 INFO-COM Dpt. Dipartimento di Scienza e Tecnica dell Informazione e della Comunicazione Università degli Studi di Roma La Sapienza Trasmissione Numerica in Banda Traslata TELECOMUNICAZIONI Profs. Roberto

Dettagli

La dispersione cromatica: contromisure

La dispersione cromatica: contromisure La dispersione cromatica: contromisure Come estendere il limite? Abbiamo visto dalle slide precedenti che il limite di dispersione a 10 Gbit/s è molto restrittivo persino per sistemi ottimizzati con modulazione

Dettagli

Segnale Analogico. Forma d onda continua

Segnale Analogico. Forma d onda continua Segnale Analogico Forma d onda continua Rumore Segnale Analogico + Rumore Il rumore si sovrappone al segnale e lo altera, impossibile separare il segnale dal rumore Segnale Digitale Ideale Segnale discreto,

Dettagli

7. Trasmissione Numerica in Banda Traslata

7. Trasmissione Numerica in Banda Traslata 1 INFO-COM Dpt. Dipartimento di Scienza e Tecnica dell Informazione e della Comunicazione Università degli Studi di Roma La Sapienza 7. Trasmissione Numerica in Banda Traslata TELECOMUNICAZIONI per Ingegneria

Dettagli

Dispersione modale. Dispersione modale

Dispersione modale. Dispersione modale Dispersione modale Se determiniamo l allargamento dell impulso per unità di lunghezza della fibra otteniamo l indice di dispersione modale σ ns m km A causa dell allargamento dell impulso la banda di frequenza

Dettagli

01CXGBN Trasmissione numerica. parte 11: modulazione 2-PAM

01CXGBN Trasmissione numerica. parte 11: modulazione 2-PAM 0CXGBN Trasmissione numerica parte : modulazione 2-PAM PARTE 2: Modulazioni Numeriche 2 Modulazioni: introduzione Per ogni modulazione considereremo: Caratteristiche generali Costellazione (insieme di

Dettagli

Fondamenti di Internet e Reti. Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier

Fondamenti di Internet e Reti. Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier Fondamenti di Internet e Reti Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier Fondamenti di Internet e Reti 7 Livello Fisico Antonio Capone, Matteo Cesana, Ilario Filippini, Guido Maier Fondamenti

Dettagli

ANALISI E DESCRIZIONE DI UN CIRCUITO PER LA MODULAZIONE DIGITALE PSK

ANALISI E DESCRIZIONE DI UN CIRCUITO PER LA MODULAZIONE DIGITALE PSK CLASSE : V A E.T.A. 2008-2009 ALUNNO: Bovino Silvano ANALISI E DESCRIZIONE DI UN CIRCUITO PER LA MODULAZIONE DIGITALE PSK Le modulazioni digitali si definiscono tali poiché caratterizzate da segnale modulante

Dettagli

9. Sistemi di Modulazione Numerica in banda traslata. Modulo TLC:TRASMISSIONI Modulazione numerica in banda traslata

9. Sistemi di Modulazione Numerica in banda traslata. Modulo TLC:TRASMISSIONI Modulazione numerica in banda traslata 1 9. Sistemi di Modulazione Numerica in banda traslata Modulazione QAM (analogica) 2 Modulazione QAM (Quadrature Amplitude Modulation; modulazione di ampiezza con portanti in quadratura) è un tipo di modulazione

Dettagli

TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico BER e Power Budget. Pierpaolo Boffi

TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico BER e Power Budget. Pierpaolo Boffi TECNOLOGIE DELLA TRASMISSIONE OTTICA Anno accademico 2006-2007 BER e Power Budget Pierpaolo Boffi 100mV/div 100mV/div 100ps/div 50ps/div Sistema di comunicazioni ottiche Trasmettitore Link Ricevitore Analog

Dettagli

MODULAZIONE AD IMPULSI

MODULAZIONE AD IMPULSI MODULAZIONE AD IMPULSI PM Pulse Modulation La portante è costituita da un segnale impulsivo periodico con le seguenti caratteristiche: ampiezza Vp, durata dell impulso, periodo T. All atto della modulazione,

Dettagli

Cosa c è nella lezione. In questa sezione si affronteranno: Reti in fibra ottica. La struttura complessiva. Il trasmettitore ottico

Cosa c è nella lezione. In questa sezione si affronteranno: Reti in fibra ottica. La struttura complessiva. Il trasmettitore ottico Reti in fibra ottica 1/30 Cosa c è nella lezione In questa sezione si affronteranno: La struttura complessiva Il trasmettitore ottico Il ricevitore ottico. 2/30 Reti in fibra ottica 3/30 Schema a blocchi

Dettagli

Prova scritta di: Reti in fibra ottica e. Complementi di reti in fibra ottica. Compito del 31 gennaio 2003

Prova scritta di: Reti in fibra ottica e. Complementi di reti in fibra ottica. Compito del 31 gennaio 2003 Prova scritta di: Reti in fibra ottica e Complementi di reti in fibra ottica Compito del 31 gennaio 2003 Note: DURATA: 2 ore e 30 minuti E consentita la consultazione del SOLO formulario fornito durante

Dettagli

Misure con il BER tester

Misure con il BER tester Misure con il BER tester Marco Bertolini Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Parma Laboratorio di Telecomunicazioni 1 of 19 Sommario BER BER Tester 2 of 19 La Bit Error

Dettagli

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Ingegnere II sessione, anno 2008 Candidati in possesso della Laurea triennale

Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Ingegnere II sessione, anno 2008 Candidati in possesso della Laurea triennale Esame di Stato per l abilitazione alla professione di Ingegnere II sessione, anno 2008 Candidati in possesso della Laurea triennale Prima prova scritta 4 dicembre 2008 Tema di Informatica Dopo aver ricordato

Dettagli

I modulatori esterni sono dispositiviche, insieme ad un laser SLM in CW, permettono di ottenere una modulazione di ampiezza (quasi) ideale.

I modulatori esterni sono dispositiviche, insieme ad un laser SLM in CW, permettono di ottenere una modulazione di ampiezza (quasi) ideale. Reti in fibra ottica /8 Introduzione / I modulatori esterni sono dispositiviche, insieme ad un laser SLM in CW, permettono di ottenere una modulazione di ampiezza (quasi) ideale. I modulatori esterni sono

Dettagli

Ultra Wideband Systems

Ultra Wideband Systems Ultra Wideband Systems Definizione: si definisce Ultra Wideband (UWB) un sistema di radio comunicazione che abbia una banda assoluta (a -10 db) di almeno 500 MHz o, una banda relativa (*) a 0,25 Principio

Dettagli

Comunicazioni Elettriche Esercizi

Comunicazioni Elettriche Esercizi Comunicazioni Elettriche Esercizi Alberto Perotti 9 giugno 008 Esercizio 1 Un processo casuale Gaussiano caratterizzato dai parametri (µ = 0, σ = 0.5) ha spettro nullo al di fuori dellintervallo f [1.5kHz,

Dettagli

Reti in fibra ottica. Seconda esercitazione Esercizi sul Progetto di Sistemi di Trasmissione

Reti in fibra ottica. Seconda esercitazione Esercizi sul Progetto di Sistemi di Trasmissione Reti in fibra ottica Seconda esercitazione Esercizi sul Progetto di Sistemi di Trasmissione Esercizio Un sistema di trasmissione ottico a singolo span lavora a 2.5 Gbps. Il trasmettitore genera impulsi

Dettagli

Prova di esame di Teoria dei Segnali II modulo

Prova di esame di Teoria dei Segnali II modulo 10 giugno 2009 Prova di esame di Teoria dei Segnali II modulo Candidato: Esercizio A Il ricevitore di un segnale modulato FM con indice β = 2 e frequenza portante f 0 = 100 MHz è caratterizzato da un fattore

Dettagli

Marco Listanti. Parte 4. DIET Dept

Marco Listanti. Parte 4. DIET Dept 1 Marco Listanti Lo strato t Fisicoi Parte 4 Modulazione numerica Canali passa-banda 2 0 f c W c /2 f c + W c /2 I canali passa-banda sono passanti per un intervallo di frequenze centrate intorno ad una

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Laurea on Line)

Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Laurea on Line) Milano 6//07 Corso di Laurea in Ingegneria Informatica (Laurea on Line) Corso di Fondamenti di Segnali e Trasmissione Seconda prova in itinere Carissimi studenti, scopo di questa seconda prova intermedia

Dettagli

MODULAZIONE E REGOLAMENTAZIONI

MODULAZIONE E REGOLAMENTAZIONI MODULAZIONE E REGOLAMENTAZIONI MODULAZIONE In telecomunicazioni ed elettronica con il termine modulazione si indica l'insieme delle tecniche di trasmissione finalizzate ad imprimere un segnale elettrico

Dettagli

CANALE STAZIONARIO CANALE TEMPO INVARIANTE

CANALE STAZIONARIO CANALE TEMPO INVARIANTE CANALE STAZIONARIO Si parla di un Canale Stazionario quando i fenomeni che avvengono possono essere modellati da processi casuali e le proprietà statistiche di tali processi sono indipendenti dal tempo.

Dettagli

Reti di Calcolatori a.a

Reti di Calcolatori a.a Corso di laurea in Informatica Reti di Calcolatori a.a. 2007-2008 Prof. Roberto De Prisco Capitolo 4 Trasmissione dei dati Trasmissione dei dati 2 Mezzo trasmissivo Trasporto un segnale I dati vanno convertiti

Dettagli

Sistemi di Telecomunicazione

Sistemi di Telecomunicazione Sistemi di Telecomunicazione Parte 6: Sistemi Ottici Parte 6.4: Esempi di dimensionamento di sistemi ottici Universita Politecnica delle Marche A.A. 2013-2014 A.A. 2013-2014 Sistemi di Telecomunicazione

Dettagli

[ dbm] = (3 " 0,2 # 50 " 3) dbm = "10 dbm

[ dbm] = (3  0,2 # 50  3) dbm = 10 dbm Esercizi di comunicazioni ottiche (SNR, Q, BER) Es. ) Consideriamo il caso di una linea in fibra ottica lunga 50 km con attenuazione di 0, db/km e dispersione cromatica compensata mediante un modulo di

Dettagli

Tecniche di modulazione

Tecniche di modulazione Tecniche di modulazione Le modulazioni analogiche Angelo Protopapa Indice Introduzione Modulazione di Ampiezza (AM) Modulazione a Doppia Banda Laterale (DSB-SC) Modulazione a Singola Banda Laterale (SSB)

Dettagli

Sorgenti Ottiche, Classificazioni e parametri

Sorgenti Ottiche, Classificazioni e parametri Sorgenti Ottiche, Classificazioni e parametri Classificazione delle sorgenti ottiche (1/5) Ci occuperemo delle sorgenti ottiche, cioè dei dispositivi attivi che emettono radiazione elettromagnetica alla

Dettagli

M149 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE. Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI CORSO DI ORDINAMENTO. Tema di: TELECOMUNICAZIONI

M149 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE. Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI CORSO DI ORDINAMENTO. Tema di: TELECOMUNICAZIONI M19 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Indirizzo: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI CORSO DI ORDINAMENTO Tema di: TELECOMUNICAZIONI Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi del

Dettagli

Comunicazioni Mobili 2 Prof. R. Cusani. Laurea Specialistica in: Ingegneria delle TLC anno 1 Ingegneria Elettronica anno 2

Comunicazioni Mobili 2 Prof. R. Cusani. Laurea Specialistica in: Ingegneria delle TLC anno 1 Ingegneria Elettronica anno 2 Comunicazioni Mobili 2 Prof. R. Cusani Laurea Specialistica in: Ingegneria delle TLC anno 1 Ingegneria Elettronica anno 2 2 802.11b @2.4 GHz: Direct Sequence Spread Spectrum (DSSS) DBPSK (1 Mbit/s) DQPSK

Dettagli

GENERALITÀ SULLA MODULAZIONE

GENERALITÀ SULLA MODULAZIONE GENERALITÀ SULLA MODULAZIONE Le modulazioni sono delle tecniche, che si applicano quando si deve trasmettere un segnale in banda base (band base) a lunghe distanze e su un canale passa banda di alta frequenza,

Dettagli

Perché Codificare i Dati? Tecniche di Codifica dei Segnali. Tecniche di Codifica dei Segnale. Cooperazione Trasmettitore- Ricevitore

Perché Codificare i Dati? Tecniche di Codifica dei Segnali. Tecniche di Codifica dei Segnale. Cooperazione Trasmettitore- Ricevitore Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica I semestre 04/05 Tecniche di Codifica dei Segnali Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ 1 Perché

Dettagli

Capire la tecnologia MIMO

Capire la tecnologia MIMO Capire la tecnologia MIMO Capire la tecnologia MIMO - throughput Il Throughput 1 di un link radio si calcola tramite la formula: (carrier efficiency) * (channel width) * (bit/symbols) * FEC 0,6 * 20MHz

Dettagli

Comunicazioni ottiche Wireless

Comunicazioni ottiche Wireless Comunicazioni ottiche Wireless Propagazione nello spazio libero (RF) Il canale radio (RF) presenta notevoli caratteristiche, alcune di queste sono Attenuazione Cammini multipli Problemi di compatibilità

Dettagli

Il tema proposto può essere risolto seguendo due ipotesi:

Il tema proposto può essere risolto seguendo due ipotesi: Per la trattazione delle tecniche TDM, PM e Trasmissione dati si rimanda alle schede 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47 e 48 del libro Le Telecomunicazioni del Prof. F. Dell Aquila. Il tema proposto può essere

Dettagli

Capitolo 5 La trasmissione dell informazione

Capitolo 5 La trasmissione dell informazione Capitolo 5 La trasmissione dell informazione Sistema di comunicazione Sorgente messaggio Sistema di trasmissione Trasmettitore Canale di trasmissione segnale Ricevitore rumore messaggio Destinazione Caratterizzazione

Dettagli

SPECIFICHE RADIO A.1 INTRODUZIONE

SPECIFICHE RADIO A.1 INTRODUZIONE SPECIFICHE RADIO A.1 INTRODUZIONE Il ricetrasmettitore Bluetooth TM opera nella banda ISM a 2.4 GHz. Le seguenti specifiche definiscono i requisiti che devono soddisfare i ricetrasmettitori Bluetooth TM

Dettagli

Modulazione Multilivello in banda passante: QAM e PSK

Modulazione Multilivello in banda passante: QAM e PSK Modulazione Multilivello in banda passante: QAM e PSK P. Lombardo DIET, Univ. di Roma La Sapienza Modulazioni QAM e PSK - 1 Trasmissione numerica in banda passante (III) MODULATORE QPSK Efficienza spettrale:

Dettagli

LE MODULAZIONI NUMERICHE

LE MODULAZIONI NUMERICHE LE MODULAZIONI NUMERICHE Si chiamano modulazioni numeriche quel tipo di modulazioni in cui il segnale modulante è di tipo numerico e vengono impiegate nella trasmissione dati fra modem, nei ponti radio,

Dettagli

TRASMISSIONE NUMERICA IN BANDA BASE

TRASMISSIONE NUMERICA IN BANDA BASE TRASMISSIONE NUMERICA IN BANDA BASE 1 Fondamenti di segnali Fondamenti e trasmissione TLC Trasmissione numerica in banda base Per trasmettere una sequenza di cifre binarie su un canale di trasmissione

Dettagli

Comunicazioni Elettriche II

Comunicazioni Elettriche II Comunicazioni Elettriche II Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica Università di Roma La Sapienza A.A. 2017-2018 Codifica di canale Il codificatore di canale Bits della sorgente Codificatore di canale

Dettagli

Perché Codificare i Dati? Codifica dei Dati. Tecniche di Codifica del Segnale. Cooperazione Trasmettitore- Ricevitore

Perché Codificare i Dati? Codifica dei Dati. Tecniche di Codifica del Segnale. Cooperazione Trasmettitore- Ricevitore Università degli studi di Salerno Laurea e Diploma in Informatica I semestre 02/03 Codifica dei Dati Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/~auletta/ 2 Perché Codificare i

Dettagli

COMUNICAZIONI DIGITALI A - L

COMUNICAZIONI DIGITALI A - L DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRICA ELETTRONICA E INFORMATICA Corso di laurea in Ingegneria informatica Anno accademico 2018/2019-3 anno COMUNICAZIONI DIGITALI A - L ING-INF/03-6 CFU - 2 semestre Docente

Dettagli

Modulazione Multilivello in banda passante: QAM e PSK

Modulazione Multilivello in banda passante: QAM e PSK Modulazione Multilivello in banda passante: QAM e PSK P. Lombardo DIET, Univ. di Roma La Sapienza Modulazioni QAM e PSK - 1 Trasmissione numerica in banda passante (III) MODULATORE QPSK Efficienza spettrale:

Dettagli

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE 1 Argomenti della lezione Definizioni: Sorgente di informazione Sistema di comunicazione Segnali trasmissivi determinati e aleatori Architettura

Dettagli

Il livello fisico, responsabile della trasmissione del segnale nei diversi mezzi fisici:

Il livello fisico, responsabile della trasmissione del segnale nei diversi mezzi fisici: Il livello fisico, responsabile della trasmissione del segnale nei diversi mezzi fisici: -lo spettro elettromagnetico; -la modulazione - il teorema di Shannon -la trasmissione guidata Lo spettro elettromagnetico

Dettagli

I sistemi Multi-tratta con amplificazione ottica

I sistemi Multi-tratta con amplificazione ottica I sistemi Multi-tratta con amplificazione ottica Sensitivity (1/2) Le sensitivity tipiche a 10 Gbit/s, per le principali tipologie di sistemi visti finora, includendo i limiti quantici, sono: No amplificazione

Dettagli

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni

Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni Corso di Fondamenti di Telecomunicazioni 1 - INTRODUZIONE Prof. Giovanni Schembra 1 Argomenti della lezione Definizioni: Sorgente di informazione Sistema di comunicazione Segnali trasmissivi determinati

Dettagli

di Napoli Prof. Antonio Fratini

di Napoli Prof. Antonio Fratini Sistemi i di Elaborazione delle Informazioni i Univ. degli studi Federico II di Napoli Prof. Antonio Fratini Analogico vs Digitale Un esempio segnale + rumore segnale analogico Amplificatore segnale digitale

Dettagli

ω è definito pulsazione del segnale ed è misurato in rad/s. v(t) assume valori identici per valori della fase istantanea che differiscono di 2 2π ω

ω è definito pulsazione del segnale ed è misurato in rad/s. v(t) assume valori identici per valori della fase istantanea che differiscono di 2 2π ω Segnali analogici e digitali A.s. 2011-2012 2012 (a) Segnale analogico (b) Segnale digitale (c) Segnale digitale binario Un segnale si definisce analogico se può assumere tutti gli infiniti valori nel

Dettagli

PROGETTO DI TELECOMUNICAZIONI

PROGETTO DI TELECOMUNICAZIONI CLASSE: V ETA DATA: 11/05/09 ALUNNO: MARTELLI ANTONIO PROF: ETTORE PANELLA PROGETTO DI TELECOMUNICAZIONI MODULAZIONE DI FREQUENZA FSK CON PANNELLO DIDATTICO DELLA SAMAR CENNI TEORICI: Modulazioni digitali

Dettagli

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni

Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Sistemi di Elaborazione delle Informazioni Univ. degli studi Federico II di Napoli ing. Antonio Fratini Analogico vs Digitale Un esempio segnale + rumore segnale analogico Amplificatore segnale digitale

Dettagli

Classificazione dei sistemi in fibra ottica

Classificazione dei sistemi in fibra ottica Classificazione dei sistemi in fibra ottica Reti ottiche Le fibre ottiche sono oggi il mezzo trasmissivo più utilizzato per distanze superiori a qualche chilometro e velocità di trasmissione superiori

Dettagli

Introduzione ai sistemi di trasmissione dell Informazione

Introduzione ai sistemi di trasmissione dell Informazione Introduzione ai sistemi di trasmissione dell Informazione La trasmissione dell Informazione Sorgente Destinazione Trasformazione & Elaborazione Mezzo Trasmissivo Host A Host B Struttura reale di una interconnessione

Dettagli

MODULATORE STEREOFONICO PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO

MODULATORE STEREOFONICO PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Prof. Ing. Francesco Buffa, ITIS A. VOLTA, Palermo http://www.ilmondodelletelecomunicazioni.it/ MODULATORE STEREOFONICO PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO Due segnali audio differenti L ed R vengono trasformati

Dettagli

Sperimentazione di lambda aliene sulla rete GARR-X P.Bolletta, M.Carboni, A.Di Peo, A.Gervasi, L.Puccio, G.Vuagnin

Sperimentazione di lambda aliene sulla rete GARR-X P.Bolletta, M.Carboni, A.Di Peo, A.Gervasi, L.Puccio, G.Vuagnin Sperimentazione di lambda aliene sulla rete GARR-X P.Bolletta, M.Carboni, A.Di Peo, A.Gervasi, L.Puccio, G.Vuagnin Paolo Bolletta >> GARR paolo.bolletta@garr.it Workshop CCR INFN 16/20 maggio 2016 >> Isola

Dettagli

6. Trasmissione Numerica in Banda Base

6. Trasmissione Numerica in Banda Base 1 INFO-COM Dpt. Dipartimento di Scienza e Tecnica dell Informazione e della Comunicazione Università degli Studi di Roma La Sapienza 6. Trasmissione Numerica in Banda Base TELECOMUNICAZIONI per Ingegneria

Dettagli

Trasmissione numerica: Compito del 22/07/2008

Trasmissione numerica: Compito del 22/07/2008 Trasmissione numerica: Compito del /07/008 1 Esercizio1 Sia dato un sistema di trasmissione numerica che utilizza un impulso di trasmissione g(t) a radice di coseno rialzato, e una costellazione PAM con

Dettagli

CORSO DI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI. Anno accademico 2003/2004. Esercitazione in aula del 8 Aprile 2004

CORSO DI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI. Anno accademico 2003/2004. Esercitazione in aula del 8 Aprile 2004 Università di Trento CORSO DI SISTEMI DI TELECOMUNICAZIONI Anno accademico 2003/2004 Esercitazione in aula del 8 Aprile 2004 Argomenti: Canali wireless, sistemi di trasmissione Spread Spectrum e metodi

Dettagli

Convertitori di Frequenza per Optical Networking: : Caratteristiche e Limitazioni

Convertitori di Frequenza per Optical Networking: : Caratteristiche e Limitazioni Convertitori di Frequenza per Optical Networking: : Caratteristiche e Limitazioni Paolo Spano Italia s.r.l. Via Cristoforo Colombo 149 I00147 - Italy Sommario Introduzione Conversione di frequenza basata

Dettagli

DESCRIZIONE. "Metodo e dispositivo moltiplicatore di frequenza tutto ottico" ****** RIASSUNTO (figura 2)

DESCRIZIONE. Metodo e dispositivo moltiplicatore di frequenza tutto ottico ****** RIASSUNTO (figura 2) DESCRIZIONE del Brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "Metodo e dispositivo moltiplicatore di frequenza tutto ottico" ****** RIASSUNTO (figura 2) Un metodo per la produzione di impulsi ottici

Dettagli

BER e fattore Q 1/2. È pratica comune nel settore R&D (ricerca e sviluppo) dei sistemi ottici utilizzare il cosiddetto fattore Q per esprimere il BER.

BER e fattore Q 1/2. È pratica comune nel settore R&D (ricerca e sviluppo) dei sistemi ottici utilizzare il cosiddetto fattore Q per esprimere il BER. Reti in fibra ottica 1/21 BER e fattore Q 1/2 È pratica comune nel settore R&D (ricerca e sviluppo) dei sistemi ottici utilizzare il cosiddetto fattore Q per esprimere il BER. 2/21 BER e fattore Q 2/2

Dettagli

10.. Codici correttori d errore. Modulo TLC:TRASMISSIONI Codici correttori d errore

10.. Codici correttori d errore. Modulo TLC:TRASMISSIONI Codici correttori d errore 10.. Codici correttori d errore Codici correttori d errore 2 Obiettivi: correggere o rivelare errori nella trasmissione di sequenze numeriche (sequenze di simboli, usualmente binari) Correzione di errore

Dettagli

Sistemi di comunicazione

Sistemi di comunicazione Capitolo 3 Sistemi di comunicazione In generale un sistema di comunicazione ha lo scopo di trasferire informazione da un punto, detto sorgente, in una certa posizione e ad un certo istante, ad un altro

Dettagli

Conversione analogico-digitale

Conversione analogico-digitale Corso di Laurea a Distanza in Ingegneria Elettrica Corso di Comunicazioni Elettriche Campionamento e quantizzazione A.A. 2004-05 Alberto Perotti DELEN-DAUIN Conversione analogico-digitale L elaborazione

Dettagli

2. Analisi in frequenza di segnali

2. Analisi in frequenza di segnali 2.1 Serie di Fourier 2. Analisi in frequenza di segnali Secondo il teorema di Fourier, una funzione periodica y(t) è sviluppabile in una serie costituita da un termine costante A 0 e da una somma di infinite

Dettagli

Comunicazioni Elettriche I - Testo 1

Comunicazioni Elettriche I - Testo 1 Comunicazioni Elettriche I - Testo 1 Problema Si consideri un sistema di trasmissione numerico in cui una sorgente genera un flusso binario a velocità f b = 60 kb/s. Tale flusso viene inviato in ingresso

Dettagli

Teoria dei Segnali Modulazione digitale

Teoria dei Segnali Modulazione digitale Teoria dei Segnali Modulazione digitale Valentino Liberali Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano valentino.liberali@unimi.it Teoria dei Segnali Modulazione digitale 9 novembre Valentino

Dettagli

RETI TELEMATICHE / RETI DI CALCOLO Capitolo II Servizi di comunicazione geografici

RETI TELEMATICHE / RETI DI CALCOLO Capitolo II Servizi di comunicazione geografici Prof. Giuseppe F. Rossi E-mail: giuseppe.rossi@unipv.it Homepage: http://www.unipv.it/retical/home.html UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PAVIA Facoltà di Ingegneria - Sede distaccata di Mantova MASTER DI 1 LIVELLO

Dettagli

INDICE Esempi di segnali determinati: periodici e di energia Esempio di segnale aleatorio...4

INDICE Esempi di segnali determinati: periodici e di energia Esempio di segnale aleatorio...4 INDICE 1 Introduzione: definizione e classificazione dei segnali... 1 1.1 Introduzione all elaborazione numerica dei segnali... 1 1.2 Classificazione dei segnali... 2 1.2.1 Esempi di segnali determinati:

Dettagli

Reti in fibra ottica. Terza esercitazione. Esercizi su Progetto di Sistemi di Trasmissione 2 (EDFA in-line)

Reti in fibra ottica. Terza esercitazione. Esercizi su Progetto di Sistemi di Trasmissione 2 (EDFA in-line) Reti in fibra ottica Terza esercitazione Esercizi su Progetto di Sistemi di Trasmissione (EDFA in-line) NOTA: nei successivi esercizi, se non diversamente esplicitamente indicato, si consideri che il filtro

Dettagli

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione

Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Sistemi e Tecnologie della Comunicazione Lezione 5: strato fisico: limitazione di banda, formula di Nyquist; caratterizzazione del canale in frequenza Rappresentazione spettrale di un segnale Il grafico

Dettagli

Utilizza metà del bit time per trasmettere il bit e l altra metà per imporre una variazione di livello alla linea.

Utilizza metà del bit time per trasmettere il bit e l altra metà per imporre una variazione di livello alla linea. Manchester Utilizza metà del bit time per trasmettere il bit e l altra metà per imporre una variazione di livello alla linea. Le reti che utilizzano questo tipo di segnalazione seguono lo standard IEEE

Dettagli

FILTRI ANALOGICI L6/1

FILTRI ANALOGICI L6/1 FILTRI ANALOGICI Scopo di un filtro analogico è l eliminazione di parte del contenuto armonico di un segnale, lasciandone inalterata la porzione restante. In funzione dell intervallo di frequenze del segnale

Dettagli

8.7 La demodulazione di formati complessi mediante la rivelazione coerente

8.7 La demodulazione di formati complessi mediante la rivelazione coerente 8.7 La demodulazione di formati complessi mediante la rivelazione coerente Si è visto ai Paragrafi precedenti come la rivelazione coerente sia la tecnica ottica più diretta per accedere completamente alla

Dettagli

Homework 4 Corso di Fondamenti di Comunicazioni

Homework 4 Corso di Fondamenti di Comunicazioni Homework 4 orso di Fondamenti di omunicazioni nno ccademico 2003/2004 xx/yy/2003 Principi della Modulazione nalogica Esercizio (27*) Il segnale, modulato DSB, viene moltiplicato per una portante locale

Dettagli

GENERALITÀ SULLA TRASMISSIONE IN SSB

GENERALITÀ SULLA TRASMISSIONE IN SSB GENERALITÀ SULLA TRASMISSIONE IN SSB PREMESSA TEORICA (dal Bollettino Geloso n. 105 del 1967) I sistemi di trasmissione oggi generalmente più diffusi sono due: a modulazione d'ampiezza e a modulazione

Dettagli

Corso di Reti di Telecomunicazione. Progetto del sistema di trasmissione ottico

Corso di Reti di Telecomunicazione. Progetto del sistema di trasmissione ottico Corso di Reti di Telecomunicazione Progetto del sistema di trasmissione ottico Filtri in cascata (1) In reti ottiche è molto comune avere cascate di filtri o mux/demux Banda passante della cascata ridotta

Dettagli

Comunicazioni su Linee Elettriche

Comunicazioni su Linee Elettriche Università degli Studi di Parma. Facoltà di Ingegneria Comunicazioni su Linee Elettriche Dottorando: Riccardo Pighi Tutor: Prof. Ing. Riccardo Raheli Dottorato in Tecnologie dell Informazione XVIII Ciclo

Dettagli

LA MODULAZIONE IN BANDA TRASLATA 1. Modulazione impulsiva 3. Modulazioni su portante sinusoidale. 4

LA MODULAZIONE IN BANDA TRASLATA 1. Modulazione impulsiva 3. Modulazioni su portante sinusoidale. 4 LA MODULAZIONE IN BANDA TRASLATA 1 Modulazione impulsiva 3 Modulazioni su portante sinusoidale. 4 Modulazione d ampiezza (ASK Amplitude Shift Keying) 5 Modulazione di frequenza Frequency Shift Keying 6

Dettagli

COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005

COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/2005 COMUNICAZIONI ELETTRICHE + TRASMISSIONE NUMERICA COMPITO 13/7/005 1. Gli esercizi devono essere risolti su fogli separati: uno per la prima parte del compito (esercizi 1/4), uno per la seconda parte (esercizi

Dettagli

ANALISI SPERIMENTALE DI UN MODULATORE E DEMODULATORE AM

ANALISI SPERIMENTALE DI UN MODULATORE E DEMODULATORE AM CLASSE : V A E.T.A. 2008-2009 ALUNNO: Bovino Silvano ANALISI SPERIMENTALE DI UN MODULATORE E DEMODULATORE AM Introduzione: Uno dei problemi fondamentali nelle telecomunicazioni è quello di trasmettere

Dettagli

Comunicazioni Elettriche II

Comunicazioni Elettriche II Comunicazioni Elettriche II Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica Università di Roma La Sapienza A.A. 2017-2018 OFDM Prestazioni Prestazioni OFDM Il prefisso ciclico consente di convertire il canale

Dettagli

Definizioni di Guadagno di Potenza

Definizioni di Guadagno di Potenza Definizioni di Guadagno di Potenza z S i 1 i 2 v in v 1 Amplificatore v 2 P P out disp P in z L P disp = Potenza disponibile dal generatore P in = Potenza entrante nell amplificatore P out = Potenza sul

Dettagli