Il 2009 chiude in affanno UNA BELLA STAGIONE

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1 Il 2009 chiude in affanno UNA BELLA STAGIONE La seguente indagine è stata realizzata da: Isnart Scpa Roma, Gennaio 2010

2 L Osservatorio è una iniziativa al servizio di tutti gli operatori pubblici e privati del Sistema Turistico Lago di Como realizzata da: Via Parini, Como Telefono 031/ Fax 031/ casati@co.camcom.it Via Amendola, Lecco Telefono 0341/ Fax 0341/ statistica@lc.camcom.it In collaborazione con: Isnart Scpa Corso D Italia, Roma Tel 06/ Fax 06/ isnart@isnart.com Consorzio Ideas Via San Bassiano, Lodi Tel/Fax 0371/ info@ideasturismo.it 2

3 Sommario 1. Il 2009 chiude in affanno 4 2. Nota metodologica 7 3

4 1. Il 2009 chiude in affanno Questo autunno le difficoltà per gli operatori turistici del Sistema turistico del Lago di Como si sono fatte sentire: infatti se confrontiamo gli andamenti dell ultimo triennio c è stata una perdita via via crescente di turisti e un trend di segno negativo per quanto riguarda la saturazione delle camere (in controtendenza solo il mese di ottobre quando c è stata una frenata rispetto alle perdite). Ma è soprattutto il futuro, specie per destinazioni internazionali come il lago di Como, a preoccupare di più. Infatti sebbene la percezioni degli operatori locali non sia così negativa, i segnali che vengono dall esterno non sono rosei. Le previsioni dei soggetti più autorevoli a livello mondiale, come ad esempio la Word Tourism Organization, sono poco entusiasmanti, con tassi di crescita tra l 1 e il 3% (in pratica stabili). Così come a livello nazionale si stima che per l industria alberghiera il 2010 non sarà né meglio né peggio del 2009, mentre una significativa ripresa è attesa solo nel Si tratta allora di trovare formule nuove per contrastare una congiuntura negativa che non sembra abbandonare il campo, ma anche per stare al passo con le trasformazioni che stanno avvenendo nella domanda. Fenomeni che vanno via via non solo confermandosi ma anche potenziandosi, relativi al contrarsi dei periodi e del raggio di vacanza stanno diventando tendenze non più solo nazionali ma anche internazionali. Servono quindi formule che vanno dalla capacità di riposizionare l offerta su prodotti e/o nicchie innovative fino alla ingegnosità di agire sui prezzi in maniera differenziata. Gli operatori turistici in molti casi stanno ad esempio puntando sulla formula domenica - venerdì per riempire le proprie strutture, anche nelle regioni turisticamente più forti sull inverno (si vedano ad esempio le offerte degli operatori della Valle d Aosta). 4

5 La coda dell estate non è bastata a portare tranquillità Alcune differenze hanno caratterizzato l autunno appena trascorso, innanzitutto rispetto a quanto accaduto nel resto della regione: il Sistema turistico del Lago di Como ha fatto registrare livelli di occupazione migliori delle altre località lombarde (in media) nel mese di settembre, ma poi ha naturalmente perso posizioni. Ma quello che più allarma è il divario negativo rispetto all anno precedente che è cresciuto dal 10% all inizio del periodo fino ad oltre il 20% in meno nel mese di novembre. A farne le spese sono state soprattutto le aree del turismo d affari dove la maggioranza degli operatori ha dichiarato un forte diminuzione della domanda sia italiana che straniera. L autunno non premia le località di montagna (sebbene in questa stagione tra funghi, castagne, ecc. le attrattive non mancherebbero) dove il livello di saturazione non supera un quarto delle camere disponibili. E la congiuntura negativa non ha guardato in faccia nessuno: i tassi di occupazione non soddisfano né gli albergatori, che sono quelli che durante l autunno hanno patito di più specie ad ottobre e novembre, né le altre strutture ricettive. Le prospettive nel breve medio periodo Gli operatori del sistema turistico riescono ad essere ancora ottimisti, sebbene anche il livello di prenotazioni non sia poi così soddisfacente. Se a fine novembre, infatti, poco più di un terzo delle camere disponibili per il ponte dell Immacolata era già stato venduto, per le festività natalizie al momento dell indagine c è ancora tanto da fare, considerato che solo il 40% delle stanze era stato opzionato (era il 53% lo scorso anno nello stesso periodo). Nonostante ciò gli intervistati non sembrano decisi ad intervenire per cercare di vendere quel che resta, anche con guadagni minori. In pochi infatti (meno del 15% del totale degli intervistati) hanno deciso di agire sulla leva del prezzo. Tra questi oltre la metà puntano su offerte e promozioni, mentre solo uno su quattro ha predisposto dei pacchetti specifici per Natale o Capodanno. Per quanto riguarda poi i mesi successivi il livello di prenotazioni non si avvicina al 30% per gennaio e febbraio (comunque qualche punto percentuale sopra la media regionale e quasi il doppio rispetto al resto di Italia) e già un quarto delle camere sono state opzionate per il mese di marzo. 5

6 Meno stranieri e più turismo d affari caratterizzano un autunno incolore Nel periodo autunnale si nota un calo della presenza degli stranieri, segno questo che ancora manca una effettiva politica di diversificazione del prodotto, con investimenti (anche solo in idee) che amplino la gamma di offerta oltre il lago, che anche fuori stagione resta la meta preferita dai turisti. Da segnalare la tenuta (in percentuale) del segmento business, sia individuale che di gruppi internazionali (questi in aumento rispetto all anno precedente), che rappresenta quasi il 30% della domanda del sistema locale. Questi turisti sono più presenti nei capoluoghi (specie Lecco) e nelle strutture alberghiere. Per quanto riguarda invece la clientela leisure prevalgono le coppie e si nota, rispetto allo scorso anno, un aumento della presenza di turisti single e anche (seppur in misura minore) dei gruppi. E di sportivi in giro se ne vedono pochi Non vi è dubbio che da un punto di vista delle potenzialità quella sportiva sia una delle motivazioni su cui si sta investendo di più (specie nelle infrastrutture) nel Sistema turistico del Lago di Como. Ne sono un esempio il golf e la bicicletta, attorno ai quali hanno concentrato la loro attenzione gli operatori turistici, che dedicano servizi specifici a questi sportivi. I risultati però in questo periodo dell anno non sono così positivi: solo un quarto delle strutture ricettive rileva la presenza di turisti sportivi (7 punti percentuali in meno che in primavera) e questi turisti rappresentano ancora una fetta esigua del totale. 6

7 2. Nota metodologica L analisi congiunturale è stata condotta attraverso una rilevazione diretta a 257( 1 ) operatori del ricettivo delle province di Como e Lecco, con questionario chiuso e domande dirette sull andamento della stagione. Le interviste, seguendo la distribuzione delle imprese turistiche ricettive attive nel STL, sono state così ripartite: Distribuzione per provincia Distribuzione interviste (%) Peso (%) Como 67,3 64,7 Lecco 32,7 35,3 Totale 100,0 100,0 Nel rispetto della presenza dei prodotti turistici e delle singole tipologie di impresa turistica ricettiva nella province di Como e Lecco, si è provveduto a ripartire le interviste anche secondo le seguenti distribuzioni per prodotto e per tipologia: Distribuzione per prodotto Distribuzione interviste (%) Peso (%) Como 6,2 5,8 Lecco 1,6 1,4 Montagna 26,1 24,2 Lago 49,8 51,9 Affari 16,3 16,8 Totale 100,0 100,0 Fonte: Osservatorio del Sistema Turistico Lago di Como CCIAA Como, CCIAA Lecco 1 imprese in attività e che hanno collaborato rispondendo al questionario, sul totale di quelle contattate. 7

8 Distribuzione per tipologia Distribuzione interviste (%) Peso (%) Hotel 74,7 67,6 1 stella 17,7 22,8 2 stelle 21,4 20,8 3 stelle 42,7 39,0 4 e 5 stelle 10,9 14,2 Residenze Turistico Alberghiere 7,3 3,1 Agriturismi 5,1 8,1 Campeggi e villaggi 12,8 12,9 Altre strutture extralberghiere 7,4 11,4 Totale 100,0 100,0 Fonte: Osservatorio del Sistema Turistico Lago di Como CCIAA Como, CCIAA Lecco La rilevazione è stata condotta dal 23 novembre all 1 dicembre