Nel marsalese il pomodoro da mensa coltivato in ambiente protetto assume il ruolo di coltura trainante di tutta la serrcoltura.

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1 (Pubblicato su Colture Protette n. 10, 2002, pianeta Sicilia) Nel marsalese il pomodoro da mensa coltivato in ambiente protetto assume il ruolo di coltura trainante di tutta la serrcoltura. Tra le tipologie coltivate suscita maggiore interesse il tradizionale costoluto, rappresentato principalmente dal Marmande, raccolto allo stato di invaiatura, cioè al viraggio dal colore verde al rosato. Questa varietà, caratterizzata da un frutto di pezzatura medio grossa e dalle classiche costolature, è molto apprezzata dai consumatori del Nord-Italia che la preferiscono al tondo liscio. L'area che più di ogni altra fa assumere a questa tipologia di pomodoro caratteristiche di specificità legate alla zona di produzione è quella situata nella fascia occidentale del territorio marsalese e precisamente nelle contrade Birgi e Cutusìo, caratterizzata da acque ad elevato contenuto di sale. Il costoluto occupa il 70% circa della superficie destinata al pomodoro e viene coltivato nella maggior parte dei casi con tecniche tradizionali. Il ciclo di coltivazione si svolge nel periodo autunno-primaverile e in serra fredda. Prima dell impianto il terreno viene opportunamente preparato con un aratura profonda cm e una fresatura superficiale che ha anche la funzione di livellare il terreno. Durante le operazioni preparatorie del terreno vengono incorporati q./ha di letame. Le particolari caratteristiche dei terreni e delle acque d irrigazione non favoriscono gli avvicendamenti, per cui è frequente il ritorno della coltura del pomodoro sullo stesso terreno, con la conseguenza che è necessario ricorrere a interventi sterilizzanti per il contenimento dei parassiti terricoli. Recentemente, in vista dell abolizione dell impiego del bromuro di metile, si va diffondendo la solarizzazione, con risultati soddisfacenti. Il trapianto delle piantine, preparate da vivai specializzati, viene effettuato manualmente, adottando sesti di m 1 x 0,30. Per favorire la crescita in verticale delle piante, si adoperano tutori costituiti da fili di nylon fissati verticalmente alla base delle piante e ad un filo di ferro, disposto ad un altezza di m.2 lungo l asse trasversale della serra. Nel corso del ciclo si effettuano sulle piante alcuni interventi di potatura verde: rimozione dei getti ascellari (scacchiatura), eliminazione delle foglie poste sotto i grappoli in via di maturazione e cimatura dell apice vegetativo all altezza del 7-8 palco. 1 / 19

2 Generalizzato è l uso dei bombi per l impollinazione, introducendo le arnie quando il 1 palco presenta il 50% dei fiori aperti. L impiego dei bombi è utile anche per contenere lo sviluppo di botrite. Gli altri parassiti non creano grossi problemi. L uso di bioreti e di antagonisti naturali riesce a tenere sotto controllo i parassiti animali, mentre i parassiti fungini vengono combattuti con prodotti naturali come il rame e lo zolfo. Normalmente la produzione inizia a febbraio e, attraverso raccolte, si protrae fino a maggio. Le rese, con questa tecnica, si aggirano intorno a 8 Kg./m2. Le coltivazioni sono condotte da imprese familiari che apportano alcuni fattori della produzione (manodopera, capitali e terra) e sostengono solamente le spese per l acquisto di materiali e servizi. Valutando al prezzo di mercato i fattori della produzione, anche quelli forniti dall imprenditore, si ha un costo medio di produzione di euro per m2 di superficie coltivata, pari ad un costo unitario medio di euro 0,64 per chilogrammo (Tab.1). La voce di spesa che incide maggiormente sul costo totale è rappresentata dalla manodopera (35,65%). A questa voce seguono i costi per le confezioni cassette di legno- ( 16,31%) e per l acquisto dei concimi (12,52 %). Le altre spese incidono complessivamente sul costo totale per il 22,34 %. I costi calcolati (spese generali, imposte e tasse, interessi e ammortamenti) presentano un incidenza del 13,18 %. Tab.1 Costo di produzione del pomodoro da mensa coltivato in serra nel marsalese (1000m 2 / 19

3 costi espliciti Importo/ % sul totale Concimi organici e chimici ,52 3 / 19

4 Film plastico per copertura 315 6,10 Film plastico per pacciamatura 105 2,03 Listelli e chiodi 168 3,26 4 / 19

5 Film plastico per solarizzazione 105 2,03 Piantine 198 3,84 Filo di nylon 12 5 / 19

6 0,23 Bombi( 2 arnie) 120 2,33 Antiparassitari 130 2,52 Cassette di legno 6 / 19

7 842 16,31 Manodopera ,65 Costi calcolati ,18 Totale 7 / 19

8 ,00 Produzione media (q/1000 m 2 ) 80 Costo unitario medio (euro/kg) 0,64 8 / 19

9 La maggior parte della manodopera (Tab.2) viene impiegata per gli interventi di potatura verde (40,98 %) e per la raccolta e il confezionamento (31,42%). Tab.2 Fabbisogno di manodopera per la produzione 9 / 19

10 ore % Aratura, fresatura e concimazione di fondo 12 3,28 10 / 19

11 Sistemazione impianto irriguo 3 0,82 Preparazione del terreno per la solarizzazione 6 1,64 11 / 19

12 Pacciamatura e foratura plastica 6 1,64 Copertura serra e fissaggio del polietilene con listelli 15 4,10 12 / 19

13 Sistemazione Bioreti 2 0,55 Trapianto 6 1,64 13 / 19

14 Tutoraggio delle piantine 20 5,46 Interventi di potatura verde ,98 14 / 19

15 Irrigazione 5 1,37 Trattamenti antiparassitari 3 15 / 19

16 0,82 Raccolta e incassettamento frutti ,42 Eliminazione residui della coltura 16 / 19

17 16 4,37 Eliminazione telo di copertura 7 1,91 17 / 19

18 Totale ,00 Nelle situazioni come quelle verificatesi nell ultima annata agraria, in cui il prezzo medio di pomodoro si è aggirato intorno a 0,80 euro/chilogrammo, gli agricoltori marsalesi riescono ad ottenere dalla coltivazione del pomodoro costoluto un reddito netto soddisfacente. Gaspare Bonomo Giovanni Catalano 18 / 19

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