I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel Maggio 2009

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1 I primati di Bologna nel mercato del lavoro nel 2008 Maggio 2009

2 Direttore: Gianluigi Bovini Coordinamento tecnico: Franco Chiarini Redazione: Paola Ventura e Antonio Silvestri Mappe tematiche: Fabrizio Dell Atti Le elaborazioni sono state effettuate sui dati ISTAT relativi all indagine continua sulle forze di lavoro riferiti alla media 2008.

3 Indice I dati sul mercato del lavoro Glossario Il tasso di attività 5 Anche nel 2008 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività 7 Bologna prima per tasso di attività totale e femminile tra le grandi province italiane A Bologna nel 2008 un tasso di attività in aumento al 74,1% Il tasso di occupazione 11 L occupazione nello scenario italiano Anche nel 2008 l Emilia-Romagna è la regione con il più elevato tasso di occupazione L Emilia-Romagna si conferma la regione in cui lavorano più donne Anche nel 2008 Bologna risulta prima per tasso di occupazione tra le grandi province italiane 16 A Bologna nel 2008 sale il tasso di occupazione La struttura dell occupazione a Bologna Il tasso di disoccupazione 19 La disoccupazione nello scenario nazionale L'Emilia-Romagna seconda regione per tasso di disoccupazione Bologna, tra le grandi province italiane, è quella con il tasso di disoccupazione più basso Nel 2008 a Bologna cala la disoccupazione Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna

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5 I dati sul mercato del lavoro I dati utilizzati per l analisi sono tratti dalla rilevazione continua sulle forze di lavoro dell Istat relativa all anno La rilevazione è progettata per garantire stime trimestrali a livello regionale e stime provinciali in media d anno. Il campione utilizzato è a due stadi, rispettivamente comuni e famiglie. Per ciascun trimestre vengono intervistati circa 175 mila individui residenti in comuni di tutte le province del territorio nazionale. Tutti i comuni capoluoghi di provincia o con popolazione superiore ad una soglia per ciascuna provincia sono presenti nel campione in modo permanente, gli altri entrano nel campione attraverso un meccanismo di selezione casuale. Per ciascun comune viene estratto dalla lista anagrafica un campione casuale semplice di famiglie che vengono successivamente intervistate. La popolazione di riferimento è costituita da tutti i componenti delle famiglie di cittadinanza italiana e straniera che risultano iscritte nelle anagrafi comunali. 3

6 Glossario Forze di lavoro: Occupati: Persone in cerca di occupazione: Tasso di inattivi: Tasso di attività: Tasso di occupazione: Tasso di disoccupazione: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione (disoccupate). comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un'ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un'ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; - sono assenti dal lavoro (ad esempio per ferie o malattie). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l'assenza non supera i tre mesi, oppure se durante l'assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l'attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l'assenza non supera i tre mesi. comprendono le persone non occupate tra i 15 anni e 74 anni che: - hanno effettuato almeno un'azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista. - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell'intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un'attività autonoma) entro le due settimane successive all'intervista, qualora fosse possibile anticipare l'inizio del lavoro. rapporto tra le persone non appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). La somma del tasso di attività e del tasso di inattività è pari al 100%. rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento (15-64 anni). rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. 4

7 Il tasso di attività

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9 Anche nel 2008 l Emilia-Romagna si conferma la regione italiana con il più alto tasso di attività Sulla base dei dati ISTAT tratti dall indagine campionaria sulle forze di lavoro, nel 2008 a livello nazionale il tasso di attività è risultato pari al 63%, mezzo punto percentuale in più rispetto al Il risultato sintetizza una consistente crescita del Centro (1,1%) e del Nord (+0,6%), mentre il Sud registra una variazione rispetto allo scorso anno molto bassa (+0,1%). Tasso di attività anni per sesso e ripartizione geografica nel 2008 Ripartizioni geografiche Maschi e femmine Valori % Variazioni % su 2007 Maschi Femmine Maschi e femmine Maschi Tra le regioni italiane l Emilia-Romagna registra nel 2008, come nell anno precedente, il tasso di attività totale più elevato (72,6%). Femmine Totale 63,0 74,4 51,6 0,5 0,0 1,0 Nord 69,7 78,5 60,7 0,6 0,2 1,0 Nord-ovest 69,2 78,0 60,2 0,6 0,3 0,9 Nord-est 70,3 79,1 61,4 0,5 0,0 1,1 Centro 66,9 76,6 57,4 1,1 0,6 1,6 Mezzogiorno 52,4 68,0 37,2 0,1-0,4 0,6 Emilia-Romagna Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Lombardia Toscana Veneto Piemonte Umbria Friuli-Venezia Giulia Marche Liguria Lazio Abruzzo Italia Sardegna Molise Basilicata Puglia Sicilia Calabria Campania Tasso di attività per regione Anno 2008 (dati in percentuale) 50,2 48,7 52,9 51,2 55,8 59,9 59,6 65,1 63,1 63,0 69,6 68,9 68,9 68,8 68,7 68,2 67,9 67,5 72,6 70,6 70,2 20,0 40,0 60,0 80,0 7

10 Bologna prima per tasso di attività totale e femminile tra le grandi province italiane Bologna Tasso di attività nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) 74,1 Verona Tasso di attività maschile nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) 80,3 Bologna Tasso di attività femminile nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) 68,2 Firenze 72,2 Bologna 80,0 Firenze 65,2 Milano 71,4 Firenze 79,4 Milano 63,9 Verona 70,1 Milano 79,0 Torino 61,4 Torino 68,6 Roma 77,4 Genova 60,6 Genova 67,5 Venezia 75,9 Verona 59,5 Roma 67,3 Torino 75,8 Roma 57,7 Venezia 65,7 Genova 74,6 Venezia 55,4 Bari 55,5 Bari 72,9 Messina 39,8 Messina 53,1 Palermo 68,4 Bari 38,3 Palermo 52,1 Messina 66,9 Palermo 36,6 Catania 48,8 Catania 65,1 Catania 33,2 Napoli 46,4 Napoli 63,8 Napoli 29,6 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Come lo scorso anno, nel 2008 Bologna risulta prima per tasso di attività totale e femminile tra le province il cui capoluogo al censimento 2001 aveva una popolazione superiore ai abitanti. Per quanto riguarda invece il tasso di attività maschile Bologna si classifica al secondo posto dietro Verona. 8

11 A Bologna nel 2008 un tasso di attività in aumento al 74,1% Tasso di attività Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di attività maschile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di attività femminile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,0 72,6 74, ,4 80,1 80, ,6 64,9 68, ,5 72,4 73, ,4 80,1 79, ,7 64,6 67, ,7 71,9 74, ,6 79,3 80, ,8 64,3 68, ,4 71,1 71, ,4 78,7 77, ,4 63,4 65, ,5 70,9 71, ,5 78,3 77, ,6 63,4 65,9 0,0 20,0 40,0 60,0 80, Nel 2008 in provincia di Bologna il tasso di attività si conferma su valori molto elevati (74,1%), in aumento rispetto al 2007 (73,3%). I dati bolognesi si mantengono per tutto il quinquennio al di sopra del dato regionale (72,6% nel 2008) e in misura ancora più sensibile di quello nazionale (63%). 9

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13 Il tasso di occupazione

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15 L occupazione nello scenario italiano Tasso di occupazione per provincia (valori percentuali) A livello nazionale il numero di persone occupate ha superato nel 2008 i 23,4 milioni di unità, in aumento dello 0,8% rispetto al Il tasso di occupazione rimane stabile al 58,7%. Anche per quanto concerne il lavoro l Italia è caratterizzata da notevoli disuguaglianze territoriali. Si tratta di differenze piuttosto consolidate: le cinque regioni che hanno il migliore tasso di occupazione nel 2008, infatti, sono le stesse dell anno prima, come è successo anche per le cinque peggiori. La regione con il più elevato livello di occupazione anche per il 2008 è l Emilia- Romagna, mentre il primato negativo spetta nuovamente alla Campania. 13

16 Anche nel 2008 l Emilia-Romagna è la regione con il più elevato tasso di occupazione 80,0 Tasso di occupazione per regione Anno 2008 (dati in percentuale) 70,2 68,6 67,9 67,0 66,4 65,4 65,4 65,3 65,2 64,7 63,8 60,0 60,2 59,0 58,7 54,1 52,5 49,6 46,7 44,1 44,1 42,5 40,0 20,0 Emilia-Romagna Trentino-Alto Adige Valle d'aosta Lombardia Veneto Toscana Umbria Friuli-Venezia Giulia Piemonte Marche Liguria L Emilia-Romagna (70,2%), il Trentino-Alto Adige (68,6%) e la Valle d Aosta (67,9%) sono le regioni con il tasso di occupazione più elevato. Sono invece tutte al Sud le regioni con il valore più basso: si tratta della Campania (42,5%), della Sicilia e della Calabria (entrambe al 44,1%), tutte in calo rispetto allo scorso anno. In Calabria, Campania e Sicilia sono occupati meno di sei ogni dieci uomini tra i 15 e i 64 anni; in Emilia-Romagna e Trentino-Alto Adige poco meno di otto. Lazio Abruzzo Italia Molise Sardegna Basilicata Puglia Calabria Sicilia Campania 14

17 L Emilia-Romagna si conferma la regione in cui lavorano più donne 80,0 60,0 Tasso di occupazione femminile per regione Anno 2008 (dati in percentuale) 62,1 59,9 59,7 57,1 57,1 56,8 56,2 55,9 55,5 55,5 54,7 49,0 47,2 46,7 40,0 41,5 40,4 34,9 30,8 30,2 29,1 27,3 20,0 0,0 Emilia-Romagna Valle d'aosta Trentino-Alto Adige Lombardia Piemonte Umbria Toscana Marche Friuli-Venezia Giulia Veneto Liguria Lazio Italia Abruzzo Molise Sardegna Basilicata Calabria Puglia Sicilia Campania Se si approfondisce anche l articolazione per genere l Emilia-Romagna non solo ha il tasso maschile di occupazione più alto (78,2%), ma anche quello femminile (62,1%), in leggero aumento rispetto al La Campania, la Sicilia e la Puglia presentano invece la situazione più sfavorevole per la componente femminile. In queste regioni, infatti, la quota di donne tra i 15 e i 64 anni che hanno un lavoro è pari a meno della metà di quella dell Emilia-Romagna. 15

18 Anche nel 2008 Bologna risulta prima per tasso di occupazione tra le grandi province italiane Tasso di occupazione nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) Tasso di occupazione maschile nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) Tasso di occupazione femminile nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) Bologna 72,4 Bologna 78,3 Bologna 66,6 Firenze 69,0 Verona 78,1 Firenze 61,4 Milano 68,7 Firenze 76,7 Milano 61,0 Verona 67,4 Milano 76,3 Torino 57,3 Torino 64,7 Venezia 74,2 Verona 56,3 Genova 63,8 Roma 73,1 Genova 56,2 Venezia 63,3 Torino 72,1 Roma 52,5 Roma 62,6 Genova 71,6 Venezia 52,3 Bari 49,7 Bari 66,7 Bari 33,0 Messina 45,9 Messina 60,0 Messina 32,2 Palermo 43,1 Catania 58,3 Palermo 29,3 Catania 43,0 Palermo 57,6 Catania 28,2 Napoli 39,8 Napoli 56,0 Napoli 24,2 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 Tutte le grandi province del Centro-Nord hanno raggiunto nel 2008 tassi di occupazione sensibilmente superiori alla media nazionale: tra queste Bologna conserva, come per lo scorso anno, la prima posizione con un valore elevato (72,4% il dato totale), in aumento rispetto al Molto significativo anche il primato provinciale nelle graduatorie del tasso di occupazione maschile e femminile ,0 40,0 60,0 80,0 100,0

19 A Bologna nel 2008 sale il tasso di occupazione Tasso di occupazione Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di occupazione maschile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di occupazione femminile Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,7 70,2 72, ,3 78,2 78, ,2 62,1 66, ,7 70,3 71, ,7 78,4 78, ,6 62,0 65, ,4 69,4 72, ,5 77,1 78, ,3 61,5 66, ,5 68,4 69, ,7 76,6 75, ,3 60,0 63, ,4 68,3 69, ,7 76,2 75, ,2 60,2 63, ,0 20,0 40,0 60,0 80, Nel quinquennio il tasso di occupazione per la provincia di Bologna risulta stabile al 69,4% nel 2004 e nel 2005, sale sensibilmente nel 2006 (72,4%), cala leggermente nel 2007 (71,5%) e torna a salire nel 2008 (72,4%). Analoga tendenza in leggero aumento tra il 2007 ed il 2008 è stata registrata per la nostra provincia anche dal tasso di occupazione maschile (dal 78% al 78,3%) e in maniera più accentuata da quello femminile (dal 65% al 66,6%). 17

20 La struttura dell occupazione a Bologna L occupazione a Bologna si caratterizza per la presenza di 77 dipendenti e 23 autonomi ogni 100 lavoratori. In relazione alla struttura economica il settore dei servizi, quest anno in aumento di ben occupati rispetto al 2007, dà lavoro a persone, pari quasi al 66% dell occupazione provinciale. Di questi, 75 su 100 sono lavoratori dipendenti. Nell industria lavora quasi il 33% degli occupati ( persone, in meno rispetto al 2007) e la quota di lavoratori dipendenti (81,7%) è più elevata di quella relativa al settore dei servizi. Se si considera l industria in senso stretto (che esclude il settore delle costruzioni) la percentuale di occupati si riduce al 22,8%. In tal caso i dipendenti sono oltre il 90%. L agricoltura riveste un ruolo ormai residuale, occupando l 1,5% degli addetti, dei quali il 71,6% è costituito da lavoratori dipendenti ed il 29,3% da autonomi. 18 Occupati per settore di attività economica nella provincia di Bologna nel ,7% 1,5% 32,7% Agricoltura Industria Servizi

21 Il tasso di disoccupazione

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23 La disoccupazione nello scenario nazionale Tasso di disoccupazione per provincia (valori percentuali) Nel 2008 il tasso di disoccupazione a livello nazionale si posiziona al 6,7%, sei decimi di punto in più rispetto al Per l Unione Europea il rapporto tra i disoccupati e le forze di lavoro è pari al 7%, in leggero calo rispetto allo scorso anno. Rispetto alla media nazionale, il tasso di disoccupazione più basso si registra in Trentino-Alto Adige (2,8%), Emilia- Romagna (3,2%) e Valle d Aosta (3,3%); le regioni con il tasso più alto sono invece la Sicilia (13,8%), la Campania (12,6%), la Sardegna (12,2%) e la Calabria (12,1%). 21

24 L Emilia-Romagna seconda regione per tasso di disoccupazione 15,0 Tasso di disoccupazione per regione Anno 2008 (dati in percentuale) 13,8 11,1 11,6 12,1 12,2 12,6 10,0 9,1 6,6 6,7 7,5 5,0 2,8 3,2 3,3 3,5 3,7 4,3 4,7 4,8 5,0 5,0 5,4 0,0 Trentino-Alto Adige Emilia-Romagna Valle d'aosta Veneto Lombardia Friuli-Venezia Giulia Marche Umbria Piemonte Toscana Nel 2008 l Emilia-Romagna si mantiene la seconda regione per tasso di disoccupazione più basso (3,2%) anche se risulta in crescita rispetto al 2007 (2,9%). Occupa invece la terza posizione per quanto riguarda il tasso di disoccupazione femminile (4,3%), preceduta dal Trentino-Alto Adige (3,7%) e dalla Valle d Aosta (4,2%). Per contro in Sicilia la disoccupazione è quasi cinque volte più elevata rispetto a quella delle tre regioni caratterizzate dal livello più basso. 22 Liguria Abruzzo Italia Lazio Molise Basilicata Puglia Calabria Sardegna Campania Sicilia

25 Bologna, tra le grandi province italiane, è quella con il tasso di disoccupazione più basso Bologna Tasso di disoccupazione nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) 2,2 Bologna Tasso di disoccupazione maschile nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) 2,0 Bologna Tasso di disoccupazione femminile nelle grandi province Anno 2008 (dati in percentuale) 2,4 Venezia 3,6 Venezia 2,2 Milano 4,5 Verona 3,8 Verona 2,7 Verona 5,3 Milano 3,9 Firenze 3,3 Venezia 5,5 Firenze 4,4 Milano 3,4 Firenze 5,8 Genova 5,4 Genova 3,9 Torino 6,6 Torino 5,6 Torino 4,8 Genova 7,1 Roma 7,0 Roma 5,5 Roma 9,1 Bari 10,3 Bari 8,4 Bari 13,9 Catania 12,0 Messina 10,2 Catania 14,9 Messina 13,6 Catania 10,4 Napoli 18,2 Napoli 14,0 Napoli 12,0 Messina 19,0 Palermo 17,1 Palermo 15,6 Palermo 19,8 0,0 10,0 20,0 0,0 10,0 20,0 0,0 10,0 20,0 30,0 Nel 2008 Bologna registra il tasso di disoccupazione totale più basso (2,2%) tra le grandi province italiane, seguita da Venezia, Verona e Milano. Inoltre occupa il primo posto anche nelle graduatorie per genere: 2% il tasso di disoccupazione maschile e 2,4% quello femminile, in calo rispetto al 2007 (3,1%). 23

26 Nel 2008 a Bologna cala la disoccupazione Tasso di disoccupazione ,2 2,2 6,7 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di disoccupazione maschile ,4 2,0 5,5 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna Tasso di disoccupazione femminile ,4 4,3 8,5 Italia Emilia Ro magna Bo lo gna ,9 2,5 6, ,1 2,0 4, ,9 3,1 7, ,4 2,9 6, ,6 2,4 5, ,3 3,5 8, ,7 3,8 7, ,9 2,7 6, ,7 5,3 10, ,1 3,7 8, ,7 2,6 6, ,6 5,0 10,5 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 0,0 5,0 10,0 15,0 Nel 2008 il tasso di disoccupazione in provincia di Bologna risulta particolarmente contenuto (2,2%) ed in diminuzione rispetto all anno precedente (2,5%). I dati risultano nettamente inferiori a quelli registrati a livello nazionale dove il dato, in aumento di oltre un mezzo punto percentuale rispetto al 2007, sale al 6,7%. A livello regionale il tasso di disoccupazione (3,2%) risulta in lieve aumento rispetto all anno precedente (2,9%). Particolarmente significativa è, in provincia di Bologna, la diminuzione del tasso di disocupazione femminile che scende dal 3,1% del 2007 al 2,4% per il

27 Dati di sintesi sulla situazione occupazionale a Bologna Forze di lavoro, occupati e persone in cerca di occupazione in provincia di Bologna nel 2008 (valori medi in migliaia) Maschi Femmine Totale Forze di lavoro in complesso Occupati in complesso Persone in cerca di occupazione Occupati per settore di attività economica e posizione nella provincia di Bologna nel 2008 (valori medi in migliaia) Occupati Var. assulta sul 2007 Var. % sul 2007 Agricoltura Dipendenti ,0 Indipendenti ,0 Totale ,5 Industria Dipendenti ,4 Indipendenti ,9 Totale ,5 di cui: in senso stretto Dipendenti ,9 (escluse le costruzioni) Indipendenti ,3 Totale ,6 Servizi Dipendenti ,3 Indipendenti ,2 Totale ,3 Totale Dipendenti ,1 Indipendenti ,7 Totale ,6 25