Counseling in gruppo: non siamo soli Un aiuto ad aiutarsi

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Giorgina Fantoni
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1 Counseling in gruppo: non siamo soli Un aiuto ad aiutarsi 21/05/2016 EMANUELA ZENOBI

2 Conoscere il counseling accogliere agevolare comprendere sostenere - orientare «un insieme di abilità, di tecniche, atteggiamenti per aiutare le persone a gestire i loro problemi utilizzando le loro risorse personali» (Reddy 1987) Il presupposto che costituisce il rapporto di Counseling è che la persona che chiede aiuto ha già in sé le risorse necessarie per superare i problemi. In questo senso si può parlare del Counseling come di un modello di intervento che mira a porre gli individui e i gruppi in una condizione di empowerment.

3 Chi è il counselor «Il Counsellor è dunque la figura professionale che attraverso le proprie conoscenze e competenze è in grado di favorire la soluzione ad un quesito che crea disagio esistenziale e/o relazionale ad un individuo o un gruppo di individui». (Associazione per lo Sviluppo Psicologico dell'individuo e della Comunità)

4 Equilibri famigliari Il punto di riferimento più diffuso ed efficiente per assistere le persone affette da demenza è la famiglia. Gli equilibri famigliari vengono smobilitati. L ambiente umano e relazionale deve essere adattato al paziente/famigliare per il mantenimento delle abilità funzionali residue e limitare l aggravamento dei disturbi comportamentali. Entrano in gioco cambiamenti organizzativi, lavorativi e relazionali ed è così che i famigliari devono far leva su tutte le proprie capacità per far fronte al cambiamento

5 Reazioni Negazione Ansia e ipercoinvolgimento Depressione e angoscia Rabbia Senso di colpa Imbarazzo solitudine

6 Chiedere aiuto a se stessi «ho bisogno di parlare con qualcuno»

7 Counseling in gruppo: «il tutto è maggiore della somma delle sue parti» Il counseling in gruppo è un occasione per confrontarsi con l obiettivo di maturare una nuova consapevolezza nella gestione delle problematiche personali, delle risorse e delle strategie attraverso la condivisione. Il gruppo è una dimensione di straordinaria potenza in quanto consente di vivere un esperienza di confronto in una dimensione protetta; il rispecchiamento rafforza l autostima e aiuta a ri-scoprire e potenziare competenze e caratteristiche personali.

8 Counseling in gruppo gruppo di sostegno autocentrato Impedire che la malattia divenga il centro della vita famigliare Trovare lo spazio e lo svago per accogliere ed elaborare le proprie emozioni Condividere le proprie difficoltà con persone che affrontano le stesse problematiche Creare una rete di sostegno affinché sia possibile accettare aiuto assistenziale esterno Informarsi e accrescere le proprie competenze nei confronti della malattia e del suo decorso

9 Le tematiche che si possono affrontare Riconoscere e accogliere le proprie emozioni Come gestire il conflitto e lo stress Potenziare l assertività: imparare a dire di no L autostima: come nutrirla e rafforzarla La resilienza: come adattarsi al cambiamento

10 Conclusioni I famigliari che assistono i malati hanno esigenze e desideri specifici; sono loro i veri esperti dei propri bisogni. Se una persona si trova in difficoltà, il miglior modo di venirgli in aiuto non è dirgli cosa deve fare, ma aiutarlo a comprendere la sua situazione e a gestirla, facendo da solo le sue scelte e assumendosene le relative responsabilità.

11 GRAZIE PER IL VOSTRO ASCOLTO VIVERE NON E ASPETTARE CHE PASSI LA TEMPESTA, MA IMPARARE A DANZARE SOTTO LA PIOGGIA (Gandhi) EMANUELA ZENOBI COUNSELOR IN FORMAZIONE PRESSO ASPIC ROSETO ezenobi@gmail.com

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