Progetto INTERREG III A Grecia Italia Asse 1 Mis. 1.2 SE.MI.NET. (SErvices for MIgrants NETwork)

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1 Progetto INTERREG III A Grecia Italia Asse 1 Mis. 1.2 SE.MI.NET. (SErvices for MIgrants NETwork) Bari, 15 settembre 2008

2 OBIETTIVI DELLA RICERCA Identificazione del fabbisogno di servizi da parte dei migranti presenti nell area barese Ipotesi di base della ricerca:

3 1.Una quota sempre più elevata di lavoratori di nazionalità italiana manifesta aspettative elevate nei confronti del lavoro (sia in termini di reddito, sia di condizioni di lavoro, sia come status professionale), d altro canto, è presente una cospicua quota di lavori poveri, poco retribuiti e, spesso, al limite del lavoro irregolare. L insieme di questi due fenomeni contrastanti fa nascere una domanda di lavoro immigrato;

4 2. Tanto più è elevato il livello di integrazione della popolazione migrante tanto più bassa è la necessità di servizi dedicati a tale fascia di persone; appare ovvio che una elevata integrazione non richiede servizi di tipo specialistico ma si possono rivolgere alle strutture già presenti in ambito di sistema sociale.

5 Sulla base di tali ipotesi si è provveduto ad identificare alcuni strumenti che potessero permettere la stima del livello di integrazione dei migranti presenti sul territorio barese.

6 Considerazione dei fattori oggettivi di integrazione quali: Condizione giuridica, Iscrizione anagrafica, Condizione lavorativa, Condizione abitativa, Nucleo famigliare Periodo di presenza sul territorio.

7 METODOLOGIA PIC INTERREG IIIA GRECIA-ITALIA

8 Analisi del contesto di riferimento (fase desk) Analisi degli strumenti normativi di carattere regionale: Piani di Zona Piano Regionale delle Politiche Sociali Al fine di: o Verificare i servizi esistenti e loro livello di attuazione o Attivare sinergie con SEMINET o Evitare inutili duplicazioni

9 INTERVISTE (fase sul campo ) Sono state realizzate interviste face to face sulla base di un disegno campionario stratificato

10 I RISULTATI DELLA RICERCA PIC INTERREG IIIA GRECIA-ITALIA

11 Immigrati intervistati nella Provincia di Bari: Nr di cui Uomini 67,9% Donne 32,1% Dall analisi dei territori analizzati, emerge che: Il fenomeno migratorio in provincia di Bari è presente su tutto il territorio e non solo nel Capoluogo con la sua area metropolitana e le città costiere

12 Aspetto consolidato della presenza femminile su di un area molto vasta non semplicemente localizzata nell area metropolitana e nei grandi agglomerati urbani costieri ci induce a rilevare una tendenza a radicarsi su tutto il territorio provinciale, anche nelle aree rurali ed interne.

13 120,0 100,0 80,0 60,0 40,0 20,0 0,0 PIC INTERREG IIIA GRECIA-ITALIA Uomini Donne Bari Noci Terrlizzi Trani Santeramo in Colle Rutigliano Noicattaro Monopoli Molfetta Modugno Locorotondo Gravina in Puglia Gioia del Colle Corato Canosa di Puglia Bitonto Bisceglie Barletta Altamura

14 Classe di età prevalente Gli immigrati presenti nell area barese appartengono prevalentemente alla classe di età compresa tra i 25 ed i 44 anni (pari al 76,9% degli intervistati). Uomini: 75,3% circa Donne: 78,4% circa

15 Titolo di studio Titolo di studio conseguito nel proprio Paese di origine; Titolo di studio riconosciuto dalla normativa italiana. Solo il 2,4% circa degli intervistati aveva già provveduto almeno ad avviare le pratiche per il riconoscimento del proprio titolo di studio.

16 60 TITOLO DI STUDIO CONSEGUITO PER GENERE Uomini Donne Nessun titolo formale Scuola dell obbligo (diploma scuola media inferiore + diploma scuola primaria)) Scuola secondaria superiore Laurea / Diploma universitario Non risponde

17 Provenienza Albanese (il 27,7% circa degli intervistati) Marocchina (il 17,3% circa). Da sottolineare la discreta presenza di cinesi (3,5% circa degli intervistati). Macroaree Est Europa (il 52,3% circa), Nord Africa circa il 17,8% Africa centro meridionale: 14,4%

18 PIC INTERREG IIIA GRECIA-ITALIA PAESI DI ORIGINE PER GENERE Uomini Donne Marocco Algeria Tunisia Cina Polonia Bangladesh Senegal Romania Maurizio Sri Lanka Ucraina Costa d avorio Filippine Eritrea ALTRI PAESI TOTALE Albania

19 Condizione giuridica U D Carta di soggiorno 8,3 11,9 Permesso di soggiorno 63,9 54,1 In rinnovo per scadenza 4,7 3,6 In scadenza no rinnovo 2,9 3,1 No permesso soggiorno 12,9 14,6 Ha cittadinanza italiana 5,7 10,5

20 Tipologia permesso soggiorno Famiglia 22.6% Lavoro dipendente 56.5% Lavoro autonomo 8.9% Studio 7.2% Protezione temporanea 3.3% Altro 1.4%

21 La condizione abitativa 81,8% vive in casa di proprietà od in locazione pagando regolarmente il fitto; 9,8% ha acquistato l abitazione; Ospiti non paganti 5,2% Uomini che risiedono nel posto di lavoro 1,1% - donne 11,3% 7,8% dichiara di essere in una condizione abitativa precaria ed al limite dell emarginazione; Classe di età in cui risalta maggiormente quest ultima situazione è 40-54

22 Il dato evidente è che poco più dell 80% degli intervistati (l 81,8% circa) vive in casa di proprietà od in locazione pagando regolarmente il fitto. Tale dato, quindi, ci conduce alla riflessione che più dell 80% degli intervistati percepisce un reddito che gli consente di vivere in una abitazione, in taluni casi (il 9,8% circa degli intervistati) gli ha consentito di acquistare una casa.

23 Gli ospiti non paganti (pari al 5,2% circa) devono essere intesi come coloro che fruiscono di ospitalità di amici e/o connazionali, ma non sono, almeno al momento dell intervista, nelle condizioni di poter pagare. Appare ovvio che tale condizione non può che essere temporanea, in quanto o a breve si trasformeranno in ospiti paganti o dovranno cercare altre sistemazioni di fortuna. Trattasi, quindi, di una sorta di limbo da cui dopo poco tempo dovranno uscire. PIC INTERREG IIIA GRECIA-ITALIA

24 La classe di età mostra delle evidenti criticità, in quanto circa il 22,5% dei soggetti intervistati appartenenti a tale classe ha dichiarato di avere una condizione abitativa precaria. Ulteriore elemento critico lo si può rinvenire nella classe anni. Il 9,8% circa di coloro che hanno tale età ha dichiarato di avere una condizione non stabile. Sarebbe auspicabile, alla luce dei dati emersi, un certo intervento nell ambito abitativo soprattutto per i migranti appartenenti alla classe di età 40 54, in quanto proprio tali persone hanno fatto registrare i maggiori elementi critici.

25 La condizione lavorativa 82,1% circa ha un attività lavorativa sia pure irregolare; 55% circa ha un lavoro regolare sia di carattere dipendente, sia parasubordinato, sia autonomo, sia imprenditoriale; 10% circa è in cerca di una occupazione; 5,2% studenti

26 Il lavoro per genere Studenti 5,0% uomini ed il 5,5% donne Occupazione regolare a tempo indeterminato e full time 26,1% uomini e 14,0% donne; Disoccupazione 7,5% circa per gli uomini ed il 12,4% circa per le donne. Classi di età a maggior rischio disoccupazione o lavoro in nero: (U/D)

27 Settori di attività economica Terziario 36,6% Attività commerciali e servizi connessi, attività alberghiere e somministrazione (stagionalità del lavoro). Attività primarie 15,5% Settore manifatt. 20,8% Servizi alla persona 20,8%

28 L analisi per classi di età fa registrare una presenza tra gli immigrati di una elevata disoccupazione giovanile. La classe di età maggiormente colpita dalla disoccupazione è quella compresa tra i 20 ed i 34 anni (pari al 72,4% circa di tutti i disoccupati rilevati). La maggior presenza di occupati tipici si rileva nella classe di età (pari al 50,9% circa dei casi registrati). Il maggior tasso di irregolarità nel lavoro è presente nella classe di età anni.

29 Redditi percepiti Classi di reddito Valori % Fino a Da 201 a Da 501 a ,1 Da a Da a Oltre Non risponde 7.7

30 Propensione a cambiare lavoro 41.1% ha intenzione di cambiare lavoro per migliorare la situazione finanziaria; 27.8% è soddisfatto e non intende modificare la propria posizione; 7% pur desiderando di cambiare lavoro non si attiva per farlo perché sconfortata. Maggiore soddisfazione da parte delle lavoratrici Maggiore ricerca di miglioramento economico da parte degli uomini Minor disagio/sconforto da parte delle donne

31 L imprenditoria Il 50% di coloro che hanno dichiarato di svolgere tale attività è donna. Settori prevalenti: Commercio (ingrosso e dettaglio); Edilizia Servizi per immigrati Trattasi solitamente di microimprese nel 50% dei casi con 1 unità lavorativa. Il 4,5% delle imprese ha invece più di 15 dipendenti. Prevalenza di popolazione cinese (40.9%) e albanesi (22,8%). Titolo di studio alto: 36,4% diploma di scuola media superiore 27,3% laurea.

32 Il network La rete delle conoscenze viene utilizzata sia per la ricerca del lavoro, sia per intrattenere relazioni sociali. 42,1% ha trovato lavoro grazie a parenti o amici connazionali; 22% attraverso amici italiani o di altri paesi.

33 I luoghi di incontro (risposte multiple) Luoghi all aperto (stazione, piazze, parchi,ecc.) 83,7%: Centri commerciali 78,1%; Mercati 77,6%; Luoghi di svago 67,4%. Luoghi in cui è possibile avere interazioni con altri immigrati e italiani

34 Sulla base delle informazioni acquisite è possibile rinvenire alcuni elementi di base che ci possono consentire di misurare il grado di inserimento nel territorio. Si tratta, ovviamente, di elementi che facilitano le probabilità di integrazione dei migranti.

35 Si sono prese in considerazione, quindi, sei variabili proxy di aspetti abbastanza rilevanti, ma che non sono da considerarsi del tutto sufficienti per poter fare accedere (o proseguire) sulla via della piena integrazione. È possibile affermare che si stima una tendenza, una concreta possibilità, ma non è corretto dire che in presenza di tali elementi vi sia certamente l integrazione dei migranti sul territorio.

36 Condizione giuridica Iscrizione anagrafica Condizione lavorativa Condizione abitativa Aspetti famigliari Periodo di presenza sul territorio Integrazione

37 Tale approccio multidimensionale ci aiuta a comprendere la propensione all integrazione degli intervistati. Gli indici sono stati calcolati assegnando alle diverse risposte punteggi che variavano da uno (massima propensione / possibilità di integrazione) a zero (minima propensione / possibilità di integrazione) e standardizzando i risultati. Appare ovvio che i risultati di tali indicatori possono oscillare tra -1 (condizione di minima propensione / possibilità di integrazione) e 1 (condizione di massima propensione / possibilità di integrazione).

38 INDICATORI DI INTEGRAZIONE Stato giuridico 1 Presenza territorio 0,8 0,60,466 0,4 0,2 0-0,232-0,2-0,4 0,559 Iscrizione anagrafe 0,419 0,454 Aspetti familiari Condizione lavorativa 0,839 Condizione abitativa

39 Indicatori di integrazione per genere Stato giuridico 1 Presenza territorio 0-0,022-0,2-0,301-0,4 0,8 0,60,454 0,411 0,4 0,2 Iscrizione anagrafe 0,608 0,348 Uomini Donne Aspetti familiari 0,288 0,426 0,137 0,641 Condizione lavorativa 0,664 0,924 Condizione abitativa

40 Fabbisogno di servizi Servizi per la promozione dell accesso al mercato privato degli alloggi; Servizio di mediazione linguistica e culturale; Servizi informativi sul mercato del lavoro; Servizi di sostegno per le procedure di riconoscimento dei titoli di studio; Servizi informativi ed operativi sul diritto allo studio universitario; Servizio di tutoring, assistenza e informazione. Attività oggetto della sperimentazione del costituendo Centro Servizi multifunzionale