Guerre puniche. Approfondimenti pp Prima guerra punica a.c. Seconda guerra punica a.c. Terza guerra punica a.c.

Transcript

1 Guerre puniche Approfondimenti pp Prima guerra punica a.c. Seconda guerra punica a.c. Terza guerra punica a.c.

2 p. 278 Colonie greche: Taranto, Messina (Zancle), Siracusa, Agrigento Colonie fenicie: Palermo, Cagliari

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4 Politica estera nessuna ideologia ma solo convenienza

5 In aiuto ai Mamertini: discussioni a Roma p mercenari campani chiamati da Agatocle di Siracusa - Alla sua morte (289 a.c.) occupano Messina - Cominciano scorrerie piratesche per mare e per terra Anche a Roma erano stati sottoposti a processo e giustiziati Per combattere contro Cartagine, chiamano Pirro (Roma vince Pirro nella battaglia di Beneventum nel 275 a.c.) Per combattere contro Siracusa, chiamano Cartagine 264 a.c.: stanchi dei Cartaginesi, chiamano Roma A Roma i Senatori discutono: è inaccettabile accettare la richiesta di aiuto di tali briganti Il popolo e i commercianti intervengono: se i Mamertini perdono la guerra, la Sicilia finisce nelle mani di Cartagine e sfuma un ricco granaio Roma scende in campo in sostegno dei Mamertini, contro le truppe punichesiracusane

6 Gerone II di Siracusa 264 a.c.: Roma in aiuto ai Mamertini contro le armate Puniche-siracusane 263 a.c.: Gerone II abbandona Cartagine e tratta la pace con Roma Gerone II manda le sue armate in aiuto a Roma contro Agrigento 241 a.c.: con la fine della II guerra punica, Roma impone a Cartagine di non portare guerra a Siracusa e ai suoi alleati

7 Cronologia fin qui 264 a.c.: Roma entra in guerra contro le truppe punico-siracusane 262 a.c.: Roma alleata con Siracusa conquista Agrigento 260 a.c.: Vittoriosa battaglia navale di Milazzo (corvi)

8 p. 278, Milazzo

9 La guerra in Africa e la vittoria di Roma 256 a.c.: Il console Attilio Regolo, dopo una vittoriosa battaglia navale, giunge in Africa e conquista Tunisi Nell inverno i Cartaginesi attaccano e Attilio Regolo è catturato La flotta in soccorso da Roma viene annientata da una tempesta 246 a.c.: sacrificio di Attilio Regolo 242 a.c.: riprende la guerra sul mare 241 a.c.: vittoria romana alle isole Egadi

10 Attilio Regolo p

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12 Le province romane, pp. 279 Sicilia, 241 a.c. Sardegna-Corsica, 235 a.c. Gallia Cisalpina, 222 a.c. (Mediolanum)

13 II Guerra punica 218 a.c a.c. Con l occupazione della Sardegna e della Corsica, Roma aveva conquistato il controllo delle rotte mediterranee La due fazioni di Cartagine: Annoni: favorevoli alla pace e allo sviluppo di Cartagine nell entroterra Barca: partito degli armatori e dei commercianti; vogliono riconquistare le rotte mediterranee Annibale Barca

14 Si impone la fazione dei Barca e Cartagine intraprende la conquista della penisola iberica 226 a.c.: trattato dell Ebro

15 Assedio di Sagunto Annibale Barca, succeduto al padre Amilcare, attacca Sagunto, città a Sud dell Ebro ma alleata dei Romani La città capitola e tardivamente Roma chiede il ritiro da Sagunto 218 a.c.: inizio della II guerra punica, Annibale varca i Pirenei e si dirige verso le Alpi

16 Sconfitte romane 1. Scontro sul Ticino 2. Battaglia della Trebbia 3. lago Trasimeno 4. Canne

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18 Versione Tantucci 1, p. 258 Romae, ad primum nuntium cladis Romanorum apud Trasumenum, cum ingenti terrore populus universus in Forum accurrit; matronae, vagae per vias, ex viatoribus nuntia rumoresque excipiebant

19 Quinto Fabio Massimo, cunctator Quinto Fabio Massimo (275 a.c. 203 a.c.) non fu un personaggio al quale gli storici hanno dedicato pagine di particolare encomio ma, per la sua tattica di attesa nella seconda guerra punica (contro Annibale), può essere considerato come uno dei primi comandanti cha applicò con coragio tattiche di attesa per logorare un nemico ritenuto militarmante superiore (nonostante nel suo caso le forze in campo fossero notevolmente a favore della Repubblica romana) per logorarlo durante la sua permanenza sul suolo nemico. Massimo viene eletto dittatore e, durante il suo mandato, anzichè affrontare le truppe cartaginesi di Annibale che stazionavano in Italia, puntò al suo logoramento mediante una tattica di guerriglia cercando di stremarne le forze. Annibale, ormai da anni sul suolo italico, era sempre riuscito a sconfiggere le legioni che lo avevano affrontato ma non poteva disporre dei necessari rifornimenti e del necessario ricambio di truppe dalla madrepatria. Nonostante il finale raggiungimento degli obiettivi ed il successo di questa strategia, questa linea politica lo rese impopolare e trovò la forte opposizione di importanti personaggi della Repubblica quali Marco Minucio Rufo. Non affrontando il nemico in campo aperto fu accusato dalle frange più intransigenti di codarderia, dimenticando che nel frattempo la Repubblica potè rafforzarsi dopo le cocenti sconfitte e ritrovare rinnovato vigore per le future azioni di guerra. Infine il Senato, non gli confermò la dittatura e, nelle fasi successive dei combattimenti, optò per una tattica più aggressiva che portò i Romani ad una nuova disfatta militare nella famosissima battaglia di Canne (216 a.c.).

20 Per la battaglia di canne vedi video sul padlet

21 210 a.c.: Publio Cornelio Scipione è inviato in Spagna 204 a.c.: riprendendo il progetto fallito cinquanta anni prima da Attilio Regolo, attacca Cartagine in Africa 202 a.c.: sconfitta di Annibale a Zama L elmo di Scipio

22 Condizioni di pace Divieto di guerreggiare senza autorizzazione di Roma Rinuncia ai possedimenti extraafricani Consegnare la flotta Indennità di guerra in cinquanta anni

23 Terza guerra punica 149 a.c a.c. «Carthago delenda est», è una famosa frase latina pronunciata da Marco Porcio Catone, passato alla storia come «Catone il censore», al termine di ogni suo discorso al Senato a partire dal suo ritorno dalla missione di arbitraggio tra i Cartaginesi e Massinissa (re di Numidia) avvenuta nel 157 a.c., praticamente fino alla sua morte nel 149 a.c. Si dice che nel momento in cui Catone pronunciò questa frase per la prima volta egli tirò fuori da sotto la tunica un cesto di fichi provenienti da Cartagine, volendo così dimostrare che se il fico frutto assai delicato poteva resistere al viaggio da Cartagine, quest'ultima era troppo vicina a Roma e quindi andava distrutta.

24 Cronologia 264 a.c.: Roma interviene in Sicilia e ha inizio la prima guerra punica 260 a.c.: Vittoriosa battaglia navale di Milazzo (corvi) 256 a.c.: Sbarco in Africa di Attilio Regolo 241 a.c.: fine della I Guerra punica, Cartagine cede a Roma la Sicilia 226 a.c.: Trattato dell Ebro 219 a.c.: Annibale assedia Sagunto 218 a.c.: inizio II Guerra punica, Annibale varca le Alpi e batte i Romani sul Ticino e sul Trebbia 217 a.c.: Annibale batte i Romani nel lago Trasimeno 216 a.c.: Disfatta romana a Canne 210 a.c.: Publio Cornelio Scipione viene inviato in Spagna 204 a.c.: Scipione sbarca in Africa 202 a.c.: vittoria romana a Zama a.c.: III guerra punica