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1 A.T.O. 4 LAZIO MERIDIONALE - LATINA ACQUALATINA S.p.A. CENTRO COMMERCIALE LATINAFIORI, TORRE 10 MIMOSE V.LE PIER LUIGI NERVI LATINA ITALIA TEL. (+39) FAX (+39) COMUNE DI SEZZE (LT) Codice C.U.P.: G12E DOCUMENTAZIONE TECNICA DI GARA Documento N : 001 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA CODICE ELABORATO: RESPONSABILE DI PROGETTO Geom. Rino Manni COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE Geom. Mauro Pasquariello DIRETTORE TECNICO Ing. Ennio Cima REV DATA Descrizione oggetto revisione Redatto Verificato Approvato A Giugno 2018 Emissione documentazione CONTI GIULIOLI CIMA Struttura di supporto: Ing. Alessandro Conti, Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma - A23224, aconti.office@gmail.com QUESTO DOCUMENTO E' DI PROPRIETA' DELLA SOCIETA' ACQUALATINA SPA ED E' TUTELATO A NORMA DI LEGGE. This drawing is property of ACQUALATINA company. All rights reserved.

2 Pagina 2/18 INDICE 1. PREMESSA Descrizione delle cause di intervento Individuazione della tecnologia 3 2. SCHEMA DI FUNZIONAMENTO E PRE-DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA Schema di funzionamento e layout posposti Sequenza indicativa degli interventi previsti 15

3 Pagina 3/18 1. PREMESSA 1.1. DESCRIZIONE DELLE CAUSE DI INTERVENTO La centrale di produzione di acqua ad uso potabile di Sardellane, sita nel Comune di Sezze, serve quota parte dei comuni di Latina, Sabaudia, Pontinia, Sezze, Terracina e San Felice Circeo. L acqua emunta da alcuni dei pozzi della centrale è affetta, in modo più o meno accentuato, dalla presenza di arsenico (i valori di concentrazione sono riportati nell allegato documento tecnico di gara AIC112_003_IRE_A_Analisi acque e regimi di portata erogata ). Stante la necessità di assicurare l erogazione all utenza di acqua ad uso potabile con concentrazione dell inquinante inferiore a 10 μg/litro, come richiesto dal D.Lgs 2 febbraio 2001, n. 31 Allegato I Parte B e s.m.i., si ravvisa la necessità, per mantenere i livelli attuali di produzione, di procedere alla realizzazione di un sistema di rimozione dell arsenico al servizio dei pozzi denominati: Pozzo n. 108, Pozzo n. 109 e Pozzo n INDIVIDUAZIONE DELLA TECNOLOGIA La documentazione di gara, tra cui la presente relazione tecnica illustrativa, intende fornire un pre-dimensionamento di massima con l indicazione della tecnologia selezionata dalla Stazione Appaltante. La tecnologia prescelta è quella dell adsorbimento del flusso emunto su materiali a base ferrosa (idrossidi di ferro) e, successiva, diluizione con il restante flusso di acqua greggia della Centrale; tale tecnologia è stata preferita ad altre presenti sul mercato per una serie di motivi: Rapida capacità di attuazione del sistema in relazione alle fluttuazioni della portata emunta (dipendente fortemente dalla richiesta dato il limitato volume di accumulo), sia durante le ore diurne, che durante il periodo notturno; la variazione è ulteriormente accentuata nel periodo estivo di massima produzione della centrale;

4 Pagina 4/18 Semplicità impiantistica che favorisce la gestione e la manutenzione ordinaria e straordinaria delle apparecchiature; Esperienza maturata sulle diverse tecnologie di rimozione dell arsenico e sull impatto di queste sulla gestione; Omogeneizzazione dei sistemi di dearsenizzazione in uso all interno dei siti di produzione di Acqualatina S.p.A..

5 AIC112_001_IRE_A Pagina 5/18 2. SCHEMA DI FUNZIONAMENTO E PRE-DIMENSIONAMENTO DI MASSIMA 2.1. SCHEMA DI FUNZIONAMENTO E LAYOUT PROPOSTI Lo schema di funzionamento della centrale nel suo insieme rimarrà invariato rispetto all esistente (vedi elaborato AIC112_004_IRE_A_Descrizione del funzionamento attuale dell'impianto di produzione ) ad eccezione, ovviamente, dell interposizione del sistema di dearsenizzazione tra i pozzi di emungimento su indicati (Pozzo n.108, Pozzo n.109 e Pozzo n.110) ed il serbatoio di accumulo esistente in quota per il rilancio alle utenze. Nelle pagine seguenti, e nell elaborato tecnico di gara AIC112_009_IDS_A_Ipotesi di layout e schema di processo si riportano: lo schema di funzionamento proposto, ipotizzato su tre impianti indipendenti nel funzionamento, ciascuno capace di trattare rispettivamente una portata di circa 120 l/s (per il Pozzo n.110) e di circa 80 l/s per i Pozzi n.108 e n.109.; la planimetria degli impianti ipotizzati, inserita nel contesto esistente. Sono altresì indicate ed evidenziate con una linea marcata rossa i limiti di fornitura, e con una linea marcata in blu le nuove realizzazioni di competenza Acqualatina.

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7 AIC112_001_IRE_A Pagina 7/18

8 AIC112_001_IRE_A Pagina 8/18 Si ipotizza quindi la realizzazione di n. 3 impianti indipendenti e paralleli, ed in particolare: impianto pozzo n. 108: costituito da n. 4 filtri in parallelo, ciascuno di diametro indicativo pari a 3,0 m ed altezza totale di circa 4,0 m. impianto pozzo n. 109: costituito da n. 4 filtri in parallelo, ciascuno di diametro indicativo pari a 3,0 m ed altezza totale di circa 4,0 m. impianto pozzo n. 110: costituito da n. 4 filtri in parallelo, ciascuno di diametro indicativo pari a 3,5 m ed altezza totale di circa 5,0 m. Stante il limitato volume di accumulo per le acque di controlavaggio (circa 80 mc) comune per i tre impianti, particolare attenzione dovrà essere posta nel dimensionamento dell impianto di trattamento delle acque di controlavaggio stesse. In particolare, se necessario, ciascun impianto dovrà essere strutturato in modo tale da poter eseguire i lavaggi sui singoli filtri,o su coppie di filtri, anziché sull intero impianto. Inoltre questa esigenza deriva anche dalla massima portata di acqua disponibile per il controlavaggio, legata a sua volta alla massima capacità di erogazione del singolo pozzo. Nella fase iniziale (primo controlavaggio dopo l inserimento del materiale adsorbente) potrebbe essere necessario frazionare ulteriormente (temporalmente) i lavaggi per poter trattare tutto l effluente al sistema di trattamento sfruttando la limitata capacità del volume di accumulo ed avendo come collo di bottiglia la capacità massima oraria di trattamento dell impianto stesso. Nella tabella seguente sono riassunti i parametri di funzionamento del singolo impianto e i limiti richiesti in uscita dal trattamento. Per quanto riguarda i parametri chimici (concentrazione As, ph, ma anche degli altri elementi competitivi dell As non inseriti nell elenco) si rimanda all elaborato AIC112_003_IRE_A_Analisi acque e regimi di portata erogata, per una visione d insieme dei dati di analisi storicizzati da Acqualatina, e si richiama altresì la necessità, da parte del Concorrente, come riportato nel Capitolato Speciale di Appalto Parte tecnica (art. 6 comma 5, art. 13), di eseguire a

9 Pagina 9/18 proprie spese tutti i necessari approfondimenti ed analisi per dare l opera compiuta a regola d arte e nei limiti delle prestazioni richieste.

10 Pagina 10/18 DATI SINGOLI POZZI E IMPIANTI DI DEARSENIZZAZIONE DATI RELATIVI AL POZZO 108 SOTTOPOSTO A DEARSENIZZAZIONE VALORE U.M. NOTE Portata da trattare al dearsenizzatore 80 l/s al dearsenizzatore Pressione massima di esercizio 10 bar Concentrazione Massima Arsenico in ingresso da analisi 22,64 microgr./l ph medio 7,44 - Concentrazione attesa da uscita dearsenizzatore 6,00 microgr./l media analisi chimiche 2016/ franco di sicurezza per eventuali oscillazioni (dato da deviazione standard) DATI RELATIVI AL POZZO 109 SOTTOPOSTO A DEARSENIZZAZIONE VALORE U.M. NOTE Portata da trattare al dearsenizzatore 80 l/s al dearsenizzatore Pressione massima di esercizio 10 bar Concentrazione Massima Arsenico in ingresso da analisi 17,31 microgr./l ph medio 7,62 - Concentrazione attesa da uscita dearsenizzatore 6,00 microgr./l media analisi chimiche 2016/ franco di sicurezza per eventuali oscillazioni (dato da deviazione standard) DATI RELATIVI AL POZZO 110 SOTTOPOSTO A DEARSENIZZAZIONE VALORE U.M. NOTE Portata da trattare al dearsenizzatore 120 l/s al dearsenizzatore Pressione massima di esercizio 10 bar Concentrazione Massima Arsenico in ingresso da analisi 11,26 microgr./l ph medio 7,47 - Concentrazione attesa da uscita dearsenizzatore 6,00 microgr./l media analisi chimiche 2016/ franco di sicurezza per eventuali oscillazioni (dato da deviazione standard) VALUTAZIONE CARATTERISTICHE FLUSSI DA CENTRALE FLUSSI IN USCITA A SERBATOI CENTRALE VALORE U.M. NOTE Portata proveniente dai restanti pozzi non trattati 770 l/s Concentrazione Massima Arsenico in ingresso - pozzi non trattati 9,48 microgr./l media ponderale analisi chimiche 2016/ franco di sicurezza per eventuali oscillazioni (dato da media Portata dai pozzi con dearsenizzatore 280 l/s Concentrazione Massima Arsenico dopo dearsenizzatore (CT) 6,00 microgr./l Portata totale erogata dal serbatoio 1050 l/s Concentrazione attesa da uscita serbatoi 8,56 microgr./l

11 Pagina 11/18 Sistema idraulico Dato il posizionamento individuato per i sistemi di rimozione dell arsenico, la scelta progettuale proposta si riassume nei seguenti interventi idraulici: intercettare il pozzo n. 108 in un pozzetto di ripartizione, da realizzare (a cura dell appaltatore) nei pressi del pozzo stesso o lungo la pipeline, contenente tutti i pezzi speciali necessari (tubazioni, saracinesche, valvole motorizzate, valvole di sovrappressione, misuratori etc.) per realizzare la derivazione verso l impianto di trattamento, la re-immissione dopo il trattamento stesso e il by-pass totale del flusso emunto dal pozzo; intercettare il pozzo n. 109 in un pozzetto di ripartizione, da realizzare (a cura dell appaltatore) nei pressi del pozzo stesso o lungo la pipeline, contenente tutti i pezzi speciali necessari (tubazioni, saracinesche, valvole motorizzate, valvole di sovrappressione, misuratori etc.) per realizzare la derivazione verso l impianto di trattamento, la re-immissione dopo il trattamento e il by-pass totale del flusso emunto dal pozzo; intercettare il pozzo n. 110 in un pozzetto di ripartizione, da realizzare (a cura dell appaltatore) nei pressi del pozzo stesso o lungo la pipeline, contenente tutti i pezzi speciali necessari (tubazioni, saracinesche, valvole motorizzate, valvole di sovrappressione, misuratori etc.) per realizzare la derivazione verso l impianto di trattamento, la re-immissione dopo il trattamento e il by-pass totale del flusso emunto dal pozzo. Per questo pozzo c è da tenere in considerazione che la derivazione (così come la re-immissione) del flusso dalla premente in mandata dal pozzo stesso va necessariamente eseguita prima che la premente si congiunga con la mandata del pozzo n. 111 (non oggetto di intervento e di trattamento), condividendo i due pozzi la medesima condotta in pressione verso il serbatoio di accumulo in quota (rif. elaborato AIC112_006_IDS_A_Planimetria generale e dei collegamenti idraulici esistenti ).

12 Pagina 12/18 La scelta di trattare le portate dei singoli pozzi di emungimento in maniera indipendente (invece di accorpare alcuni flussi) è stata presa al fine di preservare la flessibilità gestionale dell utilizzo o meno di alcuni pozzi in determinati momenti dell anno, piuttosto che limitare i disservizi in caso di malfunzionamento di un pozzo o del singolo impianto associato. Inoltre, non avendo i flussi dei tre pozzi le stesse caratteristiche chimiche di inquinamento, la parcellizzazione degli impianti consente in definitiva, in termini di qualità e quantità, la massima ottimizzazione dei singoli impianti, favorendo la precisa calibrazione del dimensionamento e quindi in ultima analisi del funzionamento e della gestione stessa. Negli elaborati a base di gara non è stata indicato appositamente il dettaglio del sistema di interconnessione idraulica ed impiantistica (valvole, tubazioni, pezzi speciali, etc..) nei singoli impianti di trattamento; sarà a carico del Concorrente elaborare un livello di dettaglio per sostanziare la propria proposta con le caratteristiche quali - quantitative e possibilmente migliorative dei singoli impianti, fermi restando i vincoli legati ai limiti di fornitura e di condizioni operative (capacità di trattamento, pressione di esercizio, limiti di accumulo/trattamento delle acque di controlavaggio e della disponibilità della stessa portata di controlavaggio legata al singolo pozzo, etc..). Indipendentemente dalle soluzioni progettuali che saranno proposte rimane inteso, come messo in evidenza nell elaborato AIC112_002_IRE_A_Disciplinare tecnico di fornitura paragrafo Schematizzazione funzionale elementi di fornitura (LIMITI DI FORNITURA E LINEE GUIDA DI PROGETTO), che il Concorrente dovrà individuare in sede di gara le pompe di emungimento eventualmente da sostituire (sostituzione pompe dei pozzi ed eventualmente adeguamento dei rispettivi quadri elettrici a cura di Acqualatina) al fine di addurre l acqua da trattare all impianto ad un pressione di esercizio compatibile con il recapito finale (serbatoio in quota) ed indicativamente pari a 10 bar (verifica a cura del Concorrente già in sede di gara), coerentemente con la soluzione impiantistica proposta dal Concorrente (comprensiva quindi delle perdite di carico del singolo sistema di dearsenizzazione), per garantire una corretta gestione dei flussi dai pozzi di emungimento e verso la vasca di accumulo.

13 Pagina 13/18 Sistema elettrico L area di posizionamento dei sistemi di dearsenizzazione è servita altresì da una serie di cavidotti e pozzetti esistenti (eventualmente da integrare secondo le necessità del fornitore individuato) il cui percorso è indicato sul dettaglio in planimetria dell elaborato AIC112_008_EDS_A Planimetria cavidotti e pozzetti elettrici esistenti. La distribuzione nei cavidotti sarà opportunamente suddivisa per cavi di segnale e di potenza. Sistema di supervisione e controllo Il fornitore dovrà altresì realizzare un sistema di supervisione e controllo on-line (con riferimento anche all elaborato tecnico di gara AIC112_005_IRE_A Prescrizioni tecniche generali ) sui flussi in ingresso e di uscita di ciascun impianto (analizzatori, misuratori di portata, etc..) e sui parametri di processo dello stesso (livelli, pressostati, sensori, misuratori etc..) per il loro monitoraggio in continuo del funzionamento del singolo impianto e del sistema di impianti nel loro insieme (co-gestione del sistema di trattamento acque residuali e di controlavaggio e del limitato volume di accumulo/stoccaggio). In particolare per quanto riguarda l analizzatore on-line di arsenico dovrà essere predisposto e collaudato nel flusso di uscita dell acqua trattata di ogni singolo impianto. Il sistema di supervisione e controllo e tutta la strumentazione che sarà messa in campo dovranno essere idonei anche per il controllo a distanza di cui ai Par. 1.2 EG-6 e Par dell elaborato AIC112_002_IRE_A_ Disciplinare tecnico di fornitura. Inoltre, poiché la centrale Sardellane data la complessità è dotata di diverse RTU dislocate nei punti nevralgici dell impianto (come serbatoi e rilanci, cabina di media tensione, console di comando, etc.), le implementazione che saranno previste dal Concorrente dovranno prevedere il collegamento delle nuove sezioni di impianto con l apparato installato, e ad oggi esistente, negli uffici locali.

14 Pagina 14/18 Tale collegamento dovrà essere realizzato attraverso una fibra ottica dalle seguenti caratteristiche minime: cavo a 4 fibre ottiche Multimodali OM2 50/125mm, armata metallica; In questo modo potranno essere inseriti degli I/O locali per acquisire quanto necessario, oppure per collegare con un bus RS485 Modbus un eventuale PLC di controllo del singolo impianto o degli impianti insieme. Il PLC dovrà essere uno Slave del suddetto protocollo. Sistema di trattamento acque di controlavaggio Per quanto riguarda lo scarico delle acque di controlavaggio è prevista la realizzazione di un accumulo di circa 80 mc (realizzazione a carico di Acqualatina) al fine di laminare alla fognatura interna, e quindi al fosso recettore (Fiume Ufente), il flusso istantaneo del lavaggio di un filtro. Tale accumulo sarà realizzato con una tubazione in calcestruzzo del diametro DN2000 semi-interrata. In tal modo si potrà alimentare il residuo liquido alla fognatura esistente, e quindi al corpo recettore, in modo lento ed a gravità. Data anche l esperienza sui filtri in esercizio, gestiti da alcuni anni da Acqualatina, si presuppone un lavaggio dei filtri differenziato nel tempo (e per quanto possibile situato nei punti di minimo della richiesta dall utenza) in modo tale da consentire lo svuotamento in condizioni lente del volume di accumulo. Tuttavia, tale volume di accumulo potrebbe non essere sufficiente in fase di lavaggio iniziale del materiale (successivamente al suo caricamento nei filtri primo lavaggio) per cui, compatibilmente con il dimensionamento a cura del Concorrente dell impianto di trattamento chimico-fisico, si auspica una struttura di funzionamento del singolo dearsenizzatore che preveda lavaggi oltreché parcellizzati (singolo filtro o coppie di filtri) anche frazionati nel tempo (più lavaggi parziali con interruzioni). Inoltre, sempre per l ottimizzazione dell utilizzo dell unico volume comune di accumulo delle acque di controlavaggio, il sistema di supervisione

15 Pagina 15/18 dovrebbe essere in grado di gestire i controlavaggi dei singoli impianti in modo tale da evitare sovrapposizioni. Resta inteso, in ogni caso, che è onere del Concorrente garantire che le acque trattate, di controlavaggio e residuali del processo, rispettino i limiti di cui al D.Lgs. 152/06 e s.m.i., tenendo conto anche della vigente normativa regionale Piano di Tutela delle Acque Regionale (Deliberazione del Consiglio Regionale n. 42 del 27 settembre 2007 e s.m.i.), per lo scarico in corso d acqua superficiale, e sarà cura del Concorrente, in conformità alla proposta presentata, predisporre tutti gli eventuali accorgimenti tecnici e funzionali che occorressero allo scopo considerandoli parte della fornitura. Deve essere dunque previsto un idoneo sistema di trattamento delle acque di lavaggio o residuali del processo di trattamento ed eventualmente dello smaltimento delle stesse o dei fanghi di risulta. Il sistema di dearsenizzazione è completato dai sistemi di dosaggio dell ipoclorito di sodio e dell anidride carbonica; il primo necessario per la disinfezione dell acqua, il secondo per la sua acidificazione che ne aumenta i rendimenti di adsorbimento dell arsenico sul materiale filtrante. Resta inteso, in ogni caso, che è onere del Concorrente garantire un eventuale sistema di ripressurizzazione/rilancio dell acqua trattata (in caso di eccessive perdite di carico nell impianto proposto) SEQUENZA INDICATIVA DEGLI INTERVENTI PREVISTI Riassumendo, con riferimento al Par. 1.2 del AIC112_002_IRE_A_ Disciplinare tecnico di fornitura, il Contraente dovrà provvedere, non necessariamente nell ordine temporale indicato ed in modo indicativo e non esaustivo rispetto alle indicazioni fornite negli altri documenti di gara, alla:

16 Pagina 16/18 a. Realizzazione (fornitura e posa in opera) delle opere complementari idrauliche/elettriche necessarie (tubazioni, saracinesche motorizzate, motorizzazione saracinesche esistenti, valvole di sovrappressione, piping,, etc..); b. Costruzione o approvvigionamento dei componenti e delle apparecchiature necessarie alla fornitura ed assemblaggio delle stesse in fabbrica (sia per gli impianti di dearsenizzazione che per l impianto di trattamento delle acque di controlavaggio); c. Predisposizione del sistema di distribuzione elettrico (energia e segnali) in conseguenza di quanto emerso nelle fasi precedenti, in particolare per garantire il fabbisogno della potenza elettrica e dei dati di controllo necessari nelle condizioni di massima richiesta dell intera Centrale, incluso il nuovo Sistema di impianti di trattamento, ed il corretto interlacciamento dei rispettivi quadri elettrici di distribuzione principale compresi cavi, scatole di derivazione, dispositivi di sezionamento e protezione;esecuzione delle prove di verifica e di collaudo necessarie; d. Organizzazione della fornitura delle opere elettromeccaniche (sia del singolo impianto di dearsenizzazione che dell impianto di trattamento delle acque di controlavaggio) in unità assiemate e trasportabili (ove possibile), caricamento, trasporto, scarico, posizionamento in sito delle stesse, loro riassemblaggio e realizzazione dei collegamenti idraulici ed elettrici tra tutti i vari componenti, per dare i sistemi completamente finiti e pronti al funzionamento; e. Fornitura e messa in opera delle masse adsorbenti necessarie al dimensionamento del Sistema di impianti (realizzate su tre linee di trattamento indipendenti); f. Realizzazione del sistema di supervisione e controllo on-line sui flussi in ingresso ed uscita (analizzatori, misuratori di portata, etc..) e sui parametri di processo (livelli, pressostati, sensori, misuratori etc..) e loro monitoraggio come meglio dettagliato nell elaborato di gara AIC112_005_IRE_A_ Prescrizioni tecniche generali ; in particolare per quanto riguarda l analizzatore on-line di

17 Pagina 17/18 arsenico dovrà essere predisposto e collaudato nel flusso di uscita dell acqua trattata. Il sistema di supervisione e tutta la strumentazione dovranno essere idonei anche per il controllo a distanza di cui ai Par. 1.2 EG-6 e Par dell elaborato AIC112_002_IRE_A_ Disciplinare tecnico di fornitura ; g. Messa in servizio degli impianti, completa di lavaggio tubazioni, lavaggio materiali adsorbenti, approntamento chemicals, sfiato dei circuiti, ecc.; h. Individuazione di tutti i rischi connessi alla gestione dell Impianto con particolare riferimento all aggiornamento della documentazione inerente la Sicurezza; i. Collaudo funzionale e prestazionale del singolo impianto di dearsenizzazione (comprensivo dell impianto di trattamento delle acque di controlavaggio), da realizzarsi durante il periodo sperimentale di funzionamento, fissato in quattro mesi (assistenza all avviamento e start up) preventivamente all avvio del servizio di Full Service di mesi 24 (ventiquattro); j. Verifica di Conformità; k. Avvio della fase di Full Service biennale; l. Fornitura della documentazione tecnica as built (schemi, disegni, manuali di esercizio e manutenzione, ) necessaria a descrivere in modo completo la fornitura in ogni sua parte ed istruzione del personale addetto alla gestione del Sistema di impianti. In particolare, per la parte elettrica si rimanda ad apposita istruzione operativa interna IO-01-INV01_b_ Documentazione da richiedere per l accettazione di lavori su impianti elettrici ed eventuali suoi aggiornamenti intervenuti. Si ribadisce che quanto sopra vale per ogni singolo impianto di dearsenizzazione, (indipendente ed in parallelo agli altri impianti previsti nell appalto) nonché per gli altri impianti di servizio (sistema di trattamento acque di controlavaggio, stazione di sollevamento acque di controlavaggio, impianti di stoccaggio ed alimentazione chemicals, sistema/i di supervisione e controllo, etc..).

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