DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE LOMBARDE Anno 2016

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1 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE LOMBARDE Anno Nel corso del le imprese che si sono iscritte alle anagrafi camerali lombarde sono , con un calo del 3,1% rispetto all anno precedente; anche le cessazioni sono diminuite in misura simile (-2,9%), registrando movimenti: il saldo risulta quindi positivo (+3.282) per il terzo anno consecutivo, sebbene in lieve calo rispetto al (+3.503). La diminuzione delle cessazioni è dovuta soprattutto alle minori cancellazioni di ufficio (-28,6%), legate ad attività di pulizia degli archivi amministrativi da posizioni non più operative da tempo, al netto delle quali la riduzione del saldo risulta più consistente (da a ). Le imprese registrate salgono così a unità, mentre le posizioni, ottenute escludendo le imprese che non hanno ancora iniziato l attività e quelle sottoposte a procedure concorsuali o in liquidazione, risultano pari a , confermando la stessa crescita del (+0,2%). Prosegue quindi la lieve fase espansiva del tessuto imprenditoriale lombardo dopo il calo degli anni -, sebbene la dinamica trimestrale sembri evidenziare un rallentamento nel corso del. A livello nazionale il numero di imprese risulta stabile su base annua, interrompendo così il trend negativo degli ultimi anni. 840 Numero di imprese e variazioni annuali Var % Attive Attive 9% 820 7% % 760 2,6% 3% ,8% 1,4% 1,2% 1,8% 1,6% 1,3% 0,1% -0,8% 0,0% 0,3% -0,5% -1,1% 0,0% 0,2% 0,2% 1% -1% % Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese ,8 11,5 12,5 12,2-5,9 Numero di imprese iscritte, cessate e saldo -2,4 non Iscritte Saldo (al netto delle cessazioni ) 7,2-3,9 14,2 1, Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese 11,5-2,0 Saldo complessivo 5,6 5,6-3,9-3,5 8,8 8,1 6,5 3,5 3,3 1,1

2 Province Il conferma le dinamiche territoriali in corso negli ultimi anni, con la provincia di Milano che, grazie a un elevato livello di natalità e al minore tasso di mortalità della regione, evidenzia una crescita (+1,1%) molto superiore alla media lombarda, sebbene in lieve rallentamento rispetto all anno precedente. Tra gli altri territori solo Monza (+0,6%) registra una variazione positiva significativa, mentre Varese (+0,2%), Sondrio (+0,1%), Como (-0,1%) e Bergamo (-0,2%) mostrano un numero di imprese sostanzialmente stabile, interrompendo la tendenza decrescente degli anni precedenti. Ancora negative risultano invece le variazioni per le altre province, particolarmente rilevanti per Pavia (-1,3%), penalizzata da un elevato livello di mortalità dovuto alle numerose cancellazioni d ufficio, Lodi (-1,3%) e Cremona (-1%); flessioni più ridotte si riscontrano per Brescia (-0,8%), Lecco (-0,6%) e Mantova (-0,6%). Un confronto con i livelli del 2010 evidenzia come a fronte della crescita di Milano e alla stabilità di Monza, tutti gli altri territori registrino una diminuzione: come conseguenza di ciò la percentuale di imprese con sede a Milano sul totale regionale è aumentata di quasi due punti (dal 34,5% al 36,4%). Tab. 1 - NATALITA' E MORTALITA' AZIENDALE - Anno Lombardia e province lombarde Registrate Attive Iscritte non natalità mortalità Bergamo ,2 5,6 6,1 Brescia ,8 5,6 6,2 Como ,1 5,8 5,9 Cremona ,0 5,6 6,1 Lecco ,6 5,5 5,7 Lodi ,3 6,1 7,4 Mantova ,6 5,2 5,7 Milano ,1 6,3 5,0 Monza-Brianza ,6 6,2 5,5 Pavia ,3 6,2 7,8 Sondrio ,1 5,7 5,3 Varese ,2 5,9 5,3 LOMBARDIA ,2 6,0 5,6 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Imprese per provincia Numeri indice (2010=100), anni Milano Monza Brianza Bergamo Lecco Varese Brescia Pavia Mantova Como Cremona Sondrio Lodi Forma giuridica Prosegue la tendenza alla crescita delle società di capitali ( posizioni, pari al +2,4%) e alla diminuzione delle società di persone ( imprese, pari al -2,3%), sempre meno scelte dagli imprenditori come dimostrato dal basso tasso di natalità che le caratterizza. Tale fenomeno strutturale, legato all esigenza di maggiori garanzie e di forme di governance più strutturate, assume particolare rilievo in Lombardia per l ampia incidenza di società di capitale sul totale delle imprese (28,9% rispetto al 21% italiano), che a Milano raggiunge il 39,7%. Tra le società di capitali spicca il boom delle società a responsabilità limitata semplificata ( imprese, pari al +58,6%), mentre diminuiscono le srl a socio unico ( unità, pari al -8,1%). Il calo delle società di persone riguarda le due forme più diffuse, ossia le società in nome collettivo ( posizioni, pari al -3,8%) e le società in accomandita semplice ( unità, pari al -2,6%), crescono invece le società semplici ( imprese, pari al +11,5%). Le ditte individuali, che rappresentano la forma giuridica meno strutturata e che raccolgono circa la metà delle imprese lombarde (in Italia sono il 60%), registrano una lieve contrazione (- 0,2%) mentre crescono le altre forme giuridiche (+1,4%) sulla spinta di cooperative e associazioni. Tab NATALITA' E MORTALITA' AZIENDALE - Anno Lombardia - Dati per forma giuridica Registrate Attive Iscritte non natalità mortalità Società di capitale ,4 5,7 3,6 Società di persone ,3 2,6 4,3 Ditte individuali ,2 7,7 7,9 Altre forme ,4 5,0 3,5 2

3 Settore Prosegue l espansione del terziario in Lombardia, che negli ultimi sette anni ha incrementato la quota sul totale delle imprese di oltre quattro punti (dal 61,1% al 65,3%): crescono soprattutto le attività di alloggio e ristorazione (+1,4%) e l ampio comparto degli altri servizi (+1,2%), all interno del quale i contributi più rilevanti giungono dai servizi di supporto alle imprese (+4,4%), dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+1,5%) e dalle attività finanziarie e assicurative (+2,4%). Più contenuto risulta l incremento del commercio (+0,3%), che consegue comunque il terzo anno di crescita dopo la flessione registrata nel -. Il processo di terziarizzazione comporta anche il calo delle attività agricole (-0,9%) e industriali (-1,2%), sebbene le contrazioni evidenziate siano meno intense rispetto agli anni passati; tra le attività manifatturiere i principali contributi negativi provengono dalla fabbricazione di prodotti in metallo (-1,2%) e dall industria del legno (-3,2%), mentre crescono le attività di riparazione, manutenzione ed installazione di macchine (+3,5%). Le costruzioni proseguono il trend negativo (-1,2%) in corso dal, dovuto alla crisi che ha colpito il comparto. Numero imprese in Lombardia per comparto serie storica annuale Agricoltura Industria Costruzioni Commercio Alloggio e ristorazione Altri servizi Fonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Tab Dati Movimprese anno - Regione Lombardia non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,0 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,4 S Altre attività di servizi ,5 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,0 U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali , ,0 TOTALE ,2 3

4 Imprenditoria giovanile, femminile e straniera Continua la diminuzione delle imprese gestite in prevalenza da persone con meno di 35 anni di età, che registrano una variazione pari al -2,7%. Questa tendenza prosegue da diversi anni ed è spiegata sia da dinamiche settoriali, visto l elevato peso di un comparto in difficoltà come l edilizia, che raccoglie il 19,6% delle imprese giovanili nonostante il calo del 9,5% su base annua, sia da fenomeni demografici, con il calo della popolazione residente in Lombardia nella fascia di età anni. La maggiore incidenza di imprese giovanili, che rappresentano il 9,2% delle imprese lombarde, si registra nei servizi di alloggio e ristorazione (15,3%) e nelle altre attività dei servizi (15,2%), che comprendono soprattutto servizi alla persona. Nonostante il calo complessivo, l imprenditoria giovanile cresce nei settori dell istruzione (+15,7%), dell agricoltura (+2,9%), dei servizi di supporto alle imprese (+1,8%) e delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+6,7%). In Lombardia le imprese femminili mostrano una variazione positiva (+0,8%) superiore a quella complessiva, raggiungendo una quota sul totale pari al 19,1%: rimane il gap rispetto alla situazione nazionale, dove le imprese controllate in prevalenza da donne rappresentano il 22,5%. I settori dove l incidenza femminile raggiunge i valori più elevati sono le altre attività dei servizi (54,5%), la sanità e assistenza sociale (32,8%) e l istruzione (28%), mentre considerando la composizione delle imprese femminili si nota una netta prevalenza del commercio (26,4%). Questa struttura orientata al terziario spiega la crescita registrata, che risulta particolarmente intensa per l istruzione (+7%) e per il trasporto e magazzinaggio (+4,3%), comparto che complessivamente risulta invece in contrazione. Prosegue la crescita delle imprese straniere (+4,2%), che hanno fornito in questi anni un apporto determinante alla natimortalità imprenditoriale lombarda, portando la propria quota sul totale dal 9,4% del 2011 al 12% del, un valore superiore a quello nazionale (10%). L incidenza straniera supera il 20% nei servizi di supporto alle imprese e nelle costruzioni, settore dove le imprese straniere aumentano (+1,4%) nonostante il calo complessivo, mentre il maggior contributo alla crescita proviene dal commercio (+5,6%). Tab IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE, FEMMINILE E STRANIERA - Anno Lombardia Registrate Numero assoluto Attive % sul totale Iscritte non natalità mortalità Imprese femminili , ,8 7,9 7,1 Imprese giovanili , ,7 19,5 9,0 Imprese straniere , ,2 11,1 7,1 Imprese comunitarie , ,1 8,9 7,2 Imprese extracomunitarie , ,7 11,5 7,1 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Tab IMPRENDITORIALITÀ GIOVANILE, FEMMINILE E STRANIERA - Anno Lombardia - dati per attività economica Imprese femminili Imprese giovanili Imprese straniere SEZIONE DI ATTIVA' ECONOMICA - ATECO 2007 Attive Incidenza % Attive Incidenza % Attive Incidenza % , , ,4 25 6,8 6 1,6 3 0, , , , ,7 51 2,6 69 3, ,3 77 5,2 52 3, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,0 3 11,1 0 0,0 0 0,0 P Istruzione , , , , , ,0 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver , , ,8 S Altre attività di servizi , , ,9 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,0 0 0,0 1 25,0 NC Imprese non classificate 73 16,2 20 4,4 31 6,9 TOTALE , , ,0 4

5 Artigianato Il numero di imprese artigiane in Lombardia registra un ulteriore flessione nel (-0,8%): si tratta dell ottavo anno consecutivo che questo si verifica, sebbene l entità della contrazione sia più ridotta rispetto alle precedenti. Le cessazioni, che nel erano aumentate, riprendono il trend decrescente, ma tornano a diminuire anche le iscrizioni che raggiungono un nuovo minimo storico. L unico settore che mostra un trend positivo sono gli altri servizi (+2%), mentre le perdite maggiori in termini assoluti provengono ancora dall edilizia ( imprese, pari al -1,6%), che rappresenta il 40,6% del tessuto artigiano lombardo; flessioni si verificano anche per l industria (-1,9%) e il trasporto e magazzinaggio (-2,2%). Rispetto ai livelli massimi del 2008, lo stock imprenditoriale artigiano in Lombardia si è ridotto di circa 23mila imprese, pari a una diminuzione percentuale dell 8,5%. Tab NATALITA' E MORTALITA' IMPRESE ARTIGIANE - Anno Lombardia - Dati per settore Registrate Attive Iscritte non natalità mortalità Imprese artigiane ,8 6,4 7,3 - agricoltura ,8 6,0 6,9 - industria ,9 5,0 6,9 - costruzioni ,6 6,2 7,7 - riparazione autoveicoli ,2 4,8 6,3 - trasporti ,2 4,2 6,7 - altri servizi ,0 9,0 7,3 - non classificate ,7 90,3 8,9 Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Movimprese Procedure concorsuali, scioglimenti e liquidazioni Il conferma la riduzione delle procedure concorsuali già evidenziata l anno precedente: il calo è particolarmente significativo per i concordati (-47,3%), ossia gli accordi stipulati tra imprese e creditori per evitare il fallimento, che sono meno di un terzo rispetto ai massimi del, mentre per i fallimenti la riduzione è del 7,2%. Notizie meno positive giungono invece dagli scioglimenti e liquidazioni, in massima parte volontari, che tornano ad aumentare (+5,7%) dopo un biennio in cui si erano ridimensionati. Il dato potrebbe segnalare non tanto un peggioramento delle condizioni economico-finanziarie delle imprese, quanto forse un deterioramento delle aspettative degli imprenditori sui ricavi futuri, giudicati non sufficienti a proseguire l attività. Tab PROCEDURE CONCORSUALI, SCIOGLIMENTI E LIQUIDAZIONI Lombardia Descrizione Anno Anno Anno Anno Anno Var % / Scioglimenti e liquidazioni ,7% Fallimenti ,2% Concordati ,3% Altre procedure concorsuali ,4% Fonte: elaborazioni Unioncamere Lombardia su dati Infocamere 5

6 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Bergamo non , , , , , , , , , , , , , , P Istruzione , ,5 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,4 S Altre attività di servizi , ,2 TOTALE ,2 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Brescia non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,8 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,8 S Altre attività di servizi ,2 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,9 TOTALE ,8 6

7 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Como non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,7 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,1 S Altre attività di servizi , ,7 TOTALE ,1 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Cremona non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,9 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,3 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,0 7

8 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Lecco non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,3 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,3 S Altre attività di servizi , ,8 TOTALE ,6 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Lodi non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,5 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,6 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,3 8

9 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Mantova non , , , , , , , , , , , , , , P Istruzione , ,9 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,2 S Altre attività di servizi , ,8 TOTALE ,6 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Milano non , , , , , , , , , , , , , , ,5 P Istruzione , ,5 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,0 S Altre attività di servizi ,9 T Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,0 U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali , ,8 TOTALE ,1 9

10 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Monza-Brianza non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,0 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,0 S Altre attività di servizi , ,7 TOTALE ,6 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Pavia non , , , , , , , , , , , , , ,9 P Istruzione , ,5 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,2 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,3 10

11 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Sondrio non , , , , , , , , , , , , , , ,0 P Istruzione , ,0 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,1 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,1 Tab Dati Movimprese anno - Provincia di Varese non , , , , , , , , , , , , , , P Istruzione , ,5 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,4 S Altre attività di servizi , ,0 TOTALE ,2 11

12 GLOSSARIO Registrate Iscritte Tasso di natalità Attive Tasso di mortalità Saldo Causale di cessazione imprese presenti nel Registro delle imprese e non cessate, indipendentemente dallo stato di attività assunto (attiva, inattiva, sospesa, in liquidazione, fallita). imprese che hanno effettuato un operazione di iscrizione al Registro delle Imprese nel periodo considerato. rapporto percentuale tra imprese iscritte e imprese registrate imprese registrate al Registro delle Imprese che esercitano l'attività e non risultano avere procedure concorsuali in atto. imprese registrate al Registro delle Imprese che nel periodo considerato hanno comunicato la cessazione dell'attività. rapporto percentuale tra imprese cessate e imprese registrate differenza tra imprese iscritte e imprese cessate Le motivazioni che inducono l'imprenditore o la CCIAA a cancellare una impresa dal Registro delle Imprese sono: 1. ritiro dagli affari 2. trasferimento in altra provincia 3. scioglimento 4. cessazione Cessazioni d ufficio Impresa artigiana Con il D.p.r. 247 del 23/07/2004 e successiva circolare n 3585/C del Ministero delle Attività Produttive, il legislatore ha fornito alle CCIAA uno strumento di semplificazione più efficace per migliorare la qualità nel regime della pubblicità delle imprese, definendo i criteri e le procedure necessarie per giungere alla cessazione d ufficio di quelle imprese non più operative e, tuttavia, ancora figurativamente iscritte al Registro stesso. L allargamento delle possibilità per le Camere di Commercio di ricorrere alle procedure di cessazione d ufficio, comporta per ogni periodo una riduzione dello stock non derivante dall andamento propriamente economico della congiuntura demografica, ma piuttosto dalle decisioni di intervenire amministrativamente per regolarizzare la posizione di imprese non più operative. Di conseguenza, i confronti intertemporali tra stock possono incorrere in interpretazioni dell andamento anagrafico non in linea con la congiuntura economica, perché potenzialmente influenzati da provvedimenti amministrativi. Per questo motivo le cessazioni d ufficio vengono contabilizzate distintamente (per tutti i livelli di analisi di Movimprese: totale nazionale, regioni, province, sezioni e divisioni di attività economica, gruppi di nature giuridiche) rispetto al totale delle cessazioni rilevate in ogni periodo, e vengono pubblicati i dati sulle cessazioni al netto delle cessazioni d ufficio. Si identificano come sedi di Imprese Artigiane quelle localizzazioni (sedi di impresa o unità locali) alle quali sono associati i dati di iscrizione all'albo Artigiani; le imprese plurilocalizzate (cioè presenti su più provincie) sono considerate solo nella provincia che ha deliberato l'iscrizione all'albo Artigiani. Per le imprese artigiane il significato di iscrizioni e cessazioni è il seguente: Iscrizioni: imprese che si sono iscritte all'albo Artigiani nel periodo in esame Cessazioni: imprese che sono state cancellate dall'albo Artigiani nel periodo in esame 12

13 Altre forme giuridiche Altri servizi Tipologia che raccoglie tutte le imprese aventi forma giuridica diversa da quelle che rientrano nei seguenti raggruppamenti: ditta individuale, società di persone, società di capitale. Il raggruppamento delle "altre forme" conosce più di 40 tipologie di soggetti giuridici. A titolo di orientamento per il lettore, le tipologie più numerose sono: società cooperative in genere e, in particolare, società cooperative a responsabilità limitata (la tipologia più numerosa in assoluto), consorzio, consorzio con attività esterna, società consortile, società consortile per azioni o a responsabilità limitata, società costituita in base a leggi di altro Stato. Il settore aggregato degli altri servizi comprende principalmente: le attività immobiliari (28%), altre attività di servizi per la persona (10%), trasporto terrestre e mediante condotte (9%), attività ausiliarie dei servizi finanziari (6%), attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (5%), altre attività professionali, scientifiche e tecniche (4%), attività di servizi per edifici e paesaggio (4%), pubblicità e ricerche di mercato (4%), produzione di software, consulenza informatica (3%), attività di supporto per le funzioni (3%), attività dei servizi d'informazione (3%), riparazione di computer e di beni per uso personale (3%). Il restante 19% è frammentano in altre divisioni delle sezioni H, J, K, OL, M, N, O, P, Q, R, S, T, U. SITI INTERNET CONSULTATI Movimprese Movimprese è l'analisi statistica trimestrale della nati-mortalità delle imprese condotta da InfoCamere, per conto dell'unioncamere, sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane. L'archivio sul Web, attivo dal 1997, consente l'accesso ai dati in formato elettronico a partire dal primo trimestre

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