Capitolo 6 Risultati pag. 412

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1 Capitolo 6 Risultati pag. 412 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per Pb.

2 Capitolo 6 Risultati pag. 413 I valori medi di concentrazione di Pb dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 0,1 ng/m 3, mentre nel solo intorno estremamente ristretto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni dell ordine di 0,005 ng/m 3. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente predominante ed esclusivo, non permettendo di apprezzare la presenza di contributi da parte del termovalorizzatore. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando l entità della dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare significative considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

3 Capitolo 6 Risultati pag. 414 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per Cd.

4 Capitolo 6 Risultati pag. 415 I valori medi di concentrazione di Cd dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano confrontabili, come ordine di grandezza, rispetto a quelli relativi al termovalorizzatore, andandosi a determinare un effetto differenziato sul territorio a seconda della distanza mutua dalle due tipologie di emissioni. Come già visto infatti gli effetti del camino sono concentrati in un intorno di esso, così come l effetto delle sorgenti lineari segue lo sviluppo di queste sul territorio. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, tale andamento territoriale è determinato da un contributo del termovalorizzatore di concentrazione al suolo sull area di maggiore impatto dell ordine di 0,1 ng/m 3, livello di concentrazione comunque in parte già presente a causa della concorrenza su tale areale della diffusione da parte delle sorgenti lineari. L effetto di sommatoria dei due effetti non sembra avere significative conseguenze in termini di ampliamento delle aree aventi ricadute al suolo più significative, rispetto al quadro già definito dalle sorgenti lineari più significative e comunque relativo a concentrazioni medie molto ridotte, come evidenziato nelle sezioni precedenti. Infine, il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) assume valori anche maggiori di 1, ma solo nelle aree circostanti all impianto e là dove l effetto delle sorgenti lineari risulta essere pressoché nullo, per scarsa diffusione. A completamento di tale valutazione deve essere ancora una volta evidenziato che i confronti effettuati si riferiscono sempre a valori di concentrazione che risultano essere comunque ben al di sotto di valori presi a riferimento per la salvaguardia della salute umana in ambienti di lavoro (riferimento che seppure non direttamente confrontabile con la concentrazione dell aria ambiente può essere utile in assenza di specifiche indicazioni di qualità dell aria).

5 Capitolo 6 Risultati pag. 416 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per benzene.

6 Capitolo 6 Risultati pag. 417 I valori medi di concentrazione di benzene dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 50 ng/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili sempre inferiori a 0,5 ng/m 3 (come evidenziato nelle sezioni precedenti). Tale condizione di fatto determina uno stato di non significatività delle concentrazioni dovute al termovalorizzatore rispetto a quanto già determinato dal traffico veicolare presente sulle sorgenti lineari significative prese in esame. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine, il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L), ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

7 Capitolo 6 Risultati pag. 418 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per toluene.

8 Capitolo 6 Risultati pag. 419 I valori medi di concentrazione di toluene dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano essere uniformemente superiori al valore di 100 ng/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili inferiori a 1 ng/m 3 (come evidenziato nelle sezioni precedenti), che risultano non significativi rispetto ai valori per la salvaguardia della salute umana, in ambiente di lavoro. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine, il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

9 Capitolo 6 Risultati pag. 420 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per xilene.

10 Capitolo 6 Risultati pag. 421 I valori medi di concentrazione di xilene dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 50 ng/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili inferiori a 0,4 ng/m 3, (come evidenziato nelle sezioni precedenti), che risultano non significativi rispetto ai valori per la salvaguardia della salute umana, valutati in termini di limiti di esposizione in ambiente di lavoro. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine, il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di non significatività assoluta espresso nelle sezioni precedenti.

11 Capitolo 6 Risultati pag. 422 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per IPA.

12 Capitolo 6 Risultati pag. 423 I valori medi di concentrazione di IPA dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano uniformemente superiori al valore di 500 pg/m 3, mentre l effetto del camino il termovalorizzatore genera concentrazioni trascurabili inferiori a 1 pg/m 3, (come evidenziato nelle sezioni precedenti), che risultano non significativi rispetto ai valori per la salvaguardia della qualità dell aria. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, il contributo delle sorgenti lineari è chiaramente dominante ed esclusivo evidenziando l assenza del contributo del termovalorizzatore. Infine, il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) ovviamente è sempre inferiore a 1/100, sottolineando ancora la dominanza degli effetti dovuti alle sorgenti da traffico veicolare considerate. Complessivamente tale giudizio di assenza di contributi relativi (rispetto in questo caso alle sorgenti lineari) si somma ad un giudizio di trascurabilità assoluta così come espresso nelle sezioni precedenti.

13 Capitolo 6 Risultati pag. 424 Figura Confronto termovalorizzatore-sorgenti lineari per PCDD/F (TE).

14 Capitolo 6 Risultati pag. 425 I valori medi di concentrazione di PCDD/PCDF dovuti alle sole sorgenti di traffico veicolare risultano confrontabili, come ordine di grandezza, rispetto a quelli relativi al termovalorizzatore, anche se gli effetti del camino sono concentrati in un intorno di questo, mentre l effetto delle sorgenti lineari segue la distribuzione più ampia che queste hanno sul territorio. Nel grafico che mostra la somma dei due effetti, tale andamento territoriale è mantenuto con una sovrapposizione del contributo del termovalorizzatore nelle aree comprese fra i tratti stradali individuati, mantenendo comunque il livello di concentrazione già presente a causa delle sole sorgenti lineari. Complessivamente si può verificare come il contributo sommatoria del termovalorizzatore non porti ad un ampliamento delle aree sottoposte a carico ambientale superiore, rispetto allo stato già presente. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari (TV/L) assume valori maggiori di 1 nelle aree circostanti all impianto (dove si hanno i massimi carichi al suolo del termovalorizzatore) e là dove l effetto delle sorgenti lineari risulta assente, ma in condizioni di impatto trascurabile da parte del termovalorizzatore. Complessivamente la sommatoria degli effetti da parte delle due tipologie di sorgenti porta ad ottenere valori di concentrazione sempre inferiori rispetto ai valori già presenti (come evidenziato nelle sezioni precedenti), rilevati da ARPAT a livello di area urbana ed extra urbana fiorentina, ed il carico di impatto del termovalorizzatore è comparabile a quanto determinato dalle sole sorgenti lineari significative. Anche in questo caso è possibile fare i commenti già riportati per la simulazione relativa al sito originario: nel caso del Cadmio (Cd) si registrano valori di concentrazione di ordine di grandezza comparabile fra termovalorizzatore e le sorgenti di traffico più significative. Per tale composto le concentrazioni a terra risultano confrontabili, con una predominanza delle sorgenti lineari in vicinanza delle strade interessate ed una predominanza del termovalorizzatore nel suo stesso ristretto intorno e nelle zone dove tende a perdersi il contributo delle sorgenti lineari, in relazione comunque a valori di concentrazione estremamente bassi che risultano ben al di sotto di condizioni di tutela della salute umana. nel caso delle diossine (PCDD/F) i valori di concentrazione dovuti all effetto delle sorgenti lineari più significative e del termovalorizzatore risultano anch esse comparabili, seppur in misura minore rispetto al cadmio. Infatti, nonostante che le diossine siano, dal punto di vista emissivo, una tipologia di emissione caratterizzante dei sistemi di combustione di rifiuti, rispetto alle sorgenti lineari, gli effetti di dispersione uniti agli elevati volumi di traffico, fanno sì che solo nelle immediate vicinanze dell impianto o nelle zone dove le emissioni da traffico non hanno effetto (quindi in condizioni comunque di concentrazioni trascurabili) si ha un rapporto tra le concentrazioni superiore ad 1. Per tutte diverse aree prese in esame (dove si hanno gli effetti più marcati da parte del termovalorizzatore) le concentrazioni stimate risultano comunque inferiori anche ai livelli monitorati da ARPAT in aree lontane dalle sorgenti antropiche e di scarso rilievo rispetto ai livelli misurati in area urbana della città di Firenze. Relativamente a ossidi di azoto (NOx) e ossidi di zolfo (SO 2 ) i valori di concentrazione dovuti al traffico veicolare risultano superiori rispetto a quelli dovuti all effetto del termovalorizzatore. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti lineari è sempre inferiore a 1/100 e solo in alcune aree di prossimità all impianto assume valori di 1/10-1/2. Nel caso poi dell SO 2 il contributo comunque del termovalorizzatore è comunque di trascurabile rispetto ai limiti di tutela della qualità dell aria Per quel che riguarda il PM 10, si ha una notevole prevalenza del carico dovuto alle sorgenti lineari da traffico veicolare. Il rapporto fra contributo del termovalorizzatore

15 Capitolo 6 Risultati pag. 426 rispetto alle sorgenti lineari è sempre inferiore a 1/100 e solo nelle immediate vicinanze dell impianto assume valori di 1/10. Il peso complessivo del termovalorizzatore appare quindi del tutto irrisorio in termini relativi oltre ad essere trascurabile rispetto ai limiti di tutela della qualità dell aria Decisamente privo di effetti significativi risulta essere l effetto del termovalorizzatore rispetto alle sorgenti di traffico veicolare per quel che riguarda le emissioni e quindi le ricadute al suolo dei seguenti inquinanti: piombo (Pb), idrocarburi policiclici aromatici (IPA), benzene, toluene e xilene, che risultano di fatto inquinanti ad emissione specifica assai ridotta, rispetto ai valori attesi di basso impatto al suolo. Non è stato eseguito il confronto tra le due tipologie di sorgenti per quanto riguarda il mercurio essendo non stimata come emissione specifica la produzione di tale composto da sorgenti veicolari ed essendo quindi assente la stima di carico determinato dalle sorgenti lineari significative considerate.

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