Percezione e Rappresentazione del terremoto nel bambino

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1 Percezione e Rappresentazione del terremoto nel bambino Salvatore Settineri C. Mento - G. Gioffré N. Gambardella Università degli Studi di Messina Dipartimento di Neuroscienze, Scienze Psichiatriche e A. Master in Psicodiagnostica Clinica ww2.unime.it/psicodiagnostica

2 È importante comprendere che una calamità non comporta esperienze dello stesso tipo e della stessa intensità per tutte le persone (Young et al.2002)

3 La Psicologia dell emergenza è quell ambito di studio che si occupa di preservare l equilibrio psichico della popolazione dall effetto di eventi catastrofici e traumatici (Giannantonio et al., 2003).

4 Narcisismo Alterità Rappresentazione del bambino

5 Struttura mentale a. Quelle che ci derivano dalla coscienza b. Dallo stato d animo c. Dagli affetti

6 Osservare l Immaginario e la fantasia 1. Nessuna simulazione, per quanto efficace può costruire in maniera fedele l accadimento nella mente; 2. I modelli di simulazione non sono esenti da fattori di rischio ed è necessario ricorrere a modelli più soft che diano informazioni senza costituire un indesiderato turbamento dell osservato; 3. Il funzionamento della mente dell adulto ed in particolare del bambino, avviene per immagini.

7 Direttive dell indagine a. Lo studio della Resilienza b. Lo studio dell Immaginario, così come può emergere dal disegno.

8 Resilienza Riguarda la capacità dell individuo di rispondere ad eventi di vita spiacevoli e traumatici che diventano una sfida che mobilita le risorse interne e porta al raggiungimento di nuovi equilibri.

9 Metodo Somministrazione di un Questionario per misurare la Resilienza nei bambini (Oliverio Ferraris, 2003) Disegno di un terremoto Consenso informato ai Genitori Campione: 388 bambini (208 m, 179 f) della scuola primaria dell area dello Stretto, residenti da due generazioni.

10 ESEMPI DI ITEMS DALLA FORMA PER ADULTI Mi adatto rapidamente. Mi riprendo rapidamente dalle difficoltà. Sono ottimista, considero le difficoltà temporanee, In una crisi mi calmo e cerco di fare le mosse più opportune. Mi piace scherzare, ho senso dell umorismo, posso ridere di me stesso. Sono curioso, mi piace sperimentare, voglio sapere come funzionano le cose e le situazioni. Imparo continuamente della mia esperienza e da quella degli altri.

11 Risultati Resilienza Il punteggio medio ottenuto alla Scala di resilienza è 48 Il 53% dei bambini si colloca nella classe centrale (livello lento ma adeguato).

12 La Resilienza m. campione: 48 (livello adeguato) L analisi fattoriale ha evidenziato un primo nucleo, composto dalle seguenti componenti: 1.ottimismo 2.capacità di imparare dall esperienza 3. Riprendersi dalle difficoltà 4. Problem solving

13 Nel nostro studio, altri fattori appaiono isolati: 1. Umorismo 2. Estroversione 3. Creatività

14 Inoltre, rispetto al campione osservato, emergono i seguenti dati: 1. Non c è significativa differenza nelle medie del sesso; 1. Solo 39 soggetti (10%) presentano un livello minimo di resilienza; 1. I bambini presentano un buon punteggio alle prime domande sulla percezione di Sé.

15 Risultati dei Disegni Analisi delle categorie: 1. Comparsa di emozioni 2. Segni di distruzione ambientale 3. Tentativi di soccorso 4. Segni di angoscia 5. Aggressività eterodiretta 6. Bisogni di dipendenza 7. Disegno nevrotico

16 Categorie di disegni osservate 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% presenza emozioni distruzione ambientale tentativi di soccorso tendenza a superare l'evento segni di angoscia aggressività eterodiretta mutilazioni emorte svalorizzazione di sé bisogni di dipendenza disegno nevrotico

17 Discussioni Criterio A: Tutti i bambini (81%) esprimono nei volti disegnati emozioni Il restante 19% utilizza modalità difensive basate sulla negazione o presenta incapacità di esprimere emozioni. Tale atteggiamento si ritrova nell adulto che risolve i problemi ignorandoli.

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21 Criterio B I disegni (64%) si manifestano per tre singole classi: Persone morte, animali morti, alberi sdradicati, che nel loro insieme esprimono diverse idee dei bambini sulla catastrofe (diversi livelli di maturità dell Io)

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23 Criterio C tentativi di soccorso (11%)

24 Criterio C I tentativi di soccorso (11%), intuibili per la presenza di mezzi di soccorso, deve farci riflettere sul valore della riparazione, che in termini divulgativi chiamiamo speranza. I bambini in questo studio esprimono una punta di scarsa fiducia nei mezzi di soccorso.

25 Criterio D Tendenza a superare l evento (21%) frequenze tendenza a superare l'evento gesti di solidarietà umorismo religosità Solidarietà (11%) Umorismo (5%) Religiosità (8%)

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27 Criterio D I meccanismi di adattamento sono: la solidarietà (11%) l umorismo (22%) la religiosità (33%) Tale osservazione ci induce a pensare il valore pedagogico di una educazione basata sul riconoscimento dell Alterità, sull ottimismo e la proposizione di sentimenti di trascendenza.

28 Criterio E I segni di angoscia rappresentano le manifestazioni specifiche dell angoscia Valore biologico e positivo delle emozioni nella finalizzazione alla preservazione dell esistenza

29 Aggressività eterodiretta (35%) disegni appuntiti (38%) segni di aggressività eterodiretta disegni appuntiti 130 fequenze

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31 Criterio G (presenza di mutilazione e morte 93%) A questa età è diverso il concetto di morte Nel passaggio dalla percezione come assenza (reversibile) e la percezione della sua irreversibilità, manifesta soluzioni alla ricerca di un attribuzione esistenziale.

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34 Disegni nevrotici (98%) frammentazioni, segni diretti e indiretti d angoscia: Attenzione ad un evento che anche poco traumatico è capace di suscitare traumi psichici Le reazioni immature possono essere imprevedibili Non si può delegare a professionisti il problema della prevenzione poiché il sostegno e la sicurezza devono individuarsi nel territorio della relazione interpersonale.

35 La percezione di un reale pericolo legato a una catastrofe naturale è reale nella misura in cui si rende presente all individuo che vive e fa parte di un ambiente soggetto a fenomeni della terra.

36 I disastri sono eventi accidentali o incontrollabili, reali o temuti, concentrati nel tempo o nello spazio per cui una società o una parte di essa relativamente autosufficiente passa attraverso un grosso pericolo e dubisce perdite dei suoi membri, tali che la struttura sociale è sconvolta e lo svolgimento di tutte o di alcune delle sue funzioni esistenziali è impedita (Fritz, 1961)

37 Per rendere un bambino resiliente occorre agire sull acquisizione delle risorse interne che sul discorso sociale, passibile di strutturare dei tutori di resilienza sorprendentemente diversi (Cyrulnik, 2005).

38 Conclusioni Cosa fa il sisma nella mente? L immaginario è reale (Picasso)

39 Chiedere al bambino di disegnare un terremoto, significa rivelare un sogno più profondo che ha gia sperimentato con i mass-media o nell ascolto dei familiari.

40 Occorre allora conoscere: Fragilità Capacità di difesa Punti di vulnerabilità Punti di forza

41 Grazie!

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