1. MANUTENZIONE - DEFINIZIONE E SCOPI

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2 1. MANUTENZIONE - DEFINIZIONE E SCOPI La manutenzione è il complesso delle attività tecniche ed amministrative volte al fine di conservare e preservare elementi strutturali e di finitura, ripristinare la funzionalità e l efficienza di apparecchi o impianti in modo da garantirne le prestazioni. La funzionalità sia essa riferita ad un edificio, un suo componente, un impianto o ad un opera di ingegneria naturalistica e/o idraulica è l idoneità di questi ad adempiere le funzioni per cui è stato realizzato, ossia a fornire il livello di prestazioni atteso. L efficienza è l idoneità a fornire le predette prestazioni in condizioni accettabili sotto l aspetto dell'affidabilità, dell economia di esercizio, della sicurezza e del rispetto dell ambiente esterno ed interno. Il concetto di affidabilità è l attitudine di un elemento strutturale, di un apparecchiatura o di un impianto a conservare le suddette caratteristiche di funzionalità ed efficienza per tutta la durata della sua vita utile, ossia per il periodo di tempo che intercorre tra la messa in opera o in funzione, se trattasi di un apparecchio o impianto, ed il momento in cui si verifica un guasto irreparabile o il deterioramento è tale da renderne antieconomica la riparazione. Il problema della vita utile di un manufatto affrontato in fase di progetto permette di razionalizzare le attività di manutenzione contenendone i costi. Ciò si realizza compiutamente: puntando su materiali con una capacità di resistere nel tempo riducendo quanto più possibile il problema della manutenzione; prevedendo le future operazioni manutentive e quindi concependo opere che abbiano un alto grado di manutenibilità, ossia che offrano alle azioni di controllo, sostituzione, ripristino, e pulizia una resistenza il più possibile limitata; strutturali, di apparecchiature e/o la sostituzione di esse e materiali per i quali non siano possibili o convenienti le riparazioni. In manutenzione si parla di: deterioramento: quando di un edificio o di un opera di ingegneria naturalistica-idraulica le caratteristiche fisico meccaniche vengono meno per effetti atmosferici o per l usura dovuta all utilizzo, mentre per un apparecchio o un impianto quando presentano una diminuzione di funzionalità e/o efficienza; disservizio: espressamente riferito ad una apparecchiatura o un impianto quando questi vanno fuori servizio; guasto: quanto un elemento strutturale o un apparecchio o un impianto, non sono in grado di adempiere alla loro funzione; riparazione: quanto si ristabilisce la funzionalità e/o l efficienza di della struttura o di un apparecchio o di un impianto;

3 ripristino: quando si ripristina un manufatto; controllo: quando si procede alla verifica delle caratteristiche tecnico fisiche, o della funzionalità e/o della efficienza di un elemento, un apparecchio o un impianto; revisione: quando si effettua un controllo generale, dei manufatti strutturali, impiantistici, ciò che può implicare smontaggi, sostituzione di parti, rettifiche, aggiustaggi, lavaggi, ecc. La manutenzione a seconda della correlazione esistente tra evento/intervento viene riferita a: necessaria: quando siamo in presenza di guasto, di disservizio o deterioramento; preventiva: quando è diretta a prevenire guasti e disservizi ed a limitare i deterioramenti; programmata: quando si attua una forma di manutenzione preventiva in cui si prevedono operazioni eseguite periodicamente, secondo un programma prestabilito; programmata preventiva: quando gli interventi vengono eseguiti in base ai controlli eseguiti periodicamente secondo un programma prestabilito. 2. PIANO DI MANUTENZIONE Il Piano di Manutenzione ha lo scopo di prevedere una serie di controlli ed interventi volti al mantenimento degli standard di funzionalità, efficienza, affidabilità e qualità per cui l opera di ingegneria idraulica è stata realizzata. La programmazione dei controlli e degli interventi passa attraverso una puntuale analisi dei singoli elementi e dei sistemi complessi di più elementi in relazione all uso, all influenza degli agenti esterni (atmosferici e meccanici) e al servizio che detti elementi o sistemi rendono. Il presente Piano di Manutenzione dell Opera è stato redatto in conformità al D.Lgs 163/2006 e s.m.i.. Il manuale d uso si riferisce all'uso delle parti più importanti del bene. Il manuale contiene l insieme delle informazioni atte a permettere all utente di conoscere le modalità di fruizione del bene, nonché tutti gli elementi necessari per limitare quanto più possibile i danni derivanti da un utilizzazione impropria, per consentire di eseguire tutte le operazioni atte alla sua conservazione che non richiedono conoscenze specialistiche e per riconoscere tempestivamente fenomeni di deterioramento anomalo al fine di sollecitare interventi specialistici. Tale documento presenta i seguenti contenuti: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate; b) la rappresentazione grafica; c) la descrizione; d) le modalità di uso corretto.

4 Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze temporalmente o altrimenti prefissate, al fine di una corretta gestione del bene e delle sue parti nel corso degli anni. 3. MANUALE D USO Nel caso specifico del progetto in esame, non sono previste realizzazioni di impianti tecnologici di sorta. Il progetto prevede la manutenzione ordinaria di alcune opere idrauliche esistenti, a carattere puntuale, collocate lungo l'asta del Torrente Pioverna, all'interno dei comuni di Primaluna, Cortenova, Barzio, Pasturo che risultano danneggiate. Il manuale d uso contiene le seguenti informazioni: a) la collocazione nell intervento delle parti menzionate L intervento è collocato nei Comuni di Barzio, Pasturo, Primaluna, Cortenova lungo il Torrente Pioverna. b) la rappresentazione grafica Le tavole allegate al presente progetto esecutivo riportano graficamente le opere previste e da realizzarsi. c) la descrizione Si prevede il ripristino di sottomurazioni in c.a. con rivestimenti in pietra, delle scogliere, di soglie, briglie e selciatoni. Si rimanda all elaborato 001-RE Relazione generale per la descrizione dettagliata degli interventi Le modalità di uso corretto Le condizioni corrette delle opere sono legate all'uso quotidiano dell opera stessa finalizzato a far "rimanere la struttura adatta all'uso". E necessario garantire i criteri di robustezza nei confronti delle azioni eccezionali, che si traduce nella capacità di evitare danni sproporzionati in funzione delle cause innescanti (incendi, esplosioni, urti). L'opera deve essere, quindi, capace di subire danneggiamenti localizzati, a seguito dell'incombere delle suddette azioni, senza che ne venga compromessa la stabilità globale, ovvero senza che possa incorrere il collasso globale. Le singole strutture potenzialmente soggette a danno da controllare sono: 1. Sottomurazioni/opere in c.a.; 2. Scogliere, briglie/soglie e selciatoni;

5 SOTTOMURAZIONI OPERE IN C.A. I possibili danni della struttura sono indentificabili in: - Carbonatazione e cicli di gelo e disgelo del cls con distacco del copriferro e corrosione delle barre di armatura - Danni del cls dovuto ad impatti di massi trasportati dal torrente sulla struttura. - Scalzamento della ciabatta di fondazione. Carbonatazione e cicli di gelo e disgelo del cls con distacco del copriferro e corrosine delle barre di armatura. Per la risoluzione di tale punto già in fase di progettazione si è previsto di utilizzare un calcestruzzo caratterizzato da una Classe di Consistenza S4 e da una Classe di Esposizione XC4-XF3; Corrosione delle armature indotta da carbonatazione: - XC4 - ciclicamente asciutto e bagnato: a/cmax = 0,50; dosaggio minimo di cemento (kg/m3) = 340; Attacco dei cicli di gelo/disgelo con o senza disgelanti: - XF3 - elevata saturazione d'acqua, in assenza di agente disgelante: a/cmax = 0,50; dosaggio minimo di cemento (kg/m3) = 340; Copriferro pari a : - 40 mm per le opere in c.a. fuori terra; - 75 mm per il calcestruzzo messo in opera direttamente contro il terreno (cap UNI EN ) Danni del calcestruzzo dovuti ad impatti di massi trasportati dal torrente sulla struttura Per la risoluzione di tale punto già in fase di progettazione si è prevista la posa di masselli di granito a protezione delle sottomurazioni e la posa di massi ciclopici a protezione delle opere in c.a. Scalzamento della ciabatta di fondazione Per la risoluzione di tale punto già in fase di progettazione si è previsto di collocare l unghia di fondazione ad una quota adeguata e di rivestirla con blocchi di granito. SCOGLIERE SOGLIE BRIGLIE E SELCIATONI I danni che possono verificarsi su opere di ingegneria idraulica quali scogliere, briglie, soglie e selciatoni, sono riassumibili nello scalzamento o distacco dei massi da parte della corrente. Il corretto utilizzo delle opere prevede la verifica ed il controllo che la cementazione tra i massi a garanzia contro l erosione ed il collegamento dei massi con barre d acciaio, ove previsto, siano sempre presenti.

6 4. CONTROLLI La giusta distanza tra i controlli regolari dipende soprattutto dai seguenti parametri: - Frequenza degli impatti; - Azione del gelo e disgelo. Controlli rapidi/di routine: in situazioni normali sono sufficienti un controllo ogni due anni. Se si è in una situazione in cui siano possibili eventi alluvionali, si devono prevedere più ispezioni straordinarie. I controlli dovrebbero essere eseguiti alla fine delle stagioni piovose. L ispezione rapida che si esegue per lo meno due volte l anno deve rilevare: - tenuta della cementazione tra i massi della scogliera; - scalzamento delle fondazioni, delle soglie, delle briglie e dei selciatoni; - integrità del cls; La manutenzione straordinaria dovuta ad eventi eccezionali quali essenzialmente alluvioni deve prevedere il rifacimento delle parti eventualmente danneggiate. 5. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE Il programma di manutenzione prevede un sistema di controlli e di interventi da eseguire, a cadenze temporalmente prefissate, al fine di una corretta gestione dell opera e delle sue parti nel corso degli anni. ELEMENTO DELL OPERA: Cadenza Manutenzione Ordinaria: Cadenza Manutenzione Straordinaria: Programma di manutenzione: Sottomurazioni e opere in c.a. 1controllo/2 anni Dopo piene o eventi alluvionali del Torrente Controllo visivo dello stato di degrado della struttura: stato del cls, copriferro e corrosione barre di armatura ELEMENTO DELL OPERA: Cadenza Manutenzione Ordinaria: Cadenza Manutenzione Straordinaria: Programma di manutenzione: Scogliere, briglie, soglie e selciatoni 1controllo/2 anni Dopo piene o eventi alluvionali del Torrente Controllo visivo dello stato di degrado della cementazione dei massi, della stilatura dei giunti, degli scalzamenti e dello stato delle barre di acciaio di collegamento.

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