MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER
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- Serafino Pavone
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1 MODENA NON TI LASCIA SOLO CON L ALZHEIMER Dai primi sintomi alla diagnosi Roberto De Gesu Medico di Med. Generale - Responsabile della attività medica di base e del coordinamento sanitario RSA Cialdini di Modena Modena 21 settembre 2007
2 Nel 1906 Alois Alzheimer descrisse una donna di 51 anni che presentava disorientamento temporo-spaziale, disturbi della memoria, sintomi depressivi e deliri di persecuzione e di gelosia. La paziente accusava il marito di infedeltà, il medico ed i vicini di casa di attentare alla sua vita e frequentemente presentava allucinazioni uditive. Quella donna è il primo esempio della malattia che prenderà il nome di demenza di Alzheimer.
3 Cosa è la demenza? La demenza: una incompetenza cognitiva cronico-progressiva ad espressività ecologica Spinnler H. Il Decadimento Demenziale. Inquadramento Neurologico e Neuropsicologico. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 1985 La demenza è una patologia acquisita, persistente, progressiva ed irreversibile delle funzioni intellettive di entità tale da pregiudicare la vita autonoma (DMS IV)
4 La demenza è una sindrome Aspetti neuropsicologici Amnesia Afasia Agnosia Aprassia Sintomi non cognitivi Disturbi del comportamento Sintomi psicologici e psichiatrici Stato funzionale Sintomi somatici
5 Quanto è grande il problema? Gli ammalati di demenza in Italia, secondo stime recenti, sono oltre un milione. La malattia di Alzheimer, che costituisce la causa più frequente di demenza, affligge persone in Italia. In Emilia-Romagna gli ammalati sono , con una incidenza di circa casi all anno.
6 Nonostante la rilevanza già citata, studi sistematici su di essa datano solo da pochi lustri. L età di insorgenza non è ben definita ed è compresa tra i 45 ed i 95 anni. Gli studi epidemiologici trasversali in vari paesi concordano su di un tasso di prevalenza attorno all 1% sotto i 65 anni, che sale al 5% oltre i 65 e al 30 40% oltre gli 80 anni fino a circa il 60% nei novantenni. 6
7 Anche se non è semplice determinare la sua prevalenza tra le persone che vivono al proprio domicilio, si può affermare che l 80-90% delle persone dementi vive nella propria casa (Fabris,2002). Analizzando i dati della assistenza domiciliare integrata e programmata nel Distretto di Modena della locale A-USL, emerge, che in entrambi i tipi di assistenza, le persone anziane con demenza rappresentano circa il 20% della casistica globale 7
8 Esistono fattori di rischio propri della demenza? Non modificabili Età familiarità Sesso femminile Apo E4 Atrofia ippocampale Proteina Tau and 42 Beta-Amiloide nel liquido cerebrospinale Modificabili Scolarità Vivere in ambienti con pochi stimoli
9 Non disponiamo di marker biologici per la diagnosi routinaria di malattia di Alzheimer
10 La valutazione di questo tipo di patologia avviene per stadi diversi: riconoscere l esistenza del deterioramento cognitivo ed il rispetto dei criteri per la definizione di demenza necessità di chiarirne l origine una volta che sia stata identificata definizione della severità del danno, della componente familiare e di quella ambientale al fine di impostare la terapia e pianificare gli interventi assistenziali. 10
11 Ambiti cognitivi valutati nell esame dello stato mentale attenzione livello di coscienza concentrazione memoria registrazione rievocazione riconoscimento capacità visuo spaziali calcolo linguaggio produzione verbale spontanea: fluenza comprensione denominazione ripetizione capacità esecutive motivazione programmazione controllo della risposta
12 Il declino cognitivo e funzionale nella demenza correla fortemente con le alterazioni neuropatologiche Primary Care Management of BPSD, IPA Task Force, 2003 (
13 La retrogenesi può essere definita come il processo per cui i meccanismi degenerativi si manifestano nell ordine inverso rispetto alla acquisizione durante il normale sviluppo
14 Chi è il demente? Malato Poco espresso (omeostenosi) Con comorbilità Con disabilità Non è da solo Ha la famiglia malata
15 incipiente lieve moderata moderatamente severa severa 7 anni o più 2 aa 1 ½ diagnosi 2 aa 1/ anni 7 anni o più exitus Coinvolgimento del carer Perdita progressiva delle funzioni R. De Gesu, 2003
16 Conclusione E più importante sapere quale paziente ha un problema piuttosto che quale problema ha il paziente M. Marinker Certamente il vecchio trova più giovamento dal togliere farmaci che da aggiungerne di nuovi F. Anderson
17 Grazie per l attenzionel
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