Sistemi genetici batterici e virali. La genetica batterica, coniugazione, trasformazione La genetica virale, trasduzione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sistemi genetici batterici e virali. La genetica batterica, coniugazione, trasformazione La genetica virale, trasduzione"

Transcript

1 Genetica 3

2 Sistemi genetici batterici e virali La genetica batterica, coniugazione, trasformazione La genetica virale, trasduzione

3 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

4 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

5 Il termine auxotrofia indica l impossibilità per un organismo di sintetizzare un particolare composto organico necessario per la propria crescita, che deve quindi essere assunto necessariamente dall ambiente in aggiunta ai nutrienti energetici forniti dall alimentazione. Molti esseri viventi, incluse piante eterotrofe ed animali, sono auxotrofi per una o più sostanze, come ad esempio vitamine ed amminoacidi essenziali. L auxotrofia è l opposto della prototrofia Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

6 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

7 Cromosoma e plasmide Griffiths et al., GENETICA 6/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright 2006 A plasmid is a small DNA molecule within a cell that is physically separated from a chromosomal DNA and can replicate independently. They are most commonly found in bacteria as small, circular, double-stranded DNA molecules. In nature, plasmids often carry genes that may benefit the survival of the organism, for example antibiotic resistance. While the chromosomes are big and contain all the essential information for living, plasmids usually are very small and contain only additional information. Plasmids are considered replicons, a unit of DNA capable of replicating autonomously within a suitable host. However, plasmids, like viruses, are not classified as life.

8 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

9 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

10 Griffiths et al., GENETICA 6/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright 2006

11 Evento di ricombinazione Evento di ricombinazione Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

12 La coniugazione batterica Trasferimento genico attraverso il contatto fisico tra due batteri, di cui il donatore è denominato F + (fertilità positivo) e possiede un pilo di coniugazione, mentre il ricevente è F -. Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

13 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

14 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

15 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

16 Evento di ricombinazione Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

17 Evento di ricombinazione Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

18 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

19 Caratteristiche del fattore F Tipo Caratteristiche fattore F F + F - Hfr F DNA circolare distinto assente integrato nel cromosoma batterico DNA circolare distinto, porta geni batterici F + x F - due cellule F + Hfr x F - una cellula Hfr e una cellula F - F x F - due cellule F

20 La trasformazione batterica Passaggio di frammenti di DNA libero ad un batterio ricevente Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

21

22 La genetica virale Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

23 Griffiths et al., GENETICA 6/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright 2006

24 Griffiths et al., GENETICA 6/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright 2006

25 Griffiths et al., GENETICA 6/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright 2006

26 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

27 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

28 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

29 Fagi virulenti: solo ciclo litico Fagi temperati: ciclo litico e lisogenico (profagi)

30 Esperimento di Lederberg e Zinder Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

31 La trasduzione Trasferimento del DNA mediato da un virus dei batteri (virus dei batteri: batteriofago). Trasduzione generalizzata: qualunque gene Trasduzione specializzata: pochi, specifici, geni

32 E possibile trasferire geni da un batterio a un altro tramite la trasduzione generalizzata (richiesta degradazione cromosoma batterico) Frequenza di trasduzione: da 1/ a 1/ Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

33 Trasduzione specializzata (richiesto ciclo lisogenico) Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

34 I virus a RNA I Virus a RNA sono virus che utilizzano l'rna come materiale genetico. Questo acido nucleico di solito è presente come filamento singolo, sebbene siano presenti gruppi di virus che utilizzano un RNA a doppio filamento. I principali virus patogeni appartenenti ai virus a RNA sono i virus dell immunodeficienza umana (HIV), dell'influenza e dell'epatite virale C. Il virus dell influenza contiene l enzima necessario per la duplicazione del proprio genoma a RNA. Il filamento di RNA virale così sintetizzato serve poi sia da mrna sia da stampo per la sintesi, mediante appaiamento complementare delle basi, di nuove copie del genoma virale. I retrovirus come HIV presentano invece un ciclo riproduttivo più complesso Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

35 I RETROVIRUS Famiglia di virus dotati di membrana lipoproteica esterna contenenti un genoma a RNA, che per replicarsi necessitano di un intermedio a DNA. Una volta entrato nella cellula ospite il genoma a RNA del virus va incontro alla trascrizione inversa nel citoplasma ed il risultante DNA a doppio filamento (detto provirus) viene traslocato nel nucleo e integrato nella cromatina della cellula ospite. Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

36 I retrovirus includono tre gruppi (oncoretrovirus, lentivirus e spumavirus), che comprendono virus in grado di infettare diverse specie animali, compreso l uomo, determinando infezioni croniche, a volte associate a trasformazione neoplastica (oncoretrovirus) o a sindromi lente e progressive, caratterizzate da immunodeficienza e disordini neurologici. Appartengono a questa famiglia, oltre al ben noto virus dell immunodeficienza umana (HIV human immunodeficiency virus ), altri virus oncogeni per l uomo come HTLV-1 e 2 ( Human T-cell Leukemia Virus 1 e 2), ed anche virus della leucemia felina, virus della leucemia murina (topi) di Moloney (MoLV) e del tumore mammario murino. Cellula T infettata da HIV Questa famiglia di virus è stata la prima ad attirare l'attenzione dei biologi molecolari per lo sviluppo di vettori per la terapia genica (vettori retrovirali ). Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

37 I prioni I PRIONI sono gli agenti infettivi responsabili: della Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE) nei bovini delle scrapie nelle pecore della Malattia di Creutzfeldt-Jakob (CJD) e la sua variante clinica (vcjd) nell'uomo di altre encefalopatie trasmissibili I Prioni sono proteine normalmente presenti nel cervello e altri tessuti (milza) dei mammiferi, incluso l'uomo. La loro funzione è quella di favorire la trasmissione dei messaggi tra le cellule nervose. Si trasformano in proteine nocive o per mutazione spontanea o per l'arrivo di un prione patologico. Quando il prione nocivo attacca le cellule cerebrali e trasforma i prioni normali questi, a loro volta, attaccano e disgregano le altre cellule, dando luogo al tipico aspetto spongioso del cervello da cui la definizione "encefalopatia spongiforme". Tutte le malattie animali da prioni note influenzano la struttura del Sistema nervoso centrale o di altri elementi neurali dei tessuti, e tutti sono attualmente incurabili e sempre letali. La modalità di infezione del prione è data da una particolare catena proteica alfa e beta ripiegata in maniera scorretta, che induce altre proteine ad assumere la stessa conformazione anomala. Queste proteine sono poi in grado a loro volta di infettare le proteine adiacenti

38 I prioni Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

39 Caratteristiche del MATERIALE genetico Deve contenere informazioni complesse Deve replicarsi in modo fedele e deve essere stabile Deve definire un fenotipo

40 Il DNA

41 La scoperta di Griffith del principio trasformante impiegando Streptococcus pneumoniae Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

42 1944: Esperimento di Avery, MacLeod e McCarty sulla natura chimica della sostanza trasformante S e R: colonie lisce o rugose Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

43 1952: Esperimento di Hershey e Chase sul virus T2 che dimostra ulteriormente la natura chimica del materiale genetico Nella diapositiva successiva è descritto l esperimento di Hershey e Chase per vedere se, nel corso della riproduzione del fago, vengono trasmesse le proteine o il DNA. Il risultato indica che la componente proteica non entra nella cellula e non viene trasmessa alla progenie. Di contro, il DNA entra nella cellula e viene trasmesso alla progenie. Per cui è il DNA, e non le proteine, il materiale genetico dei fagi Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

44 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

45 Nei virus a RNA, e l RNA il materiale genetico Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

46 La diffrazione ai raggi X permette di ricavare informazioni circa la struttura delle molecole Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

47 Il contributo di Rosalind Franklin e Maurice Wilkins Ma i due litigavano, per cui non sono riusciti a trovare la spiegazione dei dati che avevano ottenuto. Comunque nel 1962 il nobel è stato dato a Watson, Crick e Wilkins (Franklin morta nel 1957) Griffiths et al., GENETICA 6/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright 2006

48 1953 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

49 I nucleotidi sono formati da zucchero, fosfato e base azotata (purina o pirimidina) Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

50 Watson riconobbe che una adenina poteva legare una timina, e che una guanina poteva legare una citosina Griffiths et al., GENETICA 6/E, Zanichelli Editore S.p.A. Copyright 2006

51 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

52 Struttura secondaria del DNA Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

53 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

54 Implicazioni della struttura del DNA a livello genetico: Contiene informazioni complesse Si replica in modo fedele ed è stabile Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

55 Il dogma centrale della biologia molecolare: DNA -> RNA -> Proteina Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

56 Cenni sulla struttura dei cromosomi e sugli elementi trasponibili Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

57 Cromosomi batterici Generalmente circolari.. Assenza di proteine istoniche, ma presenza di alcune proteine che comunque favoriscono il compattamento Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

58 Plasmidi Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

59 Cromosomi eucariotici Lineari. Necessario elevatissimo compattamento, e possibilità di ridurre il compattamento per replicazione/trascrizione Cromatina: DNA + proteine (soprattutto istoni) Due tipi di cromatina: Eucromatina: subisce i normali processi di condensazione / decondensazione nel corso del ciclo cellulare Eterocromatina: permane estremamente condensata (centromeri, telomeri, cromosoma X inattivo) Le proteine piu abbondanti nella cromatina sono gli istoni: proteine cariche positivamente (attraggono il DNA che è carico negativamente). Circa la metà della massa proteica del cromosoma è formata da una serie eterogenea di proteine non istoniche Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

60 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

61 Il centromero Il centromero è formato da particolari sequenze ripetute molte volte. Nel caso sotto, la regione ripetuta più volte è di circa 110 basi. Il centromero è lungo basi. Nell uomo il centromero è lungo centinaia di migliaia di basi. Regione centromerica di Saccharomices cerevisiae Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

62 I telomeri I telomeri stabilizzano i cromosomi e ne impediscono la degradazione. Nella diapositiva è riportata la sequenza nucleotidica dei telomeri eucariotici, che nell uomo è ripetuta da 250 a 1500 volte. Questa lunghezza varia da un cromosoma all altro e da cellula a cellula Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

63 Dimensioni del genoma di vari organismi Fago Lambda Escherichia coli Saccharomices cerevisiae Arabidopsis thaliana Vitis vinifera Homo sapiens Mais (Zea Mais) Cipolla (Allium cepa) Ameba Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

64 Variabilità nelle sequenze di DNA degli eucarioti Nella reazione di rinaturazione il DNA viene tagliato in frammenti lunghi diverse centinaia di basi. Poi si denatura a 100 gradi e si raffredda lentamente, monitorando l OD (DNA doppio filamento ha assorbimento minore a 260nm) Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

65 Curva C 0 t Una curva C 0 t rappresenta la frazione di DNA rimasta a singolo filamento nel corso di una reazione di denaturazione. Il livello di rinaturazione dipende da 2 fattori: 1) Concentrazione iniziale di DNA a singolo filamento (C 0 ). 2) Durata della rinaturazione (t). Concentrazioni piu elevate (o tempi piu lunghi) aumentano la probabilità delle collisioni. Il valore a cui metà del DNA si è riappaiato, è definito C 0 t ½

66 Rinaturazione dipende da concentrazione: il primo scalino rappresenta DNA che si rinatura per valori di C 0 T molto bassi, pertanto DNA presente in mote copie (ripetuto) Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

67 Tipi di sequenze di DNA Sequenze non ripetute (geni) Sequenze moderatamente ripetute sequenze di bp ripetute migliaia di volte : Geni per trna e rrna SINE (short interspersed elements, senza funzione): Alu: ripetizioni di bp, 10 6 copie nel genoma umano, 11% del DNA totale). An Alu sequence is a short stretch of DNA originally characterized by the action of the Alu restriction endonuclease. Alu sequences of different kinds occur in large numbers in primate genomes. LINE (long interspersed elements): lunghe migliaia di basi. In maggioranza trasposoni Sequenze altamente ripetute (satellite) < 10 bp, ripetute centinaia di migliaia di volte

68 Sequenze Alu Una sequenza Alu è un breve tratto di DNA originariamente caratterizzato come sito di taglio riconosciuto dall'endonucleasi Alu, un enzima di restrizione. Sequenze Alu di diversi tipi sono presenti in gran numero nei genomi dei primati. In particolare le sequenze Alu sono gli elementi mobili più abbondanti nel genoma dell'uomo e per questo possono essere utili per distinguere DNA umano per esempio da DNA di topo. Le sequenze Alu misurano in media circa 300 paia di basi e sono quindi classificate come short interspersed element (SINE). Si stima che le sequenze Alu presenti nel genoma umano siano più di un milione e che quindi rappresentino il 10.7% del genoma umano totale. Ciò nonostante meno del 0.5% risultano polimorfiche Lo studio di questi tratti di DNA è importante per la genetica di popolazione dell'uomo e per l'evoluzione dei primati, in particolare per l'evoluzione umana. Infatti, le sequenze Alu formano nei primati un registro fossile relativamente semplice da decifrare in quanto gli eventi di inserzione delle sequenze Alu sono fedelmente trasmessi di generazione in generazione e sono facilmente identificabili. Lo studio di queste sequenze può rivelare quindi relazioni di discendenza in quanto due individui condivideranno una particolare inserzione se hanno un antenato comune. La maggior parte delle sequenze Alu nel genoma umano possono essere riscontrate anche nelle corrispondenti posizioni dei genomi di altri primati, tuttavia circa inserzioni Alu sono tipiche degli esseri umani L'inserzione di sequenze Alu è implicata in diverse malattie ereditarie umane e in varie forme di cancro.

69 I TRASPOSONI (DNA mobile) Quando si verifica un evento di trasposizione, un elemento trasponibile, o trasposone, si sposta da una regione di DNA a un altra. Barbara Mc-Clintock fu la prima a scoprire i trasposoni negli anni 40 durante i suoi studi sulla genetica del mais. Da allora, i trasposoni sono stati trovati in tutti i tipi di organismi, dai batteri all uomo La parte principale di una sequenza di inserzione codifica almeno due proteine che catalizzano la trasposizione. Queste proteine sono note come Trasposasi. Un altra caratteristica di una sequenza di inserzione, in comune con molti trasposoni più complessi, si trova appena fuori dal trasposone stesso. I trasposoni portano infatti su entrambi i lati Ripetizioni fiancheggianti dirette (3-12 basi) che non fanno parte del trasposone e non si spostano con esso ma vengono generate dal processo di trasposizione in corrispondenza del sito di inserzione. Alle estremità di molti ma non di tutti trasposoni, sono presenti inoltre le ripetizioni terminali invertite (9-40 basi) -> forcina Molti trasposoni contengono geni a parte rispetto a quelli necessari per la trasposizione. Questi sono, solitamente, i geni che conferiscono resistenza agli antibiotici. Per esempio, Tn3 contiene un gene che conferisce la resistenza all ampicillina.

70 I TRASPOSONI (DNA mobile) I trasposoni rappresentano fino al 50% del DNA dell uomo Alle estremità di molti ma non di tutti trasposoni, sono presenti le ripetizioni terminali invertite (9-40 basi) -> forcina Su entrambi i lati portano Ripetizioni fiancheggianti dirette (3-12 basi): non fanno parte del trasposone e non si spostano con esso ma vengono generate dal processo di trasposizione in corrispondenza del sito di inserzione. Sequenze variabili ma lunghezza costante. Queste ripetizioni indicano che il TE si inserisce dopo aver effettuato dei tagli a scalino Pierce, GENETICA, e Genetica, principi di analisi formale" Zanichelli

71 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

72 Tipi di trasposizione (movimento di un trasposone da una localizzazione all altra) Esistono diversi modelli per spiegare i meccanismi di trasposizione dei trasposoni. Trasposizione replicativa (duplicazione) Trasposizione non replicativa (spostamento) Nel modello replicativo avviene la trasposizione da un cromosoma a un altro o tra due siti lontani di uno stesso cromosoma. Secondo tale modello, la porzione di cromosoma che contiene il trasposone si fonde per breve tempo con la porzione di cromosoma accettrice. A questo punto, il trasposone si duplica, e una delle copie si posiziona nel DNA del cromosoma accettore, mentre l'altra rimane nella porzione donatrice. Questo tipo di trasposizione viene perciò anche chiamata trasposizione replicativa. Nel modello non replicativo (o anche conservativo), il trasposone, in genere composito, si sposta da una posizione all'altra del cromosoma, senza che questo si replichi. Ciò permette lo spostamento fisico del trasposone, dalla posizione iniziale a quella finale. La trasposizione conservativa prevede un taglio netto delle estremità del trasposone e un taglio netto nel DNA ricevente. Il trasposone viene così integrato senza formare ripetizioni fiancheggianti dirette.

73 I trasposoni nei batteri Le sequenze di inserzione batteriche contengono solo gli elementi necessari per la trasposizione. Il primo di questi elementi è un gruppo di sequenze particolari localizzate all estremità del trasposone, una delle quali è la ripetizione invertita dell altra. Il secondo elemento è un gruppo di geni che codificano gli enzimi che catalizzano la trasposizione. La trasposizione avviene con un meccanismo di ricombinazione del DNA del trasposone con quello del sito in cui esso traspone, che viene detto di 'ricombinazione sito-specifica'. Il trasposone si può inserire soltanto in regioni di DNA in cui si trovano brevi sequenze nucleotidiche che fanno da bersaglio per l'inserzione ('siti di inserzione'). La sequenza nucleotidica di tali siti sembra irrilevante e non omologa (cioè non somigliante) ad alcuna specifica sequenza del trasposone. Non occorre quindi affinità tra sequenze del trasposone e sito di inserzione, come invece nella ricombinazione omologa, che avviene tra geni aventi le stesse sequenze nucleotidiche. I trasposoni batterici appartengono a due classi: trasposoni semplici (detti anche di 'classe I') e trasposoni compositi (di 'classe II').

74 Trasposoni batterici semplici (classe I) (sequenze di inserzione) TE (Transposable Element) semplice, costituito da trasposasi e da due sequenze (10-40 bp) simili tra di loro disposte in senso inverso alle due estremita (sequenze di inserzione; IS). Lungo generalmente da 800 a 2000 bp. Ha una trasposizione replicativa. Possiede in pratica solo ripetizioni fiancheggianti, le ripetizioni terminali invertite e il gene per la trasposasi, ma può contenere anche geni importanti, ad es. di resistenza alla penicillina Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

75 Trasposoni batterici compositi (classe II) Sono costituiti da due IS nella stessa direzione o in direzione opposta, che si trovano vicine o traspongono come una sola unita, trasportando con se la parte di DNA compresa tra loro. Fra le due IS si trovano il gene per la trasposasi e frequentemente almeno un gene per la resistenza a un antibiotico. Il Tn3, che è il più studiato fra i trasposoni di classe II, codifica anche per una proteina regolatrice, la quale, mediante repressione, controlla la sintesi della trasposasi, evitandone in tal modo una produzione eccessiva, che non sarebbe utile per un evento quale la trasposizione che avviene con bassa frequenza. Presentano trasposizione conservativa (taglia-incolla senza replicazione) Segmento di DNA che puo portare info aggiuntive es resistenza antibiotici - fiancheggiato da 2 copie di una sequenza di inserzione. Sono indicati con la sigla Tn seguita da un numero Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

76 Mu: un batteriofago trasponibile Alcuni batteriofagi si riproducono per trasposizione. Sebbene non abbia ripetizioni terminali invertite, quando si inserisce nel cromosoma Mu genera brevi ripetizioni fiancheggianti (5 bp). Trasponendo, Mu provoca mutazioni nel sito di inserzione, proprietà caratteristica degli elementi trasponibili Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

77 I trasposoni negli eucarioti I trasposoni degli eucarioti sono molto simili, per struttura, a quelli procarioti. Possiedono geni che codificano per le proteine necessarie per la trasposizione e che permettono loro di excidersi e reintegrarsi in vari luoghi del genoma. Oltre ai geni coinvolti nei processi di trasposizione, la maggior parte di essi possiede anche numerosi altri geni, la cui funzione, però, è in larga parte ancora ignota. Come i trasposoni procariotici, possono essere la causa di mutazioni genetiche, inserendosi all'interno di geni funzionali e alterandone, o impedendone, le normali funzioni. Sono stati scoperti trasposoni praticamente in tutti gli organismi eucarioti, ma i più studiati sono quelli delle piante (particolarmente del mais), del moscerino della frutta e dell'uomo. I trasposoni negli eucarioti appartengono a due classi: trasposoni compositi (di 'classe II') retrotrasposoni. I Retrotrasposoni si spostano mediante un intermedio a RNA: il retrotrasposone, costituito comunque da un filamento di DNA inserito in un cromosoma, si replica in un filamento di RNA (mediante trascrizione) e, questo filamento, viene poi copiato a sua volta in uno a DNA, capace di integrarsi in una nuova posizione del genoma. Studi hanno dimostrato che, almeno alcune particolari famiglie di brevi e lunghe sequenze ripetute del genoma umano, mostrano proprietà di trasposizione, in particolare la famiglia denominata Alu

78 Il trasposone Ty del lievito Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

79 Il sistema Ac-Ds nelle piante Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005 Ac: Activator Ds: Dissociation

80 Retrotrasposoni I trasposoni che traspongono per mezzo di un intermedio a RNA sono definiti retrotrasposoni Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

81 I trasposoni causano mutazioni Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

82 Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

83 La trasposizione causa anche riarrangiamenti cromosomici Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005

84 La Neurofibromatosi di tipo 1 (NF1) o malattia di von Recklinghausen fa parte di un gruppo di malattie genetiche multisistemiche e progressive dette Facomatosi o anche sindromi neurocutanee : tumori a carico della pelle e dei nervi. La NF1 ha un'incidenza di 1 su nati ed una prevalenza di circa 1 su individui nella popolazione generale. Si trasmette con modalita autosomica dominante, il 50% dei casi sono sporadici. Il gene NF1 è stato localizzato in sede pericentrometrica del braccio lungo del cromosoma 17. E un gene oncosoppressore di oltre 335 kb di DNA genomico, con almeno 60 esoni, che codifica per una proteina di 2818 aa chiamata neurofibromina che si localizza nei microtubuli citoplasmatici e che svolge una regolazione negativa della crescita cellulare con attività di controllo di attivazione sul ras pathway. Da qui la funzione di soppressore di tumore svolto dalla neurofibromina. Nel 1991 è stato scoperto, in un uomo di 31 anni affetto da neurofibromatosi, che il danno genetico era stato causato da una trasposizione della sequenza Alu in uno degl introni di NF1: errore nello splicing con errata rimozione di un esone. I genitori erano entrambi privi della sequenza Alu in quell introne

Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili

Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili Il genoma dinamico: gli elementi trasponibili Anni trenta: studi sul mais ribaltano la visione classica secondo cui i geni si trovano solo in loci fissi sul cromosoma principale Esistono elementi genetici

Dettagli

LA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri

LA GENETICA: DNA e RNA LA GENETICA. DNA e RNA. Prof. Daniele Verri LA GENETICA DNA e RNA Prof. Daniele Verri L'acido desossiribonucleico o deossiribonucleico (DNA) è un acido nucleico che contiene le informazioni necessarie per la formazione di RNA e proteine. LA GENETICA:

Dettagli

La regolazione genica nei virus

La regolazione genica nei virus La regolazione genica nei virus Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri I VIRUS INDICE Caratteristiche dei virus: il capside e il genoma virale Classificazione virale Fasi del ciclo riproduttivo

Dettagli

Genetica dei microrganismi 3

Genetica dei microrganismi 3 Genetica dei microrganismi 3 2 In questo caso il filtro poroso non eliminava lo scambio, indicando l esistenza di un fattore diffusibile DNasi resistente Trasduzione generalizzata 3 Figura 10.14 4 Trasduzione

Dettagli

Sistemi genetici batterici e virali. La genetica batterica, coniugazione, trasformazione La genetica virale, trasduzione

Sistemi genetici batterici e virali. La genetica batterica, coniugazione, trasformazione La genetica virale, trasduzione Genetica 3 Sistemi genetici batterici e virali La genetica batterica, coniugazione, trasformazione La genetica virale, trasduzione Pierce, GENETICA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005 Pierce, GENETICA,

Dettagli

GENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali

GENOMA. c varia da pochi kb nei virus a milioni di kb in piante e animali GENOMA Insieme del materiale genetico presente in una cellula (DNA nucleare, plastidiale e mitocondriale) Contiene tutte le informazioni necessarie per consentire la vita alla cellula e all individuo Nei

Dettagli

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi.

DNA - RNA. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. DNA - RNA Le unità fondamentali costituenti il DNA e l RNA sono i Nucleotidi. Nucleotide = Gruppo Fosforico + Zucchero Pentoso + Base Azotata. Esistono 4 basi azotate per il DNA e 4 per RNA Differenze

Dettagli

Dal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti

Dal DNA all RNA. La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti Dal DNA all RNA La trascrizione nei procarioti e negli eucarioti DOGMA CENTRALE DELLA BIOLOGIA MOLECOLARE Gene Regione di DNA che porta l informazione (= che CODIFICA) per una catena polipeptidica o per

Dettagli

LE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani

LE MOLECOLE INFORMAZIONALI. Lezioni d'autore Treccani LE MOLECOLE INFORMAZIONALI Lezioni d'autore Treccani Introduzione (I) I pionieri della biologia molecolare, scoperta la struttura degli acidi nucleici, pensarono di associare al DNA una sequenza di simboli,

Dettagli

I marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene

I marcatori molecolari. Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene I marcatori molecolari Dipartimento di Scienze Agronomiche e Genetica Vegetale Agraria Corso di Genetica Agraria Giovanna Attene Marcatori molecolari del DNA I marcatori molecolari sono sequenze di DNA

Dettagli

SINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione

SINTESI DELL RNA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione SINTESI DELL RNA Replicazione Trascrizione Traduzione L RNA ha origine da informazioni contenute nel DNA La TRASCRIZIONE permette la conversione di una porzione di DNA in una molecola di RNA con una sequenza

Dettagli

SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA)

SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) SUPERAVVOLGIMENTO DEL DNA (ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA) ORGANIZZAZIONE TERZIARIA DEL DNA Il DNA cellulare contiene porzioni geniche e intergeniche, entrambe necessarie per le funzioni vitali della

Dettagli

RNA non codificanti ed RNA regolatori

RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori RNA non codificanti ed RNA regolatori Piccoli RNA non codificanti RNA regolatore microrna RNAi e sirna Piccoli RNA non codificanti Gli RNA non codificanti (ncrna)

Dettagli

Prof.ssa Gamba Sabrina. Lezione 7: IL DNA. Duplicazione e sintesi delle proteine

Prof.ssa Gamba Sabrina. Lezione 7: IL DNA. Duplicazione e sintesi delle proteine Prof.ssa Gamba Sabrina Lezione 7: IL DNA Duplicazione e sintesi delle proteine concetti chiave della lezione Costituzione fisico-chimica del DNA Basi azotate Duplicazione Concetto di geni Rna Trascrizione

Dettagli

RNA polimerasi operone. L operatore è il tratto

RNA polimerasi operone. L operatore è il tratto La regolazione genica nei procarioti Alcune proteine vengono prodotte dalla cellula ad un ritmo relativamente costante e l attività dei geni che codificano queste proteine non è regolata in modo sofisticato.

Dettagli

GENETICA seconda parte

GENETICA seconda parte GENETICA seconda parte I cromosomi sono lunghe molecole di una sostanza l acido desossiribonucleico. DNA Il DNA è una lunga catena fatta da due lunghi fili avvolti su se stessi a doppia elica. Sembra una

Dettagli

Organizzazione del genoma umano II

Organizzazione del genoma umano II Organizzazione del genoma umano II Lezione 7 & Pseudogeni I Pseudogeni non processati : convenzionali ed espressi * Copie non funzionali del DNA genomico di un gene. Contengono esoni, introni e spesso

Dettagli

La regolazione genica nei eucarioti

La regolazione genica nei eucarioti La regolazione genica nei eucarioti Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri Differenziamento negli eucarioti pluricellulari Negli eucarioti le cellule specializzate dei vari tessuti contengono

Dettagli

REPLICAZIONE DEL DNA

REPLICAZIONE DEL DNA REPLICAZIONE DEL DNA La replicazione (o anche duplicazione) è il meccanismo molecolare attraverso cui il DNA produce una copia di sé stesso. Ogni volta che una cellula si divide, infatti, l'intero genoma

Dettagli

R.J.Brooker, Principi di genetica Copyright 2010 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia

R.J.Brooker, Principi di genetica Copyright 2010 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia Capitolo 6 Trasferimento genetico e mappatura genetica nei batteri e nei batteriofagi 6.1 Circa 10 8 cellule di Escherichia coli appartenenti a un ceppo mutante vengono inoculate su un terreno colturale

Dettagli

Indice dell'opera. Prefazione. Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Sommario

Indice dell'opera. Prefazione. Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Sommario Indice dell'opera Prefazione Capitolo 1 Introduzione alla genetica Genetica classica e moderna Genetisti e ricerca genetica Capitolo 2 DNA: il materiale genetico La ricerca del materiale genetico La composizione

Dettagli

Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione

Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione Dal DNA alle proteine: La trascrizione e la traduzione DNA RNA Trascrizione RNA PROTEINE Traduzione Dove avvengono? GLI EUCARIOTI I PROCARIOTI Cambell, Reece Biologia ZANICHELLI Trascrizione Sintesi di

Dettagli

Struttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica

Struttura e funzione dei geni. Paolo Edomi - Genetica Struttura e funzione dei geni 1 Il DNA è il materiale genetico La molecola di DNA conserva l informazione genetica: topi iniettati con solo DNA di batteri virulenti muoiono 2 Proprietà del DNA Il DNA presenta

Dettagli

Genetica dei microrganismi

Genetica dei microrganismi Genetica dei microrganismi Dott.ssa Silvia Preziuso Dipartimento di Scienze Veterinarie Università di Camerino Sezione di Patologia Animale, Profilassi e Igiene degli Alimenti Argomenti trattati Gli acidi

Dettagli

Il DNA: la molecola della vita

Il DNA: la molecola della vita Il DNA: la molecola della vita Gli acidi nucleici comprendono il DNA (acido desossiribonucleico) e l RNA (acido ribonucleico). Sono costituiti da molecole molto grandi, formate da unità dette nucleotidi,

Dettagli

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine

Il flusso dell informazione genetica. DNA -->RNA-->Proteine Il flusso dell informazione genetica DNA -->RNA-->Proteine Abbiamo visto i principali esperimenti che hanno dimostrato che il DNA è la molecola depositaria dell informazione genetica nella maggior parte

Dettagli

CELLULE EUCARIOTICHE

CELLULE EUCARIOTICHE CELLULE EUCARIOTICHE Le cellule eucariotiche sono di maggiori dimensioni, rispetto a quelle procariotiche (almeno 10 volte più grandi) Oltre a: membrana plasmatica, citoplasma, DNA e ribosomi (comuni a

Dettagli

Il metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie

Il metabolismo dell RNA. Prof. Savino; dispense di Biologia Molecolare, Corso di Laurea in Biotecnologie Il metabolismo dell RNA I vari tipi di RNA Il filamento di DNA che dirige la sintesi dello mrna è chiamato filamento stampo o filamento antisenso. L altro filamento che ha sequenza identica a quella dello

Dettagli

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo

immagine Biologia applicata alla ricerca bio-medica Materiale Didattico Docente: Di Bernardo Esperto in processi innovativi di sintesi biomolecolare applicata a tecniche di epigenetica Materiale Didattico Biologia applicata alla ricerca bio-medica immagine Docente: Di Bernardo Per animali transgenici

Dettagli

www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE

www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE www.fisiokinesiterapia.biz TRASCRIZIONE TRASCRIZIONE Processo mediante il quale una sequenza di DNA (un gene) viene copiata in una sequenza di RNA Dalla trascrizione derivano gli mrna, che verranno tradotti

Dettagli

20 febbraio 2012. Muore Renato Dulbecco

20 febbraio 2012. Muore Renato Dulbecco 20 febbraio 2012 Muore Renato Dulbecco la possibilità di avere una visione completa e globale del nostro DNA ci aiuterà a comprendere le influenze genetiche e non genetiche sul nostro sviluppo, la nostra

Dettagli

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti

Le Biomolecole I parte. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti Le Biomolecole I parte Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti LE BIOMOLECOLE Le biomolecole, presenti in tutti gli esseri viventi, sono molecole composte principalmente da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno.

Dettagli

RNA interference. La tecnologia dell RNAi è basata su un processo di inattivazione genica post-trascrizionale, altamente specifico

RNA interference. La tecnologia dell RNAi è basata su un processo di inattivazione genica post-trascrizionale, altamente specifico RNA interference Tecnica che permette di interferire con l espressione di alcuni geni mediante la trasfezione di piccoli frammenti di RNA a doppio filamento in grado di antagonizzare l RNA messaggero corrispondente.

Dettagli

MANIPOLAZIONE GENETICA DEGLI ANIMALI

MANIPOLAZIONE GENETICA DEGLI ANIMALI MANIPOLAZIONE GENETICA DEGLI ANIMALI Perché creare animali transgenici Per studiare la funzione e la regolazione di geni coinvolti in processi biologici complessi come lo sviluppo di un organismo e l insorgenza

Dettagli

Come funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso?

Come funzionano gli oligo Antisenso? RNA WORLD. mrna. Regolare l espressione genica tramite molecole di RNA. Come funzionano gli oligo antisenso? RNA WORLD RNA Come funzionano gli oligo Antisenso? mrna Non coding RNA AAAAAAA rrna trna snrna snorna RNA Antisenso sirna Arresto della traduzione Proteina incompleta o nessuna sintesi MECCANISMO PASSIVO

Dettagli

Corso di Biologia Molecolare

Corso di Biologia Molecolare Corso di Biologia Molecolare Dott.ssa Renata Tisi Dip. Biotecnologie e Bioscienze Ed. U4 Tel. 02 6448 3522 renata.tisi@unimib.it Acidi nucleici Il ruolo degli acidi nucleici è quello di custodire e trasmettere

Dettagli

Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY.

Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Carpire il segreto della vita con l informatica Giosuè Lo Bosco Dipartimento di Matematica e Informatica, Università di Palermo, ITALY. Lezioni Lincee Palermo, 26 Febbraio 2015 Alla base della vita degli

Dettagli

PRINCIPALI TIPI DI PCR a) PRINCIPALI TIPI DI PCR b)

PRINCIPALI TIPI DI PCR a) PRINCIPALI TIPI DI PCR b) PRINCIPALI TIPI DI PCR a) RT-PCR: serve a valutare l espressione di un gene tramite l amplificazione dell mrna da esso trascritto PCR COMPETITIVA: serve a valutare la concentrazione iniziale di DNA o RNA

Dettagli

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori

Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Biofarmaceutica Biomarkers per la diagnosi precoce di tumori Dott.ssa Maria Luana Poeta Cos è un Tumore Omeostasi Tissutale

Dettagli

NUCLEOTIDI e ACIDI NUCLEICI

NUCLEOTIDI e ACIDI NUCLEICI NUCLEOTIDI e ACIDI NUCLEICI Struttura dei nucleotidi Il gruppo fosfato conferisce carica negativa e proprietà acide FUNZIONI DEI NUCLEOTIDI MOLECOLE DI RISERVA DI ENERGIA L idrolisi dei nucleosidi trifosfato

Dettagli

Alberto Viale I CROMOSOMI

Alberto Viale I CROMOSOMI Alberto Viale I CROMOSOMI DA MENDEL ALLA GENETICA AL DNA ALLE MUTAZIONI I cromosomi sono dei particolari bastoncelli colorati situati nel nucleo delle cellule. Sono presenti nelle cellule di ogni organismo

Dettagli

aggregati di macromolecole dato virus contiene un solo tipo di acido nucleico (DNA o RNA)

aggregati di macromolecole dato virus contiene un solo tipo di acido nucleico (DNA o RNA) Virus Virus Non sono classificati fra gli organismi viventi in quanto non sono cellule, bensì aggregati di macromolecole (acidi nucleici, proteine, talvolta rivestite da membrana fosfolipidica) Non possono

Dettagli

Struttura e funzioni della cellula. Corso di Biofisica, Università di Cagliari 1

Struttura e funzioni della cellula. Corso di Biofisica, Università di Cagliari 1 Struttura e funzioni della cellula 1 Riferimenti Books and others Biological Physics (updated 1 st ed.), Philip Nelson, Chap. 2 Physical Biology of the Cell, Phillips et al., Chap. 2 Movies Exercise 2

Dettagli

= femmina. = maschio. = fenotipo banda bianca. = fenotipo pezzato. =fenotipo colore uniforme

= femmina. = maschio. = fenotipo banda bianca. = fenotipo pezzato. =fenotipo colore uniforme Test n.8 Dalle Olimpiadi delle Scienze Naturali 2002 PARTE TERZA Le 5 domande di questa parte riguardano il medesimo argomento e sono introdotte da un breve testo e da uno schema. In una razza bovina il

Dettagli

DOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? SI AUMENTA O SI DIMINUISCE L ESPRESSIONE DELLA PROTEINA

DOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? SI AUMENTA O SI DIMINUISCE L ESPRESSIONE DELLA PROTEINA DOMANDA FREQUENTE: QUALE E LA FUNZIONE DI UNA CERTA PROTEINA? OVERESPRESSIONE DELLA PROTEINA ESPRESSIONE ECTOPICA CON UN VETTORE DI ESPRESSIONE ABOLIZIONE DELLA ESPRESSIONE DELLA PROTEINA INTERFERENZA

Dettagli

Biotecnologie ed OGM. Prima parte: DNA ricombinante e microorganismi geneticamente modificati.

Biotecnologie ed OGM. Prima parte: DNA ricombinante e microorganismi geneticamente modificati. Biotecnologie ed OGM Prima parte: DNA ricombinante e microorganismi geneticamente modificati. COSA SONO LE BIOTECNOLOGIE? Si dicono Biotecnologie i metodi tecnici che permettono lo sfruttamento di sistemi

Dettagli

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti

Organismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è

Dettagli

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali

Lo sviluppo del cancro è un processo complesso che coinvolge parecchi cambiamenti nella stessa cellula staminale. Poiché tutte le cellule staminali Tumore Cos è il tumore? Il tumore o neoplasia (dal greco neo,, nuovo, e plasìa,, formazione), o cancro se è maligno, è una classe di malattie caratterizzate da una incontrollata riproduzione di alcune

Dettagli

Vettori di espressione

Vettori di espressione Vettori di espressione Vengono usati per: 1.Generare sonde di RNA 2.Produrre la proteina codificata Per fare questo viene utilizzato un promotore che risiede sul vettore, modificato per ottimizzare l interazione

Dettagli

You created this PDF from an application that is not licensed to print to novapdf printer (http://www.novapdf.com)

You created this PDF from an application that is not licensed to print to novapdf printer (http://www.novapdf.com) CROMATINA E CROMOSOMI UNA SCALA DI GRANDEZZE (E. coli) RNA + proteine Histon-like + DNA 4,64 Mb UNA SCALA DI GRANDEZZE (H. sapiens) TTCAGGAAATGACCCCTTTGCCCCGTCTGAAGGTAGTGCAGAGGCTGCACCTGAGCTGGACCTCTTTGCAATGAAGCCACCT

Dettagli

GENETICA... lessico. Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà

GENETICA... lessico. Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà GENETICA... lessico Genetica: studio dei geni e dell'ereditarietà Geni: porzioni di DNA contenenti un'informazione che permette di decodificare una certa proteina. Es: gene che determina il colore dei

Dettagli

L adattamento dei batteri. Strategie di adattamento

L adattamento dei batteri. Strategie di adattamento L adattamento dei batteri Strategie di adattamento mutazione trasferimento genico orizzontale regolazione dell espressione genica regolazione della trascrizione regolazione della traduzione regolazione

Dettagli

PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ 17-06-2010

PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI. VETTORI λ 17-06-2010 PLASMIDI puc ALTRI TIPI DI VETTORI VETTORI λ (15-20 Kb) = vettori ottenuti apportando delle modifiche al genoma del batteriofago λ. COSMIDI (40-45 Kb) = plasmidi che contengono i siti cos di λ utili per

Dettagli

Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI

Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI Regolazione dell espressione genica EUCARIOTI Regolazione della espressione genica Molte proteine sono comuni a tutte le cellule RNA polimerasi, proteine ribosomali, enzimi che regolano il metabolismo,

Dettagli

La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA

La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA La mutazione è una modificazione della sequenza delle basi del DNA Le mutazioni sono eventi rari e importanti in quanto sono alla base dell evoluzione biologica Le mutazioni possono essere spontanee (dovute

Dettagli

SINTESI PROTEICA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione

SINTESI PROTEICA. Replicazione. Trascrizione. Traduzione Replicazione SINTESI PROTEICA Trascrizione Traduzione 61 codoni codificanti 3 triplette non senso (STOP) AUG codone di inizio codone per Met Caratteristiche del codice genetico Specificità Il codice genetico

Dettagli

Crescita e divisione cellulare

Crescita e divisione cellulare 08-04-14 CANCRO Crescita e divisione cellulare ogni cellula deve essere in grado di crescere e riprodursi una cellula che cresce e si divide genera due nuove cellule figlie gene4camente iden4che alla cellula

Dettagli

Figura 1. Rappresentazione della doppia elica di DNA e struttura delle differenti basi.

Figura 1. Rappresentazione della doppia elica di DNA e struttura delle differenti basi. Sommario La molecola di DNA è deputata a conservare le informazioni genetiche necessarie per lo sviluppo ed il funzionamento degli organismi viventi. Poiché contiene le istruzioni per la costruzione delle

Dettagli

Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica.

Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica. Concanavalina A Emoglobina subunità Trioso fosfato isomerasi Una proteina qualsiasi assume costantemente un unica conformazione ben definita, cui è legata la sua azione biologica. 1 La conformazione è

Dettagli

Protocollo dei saperi imprescindibili

Protocollo dei saperi imprescindibili Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola:professionale DISCIPLINA: Scienze integrate( Scienze della Terra e Biologia) RESPONSABILE: Meri Teti CLASSI SECONDE SEZIONE B INDIRIZZO: Grafico CONOSCENZE/CONTENUTI:

Dettagli

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136)

ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) ATASSIA SPINOCEREBELLARE 17 (SCA17) (OMIM #607136) Il gene implicato nella SCA17 è il gene TATA box-binding protein (TBP) che fa parte del complesso della RNA polimerasi II ed è essenziale per dare inizio

Dettagli

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA

KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA KIR EVOLUZIONE RAPIDA E DIVERSIFICATA DEI RECETTORI DELL IMMUNITA INNATA E ADATTATIVA C.Vilches, P. Parham Natural Killer Cellule di origine linfoide la cui funzione è lisare le cellule infettate da virus

Dettagli

Il DNA e la duplicazione cellulare. Acidi nucleici: DNA, materiale ereditario

Il DNA e la duplicazione cellulare. Acidi nucleici: DNA, materiale ereditario Il DN e la duplicazione cellulare Il DN, materiale ereditario Struttura del DN Replicazione del DN Dal DN alla proteina Il odice genetico iclo cellulare Mitosi Meiosi Da Figura 8-11 ampbell & Reece cidi

Dettagli

Polimorfismi LEZIONE 6. By NA 1

Polimorfismi LEZIONE 6. By NA 1 Polimorfismi LEZIONE 6 By NA 1 * Polimorfismo Variazione presente nella popolazione con una frequenza superiore a 1% Variazioni nell aspetto By NA 2 Polimorfismo proteico Variazione presente nella popolazione

Dettagli

Fibrillina Sindrome di Marfan sindrome di Marfan sindrome di Marfan Sindrome di Marfan Fibrillina 1

Fibrillina Sindrome di Marfan sindrome di Marfan sindrome di Marfan Sindrome di Marfan Fibrillina 1 Genoma La determinazione e la conoscenza dell intera sequenza genomica è la condizione necessaria per comprendere la biologia di un determinato organismo Il genoma contiene le istruzioni (geni) per la

Dettagli

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked Trasmissione ereditaria di un singolo gene (eredità monofattoriale) Mendeliana Autosomica Dominante (AD) Autosomica Recessiva (AR) X-linked Recessiva (X-linked R) X-linked Dominante (X-linked D) Y-linked

Dettagli

Risposta: 2. Uracile. Risposta: 2. legami idrogeno. Adenina, Citosina e Guanina si trovano sia nell RNA che nel DNA.

Risposta: 2. Uracile. Risposta: 2. legami idrogeno. Adenina, Citosina e Guanina si trovano sia nell RNA che nel DNA. Risposta: 2. Uracile Adenina, Citosina e Guanina si trovano sia nell RNA che nel DNA. La Timina si trova soltanto nel DNA; l Uracile si sostituisce alla Timina nelle molecole dell RNA. Risposta: 2. legami

Dettagli

SEQUENZIAMENTO DEL DNA

SEQUENZIAMENTO DEL DNA SEQUENZIAMENTO DEL DNA Il metodo di Sanger per determinare la sequenza del DNA Il metodo manuale La reazione enzimatica Elettroforesi in gel denaturante di poliacrilammide Autoradiografia Il metodo automatico

Dettagli

La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli:

La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli: La possibilita di conoscere i geni deriva dalla capacita di manipolarli: -isolare un gene (enzimi di restrizione) -clonaggio (amplificazione) vettori -sequenziamento -funzione Il gene o la sequenza

Dettagli

Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare

Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Le cellule eucariotiche svolgono durante la loro vita una serie ordinata di eventi che costituiscono il Ciclo Cellulare Interfase comprende le fasi G 1, S, and G 2 Sintesi di macromolecole durante la

Dettagli

La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino

La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La reazione a catena della polimerasi (PCR) di Ofelia Leone e Vincenzo Mandarino La Polymerase Chain Reaction (PCR) o reazione di amplificazione a catena è una tecnica che permette di amplificare una specifica

Dettagli

La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente.

La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente. CHE COS E LA CELLULA? La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente. DA COSA SONO COSTITUITE LE CELLULE? Tutte le

Dettagli

Macromolecole Biologiche. I domini (III)

Macromolecole Biologiche. I domini (III) I domini (III) Domini α/β La cross over connection è l unità costitutiva su cui si basa la topologia di 3 tipi di domini α/β osservati nelle proteine: - α/β barrel - motivi ricchi di Leu (fold a ferro

Dettagli

TEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI

TEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI TEORIA CROMOSOMICA : ALLEGATI FIG. 2 a pag. 1 FIG. 5 a pag. 3 FIG. 7 a pag. 5 FIG. 9 a pag. 7 FIG. 3 e 4 a pag. 2 FIG. 6 a pag. 4 FIG. 8 a pag. 6 FIG. 10 e 11 a pag. 8 1 FIGURA 2 Perché sono tutti maschi

Dettagli

Gli organismi viventi

Gli organismi viventi Gli organismi viventi Gli organismi viventi Quali caratteristiche contraddistinguono i viventi? È facile distinguere un organismo vivente da un oggetto non vivente? Gli organismi viventi Tutti gli organismi

Dettagli

PROGRAMMA CONSUNTIVO

PROGRAMMA CONSUNTIVO PROGRAMMA CONSUNTIVO a.s. 2014/2015 MATERIA Scienze Naturali CLASSE Quinta SEZIONE C INDIRIZZO Liceo delle Scienze Applicate DOCENTE Virtuoso Assunta ORE DI LEZIONE Cinque OBIETTIVI **************** Spiegare

Dettagli

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi

Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Biosintesi non ribosomiale di metaboliti peptidici bioattivi Principali bersagli degli antibiotici Gli antibiotici derivano per la maggior parte da composti naturali Strutture di alcuni peptidi bioattivi

Dettagli

Il termine deriva dal greco antico κλών(klōn, ramo", "ramoscello"), e perclonazione, inbiologia, si intende lariproduzione asessuata, naturale o

Il termine deriva dal greco antico κλών(klōn, ramo, ramoscello), e perclonazione, inbiologia, si intende lariproduzione asessuata, naturale o Il termine deriva dal greco antico κλών(klōn, ramo", "ramoscello"), e perclonazione, inbiologia, si intende lariproduzione asessuata, naturale o artificiale, di un intero organismo vivente o anche di una

Dettagli

PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale. Esercizio. Tipizzazione del gene PV92

PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale. Esercizio. Tipizzazione del gene PV92 PROGETTO BIOFORM Corso didattico sperimentale Esercizio Tipizzazione del gene PV92 Elementi trasponibili Che cosa sono gli elementi trasponibili? Sono segmenti di DNA che sono in grado di trasferirsi in

Dettagli

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE?

SCREENING NEONATALE RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? SCREENING NEONATALE GENETICO RISPARMIO PER IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE? Pietro Chiurazzi Istituto di Genetica Medica Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Cattolica Associazione Culturale Giuseppe

Dettagli

Nuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi

Nuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi Nuovi ruoli dei telomeri e della telomerasi Marco Santagostino Tutor: Elena Giulotto Dipartimento di Genetica e Microbiologia, Università degli Studi di Pavia Argomenti trattati 1. I telomeri e la telomerasi

Dettagli

INTOLLERANZA AL LATTOSIO: ESEMPIO DI BIODIVERSITA GENETICA

INTOLLERANZA AL LATTOSIO: ESEMPIO DI BIODIVERSITA GENETICA INTOLLERANZA AL LATTOSIO: ESEMPIO DI BIODIVERSITA GENETICA I.P.S.I.A. Bettino Padovano Senigallia INDIRIZZO CHIMICO BIOLOGICO 2009/10 ALUNNO:MATTEO BARBARINI CLASSE: 5 TECNICO CHIMICO-BIOLOGICO DOCENTE:PROF.SSA

Dettagli

L endocitosi dell EGFR

L endocitosi dell EGFR L endocitosi dell EGFR IFOM per la scuola Lo Studente Ricercatore 2011 Muzio Giulia Istituto d Istruzione Superiore Maserati Voghera Gruppo di lavoro: Determinanti della trasformazione neoplastica e della

Dettagli

Controllo post-trascrizionale dell espressione genica

Controllo post-trascrizionale dell espressione genica Controllo post-trascrizionale dell espressione genica Livelli di controllo dell espressione genica Rivisitazione del concetto di gene Per gli organismi eucariotici più evoluti il dogma un gene = una proteina

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in:

La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in: La genetica La genetica è la disciplina che si occupa della trasmissione dei caratteri ereditari Si divide in: 1. Genetica mendeliana 2. Genetica citoplasmatica 3. Citogenetica 4. La genetica delle popolazioni

Dettagli

Riproduzione molecolare. Riproduzione cellulare. Riproduzione degli organismi. Gametogenesi (femminile e maschile) Fecondazione

Riproduzione molecolare. Riproduzione cellulare. Riproduzione degli organismi. Gametogenesi (femminile e maschile) Fecondazione ARGOMENTO STRUTTURA CELLULARE CONCETTO DI REGOLAZIONE GENICA REGOLAZIONE GENICA PROCARIOTI REGOLAZIONE GENICA EUCARIOTI trascrizione e maturazione RNA trasporto nucleo-citoplasma sintesi proteica via secretiva

Dettagli

DNA non codificante ncdna

DNA non codificante ncdna DNA non codificante ncdna Teorie sul ruolo genetico RNAi e mirna Liberamente tratto dalla tesina del Dr. Emiliano Mancini ncdna Per ncdna si intende il DNA intronico, intergenico e altre zone non codificanti

Dettagli

Definizione di genoteca (o library) di DNA

Definizione di genoteca (o library) di DNA Definizione di genoteca (o library) di DNA Collezione completa di frammenti di DNA, inseriti singolarmente in un vettore di clonaggio. Possono essere di DNA genomico o di cdna. Libreria genomica: collezione

Dettagli

Normale controllo della crescita cellulare

Normale controllo della crescita cellulare Normale controllo della crescita cellulare STOP STOP Cellula normale STOP Alterato controllo della crescita cellulare X STOP STOP Cellula tumorale STOP X Le cellule tumorali presentano alterazioni cromosomiche

Dettagli

PCR. PCR o reazione di polimerizzazione a catena. Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte

PCR. PCR o reazione di polimerizzazione a catena. Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte PCR Prof.ssa Flavia Frabetti PCR o reazione di polimerizzazione a catena Fine anni 80 Amplificazione esponenziale di DNA. Puo amplificare un tratto di DNA per piu di 1 milione di volte Permette di estrarre

Dettagli

SAGE: Serial Analysis of Gene Expression

SAGE: Serial Analysis of Gene Expression SAGE: Serial Analysis of Gene Expression L insieme di tutti gli mrna presenti in una cellula si definisce trascrittoma. Ogni trascrittoma ha una composizione complessa, con migliaia di mrna diversi, ciascuno

Dettagli

Biologia Molecolare. CDLM in CTF 2010-2011 La modificazione dell RNA e la traduzione

Biologia Molecolare. CDLM in CTF 2010-2011 La modificazione dell RNA e la traduzione Biologia Molecolare CDLM in CTF 2010-2011 La modificazione dell RNA e la traduzione La maturazione del trascritto primario I microrna Le componenti del macchinario di traduzione Il meccanismo della traduzione

Dettagli

DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz

DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI. www.fisiokinesiterapia.biz DIFFERENZIAMENTO E COMUNICAZIONE TRA CELLULE - LE CELLULE STAMINALI www.fisiokinesiterapia.biz sito dell NIH sulle cellule staminali in genere http://stemcells.nih.gov/info/basics/basics4.asp sito completo

Dettagli

Scuola Media Piancavallo 2

Scuola Media Piancavallo 2 LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il

Dettagli

TEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015

TEST BIOLOGIA 1 ANNO ABEI Da inviare a connesso@alice.it entro e non oltre il 6 novembre 2015 1) I batteri sono organismi: a- bicellulari b- monocellulari c- pluricellulari 2) I virus: a- possono riprodursi solo nell acqua b- possono riprodursi solo sulla superficie di una cellula c- possono riprodursi

Dettagli

Biologia Cellulare e DNA «Bigino»

Biologia Cellulare e DNA «Bigino» Biologia Cellulare e DNA «Bigino» Giulio Barigelletti www.baveno.net Premesse 2 Sempre più frequentemente si sente parlare di DNA, Proteine, Amminoacidi, etc., relazionati all esistenza dell essere umano.

Dettagli

Applicazioni biotecnologiche in systems biology

Applicazioni biotecnologiche in systems biology Applicazioni biotecnologiche in systems biology Lezione #6 Dr. Marco Galardini AA 2012/2013 Gene regulation analysis Lezione #6 Dr. Marco Galardini AA 2012/2013 Regolazione genica Elementi molecolari e

Dettagli

Il flusso dell informazione genetica il ruolo dei polimeri di nucleotidi

Il flusso dell informazione genetica il ruolo dei polimeri di nucleotidi Il flusso dell informazione genetica il ruolo dei polimeri di nucleotidi trascrizione traduzione DNA RNA Proteina replicazione DNA replicazione: sintesi del DNA trascrizione: sintesi del RNA traduzione:

Dettagli

DI REGOLAZIONE A DUE COMPONENTI

DI REGOLAZIONE A DUE COMPONENTI LEZIONE 16 Sistemi di regolazione SISTEMI DI REGOLAZIONE A DUE COMPONENTI In che modo un batterio sente e risponde a specifici segnali provenienti dall ambiente? Per esempio, nel caso dell operone lac

Dettagli