Un po di storia. A fine 2008 UOLM di Terni viene incaricata di mettere a punto un metodo per la determinazione di PCDD/F nelle matrici ambientali.
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- Tommaso Genovese
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2 Un po di storia A fine 2008 UOLM di Terni viene incaricata di mettere a punto un metodo per la determinazione di PCDD/F nelle matrici ambientali. Il tutto nasce all interno di un piano di indagine sui suolo della regione Campania (emergenza diossina in Campania) a cui sono chiamate a partecipare diverse ARPA sparse sul territorio Nazionale. E proprio in questo contesto che, grazie anche alla preziosa collaborazione con altre ARPA, in particolare Toscana ed Emilia Romagna, il laboratorio di Terni riesce a mettere in piedi, in tempi brevi, questa nuova linea di attività che ha subito modo di sperimentare con l incendio di Vascigliano di Stroncone (luglio 2009).
3 Attualmente il servizio attività analitica aria del UOLM sito di Terni svolge questa attività per tutte le matrici ambientali della regione Umbria Gruppo di lavoro: (Andrea Pileri, Annarita Petrini e Mara Galletti)
4 Che cosa sono le Diossine? Carbonio Idrogeno Ossigeno Cloro 2,3,7,8-TETRACLORODIBENZO-p-DIOSSINA 210 congeneri(75 congeneri PCDD e 135 PCDF) di questi solo 17 congeneri (7 PCDD e 10 PCDF) destano particolare preoccupazione dal punto di vista tossicologico. Le più tossiche sono quelle con 4 atomi di cloro. In particolare la più tossica è la 2,3,7,8- Tetraclorodibenzo-p-Diossina.
5 Fattori di tossicità equivalente ( I-TEF NATO/CCMS, 1998) 2,3,7,8-TCDF 0,1 2,3,7,8-TCDD 1,0 1,2,3,7,8-PeCDF 0,05 2,3,4,7,8-PeCDF 0,5 1,2,3,7,8-PeCDD 0,5 1,2,3,4,7,8-HxCDF 0,1 1,2,3,6,7,8-HxCDF 0,1 2,3,4,6,7,8-HxCDF 0,1 1,2,3,4,7,8 -HxCDD 0,1 1,2,3,6,7,8- HxCDD 0,1 1,2,3,7,8,9- HxCDD 0,1 1,2,3,7,8,9HxCDF 0,1 1,2,3,4,6,7,8-HpCDF 0,01 1,2,3,4,6,7,8- HPCDD 0,01 1,2,3,4,7,8,9-HpCDF 0,01 OCDD 0,001 OCDF 0,001
6 Come si esprime la concentrazione delle diossine La concentrazione dei 17 congeneri di PCDD/PCDF viene espressa come somma delle concentrazioni dei singoli congeneri moltiplicate ciascuna per un fattore di tossicità equivalente che tiene conto della diversa tossicità (diversa capacità di bioaccumulo). I-TEQ
7 Principali fonti di PCDD/F Le diossine non sono prodotte intenzionalmente dall uomo ma vengono generate come sottoprodotti di processi di combustione e processi chimici industriali che utilizzano composti clorurati. Incenerimento rifiuti(urbani, pericolosi esospedalieri) Lavorazione carta Cementifici che utilizzano incenerimento di rifiuti Specifici processi dell industria chimica Fonderie, lavorazioni metallurgiche Riscaldamento Traffico Fuochi all aperto ed altro ancora
8 Perchè le diossine costituiscono un problema? - Semivolatili, - Termostabili, - Scarsamente polari, - Insolubili in acqua, - Altamente liposolubili, -Estremamente resistenti alla degradazione chimica e biologica A causa della loro ubiquitarietà, della loro persistenza e liposolubilità, tendono ad accumularsi negli organismi viventi.
9 Diffusione delle diossine in ambiente Emissione Trasporto Deposizione Trasferimento alla catena alimentare Emissioni domestiche ed industriali ricaduta Scarico diretto
10 Le diossine bio-magnificano, nel senso che, tramite la catena alimentare, passano da preda a predatore, concentrandosi nella carne e nei prodotti caseari, per raggiungere infine l uomo. L esposizione dell uomo alla diossine ha luogo quasi esclusivamente attraverso l'assunzione di cibo (95%), soprattutto carne, pesce e latticini. La quantità di diossine nell uomo è maggiore di tutti gli altri mammiferi in quanto l uomo è l ultimo tassello della catena alimentare. Un regime alimentare povero di grassi, riduce l esposizione a tali sostanze.
11 Esposizione a PCDD, PCDF attraverso il cibo (dati EPA 2004) Carne di manzo
12 Effetti delle diossine sull uomo In casi di esposizione di soggetti a concentrazioni particolarmente elevate di diossine (ad esempio per esposizione accidentale o sul lavoro), si è potuto constatare la capacità di questi composti a ridurre la fertilità, le capacità di sviluppo e quelle di immunodifesa oltre che l'insorgenza di tumori. I risultati di recenti studi dimostrano che le concentrazioni di diossine nei tessuti umani nella popolazione, in particolare dei paesi industrializzati, hanno già raggiunto o quasi livelli ai quali si possono verificare effetti negativi sulla salute.
13 Che possiamo fare? L azione più utile che può essere presa per ridurre l esposizione a queste sostanze indesiderate è, per quanto possibile, identificare le maggiori fonti di diossine e prendere le appropriate misure per diminuire le emissioni.
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15 Controllo di diossine alle emissioni Dal 2009 ARPA ha eseguito circa una ventina di controlli di diossine ai camini delle principali attività produttive. In tutti i casi i valori riscontrati sono risultati inferiori ai limiti autorizzati. Le concentrazioni più elevate sono state misurate nelle emissioni della Thyssen Krupp e ciò desta una preoccupazione particolare se la concentrazione rilevata nei fumi viene messa in relazione alla portata dei camini (relazione Alberto Caselli sulle emissioni). Tutto ciò ha indotto ARPA ad attivare, nel sito Ternano, un piano di monitoraggio specifico per tali inquinanti.
16 Le acciaierie di Terni 1898 Terni acciaierie 2010 Ilva Taranto 2007/2011 Estensione m Produttività Tonnellate/anno 1,5 milioni 9 milioni PCDD/F G I-TEQ/Anno g nel 2007 <10g nel 2011
17 Confronto tra i livelli di PCDD/F del PM10, nelle deposizioni atmosferiche E nel suolo della Città diterni e di altre realtà regionali,nazionali ed europee Terni Altri siti umbri Taranto Area Rurale Area Urbana Area Industriale Min-Max Media Min-max Media Min-Max * Indagine 2008 Min-Max* Min-Max* Min-Max PCDD/F Dep.Atmosferiche pg I-TEQ/m 2 d PCDD/F PM * fg I-TEQ/m 3 32 PCDD/F Suolo ng I-TEQ/kg Terni- Narni- Stroncone fondo regionale Limiti massimi ammissibili per PCDD/F in aria ambiente 40 fg I-TEQ/m3 (parere Comm.Consult.Tossicologica Nazionale) Valori guida adottati da alcuni paesi della UE per le deposizioni atmosferiche 15 pg I-TEQ/m2 d Limite diossine nei siti per uso residenziale e verde pubblico 10 ng I-TEQ /kg; Limite diossine per sito ad uso commerciale e industriale 100 ng I-TEQ/kg. * Valore di picco relativo ad un campione raccolto a Terni contestualmente all incendio di Vascigliano Pdf Air Quality Guidelines for Europe (Seconda Edizione, 2000); Pdf Relazione ARPA Puglia (Dati ambientali dell area di Taranto)
18 Incendio Vascigliano Per l occasione vennero analizzati da ARPA 86 campioni di terreno, 6 foraggi, 23 vegetali a fogli larga e 5 di particolato atmosferico. I risultati ottenuti, sebbene confortanti per ciò che riguardava la contaminazione del suolo, evidenziarono la necessità di avere una conoscenza più approfondita sui livelli di fondo di tali contaminanti nel territorio umbro. A tal fine vennero campionati ed analizzati altri 22 campioni di suolo provenienti da aree umbre non antropizzate (S. Giustino, Mt. Cucco, Castelluccio, Mt. Subasio, Mt.Peglia etc.) L indagine rilevò concentrazioni di PCDD/F sempre al di sotto della soglia minima di quantificazione (1 ngi-teq/kg) che oscillavano tra ngi-teq/kg, in linea con dati di letteratura per situazioni analoghe e di gran lunga inferiore ai limite previsti dal DLgs 152/2006.
19 Indagine ISS su Conca Ternana Parallelamente ad ARPA, l ISS, su richiesta della Regione Umbria, ha effettuato una importante indagine su foraggi e alimenti di origine animale e vegetale. Tale indagine ha riguardato Stroncone, Narni e Terni ed ha evidenziato la presenza di sorgenti diffuse di diossine diverse dall incendio, inoltre il numero maggiore di campioni con concentrazioni di PCDD/F e PCB NC sono state riscontrate nell area di Terni.
20 Esiti dello studio di biomonitoraggio di inquinanti ambientali WOMENBIOPOP e degli accertamenti inerenti la sicurezza alimentare e ambientale nella provincia di Terni (Seminario ASL 4 ; 4 luglio 2012 centro CAOS Terni)
21 WOMENBIOPOP Progetto Life finanziato dalla UE per il controllo dei livelli di POPs nelle donne Indagine condotta su sei siti Italiani tra cui la Conca Ternana (Trentino-Alto Adige, Piemonte, Lazio, Umbria, Puglia, e Sicilia) Campione 100 donne (età 20-40, nullipare) Residenti da almeno 10 anni 50 donne area urbana-industriale ΣPCDD/F+PCBdl=15.4pg/g grasso 50 donne area rurale ΣPCDD/F+PCBdl=11.3pg/grasso I livelli di POPs riscontrati nel sangue delle donne che vivono nell area Urbana- Industriale della conca ternana, sono risultati più elevati rispetto al campione dell area rurale. Ma in entrambi i casi le concentrazioni non destano preoccupazione e sono allineati con quelle riscontrate in altre realtà europee.
22 Livelli ematici di PCDD/F nel siero in pg/g grasso.
23 Grazie per l attenzione
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