negli Istituti Penali per i Minorenni anno 2003 e primo semestre 2004

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1 negli Istituti Penali per i Minorenni anno 2003 e primo semestre 2004 A cura dell Ufficio III Servizio 3 della Direzione Generale per gli interventi di Giustizia Minorile e l attuazione dei provvedimenti giudiziari

2 INTRODUZIONE Il presente documento si compone di diverse sezioni, in cui sono inseriti i grafici per il 2003 e per il 1 semestre 2004, relative ai principali settori in cui, seppure a grandi linee, possono essere suddivise le iniziative che caratterizzano il trattamento teso alla risocializzazione dei detenuti: - attività scolastiche; - attività professionali; - attività culturali, ricreative e sportive; - attività lavorative. Dall analisi delle relazioni pervenute emerge anche per il periodo in esame la validità delle opportunità offerte dal ventaglio delle attività organizzate in ogni singolo Istituto per i ragazzi ospiti delle nostre strutture. Dal quadro generale si constata una situazione in evoluzione tesa a supportare le oggettive difficoltà del presente che di fatto hanno spinto tutti gli operatori del settore, a qualsiasi livello inseriti nel sistema, a far fronte con professionalità ed intelligenza alle condizioni attuali. Tutte le attività hanno assunto, di conseguenza, grande rilevanza dal punto di vista educativo; pertanto, si esprime apprezzamento per la significativa opera d intervento messa in atto con l attivazione di importanti collaborazioni con gli Enti Locali, con il privato sociale e con il volontariato che hanno consentito, in molti casi, un offerta eterogenea di opportunità. Le numerose collaborazioni, poste in essere o rinforzate rispetto al passato, rispondono anche a quanto previsto dai recenti cambiamenti normativi, che prevedono la necessità di una stretta collaborazione tra le istituzioni pubbliche e del privato sociale per la costruzione di progettualità integrate e la realizzazione di servizi ai cittadini che soddisfino i loro complessi e diversificati bisogni. Stante il fatto che dall analisi della documentazione sono emerse delle situazioni che possono essere potenziate, si ritiene che il percorso possa ulteriormente essere migliorato in base alle indicazioni che saranno fornite nella parte conclusiva del presente lavoro. Si ringraziano tutti coloro che, a qualsiasi titolo, si sono adoperati costruttivamente per la realizzazione delle attività svolte negli I.P.M. e a tutti gli estensori del materiale che ha permesso di concretizzare questo lavoro di sintesi. 2

3 SETTORE DELLE ATTIVITA SCOLASTICHE Oltre all attivazione di numerosi corsi di scuola primaria e secondaria del primo ciclo nonché di corsi del 2 ciclo, appare significativa l attivazione di corsi di alfabetizzazione per minori stranieri (Grafico 1) anche con il coinvolgimento di mediatori culturali. Interessante appare altresì la realizzazione di corsi modulari che consentono l acquisizione di titoli intermedi ai ragazzi che transitano per brevi periodi negli Istituti Penali per i Minorenni. Dai dati pervenuti si rileva che gli iscritti ai corsi sono stati prevalentemente stranieri, sia maschi che femmine (Grafico 2) e molti Istituti hanno comunicato che, a causa dell elevato tasso di fluttuazione dell utenza, è stato difficile prevedere il normale svolgimento delle programmazioni didattiche. Ciò nonostante un discreto numero di giovani sono riusciti a conseguire crediti formativi, l ammissione all anno di studio successivo e l acquisizione del titolo (Grafico 3). Tra il corpo docente, in alcuni Istituti, ci si è avvalsi con successo di insegnanti volontari, specialmente per la preparazione ai corsi di studi della scuola superiore (Grafico 4). Dalle relazioni, in molti casi, si è constatato che sono ottimi e fattivi i rapporti con il corpo insegnante soprattutto per l impegno profuso sia per la frequente mancanza di scolarizzazione dell utenza, sia nel favorire l integrazione dei ragazzi fra loro e nell orientare le loro scelte di vita verso comportamenti sociali e civili. Significativa è la cooperazione di detto personale con gli educatori e gli altri operatori penitenziari. 3

4 attività scolastiche A.S. 2003/2004 Treviso Torino Roma Quartucciu Potenza Palermo Nisida Milano Lecce L'Aquila Firenze Catanzaro corsi modulari secondo ciclo I ciclo - scuola secondaria I ciclo - scuola primaria alfabetizzazione Catania Bologna Bari Airola Acireale Grafico 1 Tipologia attività scolastiche - A.S Numero iscritti attività scolastiche A.S. 2003/4 58% 11% 30% 1% Italiani M Italiani F Stranieri M Stranieri F Grafico 2 Numero di minori iscritti alle attività scolastiche - A.S

5 Esiti attività scolastiche A.S. 2003/ Interruzione Conseguimento crediti... Ammissione anno suc... Conseguimento titolo Totale Italiani maschi Italiani femmine Stranieri maschi Stranieri femmine Grafico 3 Esiti delle attività scolastiche - A.S Docenti ed operatori - attività scolastiche A.S. 2003/ Acireale Airola Bari Bologna Cagliari Catania Catanzaro Firenze L'Aquila Lecce Nisida Palermo Potenza Roma Torino Treviso Grafico 4 Docenti ed operatori per attività scolastiche - A.S Docenti di ruolo Docenti volontari Operatori G.M. 5

6 SETTORE DEI CORSI PROFESSIONALI Sono stati attivati corsi di formazione professionale diversificati rispetto agli interessi e alle attitudini dei minori nonché rispetto alle opportunità offerte dal contesto territoriale. Si evidenzia che i corsi rispecchiano l evoluzione culturale e sociale come rappresentano i molti corsi di tecniche informatiche e multimediali che vanno dai noti corsi d informatica ai più sofisticati corsi di fotografia multimediale (Grafici 5 e 6). La scelta di questo tipo di corsi in ciascuna realtà corrisponde alle esigenze dei ragazzi, in quanto gli argomenti trattati e le attività svolte sono di loro interesse e forniscono loro delle conoscenze e delle competenze che risultano direttamente spendibili nel mondo del lavoro. E altresì importante avviare dei corsi che tengano conto delle risorse territoriali per quanto concerne sia le opportunità formative che i possibili inserimenti lavorativi. Anche in questo campo, a causa della fluttuazione dell utenza, così come si verifica per le attività scolastiche, è stata spesso adottata un organizzazione modulare dei programmi per consentire all utenza di concludere i percorsi formativi avviati e di ricevere la certificazione relativa ai crediti formativi conseguiti. Tipologia corsi professionali Serie1 Animazione Arte e cultura Artigianato Cucina e ristorazione Edile Giardinaggio Informat./Oper. mult... Falegnameria Legatoria/Tipografia Tessile Altro Grafico 5 Tipologia dei corsi professionali Anno

7 Tipologia dei corsi professionali - 1 semestre Serie1 Arte e cultura Artigianato Cucina e ristorazione Edile Estetica Giardinaggio Informatica Lav. legno Legatoria/Serigrafia Tessile Altro Grafico 6 Tipologia dei corsi professionali 1 semestre 2004 Numero iscritti corsi professionali % 43% N. iscritti Italiani M N. iscritti Italiani F N. iscritti Stranieri M 47% 1% N. iscritti Stranieri F Grafico 7 Numero di minori iscritti ai corsi professionali anno

8 Numero iscritti corsi professionali - 1 semestre % 49% 1% 38% Italiani M Italiani F Stranieri M Stranieri F Grafico 8 Numero dei minori iscritti ai corsi professionali 1 semestre 2004 Esiti corsi professionali - anno Italiani M Italiani F Stranieri M Stranieri F Interruzione Conseguimento crediti... Ammissione anno su... Conseguimento titolo Totale Grafico 9 Esiti dei corsi professionali Anno

9 Esiti corsi professionali - 1 semestre Interruzione Conseguimento credi.. Ammissione anno s... Conseguimento titolo Totale Italiani maschi Italiani femmine Stranieri maschi Stranieri femmine Grafico 10 Esiti dei corsi professionali 1 semestre

10 SETTORE DELLE ATTIVITA CULTURALI, RICREATIVE E SPORTIVE Molto rilevante è il coinvolgimento degli Enti Locali, delle associazioni del privato sociale e del volontariato, nelle organizzazioni delle attività ludiche ricreative e sportive con conseguente diversificazione delle opportunità e implementazione degli interscambi con il territorio e delle occasioni d integrazione con la realtà esterna (Grafici 17 e 18). Vengono realizzate attività sportive, teatrali, musicali e culturali finalizzate all espressione ed alla valorizzazione delle potenzialità dei minori nonché alla condivisione delle esperienze e alla socializzazione (Grafici 11 e 12). Tali attività spesso si concludono con la presentazione pubblica dei risultati attraverso il coinvolgimento delle comunità locali, strumento che favorisce sia l inserimento nel territorio, sia una positiva visibilità della Giustizia Minorile nel suo complesso nonché dei ragazzi protagonisti di tali iniziative che ricevono un gratificante riscontro delle loro capacità e del loro impegno. In questo settore si segnala la collaborazione con le ASL per l attivazione di corsi per l educazione alla salute nonché per la prevenzione ed il trattamento del disagio psichico e delle tossicodipendenze. I corsi per la stragrande maggioranza dei casi risultano strutturati in modo tradizionale; più efficaci risultano, invece, quei corsi che si avvalgono di una metodologia innovativa quale il supporto interattivo, l uso di vignette ed altro hanno consentito il coinvolgimento attivo dei ragazzi sia italiani che stranieri. Da quanto rilevato si riterrebbe positivo incrementare tali collaborazioni laddove le stesse risultino ancora poco avviate. 10

11 attività ludiche, ricreative e sportive - anno 2003 Treviso Torino Roma Quartucciu Istituti Penali per i Minorenni Potenza Palermo Nisida Milano Lecce L'Aquila Firenze Catanzaro Catania Bologna Bari Airola Acireale Altro Laboratori Attività con ASL Attività religiose Attività ricreative Attività sportive Attività culturali Attività espressive Grafico 11 Tipologia attività ludiche, ricreative e sportive Anno

12 attività ludiche, ricreative e sportive 1 semestre 2004 Istituti Penali per i Minorenni Treviso Torino Roma Potenza Palermo Nisida Lecce L'Aquila Firenze Catanzaro Catania Cagliari Bologna Bari Airola Altro Laboratori Attività con ASL Attività religiose Attività ricreative Attività sportive Attività culturali Attività espressive Grafico 12 Tipologia attività ludiche, ricreative e sportive 1 semestre

13 Minori inseriti in attività ludiche, ricreative e sportive - anno % 35% 1% 60% Italiani M Italiani F Stranieri M Stranieri F Grafico 13 Numero di minori inseriti in attività ludiche, ricreative e sportive Anno 2003 Minori inseriti in attività ludiche, ricreative e sportive - 1 semestre % 36% 60% Italiani M Italiani F Stranieri M Stranieri F 1% Grafico 14 Minori inseriti in attività ludiche, ricreative e sportive 1 semestre

14 Operatori della Giustizia Minorile ed esterni per attività ludiche, ricreative e sportive Operatori Giustizia Minorile Operatori esterni 0 Acireale Airola Bari Bologna Cagliari Catania Catanzaro Firenze L'Aquila Lecce Nisida Palermo Potenza Roma Torino Treviso Grafico 15 Operatori della Giustizia Minorile ed esterni per attività ludiche, ricreative e sportive anno 2003 Operatori della Giustizia Minorile ed esterni per attività ludiche, ricreative e sportive - 1 semestre Acireale Airola Bari Bologna Cagliari Catania Catanzaro Firenze L'Aquila Lecce Nisida Palermo Potenza Roma Torino Treviso Operatori Giustizia Minorile Operatori esterni Grafico 16 Operatori della Giustizia Minorile ed esterni per attività ludiche, ricreative e sportive 1 semestre

15 Collaborazioni - anno 2003 Treviso Torino Roma Potenza Palermo Nisida Milano Lecce L'Aquila Firenze Catanzaro Enti pubblici Associazioni del privato sociale e volontariato Associazioni con protocollo nazionale Catania Cagliari Bologna Bari Airola Acireale Grafico 17 Tipologia collaborazioni per attività ludiche, ricreative e sportive anno

16 Collaborazioni - 1 semestre 2004 Treviso Torino Roma Potenza Palermo Nisida Lecce L'Aquila Firenze Catanzaro Enti pubblici Associazioni del privato sociale e volontariato Associazioni con protocollo nazionale Catania Cagliari Bologna Bari Airola Grafico 18 Tipologia collaborazioni per attività ludiche, ricreative e sportive 1 semestre

17 SETTORE DELLE ATTIVITA LAVORATIVE Alcuni minori e giovani adulti sono stati coinvolti in attività edili finalizzate alla manutenzione ordinaria del fabbricato e degli spazi comuni. E stato altresì favorito l inserimento lavorativo all esterno attraverso l applicazione dell art. 21 dell Ordinamento Penitenziario che rappresenta un significativo passaggio per il futuro reinserimento sociale. All esterno tali attività si ampliano nel settore commerciale, del restauro e tipografico e coinvolgono più ragazzi italiani che stranieri. Attività lavorative 2003 Tipologia delle attività Tipografia Restauro Muratore Manut. spazi comuni Manut. Ordin.del Fabbr. Falegname Fabbro Imbianchino Giardinaggio Edile Cucina e ristorazione Commesso praticate all'esterno praticate all'interno Grafico 19 Tipologia attività lavorative in IPM e all esterno anno

18 Attività lavorative - 1 semestre 2004 Tappezzeria Restauro Pizzaiolo Manut. spazi comuni Manut. Ordin.del Fabbr. Lavanderia Imbianchino Falegname praticate all'esterno praticate all'interno Fabbro Imbianchino Giardinaggio Edilizia Cucina e ristorazione Grafico 20 Tipologia attività lavorative in IPM e all esterno 1 semestre 2004 Minori inseriti in attività lavorative % 0% 36% 62% Italiani M Stranieri M Italiani F Stranieri F Grafico 21 Minori inseriti in attività lavorative anno

19 Minori inseriti in attività lavorative - 1 semestre % 27% 0% 68% Italiani M Italiani F Stranieri M Stranieri F Grafico 22 Minori inseriti in attività lavorative 1 semestre

20 CONCLUSIONI E PROSPETTIVE DI POTENZIAMENTO Dalla lettura dei dati sono emersi dei nodi problematici che richiedono un continuo approfondimento al fine di pervenire ad un ulteriore miglioramento qualitativo a livello operativo, attraverso riflessioni derivanti dall esperienza ed il potenziamento delle risorse presenti negli specifici contesti territoriali. Gli ambiti in cui si potrebbe pervenire ad un potenziamento della qualità sono i seguenti: - CORSI DI SECONDO CICLO Un primo dato interessante riguarda il fatto che molti ragazzi stranieri sono stati coinvolti in attività scolastiche e professionali che richiedono una presenza continuativa mentre, per converso, un maggiore numero di ragazzi italiani ha partecipato alle attività organizzate in ambito sportivo, ricreativo e teatrale le quali possono coinvolgere i minori anche per brevi periodi. Tale dato richiede qualche riflessione; infatti, visto che i tempi di permanenza dei ragazzi stranieri risultano sovente più brevi rispetto a quelli degli italiani, sembrerebbe più prevedibile un loro coinvolgimento in attività che, a differenza di quelle scolastiche e professionali, richiedono una minore costanza della partecipazione. Al riguardo, per quanto concerne le attività scolastiche, si può ipotizzare che mentre gli stranieri sono interessati all apprendimento della lingua italiana e vengono coinvolti in corsi di alfabetizzazione, gli italiani sempre più frequentemente hanno già conseguito il titolo di studio relativo alle scuole del primo ciclo. Tale ipotesi andrebbe approfondita e, qualora trovasse fondamento, sarebbe opportuno verificare la possibilità di attivare un maggior numero di corsi di secondo ciclo oppure favorire la collaborazione di insegnanti volontari che consentano ai ragazzi di prepararsi per sostenere gli esami all esterno come privatisti. - CORSI MODULARI Osservando le modalità di svolgimento dei corsi, si ritiene opportuno attivare in ogni Istituto dei corsi modulari, laddove invece siano ancora proposti dei corsi tradizionali che, essendo di lunga durata, non sempre sono fruibili da parte dei ragazzi detenuti. 20

21 - CREDITI FORMATIVI Si ritiene, infine, importante lavorare perché vengano certificati i crediti formativi conseguiti al termine della permanenza in I.P.M. in modo tale che i ragazzi abbiano un riconoscimento anche formale delle competenze acquisite e possano utilizzarlo al termine della detenzione. Si confida nel fatto che le SS.LL. vorranno promuovere quanto proposto nei punti di cui sopra e quant altro necessario ad una sempre più efficace realizzazione di un trattamento rispondente alle necessità dei ragazzi detenuti e finalizzato all acquisizione di abilità spendibili all atto del reinserimento nella società. Questa Direzione resta disponibile a fornire qualsiasi supporto si dovesse rendere necessario per il conseguimento delle finalità proposte. 21

22 INDICE - Introduzione pg 2 - Settore delle attività scolastiche pg 3 - Settore dei corsi professionali pg 6 - Settore delle attività culturali, ricreative e sportive pg 10 - Settore delle attività lavorative pg 17 - Conclusioni e prospettive di potenziamento pg 20 22

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