Lesioni dell emisfero sinistro
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- Luigi Bonelli
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1 Lesioni dell emisfero sinistro I disturbi della comprensione e produzione del linguaggio (AFASIE), della scrittura (AGRAFIE), della lettura (DISLESSIE) e del calcolo (ACALCULIA) Classificazione Valutazione I disturbi della programmazione motoria L aprassia è l incapacità ad eseguire gesti, in assenza di disturbi percettivi elementari o della forza o della coordinazione motoria, causata da un disturbo specifico della programmazione motoria. Dissociazione automatico-volontario Classificazione Valutazione 1
2 Altri disturbi dello spazio L aprassia costruttiva è caratterizzata dall incapacità di eseguire disegni o di costruire strutture complesse Il disorientamento topografico comporta un incapacità a compiere tragitti abituali, o a volte addirittura, a muoversi nella propria casa Valutazione I disturbi dello spazio I pazienti con neglect presentano una chiara difficoltà a percepire, prestare attenzione, ed agire nello spazio controlaterale alla lesione in assenza di deficit percettivi o motori puri Classificazione Valutazione 2
3 I disturbi del riconoscimento L agnosia è l incapacità di riconoscere un oggetto tramite un canale sensoriale, in assenza di deficit delle abilità percettive elementari e di altri disturbi cognitivi (ad es. linguistici) Classificazione Valutazione I disturbi della memoria L amnesia è l incapacità ricordare eventi accaduti prima della malattia (REDROGRADA) o apprendere/ricordare eventi accaduti dopo la malattia (ANTEROGRADA) Classificazione Valutazione 3
4 I disturbi della programmazione cognitiva sindrome disesecutiva La sindrome frontale può provocare drammatici cambiamenti nel comportamento e nella personalità del paziente senza che egli presenti grossolani disturbi percettivi, motori o linguistici. Classificazione Valutazione Le Demenze Definite come: un disturbo cognitivo globale e cronico, che rappresenta una perdita rispetto alle prestazioni precedenti alla malattia. Classificazione Valutazione 4
5 Ricevimento Il Martedì dalle 13:00 alle 14:00 e Il Mercoledì dalle 12:00 alle 13:00 Controllare sempre sulla pagina della docente Manuale di neuropsicologia di Vallar e Papagno Neuropsicologica di Ladavas e Berti 5
6 Manuale di neuropsicologia di Dennes e Pizzamiglio Lineamenti di neuropsicologia clinica di Dario Grossi e Luigi Trojano La valutazione neuropsicologica di Sara Mondini, Daniela Mapelli e Giorgio Arcara 6
7 La donna che morì dal ridere e altre storie incredibili sui misteri della mente umana di Ramachandran Vilayanur S., Blakeslee Sandra L uomo che scambio sua moglie per un cappello di Oliver Sacks Neuropsicologia forense di STRACCIARI, BIANCHI e SARTORI 7
8 La valutazione neuropsicologica delle funzioni cognitive 8
9 ØLa Neuropsicologia è quella disciplina scientifica che indaga le relazioni esistenti tra: ü funzioni cognitive üstruttura e funzionamento cerebrale Neuropsicologia: definizione Clinico-pratico Valutazione disturbi cognitivi e loro riabilitazione Scienze umane Osservazione del comportamento dei pazienti per la sua comprensione e descrizione Scienze sperimentali Studio sperimentale delle correlazioni tra mente e cervello 9
10 Neuropsicologia clinica ØFinalità diagnostiche ØFinalità riabilitative ØCreazione di strumenti di valutazione La valutazione neuropsicologica fornisce informazioni sulle capacità cognitive, il comportamento, le abilità apprese e il potenziale riabilitativo delle persone che hanno subito una lesione cerebrale. Neuropsicologia sperimentale Come funziona il cervello? Ø Localizzazione cerebrale delle funzioni cognitive Ø Verifica di modelli di funzionamento cognitivo 10
11 Neuropsicologia: concetti fondamentali Principio di localizzazione cerebrale La mente è scomponibile in funzioni relativamente autonome, aventi ognuna una propria localizzazione cerebrale Le lesioni cerebrali danneggiano una o più componenti del sistema cognitivo Neuropsicologia Metodo della correlazione anatomo-clinica Analisi del comportamento del paziente + Individuazione della sede lesionale = Associazione tra un area cerebrale e una funzione mentale Dissociazione tra sintomi e segni La funzione deve essere preservata nei pazienti che hanno lesioni al di fuori di quell area La Frenologia Franz Joseph Gall ( ) 11
12 Neuropsicologia: concetti fondamentali Neuropsicologia cognitiva La neuropsicologia può contribuire allo studio dei processi mentali normali: l osservazione di dissociazioni tra sintomi permette di inferire che diverse componenti cognitive costituiscono dei moduli separati nel sistema cognitivo Neuropsicologia: concetti fondamentali Processo / comportamento LINGUAGGIO Modello cognitivo Comprensione del linguaggio Produzione del linguaggio Localizzazione cerebrale Area di Wernicke Fascicolo arcuato Area di Broca Patologie corrispondenti Afasia sensoriale Afasia di conduzione Afasia motoria 12
13 Metodi di studio della Neuropsicologia Ø Studio dei casi singoli ad es. studi di Broca e di Wernicke Vantaggi: approfondita valutazione del deficit che ha consentito di fare molte delle più importanti scoperte neuropsicologiche Limiti: non cosi facile e precisa correlazione tra sede anatomica del danno e funzione deficitaria Ø Studio di grandi gruppi omogenei di pazienti Neuropsicologia: limiti metodologici dell ottocento Si basava sull osservazione occasionale di casi singoli e da essa si muoveva per induzione arbitraria dal particolare al generale La valutazione del comportamento avveniva solo con colloqui e non con test tarati L analisi della lesione veniva fatta post mortem e in genere a distanza di tempo, inoltre a volte si limitava ad un analisi visiva della corteccia 13
14 Neuropsicologia: oggi La ricerca è svolta su gruppi di pazienti, che vengono selezionati in base a criteri specifici indipendenti dalla presenza del sintomo oggetto di indagine La valutazione del comportamento avviene con test standardizzati, ossia tarati su un opportuna popolazione di riferimento Confronto delle prestazioni dei pazienti con gruppi di controllo e utilizzo di opportune analisi statistiche per valutare i risultati Associazione Concetto che ha origine nelle medicina clinica. Un particolare insieme di segni e sintomi si presenta con frequenza elevata costituendo una sindrome. Ad es. agnosia digitale, acalculia, agrafia e disorientamento sinistra-destra à Sindrome di Gerstmann SINDROME FUNZIONALE: l associazione tra n deficit è determinata da un unico meccanismo che altera la specifica funzione. I deficit non possono verificarsi indipendentemente l uno dall altro. SINDROME ANATOMICA: diverse funzioni sono localizzate in aree cerebrali vicine e quindi frequentemente possono essere lese assieme producendo l associazione dei sintomi 14
15 Dissociazione semplice Paziente 1 con lesione dell area X Caso positivo La facoltà mentale Y è deficitaria Paziente 2 con lesione che risparmia l area X Caso negativo La facoltà mentale Y è normale Struttura X Funzione Y Un paziente ha una prestazione nel compito A peggiore di quella nel compito B. Dissociazione doppia Un paziente ha una prestazione peggiore nel compito A rispetto al compito B MA un altro paziente ha un comportamento opposto Compito A Compito B Paziente 1 Paziente 2 Normali 15
16 Neuropsicologia cognitiva «uso dei dati ottenuti da pazienti con deficit cognitivi per testare, ampliare o sviluppare teorie dei meccanismi sottostanti l esecuzione di un determinato compito; e l uso di queste teorie per capire e spiegare gli specifici pattern di abilità preservate e deficitarie osservati in questi pazienti» (Coltheart, 1997) Neuropsicologia: Finalità della valutazione 1. Definire lo stato cognitivo di un individuo specificando le le funzioni cognitive compromesse e/o risparmiate; 2. Identificare le difficoltà comportamentali esperite nella vita quotidiana; 3. Mettere appunto un protocollo di intervento riabilitativo; 4. Contribuire alla diagnosi medica o alla diagnosi differenziale tra patologie diverse; 5. Fornire e certificare informazioni sullo stato cognitivo di un individuo ai fini peritali. 16
17 1. Definire lo stato cognitivo di un individuo e specificare le funzioni cognitive compromesse e/o risparmiate: Si deve indagare la maggior parte delle funzioni cognitive con particolare approfondimento delle abilità più rilevanti per ogni singolo caso in modo da illustrare il pattern dei deficit. Funzioni cognitive strumentali: linguaggio; memoria; riconoscimento; abilità prassiche. Funzioni esecutive: attenzione; pianificazione; controllo cognitivo; capacità di inibizione; ecc. L esecuzione di ogni test esamina principalmente una funzione cognitiva. 2. Identificare la relazione tra le misure neuropsicologiche e le difficoltà comportamentali esperite nella vita quotidiana: A seconda del disturbo presentato dal paziente e della sua vita precedente la lesione bisognerà valutare il risvolto funzionale del profilo emerso. Potrà riprendere la scuola o il lavoro di prima? Sarà in grado di guidare l automobile? Riuscirà ad accudire i figli? Riuscirà a svolgere attività quotidiane di base e potrà vivere autonomamente? 17
18 3. Fornire informazioni sullo stato cognitivo indispensabili per mettere appunto un protocollo di intervento riabilitativo: Lo scopo della riabilitazione neuropsicologica è di migliorare l adattamento funzionale e le capacità quotidiane. Il protocollo riabilitativo deve essere individualizzato e rispondere ai bisogni cognitivi, emotivi, e motivazionali del singolo paziente. Nel caso di disturbi cognitivi multipli è opportuno procedere stabilendo un ordine di priorità rispetto alle funzioni da sottoporre al trattamento. Problema della generalizzazione! Per la maggior parte dei disturbi la riabilitazione viene effettuata sul singolo paziente ma in alcuni casi è particolarmente indicata la riabilitazione in gruppo. Ad es. in pz con trauma cranico o con deterioramento cognitivo. 4. Contribuire alla diagnosi medica nel caso di alcune patologie o alla diagnosi differenziale tra patologie diverse: Esempio emblematico è la diagnosi di demenza. In alcuni casi, la valutazione può mettere in evidenza i sintomi prodromici di tale sindrome prima di un atrofia corticale riscontrabile agli esami di neuroimmagine. Inoltre la presenza di una consistente atrofia corticale non è sufficiente per la diagnosi di demenza a meno che non vi sia anche la presenza di un profilo cognitivo compatibile con un deterioramento. Permette di distinguere alcuni quadri parzialmente sovrapponibili, ad es. depressione vs demenza. 18
19 5. Fornire e certificare informazioni sullo stato cognitivo di un individuo con valore peritale: Sempre più spesso la valutazione neuropsicologica assume valore peritale in quanto in grado di descrivere e quantificare il funzionamento cognitivo. In ambito giudiziario devono essere documentati e motivati in modo preciso e dettagliato la natura, l entità e la credibilità del danno cognitivo, anche in assenza di lesioni cerebrali documentabili. Il parere tecnico sulla natura e l entità del danno biologico deve soprattutto indicare il nesso causale tra tali deficit e l evento traumatico. Bisogna quindi comparare la condizione attuale con quella preesistente all evento causale grazie a vari metodi di stima del funzionamento pre-morboso. Innanzitutto la raccolta dei dati anamnestici e demografici (ad es. la storia scolastica e lavorativa), oppure il confronto tra prove hold ( che tengono ) con quelle don t hold ( che non tengono ). 5. Fornire e certificare informazioni sullo stato cognitivo di un individuo con valore peritale: Bisogna prestare particolare attenzione alla possibilità che l individuo stia simulando uno danno cognitivo peggiore di quello che è in realtà. -Test a scelta forzata à prestazioni inferiori al livello di casualità sono da ritenersi sospette di un intenzionale simulazione del deficit; -Test a effetto ceiling à eventuali prestazioni peggiori di quelle riportate dai pazienti effettivamente molto compromessi sono chiaramente sospette, così come un eccessiva dimostrazione di difficoltà e/o fatica; -Il neuropsicologo, osservando qualitativamente la prestazione, potrebbe rilevare delle incongruenze nel profilo cognitivo che permettono di identificare i simulatori. 19
20 Neuropsicologia forense È una branca della neuropsicologia con i medesimi principi, metodologia e pratica ma con finalità diverse dalla neuropsicologia clinica. Neuropsicologia clinica Documentazione deficit cognitivo Finalità terapeutica Il cliente è il paziente Prevede alleanza (diagnostica e terapeutica) con l esaminato Di regola non prende in considerazione la possibilità di simulazione Neuropsicologia forense Documentazione deficit cognitivo e nesso causale Non finalità terapeutica Il cliente non è il paziente ma altri (giudice, avvocato, assicuratore, ecc.) Non necessita di alleanza con l esaminato (sconsigliata) DEVE considerare la possibilità di simulazione Neuropsicologia forense Ambito penale: ü Valutazione imputabilità, pericolosità sociale ü Capacità di stare in giudizio dell imputato (capire ciò di cui si è accusati) ü Capacità di fornire una testimonianza (veridicità e consistenza) ü Capacità della vittima del reato (circonvenzione di incapace) Ambito civile: ü Documentazione e quantificazione danno non patrimoniale ü Valutazione della capacità di intendere e volere (incapacità naturale) ü Valutazione capacità di prendere decisioni (ad es. fare testamento) ü Provvedimenti di inabilitazione, interdizione, amministrazione di sostegno Ambito medico-legale e assicurativo: ü Idoneità alla guida, porto d armi, a mansioni lavorative specifiche ü Documentazione invalidità 20
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