ACCORDO DI PROGRAMMA: tra continuità e innovazione

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1 ACCORDO DI PROGRAMMA: tra continuità e innovazione Treviso novembre 2007 Piano di formazione Accordo di programma tra enti provincia di Treviso in materia di integrazione persone con disabilità Michela Busatto

2 ACCORDO DI PROGRAMMA COSA È Le intese istituzionali,, gli accordi di programma e gli accordi di programma quadro sono specifici strumenti di programmazione negoziata istituiti "al fine di regolare gli interventi che coinvolgono una molteplicità di soggetti pubblici e privati e che comportano attività decisionali complesse..." Michela Busatto 2

3 ACCORDO DI PROGRAMMA IN MATERIA DI INTEGRAZIONE Legge 104/92 art. 13 sono finalizzati alla predisposizione, attuazione e verifica congiunta di progetti educativi, riabilitativi e di socializzazione one individualizzati. Decreto Ministeriale 9 luglio 1992 debbono essere definite le competenze e gli adempimenti CR 33/1993 i i soggetti pubblici interessati concludono accordi di programma per assicurare il coordinamento delle azioni.. finalizzati alla predisposizione attuazione e verifica congiunta di progetti educativi individualizzati.. di forme d integrazione d tra attività scolastiche e attività riabilitative e aggregative nel territorio. Michela Busatto 3

4 ACCORDO DI PROGRAMMA il senso della normativa rete interistituzionale progetto integrato valutazione sulla qualità del progetto Michela Busatto 4

5 ACCORDO DI PROGRAMMA il senso del documento sottoscritto 1- Progetto integrato e gestione interistituzionale 2- Nuovi linguaggi e strumenti coerenti con una concezione funzionale 3- Monitoraggio-Verifica Verifica-Valutazione Valutazione 4- L integrazione nella scuola dell autonomia 5- Riconoscimento e ruolo CTI Michela Busatto 5

6 PROGETTO INTEGRATO E GESTIONE INTERISTITUZIONALE di programma? Integrazione delle persone con disabilità diviene un terreno di comune intervento delle istituzioni La messa in rete di risorse per creare contesti di integrazione Trasformare un patto formale di investimento di risorse in un intenzionale rapporto di recicprocità Garantire lo sviluppo delle potenzialità nella comunicazione, nella relazione e nella socializzazione Michela Busatto 6

7 Nuovi linguaggi e strumenti di programma? Segnalazione Certificazione Diagnosi Funzionale Profilo Dinamico Funzionale [parte 1 ] Progettazione condivisa Profilo Dinamico Funzionale (parte 2 ) Piano Educativo Individualizzato Analisi Michela Busatto 7

8 Nuovi linguaggi e strumenti di programma? Perché l ICF Fornisce un linguaggio standard ed unificato per descrivere la salute e gli stati ad essa correlati Descrive la salute e la disabilità in modo completo e neutrale Fornisce i principi per favorire l integrazione tra la prospettiva pedagogica e quella sanitaria Michela Busatto 8

9 Monitoraggio Verifica Valutazione di programma? (1) Ogni Ente firmatario del presente accordo si impegna ad avviare e/o incrementare dei processi atti a: -controllare e verificare, tramite indicatori di efficacia, la qualità dei servizi resi, anche attraverso la consultazione degli utenti; -verificare il rispetto degli impegni assunti nel presente accordo di programma anche utilizzando i criteri di qualità definiti nell Allegato ; -promuovere momenti di confronto interni sugli esiti delle verifiche dei punti precedenti con lo scopo di migliorare la qualità dei propri servizi. Michela Busatto 9

10 Monitoraggio Verifica Valutazione di programma? (2) -Gli esiti delle verifiche e delle valutazioni saranno sintetizzati in rapporti annuali. -I Centri Territoriali per l Integrazione raccoglieranno e organizzeranno la documentazione trasmettendola successivamente al Gruppo Lavoro Provinciale Territoriale ULSS. -La verifica e la valutazione finali del presente accordo saranno a cura del Gruppo Lavoro Provinciale Territoriale -I rapporti annuali saranno pubblicati nei siti Web dell Ufficio Scolastico Provinciale, della Provincia di Treviso e delle Michela Busatto 10

11 Integrazione nella scuola dell autonomia di programma? (1) La Scuola -Elabora un progetto d Istituto per l integrazione degli alunni in situazione di handicap, da inserire nel Piano dell Offerta Formativa (P.O.F.), che descriva l insieme delle iniziative attivate dall Istituto in questo ambito. -Costituisce, all interno dell Istituto, un Gruppo di lavoro, con il compito di elaborare proposte dirette a monitorare, valutare e migliorare l offerta formativa per l integrazione. Michela Busatto 11

12 Integrazione nella scuola dell autonomia di programma? (2) La Scuola -Individua un referente d Istituto per le problematiche dell integrazione che abbia tra i propri compiti anche: +coordinare il gruppo di lavoro relativo all integrazione +organizzare incontri tra docenti di sostegno e docenti curricolari +coordinare i rapporti tra scuola e servizi garantendo una corretta gestione della documentazione -Opera affinché, nell esercizio esercizio dell autonomia scolastica, la flessibilità organizzativa e didattica, e la corresponsabilità di tutte le componenti scolastiche, siano indirizzate a promuovere e garantire i processi di integrazione. Michela Busatto 12

13 Il ruolo dei Centri territoriali per l integrazione l di programma? Un importante livello di raccordo tra le istituzioni e gli altri soggetti che intervengono per favorire l integrazione è costituito dai Centri Territoriali per l integrazione I CTI -offrono supporto organizzativo per l assegnazione di risorse umane e materiali -gestiscono seconod modalità condivise con USP una sussidioteca per gli alunni con disabilità -Collaborano con gli altri gruppi di lavoro, in particolare con il Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale Michela Busatto 13

14 Il ruolo dei Centri territoriali per l integrazione l di programma? PROMUOVONO -il confronto tra tutti i soggetti coinvolti nei processi di inegrazione -la mappatura di tutte le risorse esistenti per l integrazione nel territorio -l elaborazione e la realizzazione di progetti di integrazione scolastica ed extrascolastica; in particolare promuove iniziative di raccordo tra la scuola e l extrascuola; -le iniziative per la continuità e l orientamento l scolastico-professionale professionale; -le iniziative di informazione e formazione per personale della scuola, operatori sociosanitari, genitori, volontari, cittadini; -la documentazione e la divulgazione delle buone pratiche; -i i monitoraggi relativi alla situazione dell integrazione; -la cultura della verifica-valutazione valutazione della qualità Michela Busatto 14

15 DOPO LA FIRMA DELL ACCORDO 1. Convegno Castelbrando 14 maggio Informazione e formazione delle scuole da parte dei CTI e dell USP: novembre 2007/magio Attuazione accordo di programma e strumenti allegati a partire dall a.s. a.s : 08: * la scheda di segnalazione utilizzato nuovo modello, a partire dall a.s. a.s ; 08; * la diagnosi funzionale per l a.s. l utilizzato modello previsto nel precedente Accordo di programma quadro; * nell a.s validi modelli di Profilo Dinamico Funzionale e di Piano Educativo Individualizzato presenti nell Accordo di programma quadro. Si ritiene comunque importante suggerire alle scuole e ai servizi le seguenti indicazioni: nella stesura del PDF nella parte relativa alla sintesi Michela Busatto 15

16 DOPO LA FIRMA DELL ACCORDO Indicazioni per utilizzo strumenti nella stesura del PDF nella parte relativa alla sintesi della DF si fa riferimento allo stesso documento senza alcuna trascrizione; nella parte del PDF relativa ai prevedibili livelli di sviluppo si ritiene indispensabile utilizzare il linguaggio che focalizzi gli obiettivi raggiungibili. Questa è,, infatti, la prospettiva che si ritroverà nei nuovi modelli; il modello del Piano Educativo Individualizzato rimanda in sostanza al modello di Piano Educativo Personalizzato indicato nell Accordo di programma quadro: è previsto che per ogni obiettivo, attività, metodologia.. si individuino gli interventi di scuola, famiglie e servizi. Pare opportuno precisare che il PEI non è la programmazione individualizzata redatta dalla scuola. Michela Busatto 16

17 GRAZIE PER L ATTENZIONE E BUON LAVORO A TUTTI! Michela Busatto 17