LA CONCESSIONE IN GODIMENTO DEI BENI AI SOCI

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1 LA CONCESSIONE IN GODIMENTO DEI BENI AI SOCI Sergio Pellegrino 26 SETTEMBRE SALA ORLANDO C.SO VENEZIA, 47 MILANO

2 D.L. 138/2011 CONTRASTO UTILIZZO «IMPROPRIO» DEI BENI DELL IMPRESA DA PARTE DI SOCI E FAMILIARI DELL IMPRENDITORE 2

3 OBIETTIVI 1. DISINCENTIVARE L UTILIZZO DI SCHERMI SOCIETARI PER L INTESTAZIONE DEI BENI 2. POTENZIARE L ACCERTAMENTO SINTETICO 3

4 4 DIRETTRICI 1. TASSAZIONE COME REDDITO DIVERSO IN CAPO ALL UTILIZZATORE DELLA DIFFERENZA FRA VALORE DI MERCATO E CORRISPETTIVO 2. INDEDUCIBILITA DEI COSTI PER IL CONCEDENTE 3. COMUNICAZIONE TELEMATICA DEI DATI 4. CONTROLLO SISTEMATICO DA PARTE DELL AdE IN CAPO AGLI UTILIZZATORI 4

5 DECORRENZA DAL PERIODO D IMPOSTA SUCCESSIVO A QUELLO IN CORSO AL 17/9/2011 ANTICIPAZIONE IN SEDE DI DETERMINAZIONE DEGLI ACCONTI PER IL PRIMO PERIODO D IMPOSTA DI APPLICAZIONE 5

6 CONCEDENTI 1. IMPRESE INDIVIDUALI 2. SOCIETA DI PERSONE 3. SOCIETA DI CAPITALI 4. SOCIETA COOPERATIVE 5. STABILI ORGANIZZAZIONI DI NON RESIDENTI 6. SFERA COMMERCIALE ENTI PRIVATI 6

7 UTILIZZATORI 1. SOCI RESIDENTI E NON DI SOCIETA ED ENTI RESIDENTI 2. FAMILIARI RESIDENTI E NON DI IMPRENDITORI INDIVIDUALI RESIDENTI 3. SOGGETTI RESIDENTI E NON CHE UTILIZZANO IN GODIMENTO BENI DELLA SUA IMPRESA RESIDENTE 4. FAMILIARI RESIDENTI E NON DEI SOCI 5. SOCI O FAMILIARI PER BENI DA SOCIETA CONTROLLATE O COLLEGATE A QUELLA PARTECIPATA 7

8 BENI CONCESSI IN GODIMENTO 1. BENI STRUMENTALI 2. BENI MERCE 3. IMMOBILI PATRIMONIO NELLA DISPONIBILITA DELL IMPRESA 8

9 TIPOLOGIE DI BENI NELLA COMUNICAZIONE 1. AUTOVETTURE 2. ALTRI VEICOLI 3. UNITA DA DIPORTO 4. AEROMOBILI 5. IMMOBILI 6. ALTRI (di valore superiore a 3.000, al netto dell IVA) 9

10 IMPOSIZIONE IN CAPO ALL UTILIZZATORE TASSAZIONE COME REDDITO DIVERSO IN CAPO AI SOCI O FAMILIARI DELL IMPRENDITORE DELLA DIFFERENZA TRA VALORE DI MERCATO E CORRISPETTIVO ANNUO 10

11 DOCUMENTAZIONE CORRISPETTIVO PER CIRCOLARE N. 24/E/2012 DEVE RISULTARE DA APPOSITA CERTIFICAZIONE SCRITTA DI DATA CERTA E ANTERIORE A QUELLA DI UTILIZZAZIONE DEL BENE CIRCOLARE N. 36/E/2012 FA MARCIA INDIETRO 11

12 DETERMINAZIONE VALORE MERCATO VALORE DI MERCATO ANNUO : 365 GG = X (VALORE DI MERCATO PERIODO DI GODIMENTO) : Y GG (GIORNI DI GODIMENTO) 12

13 DETERMINAZIONE VALORE MERCATO PER GLI AUTOVEICOLI IL VALORE NORMALE E QUANTIFICATO UTILIZZANDO I CRITERI FORFETTARI DELL ART. 51 CO. 4 13

14 IMPUTAZIONE DEL REDDITO IL REDDITO DIVERSO SI CONSIDERA CONSEGUITO ALLA DATA DI MATURAZIONE (E NON CON IL CRITERIO DI CASSA) 14

15 NON SI APPLICA SE 1. SOCIO E ANCHE DIPENDENTE O AMMINISTRATORE 2. UTILIZZATORE E ANCHE LAVORATORE AUTONOMO SI APPLICA ANCHE SE BENE SOGGETTO A DEDUCIBILITA LIMITATA 15

16 INDEDUCIBILITA DEI COSTI I COSTI RELATIVI AI BENI CONCESSI AI SOCI O AI FAMILIARI PER UN CORRISPETTIVO ANNUO INFERIORE AL VALORE DI MERCATO DEL DIRITTO DI GODIMENTO NON SONO IN OGNI CASO AMMESSI IN DEDUZIONE DAL REDDITO IMPONIBILE 16

17 INDEDUCIBILITA DEI COSTI 1. L INDEDUCIBILITA VA PARAMETRATA AL PERIODO DI GODIMENTO 2. SE CONCEDENTE E SdP O SRL TRASPARENTE MAGGIOR REDDITO SOLO SU SOCI UTILIZZATORI 17

18 ESEMPIO SOCIETA CON DUE SOCI CONCESSIONE IN GODIMENTO IMMOBILE VALORE NORMALE CORRISPETTIVO COSTI INDEDUCIBILI DIFFERENZA TRA VALORE NORMALE E CORRISPETTIVO REDDITO D IMPRESA DA ATTRIBUIRE AL SOCIO UTILIZZATORE REDDITO DIVERSO

19 ESEMPIO SOCIETA CON DUE SOCI CONCESSIONE IN GODIMENTO AUTO AD UN SOCIO VALORE NORMALE 800 CORRISPETTIVO 0 COSTI RELATIVI AL BENE DIFFERENZA TRA VALORE NORMALE E CORRISPETTIVO 800 COSTI INDEDUCIBILI 600 REDDITO D IMPRESA DA ATTRIBUIRE AI SOCI A PRESCINDERE DA UTILIZZO 600 REDDITO DIVERSO

20 TRASMISSIONE COMUNICAZIONE LA COMUNICAZIONE PUO ESSERE TRASMESSA INDIFFERENTEMENTE DAL CONCEDENTE O DALL UTILIZZATORE ENTRO IL 31 MARZO DELL ANNO SUCCESSIVO 20

21 OGGETTO DELLA COMUNICAZIONE DEVONO ESSERE TRASMESSI I DATI DEI SOGGETTI, SOCI O FAMILIARI DELL IMPRENDITORE, CHE HANNO RICEVUTO IN GODIMENTO I BENI DELL IMPRESA, NONCHE I FINANZIAMENTI E LE CAPITALIZZAZIONI EFFETTUATI/RICEVUTI 21

22 CONTENUTO DELLA COMUNICAZIONE 1. DATI UTILIZZATORE 2. TIPOLOGIA UTILIZZAZIONE BENE 3. TIPOLOGIA, IDENTIFICATIVO CONTRATTO E DATA STIPULA 4. CATEGORIA BENE, DURATA CONCESSIONE (DATA INIZIO E FINE), CORRISPETTIVO E VALORE DI MERCATO 5. AMMONTARE FINANZIAMENTI E CAPITALIZZAZIONI 22

23 PROFILI SANZIONATORI L OMESSA O INFEDELE COMUNICAZIONE E SANZIONATA IN MISURA PARI AL 30% DELLA DIFFERENZA FRA VALORE DI MERCATO E CORRISPETTIVO LA SANZIONE E RIDOTTA AD UN IMPORTO FRA 258 ED 2065 SE L IMPRESA NON HA DEDOTTO I COSTI ED IL REDDITO DIVERSO E STATO TASSATO DAL BENEFICIARIO 23

24 LE SOCIETA IN PERDITA SISTEMATICA Sergio Pellegrino 26 SETTEMBRE SALA ORLANDO C.SO VENEZIA, 47 MILANO

25 D.L. 138/2011 ESTENSIONE DELLE LIMITATAZIONI PREVISTE PER LE SOCIETA NON OPERATIVE ALLE SOCIETA IN PERDITA SISTEMATICA MAGGIORAZIONE DELL ALIQUOTA IRES DI 10,5% PER ENTRAMBE LE FATTISPECIE 25

26 SOCIETA IN PERDITA SISTEMATICA 1. PERDITA FISCALE PER TRE PERIODI CONSECUTIVI 2. PERDITA FISCALE PER DUE PERIODI ED UN TERZO CON REDDITO INFERIORE A QUELLO MINIMO SI CONSIDERA NON OPERATIVA A DECORRERE DAL PERIODO SUCCESSIVO AL TRIENNIO 26

27 DECORRENZA DAL PERIODO D IMPOSTA SUCCESSIVO A QUELLO IN CORSO AL 17/9/2011 ANTICIPAZIONE IN SEDE DI DETERMINAZIONE DEGLI ACCONTI PER IL PRIMO PERIODO D IMPOSTA DI APPLICAZIONE 27

28 NON SOGGIACIONO ALLE NUOVA DISCIPLINA LE SOCIETA PER LE QUALI SUSSISTE 1. UNA DELLE CAUSE DI ESCLUSIONE PREVISTE DALL ART. 30 L. 724/1994 NEL PERIODO SUCCESSIVO AL TRIENNIO DI PERDITA SISTEMATICA 2. UNA DELLE CAUSE DI DISAPPLICAZIONE PREVISTE DAL PROVVEDIMENTO AdE 11/6/2012 IN UN PERIODO QUALSIASI DEL TRIENNIO DI PERDITA SISTEMATICA 28

29 CAUSE DI ESCLUSIONE 1. OBBLIGO DI COSTITUIRSI COME SdC 2. PRIMO PERIODO DI IMPOSTA 3. AMMINISTRAZIONE CONTROLLATA O STRAORDINARIA 4. QUOTATE E LORO CONTROLLATE 5. ESERCENTI PUBBLICI SERVIZI DI TRASPORTO 6. NUMERO DI SOCI NON < A NUMERO DIPENDENTI MAI < 10 NEI 2 ESERCIZI PRECEDENTI 8. FALLIMENTO, LIQUIDAZIONE GIUDIZIARIA, LIQUIDAZIONE COATTA AMMINISTRATIVA E CONCORDATO PREVENTIVO 9. VALORE PRODUZIONE > TOTALE ATTIVO S.P. 10. PARTECIPAZIONE ENTI PUBBLICI ALMENO 20% CAPITALE 11. CONGRUITA E COERENZA AI FINI STUDI DI SETTORE 12. ESERCIZIO ESCLUSIVO ATTIVITA AGRICOLA 13. SOSPENSIONE ADEMPIMENTI PER EVENTI CALAMITOSI 29

30 CAUSE DI DISAPPLICAZIONE 1. IN LIQUIDAZIONE CON IMPEGNO CANCELLAZIONE 2. PROCEDURA EX ART. 101 CO. 5 TUIR O LIQUIDAZIONE GIUDIZIARIA 3. SEQUESTRO PENALE O CONFISCA 4. CON PARTECIPAZIONI PREVALENTEMENTE IN SOCIETA NON IN PERDITA SISTEMATICA 5. INTERPELLO POSITIVO IN PRECEDENTI PERIODI DI IMPOSTA 6. MARGINE OPERATIVO LORDO POSITIVO 7. VERSAMENTI TRIBUTARI SOSPESI PER STATO DI EMERGENZA 8. SOMMA ALGEBRICA POSITIVA TRA PERDITA FISCALE E IMPORTI CHE NON CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DEL REDDITO 9. ESERCIZIO ESCLUSIVO ATTIVITA AGRICOLA 10. PRIMO PERIODO DI IMPOSTA 11. CONGRUITA E COERENZA AI FINI STUDI DI SETTORE 30

31 ISTANZA DI DISAPPLICAZIONE OBBLIGO DI PRESENTARE DUE ISTANZE SEPARATE PER DISAPPLICARE LA DISCIPLINA SULLE SOCIETA NON OPERATIVE E QUELLA SULLE SOCIETA IN PERDITA SISTEMATICA 31

32 TERMINE PRESENTAZIONE ISTANZA AL PIU TARDI ENTRO 90 GIORNI DAL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE RELATIVA AL PERIODO DI IMPOSTA INTERESSATO 32

33 OBBLIGO DI RICALCOLO ACCONTI 2012 PER LE SOCIETA IN PERDITA SISTEMATICA DAL 2012 VI E L OBBLIGO DI RICALCOLO DEGLI ACCONTI RIDETERMINANDO L IMPOSTA DEL PERIODO PRECEDENTE 33

34 NON SI RICALCOLANO ACCONTI 2012 SE C E CAUSA DI ESCLUSIONE NEL 2012 O NEL 2011 CAUSA DI DISAPPLICAZIONE NEL TRIENNIO RILEVANTE PER IL 2012 O PER L ANNO PRECEDENTE 34

35 RISPOSTA NEGATIVA ISTANZA DI DISAPPLICAZIONE & RICALCOLO ACCONTI ENTRO SCADENZA 1 ACCONTO VERSAMENTO ACCONTO RICALCOLATO DOPO SCADENZA 1 ACCONTO (MA PRIMA DEL 2 ) VERSAMENTO ACCONTO RICALCOLATO ANCHE PER LA DIFFERENZA NON PAGATA CON IL PRIMO ACCONTO, SENZA SANZIONI E CON INTERESSI DEL 4% 35

36 RISPOSTA POSITIVA ISTANZA DI DISAPPLICAZIONE & RICALCOLO ACCONTI ENTRO SCADENZA 1 ACCONTO VERSAMENTO ACCONTO NON RIDETERMINATO DOPO SCADENZA 1 ACCONTO (MA PRIMA DEL 2 ) SCOMPUTO DAL 2 ACCONTO DI QUANTO PAGATO IN ECCEDENZA CON IL 1 ACCONTO 36