Decreti Monti. NOVITA in materia di STUDI DI SETTORE e di CONTROLLI

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1 Decreti Monti NOVITA in materia di STUDI DI SETTORE e di CONTROLLI 1

2 NOVITA in materia di STUDI DI SETTORE 2

3 STUDI di SETTORE Art. 10, commi da 9 a 13, D.L. n. 201/2011 NOVITA a partire dagli accertamenti relativi agli anni 2011 e successivi Limitazione dei poteri di accertamento per i contribuenti congrui e coerenti con gli studi settore PIANI DI CONTROLLO per i contribuenti non congrui e/o non coerenti 3

4 STUDI di SETTORE Art. 10 D.L. n. 201/2011 Regime premiale LIMITAZIONE dei POTERI di ACCERTAMENTO a condizione che i contribuenti dichiarino, anche per effetto dell adeguamento, ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall applicazione degli studi di settore (SOGGETTI CONGRUI) 4

5 STUDI di SETTORE Art. 10 D.L. n. 201/2011 Regime premiale: ulteriori condizioni essere in regola con gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore, indicando in modo fedele tutti i dati essere coerente con le risultanze degli specifici indicatori di coerenza previsti dai decreti di approvazione degli studi di settore 5

6 STUDI di SETTORE Art. 10 D.L. n. 201/2011 Regime premiale: ulteriori condizioni essere potenzialmente accertabile sulla base delle risultanze degli studi di settore (circolare n. 8/E del 2012) 6

7 STUDI di SETTORE Art. 10 D.L. n. 201/2011 Regime premiale: effetti a) preclusione degli accertamenti analitici-induttivi basati su presunzioni semplici b) riduzione dei termini di decadenza dell attività di accertamento, salvo l esistenza di reati tributari c) accertamento sintetico del reddito complessivo solo se il reddito complessivo accertabile eccede di almeno un terzo quello dichiarato 7

8 STUDI di SETTORE Art. 10 D.L. n. 201/2011 Piani di controllo articolati su tutto il territorio proporzionalmente al numero dei soggetti interessati basati su specifiche analisi del rischio di evasione Per i soggetti non coerenti i controlli sono svolti utilizzando prioritariamente lo strumento delle indagini finanziarie 8

9 STUDI di SETTORE Art. 10 D.L. n. 201/2011 Norme abrogate Per gli accertamenti relativi agli anni 2010 e precedenti: non si applicano le novità introdotte dal Decreto Monti i limiti ai poteri di controllo previsti per i contribuenti congrui e coerenti continuano ad essere disciplinati dalle seguenti norme abrogate: art. 10, comma 4-bis, e art. 10-ter, Legge n. 146/1998 9

10 STUDI di SETTORE Art. 10, comma 4-bis, L. n. 146/1998 Le rettifiche sulla base di presunzioni semplici (art. 39, primo comma, lett. d, DPR n. 600/1973 e art. 54, secondo comma, DPR n. 633/1972) non possono essere effettuate nei confronti di soggetti congrui e coerenti qualora l'ammontare delle attività non dichiarate con un massimo di euro, sia pari o inferiore al 40 per cento dei ricavi o compensi dichiarati, a condizione che non sia irrogabile la sanzione prevista dall art. 1, comma 2-bis, d.lgs. n. 471/1997 (ossia, a condizione che il maggior reddito accertato in base alla corretta applicazione degli studi di settore non sia superiore al 10% del reddito dichiarato) e che i contribuenti siano congrui anche in relazione al periodo di imposta precedente. 10

11 STUDI di SETTORE Art. 10-ter L. n. 146/1998 In caso di adesione agli inviti a comparire ai fini degli studi di settore sono preclusi gli accertamenti basati sulle presunzioni semplici (art. 39, primo comma, lett. d, DPR n. 600/1973 e art. 54, secondo comma, DPR n. 633/1972) qualora l'ammontare delle attività non dichiarate con un massimo di euro, sia pari o inferiore al 40 per cento dei ricavi o compensi definiti, a condizione che non sia irrogabile la sanzione di cui all art. 1, comma 2-bis, d.lgs. n. 471/1997, ossia che il maggior reddito accertato sulla base della corretta applicazione degli studi di settore non sia superiore al 10% del reddito dichiarato. 11

12 STUDI di SETTORE Art. 39, secondo comma, lett. d-ter, del DPR n. 600/1973 Applicabilità dell ACCERTAMENTO INDUTTIVO Quando sono omessi o indicati infedelmente i dati relativi ai modelli in materia di studi di settore, o sono indicate false cause di esclusione o di inapplicabilità degli studi stessi, a condizione che sia irrogabile la sanzione prevista dall art. 1, comma 2-bis, d.lgs. n. 471/1997, ossia che il maggior reddito accertato sulla base della corretta applicazione degli studi di settore sia superiore al 10% del reddito dichiarato 12

13 STUDI di SETTORE Art. 8, comma 4, D.L. n. 16/2012 (modifica l art. 39, secondo comma, lett. d-ter, del DPR n. 600/1973) Applicabilità dell ACCERTAMENTO INDUTTIVO Omessa presentazione dei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell applicazione degli studi di settore Indicazione di inesistenti cause di esclusione o di inapplicabilità degli studi di settore Quando l infedele compilazione dei modelli in materia di studi di settore comporta una differenza superiore al 15% o comunque a euro tra i ricavi e i compensi stimati applicando gli studi di settore sulla base dei dati corretti e quelli stimati sulla base dei dati indicati in dichiarazione 13

14 STUDI di SETTORE Art. 5, comma 1, D.L. n. 16/2012 (modifica l art. 10, comma 13, del D.L. n. 201/2011) Differimento del termine di pubblicazione delle integrazioni agli studi di settore per il periodo d imposta aprile

15 NOVITA in materia di INDAGINI FINANZIARIE 15

16 INDAGINI FINANZIARIE Artt. 11 del D.L. n. 201/2011 NOVITA Dal 1 1 Gennaio 2012 Ampliamento del contenuto dell obbligo di comunicazione da parte degli operatori finanziari Utilizzo dei dati finanziari per l elaborazione di LISTE SELETTIVE DI CONTRIBUENTI 16

17 INDAGINI FINANZIARIE Artt. 11 del D.L. n. 201/2011 NOVITA Gli operatori finanziari sono obbligati a comunicare all Anagrafe tributaria anche: i movimenti e ogni informazione relativa ai rapporti finanziari gli importi di tutte le operazioni finanziarie, anche quelle fuori conto 17

18 INDAGINI FINANZIARIE art. 11 del D.L. n. 201/2011 E abrogato l art. 2, comma 36-undevicies, D.L. n. 138/2011 Novità in materia di LISTE SELETTIVE di contribuenti a maggior rischio di evasione: Procedura centralizzata Obbligo dell Agenzia delle entrate di trasmettere annualmente alle Camere una relazione sui risultati relativi all emersione dell evasione a seguito dell applicazione della nuova normativa in materia di indagini finanziarie 18

19 REGIME PREMIALE per favorire la trasparenza e l emersione l di base imponibile 19

20 Art. 10, commi da 1 a 8, D.L. n. 201/2011 Regime premiale I lavoratori autonomi, le imprese individuali, le società e le associazioni di cui all art. 5 del TUIR possono optare, in sede di dichiarazione dei redditi da presentarsi nel 2012, per un regime di semplificazione degli adempimenti in materia di Iva e di sostituti d imposta, e di riduzione dei poteri di accertamento 20

21 Art. 10, commi da 1 a 8, D.L. n. 201/2011 Regime premiale: condizioni invio telematico delle fatture emesse e ricevute, e di tutti gli altri corrispettivi relativi ad operazioni non soggette a fatturazione apertura di un conto corrente dedicato ai movimenti finanziari relativi all attività autonoma o d impresa 21

22 Nuovo REATO di ESIBIZIONE di ATTI e DOCUMENTI FALSI a seguito delle richieste degli Uffici 22

23 Nuovo Reato di falso art. 11, comma 1, del D.L. n. 201/2011 E punito con la stessa pena applicabile ai reati di falso previsti dal codice penale e dalle altri leggi speciali (reclusione) chiunque, a seguito di richiesta dell Ufficio nell esercizio dei poteri di accertamento: esibisce o trasmette atti o documenti falsi fornisce dati e notizie non rispondenti al vero (solo se sia configurabile un reato tributario) 23

24 Indeducibilità dei costi da reato Art. 8, comma 1, D.L. n. 16/2012 modifica l art. 14, comma 4-bis, 4 della L. n. 537/1993 Indeducibilità di costi e spese relativi a beni e prestazioni di servizi direttamente utilizzati per il compimento di delitto non colposo per il quale il p.m. ha esercitato l azione penale Rimborsabilità delle maggiori imposte versate in relazione alla indeducibilità dei relativi costi, qualora intervenga sentenza definitiva di assoluzione 24

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