Guardia di Finanza Comando Provinciale Torino

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1 Guardia di Finanza Comando Provinciale Torino PROTOCOLLO D INTESA tra l Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Piemonte -, la Guardia di Finanza Comando Provinciale Torino -, il Comune di Torino e la Città metropolitana di Torino per la collaborazione e lo scambio di informazioni utili alle rispettive attività di competenza e per il contrasto all evasione fiscale L Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale del Piemonte - con sede in Torino, Corso Vinzaglio n. 8 - P.IVA , legalmente rappresentata dalla dott.ssa Paola MURATORI, Direttore Regionale pro tempore dell Agenzia delle Entrate del Piemonte; la Guardia di Finanza - Comando Provinciale Torino con sede in Torino, Corso IV novembre 40, rappresentata dal Gen. B. Gioacchino Angeloni, Comandante Provinciale Torino. il Comune di Torino, con sede in Torino, piazza Palazzo di Città n. 1 C.F , legalmente rappresentato dal Sindaco, dott. Piero FASSINO, il quale interviene in nome e per conto del suddetto Comune, in esecuzione della Deliberazione della Giunta Comunale n /013 del 21/07/2015, in copia autentica allegata in sub A) al presente atto per formarne parte integrante; e la Città metropolitana di Torino, con sede in Torino, via Maria Vittoria n. 12 P. IVA legalmente rappresentata dal Sindaco metropolitano, dott. Piero FASSINO, il quale interviene in nome e per conto della suddetta Città, in esecuzione del Decreto del Consigliere delegato n in data 01/07/2015, in copia autentica allegata in sub B) al presente atto per formarne parte integrante; di seguito congiuntamente denominate Parti ; Pagina 1 di 5

2 VISTI - l art. 44 del D.P.R. 29 settembre 1973 n. 600, che prevede la partecipazione dei Comuni all accertamento dei redditi delle persone fisiche; - l art. 1, comma 1, del D.L. 30 settembre 2005, n.203, convertito con modificazioni dalla Legge n. 248 del 2 dicembre 2005 e come successivamente modificato ed integrato, il quale, al fine di potenziare l'azione di contrasto all'evasione fiscale, prevede che la partecipazione dei Comuni all'accertamento fiscale dei tributi erariali venga incentivata mediante il riconoscimento ai medesimi di una quota di partecipazione, in misura pari al 50 per cento, delle maggiori somme relative a tributi statali riscosse; - l art. 10, comma 12-duodecies, del D.L. n. 192 del 31 dicembre 2014, convertito con modificazioni dalla Legge n. 11 del 27 febbraio 2015 che, per gli anni dal 2012 al 2017, ha elevato al 100 per cento la quota di partecipazione dei Comuni all azione di contrasto all evasione fiscale; - il Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate n del 3 dicembre 2007, che ha previsto le modalità di partecipazione dei Comuni all attività di accertamento, ai sensi dell art. 1 del D.L. n.203 del 2005; - i Provvedimenti del Direttore dell Agenzia delle Entrate n del 26 novembre 2008 e n del 29 maggio 2012, che hanno integrato ed aggiornato le modalità di partecipazione dei Comuni all attività di accertamento, individuate con il citato Provvedimento n ; - il Protocollo di Intesa, stipulato in data 19 maggio 2014, tra l Agenzia delle Entrate, il Comando Generale della Guardia di Finanza, l Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) e la Fondazione Istituto per la Finanza e l Economia Locale (IFEL); - l art. 2 della Legge n. 23 dell 11 marzo 2014, relativo alla Revisione del catasto dei fabbricati ; - la Legge n. 56 del 7 aprile 2014 recante Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. CONVENGONO QUANTO SEGUE PARTE 1 RAPPORTO DI COLLABORAZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE, LA GUARDIA DI FINANZA E LA CITTA DI TORINO Art. 1 Attività di contrasto all evasione fiscale Al fine di realizzare il contrasto all evasione mediante la partecipazione della Città di Torino all attività di accertamento fiscale, le Parti si impegnano a definire programmi locali di recupero dell evasione, con riferimento agli ambiti di intervento previsti dal Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate n del 3 dicembre 2007 e dai successivi Provvedimenti n del 27 Febbraio 2012 e n del 29 maggio Gli ambiti di intervento, attualmente previsti dalla normativa in materia di partecipazione dei Comuni all accertamento, sono costituiti da: 1. commercio e professioni; Pagina 2 di 5

3 2. urbanistica e territorio; 3. proprietà edilizie e patrimonio immobiliare; 4. residenze fittizie all estero; 5. disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva. Le Parti, di comune accordo, individuano le fattispecie verso le quali ritengono opportuno indirizzare l attività, nonché le tempistiche e le modalità operative che si reputano più adeguate a sviluppare progressivamente ogni sinergia utile ad ottenere i migliori risultati nel contrasto all evasione fiscale, secondo criteri di economicità, efficienza e collaborazione tra le Amministrazioni in causa. Art. 2 Collaborazione finalizzata all accertamento Al fine di incrementare l operatività, l attività di collaborazione prevista dal presente Protocollo sarà incentrata sul rapporto diretto tra le Direzioni Provinciali e l Ufficio Provinciale Territorio dell Agenzia delle Entrate competenti, eventualmente coadiuvati dalla Direzione Regionale, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza e le Divisioni del Comune di Torino aventi competenza funzionale sulle materie oggetto delle singole segnalazioni. I suddetti Uffici individuano, di comune accordo, le tipologie di segnalazioni sulle quali dovrà incentrarsi la collaborazione e ne definiscono i requisiti ed i contenuti specifici. Le segnalazioni inviate alla Guardia di Finanza riguarderanno i contesti più complessi, necessitanti di approfondimenti ispettivi ovvero afferenti a casi in cui emergano, accanto alla violazione di norme tributarie, ulteriori profili di illegalità e saranno, comunque, oggetto di valutazione da parte del Comando Provinciale o dei reparti da esso dipendenti, in base a criteri di efficienza, efficacia ed economicità. La Direzione Provinciale competente all accertamento e l Ufficio Provinciale Territorio di Torino, formuleranno, in ogni caso, le proprie valutazioni in merito alle segnalazioni pervenute, in base agli ordinari criteri di proficuità comparata per la predisposizione annuale del piano controlli, di cui al punto 11.1 del Provvedimento del Direttore dell Agenzia delle Entrate n citato. Nell ipotesi in cui i dati, le informazioni e le notizie rilevanti ai fini delle segnalazioni, siano detenuti da soggetti terzi, quali Aziende Municipalizzate e Concessionari dei servizi comunali, il Comune di Torino provvederà alla loro acquisizione per il tramite della Divisione competente in materia. Art. 3 Ulteriori attività connesse all aggiornamento ed alla consultazione delle banche dati Catastali L Agenzia delle Entrate ed il Comune di Torino si impegnano a collaborare, secondo criteri di efficacia, efficienza ed economicità dell azione amministrativa, per la realizzazione di attività connesse all aggiornamento del Catasto dei Fabbricati, alla bonifica delle banche dati censuarie e planimetriche, erogando, altresì, al cittadino servizi di consultazione e visura. Pagina 3 di 5

4 In particolare, l Agenzia delle Entrate assicura il proprio tempestivo intervento a seguito delle segnalazioni che pervengono dal Comune, ai sensi dell art. 3 comma 58 della L. 662/96. L Agenzia delle Entrate assicura, altresì, la trattazione delle segnalazioni che pervengono dal Comune, mediante l utilizzo degli specifici servizi presenti sul Portale per i Comuni, con particolare riguardo a quelle effettuate ai sensi dell art. 1, comma 336 della L. 311/2004 ed all art. 34-quienquies della legge 9 marzo 2006, n. 80. Con apposito accordo, il Comune di Torino collaborerà ad alcune attività propedeutiche alla Revisione del Catasto dei Fabbricati, prevista dall art. 2 della Legge 11 marzo 2014 n. 23. La collaborazione riguarderà in particolare, le seguenti attività: Costituzione Archivio Fabbricati. Bonifica delle superfici incoerenti. Il Comune di Torino continuerà ad erogare ai cittadini, presso le proprie sedi, i servizi di consultazione e visura, accedendo alle banche dati catastali mediante apposite chiavi dell applicativo Territorio Web rilasciate al personale dipendente. Le suddette attività vedranno coinvolti, per l Agenzia delle Entrate, l Ufficio Provinciale di Torino -Territorio e, per il Comune di Torino, la Direzione di Staff Tributi, Catasto e Suolo Pubblico. PARTE 2 RAPPORTI DI COLLABORAZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE, LA GUARDIA DI FINANZA E LA CITTA METROPOLITANA DI TORINO Art. 4 Attività di diretta competenza della Città Metropolitana di Torino Nell ambito dell attività di diretta competenza della Città metropolitana di Torino, la Legge n. 56 del 7 aprile 2014 ha istituito le Città metropolitane e ha previsto che, dal 1 gennaio 2015, queste subentrino alle province omonime, succedendo alle medesime in tutti i rapporti attivi e passivi e nell esercizio delle relative funzioni. La Città metropolitana di Torino succede alla Provincia di Torino anche in materia di: - gestione della sezione del Registro delle Organizzazioni di volontariato, di cui all art. 6 della Legge n. 266 dell 11 agosto 1991 e del Registro delle Associazioni di promozione sociale, di cui alla Legge n. 383 del 7 dicembre 2000, ed acquisisce, al contempo, la funzione di verificare la sussistenza dei requisiti di iscrizione; - Imposta Provinciale di Trascrizione, di cui all art. 56 del D.Lgs n. 446/1997. I compiti istituzionali dell Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza consistono nell attività di contrasto all evasione fiscale. Le Parti si impegnano, pertanto, a porre in essere una collaborazione finalizzata al miglior adempimento dei rispettivi compiti d istituto. Art. 5 Terzo Settore Pagina 4 di 5

5 L Agenzia delle Entrate e la Città Metropolitana di Torino, rinnovando la collaborazione in materia di Terzo Settore, già sancita con il Protocollo stipulato in data 17 giugno 2010 tra l Agenzia delle Entrate Direzione Regionale del Piemonte - e la Provincia di Torino, provvederanno al reciproco scambio di dati ed informazioni utili per le rispettive attività di controllo sulle Organizzazioni no profit, iscritte nei registri tenuti presso la Città metropolitana di Torino e presso la Direzione Regionale, nonché a porre in essere le iniziative che riterranno più adeguate per un efficace azione di contrasto all evasione fiscale. Art. 6 Imposta Provinciale di Trascrizione L Agenzia delle Entrate, la Città Metropolitana di Torino, per il tramite delle articolazioni amministrative competenti e la Città di Torino, per il tramite del Corpo di Polizia Municipale, provvederanno al reciproco scambio di informazioni, finalizzato al corretto assolvimento dei tributi erariali e dell imposta metropolitana. Art. 7 Impulso ai Comuni del territorio in merito alla partecipazione all accertamento Fiscale Una partecipazione all attività di accertamento omogenea e condivisa dal maggior numero possibile di Comuni, specie tra quelli che insistono sul medesimo territorio e l adozione, da parte di tutti i soggetti, dei medesimi criteri, standard e requisiti di collaborazione, incrementano l efficacia, efficienza ed economicità dell azione amministrativa. La Città metropolitana di Torino, coadiuvata ed assistita dall Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza, si impegna, pertanto, a dare impulso ai Comuni facenti parte della Città metropolitana medesima, affinché collaborino attivamente e nell interesse dei cittadini, con l Agenzia delle Entrate e con la Guardia di Finanza nell attività di contrasto all evasione fiscale, secondo modalità analoghe a quelle convenute con la città di Torino. Art. 8 Durata del Protocollo d intesa Il presente accordo si intende tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo formale disdetta di una delle Parti. Torino, 14 settembre 2015 IL DIRETTORE REGIONALE Paola Muratori IL COMANDANTE PROVINCIALE GUARDIA DI FINANZA TORINO Gen. B. Gioacchino Angeloni IL SINDACO DEL COMUNE E DELLA CITTA METROPOLITANA DI TORINO Piero Fassino Pagina 5 di 5

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